© Biodiversity Heritage Library, http://www.biodiversitylibrary.org/; www.zobodat.at 105 Contribuzioni studio allo & Péron bucephala Phylliroè della Lesueur. Ricerche del Dr. Nicola Vessichelli. Con I. La 6. Introduzione. Phylliroè bucephala fu rinvenuta e descritta la prima volta nel PÉRON & Lesueur, che 1810 da di tavole 5 e le la raccolsero nelle Per quest' unica specie stabilirono Nizza. ad in seguito Degli il acque del golfo genere Phylliroè che, ulteriori ricerche, si arricchì di altre specie. alcuni osservatori forme esterne, altri limitarono si descrizione alla cercarono piuttosto di indagarne 1' delle intima orga- nizzazione. Malgrado proposito, di questi non ed accurate ricerche sinora pubblicate le diverse vi è perfetto accordo su tutti specialmente animali, La divergenza nervoso. r animale ed trasparente osservazione in toto, di i per i in punti della anatomia quanto riguarda il sistema vedute ha origine dal fatto che, essendo offrendo diversi quindi maggior comodità organi vennero d' alla ordinario studiati per trasparenza o più di rado con la semplice dissezione di esemplari conservati in alcool, di tecnica senza il controllo degli opportuni metodi microscopica. Per consiglio del Prof. Monticelli ho intrapreso perciò nuove ricerche su alcuni punti della organizzazione della Phylliroè. La sueur, e specie da non me studiata è la Pì/ylliroè bucephala Péron & Le- la Phylliroè bucephala Souleyet, che invece è la Phylliroè atlantica Bergh. M' importa di bene assodare la specie sulla quale ho fatte le mie ricerche perchè, non ostante la esatta descrizione del e la più precisa determinazione dei caratteri Cantraine specifici data dal . © Biodiversity Heritage Library, http://www.biodiversitylibrary.org/; Nicola Vessichelli www.zobodat.at 106 Bergh prima Panceri avessero espressamente fatto rilevare che la specie del Souleyet ditferiva notevolmente dalla tipica forma di Péron & Lesueur, tuttavia Leuckart, e sebbene il dopo e il questo errore tassonomico apparisce ancora oggi nel trattato di ana- comparata tomia Ph. buccphala La-xg, del quella ^ in cui riportata, è dal studiata specie della come figura di Souleyet, cioè Pk. atlantica. Tjrli e esemplari avuti in esame provengono dalle acque di Capri mi vennero cortesemente Stazione zoologica di Napoli forniti dalla già fissati, in parte in acido cromico, in parte in liquido del ming debole, Sulla sezioni, sulle maggior parte in sublimato in tra e Con vantaggio sono Heidexhaix, tionina. talvolta ricorso all' in la azione pratica miscela della Particolari notizie dei metodi delle massa risultati Mallory. del- Boccardi, alla del dissezioni macerante ho dell' sottoposto Apathy. ove occorra, darò nei seguiti, e dal ematossilina ferrica liquido del Biondi, a quello al all' migliori i e dall' ematossilina molibdica del Per agevolare animali gli ho ricevuto coloranti i carmallume del Mater l' acetico. da me usata dirò che ho colorato tecnica Flem- singoli capitoli. IL Sistema 1. Péron & Lesueur nervoso. Riassunto storico. breve nella illustrazione della loro specie non descrissero uè disegnarono il sistema nervoso. L' Eschscholtz fu il primo a darne notizia nel 1831, in una nuova specie, la Phyllìroe lichtensteinii, per la quale nel 1825 aveva stabilito il genere EurijEgli descrisse diee. 1' il sistema nervoso come constituito da due nodi, uno doppio sopraesofageo, QuoY & Galmard [Ph. amboinoisis, del dorsalmente ganglio come delle riconobbero 1' altro semplice sottoesofageo. Tanto nuove specie 1832, rosea, all' accessorio, riconobbero esofago; che si 1' il loro d'Orbigny nel 1835, esistenza di quattro ganglii, ma sfuggì trova alla commessure sottoesofagee, gli le stabilendo rubra e ininctulata)^ che descrivendo la Ph. situati nel loro la presenza così base di ogni rinoforo, e del ganglio boccale, e non organi di senso 'occhio e statocisti Il Souleyet nel 1839 e dopo nel 1846 diede la prima descrizione sommaria del sistema nervoso e delle statocisti (che denominò otocisti od otoconii) di una specie di Phylliro'é raccolta nell' Atlantico © Biodiversity Heritage Library, http://www.biodiversitylibrary.org/; www.zobodat.at Contribuzioni allo studio della Phylliroe bucephala Péron nome e distinta col di Ph. atlantica. Cantraixe nel 1841 non aggiunse nulla Il 107 Lesueur. forma più tardi dal Bergh riconosciuta che riferì alla bucephala, da questa differente & nuovo di alla cono- scenza del sistema nervoso. Leuckart R. 1851 fece notare che nel centri nervosi della i Ph. bucephala erano rappresentati da un collare esofageo con quattro dietro fago, ravvicinati e collocati sulla faccia dorsale dell" eso- tra loro ganglii Riconobbe e descrisse faringe. il nervosi (loui ammise _anglio boccale; i 1' inoltre posto reticolare quali in seguito o con esofago sull' non sono ad esistenza di una sola Fece cenno anche della presenza sottoesofagea. voso che vanno cerebro-boccali (connettivi ma occhio, 1' non dai ganglii superiori originare dai ganglii inferiori e di parecchi fece due cor- i unirsi col commessura un plesso nerpiccoli ganglii, menzionati o vennero addirittura stati negati dagli altri osservatori. anno dopo Neil' 1852) Souleyet diede una nuova il curata descrizione del sistema nervoso, notò le due commessure segni; inferiori, cerebro-boccali connettivi pleuro-pedale, omologò e Nudibranchi denti dei come un aggregato ganglio cerebrale con -istema nervoso due la vera origine dei il plesso Così interpetrò ogni ganglio superiore ganglii, originati il modo dalla fusione e ridusse in tal pleurale, Phylliroe di Nel 1853 di- ganglii diversi costituenti nervosi ai corrispon- un ganglio descrizione del dai ganglii superiori, riconobbe dai i affini. di centrale dei Nudibranchi. reggiata sottoesofagee nascenti grossi ganglii dei nervi dei rinofori, i e più ac- accompagnata da buoni alla forma tipica Leuckart aggiunse una un di modo il di quello particola- di terminarsi dei nervi nella cute e nei muscoli. Nel 1854 il Gegenbaur ed studio di tutto r animale, Souleyet il Müller, confermarono in un più completo risultati delle ricerche del i Leuckart, ma negarono 1' esistenza dei piccoli ganglii ammettendone invece uno presso il dotto efferente: e del periesofagei aggiunsero , pochi cenni sulla struttura istologica dei nervi e dei ganglii. Nel 1872 aervose, e 1873 il Panceri studiò accuratamente che vanno alla cute e ai muscoli, e rivelò le il terminazioni potere di fo- sforescenza di speciali cellule sferiche, diposte sulle ramificazioni dei uervi del cutanei, che credette cellule nervose, denominandole cellule Müller, dal suo scopritore, mentre il Letdig, che precedenza studiate (1858), le aveva ritenute organi le tattili. aveva in © Biodiversity Heritage Library, http://www.biodiversitylibrary.org/; www.zobodat.at Nicola Vessìchelli 108 quali il Costa nelle sue diverse successive pubblicazioni, 1' Ihering Gli altri osservatori posteriori, (1889), Pelseneer il (1894), ed (1863), Bergh Chun il (1877), il Vayssière (1900) banno varia- il nostre conoscenze su Phylliroé. mente contribuito ad allargare L' Ihering scoprì un' altra commessura sottoesofagea, la subcerele ed brale, ganglii e disegnò tre con origine dai Pelseneer ne riconobbe il da inferiori denominati pedale, parapedale e viscerale. lui Tutti gli autori hanno cercato inoltre di stabilire con maggior cer- tezza numero il nervi, dei vere origini loro le ed innervazioni, sforzandosi di rintracciarne la più precisa loro omologia. Pelseneer negò Il formanti il mento uno di pleuropedale, plesso in dell' altro mi sono principalmente avvalso studio io in olio bergamotto od di osservarli evitando la tificiosi semplice il colorati con ematossilina molibdica del foto, schiarati ma ammise trattato e per isolare di poi con il macerante completamente gli il animali, dell' Altri Apathy, per poter così dei singoli nervi, ganglii con le relative a 90°, nel quale aggiungevo a mezzo di ar- commes- erano cou- una pipetta a poco a di liquido macerante fino a sostituzione completa dell' alcool; r operazione va animali, i Neil' alcool sure e tronchi nervosi. e fatta richiede con molta cautela per non maltrattare parecchio tempo; nel gli macerante rimanevano praticavo 1' operazione inversa, fino a ritornare al90° per procedere alla dilacerazione. ;ll materiale fissato alcool a 24 ore; l' e ri- ed avevo cura creosoto, in di prepa- Mallory minima compressione per non determinare per dilacerazione studiare meglio la terminazione poco accolla- nervo. spostamenti dei singoli costituenti del sistema nervoso. esemplari ho servati due nervi i Ricerche proprie. 2. rati nervose tra di fibre con una delle tre branche di essi In questo scambio lo indi in liquido speciale, del Flemming non aveva bisogno perchè i nervi osmico erano distintamente in sublimato acetico tinti in visibili; bruno ma dall' altro di azione trattamento dell' avea bisogno di esser colorato con Y ema- tossilina fosfomolibdica del Mallory. A controllo e sussidio dei risul- tamenti ottenuti con questi metodi, soprattutto per studiare reale dei singoli nervi, ho ricorso alle sezioni riale acido quello fissato in acido cromico precedentemente colorato in toto in serie 1' o di origine mate- con la predetta ematossilina © Biodiversity Heritage Library, http://www.biodiversitylibrary.org/; www.zobodat.at Contribuzioni allo studio della Phylliroe bucephala Péron del Mallory con o con carmallume, o a sezioni il & Lesueur. 