Insegnamento Biologia della Cellula Animale e Vegetale (9 CFU) Unità didattica: Biologia della Cellula Animale (6 CFU) ... Un’enorme diversità di organismi, ma meccanismi strutturali, genetici e metabolici simili INTRODUZIONE Proprietà fondamentali delle entità «viventi»: METABOLISMO: reazioni organizzate secondo vie metaboliche coerenti. IRRITABILITA’: percezione e risposta ai fattori ambientali CAPACITA’ DI RIPRODURSI I diversi microambienti della Terra richiedono strategie di adattamento molto diverse ad animali, piante, ... .. ed anche agli organismi unicellulari Procariotici ed Eucarioti, in particolare ai Procarioti detti Estremofili Biol Cell Anim BIOTEC 1 Estremofili Questi organismi prosperano in condizioni che ucciderebbero altri esseri viventi grazie a particolari enzimi utilizzabili anche in processi industriali. USO DEGLI ESTREMOFILI (1) Osservando le caratteristiche di temperatura, pH o salinità possiamo individuare diversi tipi di habitat estremi. • Gli ambienti caratterizzati da temperature elevate sono generalmente associati a zone in cui si rileva anche attività sismica e/o fenomeni vulcanici. • Habitat terrestri con temperature elevate sono le solfatare, circa 100°C, caratterizzate anche da un ambiente acido per la presenza di solfati, i soffioni, i gayser, le acque termali, insomma tutti quei fenomeni di geotermia che si manifestano, talvolta in modo molto spettacolare, sul nostro pianeta. • Nelle profondità dei mari esistono sia abissi freddi e bui, sia luoghi che, per la presenza di attività vulcaniche, hanno temperature che possono raggiungere i 400°C; in particolare sono noti i black smokers, condotti che emergono dalle viscere della crosta terrestre sul fondale degli oceani dai quali fuoriescono sostanze a temperature elevatissime e che creano attorno a loro un habitat veramente particolare. http://leonardodavinci.csa.fi.it/studenti/altrimondi/ambienti/uso-estremofili.htm USO DEGLI ESTREMOFILI (2) All'estremo opposto troviamo le fredde zone artiche ed antartiche che hanno temperature (in Antartide) comprese tra -40° e +20°C. La salinità normale dei mari è circa 3,5% ma ci sono acque di alcuni laghi, come il Mar Morto e il Gran Lago Salato in Utah, in cui la concentrazione di cloruro di sodio si fa altissima (circa 5.2 M), é così elevata da arrivare a saturazione. USO DEGLI ESTREMOFILI (3) I batteri che popolano questi ambienti, a seconda del tipo di habitat, vengono classificati come: termofili (resistenti alle temperature elevate), psicrofili (resistenti alle basse temperature), acidofili (resistenti a pH acido), alcalofili (resistenti a un valore di pH superiore a 10) alofili (resistenti alle elevate concentrazioni saline). Habitat estremi per il pH sono, oltre le già citate solfatare, i suoli di alcuni deserti e le acque di numerosi laghi, che presentano un alto livello di alcalinità. Biol Cell Anim BIOTEC 2 USO DEGLI ESTREMOFILI (4) Questi particolari microrganismi, infatti, per sopravvivere e prosperare in condizioni così avverse, hanno sviluppato proprietà speciali quali ad esempio strutture e componenti chimici particolari per le membrane cellulari, processi metabolici incredibili, meccanismi di trasformazione dell'energia e di regolazione dell'ambiente intracellulare molto particolari. Per fare questo hanno elaborato biomolecole estremamente stabili e dinamiche: proteine, lipidi, e altre biomolecole in grado di resistere agli assalti di ambienti tanto estremi. USO DEGLI ESTREMOFILI (5) Le potenzialità applicative di questi microrganismi sono enormi e toccano i settori più diversi. Nei processi condotti a temperature superiori ai 50°C, in cui si ottengono un alto grado di diffusione e solubilità di composti, una ridotta viscosità e tensione superficiale, un facile recupero di prodotti volatili e la soppressione di organismi