Riccardo Frizza
Nato a Brescia, completa i suoi studi presso il Conservatorio di Musica di Milano e l’Accademia
Chigiana di Siena. Dal 1994 al 2000 è Direttore stabile dell’Orchestra Sinfonica di Brescia.
Nonostante la giovane età, è uno dei più accreditati interpreti del melodramma italiano in campo
internazionale. È più volte ospite del Rossini Opera Festival di Pesaro, del Festival dei Due Mondi
di Spoleto, del Festival di Martina Franca, del Festival Verdi a Parma, del Teatro dell’Opera di
Roma, del Teatro Regio di Torino, del Teatro Comunale di Bologna, del Teatro Carlo Felice di
Genova, del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino.
All’estero si esibisce presso il Festival Radio France et Montpellier, il Festival di Wexford, il
Festival di Aix-en-Provence, il Festival di Saint-Denis, il Festival Mozart de La Coruña, la
Filarmonica di San Pietroburgo, alla Royal Festival Hall di Londra, all’Opéra di Marsiglia, presso il
Théâtre de La Monnaie di Bruxelles, all’Opéra di Lione, alla Hercules Saal di Monaco di Baviera,
alla Sala Nezahualcóyotl di Città del Messico, al São Carlos di Lisbona, al 42esimo Festival
internazionale di Osaka. Negli Stati Uniti si esibisce alla Washington National Opera, Seattle
Opera, alla San Francisco Opera e al Metropolitan di New York.
Dirige, tra le altre, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Orchestra del Maggio
Musicale Fiorentino, la Gewandhaus Orchester di Lipsia, la Sachsische Staatskapelle di Dresda,
l’Orchestra Sinfonica di Milano “G. Verdi”, i Wiener Symphoniker, la Mahler Chamber Orchestra,
l’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo, la ORF-Vienna Radio Symphony, l’Orchestre National
de Montpellier, la Philarmonia Orchestra di Londra, la Tokyo Philarmonic Orchestra, Tokyo
Symphony Orchestra e Kyoto Symphony Orchestra.
Ha diretto con enorme successo la prima esecuzione di Armida al Metropolitan di New York. Nel
2013, in occasione delle celebrazioni verdiane, ha debuttato al Teatro alla Scala, con una nuova
produzione di Oberto, Conte di San Bonifacio per la regia di Mario Martone, e all'Arena di Verona
dirigendo il Gala Verdi e Rigoletto. Nel 2015 torna a Verona per inaugurare la stagione con
Nabucco, inaugura la stagione anche della Fenice di Venezia con Tosca e Traviata, e nella Piazza
Indipendenza di Reggio Calabria dirige mille musicisti tra Orchestre giovanili, sinfoniche, di fiati e
cori di tutta la provincia.
Per la Decca ha registrato il recital di Juan Diego Florez dedicato a Bellini e Donizetti con
l’Orchestra Sinfonica “G.Verdi” di Milano, vincendo il Cannes Classical Award 2004. Di recente
sono stati pubblicati il CD di Matilde di Shabran (Decca) e i DVD di Armida di Rossini e La fille
du régiment (Decca), Nabucco e Maria Stuarda (Dynamic) e Tancredi (TDK).
A febbraio ha diretto Maria Stuarda al Metropolitan di New York. Tra i prossimi impegni: I
Capuleti e i Montecchi al Liceu di Barcellona, Linda di Chamounix al Teatro dell’Opera di Roma,
Otello di Verdi al Macerata Opera Festival e Lucia di Lammermoor all’Opéra Bastille.
Gilbert Deflo
Nato nelle Fiandre, ha compiuto gli studi di regia teatrale a Bruxelles presso l’Istituto superiore
d’Arte e Spettacolo. Nel 1965 è approdato al Piccolo Teatro di Milano, dove si è perfezionato sotto
la guida di Giorgio Strehler.
La prima regia lirica di respiro internazionale è del 1973 per L’amore delle tre melarance di
Prokof’ev all’Opera di Francoforte. Dal 1981 al 1987 lavora come regista stabile al Théâtre Royal
de la Monnaie dove firma numerosi allestimenti.
