Mittheilungen aus der Zoologischen Station zu Neapal

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105
Contribuzioni
studio
allo
&
Péron
bucephala
Phylliroè
della
Lesueur.
Ricerche del
Dr. Nicola Vessichelli.
Con
I.
La
6.
Introduzione.
Phylliroè bucephala fu rinvenuta e descritta la prima volta nel
PÉRON & Lesueur, che
1810 da
di
tavole 5 e
le
la raccolsero nelle
Per quest' unica specie stabilirono
Nizza.
ad
in seguito
Degli
il
acque del golfo
genere Phylliroè che,
ulteriori ricerche, si arricchì di altre specie.
alcuni
osservatori
forme esterne,
altri
limitarono
si
descrizione
alla
cercarono piuttosto di indagarne
1'
delle
intima orga-
nizzazione.
Malgrado
proposito,
di
questi
non
ed accurate ricerche sinora pubblicate
le
diverse
vi
è perfetto accordo su tutti
specialmente
animali,
La divergenza
nervoso.
r animale
ed
trasparente
osservazione
in
toto,
di
i
per
i
in
punti della anatomia
quanto
riguarda
il
sistema
vedute ha origine dal fatto che, essendo
offrendo
diversi
quindi
maggior comodità
organi vennero
d'
alla
ordinario studiati
per trasparenza o più di rado con la semplice dissezione di esemplari conservati in alcool,
di tecnica
senza
il
controllo degli opportuni metodi
microscopica.
Per consiglio del Prof. Monticelli ho intrapreso perciò nuove
ricerche su alcuni punti della organizzazione della Phylliroè.
La
sueur, e
specie da
non
me
studiata è la Pì/ylliroè bucephala Péron
&
Le-
la Phylliroè bucephala Souleyet, che invece è la Phylliroè
atlantica Bergh.
M' importa
di
bene assodare
la
specie sulla quale ho fatte le
mie ricerche perchè, non ostante la esatta descrizione del
e
la
più
precisa
determinazione
dei
caratteri
Cantraine
specifici
data
dal
.
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106
Bergh prima
Panceri avessero
espressamente fatto rilevare che la specie del Souleyet ditferiva
notevolmente dalla tipica forma di Péron & Lesueur, tuttavia
Leuckart,
e
sebbene
il
dopo
e
il
questo errore tassonomico apparisce ancora oggi nel trattato di ana-
comparata
tomia
Ph. buccphala
La-xg,
del
quella
^
in
cui
riportata,
è
dal
studiata
specie
della
come figura di
Souleyet, cioè
Pk. atlantica.
Tjrli
e
esemplari avuti in esame provengono dalle acque di Capri
mi vennero cortesemente
Stazione zoologica di Napoli
forniti dalla
già fissati, in parte in acido cromico, in parte in liquido del
ming debole,
Sulla
sezioni,
sulle
maggior parte in sublimato
in
tra
e
Con vantaggio sono
Heidexhaix,
tionina.
talvolta
ricorso
all'
in
la
azione
pratica
miscela
della
Particolari notizie dei metodi
delle
massa
risultati
Mallory.
del-
Boccardi,
alla
del
dissezioni
macerante
ho
dell'
sottoposto
Apathy.
ove occorra, darò nei
seguiti,
e
dal
ematossilina ferrica
liquido del Biondi, a quello
al
all'
migliori
i
e dall' ematossilina molibdica del
Per agevolare
animali
gli
ho ricevuto
coloranti
i
carmallume del Mater
l'
acetico.
da me usata dirò che ho colorato
tecnica
Flem-
singoli
capitoli.
IL Sistema
1.
Péron & Lesueur
nervoso.
Riassunto storico.
breve
nella
illustrazione
della loro
specie
non descrissero uè disegnarono il sistema nervoso. L' Eschscholtz fu
il primo a darne notizia nel 1831, in una nuova specie, la Phyllìroe
lichtensteinii, per la quale nel 1825 aveva stabilito il genere EurijEgli descrisse
diee.
1'
il
sistema nervoso come constituito da due nodi,
uno doppio sopraesofageo,
QuoY & Galmard
[Ph. amboinoisis,
del
dorsalmente
ganglio
come
delle
riconobbero
1'
altro semplice sottoesofageo.
Tanto
nuove
specie
1832,
rosea,
all'
accessorio,
riconobbero
esofago;
che
si
1'
il
loro
d'Orbigny nel 1835,
esistenza di quattro ganglii,
ma
sfuggì
trova
alla
commessure sottoesofagee,
gli
le
stabilendo
rubra e ininctulata)^ che
descrivendo la Ph.
situati
nel
loro
la
presenza
così
base di ogni rinoforo,
e del ganglio
boccale, e non
organi di senso 'occhio e statocisti
Il Souleyet nel 1839 e dopo nel 1846 diede la prima descrizione
sommaria del sistema nervoso e delle statocisti (che denominò otocisti od otoconii) di una specie di Phylliro'é raccolta nell' Atlantico
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Contribuzioni allo studio della Phylliroe bucephala Péron
nome
e distinta col
di Ph. atlantica.
Cantraixe nel 1841 non aggiunse nulla
Il
107
Lesueur.
forma più tardi dal Bergh riconosciuta
che riferì alla bucephala,
da questa differente
&
nuovo
di
alla cono-
scenza del sistema nervoso.
Leuckart
R.
1851 fece notare che
nel
centri nervosi della
i
Ph. bucephala erano rappresentati da un collare esofageo con quattro
dietro
fago,
ravvicinati e collocati sulla faccia dorsale dell" eso-
tra loro
ganglii
Riconobbe e descrisse
faringe.
il
nervosi
(loui
ammise
_anglio boccale;
i
1'
inoltre
posto
reticolare
quali in seguito o
con
esofago
sull'
non sono
ad
esistenza di una sola
Fece cenno anche della presenza
sottoesofagea.
voso
che vanno
cerebro-boccali
(connettivi
ma
occhio,
1'
non dai ganglii superiori
originare dai ganglii inferiori e
di
parecchi
fece
due cor-
i
unirsi
col
commessura
un plesso nerpiccoli
ganglii,
menzionati o vennero addirittura
stati
negati dagli altri osservatori.
anno dopo
Neil'
1852)
Souleyet diede una nuova
il
curata descrizione del sistema nervoso,
notò le due commessure
segni;
inferiori,
cerebro-boccali
connettivi
pleuro-pedale,
omologò
e
Nudibranchi
denti dei
come un aggregato
ganglio cerebrale con
-istema
nervoso
due
la vera origine dei
il
plesso
Così interpetrò ogni ganglio superiore
ganglii,
originati
il
modo
dalla
fusione
e ridusse in tal
pleurale,
Phylliroe
di
Nel 1853
di-
ganglii
diversi costituenti nervosi ai corrispon-
un ganglio
descrizione del
dai
ganglii superiori, riconobbe
dai
i
affini.
di
centrale
dei Nudibranchi.
reggiata
sottoesofagee nascenti
grossi ganglii dei nervi dei rinofori,
i
e più ac-
accompagnata da buoni
alla
forma
tipica
Leuckart aggiunse una
un
di
modo
il
di quello
particola-
di terminarsi dei nervi nella cute
e
nei muscoli.
Nel 1854
il
Gegenbaur ed
studio di tutto r animale,
Souleyet
il
Müller,
confermarono
in
un più completo
risultati delle ricerche del
i
Leuckart, ma negarono 1' esistenza dei piccoli ganglii
ammettendone invece uno presso il dotto efferente:
e del
periesofagei
aggiunsero
,
pochi
cenni
sulla
struttura
istologica
dei nervi
e
dei
ganglii.
Nel 1872
aervose,
e
1873
il
Panceri studiò accuratamente
che vanno alla cute e
ai muscoli,
e rivelò
le
il
terminazioni
potere di fo-
sforescenza di speciali cellule sferiche, diposte sulle ramificazioni dei
uervi
del
cutanei,
che credette cellule nervose, denominandole cellule
Müller, dal suo
scopritore,
mentre
il
Letdig, che
precedenza studiate (1858), le aveva ritenute organi
le
tattili.
aveva
in
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Nicola Vessìchelli
108
quali
il
Costa
nelle sue diverse successive pubblicazioni,
1'
Ihering
Gli altri osservatori posteriori,
(1889),
Pelseneer
il
(1894),
ed
(1863),
Bergh
Chun
il
(1877),
il
Vayssière (1900) banno varia-
il
nostre conoscenze su Phylliroé.
mente contribuito ad allargare
L' Ihering scoprì un' altra commessura sottoesofagea, la subcerele
ed
brale,
ganglii
e disegnò tre con origine dai
Pelseneer ne riconobbe
il
da
inferiori
denominati pedale, parapedale e viscerale.
lui
Tutti gli autori hanno cercato inoltre di stabilire con maggior cer-
tezza
numero
il
nervi,
dei
vere origini
loro
le
ed
innervazioni,
sforzandosi di rintracciarne la più precisa loro omologia.
Pelseneer negò
Il
formanti
il
mento
uno
di
pleuropedale,
plesso
in
dell' altro
mi sono principalmente avvalso
studio io
in
olio
bergamotto od
di
osservarli evitando la
tificiosi
semplice
il
colorati con ematossilina molibdica del
foto,
schiarati
ma ammise
trattato
e per isolare di poi
con
il
macerante
completamente
gli
il
animali,
dell'
Altri
Apathy, per poter
così
dei singoli nervi,
ganglii con le relative
a 90°, nel quale
aggiungevo a mezzo
di
ar-
commes-
erano cou-
una pipetta a poco a
di
liquido macerante fino a sostituzione completa dell' alcool;
r operazione va
animali,
i
Neil' alcool
sure e tronchi nervosi.
e
fatta
richiede
con
molta cautela per non maltrattare
parecchio tempo;
nel
gli
macerante rimanevano
praticavo 1' operazione inversa, fino a ritornare al90°
per procedere alla dilacerazione. ;ll materiale fissato
alcool a
24 ore;
l'
e ri-
ed avevo cura
creosoto,
in
di prepa-
Mallory
minima compressione per non determinare
per dilacerazione studiare meglio la terminazione
poco
accolla-
nervo.
spostamenti dei singoli costituenti del sistema nervoso.
esemplari ho
servati
due nervi
i
Ricerche proprie.
2.
rati
nervose tra
di fibre
con una delle tre branche
di essi
In questo
scambio
lo
indi
in liquido
speciale,
del
Flemming non aveva bisogno
perchè
i
nervi
osmico erano distintamente
in sublimato
acetico
tinti
in
visibili;
bruno
ma
dall'
altro
di
azione
trattamento
dell'
avea bisogno di esser colorato con Y ema-
tossilina fosfomolibdica del
Mallory.