patogeni per l'uomo, l'impiego di batteri termofili va sostituendo i tradizionali mesofili perché i loro enzimi non si denaturano alle alte temperature. USO DEGLI ESTREMOFILI (6) USO DEGLI ESTREMOFILI (7) Batteri termofili sono attualmente usati nella produzione di alcoli e altri composti biologicamente attivi (carotenoidi, aminoacidi, antibiotici), nella rimozione di ioni metallici e composti organici da rifiuti solidi o acquosi. Enzimi termofili sono usati in campo alimentare per la produzione di sciroppi ad alto contenuto di zuccheri (amilasi, xiloso isomerasi, pullulanasi) e per migliorare le proprietà organolettiche (pectinasi) o la digeribilità di taluni cibi (beta galattosidasi); diverse proteasi e lipasi termofile trovano impiego nell'industria dei detergenti e nei processi di panificazione, la proteasi termolisina di Bacillus thermoproteolyticus é impiegata nella sintesi del dipeptide aspartame, un dolcificante a basso contenuto calorico. Enzimi termofili sono utilizzati anche in campo medicobiologico quali precursori di farmaci, o, come le DNA polimerasi e DNA ligasi termofile, impiegate nella tecnica della PCR (Polymerase Chain Reaction) utilizzata in medicina diagnostica, in biologia molecolare, in tassonomia. Alcune proteine termofile potrebbero essere utili in patologie umane come il morbo di Alzheimer, il morbo di Creutzieldt-Jakob (il "morbo della mucca pazza"), la fibrosi cistica, l'enfisema, il morbo di Tay-Sachs. Polymerase Chain Reaction (PCR) Reverse Transcription - Polymerase Chain Reaction (RT-PCR) Reazione a catena della polimerasi http://it.wikipedia.org/wiki/Reazione_a_catena_della_p olimerasi http://www.gene-quantification.de/block.html Biol Cell Anim BIOTEC 3 USO DEGLI ESTREMOFILI (8) I batteri psicrofili hanno lipidi ricchi di acidi grassi polinsaturi (come l'acido gamma linolenico e l'acido arachidonico) che sono precursori di prostacicline, prostaglandine, leucotrieni; potrebbero essere impiegati per arricchire diete in alcune particolari patologie (neuropatia diabetica ed eczema atopico). Anche le loro proteasi sono attive a basse temperature e possono essere impiegate nella produzione di formaggi. Alcuni psicrofili sono utilizzati per produrre neve artificiale o nell'industria del gelato, per la loro capacità di formare cristalli di ghiaccio a temperature attorno agli 8°C. I batteri acidofili possono essere utilizzati per l'estrazione di metalli (l'acidofilo Thiobacillus ferrooxidans viene utilizzato per ottenere il rame) ma potrebbero essere impiegati per limitare il fenomeno di inquinamento noto come "pioggia acida". USO DEGLI ESTREMOFILI (9) I batteri alcalofili producono ciclodestrine, alcune specie producono proteine con attività antibatterica e antifungina. Le loro proteasi sono utilizzate per i detergenti biologici. Gli alofili, adattati a livelli di salinità molto elevati, presentano una grande quantità di nuove molecole utilizzabili in vari settori: nella costruzione di materiali plastici biodegradabili e biocompatibili, nell'industria dei detergenti e per il recupero di olii, come nuovi antibiotici e composti antivirali. Addirittura una proteina di Halobacterium halobium potrebbe essere utilizzata nello screening precoce di insorgenza di alcuni tumori. USO DEGLI ESTREMOFILI (10) I batteri alofili producono una vasta gamma di piccoli composti organici compatibili con il metabolismo cellulare (zuccheri, aminoacidi, betaine ed ectoine) e responsabili dell'equilibrio osmotico della cellula e della stabilizzazione di proteine e acidi nucleici. Una sostanza prodotta dai batteri alofili per regolare la loro concentrazione interna di acqua, chiamata dai ricercatori ectoina, è utilizzata nella produzione di creme e prodotti idratanti. Ci sono anche microrganismi, anche di habitat tradizionale, capaci di accumulare