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Anno I - n° 10
www.gruppovenco.it
Venerdì 2 marzo 2007
LICENZE WIMAX
ENTRO GIUGNO IL BANDO
Lo annuncia il ministro delle TLC Paolo Gentiloni
proprio nei giorni in cui si affermano in rete le tesi
di Lawrence Lessig contro la regolamentazione
dello spettro.
Entro questa estate, entro giugno, partiranno i bandi di
gara per l'assegnazione delle licenze WiMax, quelle
che consentiranno agli operatori di offrire finalmente
gli attesi servizi wireless broad band.
Lo ha affermato ieri il ministro delle Comunicazioni
Paolo Gentiloni, spiegando che il WiMax può rivelarsi
una risorsa indispensabile per abbattere il digital
divide che affligge tuttora moltissimi italiani, in
particolare nei comuni più piccoli. Una tesi condivisa
anche dai molti che però sostengono la campagna
contro le licenze WiMax italiane, secondo cui è
necessario puntare anche su uno WiMax "libero".
Secondo Gentiloni, è necessario continuare ad
investire nell'infrastruttura telefonica digitale, che
oggi copre l'89 per cento del territorio, ma è altrettanto
indispensabile "dare nuove opportunità di accesso alla
banda larga attraverso le onde radio. Fatto
importantissimo per i piccoli comuni, più
difficilmente raggiungibili da investimenti privati"
(Fonte: Punto Informatico - Anno XII, n. 2709, 16-02-07)
ALL’INTERNO
Skype lancia la tariffa flat
Rete e VoIP: test gratuiti
Lenovo: novità desktop
Intel: finora abbiamo scherzato
Konica-Minolta Bizhub C252
AMD: Athlon da 3 Ghz
MOSAICO è un consorzio strutturale che aggrega
competenze qualificate e complementari di alcune
prima rie az iende da tem po att ive su l merc ato
Piemontese e nazionale dell'ICT e dei servizi per le
imprese e per la PubblicaAmministrazione.
Lo scopo di MOSAICO è quello di proporsi, in
particolare nei confronti delle grandi imprese e delle
istituzioni territoriali, come soggetto attuatore di
soluzioni complesse, che richiedono una forte
integrazione di competenze tecniche e professionali
ed una elevata capacità di governo del progetto.
La Mission di Mosaico è la Creazione di valore per il
Cliente attr averso:
,
,
,
,
,
Innovazione organizzativa e di processo
Integrazione delle competenze di dominio e di
processo con il know-how tecnologico
informatico
Condivisione della conoscenza e trasferimento di
know how
Competenze sulle migliori tecnologie open source
e proprietarie
Capacità di fornitura e manutenzione delle più
diffuse piattaforme hardware e software
Più in dettaglio possiamo dire che, per quanto riguarda il
tema Organizzazione, l'offerta verte su check-up
generali e specifici di funzione / settore, analisi di
posizionamento, benchmarking, piani di miglioramento
competitivo, riprogettazione organizzativa,
semplificazione dei processi e delle procedure, project
management per la realizzazione di nuove strutture o
sistemi, analisi, progettazione, sviluppo, integrazione di
sistemi informativi, sistemi Qualità, Sicurezza,
Ambiente e accompagnamento alla certificazione,
outsourcing di servizi (es. informativi, amministrativi,
tecnici, logistici...), change management, assistenza
tecnica per progetti finanziati dall'UE.
Per quanto riguarda il tema Formazione sono presenti
specifiche competenze su progettazione ed
organizzazione di sistemi aziendali di knowledge
management, tecniche e strumenti di valutazione delle
competenze, sistemi di content management, progetti di
formazione finanziata con FSE e Fondi
Interprofessionali, progettazione ed erogazione di
interventi di formazione ad hoc, progettazione ed
organizzazione di Master aziendali e inter-aziendali,
corsi e percorsi formativi “a catalogo” (oltre 400 titoli
disponibili), prodotti multimediali CBT/WBT per la
formazione a distanza (FAD), applicazioni e-learning
(ved. Focus specifico), anche con modalità “blended” ed
inoltre formazione informatica sulle principali
applicazioni commerciali (SAP, Office, Adobe,
Autodesk, Applicativi di sviluppo, applicativi di
grafica).