A
controllo e sussidio dei risul-
tamenti ottenuti con questi metodi, soprattutto per studiare
reale dei singoli nervi, ho ricorso alle sezioni
riale
acido
quello fissato in acido cromico
precedentemente colorato
in
toto
in
serie
1'
o di
origine
mate-
con la predetta ematossilina
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Contribuzioni allo studio della Phylliroe bucephala Péron
del
Mallory
con
o con
carmallume, o a sezioni
il
&
Lesueur.
109
successivamente
tinte
liquido del Boccardi.
il
Descrizione dei ganglii
a)
collare esofageo (Tav. 5 Fig.
Il
1,
e
commessure.
Tav. 6 Fig. 26, 27) è formato
da quattro ganglii tra loro accollati e disposti dorsalmente
all'
eso-
commessure, costituendo quelle sottoesofagee
Nelle Ph. amhoinensis^ rubra,
intero anello.
fago, e dalle rispettive
metà
più della
dell'
(=
punctulata e rosea
QuoT & Gaimard
spostati
ai
e
messura intercerebrale.
negli
troverebbero alquanto
si
maggior lunghezza della comesofageo
collare
Il
a pag. 130) secondo
infra
gangli
su
esemplari
negli
esofago,
per
adulti,
il
bulbo fa-
il
successivo allungamento del-
Dei quattro ganglii,
sposta alquanto indietro.
si
mentre
descritto,
esemplari molto giovani trovasi applicato contro
ringeo,
l'
v.
,
i
esofago per la
dell'
lati
Ph. atlantica
d'Orbigny
il
i
supe-
sono più grandi e dì forma quasi sferica, un po' compressi
riori
lateralmente;
di questi,
gl'
laterali
inferiori,
rispetto
ai
primi,
e
più piccoli
sono piriformi, e stanno in connessione obliquamente per
margini ventrali delle facce esterne dei
la loro
parte ristretta con
i
ganglii
precedenti (Fig.
17
1,
—
Una commessura
20).
ma
cortissima
spessa e larga (commessura sopraesofagea o intercerebrale) riunisce
i
due ganglii superiori tra
26
tre (Fig. 1,
—29):
loro.
nessuna di
Le commessure sottoesofagee sono
esse è attraversata dal ramo ascen-
dente (cefalico) dell' aorta, ne dalle glandole salivari.
individui giovanissimi
boccale, che
iu
si
scompare del
tutto negli adulti, in seguito alla fusione
uno dei due ganglii boccali (Fig.
Delle tre
Inoltre negli
osserva distintamente una commessura inter-
17).
commessure sottoesofagee
1'
anteriore, subcerebrale
(Ihering e Bergh), è più gracile e più lunga: essa parte dalla faccia
posteriore
ventrale dei ganglii superiori ed è strettamente accollata
alla
commessura seguente
così
che difficilmente
sicuramente
si
dimostrare
e alle facce interne dei ganglii inferiori,
riesce a scorgerla e ad isolarla.
servendosi,
come
ha
fatto
La
si
può
I'Ihering,
di
preparati di collari esofagei isolati, completi, nei quali sia stata tagliata
la
commessura intercerebrale per potere meglio distendere
collare sotto
Seguono
il
il
coprioggetti.
le altre
due commessure, ben distinte tra
loro, e
ciascuna
racchiusa in una guaina propria, entrambe quasi eguali in lunghezza,
come osservasi
trali
in tutti
i
Esse partono dai margini ven-
Nudibranchi.
ed anteriori dei ganglii inferiori
1'
;
anteriore,
commessura pedale,
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Nicola Vessichelli
110
è
la
grossa e corre parallela
i)iù
all'
pedale del Pelsexeer o viscerale
Ho
meno
altra posteriore,
dell'
che è la para-
Ihering.
molte accuratissime dissezioni per stabilire la presenza
fatte
commessura sottoesofagea, originata dai ganglii
inferiori, che il Pelseneer disegna dietro e parallelamente alla
Questa
commessura parapedale e chiama commessura viscerale.
di un' altra
manca assolutamente, ne
mostrano traccia
molte serie di sezioni condotte allo scopo
le
Bisogna notare che
essa.
di
il
Pelseneer non
occupa della prima delle commessure innanzi descritte
Ihering), e disegna
brale,
mi
lato per intero nel
con la quale
si
modo che
io
resto
ho di sopra indicato,
i
ciò
collare esofageo isola sola
riesce a rendersi esatto conto di tutte le
sottoesofagee e dei veri loro rapi)orti con
del
il
si
subcere-
destra visti di lato;
ganglii di
soli
i
non abbia osservato
fa sospettare eh' egli
(la
maniera
commessure
rispettivi ganglii.
Io sono
convinto che dai gangli inferiori partono solamente
due
una sola dai
ganglii superiori (subcerebrale), ne posso addebitare a dissezioni mal
praticate il non essere riuscito a rendermi conto dell' esistenza di
commessure
una
terza
questi,
(pedale
sottoesofagee
commessura originantesi dai ganglii
mostrando
le loro basi
ed
parapedale)
e
inferiori.
Infatti
molto allontanate dai rispettivi involucri
connettivali, mettono così in evidenza le origini vere dei diversi nervi
prima della loro uscita
pamento nella dissezione,
l'
involucro stesso
dall'
io avrei
;
dato quindi uno strap-
dovuto notare o la lacerazione del-
involucro connettivale del ganglio od a questo attaccato
rimasto
nell' interno;
probabile che
il
il
moncone
che non mi è occorso mai di notare.
ciò
Pelseneer
E
nella dissezione abbia interpretato per
commessura viscerale uno dei rami indipendenti del nervo pedale
(Fig. 27, 29) come meglio farò notare in seguito; op})ure non essendogli riuscito di vedere il tratto iniziale della commessura subcerebrale dal ganglio superiore, non ne abbia riconosciuta la vera origine.
E
poiché la detta commessura passa di sotto
il
ganglio inferiore,
avendola osservata anche alquanto spostata dalla posizione ordinaria,
inferiore e 1' ha
ha creduto che (questa avesse origine dal ganglio
interpretata come commessura viscerale.
Osservo inoltre che
perchè
egli,
mentre
il
Pelseneer
ritiene
il
si
trova anche in contraddizione,
ganglio inferiore come ganglio pedale,
come ganglio cerebropleurale, fa
messura viscerale dal primo (pedale) e non
ed
il
superiore
poi originare la comdall'
altro
(cerebro-
pleurale).
Il
Bergh
nel
suo
primo lavoro ammette solamente due com-
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Contribuzioni allo studio della Phylliroe bucephala Péron
&
HI
Lesueur.
messure, una pedale dai ganglii inferiori, ed ima che chiama viscerale dai gangli superiori
Dopo
prima volta
in cui per la
il
Bergh
in un' altra
commessure,
j
si
comparative
dell'
Ihkking,
parla di una commessura subcerebrale,
memoria sembra accettare
subcerebrale,
origini diverse
I
(commessura subcerebrale).
la pubblicazione delle richerche
pedale,
e
1'
esistenza di
ma
viscerale,
tre
assegna loro
da quelle riconosciute dall'lHEKiNG; poiché dai gangli!
tanto la viscerale quanto la subcerebrale, uo-
superiori fa derivare
tando espressamente che la prima è sempre libera,
mentre
1'
altra
può fondersi in unico cordone con la pedale, restandone talvolta
separata solo nel loro tratto
di
origine.
Noto
che
ha chiamato viscerale la commessura parapedale.
che
i
diversi
osservatori hanno ritenuto
or la subcerebrale,
nervo
pedale
riassunte nel
I'Ihering
qui
Quindi
or quella parapedale, o forse anche un
(Pelseneer).
Le
varie
si
rileva
per commessura viscerale
opinioni
sono
ramo
del
chiaramente
seguente specchietto, nel quale ho cercato
di
mettere
a raffronto le diverse interpretazioni e relativa nomenclatura con le
mie osservazioni e quella da
me
adottata nella esposizione dei
Nomenclatura delle commessure
SOULEYET
sottoesofae-ee.
fatti.
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Nicola Vessichelli
112
commessura
Perciò
interboccale.
si
ganglio boccale degli adulti come
a ritenere
è autorizzati
unico
dei due
fusione
risultato della
il
1'
ganglii boccali primitivamente separati nei giovani, epperò omologhi
ai corrispondenti di tutti gli altri
Descrizione dei diversi nervi
b)
1.
NudibrancLi.
commessure.
e
Nervi che nascono dal ganglio superiore o cerebropleurale
(cerebro-viscerale).
N. del rinoforo (Fig. 1, 17, 21, 26,
tutti
gli
È
27).
Dopo aver
ogni ganglio cerebropleurale.
spiccato dalla parte interna
un corto ramo, che va alla guaina del rinoforo
parti anteriori del tegumento cefalico vicino,
dove
alla base del rispettivo rinoforo
(ganglio
si
quali,
attraversando
il
vaginale) e nelle
reca direttamente
si
oltre
ramuscoli che vanno alla cute circostante,
le
(n.
rigonfia in
Dal quale ganglio,
del rinoforo).
branche
più grosso di
il
nasce dalla parte anteriore della faccia superiore di
altri, e
uu grosso ganglio
a parecchi piccoli
originano due grosse
danno lungo il loro
si
rinoforo,
decorso un grande numero di sottilissimi ramuscoli che terminano
nel tegumento.
osservato,
nervo vaginale (Fig. 19,
Il
un esemplare ho osservato
tre grossi nervi
Ho
come già
29),
l'
partire
invece di due come negli
paralleli
che è una
(all'
origine
delle
branche dei nervi dei
di lato al precedente,
si
—
po' al disotto dell'
faringe, raggiunge
omonimo
il
Nasce
anteriore,
—
27).
Nasce
percorrendo lateralmente
e,
tegumento anteriore della massa boccale e
Presso la base del faringe (juesto nervo
un piccolo gruppo
27].
spinge fino al labbro superiore, mandando
N. cefalico posteriore o 2° nervo cefalico (Fig. 17
labbra.
rinofori)
delle caratteristiche dei Nudibranchi.
parecchi rami al tegumento periboccale anteriore.
di
esemplari.
altri
N. cefalico anteriore o 1° nervo cefalico (Fig. 17
il
In
da uno dei ganglii del rinoforo
constatato anche nella PkijUiro'é la tendenza alla formazione dei
ganglii accessorii
un
Ihering ha
nasce talvolta separatamente dal nervo del rinoforo.
di cellule ganglionari,
parecchi sottilissimi nervi.
il
manda un ramo
le
fornito
quale a sua volta emette
Ciò osservasi solo per
il
lato destro.