radionuclidi e metalli pesanti, in un prossimo futuro potrebbero essere utilizzati nell'industria del trattamento dei rifiuti. La teoria cellulare stabilisce: Tutti gli organismi sono composti da una o più cellule. Le cellule sono l’unità fondamentale della struttura e funzione degli organismi. Tutte le cellule provvengono da altre cellule. Batterio (Procariota) http://2.bp.blogspot.com/-VJV6JNZF_3Q/TV6H0EkTxcI/AAAAAAAAAAQ/7gd4-qA-85I/s1600/04-T02_Prok&Euka.jpg Biol Cell Anim BIOTEC 4 Caratteristica Nucleo Organelli circondati da membrana Cromosomi (DNA) Divisione cellulare (asessuale) PROCARIOTI & EUCARIOTI differenze chiave Parete cellulare Ribosomi Cellula procariotica Assente. Non esiste involucro nucleare Assenti Singolo cromosoma circolare nella regione “nucleoide” del citoplasma, associato a proteine di tipo istonico Non si forma un vero apparato mitotico. Si dividono per fissione binaria o frammentazione Eubacteria: hanno una parete cellulare con peptidoglicano Archae: hanno pareti cellulari con pseudomureina 70S. Liberi nel citoplasma Citoscheletro Identificato nel Bacillus subtilis; probabilmente presente negli altri Batteri Flagelli Quando presente contiene la proteina flagellina Eubacteria: Acidi grassi legati al glicerolo da un legame estere Archae: Idrocarburi legati al glicerolo da un legame etere Lipidi delle membrane (cito)plasmatiche Cellula eucariotica Presente, con involucro nucleare e nucleolo(i) Presenti. Includono mitocondri, cloroplasti (piante), lisosomi, ecc. Cromosomi lineari multipli con proteine istoniche Mitosi Cellule animali: non hanno parete cellulare Cellule vegetali: parete di cellulosa Cellule funginee: parete di chitina 80S: Sia liberi nel citoplasma che legati al RE ruvido 70S: nei mitocondri e nei cloroplasti Presente; consiste di microtubuli, microfilamenti e filamenti intermedi Contiene microtubuli in disposizione 9+2 Acidi grassi legati al glicerolo da un legame estere ORGANISMI UNICELLULARI: DIVERSITA’ Eucarioti Unicellularità vs Pluricellularità Gli organismi unicellulari (ad es. Batteri e protozoi) si sono adattati con tanto successo alla gran varietà di microambienti che ora comprendono più della metà della biomassa sulla Terra. Al contrario degli animali, molti di questi organismi unicellulari possono sintetizzare tutte le sostanze che necessitano a partire da nutrienti semplici e alcuni si dividono una volta ogni ora. Quale è stato allora il vantaggio della multicellularità? La risposta è che mediante collaborazione e divisione del lavoro diventa possibile esplorare le risorse che nessun organismo unicellulare sfrutterebbe così bene. A misura che sono comparsi i diversi tipi di animali e piante, essi hanno cambiato l’ambiente e provocato ulteriore evoluzione. Innovazioni nei tipi di movimento, sensibilità all’ambiente, comunicazione, organizzazione sociale, ecc., hanno permesso agli organismi eucarioti di competere, propargarsi e sopravvivere in modi progressivamente più complessi. ORGANISMI MULTICELLULARI Derivano dall’organizzazione complessa di cellule che collaborano fra di loro. Le cellule specializzate, dette “differenziate” svolgono funzioni diverse. Si rendono necessari nuovi meccanismi per la comunicazione e la regolazione delle cellule. I diversi tipi cellulari di un organismo multicellulare contengono lo stesso DNA I tipi cellulari di un organismo multicellulare diventano diversi perchè sintetizzano e accumulano diversi insiemi di molecole di RNA e di proteine. Ci sono meccanismi particolari perchè una singola cellula uovo fecondata (zigote) si sviluppi nei diversi tipi di tessuti del corpo. Nell’Uomo vi sono 1014 (centomila miliardi) di cellule che si organizzano formando 200 tipi di tessuti! Biol Cell Anim BIOTEC 5 Lo stesso genoma Organi diversi dello stesso organismo Biol Cell Anim BIOTEC 6