Il tema delle Tecnologie è decisamente vasto e
comprende la realizzazione di applicazioni multicanale
con gli strumenti delle piattaforme J2EE e .NET, servizi
di risk assessment e risk management, la realizzazione di
soluzioni per la sicurezza perimetrale, il riconoscimento
degli utenti, la crittografia e la firma elettronica basate
sui propri prodotti e sulle altre tecnologie del mercato e
della comunità Open Source, progettazione,
realizzazione e gestione infrastrutture di rete di sistemi
informatici aziendali basati su reti locali e geografiche,
server farm ad alta affidabilità, VPN, sistemi di
telemanutenzione per il controllo e la gestione remota
delle risorse e delle reti.
Ultimo ma non meno importante è il tema dei Prodotti
che comprende molteplici soluzioni tra cui una lunga
lista di argomenti software quali, ad esempio, protocollo
e delibera per Enti pubblici, gestione documentale,
piattaforme di e-learning, siti, portali e applicazioni ecommerce, Public Key Infrastructure (PKI) per la
gestione dei certificati digitali, Suite di controllo risorse
in rete, SW grafico integrato in ambiente Autodesk
Sempre parlando di Prodotti ma a livello hardware,
Mosaico ha un offering che comprende pc e server
(Hewlett Packard, IBM, Lenovo, Apple, Fujitsu
Siemens), printing (HP, EPSON, LEXMARK, Konica
Minolta, Canon), grandi formati (HP, EPSON, Canon)
nonché tutti i consumabili. Insomma, una realtà dalle
grandi competenze e con progetti di sviluppo molto
ambiziosi in cui Mosaico crede fortemente in funzione
del contributo di tutti i soci che, come detto in apertura,
sono tutte Aziende fortemente radicate e leader nel loro
mercato.
I soci di Mosaico sono Consulman, Finsoft, In.Si,
Molteco, Poliedra, SSB progetti,Venco Computer.
Printer All-in:
per maggiori dettagli
Tel. 011 2747720
In collaborazione con: Epson, Konica Minolta, HP, Lexmark
Gruppo Venco - Via Reiss Romoli 148 - 10148 Torino - Tel. +39 011 2747.777 - Fax +39 011 2747.750 - www.gruppovenco.it - [email protected]
Anno I - n° 10
SKYPE LANCIA
LA TARIFFA FLAT
Con un canone mensile di 2 euro e uno scatto alla
risposta di 3,9 centesimi, si possono chiamare
illimitati numeri di rete fissa. Ma anche i
concorrenti affilano le armi.
Facendo seguito alle indiscrezioni trapelate a gennaio,
Skype ha lanciato un'offerta "flat" denominata Skype
Pro che consente, versando un canone mensile di 2
euro, di effettuare chiamate illimitate verso le
numerazioni di rete fissa del nostro Paese a zero
Venerdì 2 marzo 2007
RETE E VOIP:
TEST GRATUITI
La Vostra rete è pronta per il VOIP? Test gratuiti.
Cavi e connettori, anche se spesso sottovalutati o
bistrattati, rimangono l'elemento fondamentale di una
rete di comunicazione e la loro importanza continua a
crescere.
Le prestazione di una rete dipendono dal cablaggio.
Che questo sia un assioma tanto scontato quanto
ignorato, lo dimostra il fatto che, in molti casi, le
aziende acquistano apparati all'avanguardia, ma li
collegano su tipologie di reti ormai superate o non
adeguate.
