10 CURIOSITA’ SULL’INTOLLERANZA AL LATTOSIO 1. La maggioranza delle persone non è allergica al lattosio ma intollerante. Essere allergici implica una reazione del sistema immunitario. 2. In America gli intolleranti al lattosio sono stimati tra 30 e i 50 milioni. 3. Circa il 60% degli adulti nel mondo soffre di intolleranza al lattosio contro il 4% che è considerato allergico al latte. 4. La probabilità di essere intolleranti sale per quella parte della popolazione la cui dieta normalmente esclude i latticini. 5. Il valore soglia dell’intolleranza varia da persona a persona. In alcuni casi i sintomi sono talmente lievi da essere ignorati. 6. La vera causa dell’intolleranza è la mancanza di lattasi e può essere provocata da un danno all’intestino tenue (per infezione o malattia). 7. I sintomi possono includere gonfiore, tensione addominale, flatulenza, meteorismo, diarrea e persino nausea. 8. L’intolleranza al lattosio solitamente in età pre-scolare o scolare. 9. Alcuni soggetti intolleranti accusano irritabilità e sbalzi d’umore. 10. Il 90% dei nord Europei mantiene l’abilità di digerire il lattosio dopo l’infanzia contro il 5% degli Asiatici. TUTTO CIO’ CHE DEVI SAPERE SUL LATTOSIO Negli ultimi anni i dati indicano che il numero di persone che soffre di intolleranza al lattosio è in continua crescita. Si stima che in Italia sia circa il 40% della popolazione a soffrirne. A livello mondiale invece circa il 60 % della popolazione. Sono molti i cibi che contengono lattosio, trattandosi di una sostanza presente nel latte e nei suoi derivati, e quindi largamente diffusa nella nostra alimentazione quotidiana. In particolare modo nella pasticceria. Cerchiamo di approfondire e capire insieme cosa è, nello specifico, il lattosio e perché può provocare intolleranza. CHE COSA E’ IL LATTOSIO? Il lattosio è lo zucchero presente naturalmente nel latte di origine animale. Quando viene ingerito, il lattosio si divide nei suoi due componenti: glucosio e galattosio. Questo accade solo se nell'intestino è presente una quantità sufficiente di un enzima che si chiama lattasi, che permette la scissione nelle due componenti che vengono poi assorbite dall’organismo. COSA VUOL DIRE ESSERE INTOLLERANTI AL LATTOSIO? Ciò che definiamo “intolleranza al lattosio” è l'incapacità di digerirlo. Come appena specificato, il lattosio nell’intestino si separa grazie ad un’enzima che si chiama lattasi. I soggetti definiti “intolleranti” non producono tale enzima, o lo producono in quantità ridotta. Questo implica che il lattosio non digerito rimane nell’intestino. Qui, viene fatto fermentare dalla flora batterica, causando dolori addominali, diarrea e gonfiore. Si riconoscono 3 casi principali di intolleranza al lattosio: 1. Può manifestarsi a causa di una mancanza dell’enzima lattasi fin dalla nascita, ed emerge fin dalla prima volta in cui il bambino assume il latte. Questa è un’evenienza molto rara. E’ bene infatti non confondere l’intolleranza al lattosio con l’allergia alle proteine del latte vaccino, una condizione più frequente durante i primi mesi di vita del bambino. 2. Più comune è invece l’intolleranza al lattosio che si manifesta nell’età pre-scolare o scolare. In questi soggetti, l’attività dell’enzima lattasi si riduce progressivamente a partire da questa età, fino a scomparire, a volte del tutto, in età adulta. 