Cronaca 13 - Salesiani Nordest

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Natale alla Casa “Artemide Zatti” Come ogni anno il Natale nella nostra Casa di riposo arriva per tempo. Il giorno 16 dicembre, giorno in cui inizia la novena del Natale, nelle ore pomeridiane ecco che fanno ingresso dei personaggi noti per i loro vestiti, ma ignoti per il loro mascheramento. Chi sono? Non ci è dato di sapere. Si distinguono: un soldato romano, due donne ebree, un pastore con una probabile pecorella. A qualcuno degli anziani sembra di riconoscere don Giuliano Baggio; altri vedono sotto le mentite spoglie le signore della Romania, ma la pecorella chi è? E poi quella in alto tutta velata? Intanto i personaggi del presepe, si capisce, si collocano dentro e fuori la capanna, tacciono e stanno fermi come statue. Arriva anche Giuseppe e Maria, riconoscibili dei vestiti e dal portamento semplice e sacro. Giuseppe porta anche gli occhiali … e il romano ha l’orologio al polso? Poi entrano un asino con due orecchie immense e il bue con due corni da far paura anche ai Vikinghi. Poi si vede un arabo che scruta il cielo, forse un saggio … già, un re magio! E gli altri? Ma il personaggio più misterioso è quello davanti a tutti: una donna scalza, lacera, con i capelli spettinati che coprono completamente il viso. Chi è? Solamente dopo la sacra rappresentazione si saprà che rappresenta la stalla. A un certo punto le statue umane si muovono e prendendo la parola raccontano di quella notte straordinaria. Il romano addetto al censimento ricorda una copia di sposi che lo ha colpito per la loro bontà; la locandiera ricorda lo sguardo di Giuseppe che chiedeva aiuto per sua moglie incinta; la grotta con gli animali raccontano la trasformazione della loro vita da quando è nato quel bambino; Maria e Giuseppe citano la Sacra scrittura, fare quello che Dio vuole, quando lo vuole e come lo vuole; il pastore e la pecorella narrano la loro meraviglia e la voce dell’angelo ascoltata; e il ricercatore della verità indica la sua luce nella stella velata che ora brilla senza velo (a-­‐letheia). Poi i personaggi cantando “In notte placida per muto sentier …” sostituiscono se stessi con le vere statue di gesso del presepe e si inginocchiano per la preghiera finale. Soltanto alla fine, nel dialogo tra pubblico e attori si svelano i nomi dei personaggi: sono le suore e il personale della casa di riposo “Artemide Zatti”: Sr. Giuliana, Orfeo, Aurica, Ennio, Maricica, Sr. Stella, Franco, don Giuliano, Flavio, Sr. Ester, Sr. Guadalupe, Emilio (da sinistra a destra). Ogni sera dopo il rosario, rinnoviamo questo momento magico cantando la novena del Natale con il nostro maestro di cappella don Stefani Dusan. 
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