Sbloccare il rubinetto del credito per rilanciare l’economia Stefano Visalli, McKinsey Roma, 26 giugno 2013 MIL-15.1/13.12-26062013-08011/LRdf Executive summary … McKinsey & Company | 1 MIL-15.1/13.12-26062013-08011/LRdf Il tessuto imprenditoriale italiano è largamente basato sulle PMI… Peso delle PMI sul PIL Per cento, 2010 71 Italia 68 Spagna 56 54 Francia Germania FONTE: Eurostat, EU commission observatory on SMEs – SBA factsheet, data 2010/2011 50 UK McKinsey & Company | 2 MIL-15.1/13.12-26062013-08011/LRdf …e caratterizzato da un elevato ricorso al debito Leverage ratio imprese non finanziarie in Italia 2010, per cento Italia 1,7 1,2 1,0 1,0 Media UE 0,78 Micro FONTE: Cerved Small Medium Large McKinsey & Company | 3 MIL-15.1/13.12-26062013-08011/LRdf In Italia la maggior parte del credito alle imprese è erogato dal sistema bancario, con livelli superiori rispetto ai paesi esteri Quota di debito bancario su debiti finanziari imprese, 2012 Per cento 67 53 52 50 -38 pp 37 Italia FONTE: Banca d’Italia Germania Spagna Eurozona Francia 30 29 Stati Uniti Gran Bretagna McKinsey & Company | 4 MIL-15.1/13.12-26062013-08011/LRdf Stiamo vivendo la crisi economica più grave del secolo e di conseguenza il sistema imprenditoriale e finanziario sta soffrendo Contrazione Contrazione del del PIL PIL reale reale Per Per cento cento Crack ‘29 Crisi petrolifera Recessione Crisi post Lehman -1 -2 -5 -71 Durata anni 1929-34 1974-75 1992-93 2007-12 5 1 1 51 ▪ Collasso degli investimenti privati -81 Miliardi nel 2007-2011 ▪ Esplosione delle sofferenze bancarie ▪ Aumento della disoccupazione ▪ Calo del potere d’acquisto delle famiglie 1 Contrazione in corso anche nel 2013 FONTE: ISTAT, Banca d’Italia McKinsey & Company | 5 MIL-15.1/13.12-26062013-08011/LRdf Una quota elevata di medie imprese italiane è in una situazione di forte difficoltà finanziaria 2011 Medie Medie aziende aziende italiane italiane con con fatturato fatturato tra tra 30 30 ee 500 500 milioni milioni 2011 2011 100%= 8.860 ▪ ~2,600 imprese con debiti molto ▪ 6.300 (71%) ▪ elevati in stato di tensione finanziaria Oltre 200 miliardi di fatturato e circa 450.000 dipendenti “a rischio” Quasi 100 miliardi di debiti finanziari complessivi 2.560 (29%) Totale FONTE: AIDA Debt/ EBITDA <5 Debt/ EBITDA >5 Necessità di meccanismi per selezionare e ristrutturare le aziende con potenziale industriale McKinsey & Company | 6 MIL-15.1/13.12-26062013-08011/LRdf L’aumento delle sofferenze genera un circolo vizioso che porta all’ulteriore riduzione del credito Evoluzione Evoluzione dei dei crediti crediti deteriorati deteriorati Miliardi di euro Miliardi di euro Shock economico 237 +28% p.a. 158 70.000 aziende in sofferenza +11.000 nel solo 4° trimestre 2012 133 87 Crediti deteriorati/ crediti verso clientela Per cento Aumento fallimenti 195 2008 2009 2010 2011 2012 5,0 7,6 8,6 10,3 12,7 Aumento sofferenze Accesso al credito più difficile Riduzione utili banche Politiche credito più selettive 1 Contrazione in corso anche nel 2013 FONTE: ISTAT, Banca d’Italia McKinsey & Company | 7 MIL-15.1/13.12-26062013-08011/LRdf … la situazione è resa più difficile dalle regole di Basilea Capitale = assorbito PD X EAD X LGD Probabilità di default Esposizione al default Perdita in caso di default É calcolata in base ai dati storici (aumenta in caso di recessione) L’ammontare esposizione della Banca (aumenta se le aziende usano tutte le linee di credito) Dipende in parte dalle garanzie (che perdono valore durante una recessione) FONTE: Banca d’Italia, ABI In