Talvolta ho veduto che questo ramo del nervo cefalico posteriore
destro
s'
unisce per un' anastomosi col nervo latero-boccale.
anastomosi partono allora due rami che
nori e percorrono lateralmente
ramo che parte dal nervo
alle parti laterali
il
si
faringe.
di sinistra,
del tegumento della
il
Da
questa
suddividono in rami miCiò non verificasi per
quale
si
il
biforca e dà rami
massa boccale.
ü
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&
Contribuzioni allo studio della Pbylliroe bucepbala Péron
Connettivo cerebroboccale
steriormente dal margine ventrale
e,
(Fig. 1,
del
all'
113
Nasce po-
17, 21, 26).
ganglio superiore,
rispettivo
decorrendo da dietro in avanti e da sopra in
nocchio, corre lateralmente
Lesueur.
sotto,
esofago, e subito dopo
s'
facendo giinserisce al
margine esterno del ganglio stomato-gastrico.
Prima commessura sottoesofagea
17,
26
—
presso
ganglio,
del
faccia
o
subcerebrale
connettivo cerebroboccale,
il
mediana del ganglio
Nervo della
statocisti
17—21, 26—29).
nervo
o
decorre lungo la
indi parallelamente e stretta-
inferiore,
mente accollata alla commessura pedale, circonda
(Fig.
(Fig. 1,
Essa nasce dalla parte anteriore del margine ventrale
29).
acustico
nasce
Piccolo e corto,
esofago.
1'
degli
autori
lateralmente
dalla
ad una grossa statocisti sferica.
19—21, 26—29). Parte dal margine
parte posteriore del ganglio e va
Nervo laterale
del
posteriore
(n.
tre
della statocisti).
branche:
(Fig.
a)
1,
17,
ventralmente,
ganglio,
presso
il
nervo precedente
destro poco dopo la sua origine
Il
dorsale
(n.
palleale anteriore),
si
divide in
che manda rami alla
parte laterale e dorsale della cute della regione anteriore dell' ani-
male;
media
b)
propriamente detto),
palleo- viscerale
(n.
dorsale dello stomaco, corre diritto verso dietro fin presso
coda;
della
tegumento
manda
essa
laterale
ed al
sacco
mezzo
di
renale;
una corta
concorrendo in tal
ai
ventrale
e)
modo
statocisti
dopo
la
il
(Fig. 1,
19
17,
in
— 21,
punto di anastomosi con
curva dorsale dello
dei quali
(nervo
va
tratto
principio
epatici
dorsali,
al
gastrico-dorsale),
s'
che
stomaco e
26
mezzo
—
29).
al
quale trovasi allogata
Questa branca ventrale
nervo genitale
il
là si
si
dirige verso
suddivide in tre rami, uno
alla vicina cute e gli altri allo stomaco.
Noto che costantemente la branca media del plesso del
,.
simo punto,
d'
per
unisce al nervo genitale,
destro è più spessa delle altre due e le branche partono dal
tratto
al
cuore
alla costituzione del plesso pleuropedale di
figura irregolarmente poligonale,
la
ciechi
e spessa anastomosi
il
rami dorsali che vanno
solo numerosi
dorsale,
e
il
più
la
lunga e la più grossa, che nel suo decorso secando di lato
sicché sembra che la branca media,
origine
del
nervo laterale,
lato
mede-
continuazione del
mandi due rami, uno dorsale
ed uno ventrale (n. gastrico dorsale). La
media talvolta dal punto d' origine delle altre due
branche, e talvolta dopo od anche prima di detto punto, manda un
cottile ramo che corre lateralmente allo stomaco, va verso la curva
(n.
palleale
detta
anteriore)
branca
ventrale di questo, indi lungo l'intestino retto fino all'ano.
Mittheilungen
a.
d. Zool. Station
zu Neapel. Bd. 18.
8
Questo
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Nicola Vessichelli
114
(n.
presenta due
viscerale di destra)
parte posteriore dello stomaco, e
comune
1"
i)iccoli
uno presso
ganglii,
la
altro sul punto d' origine del dotto
dei ciechi epatici ventrali.
sinistra, pur avendo la medesima origine e
plesso pleuropedale, manda invece dopo la
un
omologo
costituendo
sua origine un nervo che passa al disotto della statocisti e che,
nervo laterale di
Il
attraversando obliquamente lo spazio limitato dal plesso stesso, incrocia
tronco stesso anastomotico ed innerva lo stomaco.
il
Detto
nervo che può ritenersi come esclusivo dei ganglii di sinistra non è
stato
(n.
riconosciuto
viscerale di sinistra) nasce indiiìendentemente dal nervo laterale, e
può credersi omologo
—
Spesse volte esso
precedenti.
osservatori
dagli
29).
Il
indi continua per
media
nervo viscerale del lato destro (Fig. 19, 27
al
nervo laterale di sinistra poi dà prima la branca ventrale,
e dorsale.
un
due branche,
tratto indiviso, e si biforca nelle altre
Esse mostrano
tutte,
osserva per quelle di destra, quasi
contrariamente a ciò che
si
medesimo spessore.
il
Infine dette anastomosi sono talvolta
poco sviluppate, e quindi
un semplice accollamento di
ha
affermato
il
Pelseneer
in Phylliroe ed in Dendrocome
due nervi,
notus per combattere l' opinione di Hekdman & Clubb, i quali ammisero
1' esistenza di detto plesso in Dendronotus concludendo che un certo
facilmente
numero
si
può credere che
vi sia
passassero nel nervo che va ai cerati, e che
di fibre pedali
quindi questi siano di natura i)edale.
Le
della guaina connettivale dei
pareti
dorsale e nervo
nel punto
genitale)
di
due nervi
unione
si
(n.
gastrico
continuano e
si
ripiegano sul piccolo tratto anastomotico, in guisa da dare sempre,
anche quando
stomosi.
il
manca, un accenno
tratto
Alti-e volte la
esistenza dell' ana-
dell'
parte prossimale della branca ventrale sembra
continuarsi direttamente col tratto anastomotico, mostrando la
sima grossezza.
Dal
loro punto d' unione nasce
il
branca ventrale, formando, alla sua origine, uno sviluppato
triangolare
In
alcuni
come appunto osservasi
casi
lungo
il
tronco
nell' Aplysiella fra
anastomotico
vi
'
mede-
tratto distale della
tratto
Tectibranchi.
i
sono delle cellule
nervose.
2.
Nervi che nascono dal ganglio inferiore.
Nervo genitale
posteriore del ganglio,
(Fig. 1, 17,
e,
con una delle branche del
nervando la cute
19—21, 26—29). Nasce
dopo essersi unito per mezzo
n. laterale,
laterale, va
lungo
il
corre lungo
1'
dal margine
di
anastomosi
esofago e poi, in-
margine ventrale dello stomaco e
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Contribuzioni allo studio della Phylliroo biicephala Péron
termina,
ramificandosi,
presso la
massa
e
annessi
altri
gli
similmente innerva
quale
nella
tegumenti
i
ramo più
detto
il
Che
laterali.
pene
il
come appunto
nervo del lato
115
biforca
si
corto innerva
apparecchio genitale,
dell'
serva nella Marionia,
veramente
e col suo
Lesueur.
Quello di destra
gonadi.
nelle
genitale,
&
si
os-
sinistro
nervo in parola sia
il
genitale è confermato, oltre che dalla sua innervazione,
il
anche dalla presenza di piccoli gruppi di cellule gangli onari in un
suo ramuscolo che accompagna il dotto efferente, come per primo
Gegenbaur, essendo anche risaputo che la esistenza di
ganglii accessorii lungo i nervi genitali è una delle caratteristiche
Dimodocchè il pene della Phylliroe è da ritenersi
dei Nudibranchi.
una formazione pedale, come negli Streptoneuri o Prosobranchi,
secondo ha fatto rilevare il Bouvier, e come negli Opistobranchi,
secondo le osservazioni del Pelseneer.
osservò
il
Siccome poi
il
detto nervo genitale nasce dal ganglio inferiore
e propriamente dalla porzione sua più
prossima al ganglio superiore,
a debole ingrandimento in alcuni casi sembra che esso
facilmente
nasca dal ganglio cerebropleurale, come fu creduto dal Souleyet,
e
ultimamente dal Bergh, ciò che giustificherebbe
I'Ihering che
dall'
esame
mente che
toto come dalle
in
sua origine, sia apparente che reale, è dal ganglio
la
come nervo pedale, come
pedale; è quindi da considerarsi
pedale
suo omologo del medesimo plesso negli
il
Neil' Aplysiella ciò vedesi
fra
È
loro.
opinione del-
una formazione pedale. Ma cosi
sezioni in serie, mi risulta chiara-
pene non fosse
il
1'
poi
stato
Buccinum
citato
pedale,
e
altrettanto
e nella
Polycera,
per ciò
in
chiaramente, essendo
dimostrato
dall'
Ihering,
i
tre gangli distinti
Bouvier che
dal
è appunto
Opistobranchi.
altri
nello
stesso
nervo peniale è di natura
il
ha dimostrato
il
Pelseneer
credeva
il
pene innervato dal ganglio
cui
si
nel
Ooniodoris,
pleurale.
Nervo pedale posteriore
17
— 21,
26
—
tutto
il
corpo
della coda, parallelamente alla
nervo laterale.
tresì
è r unico
Nervo lungo pedale
(Fig. 1,
Nasce posteriormente dal margine ventrale del
29).
ganglio, e percorre
del
o
dell'
animale
fino all'
estremità
branca media (nervo palleo-viscerale)
Esso è più lungo di
tutti gli altri
che dà molti rami nervosi
ai
nervi e al-
muscoli della coda.
Dal solo lato ventrale, e ({uindi inversamente di ciò che succede
per la branca
media del nervo
laterale,
manda numerosi rami
cute e ai muscoli della regione ventrale del corpo.
e
degno
di
nota
il
primo
che
si
alla
Tra quei rami
suddivide in molti secondarli,
8*
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Nicola Vessichelli
11(3
i
quali innervano
ispessimento cutaneo del margine ventrale, net-
1'
localizzato, che trovasi dietro
tamente
Lo sviluppo
ramo
di detto
il
così detto collo dell' animale.