Forse, perché ci si illude che una macchina veloce
possa viaggiare al massimo delle sue possibilità anche
su una strada tortuosa o piena di buche e curve che ben
rappresentano la realtà di molte infrastrutture, spesso
realizzate con componenti inadeguati a supportare le
reali esigenze, a cui un'azienda affida il trasporto di
tutte le sue informazioni.
centesimi al minuto. Tutte le chiamae effettuate sono
comunque soggetto ad una sorta di "scatto alla
risposta" pari a 3,9 centesimi di euro. Gli utenti che
decideranno di aderire all'offerta "Pro", potranno
eventualmente usufruire di speciali sconti
sull'acquisto di telefoni VoIP (anche Wi-Fi).
Anche gli avversari di Skype, però, affilano le armi. Il
concorrente più motivato è sicuramente Betamax,
società tedesca che negli scorsi mesi ha lanciato
numerosi servizi per effettuare chiamate, a costo zero,
in tutto il mondo. I principali sono VoipBuster e
VoipStunt. La caratteristica principale di tali servizi
consiste nel fatto di sfruttare il protocollo SIP.
La qualità quanto vale ?
Certamente, nel tempo alcune scelte di nomi e
acronimi, spesso difficili da ricordare e in molti casi
incomprensibili, non hanno contribuito a valorizzare il
ruolo dell'installatore e della rete informatica. Così
approfittando della confusione o poca conoscenza del
settore e poi dal prezzo basso offerto, c'è chi è riuscito
a vendere prodotti e servizi inadeguati e senza
rilasciare la certificazione dell'impianto.
Una situazione ulteriormente aggravata dall'attuale
congiuntura economica che spinge molte realtà ad
affidarsi all'installatore più economico, credendo
erroneamente che la qualità della posa dei componenti
siano fattori secondari perché, in fondo, si tratta solo di
tirare un po' di cavi”. Il mercato oggi ci offre molta
nuova tecnologia, ma siamo sicuri di poterla poi
applicare alla nostra rete aziendale ?
Per aiutarvi a capire se la vostra “Lan “ sarà in grado di
supportare tali tecnologie tra cui VoIP, la Venco
Computer Vi offre gratuitamente un controllo
campione su 6/10 collegamenti, quelli che Voi ritenete
eventualmente i più importanti o quelli che pensate
siano critici, e Vi rilascerà un certificato di tale
controllo.
Per poter accedere a questa “offerta unica “ può
contattare il nostro servizio tecnico al 011 27 47 740
oppure inviare e-mail [email protected]
Si tratta di un protocollo aperto, da tempo riconosciuto
come standard, che regola la comunicazione tra due
entità fornendo i meccanismi per instaurare,
modificare e terminare (rilasciare) una sessione.
La risposta di Betamax con VoipBuster è una tariffa
forfettaria annuale di 10 euro che consente di chiamare
gratuitamente non solo le numerazioni fisse italiane
ma anche quelle di molti altri Paesi di tutto il mondo
(viene comunque applicato, anche in questo caso, uno
"scatto alla risposta" di 3,9 centesimi di euro).
LENOVO:
NOVITÀ DESKTOP
Lenovo arricchisce la propria gamma di modelli
desktop, ne riduce le dimensioni e ne aumenta il
valore.
Milano, febbraio 2006 Lenovo ha annunciato il nuovo
PC desktop ThinkCentre A55 Small Form Factor
(SFF), un sistema che, a partire da meno di 700 euro,
racchiude le tecnologie più avanzate come i processori
Intel Core 2 Duo e il sistema operativo Microsoft
Windows Vista all'interno di un cabinet piccolo come
una ventiquattrore.
L'obiettivo di razionalizzare e gestire efficacemente lo
spazio all'interno degli uffici e sulle scrivanie può
essere raggiunto rapidamente grazie al nuovo desktop
ThinkCentre A55 SFF. Le sue dimensioni sono di circa
il 64% più piccole dei tradizionali modelli tower
prodotti da Lenovo e del 25% più compatte rispetto ai
desktop simili presenti sul mercato.
L'ingombro ridotto permette di liberare spazio
utilizzabile per altri scopi, ad esempio per un secondo
monitor in presenza di applicazioni dual-display o per
uno scanner o una stampante personale.
