Anno I - n° 10 www.gruppovenco.it Venerdì 2 marzo 2007 LICENZE WIMAX ENTRO GIUGNO IL BANDO Lo annuncia il ministro delle TLC Paolo Gentiloni proprio nei giorni in cui si affermano in rete le tesi di Lawrence Lessig contro la regolamentazione dello spettro. Entro questa estate, entro giugno, partiranno i bandi di gara per l'assegnazione delle licenze WiMax, quelle che consentiranno agli operatori di offrire finalmente gli attesi servizi wireless broad band. Lo ha affermato ieri il ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni, spiegando che il WiMax può rivelarsi una risorsa indispensabile per abbattere il digital divide che affligge tuttora moltissimi italiani, in particolare nei comuni più piccoli. Una tesi condivisa anche dai molti che però sostengono la campagna contro le licenze WiMax italiane, secondo cui è necessario puntare anche su uno WiMax "libero". Secondo Gentiloni, è necessario continuare ad investire nell'infrastruttura telefonica digitale, che oggi copre l'89 per cento del territorio, ma è altrettanto indispensabile "dare nuove opportunità di accesso alla banda larga attraverso le onde radio. Fatto importantissimo per i piccoli comuni, più difficilmente raggiungibili da investimenti privati" (Fonte: Punto Informatico - Anno XII, n. 2709, 16-02-07) ALL’INTERNO Skype lancia la tariffa flat Rete e VoIP: test gratuiti Lenovo: novità desktop Intel: finora abbiamo scherzato Konica-Minolta Bizhub C252 AMD: Athlon da 3 Ghz MOSAICO è un consorzio strutturale che aggrega competenze qualificate e complementari di alcune prima rie az iende da tem po att ive su l merc ato Piemontese e nazionale dell'ICT e dei servizi per le imprese e per la PubblicaAmministrazione. Lo scopo di MOSAICO è quello di proporsi, in particolare nei confronti delle grandi imprese e delle istituzioni territoriali, come soggetto attuatore di soluzioni complesse, che richiedono una forte integrazione di competenze tecniche e professionali ed una elevata capacità di governo del progetto. La Mission di Mosaico è la Creazione di valore per il Cliente attr averso: , , , , , Innovazione organizzativa e di processo Integrazione delle competenze di dominio e di processo con il know-how tecnologico informatico Condivisione della conoscenza e trasferimento di know how Competenze sulle migliori tecnologie open source e proprietarie Capacità di fornitura e manutenzione delle più diffuse piattaforme hardware e software Più in dettaglio possiamo dire che, per quanto riguarda il tema Organizzazione, l'offerta verte su check-up generali e specifici di funzione / settore, analisi di posizionamento, benchmarking, piani di miglioramento competitivo, riprogettazione organizzativa, semplificazione dei processi e delle procedure, project management per la realizzazione di nuove strutture o sistemi, analisi, progettazione, sviluppo, integrazione di sistemi informativi, sistemi Qualità, Sicurezza, Ambiente e accompagnamento alla certificazione, outsourcing di servizi (es. informativi, amministrativi, tecnici, logistici...), change management, assistenza tecnica per progetti finanziati dall'UE. Per quanto riguarda il tema Formazione sono presenti specifiche competenze su progettazione ed organizzazione di sistemi aziendali di knowledge management, tecniche e strumenti di valutazione delle competenze, sistemi di content management, progetti di formazione finanziata con FSE e Fondi Interprofessionali, progettazione ed erogazione di interventi di formazione ad hoc, progettazione ed organizzazione di Master aziendali e inter-aziendali, corsi e percorsi formativi “a catalogo” (oltre 400 titoli disponibili), prodotti multimediali CBT/WBT per la formazione a distanza (FAD), applicazioni e-learning (ved. Focus specifico), anche con modalità “blended” ed inoltre formazione informatica sulle principali applicazioni commerciali (SAP, Office, Adobe, Autodesk, Applicativi di sviluppo, applicativi di grafica). Il tema delle Tecnologie è decisamente vasto e comprende la realizzazione di applicazioni multicanale con gli strumenti delle piattaforme J2EE e .NET, servizi di risk assessment e risk management, la realizzazione di soluzioni per la sicurezza perimetrale, il riconoscimento degli utenti, la crittografia e la firma elettronica basate sui propri prodotti