è in connessione con lo sviluppo di detto
un
esemplare
molto
grande,
in
ad occhio nudo, detto ramo
corrispondenza era poco sviluppato e fornito appena di qualche
ra-
cutaneo.
ispessimento
cui
in
Difatti
era invisibile
r ispessimento
in
muscolo.
In altri esemplari in cui detto ispessimento era tanto conside-
revole da essere facilmente osservato ad occhio nudo,
lativo
che
non
nervo re-
il
fornito di molti rami secondarii
distribuivano tutti nella detta formazione cutanea.
si
tanto
ma
più grosso
era
solo
per
lato destro che per
il
presentare
alcune
vicino
origine
all'
anomalie;
del
spessore di questo,
Ciò può
forcato.
Altre volte
lo
il
lato sinistro.
Questo nervo può
primo
ramo nasce molto
talvolta
nervo
il
pedale
sembra
per uno
dei
lati
vede nascere dal ganglio
si
ed
posteriore
sicché quest' ultimo
verificarsi
Ciò vale
in
o
è
uguale
di
quel punto bi-
per
e
tutti
due.
inferiore, indipendente-
mente.
In un esemplare
poi,
mentre
il
primo ramo del nervo pedale
posteriore del lato sinistro nasceva indipendentemente da questo dal
ganglio inferiore, quello del nervo pedale posteriore del lato destro
mostrava
la
biforcazione vicinissima al margine del ganglio subito
dopo r uscita dalla membrana connettivale
esemplare
simo
si
di questo.
Nel mede-
vedeva accanto a questa branca nascere
indi-
pendentemente un piccolo nervo che trovavasi solo al lato sinistro.
dopo aver mandato un piccolissimo ramo al collo, andava ad
Esso,
innervare
1'
ispessimento cutaneo,
potrebbe omologarsi al nervo
e
pedale medio delle Tritonie sia per
1'
origine
che per la sua ter-
minazione.
Il
nervo pedale posteriore, allorché è separato dal suo primo
ramo, Inon ne presenta alcun altro prima di passare sotto la massa
genitale.
E da
genitali dove,
notare che quello di destra passa presso
dopo
pedale destro che
il
primo ramo, ne manda
quello sinistro
altri.
gli
Tanto
mandano numerosi rami
orifizii
il
nervo
ai ciechi
ventrali e a tutta la regione ventrale dell' animale.
Il
nervo pedale posteriore
fu
iuterpetrato
nervo genitale, invece fu omologato
LEYET
e
al
dall'
Ihering come
vero nervo pedale dal Sou-
ultimamente anche dal Bergh; esso corrisponde
al
grande
nervo pedale posteriore delle Tritonie.
Seconda commessura sottoesofagea
o
commessura para-
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&
Lesueur.
il
nervo pedale
Contribuzioni allo studio della Phylliroe bucephala Péron
pedale. Parte dal margine ventrale del ganglio
tra
117
commessura pedale.
posteriore e la
Terza commessura sottoesofagea
o
commessura pedale.
Nasce pure dal margine ventrale del ganglio, innanzi alla commessura
precedente.
Nervo pedale anteriore.
Ihering considerato come nervo pedale, nasce ventralmente dal margine anteEsso
riore del ganglio, esternamente alla commessura precedente.
si dirige dapprima verso il collo, poi si divide in due rami, uno
dei quali, più corto,
va
Questo nervo,
alla cute vicina,
corso parallelo al margine ventrale del
ispessimento
1'
dall'
altro indiviso e con per-
va ad innervare
corpo,
Questo nervo corri-
cutaneo (piede).
principio
dell'
sponde
nervo pedale anteriore dei Nudibranchi
al
Nervo latero-boccale.
ristretto del
rami
sottili
dai
visto
si
manda
Non
è stato
tegumento laterale della massa boccale.
precedenti osservatori.
cefalico,
dirige
affini.
Parte dal margine ventrale del tratto
ganglio pedale; esso, dopo essersi diviso in due,
al
forca e racchiude tra le sue
nervo
cioè
due branche
nervo
del
Mentre quello
il
sinistra
di
si
cefalico-ventrale,
([uello
destra
di
obliquamente in sotto ed in avanti da incrociare
di un'
bi-
primo ramo del secondo
condo nervo cefalico, indi, dopo essersi unito presso
mezzo
il
il
il
se-
faringe per
anastomosi col detto nervo, va lateralmente alla massa
boccale.
Nervi che partono dal ganglio stomato-gastrico.
3.
Dal ganglio boccale
rebro-boccali
sei nervi,
che
stomato-gastrico,
o
partono
dai
margini
oltre
esterni,
connettivi
i
si
originano
cealtri
quattro dal margine anteriore e due dal margine posteriore.
Dagli estremi del margine anteriore partono due grossi nervi
(n.
che vanno lungo la parete inferiore del faringe.
radulo-salivari)
Presso r inizio dei condotti delle glandole salivari essi
in tre grossi e corti
rami
:
di questi,
due
si
si
dividono
curvano bruscamente e
penetrano subito nella muscolatura vicina insieme al condotto salivare
terno
e,
dopo aver accompagnato questo per un certo
della
massa
linguale,
innervano
quest' ultima
tratto nell' in-
con
le
loro
ramo si curva verso la glandola salivare dove
manda alcuni ramuscoli. Dimodocchè i due primi possono dirsi
rami linguali o radulari, il terzo ramo salivare. Internamente, dallo
ramificazioni,
stesso
meno
ed
il
terzo
margine del ganglio, partono
grossi
dei
primi,
i
quali nel
altri due nervi (nervi faringei)
medesimo modo, un po' più in-
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118
Nicola Vessìchelli
nanzi dei
nervi radulo-salivari, penetrano nei muscoli
Dal margine posteriore del ganglio nascono poi
fagei) che,
dopo esser passati a
a spire allontanate
del faringe.
due nervi
altri
eso-
(n.
lato dell' esofago descrivendo un' elica
formano
(Fig. 1, 21],
disopra dello strato mus-
al
colare un grazioso reticolo peristomacale a grandi maglie losangiche,
diventano più strette alla parte inferiore dello stomaco, ove
le quali
presentano diversi gruppi
mente grandi
Eccetto
nessun autore ha osservato
1'
intorno
Gegenbaur
solo
un accenno,
di
un
si
sia in rapporto con
reticolo
negato
ho osservato un piccolo ganglio
sol caso
dal
eso-
sull'
ritrova attorno
Kella Phyìliroe
esistenza di un" armatura stoma-
1'
che manca come ho constatato;
interna,
fa
venne
che
stomaco nella maggior parte dei Nudibranehi.
pare esso non
cale
parlato
esofago,
all'
Questo sviluppo dello stomato-gastrico non
fago.
allo
un
in
;
Bergh, che ne
Leuckart ha
Il
con
ganglii
il
esistenza di tale disposizione dei nervi
intorno allo stomaco.
parecchi
quali sono relativa-
alcuni dei
cellulari,
[Fìg. 24, 25;.
ma
la
presenza dei
ganglii accessorii nella parte inferiore dello stomaco è piuttosto da
ritenersi in relazione con
dello stomaco
una maggiore
contrattilità di questa porzione
infra pag. 126).
(v.
Struttura del sistema nervoso.
4.
Riguardo alla struttura istologica dei ganglii voglio notare sola-
mente che
il
ganglio
superiore mostra una disposizione particolare
delle sue cellule nervose (Fig. 15
giacche, invece di essere ordinate
,
perifericamente ed ugualmente intorno alla massa centrale fibrillare,
esse
modo da sembrare
sono distribuite in
una
un' ellissi alquanto strozzata presso
docchè
cui
si
può dividere
il
per
ed un lobo inferiore minore,
sono cellule piccole,
il
ganglio
dalla
ganglio
pleurale),
ganglio
pedale.
Bergh,
che
in
e
più
fusione
che
questa
il
ganglio
in cui
Ciò invece non
inferiore
inferiore
si
sono
verificasi
il
corrisponde
conclusione
ganglio
una bipartizione
unisce
al
osservazione
1*
esemplare di PhìjlUro'é notò
esterno del ganglio superiore ed
con cui
Dimo-
due ganglii (ganglio cerebrale,
di
ganglio
il
Avvalora
un
grandi.
Questa disposizione prova che
inferiore.
risulta
delle sue estremità.
ganglio in un lobo superiore maggiore, in
cellule relativamente molto
superiore
di essere sulla linea di
uno
solo
del
strozzamento
del tratto ristretto
a quello superiore.
Sicché
questo tratto ristretto può omologarsi al connettivo cerebropedale e
pleuropedale
fusi
Bisogna
insieme.
{Pleurohranchus) edivardsi,
in
cui
il
notare
sistema
che
nella
nervoso
Berthella
centrale
ha
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&
Lesueur.
119
molte somiglianze con quello della Phylliroé bueepkaki, si trovano
costantemente separati i detti connettivi: e nella Tritonia koiìibergi,
in
cui
vede chiaramente
si
anche
esistono
i
il
ganglio superiore diviso in due lobi,
detti connettivi
molto corti e separati da una pic-
cola fessura.
Dal
che in PhyUiroe la prima commessura sottoesofagea
fatto
appunto
nasce
dal
lato
maggiore,
e
che mostra
tutti
caratteri
i
si
decommessura subcerebrale degli altri Opistobranchi
duce eh' essa è da considerarsi veramente tale come appunto ha
già sostenuto I'Iherixg. Mentre la seconda commessura, nascendo
dal ganglio inferiore, che è il ganglio pedale, deve ritenersi come parapedale e non come viscerale. In ultimo se si fa un confronto fra
di Marionia bkiinviUea, di
il sistema nervoso di Tritonia liombergi^
della
,
e quello
Acanthopsolis [Facclina] coronata^
di
PhijUiro'é bucephala
rileva una perfetta uguaglianza
mente
si
risulta
che
i
viscerale dei
esemplare anomalo
di
primi, corrispondono
al
facil-
commessura
la
ai nervi viscerali della Phylliroé.
è la fusione di
due ganglii,
di quello
suo lobo anteriore più sviluppato, e di
quello pleurale, corrispondente al suo lobo posteriore
Il
18),
Conclusioni.
Ogni ganglio superiore
cerebrale corrispondente
2.
(Fig.
comportamento, e dippiù
due connettivi pleuro-viscerali, formanti
5.
1.
dell'
da me più volte ricordato
meno
sviluppato.
ganglio boccale unico è omologo ai due ganglii degli
altri
Nudibrauchi.
3.