Il suo debutto in Italia sulla scena lirica risale al 1989 a Palermo con Fra Diavolo di Auber, seguito
dal Trittico pucciniano a Catania, Rigoletto alla Scala, Carmen, Tosca, Faust e Falstaff a Macerata
e Cavalleria rusticana e Pagliacci all’Arena di Verona. Parallelamente ha proseguito la carriera
internazionale con la realizzazione di regie nei più grandi teatri: Il barbiere di Siviglia, Pélleas et
Melisande, Le grand macabre di Ligeti ad Amburgo; La donna senz’ombra alla Welsh National
Opera; Aida alla Scottish Opera; La dama di picche al Liceu di Barcellona; La clemenza di Tito e
Così fan tutte a Losanna; La bohème al Teatro Colón di Bueno Aires; Rigoletto e La Gioconda a
Zurigo; Manon e Don Quichotte di Massenet, L’amore delle tre melarance (in una nuova versione
dopo quella di Catania), Un ballo in maschera, Luisa Miller e La sposa venduta di Smetana
all’Opéra di Parigi; Serse di Händel e Semiramide di Rossini al Théâtre des Champs Élysées di
Parigi; Manon Lescaut alla Deutsche Oper di Berlino, in un allestimento poi ripreso al Teatro Carlo
Felice di Genova.
Si è anche confrontato con successo con l’opera barocca: tra le molte produzioni spiccano
L’incoronazione di Poppea e Il ritorno di Ulisse in patria di Monteverdi a Montpellier (poi riprese
a Tokyo), Croesus di Keiser alla Staatsoper di Berlino e L’Orfeo di Monteverdi a Barcellona.
È stato inoltre l’artefice della messa in scena di tre prime assolute: Der Traumgörge di Zemlinsky a
Norimberga nel 1980, Thijl di Van Gilse ad Amsterdam e La forêt di Liebermann a Ginevra nel
1982. Di recente ha lavorato soprattutto in Giappone (Manon Lescaut e Cavalleria rusticana e
Pagliacci al New National Theatre di Tokyo) e in Cina (Nabucco con Placido Domingo, Der
Rosenkavalier e prossimamente Roméo et Juliette al National Centre for the Performing Arts di
Pechino).
William Orlandi
Dopo gli studi all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, si è affermato come uno dei più
apprezzati scenografi e costumisti soprattutto del teatro d’opera. Nel corso della sua lunga carriera,
ha collaborato con numerosi registi di fama internazionale, fra i quali Alberto Fassini, Gino Landi e
Lorenzo Mariani. Inoltre ha più volte lavorato al fianco di Giancarlo Menotti e Peter Ustinov.
Dal 1987 collabora stabilmente con Gilbert Deflo, insieme al quale ha firmato spettacoli per i teatri
di tutto il mondo, fra cui quelli di Barcellona, Berlino, Buenos Aires, Ginevra, Losanna, Milano,
Montepellier, Parigi e Zurigo. Per il Teatro Massimo ha realizzato, tra gli altri, Tosca, Agrippina,
Roméo et Juliette, Lakmé e Aida.
Roberto Venturi
Direttore della fotografia, si stabilisce in Francia nel 1979, dove comincia a occuparsi di teatro di
prosa e di opera. Nel primo ambito si segnala per numerose produzioni allestite con la Comédie
Française al fianco dei registi Jean Pierre Vincent, Claude Régy e Jorge Lavelli. Lavora inoltre con
André Kontchalowski e Jerôme Deschamps.
Per quanto riguarda il teatro d’opera, si propone regolarmente accanto a grandi personalità della
scena internazionale, prendendo parte alla messa in scena di molti titoli di repertorio nell’ambito di
rassegne importanti e su palcoscenici prestigiosi: ricordiamo Die Zauberflöte e Le comte Ory al
Festival d’Aix en Provence, Rigoletto per le Chorégies d’Orange, Il ratto dal serraglio e Serse al
Grand Théâtre di Ginevra, Les contes d’Hoffmann, Guillaume Tell e Katia Kabanova all’Opéra
Royale de Wallonie; Tristan und Isolde e Carmen all’Opéra di Monte-Carlo, Anna Bolena e Lulu
all’Opéra di Metz, Il castello del principe Barbablu e Ariadne auf Naxos all’Opéra du Rhin.