3. Esiste anche una intolleranza di tipo transitorio, che si può manifestare anche a causa di diarrea acuta infettiva, per esempio da rotavirus: in questo caso si tratta di un’intolleranza che solitamente regredisce in 3-4 mesi. COME SCOPRIRE SE SI E’ INTOLLERANTI AL LATTOSIO? Anche se molto spesso l’esperienza quotidiana è sufficiente ad individuare un’intolleranza al lattosio, esiste un test che permette di verificarlo con elevata accuratezza: il Breath test all’idrogeno. Si trarrà di un test non invasivo e piuttosto specifico. Si basa sull’evidenza che se uno zucchero non viene assorbito a livello dell’intestino tenue, con conseguente fermentazione e la formazione di grosse quantità di idrogeno, in parte viene assorbito nel colon e in parte viene eliminato con la respirazione. QUALI SONO I SINTOMI? Gonfiore, tensione addominale, flatulenza, meteorismo, diarrea. I sintomi compaiono di norma già a partire da 30 minuti fino a 2 ore dopo l’ingestione di lattosio. ESISTONO CURE O TERAPIE? Sfortunatamente ad oggi non esiste una cura vera e propria. Pertanto la soluzione più semplice, ed anche la più ovvia, rimane quella di eliminare il latte e i latticini dalla propria dieta. Tuttavia, non è sempre necessario eliminare completamente il lattosio: infatti per ogni individuo esiste un valore soglia di sopportazione alla sostanza; è quindi importante imparare per “trial and error” (letteralmente: prova e sbaglia) la quantità tollerata, affidandosi anche alla lettura delle etichette commerciali. NOTIZIE DAL MINISTERO DELLA SALUTE In attesa di una norma Europea che armonizzi il quadro legislativo, in modo simile a quanto fatto con il glutine (si vocifera che verrà pubblicata dopo il 20 luglio 2016) saranno da considerarsi valide le considerazioni presenti nella Nota Ministeriale in oggetto: • Verrà eliminata la dicitura “delattosato”, in quanto precedentemente associata alla dicitura “dietetico”. Si potrà usare al suo posto la dicitura “senza lattosio” per i prodotti lattiero caseari e per il latte con contenuto di lattosio inferiore a 0,1 g per 100 g o ml. Sulle etichette andrà aggiunta la dicitura meno di… (riportante la soglia residua di lattosio) • Solo per quanto riguarda i latti e i latti fermentati, si potrà usare la dicitura “a ridotto contenuto di lattosio”, esclusivamente nel caso in cui il lattosio sia inferiore a 0,5 g per 100 g o ml. Sulle etichette in questione andrà riportata l’indicazione di tale valore. • Le due precedenti diciture dovranno necessariamente essere integrate da una indicazione del tipo: “il prodotto contiene glucosio e galattosio in conseguenza della scissione del lattosio”. Non risultano infine più ammissibili per gli alimenti indicazioni del tipo “prodotto per diabetici”. L’utilizzo di suddette denominazioni nei prodotti alimentari e negli integratori potrebbe dare l’errata impressione che tali prodotti presentino dei benefici per chi soffre di una malattia come il diabete, che invece va adeguatamente trattata e disciplinata in altro modo. DOSE GIORNALIERA TOLLERATA Il Panel di EFSA conferma che anche soggetti intolleranti al lattosio possano tranquillamente assumere una dose pari a 240 ml di latte al giorno (pari a 12 grammi di lattosio) senza sviluppare sintomi. In particolare se l’assunzione avviene con altri cibi. Una dose doppia (24 grammi) invece provoca sintomi rilevanti. Alcuni studi evidenzierebbero come alcuni soggetti intolleranti al lattosio possono tollerare dosi di 20-24 grammi (pari quasi a mezzo litro di latte) al giorno, se distribuiti nel corso della giornata e consumati insieme a altri alimenti. Altri studi evidenziano che in una piccola parte dei soggetti, con cattiva digestione del lattosio, si sono verificati sintomi al di sotto dei 12 grammi per singola dose. In ragione della alta variabilità individuale della risposta al lattosio, il Panel conclude che non può essere fissata una dose di riferimento per il lattosio. Da sempre noi di Maccalli siamo molto attenti a tutte queste tematiche ed alle continue variazioni ed aggiornamenti. Da anni infatti produciamo una vasta gamma di prodotti senza lattosio. Per scoprire tutti i nostri prodotti senza lattosio clicca qui.