NIBIRU NUOVE NUOVE TEORIE TEORIE Di DiPablo PabloAyo Ayo Anni fa Zecharia Sitchin, filologo, linguista e archeologo, diede una sua interpretazione di alcune antiche tavolette sumere. Secondo Sitchin, gli dèi di NIBIRU, gli Annunaki, avrebbero creato l’essere umano millenni fa, e un giorno torneranno per giudicare l’operato della razza umana. Molte delle cose descritte dai sumeri si sono dimostrate accurate, come la loro descrizione dei pianeti del nostro sistema solare. Secondo Sitchin, NIBIRU sarebbe stato un pianeta dall’orbita molto esterna e allungata rispetto il nostro sistema solare, tanto che si sarebbe avvicinato alla Terra solo una volta ogni 3.600 anni. In tempi più recenti, molti ricercatori hanno accostato il grande interesse della NASA per la ricerca di un decimo pianeta del nostro sistema solare, o “Pianeta X”, agli antichi miti dei sumeri su NIBIRU, individuando via via questo pianeta con i corpi celesti scoperti dalla NASA, come Eris, Sedna e via dicendo. Tuttavia alcune incongruenze nella teoria di Sitchin hanno reso scettica la comunità scientifica. Come potrebbe infatti un pianeta, descritto dai sumeri grande tre volte Giove e di un intenso colore rosso, avvicinarsi inosservato alla Terra? E come farebbe tale pianeta a ospitare la vita così lontano dal Sole? Queste incongruenze diventano più eclatanti calcolando che secondo alcuni, il pianeta degli Annunaki dovrebbe arrivare tra non molto, e quindi potrebbe essere già visibile. Per molti, il ritorno di NIBIRU infatti andrebbe a coincidere con la data indicata dai Maya di un futuro cambiamento epocale per l’umanità: il 2012 I ricercatori concordano nell’affermare che nel 2012 la Terra e l’intero sistema solare sarà perfettamente allineato con il centro della nostra galassia a spirale, la Via Lattea. Secondo le ultime ricerche NASA, il centro della Via Lattea è composto da un insieme di Buchi Neri. Benchè questi in genere non emettono energia, in questo caso è stata osservata la presenza di un fortissimo campo magnetico. Questo campo magnetico, ad intervalli regolari si flette di colpo, ed interagendo con una gigantesca nube di gas caldissimi (circa 100.000 gradi kelvin) che circonda i buchi neri, emette una fortissima scarica di Raggi X. Cosa succederà quando il sistema solare, nel 2012, sarà perfettamente allineato con queste emissioni di energia? Vediamo di capire come si possono collegare I miti Maya e quelli dei Sumeri su NIBIRU. Dal nostro punto di vista, il centro della Via Lattea è visibile tra le costellazioni del sagittario e dello scorpione. Alcuni dei miti più antichi della storia danno una grande importanza a queste costellazioni. Il Sagittario rappresenta la forza solare maschile, e non a caso coincide con la rinascita del sole nel solstizio d’inverno. Sospeso a metà tra scorpione e sagittario c’è OFIUCO, la costellazione del “Serpentario”, o reggitore del serpente, identificato dai greci col dio della medicina Esculapio. Da sempre il serpente è ricollegato all’antico culto della Dea Madre, tant’è vero che nei tempi antichi questo era ufficialmente il 13° segno dello zodiaco. A sinistra, rappresentazione minoica della Dea Madre rinvenuta a Creta, in grecia, datata 1600 a.C, a destra bassorilievo raffigurante la dèmone Lilith. La postura è identica. E’ possibile che i miti della Dea Madre associata al serpente siano da ricollegare a tempi lontanissimi in cui i pochi dinosauri sopravvissuti alla preistoria furono oggetto di venerazione. Secondo altri, una delle razze collegate a NIBIRU sarebbe di tipo rettiloide. Nella mitologia il serpente e lo scorpione, forze femminili, sono da sempre in contrapposizione al Toro, elemento che rappresenta la forza maschile ancestrale, e altri personaggi solari. Così il dio-toro Zeus era sposato (anche se in maniera litigiosa) con la Dea serpente Hera, mentre la dea lunare Diana uccise il gigante Orione mandandogli contro uno Scorpione per avvelenarlo. Lo