Recentemente ha firmato il disegno luci per Tosca al Teatro Lirico di Cagliari, Die Frau ohne
Schatten al Theatre de la Monnaie di Bruxelles, San Piero Corsu (la sola opera in lingua corsa) a
Marsiglia, Manon Lescaut, Cavalleria Rusticana e Pagliacci all’Opera di Tokyo, Freischütz
all’Opera di Macao. Prossimamente sarà all'Opera di Telaviv per Roméo et Juliette.
Giuseppe Bonanno
Inizia lo studio della danza classica a Catania con Maria Patti e successivamente con Salvo Di
Mauro e si specializza come ballerino e coreografo. Vincitore di borsa di studio del Centro
Internazionale Danza di Roma, studia con maestri di fama internazionale. Ha danzato al Teatro
Massimo Bellini di Catania, al Teatro Regio di Torino, a Cannes, Macao (Cina), Torre del Lago e al
Teatro Donizetti di Bergamo. Dal 1995 lavora costantemente con il Teatro Massimo e dal 2001 è
tersicoreo stabile del corpo di ballo, ricoprendo anche ruoli da solista e primo ballerino che
spaziano dal repertorio classico a quello moderno, collaborando con coreografi, registi, cantanti,
musicisti e danzatori di fama internazionale.
Marco Caria
Si è diplomato presso il Conservatorio di Sassari, dove ha conseguito una borsa di studio per
approfondire gli studi di canto presso l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma. Dal 2005 ha
proseguito gli studi con Mirella Freni. Ha vinto numerosi concorsi internazionali, tra cui il
Concorso Tito Gobbi nel 2004 (premio speciale della giuria), il prestigioso premio Nicolai
Ghiaurov, il XX Concorso Vocale Internazionale Iris Adami Corradetti a Padova e due premi al
concorso internazionale di Placido Domingo “Operalia” nel luglio 2007 – tra cui il primo premio
assegnato dal pubblico.
Ha fatto il suo debutto in Nord America con l'Orchestra Sinfonica di Cincinnati nel maggio 2008 ne
La forza del destino diretta da James Conlon. Durante la stagione 2008-09 si è esibito due volte al
Teatro La Fenice di Venezia prima con Pagliacci e poi con Maria Stuarda. È tornato negli Stati
Uniti nel 2009 per il suo debutto operistico sul palcoscenico con l'Opera di Cincinnati, come
Rodrigo in Don Carlo dove ha riscosso un grande successo di critica. Nell’estate del 2012 ha fatto il
suo ritorno all’Opera di Cincinnati con La bohème.
Nel 2010 si è esibito in un concerto gala al Verbier Festival in Svizzera e ha debuttato alla
Staatsoper di Vienna dove poi ha cantato ne La bohème, Il barbiere di Siviglia, Madama Butterfly,
L’elisir d’amore, Simon Boccanegra, Pagliacci, Falstaff, Werther e Lucia di Lammermoor.
Ricordiamo poi Maria Stuarda a Trieste e al Teatro San Carlo di Napoli, Simon Boccanegra
all’Opera di Roma, La bohème a Shangai, Seoul e all’inaugurazione del rinnovato Teatro Colón di
Buenos Aires. Nell’estate del 2012 è tornato alla Cincinnati Opera, e poi al Savonlinna Opera
Festival, con il ruolo di Giorgio Germont ne La traviata.
I suoi impegni recenti e futuri includono: Simon Boccanegra a Roma, sotto la direzione di Riccardo
Muti, e a Parma, Falstaff a Los Angeles, Lucia di Lammermoor ad Amsterdam e Barcellona,
Roberto Devereux a Vienna, Un ballo in maschera a Bologna e La traviata a Venezia.
Simone Del Savio
Diplomato in canto al Conservatorio “G. Verdi” di Torino, vince i concorsi internazionali “Toti Dal
Monte” e “Riccardo Zandonai”. Nel 2007 gli viene conferita dallo stato austriaco la medaglia EW.