“Stiamo registrando una crescente diffusione di
desktop SFF all'interno di ambienti come la sanità,
l'istruzione, i servizi finanziari e i call center”, ha
dichiarato Tom Tobul, Executive Director, Desktop
Marketing di Lenovo.
“L'aggiunta del PC desktop ThinkCentre A55 Small
Form Factor alla nostra linea ThinkCentre offre agli
utenti aziendali l'accesso a PC della più alta qualità,
prodotti con un design tanto compatto quanto
completo: si tratta di computer che offrono le più
recenti innovazioni come Windows Vista o come le
ThinkVantage Technologies all'interno di un fattore
forma davvero ridotto”.
Il nuovo desktop è infatti dotato delle Lenovo
ThinkVantage Technologies (TVT) come Rescue and
Recovery e Client Security System, che aiutano a
ridurre i costi necessari per il ripristino dei dati e la
gestione delle password.
La gamma Lenovo comprende modelli con
preinstallato Windows Vista; Lenovo ha integrato in
questo nuovo sistema operativo i propri tool per la
produttività, TVT e Lenovo Care: si tratta di strumenti
essenziali per migliorare l'esperienza di utilizzo di
Windows Vista, e al tempo stesso aiutano a
ridurre il TCO del personal
computer, elemento che riveste
grande importanza per le
aziende più attente ai costi
di possesso.
Per eventuali richieste:
[email protected]
Ricordiamo che, grazie al protocollo SIP, è possibile
servirsi di VoipBuster anche a personal computer
spento registrando i dati del proprio account su un
telefono VoIP (dotato, ad esempio, di connettore RJ45
da collegare ad un router) o su un VoIP gateway
Gruppo Venco - Via Reiss Romoli 148 - 10148 Torino - Tel. +39 011 2747.777 - Fax +39 011 2747.750 - www.gruppovenco.it - [email protected]
Anno I - n° 10
INTEL: FINORA
ABBIAMO SCHERZATO
Il gigante dei chip ha mostrato all'opera un
chippone da 80 core capace di raggiungere
performance paragonabili a quelle di un
supercomputer. La sua tecnologia arriverà sul
mercato tra pochi anni.
San Francisco (USA) - Da alcuni anni a questa parte
l'evoluzione dei processori per computer ha come sua
chiave di volta la moltiplicazione dei nuclei di calcolo,
detti core, una soluzione che permette ai produttori di
contenere la crescita dei megahertz ed estendere la
vita, ormai al tramonto, dei chip in silicio. Intel ha
aperto una finestra sul futuro prossimo di questa
evoluzione progettando un prototipo di CPU
composto da ben 80 core, nel complesso capaci di
fornire performance nell'ordine dei TeraFLOPS (TF)
(trilione di calcoli al secondo).
Intel ha annunciato per la prima volta il suo chippone
da 80 core durante il Developer Forum dello scorso
anno, e in questi giorni ha sfruttato il palco
dell'International Solid State Circuits Conference
(ISSCC) per fornire maggiori dettagli sul progetto.
Il gigante di Santa Clara afferma che il suo prototipo è
il primo chip programmabile a fornire una potenza di
calcolo superiore ad 1 TF, un livello di performance
sufficiente ad inserire un sistema nella categoria dei
supercomputer. Adestare particolare interesse è il fatto
che il chip raggiunga tali prestazioni consumando
appena 62 watt, dunque meno delle attuali CPU dualcore, e occupando un'area di 275 millimetri quadrati,
inferiore a quella degli Xeon. Va poi sottolineato come
l'attuale prototipo sia composto da 100 milioni di
transistor, un numero modesto se confrontato con gli
oltre 290 milioni del Core 2 Duo.
Venerdì 2 marzo 2007
server in miniatura, dove i nodi saranno costituti dai
singoli nuclei di calcolo: saranno capaci, ad esempio,
di distribuire automaticamente il lavoro tra le diverse
unità di calcolo in base al loro carico, alla loro
temperatura (in modo da far raffreddare le parti troppo
calde), alla loro funzionalità (un core potrebbe essere
guasto) o alla loro specializzazione (nel caso di core
eterogenei, costituiti ad esempio anche da GPU, DSP,
decoder video, chip per la crittazione ecc.). I concetti
alla base di questa architettura sono ben illustrati in
questa presentazione Flash.