109 successivamente tinte liquido del Boccardi. il Descrizione dei ganglii a) collare esofageo (Tav. 5 Fig. Il 1, e commessure. Tav. 6 Fig. 26, 27) è formato da quattro ganglii tra loro accollati e disposti dorsalmente all' eso- commessure, costituendo quelle sottoesofagee Nelle Ph. amhoinensis^ rubra, intero anello. fago, e dalle rispettive metà più della dell' (= punctulata e rosea QuoT & Gaimard spostati ai e messura intercerebrale. negli troverebbero alquanto si maggior lunghezza della comesofageo collare Il a pag. 130) secondo infra gangli su esemplari negli esofago, per adulti, il bulbo fa- il successivo allungamento del- Dei quattro ganglii, sposta alquanto indietro. si mentre descritto, esemplari molto giovani trovasi applicato contro ringeo, l' v. , i esofago per la dell' lati Ph. atlantica d'Orbigny il i supe- sono più grandi e dì forma quasi sferica, un po' compressi riori lateralmente; di questi, gl' laterali inferiori, rispetto ai primi, e più piccoli sono piriformi, e stanno in connessione obliquamente per margini ventrali delle facce esterne dei la loro parte ristretta con i ganglii precedenti (Fig. 17 1, — Una commessura 20). ma cortissima spessa e larga (commessura sopraesofagea o intercerebrale) riunisce i due ganglii superiori tra 26 tre (Fig. 1, —29): loro. nessuna di Le commessure sottoesofagee sono esse è attraversata dal ramo ascen- dente (cefalico) dell' aorta, ne dalle glandole salivari. individui giovanissimi boccale, che iu si scompare del tutto negli adulti, in seguito alla fusione uno dei due ganglii boccali (Fig. Delle tre Inoltre negli osserva distintamente una commessura inter- 17). commessure sottoesofagee 1' anteriore, subcerebrale (Ihering e Bergh), è più gracile e più lunga: essa parte dalla faccia posteriore ventrale dei ganglii superiori ed è strettamente accollata alla commessura seguente così che difficilmente sicuramente si dimostrare e alle facce interne dei ganglii inferiori, riesce a scorgerla e ad isolarla. servendosi, come ha fatto La si può I'Ihering, di preparati di collari esofagei isolati, completi, nei quali sia stata tagliata la commessura intercerebrale per potere meglio distendere collare sotto Seguono il il coprioggetti. le altre due commessure, ben distinte tra loro, e ciascuna racchiusa in una guaina propria, entrambe quasi eguali in lunghezza, come osservasi trali in tutti i Esse partono dai margini ven- Nudibranchi. ed anteriori dei ganglii inferiori 1' ; anteriore, commessura pedale, © Biodiversity Heritage Library, http://www.biodiversitylibrary.org/; www.zobodat.at Nicola Vessichelli 110 è la grossa e corre parallela i)iù all' pedale del Pelsexeer o viscerale Ho meno altra posteriore, dell' che è la para- Ihering. molte accuratissime dissezioni per stabilire la presenza fatte commessura sottoesofagea, originata dai ganglii inferiori, che il Pelseneer disegna dietro e parallelamente alla Questa commessura parapedale e chiama commessura viscerale. di un' altra manca assolutamente, ne mostrano traccia molte serie di sezioni condotte allo scopo le Bisogna notare che essa. di il Pelseneer non occupa della prima delle commessure innanzi descritte Ihering), e disegna brale, mi lato per intero nel con la quale si modo che io resto ho di sopra indicato, i ciò collare esofageo isola sola riesce a rendersi esatto conto di tutte le sottoesofagee e dei veri loro rapi)orti con del il si subcere- destra visti di lato; ganglii di soli i non abbia osservato fa sospettare eh' egli (la maniera commessure rispettivi ganglii. Io sono convinto che dai gangli inferiori partono solamente due una sola dai ganglii superiori (subcerebrale), ne posso addebitare a dissezioni mal praticate il non essere riuscito a rendermi conto dell' esistenza di commessure una terza questi, (pedale sottoesofagee commessura originantesi dai ganglii mostrando le loro basi ed parapedale) e inferiori. Infatti molto allontanate dai rispettivi involucri connettivali, mettono così in evidenza le origini vere dei diversi nervi prima della loro uscita pamento nella dissezione, l' involucro stesso dall' io avrei ; dato quindi uno strap- dovuto notare o la lacerazione del- involucro connettivale del ganglio od a questo attaccato rimasto nell' interno; probabile che il il moncone che non mi è occorso mai di notare. ciò Pelseneer E nella dissezione abbia interpretato per commessura viscerale uno dei rami indipendenti del nervo pedale (Fig. 27, 29) come meglio farò notare in seguito; op})ure non essendogli riuscito di vedere il tratto iniziale della commessura subcerebrale dal ganglio superiore, non ne abbia riconosciuta la vera origine. E poiché la detta commessura passa di sotto il ganglio inferiore, avendola osservata anche alquanto spostata dalla posizione ordinaria, inferiore e 1' ha ha creduto che (questa avesse origine dal ganglio interpretata come commessura viscerale. Osservo inoltre che perchè egli, mentre il Pelseneer ritiene il si trova anche in contraddizione, ganglio inferiore come ganglio pedale, come ganglio cerebropleurale, fa messura viscerale dal primo (pedale) e non ed il superiore poi originare la comdall' altro (cerebro- pleurale). Il Bergh nel suo primo lavoro ammette solamente due com- © Biodiversity Heritage Library, http://www.biodiversitylibrary.org/; www.zobodat.at Contribuzioni allo studio della Phylliroe bucephala Péron & HI Lesueur. messure, una pedale dai ganglii inferiori, ed ima che chiama viscerale dai gangli superiori Dopo prima volta in cui per la il Bergh in un' altra commessure, j si comparative dell' Ihkking, parla di una commessura subcerebrale, memoria sembra accettare subcerebrale, origini diverse I (commessura subcerebrale). la pubblicazione delle richerche pedale, e 1' esistenza di ma viscerale, tre assegna loro da quelle riconosciute dall'lHEKiNG; poiché dai gangli! tanto la viscerale quanto la subcerebrale, uo- superiori fa derivare tando espressamente che la prima è sempre libera, mentre 1' altra può fondersi in unico cordone con la pedale, restandone talvolta separata solo nel loro tratto di origine. Noto che ha chiamato viscerale la commessura parapedale. che i diversi osservatori hanno ritenuto or la subcerebrale, nervo pedale riassunte nel I'Ihering qui Quindi or quella parapedale, o forse anche un (Pelseneer). Le varie si rileva per commessura viscerale opinioni sono ramo del chiaramente seguente specchietto, nel quale ho cercato di mettere a raffronto le diverse interpretazioni e relativa nomenclatura con le mie osservazioni e quella da me adottata nella esposizione dei Nomenclatura delle commessure SOULEYET sottoesofae-ee. fatti. © Biodiversity Heritage Library, http://www.biodiversitylibrary.org/; www.zobodat.at Nicola Vessichelli 112 commessura Perciò interboccale. si ganglio boccale degli adulti come a ritenere è autorizzati unico dei due fusione risultato della il 1' ganglii boccali primitivamente separati nei giovani, epperò omologhi ai corrispondenti di tutti gli altri Descrizione dei diversi nervi b) 1. NudibrancLi. commessure. e Nervi che nascono dal ganglio superiore o cerebropleurale (cerebro-viscerale). N. del rinoforo (Fig. 1, 17, 21, 26, tutti gli È 27). Dopo aver ogni ganglio cerebropleurale. spiccato dalla parte interna un corto ramo, che va alla guaina del rinoforo parti anteriori del tegumento cefalico vicino, dove alla base del rispettivo rinoforo (ganglio si quali, attraversando il vaginale) e nelle reca direttamente si oltre ramuscoli che vanno alla cute circostante, le (n. rigonfia in Dal quale ganglio, del rinoforo). branche più grosso di il nasce dalla parte anteriore della faccia superiore di altri, e uu grosso ganglio a parecchi piccoli originano due grosse danno lungo il loro si rinoforo, decorso un grande numero di sottilissimi ramuscoli che terminano nel tegumento. osservato, nervo vaginale (Fig. 19, Il un esemplare ho osservato tre grossi nervi Ho come già 29), l' partire invece di due come negli paralleli che è una (all' origine delle branche dei nervi dei di lato al precedente, si — po' al disotto dell' faringe, raggiunge omonimo il Nasce anteriore, — 27). Nasce percorrendo lateralmente e, tegumento anteriore della massa boccale e Presso la base del faringe (juesto nervo un piccolo gruppo 27]. spinge fino al labbro superiore, mandando N. cefalico posteriore o 2° nervo cefalico (Fig. 17 labbra. rinofori) delle caratteristiche dei Nudibranchi. parecchi rami al tegumento periboccale anteriore. di esemplari. altri N. cefalico anteriore o 1° nervo cefalico (Fig. 17 il In da uno dei ganglii del rinoforo constatato anche nella PkijUiro'é la