caso di crisi economica il capitale che le banche devono detenere a fronte di ogni prestito aumento quasi automaticamente McKinsey & Company | 8 MIL-15.1/13.12-26062013-08011/LRdf Il differenziale nel costo del credito agisce come “tassa” occulta sulla competitività delle imprese Tassi Tassi di di interesse interesse su su nuovi nuovi 1 1 crediti crediti Dicembre Dicembre 2012, 2012, Per Per cento cento 5,6 -2% 3,6 Italia Germania costo del credito uguale a 2 mila euro per dipendente medio svantaggio competitivo con imprese tedesche pari a: ▪ 4-5% costo del lavoro ▪ 10% utili operativi 1 Crediti tra 1 e 5 anni, imprese <1 milione di euro FONTE: BCE McKinsey & Company | 9 MIL-15.1/13.12-26062013-08011/LRdf Il credit crunch può quindi generare un freno all’economia Calano Calano ii prestiti prestiti alle alle imprese… imprese… 2008-2012 2008-2012 … … ma ma servono servono immensi immensi capitali capitali per per rilanciare l’economia rilanciare l’economia 16 Europa 14 Italia 12 Germania Capitali necessari a sostenere gli investimenti delle aziende nei prossimi cinque anni secondo Confindustria 10 8 6 Scenario base Scenario conservativo Miliardi di € addizionali Miliardi di € addizionali 4 2 0 -2 -4 2012-12 2012-06 2011-12 2011-06 2010-12 2010-06 2009-12 2009-06 2008-12 2008-06 2008-01 -6 McKinsey & Company | 10 MIL-15.1/13.12-26062013-08011/LRdf Anche in futuro le Banche non potranno aumentare facilmente il volume dei crediti 104,5 108,3 110,1 109,6 179,4 168,8 11 2012 Loan/ deposit ratio Per cento Funding gap Miliardi di euro 146,5 76,5 2009 FONTE: Banca d’Italia, ABI 10 “Le problematiche nella crescita della raccolta da depositi richiedono che le banche gradualmente recuperino un bilanciamento adeguato tra prestiti e fonti stabili di finanziamento” – Banca d’Italia Il recupero di un rapporto tra prestiti e depositi pari a 1 richiederebbe la riduzione di oltre 150 miliardi di prestiti o maggiori depositi per un ammontare simile McKinsey & Company | 11 MIL-15.1/13.12-26062013-08011/LRdf Che fare? Distinguere tra aziende “sane” e aziende “ad alto debito” da ristrutturare Distribuzione Distribuzione delle delle imprese imprese italiane italiane per per classe classe di di rating rating11 2012 Per cento Rischio di default basso 38% 13,2 Rischio medio 35% 12,9 Rischio alto 27% 12,5 10,3 9,7 7,6 6,6 5,7 5,0 4,3 2,7 A1 A2 A3 A4 A5 B1 B2 B3 B4 “Sane” Focus ▪ Creare canali e strumenti per facilitare accesso al credito e riduzione di costo B5 B6 3,6 C1 3,3 2,6 C2 C3 “Da ristrutturare” ▪ Favorire meccanismi di “mercato” per selezionare e risanare le aziende con potenziale 1 Analisi effettuata su un campione di 100.000 imprese italiane con fatturato superiore a 5 milioni di euro McKinsey & Company | 12 MIL-15.1/13.12-26062013-08011/LRdf Per le piccole aziende si può ipotizzare un intervento di “Credit Enhancement” per abbassarne il rating medio Obiettivi ▪ Migliorare l’accesso al credito ▪ Ridurre il costo del credito per le piccole aziende ▪ Eliminare lo svantaggio competitivo con i concorrenti tedeschi e francesi ▪ Programma di “Credit Enhancement” per nuovi crediti erogati a PMI in buono standing creditizio ▪ Garanzia emessa da un veicolo finanziario con rating elevato per rendere crediti rifinanziabili da BCE ▪ Capitalizzazione veicolo con fondi strutturali europei (con 10 miliardi è possibile garantire oltre 100 miliardi di nuovo credito) McKinsey & Company | 13 MIL-15.1/13.12-26062013-08011/LRdf I Mini Bond e fondi chiusi di credito possono creare un canale di finanziamento