Docenti: Maria de Fazio – Filomena Sabba Alunni delle seconde classi VAI AL MENU’ La fotosintesi Luce e colore La cromatografia Una materia prima il biossido di carbonio Indicatori di pH Indicatori di pH naturali OBIETTIVO Album fotografico FINE OBIETTIVI Gli obiettivi che gli alunni hanno raggiunto con questo progetto sono: • Acquisire competenze collaborative e capacità di cooperare nel team di progettazione. • Acquisire i criteri e i metodi di verifica di un progetto. • Recuperare, almeno in parte, le difficoltà individuali attraverso il laboratorio e le nuove metodologie didattiche • Diventare attore del proprio apprendimento, diventare curioso quando si trova di fronte ad un fenomeno nuovo o ad un problema inatteso • Osservare e porsi delle domande. • Sviluppare il senso critico ed imparare a considerare un problema analizzando le difficoltà una ad una,saper provare e verificare • Sperimentare la sceneggiatura condivisa, privilegiando la ricerca-azione. • Socializzare le esperienze individuali con il gruppo. LUCE E COLORE Progetto di chimica “I colori della chimica e la fotosintesi” ITIS “E.FERMI” Anno scolastico 2009/2010 Prof.sse Sabba-De Fazio Cos’è la luce? La luce è una forma di energia. Si rappresenta come un’onda caratterizzata dalla lunghezza d’onda λ Lo spettro elettromagnetico Lo spettro elettromagnetico è l’insieme di tutte le radiazioni. Si distingue in: • Raggi γ • Raggi X • Ultravioletto • Visibile • Infrarosso • Micronde • Onde radio La luce visibile è una piccola parte dello spettro elettromagnetico. Va da circa750nm a 380nm. I colori che assumono lunghezze d’onda comprese in questo intervallo sono quelli dell’arcobaleno Tramite un prisma è possibile scomporre la luce bianca nei suoi componenti Il disco di Newton Il disco di Newton è una apparecchiatura che serve a dimostrare la ricomposizione dei colore in luce bianca 1. Disegnare un disco che abbia le stesse misure di un cd, e dividerlo e colorarlo nei seguenti settori: • 61° rosso • 34°arancione • 54.5° giallo • 61°verde • 54.5°azzurro • 34°indaco • 61°violetto 2. Incollarlo sul cd 3. Bisogna farlo ruotare in modo che si riesca a vedere il disco bianco. Per farlo bisogna avere a disposizione un lettore cd Progetto: I colori della chimica e la fotosintesi Produzione slide: Antonio Ribezzo Foto: Prof.ssa Maria De Fazio Docenti progetto: Prof.sse Maria De Fazio – Filomena Sabba Come avviene … • Mediante la clorofilla, l'energia solare (luce) permette di trasformare CO2 e acqua in uno zucchero, il glucosio, fondamentale per la vita della pianta la cui formula chimica è: C6H12O6. Come sottoprodotto della reazione rimangono 6 molecole di ossigeno che la pianta libera in atmosfera grazie agli stomi delle sue foglie. Oggi questo processo è quello nettamente dominante sulla Terra, per la produzione di composti organici da sostanze inorganiche e, probabilmente, rappresenta la prima forma di processo anabolico sviluppato dagli organismi viventi. • Il prodotto organico della fotosintesi è il glucosio (C6H12O6), il carboidrato monosaccaride più diffuso sul nostro pianeta. In seguito da questo sono assemblate varie altre macromolecole, quali l'amido (la forma di accumulo del carbonio nelle piante) e il saccarosio (la forma di trasporto principale del carbonio nelle piante). Il carbonio e l'idrogeno solforato fluorescente da convertire in sostanza organica sono forniti rispettivamente dal biossido di carbonio (CO2) atmosferico e dall'acqua (H2O). La quasi totalità della fotosintesi è compiuta da piante e alghe che ricavano l'idrogeno dall'acqua (H2O). In questo caso l'equazione chimica che riassume il processo è: 6 CO2 + 12 H2O → C6H12O6 + 6O2 + 6H2O Amido Ossigeno Acqua • L'amido è un carboidrato polisaccaride che consiste di un gran numero di unità di glucosio unite tra loro da legame glicosidico. L'amido puro è una polvere bianca, insapore ed inodore, che risulta insolubile in acqua fredda o in alcol. L'amido è prodotto dalle piante verdi, dove è utilizzato come riserva nelle cellule vegetali, ed è un'importante fonte alimentare anche per l'uomo Indietro • L’ossigeno è un gas presente nell’21% nell’atmosfera terrestre. Esso è un elemento indispensabile per la vita in quanto permette appunto la stessa a tutti gli organismi viventi. Durante il processo della fotosintesi esso viene rilasciato come sostanza di scarto della reazione . Indietro DIMOSTRARE LA PRODUZIONE DI ACQUA Il cloruro di cobalto è blu quando è anidro. Il cloruro di cobalto è rosa quando è idrato. la cromatografia è: • Una tecnica di separazione che viene utilizzata per separare i pigmenti colorati dalle foglie . • La cromatografia è suddivisa i 2 fasi : queste sono la fase stazionaria e quella mobile . • La fase stazionaria la possiamo trovare anche all’ interno di un becher o su una superficie e trattiene i vari componenti da separare . • Se sono liquidi avviene per solubilità mentre invece se si tratta di un solido avviene per adsorbimento. La fase mobile invece avviene quando un liquido o un gas attraversando la fase stazionaria dopo aver sciolto i componenti della miscela li trascina . Così facendo si verifica il trasferimento dei soluti dalla fase stazionaria a quella mobile o viceversa . Noi con la cromatografia riusciamo a separare i pigmenti. • • • • • Cenni teorici: I componenti fotosintetici sono: Clorofilla; Xantofilla Ed infine i carotenoidi. I materiali usati per questa esperienza sono stati: • • • • • • • • • • • Il becher; Cilindro; Vetrino da orologio; Carta da filtro; Strato sottile; Pipetta; Spruzzetta; Mortaio; Pestello; Righello; Matita. Mentre le sostanze e i reagenti usati: • Alcol etilitico; • Acetone; • Le foglie di alcune piante aventi coloro diversi(verdi,rosse e gialle). • Soluzione di etere più l’acetone. Mentre le sostanze e i reagenti usati: • Alcol etilitico; • Acetone; • Le foglie di alcune piante aventi coloro diversi(verdi,rosse e gialle). • Soluzione di etere più l’acetone. Procedimento: • Prendere il mortaio con il pestello e pestare all' interno le foglie di spinaci verdi o gialle ,oppure le foglie di begonia rossa . • Mentre si pesta il tutto inserire delle gocce di alcool all’ interno per farlo diventare piu’ liquido • Preparare in un becher la soluzione di etere piu’ acetone solo un piccolo strato • tagliare un piccolo rettangolo di carta da filtro e disegnare una linea di semina con la matita • Prelevare con il contagocce il passato di spinaci e mettere una goccia sulla linea di semina sulla carta da filtro • Inserire tutto nel becher con molta cautela nel poggiare la carta da filtro per non farla poggiare alle pareti del becher • Attendere alcuni minuti per osservare la cromatografia • Riprovare con altri tipi di foglie al posto degli spinaci per vedere con che velocità avviene la cromatografia Foglie rosse Foglie gialle Le osservazioni e conclusione della cromatografia • Con questo possiamo dire che nelle foglie ci sono vari tipi di pigmenti ,infatti osserviamo molto bene la clorofilla negli spinaci i carotenoidi sulle foglie di begonia rossa . ma anche la xantofilla all’ esterno della carta da filtro con le foglie di spinaci Realizzato da: Michael Bafaro Antonio Cagnazzo Emanuele Zaccaria BIOSSIDO DI CARBONIO NELLA FOTOSINTESI È il processo che permette la vita sulla terra perché libera ossigeno nell’aria indispensabile per la vita di tutti gli esseri viventi. Con la fotosintesi,le piante producono la sostanza organica che le permette di vivere:il glucosio. La fotosintesi si divide in 2 fasi: -la fase luminosa; -la fase oscura. La fase luminosa La fase luminosa consiste nella trasformazione dell’energia solare in energia chimica e l’acqua(H2O),viene scissa in idrogeno (H2) e ossigeno(O2). Il componente più importante di questa fase è la clorofilla(da qui chiamata anche fotosintesi clorofiliana),un pigmento di colore verde,presente nei cloroplasti,che assorbe la luce solare e la trasforma in energia chimica per la pianta. Questa fase avviene solo con l’ausilio della luce solare e lo scopo di questa fase è di produrre energia per la pianta rilasciando O2 nell’aria come prodotto di scarto,e grazie ad esso è possibile la vita sulla terra. La fase oscura La fase