tendenza alla formazione dei ganglii accessorii un Ihering ha nasce talvolta separatamente dal nervo del rinoforo. di cellule ganglionari, parecchi sottilissimi nervi. il manda un ramo le fornito quale a sua volta emette Ciò osservasi solo per il lato destro. Talvolta ho veduto che questo ramo del nervo cefalico posteriore destro s' unisce per un' anastomosi col nervo latero-boccale. anastomosi partono allora due rami che nori e percorrono lateralmente ramo che parte dal nervo alle parti laterali il si faringe. di sinistra, del tegumento della il Da questa suddividono in rami miCiò non verificasi per quale si il biforca e dà rami massa boccale. ü © Biodiversity Heritage Library, http://www.biodiversitylibrary.org/; www.zobodat.at & Contribuzioni allo studio della Pbylliroe bucepbala Péron Connettivo cerebroboccale steriormente dal margine ventrale e, (Fig. 1, del all' 113 Nasce po- 17, 21, 26). ganglio superiore, rispettivo decorrendo da dietro in avanti e da sopra in nocchio, corre lateralmente Lesueur. sotto, esofago, e subito dopo s' facendo giinserisce al margine esterno del ganglio stomato-gastrico. Prima commessura sottoesofagea 17, 26 — presso ganglio, del faccia o subcerebrale connettivo cerebroboccale, il mediana del ganglio Nervo della statocisti 17—21, 26—29). nervo o decorre lungo la indi parallelamente e stretta- inferiore, mente accollata alla commessura pedale, circonda (Fig. (Fig. 1, Essa nasce dalla parte anteriore del margine ventrale 29). acustico nasce Piccolo e corto, esofago. 1' degli autori lateralmente dalla ad una grossa statocisti sferica. 19—21, 26—29). Parte dal margine parte posteriore del ganglio e va Nervo laterale del posteriore (n. tre della statocisti). branche: (Fig. a) 1, 17, ventralmente, ganglio, presso il nervo precedente destro poco dopo la sua origine Il dorsale (n. palleale anteriore), si divide in che manda rami alla parte laterale e dorsale della cute della regione anteriore dell' ani- male; media b) propriamente detto), palleo- viscerale (n. dorsale dello stomaco, corre diritto verso dietro fin presso coda; della tegumento manda essa laterale ed al sacco mezzo di renale; una corta concorrendo in tal ai ventrale e) modo statocisti dopo la il (Fig. 1, 19 17, in — 21, punto di anastomosi con curva dorsale dello dei quali (nervo va tratto principio epatici dorsali, al gastrico-dorsale), s' che stomaco e 26 mezzo — 29). al quale trovasi allogata Questa branca ventrale nervo genitale il là si si dirige verso suddivide in tre rami, uno alla vicina cute e gli altri allo stomaco. Noto che costantemente la branca media del plesso del ,. simo punto, d' per unisce al nervo genitale, destro è più spessa delle altre due e le branche partono dal tratto al cuore alla costituzione del plesso pleuropedale di figura irregolarmente poligonale, la ciechi e spessa anastomosi il rami dorsali che vanno solo numerosi dorsale, e il più la lunga e la più grossa, che nel suo decorso secando di lato sicché sembra che la branca media, origine del nervo laterale, lato mede- continuazione del mandi due rami, uno dorsale ed uno ventrale (n. gastrico dorsale). La media talvolta dal punto d' origine delle altre due branche, e talvolta dopo od anche prima di detto punto, manda un cottile ramo che corre lateralmente allo stomaco, va verso la curva (n. palleale detta anteriore) branca ventrale di questo, indi lungo l'intestino retto fino all'ano. Mittheilungen a. d. Zool. Station zu Neapel. Bd. 18. 8 Questo © Biodiversity Heritage Library, http://www.biodiversitylibrary.org/; www.zobodat.at Nicola Vessichelli 114 (n. presenta due viscerale di destra) parte posteriore dello stomaco, e comune 1" i)iccoli uno presso ganglii, la altro sul punto d' origine del dotto dei ciechi epatici ventrali. sinistra, pur avendo la medesima origine e plesso pleuropedale, manda invece dopo la un omologo costituendo sua origine un nervo che passa al disotto della statocisti e che, nervo laterale di Il attraversando obliquamente lo spazio limitato dal plesso stesso, incrocia tronco stesso anastomotico ed innerva lo stomaco. il Detto nervo che può ritenersi come esclusivo dei ganglii di sinistra non è stato (n. riconosciuto viscerale di sinistra) nasce indiiìendentemente dal nervo laterale, e può credersi omologo — Spesse volte esso precedenti. osservatori dagli 29). Il indi continua per media nervo viscerale del lato destro (Fig. 19, 27 al nervo laterale di sinistra poi dà prima la branca ventrale, e dorsale. un due branche, tratto indiviso, e si biforca nelle altre Esse mostrano tutte, osserva per quelle di destra, quasi contrariamente a ciò che si medesimo spessore. il Infine dette anastomosi sono talvolta poco sviluppate, e quindi un semplice accollamento di ha affermato il Pelseneer in Phylliroe ed in Dendrocome due nervi, notus per combattere l' opinione di Hekdman & Clubb, i quali ammisero 1' esistenza di detto plesso in Dendronotus concludendo che un certo facilmente numero si può credere che vi sia passassero nel nervo che va ai cerati, e che di fibre pedali quindi questi siano di natura i)edale. Le della guaina connettivale dei pareti dorsale e nervo nel punto genitale) di due nervi unione si (n. gastrico continuano e si ripiegano sul piccolo tratto anastomotico, in guisa da dare sempre, anche quando stomosi. il manca, un accenno tratto Alti-e volte la esistenza dell' ana- dell' parte prossimale della branca ventrale sembra continuarsi direttamente col tratto anastomotico, mostrando la sima grossezza. Dal loro punto d' unione nasce il branca ventrale, formando, alla sua origine, uno sviluppato triangolare In alcuni come appunto osservasi casi lungo il tronco nell' Aplysiella fra anastomotico vi ' mede- tratto distale della tratto Tectibranchi. i sono delle cellule nervose. 2. Nervi che nascono dal ganglio inferiore. Nervo genitale posteriore del ganglio, (Fig. 1, 17, e, con una delle branche del nervando la cute 19—21, 26—29). Nasce dopo essersi unito per mezzo n. laterale, laterale, va lungo il corre lungo 1' dal margine di anastomosi esofago e poi, in- margine ventrale dello stomaco e © Biodiversity Heritage Library, http://www.biodiversitylibrary.org/; www.zobodat.at Contribuzioni allo studio della Phylliroo biicephala Péron termina, ramificandosi, presso la massa e annessi altri gli similmente innerva quale nella tegumenti i ramo più detto il Che laterali. pene il come appunto nervo del lato 115 biforca si corto innerva apparecchio genitale, dell' serva nella Marionia, veramente e col suo Lesueur. Quello di destra gonadi. nelle genitale, & si os- sinistro nervo in parola sia il genitale è confermato, oltre che dalla sua innervazione, il anche dalla presenza di piccoli gruppi di cellule gangli onari in un suo ramuscolo che accompagna il dotto efferente, come per primo Gegenbaur, essendo anche risaputo che la esistenza di ganglii accessorii lungo i nervi genitali è una delle caratteristiche Dimodocchè il pene della Phylliroe è da ritenersi dei Nudibranchi. una formazione pedale, come negli Streptoneuri o Prosobranchi, secondo ha fatto rilevare il Bouvier, e come negli Opistobranchi, secondo le osservazioni del Pelseneer. osservò il Siccome poi il detto nervo genitale nasce dal ganglio inferiore e propriamente dalla porzione sua più prossima al ganglio superiore, a debole ingrandimento in alcuni casi sembra che esso facilmente nasca dal ganglio cerebropleurale, come fu creduto dal Souleyet, e ultimamente dal Bergh, ciò che giustificherebbe I'Ihering che dall' esame mente che toto come dalle in sua origine, sia apparente che reale, è dal ganglio la come nervo pedale, come pedale; è quindi da considerarsi pedale suo omologo del medesimo plesso negli il Neil' Aplysiella ciò vedesi fra È loro. opinione del- una formazione pedale. Ma cosi sezioni in serie, mi risulta chiara- pene non fosse il 1' poi stato Buccinum citato pedale, e altrettanto e nella Polycera, per ciò in chiaramente, essendo dimostrato dall' Ihering, i tre gangli distinti Bouvier che dal è appunto Opistobranchi. altri nello stesso nervo peniale è di natura il ha dimostrato il Pelseneer credeva il pene innervato dal ganglio cui si nel Ooniodoris, pleurale. Nervo pedale posteriore 17 — 21, 26 — tutto il corpo della coda, parallelamente alla nervo laterale. tresì è r unico Nervo lungo pedale (Fig. 1, Nasce posteriormente dal margine ventrale del 29). ganglio, e percorre del o dell' animale fino all' estremità branca media (nervo palleo-viscerale) Esso è più lungo di tutti gli altri che dà molti rami nervosi ai nervi e al- muscoli della coda. Dal solo lato ventrale, e ({uindi inversamente di ciò che succede per la branca media del nervo laterale, manda numerosi rami cute e ai muscoli della regione ventrale del corpo. e degno di nota il primo che si alla Tra quei rami suddivide in molti secondarli, 8* © Biodiversity Heritage Library, http://www.biodiversitylibrary.org/; www.zobodat.at Nicola Vessichelli 11(3 i quali innervano ispessimento cutaneo del margine ventrale, net- 