MILANO RICORDA LA SHOAH
Kurt Sonnenfeld, giovanissimo compositore austriaco, fu internato nel campo di Ferramonti di Tarsia in Calabria dal 1941,
cioè all’inizio della costituzione del campo; insieme a lui furono internati altri musicisti, tutti stranieri. Con abilità e sforzi
ammirevoli, riuscirono a comporre, suonare ed eseguire molte
musiche, rendendo sopportabile la loro tragica realtà.
Il brano Kaddish è stato composto nel 1986 sul testo di una
preghiera ebraica, in cui si esprime la speranza che si compia il
regno messianico e la certezza nella giustizia divina, è un invito
a celebrare, lodare, benedire il Signore e per questo si legge in
onore dei defunti.
Darius Milhaud compose Ani Maamin nel 1972, su un testo
di Elie Wiesel; l’opera è una complessa struttura per 4 voci
recitanti, coro e orchestra, di cui verranno eseguiti due brani, nella versione per coro e pianoforte. La traduzione di “Ani
maamin” è “Io credo” e si collega all’opera del filosofo medievale Maimonide, a cui Elie Wiesel si ispira, in particolar
modo per quanto riguarda gli aspetti della venuta del Messia
e dell’era messianica.
Šostakovič compose i Lieder sui temi della poesia popolare
ebraica nel 1948. La versione originale era in yiddish, la lingua
delle popolazioni ebraiche ashkenazite dell’Europa del nordest, che egli fece tradurre in russo. Esistono due versioni di
quest’opera, entrambe realizzate dal compositore: per voci ed
orchestra e per voci e pianoforte. La prima esecuzione avvenne
solo nel 1955 a Leningrado, con Šostakovič stesso al pianoforte
e nella forma orchestrale nel 1964. Sia le esecuzioni musicali
che la successiva edizione furono causa di ostilità, minacce e
lettere intimidatorie, che non smossero il compositore dalle
sue posizioni e dalla costante ammirazione per il folklore
ebraico di cui disse: «Se si parla di influenze musicali, penso che
la musica popolare ebraica abbia avuto su di me un’impressione
profonda. Non mi stanco mai di deliziarmene, è così varia,
potrebbe sembrare gioiosa mentre è tragica. È quasi una risata
in mezzo alle lacrime… In molte mie composizioni si avvertono
gli echi della musica ebraica».
Lydia Cevidalli
Tributo a Elie Wiesel
Intervengono:
Cristina Frosini
Direttore del Conservatorio di Milano
Ralph Alexandre Fassey
Presidente del Conservatorio di Milano
Ferruccio de Bortoli
Presidente della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano
Rav Alfonso Arbib
Rabbino Capo della Comunità Ebraica di Milano
Conduce Luca Ciammarughi
Letture a cura di Miriam Camerini
Marco Maggi violoncello
Testimonianza di Alessandra Farkas
ex giornalista del «Corriere della Sera»
Kurt Sonnenfeld (1921-1997)
Kaddish per voce e pianoforte
Darius Milhaud (1892-1974)
da Ani maamin: un chant perdu et retrouvé:
La nuit e Dieu se tait
Dmitrij Šostakovič (1906-1975)
da Lieder op. 79 su poesie popolari Yiddish
Madre e zia premurose (soprano - mezzosoprano)
Ninna nanna (mezzosoprano)
Prima della lunga separazione (soprano - tenore)
Avvertimento (soprano)
Canti della miseria (tenore)
Inverno (terzetto)
Canto della ragazza (soprano)
Felicità (terzetto)
Maria Laura Bertoli soprano
Vittoria Vimercati mezzosoprano
Alessandro Tamiozzo tenore
Lucas Moreira Cardoso baritono
Giuliano Guidone pianoforte
Ideazione e organizzazione del Giorno della Memoria
a cura di Lydia Cevidalli
in collaborazione con Daniela Uccello e Nicoletta Mainardi
Coordinamento Associazione Figli della Shoah
Trasmissione in diretta su Radio Popolare