Intel ha voluto sottolineare come il suo processore a 80
core sia solo sperimentale, e fornisca oggi un livello di
funzionalità limitato. L'azienda non prevede di
introdurre sul mercato un chip identico a questo, né è
detto che i suoi discendenti debbano avere per forza un
numero così elevato di core: è probabile che quella
degli 80 core sia una tappa a cui Intel si avvicinerà in
modo graduale. La ricerca nel campo dei tera-chip
serve però al celebre produttore per sperimentare le
prossime tecnologie multi-core, i tipi di
interconnessione tra i core e tra la CPU e il computer, e
il modo in cui il software dovrà essere progettato per
trarre il massimo vantaggio dalle future architetture di
computing.
Una delle novità messe a punto da Intel per il suo
giovane prototipo è il tile design, in cui i core più
piccoli vengono replicati come "mattonelle",
"Le prestazioni su scala tera e la possibilità di trasferire
diversi terabyte di dati ricopriranno un ruolo di primo
piano nei futuri computer con accesso ubiquitario a
Internet, favorendo lo sviluppo di nuove applicazioni
per la didattica e la collaborazione e la crescita
dell'intrattenimento ad alta definizione su PC, server e
palmari", afferma Intel in un comunicato.
"Applicazioni come l'intelligenza artificiale, le
comunicazioni video istantanee, i videogame
fotorealistici, il data mining multimediale e il
riconoscimento vocale in tempo reale, ad esempio, che
una volta erano ritenute fantascientifiche, potrebbero
diventare realtà della vita quotidiana".
La suddivisione di un processore in più core di calcolo
porta due principali vantaggi: la possibilità di
incrementare le performance senza incidere troppo sui
consumi, e l'opportunità di eseguire più operazioni in
parallelo in modo estremamente efficiente.
I processori costituiti da decine di core saranno inoltre
in grado di comportarsi come una sorta di cluster di
Al momento non
è chiaro se Intel
intenda utilizzare
la tecnologia
VLIW anche
nelle versioni
commerciali del
proprio chip, ma
c'è chi afferma
che questa sia una
mossa praticamente obbligata per spremere a fondo le
architetture multi-core.
Già nell'agosto del 2005 Nicholas Blachford, noto
esperto britannico di architetture di calcolo, scriveva
su The Inquirer che "Intel può creare un processore
VLIW con un grande numero di piccoli core a basso
consumo e dedicarne uno o più alla traduzione delle
istruzioni x86 in istruzioni VLIW ISA". Questa
soluzione, per altro simile alla tecnologia Code
Morphing di Transmeta, consentirebbe ad Intel di
rendere le sue future CPU pienamente compatibili con
il codice x86 senza sacrificare le performance.
"Per ridurre l'energia assorbita è necessario ridurre il
numero di transistor, specialmente quelli che non
forniscono un grande aumento delle performance", ha
spiegato Blachford. "Migrando a VLIW, Intel può
immediatamente tagliare via gli ingombranti decoder
x86". E dal momento che l'analisi del codice parallelo
e la sua suddivisione in parti viene effettuata dal
compilatore, l'architettura VLIW permette anche di
ridurre o eliminare del tutto le unità dedicate
all'esecuzione delle istruzioni fuori ordine e alla
previsione dei salti. Tutto ciò sembra trovare riscontro
nel fatto che il prototipo di Intel, pur se costituito da 80
core, integra "solo" un centinaio di milioni di
transistor.
Per costruire il proprio processore multi-core Intel ha
utilizzato l'attuale tecnologia a 65 nanometri, ma le
versioni commerciali, attese sul mercato tra il 2010 e il
2015, adotteranno circuiti con dimensioni di 32 nm o
persino inferiori.