1' localizzato, che trovasi dietro tamente Lo sviluppo ramo di detto il così detto collo dell' animale. è in connessione con lo sviluppo di detto un esemplare molto grande, in ad occhio nudo, detto ramo corrispondenza era poco sviluppato e fornito appena di qualche ra- cutaneo. ispessimento cui in Difatti era invisibile r ispessimento in muscolo. In altri esemplari in cui detto ispessimento era tanto conside- revole da essere facilmente osservato ad occhio nudo, lativo che non nervo re- il fornito di molti rami secondarii distribuivano tutti nella detta formazione cutanea. si tanto ma più grosso era solo per lato destro che per il presentare alcune vicino origine all' anomalie; del spessore di questo, Ciò può forcato. Altre volte lo il lato sinistro. Questo nervo può primo ramo nasce molto talvolta nervo il pedale sembra per uno dei lati vede nascere dal ganglio si ed posteriore sicché quest' ultimo verificarsi Ciò vale in o è uguale di quel punto bi- per e tutti due. inferiore, indipendente- mente. In un esemplare poi, mentre il primo ramo del nervo pedale posteriore del lato sinistro nasceva indipendentemente da questo dal ganglio inferiore, quello del nervo pedale posteriore del lato destro mostrava la biforcazione vicinissima al margine del ganglio subito dopo r uscita dalla membrana connettivale esemplare simo si di questo. Nel mede- vedeva accanto a questa branca nascere indi- pendentemente un piccolo nervo che trovavasi solo al lato sinistro. dopo aver mandato un piccolissimo ramo al collo, andava ad Esso, innervare 1' ispessimento cutaneo, potrebbe omologarsi al nervo e pedale medio delle Tritonie sia per 1' origine che per la sua ter- minazione. Il nervo pedale posteriore, allorché è separato dal suo primo ramo, Inon ne presenta alcun altro prima di passare sotto la massa genitale. E da genitali dove, notare che quello di destra passa presso dopo pedale destro che il primo ramo, ne manda quello sinistro altri. gli Tanto mandano numerosi rami orifizii il nervo ai ciechi ventrali e a tutta la regione ventrale dell' animale. Il nervo pedale posteriore fu iuterpetrato nervo genitale, invece fu omologato LEYET e al dall' Ihering come vero nervo pedale dal Sou- ultimamente anche dal Bergh; esso corrisponde al grande nervo pedale posteriore delle Tritonie. Seconda commessura sottoesofagea o commessura para- © Biodiversity Heritage Library, http://www.biodiversitylibrary.org/; www.zobodat.at & Lesueur. il nervo pedale Contribuzioni allo studio della Phylliroe bucephala Péron pedale. Parte dal margine ventrale del ganglio tra 117 commessura pedale. posteriore e la Terza commessura sottoesofagea o commessura pedale. Nasce pure dal margine ventrale del ganglio, innanzi alla commessura precedente. Nervo pedale anteriore. Ihering considerato come nervo pedale, nasce ventralmente dal margine anteEsso riore del ganglio, esternamente alla commessura precedente. si dirige dapprima verso il collo, poi si divide in due rami, uno dei quali, più corto, va Questo nervo, alla cute vicina, corso parallelo al margine ventrale del ispessimento 1' dall' altro indiviso e con per- va ad innervare corpo, Questo nervo corri- cutaneo (piede). principio dell' sponde nervo pedale anteriore dei Nudibranchi al Nervo latero-boccale. ristretto del rami sottili dai visto si manda Non è stato tegumento laterale della massa boccale. precedenti osservatori. cefalico, dirige affini. Parte dal margine ventrale del tratto ganglio pedale; esso, dopo essersi diviso in due, al forca e racchiude tra le sue nervo cioè due branche nervo del Mentre quello il sinistra di si cefalico-ventrale, ([uello destra di obliquamente in sotto ed in avanti da incrociare di un' bi- primo ramo del secondo condo nervo cefalico, indi, dopo essersi unito presso mezzo il il il se- faringe per anastomosi col detto nervo, va lateralmente alla massa boccale. Nervi che partono dal ganglio stomato-gastrico. 3. Dal ganglio boccale rebro-boccali sei nervi, che stomato-gastrico, o partono dai margini oltre esterni, connettivi i si originano cealtri quattro dal margine anteriore e due dal margine posteriore. Dagli estremi del margine anteriore partono due grossi nervi (n. che vanno lungo la parete inferiore del faringe. radulo-salivari) Presso r inizio dei condotti delle glandole salivari essi in tre grossi e corti rami : di questi, due si si dividono curvano bruscamente e penetrano subito nella muscolatura vicina insieme al condotto salivare terno e, dopo aver accompagnato questo per un certo della massa linguale, innervano quest' ultima tratto nell' in- con le loro ramo si curva verso la glandola salivare dove manda alcuni ramuscoli. Dimodocchè i due primi possono dirsi rami linguali o radulari, il terzo ramo salivare. Internamente, dallo ramificazioni, stesso meno ed il terzo margine del ganglio, partono grossi dei primi, i quali nel altri due nervi (nervi faringei) medesimo modo, un po' più in- © Biodiversity Heritage Library, http://www.biodiversitylibrary.org/; www.zobodat.at 118 Nicola Vessìchelli nanzi dei nervi radulo-salivari, penetrano nei muscoli Dal margine posteriore del ganglio nascono poi fagei) che, dopo esser passati a a spire allontanate del faringe. due nervi altri eso- (n. lato dell' esofago descrivendo un' elica formano (Fig. 1, 21], disopra dello strato mus- al colare un grazioso reticolo peristomacale a grandi maglie losangiche, diventano più strette alla parte inferiore dello stomaco, ove le quali presentano diversi gruppi mente grandi Eccetto nessun autore ha osservato 1' intorno Gegenbaur solo un accenno, di un si sia in rapporto con reticolo negato ho osservato un piccolo ganglio sol caso dal eso- sull' ritrova attorno Kella Phyìliroe esistenza di un" armatura stoma- 1' che manca come ho constatato; interna, fa venne che stomaco nella maggior parte dei Nudibranehi. pare esso non cale parlato esofago, all' Questo sviluppo dello stomato-gastrico non fago. allo un in ; Bergh, che ne Leuckart ha Il con ganglii il esistenza di tale disposizione dei nervi intorno allo stomaco. parecchi quali sono relativa- alcuni dei cellulari, [Fìg. 24, 25;. ma la presenza dei ganglii accessorii nella parte inferiore dello stomaco è piuttosto da ritenersi in relazione con dello stomaco una maggiore contrattilità di questa porzione infra pag. 126). (v. Struttura del sistema nervoso. 4. Riguardo alla struttura istologica dei ganglii voglio notare sola- mente che il ganglio superiore mostra una disposizione particolare delle sue cellule nervose (Fig. 15 giacche, invece di essere ordinate , perifericamente ed ugualmente intorno alla massa centrale fibrillare, esse modo da sembrare sono distribuite in una un' ellissi alquanto strozzata presso docchè cui si può dividere il per ed un lobo inferiore minore, sono cellule piccole, il ganglio dalla ganglio pleurale), ganglio pedale. Bergh, che in e più fusione che questa il ganglio in cui Ciò invece non inferiore inferiore si sono verificasi il corrisponde conclusione ganglio una bipartizione unisce al osservazione 1* esemplare di PhìjlUro'é notò esterno del ganglio superiore ed con cui Dimo- due ganglii (ganglio cerebrale, di ganglio il Avvalora un grandi. Questa disposizione prova che inferiore. risulta delle sue estremità. ganglio in un lobo superiore maggiore, in cellule relativamente molto superiore di essere sulla linea di uno solo del strozzamento del tratto ristretto a quello superiore. Sicché questo tratto ristretto può omologarsi al connettivo cerebropedale e pleuropedale fusi Bisogna insieme. {Pleurohranchus) edivardsi, in cui il notare sistema che nella nervoso Berthella centrale ha © Biodiversity Heritage Library, http://www.biodiversitylibrary.org/; www.zobodat.at Contribuzioni allo studio della Phylliroe bucephala Péron & Lesueur. 119 molte somiglianze con quello della Phylliroé bueepkaki, si trovano costantemente separati i detti connettivi: e nella Tritonia koiìibergi, in cui vede chiaramente si anche esistono i il ganglio superiore diviso in due lobi, detti connettivi molto corti e separati da una pic- cola fessura. Dal che in PhyUiroe la prima commessura sottoesofagea fatto appunto nasce dal lato maggiore, e che mostra tutti caratteri i si decommessura subcerebrale degli altri Opistobranchi duce eh' essa è da considerarsi veramente tale come appunto ha già sostenuto I'Iherixg. Mentre la seconda commessura, nascendo dal ganglio inferiore, che è il ganglio pedale, deve ritenersi come parapedale e non come viscerale. In ultimo se si fa un confronto fra di Marionia bkiinviUea, di il sistema nervoso di Tritonia liombergi^ della , e quello Acanthopsolis [Facclina] coronata^ di PhijUiro'é bucephala rileva una perfetta uguaglianza mente si risulta che i viscerale dei esemplare anomalo di primi, corrispondono al facil- commessura la ai nervi viscerali della Phylliroé. è la fusione di due ganglii, di quello suo lobo anteriore più sviluppato, e di quello pleurale, corrispondente al suo lobo posteriore Il 18), Conclusioni. Ogni ganglio superiore cerebrale corrispondente 2. (Fig. comportamento, e dippiù due connettivi pleuro-viscerali, formanti 5. 