e sulle altre tecnologie del mercato e della comunità Open Source, progettazione, realizzazione e gestione infrastrutture di rete di sistemi informatici aziendali basati su reti locali e geografiche, server farm ad alta affidabilità, VPN, sistemi di telemanutenzione per il controllo e la gestione remota delle risorse e delle reti. Ultimo ma non meno importante è il tema dei Prodotti che comprende molteplici soluzioni tra cui una lunga lista di argomenti software quali, ad esempio, protocollo e delibera per Enti pubblici, gestione documentale, piattaforme di e-learning, siti, portali e applicazioni ecommerce, Public Key Infrastructure (PKI) per la gestione dei certificati digitali, Suite di controllo risorse in rete, SW grafico integrato in ambiente Autodesk Sempre parlando di Prodotti ma a livello hardware, Mosaico ha un offering che comprende pc e server (Hewlett Packard, IBM, Lenovo, Apple, Fujitsu Siemens), printing (HP, EPSON, LEXMARK, Konica Minolta, Canon), grandi formati (HP, EPSON, Canon) nonché tutti i consumabili. Insomma, una realtà dalle grandi competenze e con progetti di sviluppo molto ambiziosi in cui Mosaico crede fortemente in funzione del contributo di tutti i soci che, come detto in apertura, sono tutte Aziende fortemente radicate e leader nel loro mercato. I soci di Mosaico sono Consulman, Finsoft, In.Si, Molteco, Poliedra, SSB progetti,Venco Computer. Printer All-in: per maggiori dettagli Tel. 011 2747720 In collaborazione con: Epson, Konica Minolta, HP, Lexmark Gruppo Venco - Via Reiss Romoli 148 - 10148 Torino - Tel. +39 011 2747.777 - Fax +39 011 2747.750 - www.gruppovenco.it - [email protected] Anno I - n° 10 SKYPE LANCIA LA TARIFFA FLAT Con un canone mensile di 2 euro e uno scatto alla risposta di 3,9 centesimi, si possono chiamare illimitati numeri di rete fissa. Ma anche i concorrenti affilano le armi. Facendo seguito alle indiscrezioni trapelate a gennaio, Skype ha lanciato un'offerta "flat" denominata Skype Pro che consente, versando un canone mensile di 2 euro, di effettuare chiamate illimitate verso le numerazioni di rete fissa del nostro Paese a zero Venerdì 2 marzo 2007 RETE E VOIP: TEST GRATUITI La Vostra rete è pronta per il VOIP? Test gratuiti. Cavi e connettori, anche se spesso sottovalutati o bistrattati, rimangono l'elemento fondamentale di una rete di comunicazione e la loro importanza continua a crescere. Le prestazione di una rete dipendono dal cablaggio. Che questo sia un assioma tanto scontato quanto ignorato, lo dimostra il fatto che, in molti casi, le aziende acquistano apparati all'avanguardia, ma li collegano su tipologie di reti ormai superate o non adeguate. Forse, perché ci si illude che una macchina veloce possa viaggiare al massimo delle sue possibilità anche su una strada tortuosa o piena di buche e curve che ben rappresentano la realtà di molte infrastrutture, spesso realizzate con componenti inadeguati a supportare le reali esigenze, a cui un'azienda affida il trasporto di tutte le sue informazioni. centesimi al minuto. Tutte le chiamae effettuate sono comunque soggetto ad una sorta di "scatto alla risposta" pari a 3,9 centesimi di euro. Gli utenti che decideranno di aderire all'offerta "Pro", potranno eventualmente usufruire di speciali sconti sull'acquisto di telefoni VoIP (anche Wi-Fi). Anche gli avversari di Skype, però, affilano le armi. Il concorrente più motivato è sicuramente Betamax, società tedesca che negli scorsi mesi ha lanciato numerosi servizi per effettuare chiamate, a costo zero, in tutto il mondo. I principali sono VoipBuster e VoipStunt. La caratteristica principale di tali servizi consiste nel fatto di sfruttare il protocollo SIP. La qualità quanto vale ? Certamente, nel tempo alcune scelte di nomi e acronimi, spesso difficili da ricordare e in molti casi incomprensibili, non hanno contribuito a valorizzare il ruolo dell'installatore e della rete informatica. Così approfittando della confusione o poca conoscenza del settore e poi dal prezzo basso offerto, c'è chi è riuscito a vendere prodotti e servizi inadeguati e senza rilasciare la certificazione dell'impianto. Una situazione ulteriormente aggravata dall'attuale congiuntura economica che spinge molte realtà ad affidarsi all'installatore più economico, credendo erroneamente