Per sottolineare il progresso tecnologico rappresentato
dal suo nuovo prototipo, Intel ha ricordato che nel
1996 il primo supercomputer ad aver raggiunto la
potenza di 1 TF, l'ASCI Red del Sandia National
Laboratory (dismesso lo scorso anno), occupava uno
spazio superiore a 185 metri quadrati, era basato su
circa 10mila processori Pentium Pro e consumava più
di 500 kilowatt di elettricità.
È importante notare come il prototipo non utilizzi il
tradizionale insieme di istruzioni x86, bensì
l'architettura VLIW (Very Long Instruction Word):
quest'ultima, già alla base di Itanium, si presta
particolarmente bene a massimizzare il numero di
operazioni eseguite in contemporanea. Il rovescio
della medaglia è dato dalla necessità di sviluppare
compilatori più complessi, fortemente legati alla
microarchitettura del chip, e dall'incompatibilità con il
vastissimo parco software x86. Quest'ultimo
problema, come si vedrà tra poco, può tuttavia essere
risolto direttamente a livello hardware.
semplificando la progettazione di un chip con molti
core. Per migliorare il controllo dei consumi, Intel ha
suddiviso ogni core in 21 aree che possono essere
attivate o disattivate in modo indipendente. Inoltre,
come già succede con i processori odierni, ciascun
core può essere messo in stand-by quando non
utilizzato.
Il chip di classe TeraFLOPS è basato su un'architettura
di tipo network-on-a-chip, che consente ai core di
comunicare tra loro con velocità di diversi terabit al
secondo: questo è possibile grazie all'integrazione, su
ogni core, di un apposito router a 5 porte dedicato allo
smistamento dei dati.
Questo sistema fa sì che ogni core possa elaborare i
dati in modo indipendente e ritrasmetterli direttamente
ai core adiacenti. Ogni Core include inoltre due unità
per il calcolo in virgola mobile multiply-accumulator
(FPMAC) indipendenti.
L'arrivo di questa nuova generazione di processori
multicore porterà con sé anche un diverso sistema di
collegamento con la memoria RAM: quest'ultima sarà
interfacciata direttamente al chip a formare una sorta
di "sandwich" di silicio. Tale soluzione, secondo Intel,
garantirà una banda passante drasticamente più
elevata di quella odierna.
Presso l'ISSCC Intel ha dimostrato le potenzialità del
proprio "monster" facendovi girare un'applicazione
per la risoluzione delle equazioni differenziali. Con
questo software la CPU riesce a esprimere la potenza
di 1 TF a 3,16 GHz di clock e di 1,8 TF a 5,7 GHz. Per i
dettagli si veda la tabella qui a lato.
Oltre a quello relativo al proprio processore
TeraFLOPS, nel corso della ISSCC Intel presenterà
altri otto documenti tecnici, tra cui uno dedicato alla
microarchitettura Core ed un altro ad una cache a
basso consumo per le applicazioni mobili.
(Fonte: Punto Informatico - Anno XII, n. 2706, 13-02-07)
Gruppo Venco - Via Reiss Romoli 148 - 10148 Torino - Tel. +39 011 2747.777 - Fax +39 011 2747.750 - www.gruppovenco.it - [email protected]
Anno I - n° 10
Venerdì 2 marzo 2007
KONICA-MINOLTA:
COMUNICAZIONI INNOVATIVE
AMD SFODERA
UN ATHLON DA 3 GHZ
Condividere informazioni all'interno di un team è
una sfida di per sé. Konica-Minolta Bizhub C252 è
un dispositivo estremamente versatile con capacità
produttive senza precedenti. Le sue avanzate
funzioni permettono di facilitare il lavoro ed
incrementare la produttività.
Nella famiglia dei processori Athlon 64 a doppio
core fa il suo ingresso l'atteso modello 6000+, un
nuovo top di gamma che tenta di infastidire i Core 2
Duo di fascia medio-alta. Con un prezzo
concorrenziale.
Nonostante le sue dimensioni estremamente
compatte, bizhub C252 vi soprenderà per la sua
funzionalità e per le numerose caratteristiche
innovative.