1. dell' da me più volte ricordato meno sviluppato. ganglio boccale unico è omologo ai due ganglii degli altri Nudibrauchi. 3. Nel sistema nervoso della PhyUiroe bucephala tendenza alla formazione di ganglii accessorii fori, (es. v' è una grande ganglii dei rino- ganglio del nervo genitale, ganglii del reticolo peristomacale, ganglii dei nervi viscerali). 4. sura Esistono 4 commessure o 5 se interboccale. Di queste (commessura iutercerebrale), si considera anche la commes- commessure, le altre tre una è sopraesofagea sono sottoesofagee (commes- commessura pedale, commessura parapedale). Manca completamente una commessura viscerale. 6. Nessuna delle commessure sottoesofagee, ne i connettivi cerebro-boccali sono attraversati dal ramo cefalico dell' aorta, ne sura subcerebrale, 5. dalle glandole salivari. Le commessure sono nude, però quella parapedale talvolta pre- senta delle cellule gauglionari. 7. Le fibre della parte ristretta del ganglio inferiore, che © Biodiversity Heritage Library, http://www.biodiversitylibrary.org/; www.zobodat.at Nicola Vessichelli 120 corrisponderebbero a quelle del connettivo cerebro-pedale, mandano un nervo (nervo latero-boccale), come avviene in altri Opistobranehi. talvolta del tutto simile a 8. Esiste un plesso pleuropedale, quello delle Tritonie e dell' Aplysiella e dei Gimnosomi, in questo plesso un' anastomosi Il 9. Si constata osservatori. altri plesso di destra e quello di sinistra differiscono costantecaratteri (es. esistenza di mente per alcuni obliquamente, un nervo che lo taglia ecc.). mostrano tendenza alla fusione. 10. I nervi nervo genitale, nascente dal ganglio pedale, innerva 11. Il pene (che è quindi di il natura pedale). sono poco sviluppati, sopratutto 12. I nervi pedali anteriore. 1' uno sviluppato sistema nervoso stomato-gastrico, com- 13. Esiste posto non veduta dagli un ganglio unico (= due ganglii) con due nervi radulo- di salivari, con due nervi faringei e con due nervi esofagei, e di un reticolo peristomacale a larghe maglie losangiche fornito di gauglii Talvolta esiste anche un ganglio esofageo. accessorii. 14. 11 sistema nervoso della PhylUroe bucephala è evidentemente eutineuro e notoneuro. Rudimenti del piede. III. La regione ristretta del corpo della PhylUroe che segue al capo è stata dagli autori designata col nel margine ventrale, neo si forma ovale, lungo 2 di facilmente per principio della (Fig. 1, 28 — il nome di collo; dietro di questo, nota sempre un evidente ispessimento cuta- — 3 mm., che ad occhio nudo suo colore bianchiccio. si Esso termina a distingue livello del massa genitale, un po' innanzi al cieco antero-ventrale Quantunque questa regione caratteristica del mar- 30). gine ventrale sia stata notata da quasi tutti gli osservatori pel fatto ad essa trovasi attaccata nella maggioranza degli esemplari una piccola e caratteristica idromedusa, la Mnestra parasitica^ pure che r ispessimento in questione non è stato da alcuno particolarmente studiato nella sua struttura. Appena incidentalmente il Chun nella sua PhylUroe trematoidcs ventosa con Ed il il Günther quale 1' lo come un processo a mo' descrive animale aderiva a colonie di Halistemma. di nota brevemente che la gola della PhylUroe buce- phala è invariabilmente distinta per lo speciale sviluppo di cellule glaudolari anche in individui sui quali sembra non si sia mai attac- cata la Mnestra. Questo ispessimento, colorato coli' ematossilina di Mallory e © Biodiversity Heritage Library, http://www.biodiversitylibrary.org/; www.zobodat.at Contribuzioni allo studio della Phylliroe bucephala Péron schiacciato sotto un coprioggetti anzicchè di lato (Fig. modo da in Lesueur. 121 poterlo vedere di fronte mostra nel mezzo un solco che incomincia 6), posteriormente finisce e anteriormente ristretto parete interna di questo solco si elevano parecchie Dalla slargato. sporgenze della a mo' di increspature irregolari e tortuose, separate da infossa- cute, Per rendermi più preciso conto menti lineari anch' essi irregolari. forma e struttura della carmallume del Come r epitelio alto e neir atto per formare di ripiegarsi Nel fondo di questo labbra. sformano in piccole cellule glandole unicellulari diviene unistratificato, (Fig. 10). numero certo ispessimento (Fig. comprese dano determinando un piccolo cui Un (Fig. 7). vibratile tra le si tra- numerose il si solco si solleva due labbra dello 9). Nelle sezioni posteriori le labbra ciliato suoi elementi i epitelio 1' del fa più si solco s'ingrossa in due il Nelle sezioni successive pieghe di e tra le quali sboccano vede slargato e più approfondito, e un quello di cilindrico abbassa ed si cigliate, anteriori trasversali tagli col Boccardi). del continuazione ispessimento, dell' liquido col primi nei Mallory, ematossilina del (coli' la tionina, figure, le pur rimanendo corpo, modo Mayer, con dimostrano (Fig. 8) questo organo ne ho fatto sezioni tra- di colorate in diverso sversali, in & simile cui avvicinano si ma meno di sacco, Le scopre anche nella parte anteriore. fra' loro, da delimitato sacco di si sal- epitelio accentuato, si cellule glandolar! del solco pedale sono piriformi, piccole relativamente a quelle delle altre parti Hanno lungo del corpo. dalla parte nucleolo, le è rigonfiata grosso ed è colorazioni e stretto collo che della specifiche cellula. Il distingue nettamente si loro quasi sempre spinto verso (tionina secondo il provvisto nucleo, il metodo di Con Hoyer, fondo. dell' muciemateina e mucicarmiuio del Mayer) risulta che sono glandole Esse somigliano grandemente nella loro mucipare. struttura agli elementi della glandola pedale del Gastropteron meckeUi, ed a quelli della glandola impari che sta nella suola pedale dei Prosobranchi. Ciò mi autorizza a concludere che V assieme di queste cellule muci- pare si può senz' altro Considerando che, omologare ad una glandola pedale. come ho di sopra largamente detto ispessimento è innervato dai nervi pedali, logico è dimostrato, il dedurre che esso per la sua struttura e per la sua innervazione possa considerarsi tutti tato di gli altri natura pedale. Quindi anche nella PhylUroe, come in Nudibranchi, esiste un rudimento del piede, rappresen- da detto ispessimento, come è stato già riconosciuto nel Glaucus. © Biodiversity Heritage Library, http://www.biodiversitylibrary.org/; www.zobodat.at Nicola VcsMchelli 122 Dalle osservazioni sia in questa specie lo dell' André sulla Ctihpsis picteti una glandola pedale eategorigamente, anzi ne^'hi formalmente affermi sembra che vi non (pag. 74) per quanto egli piede nella diagnosi del genere e della 1' esistenza del Ciò lascia sjìecie (pag. 72). supporre che un rudimento del ])iede possa trovarsi anche in questa come specie negli altri Phylliroidi. IT. Glaudole cutanee (pretesi embrioni di Mnestra parasitica). Nella metà posteriore della Phylliro'é si trovano speciali gruppi vennero emesse cellulari sul valore morfologico e fisiologico dei quali E molte e differenti opinioni. deve ciò attribuirsi sono accontentati maggior parte degli osservatori superficiale ed hanno tratto le loro conclusioni simili gruppi cellulari esistenti si in animali che la fatto al un esame di per analogia con affini, altri o si son fatti gui- dare da preconcetti in appoggio delle proprie interpretazioni. D'Orbigxy Il Müller come considerò li credette li organi apparati speciali correlazione con la funzione respiratoria, nella P/njlliroe organi branchi. respiratorii respirazione. di glandolari, ma Il ritenne in li non avendo potuto trovare come negli altri Nudi- speciali, Leuckart, pur facendolo con riserva, credette più queste formazioni come accumuli nutritivi Il considerare naturale di paragonabili al corpo grasso degli Artropodi. Il Gegexbaur e il Mül- ler, facendone un esame obbiettivo, limitato però alla semplice dissezione, le dichiararono notando che tico. scere dal glandolari, senza specificarne la natura, pur loro contenuto veniva ad intorbidarsi con Bergh, pur osservando che non Il il il gli 1' acido ace- era riuscito di ricono- tubo escretore comune alle cellule di ciascun gruppo, veduto Leuckart Müller e disegnato dal nione di questi ultimi, ma e dal Gegexbaur, accettò 1' opi- nel 1892 aggiunse che lo sviluppo di questi organi doveva forse avere un rapporto con la riduzione del sistema renale, che nella Phylliro'é è rappresentato Tale interpretazione fu da Calipkijlla, lui come ebbe a dimostrare cun r organo centrale renale è lari sparse in tutto (1902) il il GüxTiiER lavoro del il in Müller ridotto, corpo, le delle pretazione del morule di GüxTHER, parafiitica^ Gegexbaur senza neppure suddette (jucste Idromeduse. le il Trixchese, Recentemente contenenti acido urico. conclusioni, credette di riconoscere nelle Phijlliroe sue ricerche ed esistono delle cellule glando- un lavoro sulla Mnestra e del da un semplice sacco. avvalorata dal fatto che anche nella La pur citando discuterne le formazioni della singolare precedenti contraddizioni, inter- mi spinsero © Biodiversity Heritage Library, http://www.biodiversitylibrary.org/; www.zobodat.at & Contribuzioni allo studio della Phylliroe bucephala Péron a sottoporre nuovo esame a col Lesueur. 