Nel sistema nervoso della PhyUiroe bucephala
tendenza alla formazione di ganglii accessorii
fori,
(es.
v' è
una grande
ganglii dei rino-
ganglio del nervo genitale, ganglii del reticolo peristomacale,
ganglii dei nervi viscerali).
4.
sura
Esistono 4 commessure o 5 se
interboccale.
Di
queste
(commessura iutercerebrale),
si
considera anche la commes-
commessure,
le altre tre
una
è
sopraesofagea
sono sottoesofagee (commes-
commessura pedale, commessura parapedale).
Manca completamente una commessura viscerale.
6. Nessuna
delle commessure
sottoesofagee, ne i connettivi
cerebro-boccali sono attraversati dal ramo cefalico dell' aorta, ne
sura subcerebrale,
5.
dalle glandole salivari.
Le commessure sono nude, però quella parapedale
talvolta pre-
senta delle cellule gauglionari.
7.
Le
fibre
della
parte
ristretta
del
ganglio
inferiore,
che
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Nicola Vessichelli
120
corrisponderebbero a quelle del connettivo cerebro-pedale, mandano
un nervo (nervo latero-boccale), come avviene in altri Opistobranehi.
talvolta del tutto simile a
8. Esiste un plesso pleuropedale,
quello delle Tritonie e dell' Aplysiella e dei Gimnosomi,
in questo plesso un' anastomosi
Il
9.
Si constata
osservatori.
altri
plesso di destra e quello di sinistra differiscono costantecaratteri (es. esistenza di
mente per alcuni
obliquamente,
un nervo che
lo taglia
ecc.).
mostrano tendenza alla fusione.
10. I nervi
nervo genitale, nascente dal ganglio pedale, innerva
11. Il
pene (che
è quindi
di
il
natura pedale).
sono poco sviluppati, sopratutto
12. I nervi pedali
anteriore.
1'
uno sviluppato sistema nervoso stomato-gastrico, com-
13. Esiste
posto
non veduta dagli
un ganglio unico (= due ganglii) con due nervi radulo-
di
salivari, con due nervi faringei e con due nervi esofagei, e di un
reticolo
peristomacale a larghe maglie losangiche fornito di gauglii
Talvolta esiste anche un ganglio esofageo.
accessorii.
14. 11 sistema
nervoso della PhylUroe bucephala è evidentemente
eutineuro e notoneuro.
Rudimenti del piede.
III.
La regione
ristretta del
corpo della PhylUroe che segue al capo
è stata dagli autori designata col
nel margine ventrale,
neo
si
forma ovale, lungo 2
di
facilmente per
principio della
(Fig. 1,
28
—
il
nome
di collo;
dietro di questo,
nota sempre un evidente ispessimento cuta-
— 3 mm.,
che ad occhio nudo
suo colore bianchiccio.
si
Esso termina a
distingue
livello del
massa genitale, un po' innanzi al cieco antero-ventrale
Quantunque questa regione caratteristica del mar-
30).
gine ventrale sia stata notata da quasi
tutti gli
osservatori pel fatto
ad essa trovasi attaccata nella maggioranza degli esemplari
una piccola e caratteristica idromedusa, la Mnestra parasitica^ pure
che
r ispessimento in questione non è stato da alcuno particolarmente
studiato nella sua struttura.
Appena incidentalmente il Chun nella
sua PhylUroe trematoidcs
ventosa con
Ed
il
il
Günther
quale
1'
lo
come un processo a mo'
descrive
animale aderiva a colonie
di
Halistemma.
di
nota brevemente che la gola della PhylUroe buce-
phala è invariabilmente distinta per
lo speciale
sviluppo di cellule
glaudolari anche in individui sui quali sembra non
si
sia
mai
attac-
cata la Mnestra.
Questo ispessimento, colorato
coli'
ematossilina di
Mallory
e
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Contribuzioni allo studio della Phylliroe bucephala Péron
schiacciato sotto
un coprioggetti
anzicchè di lato (Fig.
modo da
in
Lesueur.
121
poterlo vedere di fronte
mostra nel mezzo un solco che incomincia
6),
posteriormente
finisce
e
anteriormente
ristretto
parete interna
di questo solco si elevano parecchie
Dalla
slargato.
sporgenze della
a mo' di increspature irregolari e tortuose, separate da infossa-
cute,
Per rendermi più preciso conto
menti lineari anch' essi irregolari.
forma e struttura
della
carmallume del
Come
r epitelio
alto e neir atto
per formare
di ripiegarsi
Nel fondo di questo
labbra.
sformano in piccole cellule
glandole unicellulari
diviene
unistratificato,
(Fig. 10).
numero
certo
ispessimento (Fig.
comprese
dano determinando un piccolo cui
Un
(Fig. 7).
vibratile
tra
le
si
tra-
numerose
il
si
solco
si
solleva
due labbra dello
9).
Nelle sezioni posteriori le labbra
ciliato
suoi elementi
i
epitelio
1'
del
fa più
si
solco s'ingrossa in due
il
Nelle sezioni successive
pieghe
di
e
tra le quali sboccano
vede slargato e più approfondito, e
un
quello
di
cilindrico
abbassa ed
si
cigliate,
anteriori
trasversali
tagli
col
Boccardi).
del
continuazione
ispessimento,
dell'
liquido
col
primi
nei
Mallory,
ematossilina del
(coli'
la tionina,
figure,
le
pur rimanendo
corpo,
modo
Mayer, con
dimostrano
(Fig. 8)
questo organo ne ho fatto sezioni tra-
di
colorate in diverso
sversali,
in
&
simile
cui
avvicinano
si
ma meno
di sacco,
Le
scopre anche nella parte anteriore.
fra' loro,
da
delimitato
sacco
di
si
sal-
epitelio
accentuato,
si
cellule glandolar! del solco
pedale sono piriformi, piccole relativamente a quelle delle altre parti
Hanno lungo
del corpo.
dalla
parte
nucleolo,
le
è
rigonfiata
grosso ed è
colorazioni
e stretto collo che
della
specifiche
cellula.
Il
distingue nettamente
si
loro
quasi sempre spinto verso
(tionina
secondo
il
provvisto
nucleo,
il
metodo
di
Con
Hoyer,
fondo.
dell'
muciemateina e mucicarmiuio del Mayer) risulta che sono glandole
Esse somigliano grandemente nella loro
mucipare.
struttura agli
elementi della glandola pedale del Gastropteron meckeUi, ed a quelli
della glandola impari
che sta nella suola pedale dei Prosobranchi.
Ciò mi autorizza a concludere che V assieme di queste cellule muci-
pare
si
può senz'
altro
Considerando che,
omologare ad una glandola pedale.
come ho
di
sopra
largamente
detto ispessimento è innervato dai nervi pedali,
logico è
dimostrato,
il
dedurre
che esso per la sua struttura e per la sua innervazione possa considerarsi
tutti
tato
di
gli altri
natura pedale.
Quindi anche nella PhylUroe, come
in
Nudibranchi, esiste un rudimento del piede, rappresen-
da detto ispessimento, come è stato già riconosciuto nel Glaucus.
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Nicola VcsMchelli
122
Dalle osservazioni
sia in questa specie
lo
dell'
André
sulla Ctihpsis picteti
una glandola pedale
eategorigamente, anzi ne^'hi formalmente
affermi
sembra che vi
non
(pag. 74) per quanto egli
piede nella diagnosi del genere e della
1'
esistenza del
Ciò lascia
sjìecie (pag. 72).
supporre che un rudimento del ])iede possa trovarsi anche in questa
come
specie
negli altri Phylliroidi.
IT. Glaudole cutanee (pretesi embrioni di Mnestra parasitica).
Nella metà posteriore della Phylliro'é
si
trovano speciali gruppi
vennero emesse
cellulari sul valore morfologico e fisiologico dei quali
E
molte e differenti opinioni.
deve
ciò
attribuirsi
sono accontentati
maggior parte
degli
osservatori
superficiale ed
hanno
tratto le loro conclusioni
simili gruppi cellulari
esistenti
si
in
animali
che la
fatto
al
un esame
di
per analogia con
affini,
altri
o si son fatti gui-
dare da preconcetti in appoggio delle proprie interpretazioni.
D'Orbigxy
Il
Müller
come
considerò
li
credette
li
organi
apparati
speciali
correlazione con la funzione respiratoria,
nella P/njlliroe organi
branchi.
respiratorii
respirazione.
di
glandolari,
ma
Il
ritenne in
li
non avendo potuto trovare
come negli altri Nudi-
speciali,
Leuckart, pur facendolo con riserva, credette più
queste formazioni come accumuli nutritivi
Il
considerare
naturale di
paragonabili al corpo grasso degli Artropodi.
Il
Gegexbaur
e
il
Mül-
ler, facendone un esame obbiettivo, limitato però alla semplice dissezione, le dichiararono
notando che
tico.
scere
dal
glandolari,
senza specificarne la natura, pur
loro contenuto veniva
ad intorbidarsi con
Bergh, pur osservando che non
Il
il
il
gli
1'
acido ace-
era riuscito di ricono-
tubo escretore comune alle cellule di ciascun gruppo, veduto
Leuckart
Müller
e disegnato dal
nione di questi ultimi,
ma
e dal
Gegexbaur,
accettò
1'
opi-
nel 1892 aggiunse che lo sviluppo di questi
organi doveva forse avere un rapporto con la riduzione del sistema
renale,
che nella Phylliro'é è rappresentato
Tale interpretazione fu da
Calipkijlla,
lui
come ebbe a dimostrare cun
r organo centrale renale è
lari
sparse in tutto
(1902)
il
il
GüxTiiER
lavoro del
il
in
Müller
ridotto,
corpo,
le
delle
pretazione del
morule
di
GüxTHER,
parafiitica^
Gegexbaur senza neppure
suddette
(jucste Idromeduse.
le
il
Trixchese,
Recentemente
contenenti acido urico.
conclusioni, credette di riconoscere nelle
Phijlliroe
sue ricerche
ed esistono delle cellule glando-
un lavoro sulla Mnestra
e del
da un semplice sacco.
avvalorata dal fatto che anche nella
La
pur citando
discuterne le
formazioni della
singolare
precedenti contraddizioni,
inter-
mi spinsero
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&
Contribuzioni allo studio della Phylliroe bucephala Péron
a sottoporre
nuovo esame
a
col
Lesueur.
123
moderna tecnica
sussidio della
i
gruppi cellulari delle Phylliroe bucephala.