che la qualità della posa dei componenti siano fattori secondari perché, in fondo, si tratta solo di tirare un po' di cavi”. Il mercato oggi ci offre molta nuova tecnologia, ma siamo sicuri di poterla poi applicare alla nostra rete aziendale ? Per aiutarvi a capire se la vostra “Lan “ sarà in grado di supportare tali tecnologie tra cui VoIP, la Venco Computer Vi offre gratuitamente un controllo campione su 6/10 collegamenti, quelli che Voi ritenete eventualmente i più importanti o quelli che pensate siano critici, e Vi rilascerà un certificato di tale controllo. Per poter accedere a questa “offerta unica “ può contattare il nostro servizio tecnico al 011 27 47 740 oppure inviare e-mail [email protected] Si tratta di un protocollo aperto, da tempo riconosciuto come standard, che regola la comunicazione tra due entità fornendo i meccanismi per instaurare, modificare e terminare (rilasciare) una sessione. La risposta di Betamax con VoipBuster è una tariffa forfettaria annuale di 10 euro che consente di chiamare gratuitamente non solo le numerazioni fisse italiane ma anche quelle di molti altri Paesi di tutto il mondo (viene comunque applicato, anche in questo caso, uno "scatto alla risposta" di 3,9 centesimi di euro). LENOVO: NOVITÀ DESKTOP Lenovo arricchisce la propria gamma di modelli desktop, ne riduce le dimensioni e ne aumenta il valore. Milano, febbraio 2006 Lenovo ha annunciato il nuovo PC desktop ThinkCentre A55 Small Form Factor (SFF), un sistema che, a partire da meno di 700 euro, racchiude le tecnologie più avanzate come i processori Intel Core 2 Duo e il sistema operativo Microsoft Windows Vista all'interno di un cabinet piccolo come una ventiquattrore. L'obiettivo di razionalizzare e gestire efficacemente lo spazio all'interno degli uffici e sulle scrivanie può essere raggiunto rapidamente grazie al nuovo desktop ThinkCentre A55 SFF. Le sue dimensioni sono di circa il 64% più piccole dei tradizionali modelli tower prodotti da Lenovo e del 25% più compatte rispetto ai desktop simili presenti sul mercato. L'ingombro ridotto permette di liberare spazio utilizzabile per altri scopi, ad esempio per un secondo monitor in presenza di applicazioni dual-display o per uno scanner o una stampante personale. “Stiamo registrando una crescente diffusione di desktop SFF all'interno di ambienti come la sanità, l'istruzione, i servizi finanziari e i call center”, ha dichiarato Tom Tobul, Executive Director, Desktop Marketing di Lenovo. “L'aggiunta del PC desktop ThinkCentre A55 Small Form Factor alla nostra linea ThinkCentre offre agli utenti aziendali l'accesso a PC della più alta qualità, prodotti con un design tanto compatto quanto completo: si tratta di computer che offrono le più recenti innovazioni come Windows Vista o come le ThinkVantage Technologies all'interno di un fattore forma davvero ridotto”. Il nuovo desktop è infatti dotato delle Lenovo ThinkVantage Technologies (TVT) come Rescue and Recovery e Client Security System, che aiutano a ridurre i costi necessari per il ripristino dei dati e la gestione delle password. La gamma Lenovo comprende modelli con preinstallato Windows Vista; Lenovo ha integrato in questo nuovo sistema operativo i propri tool per la produttività, TVT e Lenovo Care: si tratta di strumenti essenziali per migliorare l'esperienza di utilizzo di Windows Vista, e al tempo stesso aiutano a ridurre il TCO del personal computer, elemento che riveste grande importanza per le aziende più attente ai costi di possesso. Per eventuali richieste: [email protected] Ricordiamo che, grazie al protocollo SIP, è possibile servirsi di VoipBuster anche a personal computer spento registrando i dati del proprio account su un telefono VoIP (dotato, ad esempio, di connettore RJ45 da collegare ad un router) o su un VoIP gateway Gruppo Venco - Via Reiss Romoli 148 - 10148 Torino - Tel. +39 011 2747.777 - Fax +39 011 2747.750 - www.gruppovenco.it - [email protected] Anno I - n° 10 INTEL: FINORA ABBIAMO SCHERZATO Il gigante dei chip ha mostrato all'opera un chippone da 80 core capace di raggiungere performance paragonabili a quelle di un supercomputer. La sua tecnologia arriverà sul mercato tra pochi anni. San Francisco (USA) - Da alcuni anni a questa parte l'evoluzione dei processori per computer ha