123 moderna tecnica sussidio della i gruppi cellulari delle Phylliroe bucephala. Questi gruppi cellulari appariscono ad occhio nudo come piccole macchie biancastre, raccolte costantemente tanto a destra che a sinistra in due distinte zone; 1' una in sopra del cieco postero-dorsale, e r altra del cieco postero-ventrale (Fig. sotto in 1). Né nella re- gione codale ne nella metà anteriore del corpo ed ancora del prossimità cumuli. toto meno in constata la presenza di un solo di questi si Esaminati a forte ingrandimento in esemplari, preparati in (Fig. 2), vedono piede qualunque costituiti sia il da parecchie metodo usato, cellule numero varia costantemente da un minimo gruppi cellulari detti meno più o di sferiche, tre fino il si cui ad un mas- protoplasma è granuloso e contiene un grosso nucleo eccentrico sferico con uno a tre grossi nucleoli. Molti simo di venticinque. gru])pi loro 11 presentano delle cellule con protoplasma più o meno pro- fondamente vacuolato, ridotto talvolta ad un sottilissimo strato periferico (Fig. 5). Osservando lembi essi di cute di staccati dall' animale questi gruppi presentano come altrettante sferette pendule, e parecchi cellulari si lasciano chiaramente vedere un peduncolo mente lungo per mezzo del quale sono attaccati Le sezioni trasversali e sagittali di esemplari, emallume e relativa- comunque fìssati e co- Ehrlich, ematossilina del Mallory, lorati (ematossilina acetica dell' ferrica] sottile alla cute (Fig. 3). carmallume del Mayer, liquido del Boccardi, ematossilina confermano la già descritta struttura dei gruppi cellulari e fanno riconoscere in tutte le masse del gruppo una zona periferica dove sono respinti i nuclei ed talvolta può sorprendersi che continua si questo esiste, lindriche; 1' come scavato nel peduncolo per sboccare queste una zona chiara centrale dalla quale un sottilissimo e corto canalino, origine di si all' esterno distinguono dalle tra di attacco, due cellule altre della cute quando epiteliali ci- per essere molto più alte e per avere un nucleo più grosso (Fig. 3 e 4). I mi autorizzano a considerare i gruppi cellulari di Phylliroe come glandole mucose pluricellulari. Un primo fatto che si oppone ad interpretare questi gruppi cellulari come giovani morule è la costante mancanza di figure cariocinetiche. Sembra davvero strano che in centinaia e centinaia di morule in trattamenti usati e le reazioni ottenute processo di segmentazione, nella massima attività moltiplicativa, non mai potuto sorprendere, nemmeno dallo stesso Günther, qualche piastra equatoriale od un amfiastro o un doppio spirema. Io affermo sì sia © Biodiversity Heritage Library, http://www.biodiversitylibrary.org/; www.zobodat.at Nicola Vessichelli 124 anzi che nucleo presenta sempre la struttura di uu nucleo loro il Alla progressione numerica dei blastomeri di in riposo. 32, affermata dal quali di Günther, oppongo gruppo, cui il limite 2, 4, 8, 16, mìe osservazioni, dalle le che nulla è più variabile che risulta ciascun io il numero delle cellule 32 mi sembra già esagerato. di In conformità a quanto avea già osservato il Gegenbaur ho anche io notato un' esilissima membrana anista avvolgente tutto il gruppo, E che tali eleciò che parla contro la concezione del Günther. menti sono glandolari e non stadi evolutivi della medusa è confortato ancora dal fatto che il Rawitz descrive gruppi cellulari del tutto simili, esistenti nella cute di Pleurohranchus jneckelii, e di na- tura certamente mucosa. Günther non adduce Il in favore della sua concezione teoretica nessun valido argomento, anzi in una parte del suo lavoro sembra Qui è da notare che egli non esitante alquanto nell' ammetterla. cerca di rendersi conto in qual modo le uova deposte dalla Mnestra penetrino nella Phyìliroe nel punto di elezione tacco a PhyUiro'é della Mnestra. Dal ammesso per che fatto i 1' at- più giovani in- sembrano per lo più essere privi di finestra, e non così quelli adulti, egli deduce che, sebbene il numero di giovani meduse, ecceda di molto quello delle Pltylliroe., solo poche dividui di Phyìliroe arrivano ad attaccarsi al detto nudibranco in alto mare. non sono il Günther avvenga acqua, e che perfino la fecondazione nell' In favore di questa corpo della Phyìliroe. con spermatociti e spermatozoi; sono che cellule conuettivali, anche sia la possibilità che le le quali formazioni come furono si compia nel grande che somi- altro non del resto già considerate In conformità di queste interpretazioni egli ammette dal Leuckart. nule, poiché supposizione afferma di che avevano aver riconosciuti nella Phyìliroe corpi glianza E Mnestra libere nuotanti in quantità notevole, che la deposizione delle uova fecondate non pensa state catturate si uova fecondate si sviluppino poi in pia- aprirebbero la via fuori del corpo della Phyìliroe prima che dopo la sua morte, divenendo libere per un certo tempo per attaccarsi poi, sia già divenute adulte od anche prima, ad altre Phyìliroe, ove completerebbero il loro sviluppo. In base a queste due interpretazioni il Günther deduce che la Mnestra si serve della Phylliroii per nutrirsi e possibilmente per nutrire le sue cellule germinali ed Phyìliroe si r associazione avvale di i della Mnestra ([uesti due animali suoi giovani embrioni e che la come mezzo è di difesa: perciò da considerarsi come una sim- © Biodiversity Heritage Library, http://www.biodiversitylibrary.org/; www.zobodat.at Contribuzioni allo studio della Phylliroe bucephala Péron & 125 Lesueur. che un vero parassitismo, e che quindi erroneamente biosi piuttosto detta Mnestra è chiamata parasitica. quanto In all' cumuli cellulari nei giovani questi Günther, essa meno essendo cumuli, assenza di notata dal individui, è soltanto e di minore sviluppati strando r identica apparenza di morule, apparente; questi dimensione, pur mo- diffìcilmente arrivano a si scorgere nei giovani individui non opportunamente colorati ed osser- toto con vati in Due Günther. a debole ingrandimento. lenti altri fatti appoggiano ancora Fewkes, Il la critica alle conclusioni del un lavoro dimenticato dal Günther, a in proposito della Mnestra parasitica fa notare che ciascuno dei quattro presenta a metà della sua lunghezza uno slargamento radiali tubi sacciforme, nel quale non è improbabile che quale la larva passerebbe individui, e nel zione logicamente più certo si sviluppino i giovani primi stadii; supposi- attendibile e corrispondente alla bio- i logia delle idromeduse. Ed non si anche importante è come osserva e disegna alla regione Non caudale matoides il Chun attaccati lo dell' è poi la sola versa, perchè il notare nel caso nostro che la Mnestra solamente alla regione pedale della Phylliroe, ma, attacca stesso Fewkes, può trovarsi anche fissata animale Mnestra che riferisce ad animali sì attacca alla Phylliroe o vice- aver veduti individui di Ph. di pelagici, e cioè a colonie tre- di Hali- stemma. T. Apparato digerente. 1. Glandolo boccali. Nella parte mediana delle cellule connettivali e delle fibre muscolari labiali si osserva un cumulo di grosse cellule glandolari molto sviluppate rispetto alle altre cellule glandolari (Fig. 13). ammassate in sotto dell' epitelio interno del labbro, che Esse sono ivi mostrasi molto alto in confronto dell' epitelio esterno. Queste cellule (Fig. 11, 12) sono piriformi a collo largo e non nettamente diviso dalla parte rigonfiata della cellula. falcato, Hanno un grosso nucleo è quasi sempre addossato plasma nucleo, sferico, talvolta anche a contorno molto netto, e provvisto di uno o due nucleoli. si al fondo della cellula. mostra di aspetto molto spongioso. distale del collo di dette cellule si Presso Il 1' Il proto- estremità osservano spesso gruppi di grossi granuli giallognoli, che sono specialmente addensati presso lo strato epiteliale interno del labbro, dove appunto le cellule glandolari vanno © Biodiversity Heritage Library, http://www.biodiversitylibrary.org/; www.zobodat.at 126 Nicola Vessichelli a terminarsi coi loro non prima da cellulari, derarsi a mio avviso altri del Gasteropodi, piede, dunque dette tra colli cellule le da consi- riconosciuti e descritti, sono altri omologhi alle glandole labiali o boccali degli da non confondersi con le glandole del labbro anche da alcuni autori glandole labiali. Versano loro secreto nello spazio eh' è tra le labbra e le mascelle. il 2. Funzionamento dello stomaco. lo stomaco come una pompa aspirante per Funzionando e brusche dilatazioni e successive sue contrazioni, massima parte digestione, avvenuta in dal Questi gru])pi epiteliali. lume dei lobi Che l'intestino. le forti residui i nei lobi epatici, della precipitano si nella cavità gastrica per entrare poi nel- stessi avvenga principalmente nei lobi epatici come è stato osservato e studiato in altri Enriques (1902), è dimostrato dal fatto che, la digestione nella Phylìiroe hucephala^ Opistobranchi da P. detto animale di vegetali cibandosi marini, si trovano nella cavità dei suoi ciechi epatici dei residui di alghe più o meno modificati e constatano pure nelle cellule del- dei l' granuli di clorofilla che si epitelio. Il SouLEYET più biicephala, ha visto volte, osscrvaudo esemplari che il loro stomaco si vivi PhyUiroe di riempie sovente d' acqua e che questo liquido risale in seguito nei ciechi epatici senza passare neir intestino, quasi, egli dice, una valvola questo canale, ciechi, quest' che, e acqua chiudesse entrata di 1' dopo aver soggiornato un certo tempo nei è cacciata al di fuori per la contrazione successiva di questi organi dello stomaco. E da notare ancora che al cieco epatico superiore 1' epitelio di Tra piccoli i che avevano diverticoli. esterno al cieco Nel i caratteristico intestino in modo postero-dorsale, epatici (ciechi) giovane più da me esaminati, ne ho Fliylliro'é tubi di essi strozzamento dei se posteriori ciechi i fuori. in- diverticoli posti innanzi Nel posteriori. esemplare esisteva un solo diverticolo quasi presso cieco postero-ventrale verso con dei ne notavano uno ed anche uno esterno ed uno terno nel cieco postero-ventrale, tutti e tre al 1' Ciechi epatici. esemplari di diversi tre quasi tutto molto la cavità. 3. osservati stomaco vicino mostra un' introflessione tubuläre sporgente nella sua cavità e continua lungo da restringerne ciliato dello 1' secondo estremità del Nel terzo esemplare si osserva- © Biodiversity Heritage Library, http://www.biodiversitylibrary.org/; www.zobodat.at Contribuzioni allo studio della Phyliiroò' bucephala Péron vano due diverticoli, ventrale, dietro uno esterno ed uno interno strozzamento. suo il notato che nelle Bolidi adulte, un canale sempre unico del punto in cui nasce l' il Lesueur. 127 cieco postero- al come Inoltre, & il Fischer ha del fegato sbocca per lobo destro sul lato destro del tubo digerente in avanti anche nelle Phylliroé ho osser- intestino, così vato che costantemente uno dei lobi epatici (lobo ventrale) nasce con un mentre canale, solo anteriormente distinti, l' altro all' nasce con due canali dorsale) (lobo In un solo esemplare poi ho instestino. notato la completa atrofìa del cieco epatico dorso-cefalico. YI. Sistematica. Il genere Phylliroé fu dapprima collocato dal Péron e dal Le- Leuckart sueur tra gli Pteropodi; di poi dal podi; il Rang lo tra Bifori nella famiglia delle Salpe, i Tunicati. 11 ascrisse al gruppo degli Acefali Souleyet, che per il messo fra gli Etero- d' allora e propriamente fu ritenendolo affine ai moderni primo riconobbe nel gruppo dei Nudibranchi; fu lo classificò che nelle sue memorie mise ancora in evidenza le conclusioni del convalidavano che avvicina le sue vere seguito dal altri affinità, Leuckart caratteri che Souleyet, non divise dal Macdonald Phylliroé ai Pteropodi. le Questa prima incertezza nel determinare la posizione tassonosi spiega coir osservare che questo genere o mica della Phylliroé non presenta distintamente i caratteri che servono di base ai diversi sistemi di classificazione proposti per del tutto. Quindi le sue vere sono state messe in rilievo dal il affinità, tipo dei Molluschi o Souleyet allorché questi, esaminando r organizzazione interna di parecchi Gasteropodi, Phylliroé, Phylliroé quella osservazioni del rapporti tra molti scoprì con dei l' Gasteropodi van Beneden e del ne manca sfuggite ai primi osservatori, e tra questi delle organizzazione interna delle nudibranchi. Nordmann In base alle sullo sviluppo delle Bolidi e dei Tergipes, rassomiglianti nei primi tempi della loro vita alle Phylliroé per la tarda comparsa delle appendici branchiali dopo quella degli abbozzi del fegato (organo che più esattamente vien detto glandola digerente), ed alle ricerche dell' che illustrarono dei Nudibranchi nei quali i sinuano nelle appendici respiratorie esterne, Alder e dell' ciechi epatici ma si il Souleyet e sulle connessioni col s' in- 1' assenza dimostrò, fondandosi sulla loro struttura tubo digerente, fisiologico dei quattro ciechi non ramificano sola- mente nella cavità viscerale (disposizione che concorda con delle branchie) Hancock, 1' esatto valore morfologico e che partono dal tubo intestinale, consi- © Biodiversity Heritage Library, http://www.biodiversitylibrary.org/; www.zobodat.at Nicola Vessichelli 128 Térun derati erroneamente dal nuti come lobi del fegato dal e dal Lesueur come branchie, Blainville, il quale li omologò e rite- ai ciechi Le conclusioni del Souleyet sono state conferdi H. Fischer (1891) sullo sviluppo del La posizione sistematica assegnata dal fegato nei Kudilnanchi. Souleyet al genere Phylliro'é fu accettata dal Müller, dal GegenBAi'R, dallo Schneider, dal Costa, dal Panceri, dal Pelseneer, dal Vayssière, dall' Liering e dal Bergh, che studiarono la Phylliroe. epatici dei Nudibranchi. mate osservazioni dalle Lo Schneider (1858) in un suo lavoro sullo sviluppo di Phylliroe^ per quanto molto incompleto, riconobbe ontogenesi, con quella i i quali, escludendo ogni Egli Nudibranchi. altri caratteri, ricavati dalla affinità con i Pteropodi, confermano dà una descrizione della larva di Phylliroe del tutto simile a quella dei Gasteropodi. terzo giorno dopo la deposizione delle uova, plice, e nel quarto giorno la d' un guscio univalve e del Osserva sin dal una corona orale sem- formazione del velo; constata l' esistenza muscolo retrattore dorsale, e V assenza corone cigliari secondarie e trasversali che delle tre nelle larve dei Pteropodi e Gimnosomi, si osservano che perdono la conchiglia nel corso dello sviluppo. Esaminando poi altri Nudibranchi, cioè: 1° ano ed si i rapporti che la Phylliroe presenta con gli rilevano parecchie somiglianze con le Tritonie, orifizio renale laterali (destri) spinti posteriormente; 2° cuore asimmetrico con ventricolo a destra della linea mediana; 3° radula molto larga simile a quella della ScyUaea; 4° appiattimento laterale; 5" riduzione del rene in un sacco non ramificato, e sua scomparsa totale nel genere Acura ; 6° condotto genitale diaulo e condotto femminile non biforcato; 7° fegato contenuto nella massa viscerale; 8° sistema nervoso sullo stesso tipo, solo per la da quello delle Tritonie ma zione dei connettivi cerebropedali e cerebropleurali, e per della commessura differente maggiore concentrazione 1' (spari- assenza viscerale, e simile specialmente a quello di alcune alcuni Tectibranchi [AplysieUu) per 9" commessura parapedale presenza di un plesso pleuropedale; Tritonie [Dendroìiotus] commessura pedale e di la e lunghezza uguale, chiuse in guaine distinte, senza nervo parapedale; 10" nervi pedali, nervo genitale, ganglii stomato-gastrici di simili a quelli che si 11" graduale spostamento, durante lo svilujìpo, denza Marionia\ peri-esofageo; 12" ten- osservano nella alla formazione di parecchi ganglii accessorii (gangli olfattivi e ganglii genitali); 13° esistenza di un rudimento di piede rappre- © Biodiversity Heritage Library, http://www.biodiversitylibrary.org/; www.zobodat.at bucephala Péron Contiibuzioui allo studio della Phylliroö & Lesueur. uu ispessimento cutaneo ventrale racchiudente seutato da 129 la glandola pedale caratteristica dei Nudibranchi. Da quanto ho innanzi esposto risulta che la Pln/Uiroe annoverata fra Nudibranchi va ravvicinata (Pelseneer) i quali oftVono le maggiori aftinità con ascriversi alle Eolidi, come pretende Bkrgh. debbono (con le alle Tritonie, le Tettibranchi i Ihering. l' non possono e , seguendo Esse, il Acura] costituire la distinta famiglia delle Phylliioidae. Quantunque Bergh, fondandosi quanto era noto per nali e su avesse raccolto di il in forme conosciute tutte le relativi i caratteri credo utile di riassumere di nuovo in breve specifici, dei generi famiglia, quadro da e Phylliroidi, di specie, Beegh ha proposto, lui forme delle e ])ubl)licazioni lo stesso altre sue osservazioni perso- dei precedenti ricercatori, gli studii un quadro sistematico attribuendo a ciascuna Phylliroidi, sulle generici e caratteri della perchè nelle diverse sue sia apportate aggiunte e modifiche al nuovi lavori sono sia i perchè stati poi pubblicati su mie proprie ricerche ren- le dono necessarie altre modifiche ed una più precisa sinonimia delle specie di PhijUiro'é oggi conosciute. Famiglia Pbylliroidae (BergL). Psilos ornata, Blaix ville, 1825 pag. 484. Pbylliroidae, Bergh, 1873 pag. 210. Corpo Capo foliaceo, molto appiattito lateralmente. distinto, abbastanza grande, proboscidiforme, con due lunghi rinofori. Tentacoli labiali nulli. Senza branchie; respirazione cutanea. Piede ludimcLtale o nullo Ctilopsis?) mento ventrale che trovasi dietro voluminoso, a simile quello lamellose, oblunghe e forti con mato di ridotte. file piccolissimi denti Lingua alta e margine due denticolati dall' possono essere ficati. due Ano Mittheilungeu anche molto con radula, costituita da numerose lati: una e denti laterali (pleure) non molti, debolmente