Questi gruppi cellulari appariscono ad occhio nudo come piccole
macchie biancastre, raccolte costantemente tanto a destra che a sinistra in due distinte zone; 1' una in sopra del cieco postero-dorsale,
e r altra
del cieco postero-ventrale (Fig.
sotto
in
1).
Né
nella re-
gione codale ne nella metà anteriore del corpo ed ancora
del
prossimità
cumuli.
toto
meno
in
constata la presenza di un solo di questi
si
Esaminati a forte ingrandimento in esemplari, preparati in
(Fig. 2),
vedono
piede
qualunque
costituiti
sia
il
da parecchie
metodo usato,
cellule
numero varia costantemente da un minimo
gruppi cellulari
detti
meno
più o
di
sferiche,
tre fino
il
si
cui
ad un mas-
protoplasma è granuloso e contiene un
grosso nucleo eccentrico sferico con uno a tre grossi nucleoli.
Molti
simo di venticinque.
gru])pi
loro
11
presentano delle cellule con protoplasma più o meno pro-
fondamente vacuolato, ridotto talvolta ad un sottilissimo strato periferico (Fig. 5).
Osservando lembi
essi
di
cute
di
staccati
dall'
animale questi gruppi
presentano come altrettante sferette pendule, e parecchi
cellulari si
lasciano chiaramente vedere un peduncolo
mente lungo per mezzo del quale sono attaccati
Le
sezioni trasversali e sagittali di esemplari,
emallume
e
relativa-
comunque
fìssati e
co-
Ehrlich, ematossilina del Mallory,
lorati (ematossilina acetica dell'
ferrica]
sottile
alla cute (Fig. 3).
carmallume del Mayer, liquido del Boccardi, ematossilina
confermano
la
già descritta struttura dei gruppi cellulari e
fanno riconoscere in tutte le masse del gruppo una zona periferica
dove sono respinti
i
nuclei ed
talvolta
può sorprendersi
che
continua
si
questo esiste,
lindriche;
1'
come scavato nel peduncolo
per sboccare
queste
una zona chiara centrale dalla quale
un sottilissimo e corto canalino,
origine di
si
all'
esterno
distinguono
dalle
tra
di
attacco,
due cellule
altre
della
cute
quando
epiteliali ci-
per essere
molto più alte e per avere un nucleo più grosso (Fig. 3 e
4).
I
mi autorizzano a considerare
i gruppi
cellulari di Phylliroe come glandole mucose pluricellulari.
Un primo fatto che si oppone ad interpretare questi gruppi cellulari
come giovani morule è la costante mancanza di figure cariocinetiche.
Sembra davvero strano che in centinaia e centinaia di morule in
trattamenti usati e le reazioni ottenute
processo di segmentazione, nella
massima attività moltiplicativa, non
mai potuto sorprendere, nemmeno dallo stesso Günther, qualche
piastra equatoriale od un amfiastro o un doppio spirema. Io affermo
sì
sia
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Nicola Vessichelli
124
anzi che
nucleo presenta sempre la struttura di uu nucleo
loro
il
Alla progressione numerica dei blastomeri di
in riposo.
32, affermata dal
quali
di
Günther,
oppongo
gruppo,
cui
il
limite
2, 4, 8, 16,
mìe osservazioni, dalle
le
che nulla è più variabile che
risulta
ciascun
io
il
numero
delle cellule
32 mi sembra già esagerato.
di
In conformità a quanto avea già osservato
il
Gegenbaur ho anche
io notato un' esilissima membrana anista avvolgente tutto il gruppo,
E che tali eleciò che parla contro la concezione del Günther.
menti sono glandolari e non stadi evolutivi della medusa è confortato ancora dal fatto che il Rawitz descrive gruppi cellulari del
tutto simili, esistenti nella cute di
Pleurohranchus
jneckelii,
e di
na-
tura certamente mucosa.
Günther non adduce
Il
in favore della sua concezione teoretica
nessun valido argomento, anzi in una parte del suo lavoro sembra
Qui è da notare che egli non
esitante alquanto nell' ammetterla.
cerca di rendersi conto in qual
modo
le
uova deposte dalla Mnestra
penetrino nella Phyìliroe nel punto di elezione
tacco
a PhyUiro'é della Mnestra.
Dal
ammesso per
che
fatto
i
1'
at-
più giovani in-
sembrano per lo più essere privi di finestra,
e non così quelli adulti, egli deduce che, sebbene il numero di
giovani meduse, ecceda di molto quello delle Pltylliroe., solo poche
dividui
di
Phyìliroe
arrivano ad attaccarsi al detto nudibranco in alto mare.
non sono
il
Günther
avvenga
acqua, e che perfino la fecondazione
nell'
In favore di questa
corpo della Phyìliroe.
con
spermatociti e spermatozoi;
sono che cellule conuettivali,
anche
sia
la possibilità che le
le
quali
formazioni
come furono
si
compia nel
grande
che
somi-
altro
non
del resto già considerate
In conformità di queste interpretazioni egli ammette
dal Leuckart.
nule,
poiché
supposizione afferma di
che avevano
aver riconosciuti nella Phyìliroe corpi
glianza
E
Mnestra libere nuotanti in quantità notevole,
che
la deposizione delle uova fecondate non
pensa
state catturate
si
uova fecondate
si
sviluppino poi in pia-
aprirebbero la via fuori del corpo della Phyìliroe
prima che dopo
la
sua morte, divenendo libere per un certo
tempo per attaccarsi poi, sia già divenute adulte od anche prima,
ad altre Phyìliroe, ove completerebbero il loro sviluppo.
In base a queste due interpretazioni il Günther deduce che
la Mnestra si serve della Phylliroii per nutrirsi e possibilmente per
nutrire le sue cellule germinali ed
Phyìliroe
si
r associazione
avvale
di
i
della Mnestra
([uesti
due animali
suoi giovani embrioni e che la
come mezzo
è
di
difesa:
perciò
da considerarsi come una sim-
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Contribuzioni allo studio della Phylliroe bucephala Péron
&
125
Lesueur.
che un vero parassitismo, e che quindi erroneamente
biosi piuttosto
detta Mnestra è chiamata parasitica.
quanto
In
all'
cumuli cellulari nei giovani
questi
Günther, essa
meno
essendo
cumuli,
assenza di
notata dal
individui,
è
soltanto
e di minore
sviluppati
strando r identica apparenza di morule,
apparente;
questi
dimensione, pur mo-
diffìcilmente
arrivano a
si
scorgere nei giovani individui non opportunamente colorati ed osser-
toto con
vati in
Due
Günther.
a debole ingrandimento.
lenti
altri fatti
appoggiano ancora
Fewkes,
Il
la critica alle conclusioni del
un lavoro dimenticato dal Günther, a
in
proposito della Mnestra parasitica fa notare che ciascuno dei quattro
presenta a metà della sua lunghezza uno slargamento
radiali
tubi
sacciforme, nel quale non è improbabile che
quale la larva passerebbe
individui, e nel
zione
logicamente
più
certo
si
sviluppino
i
giovani
primi stadii;
supposi-
attendibile e corrispondente
alla bio-
i
logia delle idromeduse.
Ed
non
si
anche importante
è
come osserva e disegna
alla regione
Non
caudale
matoides
il
Chun
attaccati
lo
dell'
è poi la sola
versa, perchè
il
notare nel caso nostro che la Mnestra
solamente alla regione pedale della Phylliroe, ma,
attacca
stesso
Fewkes, può
trovarsi
anche
fissata
animale
Mnestra che
riferisce
ad animali
sì
attacca alla Phylliroe o vice-
aver veduti individui di Ph.
di
pelagici,
e
cioè a colonie
tre-
di Hali-
stemma.
T. Apparato digerente.
1.
Glandolo boccali.
Nella parte mediana delle cellule connettivali e delle fibre muscolari labiali si osserva
un cumulo di grosse
cellule glandolari molto
sviluppate rispetto alle altre cellule glandolari (Fig. 13).
ammassate in
sotto dell' epitelio interno del labbro,
che
Esse sono
ivi
mostrasi
molto alto in confronto dell' epitelio esterno. Queste cellule (Fig. 11, 12)
sono piriformi a collo largo e non nettamente diviso dalla parte rigonfiata della cellula.
falcato,
Hanno un grosso
nucleo è quasi sempre addossato
plasma
nucleo,
sferico,
talvolta
anche
a contorno molto netto, e provvisto di uno o due nucleoli.
si
al
fondo della cellula.
mostra di aspetto molto spongioso.
distale del collo di dette cellule si
Presso
Il
1'
Il
proto-
estremità
osservano spesso gruppi di grossi
granuli giallognoli, che sono specialmente addensati presso lo strato
epiteliale interno del labbro,
dove appunto
le cellule glandolari
vanno
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126
Nicola Vessichelli
a terminarsi coi loro
non prima da
cellulari,
derarsi a mio avviso
altri
del
Gasteropodi,
piede,
dunque
dette
tra
colli
cellule
le
da consi-
riconosciuti e descritti, sono
altri
omologhi
alle
glandole labiali o boccali degli
da non confondersi con le glandole del labbro
anche da alcuni autori glandole labiali. Versano
loro secreto nello spazio eh' è tra le labbra e le mascelle.
il
2.
Funzionamento dello stomaco.
lo
stomaco come una pompa aspirante per
Funzionando
e brusche dilatazioni e successive sue contrazioni,
massima parte
digestione, avvenuta in
dal
Questi gru])pi
epiteliali.
lume dei
lobi
Che
l'intestino.
le forti
residui
i
nei lobi epatici,
della
precipitano
si
nella cavità gastrica per entrare poi nel-
stessi
avvenga principalmente nei lobi epatici
come è stato osservato e studiato in altri
Enriques (1902), è dimostrato dal fatto che,
la digestione
nella Phylìiroe hucephala^
Opistobranchi da P.
detto animale di vegetali
cibandosi
marini,
si
trovano nella cavità
dei suoi ciechi epatici dei residui di alghe più o
meno
modificati e
constatano pure
nelle
cellule del-
dei
l'
granuli
di
clorofilla
che
si
epitelio.
Il
SouLEYET più
biicephala,
ha
visto
volte, osscrvaudo esemplari
che
il
loro
stomaco
si
vivi
PhyUiroe
di
riempie sovente
d'
acqua
e che questo liquido risale in seguito nei ciechi epatici senza passare
neir intestino, quasi, egli dice, una valvola
questo
canale,
ciechi, quest'
che,
e
acqua
chiudesse
entrata di
1'
dopo aver soggiornato un certo tempo nei
è cacciata al di fuori
per la contrazione successiva
di questi organi dello stomaco.