come sua chiave di volta la moltiplicazione dei nuclei di calcolo, detti core, una soluzione che permette ai produttori di contenere la crescita dei megahertz ed estendere la vita, ormai al tramonto, dei chip in silicio. Intel ha aperto una finestra sul futuro prossimo di questa evoluzione progettando un prototipo di CPU composto da ben 80 core, nel complesso capaci di fornire performance nell'ordine dei TeraFLOPS (TF) (trilione di calcoli al secondo). Intel ha annunciato per la prima volta il suo chippone da 80 core durante il Developer Forum dello scorso anno, e in questi giorni ha sfruttato il palco dell'International Solid State Circuits Conference (ISSCC) per fornire maggiori dettagli sul progetto. Il gigante di Santa Clara afferma che il suo prototipo è il primo chip programmabile a fornire una potenza di calcolo superiore ad 1 TF, un livello di performance sufficiente ad inserire un sistema nella categoria dei supercomputer. Adestare particolare interesse è il fatto che il chip raggiunga tali prestazioni consumando appena 62 watt, dunque meno delle attuali CPU dualcore, e occupando un'area di 275 millimetri quadrati, inferiore a quella degli Xeon. Va poi sottolineato come l'attuale prototipo sia composto da 100 milioni di transistor, un numero modesto se confrontato con gli oltre 290 milioni del Core 2 Duo. Venerdì 2 marzo 2007 server in miniatura, dove i nodi saranno costituti dai singoli nuclei di calcolo: saranno capaci, ad esempio, di distribuire automaticamente il lavoro tra le diverse unità di calcolo in base al loro carico, alla loro temperatura (in modo da far raffreddare le parti troppo calde), alla loro funzionalità (un core potrebbe essere guasto) o alla loro specializzazione (nel caso di core eterogenei, costituiti ad esempio anche da GPU, DSP, decoder video, chip per la crittazione ecc.). I concetti alla base di questa architettura sono ben illustrati in questa presentazione Flash. Intel ha voluto sottolineare come il suo processore a 80 core sia solo sperimentale, e fornisca oggi un livello di funzionalità limitato. L'azienda non prevede di introdurre sul mercato un chip identico a questo, né è detto che i suoi discendenti debbano avere per forza un numero così elevato di core: è probabile che quella degli 80 core sia una tappa a cui Intel si avvicinerà in modo graduale. La ricerca nel campo dei tera-chip serve però al celebre produttore per sperimentare le prossime tecnologie multi-core, i tipi di interconnessione tra i core e tra la CPU e il computer, e il modo in cui il software dovrà essere progettato per trarre il massimo vantaggio dalle future architetture di computing. Una delle novità messe a punto da Intel per il suo giovane prototipo è il tile design, in cui i core più piccoli vengono replicati come "mattonelle", "Le prestazioni su scala tera e la possibilità di trasferire diversi terabyte di dati ricopriranno un ruolo di primo piano nei futuri computer con accesso ubiquitario a Internet, favorendo lo sviluppo di nuove applicazioni per la didattica e la collaborazione e la crescita dell'intrattenimento ad alta definizione su PC, server e palmari", afferma Intel in un comunicato. "Applicazioni come l'intelligenza artificiale, le comunicazioni video istantanee, i videogame fotorealistici, il data mining multimediale e il riconoscimento vocale in tempo reale, ad esempio, che una volta erano ritenute fantascientifiche, potrebbero diventare realtà della vita quotidiana". La suddivisione di un processore in più core di calcolo porta due principali vantaggi: la possibilità di incrementare le performance senza incidere troppo sui consumi, e l'opportunità di eseguire più operazioni in parallelo in modo estremamente efficiente. I processori costituiti da decine di core saranno inoltre in grado di comportarsi come una sorta di cluster di Al momento non è chiaro se Intel intenda utilizzare la tecnologia VLIW anche nelle versioni commerciali del proprio chip, ma c'è chi afferma che questa sia una mossa praticamente obbligata per spremere a fondo le architetture multi-core. Già nell'agosto del 2005 Nicholas Blachford, noto esperto britannico di architetture di calcolo, scriveva su The Inquirer che "Intel può creare un processore VLIW con un grande numero di piccoli core a basso consumo e