delle imprese complementare al Canale bancario Canale Tradizionale ▪ I Mini Bond ▪ introdotti dal “DL crescita” non sono decollati per mancanza di investitori Possibili investitori possono essere fondi pensione, assicurazioni e/o “fondi chiusi” specializzati nel credito delle PMI Scenario a 5 anni Prestito Risparmiatore Banca 80-85% dei finanziamenti alle imprese Impresa Canale Complementare Mini Bond ▪ Assicurazioni ▪ Fondi ▪ Investimenti Credit funds/ Fondi chiusi Impresa 10-15% del finanziamento alle imprese McKinsey & Company | 14 MIL-15.1/13.12-26062013-08011/LRdf Il risparmio italiano non è investito sulle Aziende italiane Fondi pensione (76 miliardi) Riserve assicurative (407 miliardi) Fondi comuni (489 miiardi) 57,3 Totale attivi 23,3 34,0 Totale italiani Totale esteri ▪ Se una quota del 3-5% del patrimonio dei gestori istituzionali del risparmio fosse allocata sulle medie imprese italiane si genererebbe un flusso di “3050” miliardi di nuova finanza per l’economia ▪ Necessità di identificare meccanismi per evitare rischi di “moral hazard” delle banche 1 Solo fondi negoziali FONTE: COVIP, ISVAP, Assogestioni McKinsey & Company | 15 MIL-15.1/13.12-26062013-08011/LRdf Occorre favorire soluzioni di «mercato» per la ristrutturazione delle aziende in distress finanziario Strategie di ristrutturazione industriale Selezionarelele Selezionare impresecon con imprese potenziale potenziale industriale industriale (“nondecotte”) decotte”) (“non cioè: cioè: settoricon con ▪▪ InInsettori potenziale potenziale Con“marchi” “marchi”oo ▪▪ Con “prodotti” “prodotti” competitivi competitivi Requisiti soluzione di «sistema» a. ProfessionaProfessionaa. lizzare lizzare management management b. Consolidare Consolidare b. settori settori frammentati frammentati c. Spinta Spinta c. all’internazioall’internazionalizzazione nalizzazione ▪ Soluzione di “mercato” senza nuovi oneri per la Finanza Pubblica ▪ Soluzione “selettiva” basata su strategia di valorizzazione della singola azienda ▪ Supporto alla creazione di specialisti italiani di turn-around* ▪ Revisione legge fallimentare (prevedere confronto tra offerte alternative in caso di concordato) ▪ Eventuali agevolazioni fiscali per il nuovo capitale immesso in azienda possono essere utili *oggi solo due fondi attivi nel paese (Orlando e Atlantis)con meno di 10 professionisti complessivi McKinsey & Company | 16 MIL-15.1/13.12-26062013-08011/LRdf In sintesi: cosa si può fare? Aziende Grandi Grandi Medie Medie Piccole Piccole “Buone” “Da ristrutturare” Soluzioni ad hoc dal mercato Fondi di credito e Mini Bond Credit Enhancement con fondo di garanzia Facilitare creazione di fondi “di mercato” specializzati in turnaround McKinsey & Company | 17 MIL-15.1/13.12-26062013-08011/LRdf Grazie per l’attenzione McKinsey & Company | 18 MIL-15.1/13.12-26062013-08011/LRdf Back-up McKinsey & Company | 19 MIL-15.1/13.12-26062013-08011/LRdf 1 Il collasso degli investimenti privati è stato il driver principale del crollo del PIL – occorre riavviare il ciclo del credito Variazione PIL reale 2007-2011, Miliardi di Euro Circa 60 miliardi euro di gap di investimenti privati nel periodo 200711 rispetto al tasso tendenziale 1980-06 1.567 9 53 5 Real GDP Private Private 2007 consum- investption ment FONTE: McKinsey Global Institute Government investment 0 3 Govern- Net ment exports consumption 1.497 La crisi economica degli ultimi anni ha spinto le imprese a finanziare con debito bancario il circolante a discapito degli investimenti Real GDP 2011 McKinsey & Company | 