E da
notare ancora che
al cieco epatico superiore
1'
epitelio
di
Tra
piccoli
i
che avevano
diverticoli.
esterno al cieco
Nel
i
caratteristico
intestino
in
modo
postero-dorsale,
epatici
(ciechi)
giovane
più
da me esaminati, ne ho
Fliylliro'é
tubi
di
essi
strozzamento
dei
se
posteriori
ciechi
i
fuori.
in-
diverticoli posti innanzi
Nel
posteriori.
esemplare esisteva un solo diverticolo quasi presso
cieco postero-ventrale verso
con dei
ne notavano uno
ed anche uno esterno ed uno
terno nel cieco postero-ventrale, tutti e tre
al
1'
Ciechi epatici.
esemplari di
diversi
tre
quasi tutto
molto la cavità.
3.
osservati
stomaco vicino
mostra un' introflessione tubuläre sporgente
nella sua cavità e continua lungo
da restringerne
ciliato dello
1'
secondo
estremità del
Nel terzo esemplare
si
osserva-
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Contribuzioni allo studio della Phyliiroò' bucephala Péron
vano due
diverticoli,
ventrale, dietro
uno esterno ed uno interno
strozzamento.
suo
il
notato che nelle Bolidi adulte,
un canale sempre unico
del punto in cui nasce l'
il
Lesueur.
127
cieco postero-
al
come
Inoltre,
&
il
Fischer ha
del fegato sbocca per
lobo destro
sul lato destro del tubo digerente in avanti
anche nelle Phylliroé ho osser-
intestino, così
vato che costantemente uno dei lobi epatici (lobo ventrale) nasce con
un
mentre
canale,
solo
anteriormente
distinti,
l'
altro
all'
nasce con due canali
dorsale)
(lobo
In un solo esemplare poi ho
instestino.
notato la completa atrofìa del cieco epatico dorso-cefalico.
YI. Sistematica.
Il
genere Phylliroé fu dapprima collocato dal Péron e dal Le-
Leuckart
sueur
tra gli Pteropodi; di poi dal
podi;
il
Rang lo
tra
Bifori nella famiglia delle Salpe,
i
Tunicati.
11
ascrisse al
gruppo degli Acefali
Souleyet, che per
il
messo
fra gli Etero-
d' allora e
propriamente
fu
ritenendolo affine ai moderni
primo riconobbe
nel gruppo dei Nudibranchi; fu
lo classificò
che nelle sue memorie mise ancora in evidenza
le conclusioni del
convalidavano
che avvicina
le
sue vere
seguito dal
altri
affinità,
Leuckart
caratteri che
Souleyet, non divise dal Macdonald
Phylliroé ai Pteropodi.
le
Questa prima incertezza nel determinare la posizione tassonosi spiega coir osservare che questo genere o
mica della Phylliroé
non presenta distintamente
i
caratteri che servono di base ai diversi
sistemi di classificazione proposti per
del tutto.
Quindi
le
sue vere
sono state messe in rilievo dal
il
affinità,
tipo dei Molluschi o
Souleyet
allorché questi, esaminando
r organizzazione interna di parecchi Gasteropodi,
Phylliroé,
Phylliroé
quella
osservazioni del
rapporti tra
molti
scoprì
con
dei
l'
Gasteropodi
van Beneden
e del
ne manca
sfuggite ai primi osservatori,
e tra questi delle
organizzazione interna delle
nudibranchi.
Nordmann
In
base
alle
sullo sviluppo delle
Bolidi e dei Tergipes, rassomiglianti nei primi tempi della loro vita
alle
Phylliroé
per
la
tarda
comparsa
delle
appendici
branchiali
dopo quella degli abbozzi del fegato (organo che più esattamente vien
detto glandola digerente),
ed
alle ricerche dell'
che illustrarono dei Nudibranchi nei quali
i
sinuano nelle appendici respiratorie esterne,
Alder
e dell'
ciechi epatici
ma
si
il
Souleyet
e sulle connessioni col
s'
in-
1'
assenza
dimostrò, fondandosi sulla loro struttura
tubo digerente,
fisiologico dei quattro ciechi
non
ramificano sola-
mente nella cavità viscerale (disposizione che concorda con
delle branchie)
Hancock,
1'
esatto valore morfologico e
che partono dal tubo intestinale, consi-
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Nicola Vessichelli
128
Térun
derati erroneamente dal
nuti
come
lobi del fegato dal
e dal
Lesueur come branchie,
Blainville,
il
quale
li
omologò
e rite-
ai ciechi
Le conclusioni del Souleyet sono state conferdi H. Fischer (1891) sullo sviluppo del
La posizione sistematica assegnata dal
fegato nei Kudilnanchi.
Souleyet al genere Phylliro'é fu accettata dal Müller, dal GegenBAi'R, dallo Schneider, dal Costa, dal Panceri, dal Pelseneer, dal
Vayssière, dall' Liering e dal Bergh, che studiarono la Phylliroe.
epatici dei Nudibranchi.
mate
osservazioni
dalle
Lo Schneider
(1858) in un suo lavoro sullo sviluppo di Phylliroe^
per quanto molto incompleto, riconobbe
ontogenesi,
con
quella
i
i
quali,
escludendo ogni
Egli
Nudibranchi.
altri caratteri, ricavati dalla
affinità
con
i
Pteropodi, confermano
dà una descrizione della larva di
Phylliroe del tutto simile a quella dei Gasteropodi.
terzo giorno dopo
la deposizione delle uova,
plice, e nel quarto giorno la
d'
un guscio univalve
e del
Osserva sin dal
una corona orale sem-
formazione del velo; constata
l'
esistenza
muscolo retrattore dorsale, e V assenza
corone cigliari secondarie e trasversali che
delle
tre
nelle
larve dei Pteropodi e Gimnosomi,
si
osservano
che perdono la conchiglia
nel corso dello sviluppo.
Esaminando poi
altri
Nudibranchi,
cioè:
1° ano
ed
si
i
rapporti che la Phylliroe
presenta con gli
rilevano parecchie somiglianze con le Tritonie,
orifizio
renale laterali (destri) spinti posteriormente;
2°
cuore asimmetrico con ventricolo a destra della linea mediana; 3° radula molto larga simile a quella della ScyUaea; 4° appiattimento laterale; 5" riduzione del rene in un sacco non ramificato,
e sua
scomparsa totale nel genere Acura
;
6° condotto genitale
diaulo e condotto femminile non biforcato; 7° fegato contenuto nella
massa
viscerale; 8° sistema nervoso sullo stesso tipo,
solo per la
da quello delle Tritonie
ma
zione dei connettivi cerebropedali e cerebropleurali, e per
della
commessura
differente
maggiore concentrazione
1'
(spari-
assenza
viscerale, e simile specialmente a quello di alcune
alcuni Tectibranchi
[AplysieUu) per
9"
commessura parapedale
presenza di un plesso pleuropedale;
Tritonie
[Dendroìiotus]
commessura pedale
e di
la
e
lunghezza uguale, chiuse in guaine distinte,
senza nervo parapedale; 10" nervi pedali, nervo genitale, ganglii
stomato-gastrici
di
simili
a
quelli
che
si
11" graduale spostamento, durante lo svilujìpo,
denza
Marionia\
peri-esofageo; 12" ten-
osservano nella
alla formazione di parecchi ganglii accessorii (gangli olfattivi
e ganglii
genitali);
13° esistenza
di
un rudimento
di
piede rappre-
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bucephala Péron
Contiibuzioui allo studio della Phylliroö
&
Lesueur.
uu ispessimento cutaneo ventrale racchiudente
seutato da
129
la glandola
pedale caratteristica dei Nudibranchi.
Da quanto ho innanzi esposto risulta che la Pln/Uiroe annoverata fra
Nudibranchi va ravvicinata (Pelseneer)
i
quali oftVono le maggiori
aftinità
con
ascriversi alle Eolidi,
come pretende
Bkrgh. debbono (con
le
alle Tritonie, le
Tettibranchi
i
Ihering.
l'
non possono
e
,
seguendo
Esse,
il
Acura] costituire la distinta famiglia delle
Phylliioidae.
Quantunque
Bergh, fondandosi
quanto era noto per
nali e su
avesse raccolto
di
il
in
forme conosciute
tutte le
relativi
i
caratteri
credo utile di riassumere di nuovo in breve
specifici,
dei generi
famiglia,
quadro da
e
Phylliroidi,
di
specie,
Beegh ha
proposto,
lui
forme
delle
e
])ubl)licazioni lo stesso
altre
sue osservazioni perso-
dei precedenti ricercatori,
gli studii
un quadro sistematico
attribuendo a ciascuna
Phylliroidi,
sulle
generici e
caratteri della
perchè nelle diverse sue
sia
apportate aggiunte e modifiche al
nuovi lavori sono
sia
i
perchè
stati poi pubblicati
su
mie proprie ricerche ren-
le
dono necessarie altre modifiche ed una più precisa sinonimia delle
specie di PhijUiro'é oggi conosciute.
Famiglia Pbylliroidae (BergL).
Psilos ornata, Blaix ville, 1825 pag. 484.
Pbylliroidae, Bergh, 1873 pag. 210.
Corpo
Capo
foliaceo, molto appiattito lateralmente.
distinto,
abbastanza
grande,
proboscidiforme,
con
due
lunghi rinofori.
Tentacoli labiali nulli.
Senza branchie; respirazione cutanea.
Piede ludimcLtale
o nullo Ctilopsis?)
mento ventrale che trovasi dietro
voluminoso,
a
simile
quello
lamellose, oblunghe e forti con
mato
di
ridotte.
file
piccolissimi
denti
Lingua alta
e
margine
due
denticolati dall'
possono
essere
ficati.
due
Ano
Mittheilungeu
anche molto
con radula, costituita da numerose
lati:
una e
denti laterali (pleure) non molti, debolmente
dall'
altra parte.
Apparato digerente (glandola digerente) con
e
Mandibole
o processo masticatorio ar-
deute mediano (rachiale) con cuspide allungato, denti-
di denti;
colato ai suoi
dorsali
Bulbo boccale
Pleurophyllidiidae.
delle
pettinati;
libera
rappresentato dallo ispessi-
al collo [Phylliroe].
ventrali)
ciechi epatici
tre o quattro
laterale (destro) o dorsale.
a.
d.
Zool. Station zu Neapel.
Bd.
IS.
(due
a forma di sacco, non ramiQ
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Nicola Vessichelli
130
Organo renale mediano, sacciforme, non
ramificato, con orifizio
escretore laterale o assente.