dall' altra parte. Apparato digerente (glandola digerente) con e Mandibole o processo masticatorio ar- deute mediano (rachiale) con cuspide allungato, denti- di denti; colato ai suoi dorsali Bulbo boccale Pleurophyllidiidae. delle pettinati; libera rappresentato dallo ispessi- al collo [Phylliroe]. ventrali) ciechi epatici tre o quattro laterale (destro) o dorsale. a. d. Zool. Station zu Neapel. Bd. IS. (due a forma di sacco, non ramiQ © Biodiversity Heritage Library, http://www.biodiversitylibrary.org/; www.zobodat.at Nicola Vessichelli 130 Organo renale mediano, sacciforme, non ramificato, con orifizio escretore laterale o assente. Gonadi ermafroditiche in numero vario Collare esofageo costituito armato. (da 2 a 6); pene conico da due ganglii cerebro-palleali, per una brevissima commessura sopraesofagea (intercerebrale) uniti una lunga commessura sottoesofagea (subcerebrale) e per da due e ganglii pedali accollati ai precedenti e riuniti tra loro da due lunghe commessure sottoesofagee (parapedale messura viscerale. Commessure nude; cefalico dell' aorta, pedale. Un pedale). e ne dalle glandole Non esiste com- non attraversate dal ramo Un salivari. ganglio boccale ovale unito plesso pleuro- ai ganglii cerebro-palleali per due connettivi cerebro-boccali. Occhi sui margini esterni dei ganglii cerebro-palleali molto distinti per trasparenza attraverso poste sui ganglii pedali, presso La famiglia comprende a) Phylliroe 6?wje i i tegumenti; statocisti voluminose connettivi cerebro-pedali. i tre generi seguenti: con sacco renale. 1 — 3 = Eury65, = Philyrine Menke 1844 77. 6; PÉRON & Lesueur 1810 EscHSCHOLTZ 1825 Tav. 5, fig. pi. 2, fig. p, p. Corpo che può considerarsi formato da riore, una media ed una cefalica, forma ovale è molto che air anteriore, alta in è ; una anteLa media di tre regioni, posteriore codale. ed è unita per mezzo di un breve forma di collo ed alla posteriore bue, testa di che è nettamente distinta da essa per la presenza di due concavità dorsale e ventrale, troncato. fori — Capo contrattili, ciechi (a destra). Le sottili, epatici ed in parte retrattili in una guaina rudi- indipendenti alla base. Piede rudimentale. (due dorsali e due ventralii. Ano si riducono a due solamente: Péron & Lesueur Cantraine 1841 pag. Phylliroe hucephala epatici curvati, quelli 1. e. tav. 3, fig. 1 — 3; 44. posteriori coartati Gonadi ermafroditiche biancastre inferiormente; sempre di due. laterale Sacco renale molto vasto con poro a destra. specie di questo genere Sacchi con due lunghi rino- distinto proboscidiforme, semplici mentale, lunghi e Quattro che la rendono relativamente bassa, con apice ben nel mezzo. in numero Habitat: Mediterraneo, Oceano Atlantico. Phylliroe atlantica Bergh. Sinonimi: Pli. hucephala Souleyet (Atlantico); Ph. rosea d'Orbigny © Biodiversity Heritage Library, http://www.biodiversitylibrary.org/; www.zobodat.at Contribuzioni allo studio della Phylliroe bucephala Péron (Pacifico) Ph. ; diano) (Pacifico) Ph. rubra ; Quoy & Ph- amhoinensis : Eschscholtz liclitensteinii Quoy & Gaimard in — 6. Ph. punctulata in- indiano). non posteriori quelli 131 coartati nel inferiormente per lo più castagne, Gonadi ermafroditiche numero da 2 ; Lesueur. Gaìmard (Oceano 8c Gaimard (Oceano Sacchi epatici non curvati; mezzo. (Pacifico) Quoy & Habitat: Oc. Atlantico, Oc. Pacifico, Oc. indiano. Ctilopsis E. Capo non nettamente André. Rinofori tozzo. distinto, corti e grossi, subconici, riuniti alla loro base. Eegione codale breve, larga, poste- riormente bruscamente troncata. Piede? (due epatici Sacco renale dorsale. con ermafroditiche in numero di Ctilopsis picteti E. poro a Ano marginale Occhi destra. Tre ciechi André). (nullo, ed uno anteriore, André). posteriori distinti. Gonadi tre. André 1906 pag. 72 pi. 1. Cieco epatico anteriore molto breve, posteriori rettilinei paralleli. Una fra delle gonadi ermafroditiche fra il cieco epatico posteriore i ciechi ventrale ed posteriori, il 1' altre due margine ventrale del Habitat: Amboine. corpo. Ctilopsis {Phylliroe) Chun 1889 trematoides pag. 546. Habitat: Canarie. b) senza sacco renale. Acura H. & A. Adams 1855. Regione codale del corpo allungata e filifonne; mancanza del sacco renale. (Piede?) Acura lanceolata Bergh. Habitat: Filippine, Oc. Pacifico. Acura jJelagica H. & A. Adams. Habitat: Atlantico. E prima il che io termini la relazione di queste mie ricerche sento dovere di dimostrare la mia riconoscenza verso celli, che ha diretto questo mio lavoro, e verso il il Prof. Monti- Dott. Taglla.ni che m' ha guidato nella tecnica microscopica. 9* © Biodiversity Heritage Library, http://www.biodiversitylibrary.org/; www.zobodat.at Nicola Vessielielli 132 Bibliografia. 1896. Audré, E. 1. MoUusques d'Amboine. l'Arcbipel diins Malais. in: Voyage de M. Bedot Tome lievue Suisse Z. et C. Pictet 4 pag. 395—405 pi. 17. 2. Supplement aux MoUusques d'Amboine et description (run nouveau genvc de la famille des Phj'llirhoides. ibid. Tome 14 pag. 71 lyOG. pl.l. 1871. 1. Beiträge zur Kenntuiss der Mollusken des Sargassomeeres. Verb. Z. Bot. Ges. AVien 21. Bd. pag. 1273 Taf. 11—13. 2. Malacologisehe Untersuchungen, in: Semper, Reisen Archipel Philipp. Wiesbaden 2. Th. 2. 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C.S.C. e. esofago. ep.c. epitelio cilindrico. ep.p. epitelio pedale. g. ganglio. g.e.v. gauglii cerebro-viscerali. g.d.r. ganglio del rinoforo. g.e. gonade ermafroditica. gl.p. glandola pedale. g.m. glandole mucose. g.p. ganglio pedale. g.s.g. ganglii stomato-gastrici. t.gl. infossamento glandolare. l.gl. lacuna glandolare. m.g. massa n. nucleo. genitale. Tav. Fig. 1. Fig. 2. Fig. 3 e 5. X 8. Figura d' insieme della Phylliroe hucephala. Una glandola mucosa pluricellulare della cute vista per trasparenza da preparato in toto fissato in liquido di Flemming (supposta morula di Mnestra parasitica del Günther). 4. X 340. Sezioni di dette glandole che mostrano lo sbocco esterno. zione in liquido di Flemming; senza colorazione. Fissa- X 340. Fig. 5. Sezione di dette glandole per mostrarne la struttura. Fissazione in 340. sublimato acetico. Colorazione con carmallume di Mayer. Fig. 6. Figura X d' insieme del piede schiacciato in senso dorso-ventrale visto di fronte, in cui si fossamento nervi pedali. Fig. nota la dell' epitelio del gronda ventrale con le due labbra. 1' infondo della gronda e le ramificazioni dei X 6ö0. 7—9. Sezioni trasverse del piede a diverse altezze. Fissazione in mato acetico. Colorazione con carmallume di Maver. 340. X subli- © Biodiversity Heritage Library, http://www.biodiversitylibrary.org/; www.zobodat.at Contribiizioni allo studio della Phylliroe bucephala Fig. 10. Porzione della fig. Péron & Lesueur. 9 a più forte ingrandimento per mostrare tegumento del piede. il Fig. 13. Fissazione in sublimato acetico. Sezioni di glandolo boccali. lorazione con carmallume di Sezione longitudinale del labbro, vi si scorge il complesso delle glan55. Fissazione e colorazione come sopra. Sezione trasversa dei ganglii superiori del cingolo esofageo. Fissazione in X sublimato, X Mallory. Fig. 15. colorazione sopra. X 340. Sezione traversa del ganglio boccale. X sopra. Tav. e. insieme del sistema nervoso. Figura Fig. 18. Gangli del collare esofageo con d' cerebrali e relative X esemplare anomalo. Fig. 20. Fig. 22. Fig. 23: X 55- radici dei nervi e delle esemplare anomalo. radici Gangli del reticolo lato. X 55. cellule nervose. rispettivi nervi nei loro rapporti topografici. Fig. 27. Gangli di sinistra (con la parte dorsale situata in basso) Fig. 28. Metà Fig. 29. Metà la Fig. 30. i nervi nei loro rapporti topografici. sinistra del sistema sinistra del sistema ed i X 55. rispet- X 55. nervoso (idem) di un esemplare normale con disposizione dei nervi pedali. X 34. nervoso (idem] di un esemplare anomalo con disposizione dei nervi pedali. Una X 340. X 340. peristomacale. X 400. Gangli di destra con la Da un esem- X 55. Fig. 26. tivi Da un nervose del lato sinistro. 55. Metà destra del sistema nervoso visto di Tratto della commessura parapedale con Anastomosi del plesso pleuropedale. Fig. 24 e 25. commes X 55. Gangli cerebrali e relative radici nervose del lato destro. plare anomalo. Fig. 21. le Da un sure che da essi partono. Gangli Fissazione e colorazione come 340. Fig. 17. Fig. 19. con ematossilina fosfomolibdica del 340. Sezione sagittale di un ganglio superiore in cui si vede il restringimento accennante all' origine dei due gangli. Fissazione e colorazione come Fig. 16. Co- X 340. Mayer. dolo boccali. Fig. 14. punto X 850. in cui r epitelio del piede si continua nel Fig. 11 e 12. 135 X 34. delle disposizioni dei nervi pedali (idem). X 34. iltllliii (I.Xvnl.SliiUon zXatpi I Uil IS. © Biodiversity Heritage Library, http://www.biodiversitylibrary.org/; www.zobodat.at © Biodiversity Heritage Library, http://www.biodiversitylibrary.org/; www.zobodat.at M,ll/l.tn/./^<t'/ ••/iitii'ii / Xr,i/ii / !!</ liS © Biodiversity Heritage Library, http://www.biodiversitylibrary.org/; www.zobodat.at