oscura invece consiste nella trasformazione di H(proveniente dall’acqua) e CO2 in glucosio. Questa fase è detta oscura perché non ha bisogno della luce del sole e avviene sia di al buio che alla luce. Con questo esperimento si è dimostrato che la fotosintesi è avvenuta e che è stata consumato il diossido di carbonio presente nella soluzione,che da gialla è diventata azzurra. (Questo esperimento è avvenuto alla luce del sole) Quest’altro esperimento,avvenuto al buio,dimostra che senza luce non può avvenire la fotosintesi e per tanto il diossido di carbonio non si è consumato perciò la soluzione ha mantenuto il colore giallo. Obiettivo: Osservare il comportamento di alcuni indicatori di pH …Con soluzioni acide e basiche. Materiale occorrente per l’esercitazione: • • • • • • Materiale matracci pipetta tarata provette porta provette spruzzetta - Reagenti HCl blu di bromotimolo violetto metile metilarancio fenolftaleina tornasole • Valutazione rischi : • Fare attenzione all’utilizzo degli acidi e delle basi utilizzate durante l’esperienza Procedimento : • Con l’ausilio della pipetta aspirare 10 ml di HCl 1M dal matraccio • Mettere i 10 ml di HCl in un altro matraccio e diluire con acqua fino ad arrivare a 100 ml di soluzione • Ripetere l’operazione ogni volta con la nuova soluzione di acido diluito fino ad arrivare a 5 matracci con soluzioni di acido diluito • Con l’ausilio della pipetta aspirare 10 ml di NaOH e ripetere le operazioni fatte in precedenza con l’HCl per avere quindi in fine 5 soluzioni basiche diluite • travasare il contenuto dei vari matracci nelle provette • con una pipetta prendere una goccia dell’indicatore di pH e metterla in una provetta ripetere l’operazione con tutte le provette messe precedentemente in ordine in base alla scala del pH • osservare la colorazioni che assumono le soluzioni Tabella delle colorazioni assunte dagli indicatori: HCl 1M TORNASOLE FENOFTALEINA METIL ARANCIO VIOLETTO METILE BLU DI BROMO TIMOLO HCl 0,1 M HCl 0,01M HCl 0,001M HCl 0,0001M H2O NaOH 0,0001M NaOH 0,001M NaOH 0,01M NaOH 0,1M NaOH 1M OBIETTIVO: MISURARE L’ACIDITA’ E LA BASICITA’ DI SOLUZIONI ACQUOSE ATTRAVERSO L’UTILIZZO DI INDICATORI NATURALI INTRODUZIONE TEORICA: NELLA CHIMICA ANALITICA LE SOSTANZE COLORATE SONO DI FONDAMENTALE IMPORTANZA. MOLTE SOSTANZE ORGANICHE HANNO LA CAPACITA’ DI CAMBIARE COLORE A SECONDA DEL pH DELLE SOLUZIONI. IN PARTICOLARE NEL MONDO VEGETALE, NEI FIORI SONO PRESENTI SOSTANZE CHE HANNO LA CARATTERISTICA DI CAMBIARE IL COLORE AL VARIARE DEL pH COMPORTANDOSI COME GLI INDICATORI. MATERIALE: MORTAIO CON PESTELLO, BECHER, PIPETTA PASTEUR, BACCHETTINA DI VETRO, PROVETTE, PORTA PROVETTE, SPRUZZETTA. SOSTANZE: SOLUZIONI A pH NOTO, CAVOLO ROSSO, GAROFANO,ROSA ROSSA, CICLAMINO ROSSO E ROSA, PRIMULA. PROCEDIMENTO OPERATIVO: 1.INTRODURRE NEL MORTAIO ALCUNI PETALI O FOGLIE DELLA PIANTA O DEL FIORE DI CUI SI VUOLE PREPARARE L’ESTRATTO. 2.TRITURARE,PRIMA CON UN COLTELLO POI USANDO IL PESTELLO CONTRO LE PARETI DEL MORTAIOFINO AD OTTENERE UNA POLTIGLIA. 3.SUL PREPARATO OTTENUTO,VERSARE CON UNA PIPETTA 1-2 ml DI ALCOOL ETILICO AL 95% E CONTINUARE A PESTARE PER ALTRI 3-4 MINUTI. 4.VERSARE CON L’AIUTO DI UNA BACHETTA DI VETRO LA POLTIGLIA NELL’IMBUTO PIU’ L’ESTRATTO E’ CONCENTRATO MAGGIORE SARA L’EVIDENZA DELLA VARIAZIONE DI COLORE. 5.RIPETERE L’OPERAZIONE CON GLI ALTRI VEGETALI. 6.PREPARERE 10 PEZZI DI CARTA DA FILTRO PER OGNI ESTRATTO. 7.IMMERGERE NELL’ESTRATTO I PEZZI DI CARTA DA FILTRO. 8.PRENDERE I PEZZI DI CARTA DALL’ESTRATTO E METTERLI NELLA STUFA. 9. DOPO CIRCA 10 MINUTI USCIRE I PEZZI DI CARTA DA FILTRO DALLA STUFA. 10.PRENDERE CON LA PIPETTA PASTEUR QUALCHE GOCCIA DI SOLUZIONI A pH NOTO E METTERLE SUI PEZZI DI CARTA DA FILTRO E OSSERVARE LA COLORAZIONE CARATTERISTICA. 11.COMPLETARE UNA TABELLA CON QUELLO CHE SI E’ OSSERVATO. OSSERVAZIONI ESTRATTO ALCOLICO CAVOLO ROSSO BARBABIETOLA CICLAMINO ROSA CICLAMINO ROSSO ROSA GAROFANO TE PRIMULA 0 1 2 3 4 7 12 13 14 CONCLUSIONI:I ANCHE GLI ESTRATTI NATURALI SI SONO DIMOSTRATI OTTIMI INDICATORI DI pH. Cittadella mediterranea della Scienza Bari – 18 marzo 2010