Gonadi ermafroditiche
in
numero vario
Collare esofageo costituito
armato.
(da 2 a 6);
pene conico
da due ganglii cerebro-palleali,
per una brevissima commessura sopraesofagea (intercerebrale)
uniti
una lunga commessura sottoesofagea (subcerebrale)
e per
da due
e
ganglii pedali accollati ai precedenti e riuniti tra loro da due lunghe
commessure sottoesofagee (parapedale
messura viscerale. Commessure nude;
cefalico
dell' aorta,
pedale.
Un
pedale).
e
ne dalle glandole
Non
esiste
com-
non attraversate dal ramo
Un
salivari.
ganglio boccale ovale unito
plesso pleuro-
ai ganglii cerebro-palleali
per due connettivi cerebro-boccali.
Occhi sui margini esterni dei ganglii cerebro-palleali molto distinti
per trasparenza attraverso
poste sui ganglii pedali, presso
La
famiglia comprende
a)
Phylliroe
6?wje
i
i
tegumenti; statocisti voluminose
connettivi cerebro-pedali.
i
tre generi seguenti:
con sacco renale.
1 — 3 = Eury65,
=
Philyrine
Menke
1844
77.
6;
PÉRON & Lesueur 1810
EscHSCHOLTZ 1825 Tav.
5, fig.
pi. 2, fig.
p,
p.
Corpo che può considerarsi formato da
riore,
una media ed una
cefalica,
forma ovale è molto
che
air anteriore,
alta
in
è
;
una anteLa media di
tre regioni,
posteriore codale.
ed è unita per mezzo di un breve
forma
di
collo
ed alla posteriore
bue,
testa di
che è nettamente distinta da essa per la presenza di due concavità
dorsale e ventrale,
troncato.
fori
— Capo
contrattili,
ciechi
(a destra).
Le
sottili,
epatici
ed in parte
retrattili in
una guaina rudi-
indipendenti alla base. Piede rudimentale.
(due dorsali e due ventralii.
Ano
si
riducono a due solamente:
Péron & Lesueur
Cantraine 1841 pag.
Phylliroe hucephala
epatici
curvati,
quelli
1.
e.
tav. 3, fig. 1
— 3;
44.
posteriori
coartati
Gonadi ermafroditiche biancastre inferiormente; sempre
di due.
laterale
Sacco renale molto vasto con poro a destra.
specie di questo genere
Sacchi
con due lunghi rino-
distinto proboscidiforme,
semplici
mentale, lunghi e
Quattro
che la rendono relativamente bassa, con apice
ben
nel
mezzo.
in
numero
Habitat: Mediterraneo, Oceano Atlantico.
Phylliroe atlantica Bergh.
Sinonimi:
Pli.
hucephala Souleyet (Atlantico); Ph. rosea d'Orbigny
© Biodiversity Heritage Library, http://www.biodiversitylibrary.org/; www.zobodat.at
Contribuzioni allo studio della Phylliroe bucephala Péron
(Pacifico)
Ph.
;
diano)
(Pacifico)
Ph. rubra
;
Quoy &
Ph- amhoinensis
:
Eschscholtz
liclitensteinii
Quoy & Gaimard
in
—
6.
Ph. punctulata
in-
indiano).
non
posteriori
quelli
131
coartati
nel
inferiormente per lo più castagne,
Gonadi ermafroditiche
numero da 2
;
Lesueur.
Gaìmard (Oceano
8c
Gaimard (Oceano
Sacchi epatici non curvati;
mezzo.
(Pacifico)
Quoy
&
Habitat: Oc. Atlantico, Oc. Pacifico, Oc. indiano.
Ctilopsis E.
Capo non nettamente
André.
Rinofori
tozzo.
distinto,
corti
e grossi,
subconici, riuniti alla loro base.
Eegione codale breve, larga, poste-
riormente bruscamente troncata.
Piede?
(due
epatici
Sacco renale
dorsale.
con
ermafroditiche in numero di
Ctilopsis picteti E.
poro
a
Ano marginale
Occhi
destra.
Tre ciechi
André).
(nullo,
ed uno anteriore, André).
posteriori
distinti.
Gonadi
tre.
André 1906
pag. 72 pi.
1.
Cieco epatico anteriore molto breve, posteriori rettilinei paralleli.
Una
fra
delle gonadi ermafroditiche fra
il
cieco
epatico posteriore
i
ciechi
ventrale
ed
posteriori,
il
1'
altre
due
margine ventrale del
Habitat: Amboine.
corpo.
Ctilopsis
{Phylliroe)
Chun 1889
trematoides
pag. 546.
Habitat:
Canarie.
b)
senza sacco renale.
Acura H.
&
A.
Adams
1855.
Regione codale del corpo allungata e filifonne; mancanza del
sacco renale.
(Piede?)
Acura
lanceolata Bergh.
Habitat: Filippine, Oc. Pacifico.
Acura
jJelagica
H.
&
A.
Adams.
Habitat: Atlantico.
E prima
il
che
io
termini la relazione di queste mie ricerche sento
dovere di dimostrare la mia riconoscenza verso
celli,
che ha diretto questo mio lavoro, e verso
il
il
Prof.
Monti-
Dott. Taglla.ni
che m' ha guidato nella tecnica microscopica.
9*
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Nicola Vessielielli
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e
Nizza
Tayssière, A.
:
1.
:
© Biodiversity Heritage Library, http://www.biodiversitylibrary.org/; www.zobodat.at
Nicola Vessìchelli
134
Spiegazione delle tavole 5
Lettere comuni
a.
anastomosi del
ao.
aorta.
e.
cuore.
e.
cute.
e
6.
a tutte
jìlesso laterale.
c.e.b.
connettivo cerebro-boccale.
eco.
cellule connettivali.
c.e.d.
cieco epatico dorsale.
c.e.v.
cieco epatico ventrale.
c.i.c.
commessura intercerebrale.
e.g.
cavità della glandola pedale.
c.gl.
cellula glandolare.
c.n.
cellula nervosa.
co.gl.
condotto glandolare.
commessura pedale.
commessura parapedale.
commessura subcerebrale.
c.p.
c.p.p.
C.S.C.
e.
esofago.
ep.c.
epitelio cilindrico.
ep.p.
epitelio pedale.
g.
ganglio.
g.e.v.
gauglii cerebro-viscerali.
g.d.r.
ganglio del rinoforo.
g.e.
gonade ermafroditica.
gl.p.
glandola pedale.
g.m.
glandole mucose.
g.p.
ganglio pedale.
g.s.g.
ganglii stomato-gastrici.
t.gl.
infossamento glandolare.
l.gl.
lacuna glandolare.
m.g.
massa
n.
nucleo.
genitale.
Tav.
Fig.
1.
Fig.
2.
Fig.
3 e
5.
X
8.
Figura d' insieme della Phylliroe hucephala.
Una glandola mucosa pluricellulare della cute vista per trasparenza da
preparato in toto fissato in liquido di Flemming (supposta morula di
Mnestra parasitica del Günther).
4.
X 340.
Sezioni di dette glandole che mostrano lo sbocco esterno.
zione in liquido di
Flemming; senza
colorazione.
Fissa-
X 340.
Fig.
5.
Sezione di dette glandole per mostrarne la struttura. Fissazione in
340.
sublimato acetico. Colorazione con carmallume di Mayer.
Fig.
6.
Figura
X
d'
insieme del piede schiacciato in senso dorso-ventrale visto
di fronte, in cui si
fossamento
nervi pedali.
Fig.
nota
la
dell' epitelio del
gronda ventrale con le due labbra. 1' infondo della gronda e le ramificazioni dei
X 6ö0.
7—9. Sezioni trasverse del piede a diverse altezze. Fissazione in
mato acetico. Colorazione con carmallume di Maver.
340.
X
subli-
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Contribiizioni allo studio della Phylliroe bucephala
Fig. 10.
Porzione della
fig.
Péron
&
Lesueur.
9 a più forte ingrandimento per mostrare
tegumento del piede.
il
Fig. 13.
Fissazione in sublimato acetico.
Sezioni di glandolo boccali.
lorazione con carmallume di
Sezione longitudinale del labbro, vi si scorge il complesso delle glan55.
Fissazione e colorazione come sopra.
Sezione trasversa dei ganglii superiori del cingolo esofageo. Fissazione
in
X
sublimato,
X
Mallory.
Fig. 15.
colorazione
sopra.
X
340.
Sezione traversa del ganglio boccale.
X
sopra.
Tav.
e.
insieme del sistema nervoso.
Figura
Fig. 18.
Gangli del collare esofageo con
d'
cerebrali
e
relative
X
esemplare anomalo.
Fig. 20.
Fig. 22.
Fig. 23:
X
55-
radici dei nervi e delle
esemplare anomalo.
radici
Gangli del reticolo
lato.
X
55.
cellule nervose.
rispettivi nervi nei loro rapporti topografici.
Fig. 27.
Gangli di sinistra (con la parte dorsale situata in basso)
Fig. 28.
Metà
Fig. 29.
Metà
la
Fig. 30.
i
nervi nei loro rapporti topografici.
sinistra del sistema
sinistra del sistema
ed
i
X 55.
rispet-
X 55.
nervoso (idem) di un esemplare normale con
disposizione dei nervi pedali.
X 34.
nervoso (idem] di un esemplare anomalo con
disposizione dei nervi pedali.
Una
X 340.
X 340.
peristomacale. X 400.
Gangli di destra con
la
Da un esem-
X 55.
Fig. 26.
tivi
Da un
nervose del lato sinistro.
55.
Metà destra del sistema nervoso visto di
Tratto della commessura parapedale con
Anastomosi del plesso pleuropedale.
Fig. 24 e 25.
commes
X 55.
Gangli cerebrali e relative radici nervose del lato destro.
plare anomalo.
Fig. 21.
le
Da un
sure che da essi partono.
Gangli
Fissazione e colorazione come
340.
Fig. 17.
Fig. 19.
con ematossilina fosfomolibdica del
340.
Sezione sagittale di un ganglio superiore in cui si vede il restringimento accennante all' origine dei due gangli. Fissazione e colorazione
come
Fig. 16.
Co-
X 340.
Mayer.
dolo boccali.
Fig. 14.
punto
X 850.
in cui r epitelio del piede si continua nel
Fig. 11 e 12.
135
X 34.
delle disposizioni dei nervi pedali (idem).
X
34.
iltllliii (I.Xvnl.SliiUon
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IS.
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