scorpione è opposto di 180 gradi alle costellazioni del Toro e di Orione. Così come il serpente rappresenta la Dea Madre, negli antichi miti di mezzo mondo il Tauruz identifica il Dio dei Cieli: da Zeus a Dioniso, da Siva a Osiride. Sembra che il termine inglese God e quello tedesco Gott derivi dal termine sanscrito GO, che vuol dire appunto toro. Una delle religioni più diffuse nel mondo precristiano era quella del dio Mithra. Nelle sue effigi più antiche, egli viene sempre raffigurato mentre uccide un Toro, distogliendo lo sguardo. Nella scena spesso appaiono, a bere il sangue del toro, uno o due cani, e un serpente, mentre uno scorpione attacca l’animale ai genitali. In certi casi, accanto agli altri animali appare anche un corvo, in alto, attento a rimirare la scena. Anche i ricercatori più tradizionalisti sono concordi nell’ammettere che la religione di Mithra e le sue rappresentazioni sacre sono una precisa raffigurazione di alcune costellazioni note fin dall’antichità. Se gli animali Mitraici rappresentano delle costellazioni, anche lo stesso Dio Mithra ne possiede una identica: è quella dell’eroe PERSEO, l’uccisore di MEDUSA, la gorgone dai capelli serpentini che tramutava chiunque in pietra col suo sguardo. Dettaglio interessante: Perseo ha un buon motivo per “non guardare” la gorgone, il suo sguardo tramuta in pietra. In effetti, anche Mithra sfugge lo sguardo del Toro. Appare evidente che anche la lotta tra Perseo e Medusa era una tarda rappresentazione della contrapposizione tra le energie solari e quelle serpentine, che nell’antico egitto erano simboleggiate nella lotta tra il dio serpente Apophis e il dio Falco Horus. Forse la più antica di queste rappresentazioni simboliche era proprio quella sumera, nei cui miti si narrava della lotta tra la Dea Drago Tiamat e il Dio-Eroe Marduk. Interessante che nelle tavole sumere più antiche si indicava spesso Marduk e Nibiru come fossero la stessa cosa. Nella tradizione sumera, Marduk sconfisse la Dea Drago Tiamat con una freccia. Si tratta di un’altra rappresentazione celeste, in cui il Sagittario lotta contro il serpente di Ofiuco e contro lo Scorpione: esattamente le costellazioni che indicano il centro della Via Lattea. Perchè nei miti antichi c’era questo interesse quasi ossessivo verso questi simboli e queste costellazioni? Cosa volevano indicare? Forse si trattava del lontano ricordo di un dato scientifico che gli antichi ritenevano di importanza vitale, a tal punto da fare di tutto per non farlo dimenticare. SAGITTARIO DI CHE DATO SI TRATTAVA? Una delle rappresentazioni note più antiche al mondo del sagittario, sempre sumera, mostra lo scorpione che cerca di attaccare i genitali del Sagittario. Il Sagittario ha un cappello frigio, simile a quello di Perseo e del Dio Mithra. Anche nelle statue di Mithra, lo scorpione attacca i genitali, questa volta del Toro, che rappresenta sempre il principio maschile. Millenni fa, esaurito lo slancio della religione matriarcale della Dea Madre serpentina, si instaurò una religione di stampo patriarcale e solare, Che cercò di demonizzare la religione precedente. Ancora oggi il serpente e lo scorpione nella nostra cultura rappresentano il demonio. Ma è possibile che anticamente la forma del serpente e dello scorpione celassero un’altro significato, più positivo e creativo. Dietro l’ombra dello scorpione si cela la forma dei genitali femminili, antico simbolo di potere. Comparazione tra uno scorpione e l’utero di un coniglio Iside a volte era chiamata lo "scorpione di Behdet" Selket era un’altra rappresentazione della Dea Scorpione Le energie della Dea, rappresentata dal serpente/scorpione, se poste in armonia con le energie maschili, possono dar luogo a un potere infinito. I due estremi dell’Universo si toccano, si bilanciano nell’armonia dell’unione perfetta. Per riuscire a superare lo stato di aggressività verso il femminile, l’Uomo-Dio, incarnato da Mirtha, deve