Oltre alle sue funzioni standard di stampa e scansione
di rete, copiatura e archiviazione (box) sia a colori che
in bianco&nero, bizhub C252 può essere accessoriata
con funzioni fax estremamente innovative, rendendo
superflue le apparecchiature monofunzione esistenti
in ufficio.
Grazie all'Open Platform, unica nel suo genere e
comune a tutti i dispositivi bizhub, Konica Minolta
bizhub C252 garantisce una comunicazione perfetta a
360° per rispondere alle esigenze degli uffici moderni.
L'innovativo processo tandem con passaggio singolo
assicura la stessa velocità di 25 pagine al minuto sia
per le produzioni in bianco e nero che per quelle a
colori.
Una vasta gamma di opzioni di finitura versatili
consente la produzione automatica di documenti
rifiniti a livello professionale.
L'utilizzo del toner a polimeri Simitri® di Konica
Minolta garantisce una qualità di stampa superiore,
mentre il controller Emperon™ di serie per bizhub
C252 permette di integrare il sistema in qualsiasi
ambiente di rete.
Sunnyvale (USA) - In attesa di rinnovare l'architettura
alla base dei suoi processori, AMD ha lanciato quello
che dovrebbe essere l'ultimo Athlon 64 dual-core con
core K8: il modello X2 6000+ da 3 GHz. Insieme al
nuovo chip top di gamma, il produttore ha introdotto
una nuova versione a 65 nanometri degli Athlon 64 a
singolo core 3500+ e 3800+.
L'Athlon 64 X2 6000+ incrementa la frequenza di
clock del modello 5600+ di 200 MHz e, come
quest'ultimo, adotta ancora una tecnologia di processo
a 90 nm. Non deve dunque stupire se il suo thermal
design power (TDP) è di ben 125 watt, in linea con
quello dell'Athlon 64 FX74 ma decisamente superiore
a quello degli altri Athlon dual-core attualmente sul
mercato.
Il chip si basa sullo stesso core Windsor alla base
del'Athlon 64 FX62 e di altri recenti Athlon dual-core,
integra 1 MB di cache L2 per ciascun core, e utilizza il
giovane Socket AM2. Il suo prezzo, per ordini di 1.000
unità, è di 464 dollari, insolitamente basso per un
nuovo modello top di gamma. Il prezzo è del resto il
fattore più efficace oggi a disposizione di AMD per
conservare la competitività delle proprie CPU nei
confronti dei Core 2 Duo di Intel, che ad opinione di
molti esperti detengono il miglior rapporto
performance/consumi.
Stando ai risultati dei benchmark pubblicati da
HWUpgrade.it, le prestazioni dell'Athlon 64 X2
6000+ si collocano mediamente tra quelle dei Core 2
Duo 6600 e 6700. Gli utenti AMD che necessitano di
più potenza devono obbligatoriamente rivolgersi alla
piattaforma dual-socket Quad FX.
Il vero contrattacco di AMD alla nuova architettura
Core di Intel arriverà verso la metà dell'anno, con il
lancio dei primi processori basati sul core K10:
quest'ultimo è stato progettato per supportare
nativamente la tecnologia a 65 nanometri, e dovrebbe
dunque migliorare significativamente sia le
performance che l'efficienza energetica.
Come si è anticipato, AMD ha lanciato anche una
versione a 65 nm dei preesistenti modelli di Athlon
single-core 3800+ e 3500+. L'adozione di transistor
più piccoli permette ai due nuovi chip di vantare un
TDP di soli 45 watt, rendendoli particolarmente adatti
ai PC small-form factor. Per il resto, nessuna novità: i
due processori hanno un clock rispettivamente di 2,4
GHz e 2,2 GHz, 512 KB di cache L2 e socket AM2. Il
prezzo all'ingrosso è di 93 dollari per il modello più
potente e di 88 dollari per il fratello minore.
In collaborazione con
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,
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Epson
Konica Minolta
HP
Lexmark
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