dedicarne uno o più alla traduzione delle istruzioni x86 in istruzioni VLIW ISA". Questa soluzione, per altro simile alla tecnologia Code Morphing di Transmeta, consentirebbe ad Intel di rendere le sue future CPU pienamente compatibili con il codice x86 senza sacrificare le performance. "Per ridurre l'energia assorbita è necessario ridurre il numero di transistor, specialmente quelli che non forniscono un grande aumento delle performance", ha spiegato Blachford. "Migrando a VLIW, Intel può immediatamente tagliare via gli ingombranti decoder x86". E dal momento che l'analisi del codice parallelo e la sua suddivisione in parti viene effettuata dal compilatore, l'architettura VLIW permette anche di ridurre o eliminare del tutto le unità dedicate all'esecuzione delle istruzioni fuori ordine e alla previsione dei salti. Tutto ciò sembra trovare riscontro nel fatto che il prototipo di Intel, pur se costituito da 80 core, integra "solo" un centinaio di milioni di transistor. Per costruire il proprio processore multi-core Intel ha utilizzato l'attuale tecnologia a 65 nanometri, ma le versioni commerciali, attese sul mercato tra il 2010 e il 2015, adotteranno circuiti con dimensioni di 32 nm o persino inferiori. Per sottolineare il progresso tecnologico rappresentato dal suo nuovo prototipo, Intel ha ricordato che nel 1996 il primo supercomputer ad aver raggiunto la potenza di 1 TF, l'ASCI Red del Sandia National Laboratory (dismesso lo scorso anno), occupava uno spazio superiore a 185 metri quadrati, era basato su circa 10mila processori Pentium Pro e consumava più di 500 kilowatt di elettricità. È importante notare come il prototipo non utilizzi il tradizionale insieme di istruzioni x86, bensì l'architettura VLIW (Very Long Instruction Word): quest'ultima, già alla base di Itanium, si presta particolarmente bene a massimizzare il numero di operazioni eseguite in contemporanea. Il rovescio della medaglia è dato dalla necessità di sviluppare compilatori più complessi, fortemente legati alla microarchitettura del chip, e dall'incompatibilità con il vastissimo parco software x86. Quest'ultimo problema, come si vedrà tra poco, può tuttavia essere risolto direttamente a livello hardware. semplificando la progettazione di un chip con molti core. Per migliorare il controllo dei consumi, Intel ha suddiviso ogni core in 21 aree che possono essere attivate o disattivate in modo indipendente. Inoltre, come già succede con i processori odierni, ciascun core può essere messo in stand-by quando non utilizzato. Il chip di classe TeraFLOPS è basato su un'architettura di tipo network-on-a-chip, che consente ai core di comunicare tra loro con velocità di diversi terabit al secondo: questo è possibile grazie all'integrazione, su ogni core, di un apposito router a 5 porte dedicato allo smistamento dei dati. Questo sistema fa sì che ogni core possa elaborare i dati in modo indipendente e ritrasmetterli direttamente ai core adiacenti. Ogni Core include inoltre due unità per il calcolo in virgola mobile multiply-accumulator (FPMAC) indipendenti. L'arrivo di questa nuova generazione di processori multicore porterà con sé anche un diverso sistema di collegamento con la memoria RAM: quest'ultima sarà interfacciata direttamente al chip a formare una sorta di "sandwich" di silicio. Tale soluzione, secondo Intel, garantirà una banda passante drasticamente più elevata di quella odierna. Presso l'ISSCC Intel ha dimostrato le potenzialità del proprio "monster" facendovi girare un'applicazione per la risoluzione delle equazioni differenziali. Con questo software la CPU riesce a esprimere la potenza di 1 TF a 3,16 GHz di clock e di 1,8 TF a 5,7 GHz. Per i dettagli si veda la tabella qui a lato. Oltre a quello relativo al proprio processore TeraFLOPS, nel corso della ISSCC Intel presenterà altri otto documenti tecnici, tra cui uno dedicato alla microarchitettura Core ed un altro ad una cache a basso consumo per le applicazioni mobili. (Fonte: Punto Informatico - Anno XII, n. 2706, 13-02-07) Gruppo Venco - Via Reiss Romoli 148 - 10148 Torino - Tel. +39 011 2747.777 - Fax +39 011 2747.750 - www.gruppovenco.it - [email protected] Anno I - n° 10 Venerdì 2 marzo 2007 KONICA-MINOLTA: COMUNICAZIONI INNOVATIVE AMD SFODERA UN ATHLON DA 3 GHZ Condividere