prima sconfiggere il proprio ego, l’orgoglio maschile e l’attaccamento alle cose materiali: deve auto immolarsi come pegno di crescita: così Mithra sacrifica il lato fisico di sè stesso rappresentato dal Toro, per nutrire il Serpente e lo Scorpione, potenze femminili. E così Perseo libera Andromeda dalle catene. In India, si pensa che quando Kali e Shiva fanno l’amore, l’universo si riforma. Nello Yoga, il risveglio della Kundalini si definisce “unione tra il Dio e la Dea”. L’unione tra il Dio e la Dea… Nel 2012 o poco dopo, un raggio di energia proveniente dal centro della nostra Galassia colpirà il nostro pianeta. Quale sarà il suo tragitto? Le sculture di Mithra ce lo suggeriscono Dal nostro punto di vista apparirà tra Scorpione e Sagittario, e sembrerà attraversare Cane Maggiore, Orione, Toro e Perseo. Il serpente a sette teste Hydra ne segna fedelmente il percorso. La risalita del serpente lungo la colonna dorsale nello Yoga è chiamata risveglio di Kundalini, l’acquisizione della coscienza spirituale superiore. E’ l’Albero della vita che unisce maschile e femminile. Le antiche religioni definivano questo stato di grazia “il Paradiso in Terra”, e la consapevolezza donata dal risveglio di Kundalini era “il Frutto Proibito”. Una consapevolezza in grado di trasformare il DNA umano a uno stadio evolutivo superiore. Questa Onda di energia potrà trasformarci solo se sapremo accettare i nostri opposti e rinunciare all’attaccamento alle cose materiali. Ma la corrente energetica proveniente dal Centro della Galassia non attiverà solo il nostro DNA. Gli antichi miti parlano di apparecchiature che funzionavano con l’energia serpentina delle Stelle. A gestire e condurre queste energie erano strutture a torre dette Zed o Djed. Lo ZED assomiglia vagamente a un parafulmini… … o a una antenna TESLA Anche nelle piramidi, per alcuni, si nascondono strutture a Zed. sdfdffsdfsdfsdfsdf Le piramidi sembrano appositamente puntate verso le Stelle per poterne ricevere l’energia al momento giusto. Quando dal centro della Galassia partità l’Onda energetica… …questa dovrebbe riattivare gli antichi apparecchi nascosti da millenni… Lo Zed nei miti Appare capace di incanalare l’energia stellare per “far viaggiare” le anime verso altri mondi.. In questa tavoletta il nostro sistema solare è visto dall’esterno, da UN ALTRO PIANETA, visto che il nostro sole è raffigurato come una stella lontana. Il simbolo che rappresenta il nostro Sole non è quello del Sole (tondeggiante), ma è quello che indicava le STELLE LONTANE. In questa tavoletta l’eroe Gilgamesh attraversa un “portale” e va NEI CIELI a vivere da immortale. Nelle tavolette sumere si parla di NIBIRU come qualcosa associato a un pianeta o una stella, gli accademici classici ritenevano potesse trattarsi di Giove o della Stella Polare. Tuttavia, il significato letterale di “Ni.Bi.Ru” è “Luogo del passaggio”, o “Punto di transizione”. Sitchin tradusse questo nome come “Pianeta del passaggio” Ma forse questo nome potrebbe essere tradotto diversamente, solo anagrammando i due termini. Non “Pianeta del passaggio” Ma “Passaggio per il Pianeta”. Oppure: “Luogo di attraversamento per raggiungere pianeti lontani”. Noi oggi lo chiameremmo STARGATE Stranamente, nel telefilm omonimo, gli anelli di arrivo del teletrasporto sono simili alla struttura dello Zed. Quando saremo allineati con il centro della Galassia, indicata dal Sagittario… …Si riattiveranno gli antichi generatori di energia, e con essi anche gli Stargates. Sarà da lì che tornaranno forse gli Annunaki, il cui pianeta probabilmente non si avvicinerà fisicamente al nostro sistema solare. Sarà piuttosto un allineamento. E per chi avrà lavorato sulla propria armonia interiore, L’Onda energetica proveniente dal cuore della Galassia permetterà alla razza umana di raggiungere un nuovo stadio evolutivo… …donandoci una nuova forza e serenità... … e la consapevolezza del divino che è in noi.