20 MIL-15.1/13.12-26062013-08011/LRdf La difficoltà è omogenea tra settori e geografie Aziende con Debt/EBITDA >5 2011, fatturato tra 30 e 500 milioni Mix Mix geografico geografico Percentuale Percentuale sul sul totale totale imprese imprese nel nel cluster cluster 33 Media 29% 31 Mix Mix settoriale settoriale Percentuale Percentuale imprese imprese nel nel cluster cluster 35 33 28 26 35 34 30 23 18 Debt/ EBITDA >8 18 Nord Ove st Nord Est 16 17 Centro Sud 20 21 Energia Minerali 10 18 Manifat- Tratura spo rti 16 20 Commercio 24 Costru- Real zioni esta te 22 21 McKinsey & Company | 21 MIL-15.1/13.12-26062013-08011/LRdf In Italia non vi sono operatori mid market che possano ristrutturare aziende in crisi ma ancora con potenziale industriale Azienda in crisi finanziaria e industriale Limitate competenze industriali Banche non hanno le competenze per gestire operazioni di ristrutturazione Imprenditore non è disponibile ad investire nel rilancio della sua azienda e talvolta non ha le competenze per farlo Assenza di operatori di private equity Solo due operatori in Italia specializzati in turn around (Orlando e Atlantis) con meno di 200 milioni di capitale complessivo e meno di 10 professionisti Fondi internazionali (Oaktree, Anchorage) operano solo su deal superiori a >100 m.ni Ristrutturazione “contro le banche e fornitori” I fondi di ristrutturazioni e i concordati preventivi tipicamente offrono 10-20% del valore del credito McKinsey & Company | 22 MIL-15.1/13.12-26062013-08011/LRdf Più della metà delle masse gestite in Italia è investita in obbligazioni governative Masse Masse gestite gestite in in Italia Italia per per tipologia tipologia di di investimento investimento 2012, 2012, miliardi miliardi di di euro, euro, per per cento cento 100% = 498 407 76 Altro1 9 7 13 Azioni 21 14 23 12 56 58 Riserve assicurative Fondi pensione 20 Obbligazioni corporate 50 Obbligazioni governative Fondi comuni 17 1 Include liquidità e real estate FONTE: Ania, Assogestioni, COVIP McKinsey & Company | 23 MIL-15.1/13.12-26062013-08011/LRdf Per fondi comuni e fondi pensione la componente obbligazionaria governativa è sbilanciata su Euro Area e Italia Masse Masse gestite gestite da da fondi fondi comuni comuni 2012, per cento 2012, per cento Masse Masse gestite gestite da da fondi fondi pensione pensione 2012, per cento 2012, per cento 100% = 498 miliardi di euro 100% = 76 miliardi di euro Altro1 Azioni italiane 9 Altro1 Obbligazioni governative Euro Area Azioni estere 13 1 Obbligazioni governative non Euro 7 9 Obbligazioni corporate Euro Area 11 Obbligazioni corporate non Euro 20 Azioni estere Obbligazioni governa Obbligazioni corporate italiane 31 42 32 10 Obbligazioni corporate estere 16 Azioni italiane 26 Obbligazioni governative este 1 Include liquidità e real estate FONTE: analisi su dati Assogestioni, COVIP McKinsey & Company | 24 MIL-15.1/13.12-26062013-08011/LRdf La completa implementazione di Basilea III richiederà alle banche italiane 347 miliardi di euro di capitale a fronte degli oltre 1.200 europei Funding gap regolamentare al 20191 Miliardi di euro Paesi Bassi Finlandia Germania Slovacchia Estonia Malta Belgio Slovenia Cipro Portogallo Austria Lussemburgo Grecia Irlanda Spagna Italia Francia Total EU-17 -59 -25 -17 -4 2 4 4 10 11 12 30 40 92 138 195 347 433 1.214 1 Stima degli impatti sul capitale di Basilea III FONTE: statistiche BCE, European Covered Bond Council, McKinsey McKinsey & Company | 25 MIL-15.1/13.12-26062013-08011/LRdf Grazie per l’attenzione McKinsey & Company | 26