informazioni all'interno di un team è una sfida di per sé. Konica-Minolta Bizhub C252 è un dispositivo estremamente versatile con capacità produttive senza precedenti. Le sue avanzate funzioni permettono di facilitare il lavoro ed incrementare la produttività. Nella famiglia dei processori Athlon 64 a doppio core fa il suo ingresso l'atteso modello 6000+, un nuovo top di gamma che tenta di infastidire i Core 2 Duo di fascia medio-alta. Con un prezzo concorrenziale. Nonostante le sue dimensioni estremamente compatte, bizhub C252 vi soprenderà per la sua funzionalità e per le numerose caratteristiche innovative. Oltre alle sue funzioni standard di stampa e scansione di rete, copiatura e archiviazione (box) sia a colori che in bianco&nero, bizhub C252 può essere accessoriata con funzioni fax estremamente innovative, rendendo superflue le apparecchiature monofunzione esistenti in ufficio. Grazie all'Open Platform, unica nel suo genere e comune a tutti i dispositivi bizhub, Konica Minolta bizhub C252 garantisce una comunicazione perfetta a 360° per rispondere alle esigenze degli uffici moderni. L'innovativo processo tandem con passaggio singolo assicura la stessa velocità di 25 pagine al minuto sia per le produzioni in bianco e nero che per quelle a colori. Una vasta gamma di opzioni di finitura versatili consente la produzione automatica di documenti rifiniti a livello professionale. L'utilizzo del toner a polimeri Simitri® di Konica Minolta garantisce una qualità di stampa superiore, mentre il controller Emperon™ di serie per bizhub C252 permette di integrare il sistema in qualsiasi ambiente di rete. Sunnyvale (USA) - In attesa di rinnovare l'architettura alla base dei suoi processori, AMD ha lanciato quello che dovrebbe essere l'ultimo Athlon 64 dual-core con core K8: il modello X2 6000+ da 3 GHz. Insieme al nuovo chip top di gamma, il produttore ha introdotto una nuova versione a 65 nanometri degli Athlon 64 a singolo core 3500+ e 3800+. L'Athlon 64 X2 6000+ incrementa la frequenza di clock del modello 5600+ di 200 MHz e, come quest'ultimo, adotta ancora una tecnologia di processo a 90 nm. Non deve dunque stupire se il suo thermal design power (TDP) è di ben 125 watt, in linea con quello dell'Athlon 64 FX74 ma decisamente superiore a quello degli altri Athlon dual-core attualmente sul mercato. Il chip si basa sullo stesso core Windsor alla base del'Athlon 64 FX62 e di altri recenti Athlon dual-core, integra 1 MB di cache L2 per ciascun core, e utilizza il giovane Socket AM2. Il suo prezzo, per ordini di 1.000 unità, è di 464 dollari, insolitamente basso per un nuovo modello top di gamma. Il prezzo è del resto il fattore più efficace oggi a disposizione di AMD per conservare la competitività delle proprie CPU nei confronti dei Core 2 Duo di Intel, che ad opinione di molti esperti detengono il miglior rapporto performance/consumi. Stando ai risultati dei benchmark pubblicati da HWUpgrade.it, le prestazioni dell'Athlon 64 X2 6000+ si collocano mediamente tra quelle dei Core 2 Duo 6600 e 6700. Gli utenti AMD che necessitano di più potenza devono obbligatoriamente rivolgersi alla piattaforma dual-socket Quad FX. Il vero contrattacco di AMD alla nuova architettura Core di Intel arriverà verso la metà dell'anno, con il lancio dei primi processori basati sul core K10: quest'ultimo è stato progettato per supportare nativamente la tecnologia a 65 nanometri, e dovrebbe dunque migliorare significativamente sia le performance che l'efficienza energetica. Come si è anticipato, AMD ha lanciato anche una versione a 65 nm dei preesistenti modelli di Athlon single-core 3800+ e 3500+. L'adozione di transistor più piccoli permette ai due nuovi chip di vantare un TDP di soli 45 watt, rendendoli particolarmente adatti ai PC small-form factor. Per il resto, nessuna novità: i due processori hanno un clock rispettivamente di 2,4 GHz e 2,2 GHz, 512 KB di cache L2 e socket AM2. Il prezzo all'ingrosso è di 93 dollari per il modello più potente e di 88 dollari per il fratello minore. In collaborazione con , , , , Epson Konica Minolta HP Lexmark Printer All-in: per maggiori dettagli Tel. 011 2747720 Gruppo Venco - Via Reiss Romoli 148 - 10148 Torino - Tel. +39 011 2747.777 - Fax +39 011 2747.750 - www.gruppovenco.it - [email protected]