Stelle di neutroni: la più grande è a 3000 anni luce

annuncio pubblicitario
Sardinia Innovation -
Stelle di neutroni: la più grande è a 3000 anni luce
Category : Focus
Published by Redazione on 2010/11/1
La scoperta, a 3000 anni luce dalla Terra, della stella di neutroni più pesante mai osservata,
costringerà a rivedere alcuni modelli teorici sulla composizione interna di questo tipo di corpi celesti.
La ricerca, pubblicata su "Nature", è frutto delle osservazioni condotte da un gruppo di ricerca
statunitense guidato dall'astrofisico Paul Demorest, del National Radio Astronomy Observatory di
Charlottesville, in Virginia. di Andrea Mameli
La stella fa parte di un sistema binario denominato PSR J1614-2230 formato da una stella di
neutroni e da una nana bianca. Le stelle di neutroni si formano durante le fasi finali dell'evoluzione di
una stella con massa doppia o tripla rispetto a quella del Sole. Dopo aver esaurito il combustibile
nucleare, la stella si contrae bruscamente, sotto la propria spinta gravitazionale, mentre gli strati
esterni si espandono. Il collasso è così violento che all'interno della stella di neutroni i nuclei atomici
si sgretolano e i protoni si fondono con gli elettroni. Si forma un "mare" di neutroni a densità
altissima: un cucchiaino della materia che compone le stelle di neutroni potrebbe arrivare a pesare
100 milioni di tonnellate. In particolare le stelle di neutroni in rotazione sono chiamate pulsar.
La scoperta delle pulsar, avvenuta nel 1967, ha confermato l'esistenza di stati della materia che fino
a quel momento erano stati solo ipotizzati in quanto impossibili da riprodurre in laboratorio a causa
delle alte energie necessarie. Le pulsar sono utilizzate per studiare un'ampia gamma di problemi:
dalla fisica gravitazionale, alla cosmologia, fino alla sismologia delle stelle. In alcuni campi le pulsar
sono gli unici strumenti noti per studiare ambienti fisici in condizioni estreme. Una pulsar inclusa in
un sistema binario rappresenta un eccellente laboratorio per verificare le previsioni della relatività
generale di Einstein.
La stella di neutroni studiata dai ricercatori americani è una pulsar che ruota sul proprio asse 317
volte al secondo. Per misurare la sua massa è stato usato un effetto previsto dalla Relatività
Generale: il Ritardo di Shapiro. Le pulsazioni delle pulsar giungono sulla Terra più tardi a causa della
curvatura dello spazio-tempo causata dall'avvicinamento tra le due stelle, quella di neutroni e la sua
compagna, mentre orbitano l'una attorno all'altra. I ricercatori si aspettavano che la stella avesse una
massa pari a 1,5 volte la massa solare, mentre le osservazioni hanno mostrato una massa del 20%
più elevata: alta abbastanza da escludere gli attuali modelli sulla composizione di stelle di neutroni
che prevedono anche particelle esotiche oltre ai neutroni.
«Queste differenze - sottolinea Paolo Esposito, ricercatore dell'Osservatorio astronomico e Istituto
nazionale di Astrofisica di Cagliari - indicano quali strade escludere e quali invece perseguire da ora
in poi per cercare di osservare meglio la composizione di questi oggetti. Dal punto di vista teorico
questa scoperta aiuta a fare una scrematura tra i possibili modelli. Possiamo considerarlo come un
grande passo avanti nell'individuare strade da abbandonare e altre su cui concentrarsi».
L'Unione Sarda (28 ottobre 2010)
Source
http://www.sardiniainnovation.it
2017/6/1 17:54:01 / Page 1
Linguaggio Macchina
http://www.sardiniainnovation.it
2017/6/1 17:54:01 / Page 2
Scarica