Debutta con Prima la musica e poi le parole di Salieri e ben presto le sue doti vocali vengonno
messe in luce con Il Viaggio a Reims per il Rossini Opera Festival (Don Profondo) e per il Teatro
alla Scala (Don Alvaro); L'elisir d'amore (Belcore) al Teatro Massimo di Palermo e al Teatro
Alighieri di Ravenna; L'elisir d’amore (Dulcamara) e Il barbiere di Siviglia (Don Bartolo) all'Opera
di Roma; La bohème (Schaunard) al Covent Garden di Londra, al Comunale di Firenze, al Teatro
Regio di Torino, alla Staatsoper di Monaco, a Caracalla, all’Opéra Garnier di Parigi, al Teatro
Massimo di Palermo; Rigoletto (Monterone) all'Opéra Bastille di Parigi; La Cenerentola (Alidoro)
al Teatro Verdi di Trieste; Don Giovanni (Leporello) al Teatro La Fenice di Venezia, allo
Stadttheater Klagenfurt e all’Opéra di Toulon; Le Nozze di Figaro (Figaro) al Teatro Verdi di
Sassari; Così fan tutte (Guglielmo) per la Saint Paul Chamber Orchestra negli Stati Uniti sotto la
direzione di Roberto Abbado.
La maturità vocale lo porta sempre più verso ruoli di Donizetti, del primo Verdi e di Puccini. Canta
ne I puritani al Comunale di Bologna e al Regio di Torino; in Lucrezia Borgia e in Lucia di
Lammermoor al Regio di Torino; in Poliuto al Donizetti di Bergamo; nei panni del protagonista in
Don Pasquale in tournée nei teatri francesi; ne Il Turco in Italia al Regio di Torino; ne La traviata
alla Deutsche Oper di Berlino e al Grand Théâtre di Ginevra; ne La bohème al Comunale di
Bologna e alla Vlaamse Oper di Anversa; in Madama Butterfly alla Deutsche Oper di Berlino.
Tra gli impegni futuri Lucia di Lammermoor e La bohème (Marcello) al Teatro Regio di Torino, La
traviata al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, La bohème (Schaunard) al Festival di Savolinna,
Così fan tutte (Don Alfonso) all’Opéra di Parigi e all’Opéra de Massy.
Elena Mosuc
Nata a Iasi (Romania), prima ancora di concludere gli studi presso il locale conservatorio debutta
come solista presso il Teatro dell’Opera della sua città natale. Tra i premi ricevuti, il Bellini d’Oro
di Catania (1995), il Premio Zenatello di Verona (2002), la Siola d’oro e la Medaglia dell’Alto
Patrocinio dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (entrambi nel 2009). Nel 2005 il
Presidente della Romania l’ha insignita del titolo di Ufficiale, la più alta onoreficenza che possa
essere conferita ad un musicista nel paese. Nel 2009 ha ottenuto il dottorato in musica con “Summa
cum Laude” presso l’Università di Bucarest con la tesi: “Il tema della pazzia nell’opera italiana
della prima metà dell’Ottocento”.
Ha partecipato alle stagioni dei più importanti teatri d’Europa (Barcellona, Salisburgo, Monaco,
Londra, Milano, Verona, Dresda, Amburgo, Berlino, Vienna, Parigi, Londra, Venezia, Roma,
Bruxelles, Amsterdam), Stati Uniti (New York, Dallas), Giappone e Cina. Inoltre si esibisce
regolarmente come solista in concerti sinfonici, lavorando con direttori come Sir Colin Davis,
James Conlon, Fabio Luisi, Bruno Campanella, Bertrand de Billy, Daniel Oren, Gustavo Dudamel,
Daniel Harding, Ivor Bolton e Gianandrea Noseda.
L’attività operistica le ha dato l’opportunità di collaborare con registi come Franco Zeffirelli,
Liliana Cavani, Nicolas Joël, Cesare Lievi, Jonathan Miller, Giancarlo Del Monaco, Renata Scotto,
Andrei Serban, Grischa Asagaroff e Graham Vick e con illustri maestri come Nikolaus
Harnoncourt, Franz Welser-Möst, Christoph von Dohnányi, Placido Domingo, Marco Armiliato,
Paolo Carignani, Adam Fischer, Marc Minkowski, Michel Plasson, Nello Santi, Carlo Rizzi, Peter
Schneider e Marcello Viotti.
Momenti culminanti delle recenti stagioni sono stati i sensazionali successi come Regina della
Notte ad Amsterdam, Berlino, Londra, Parigi, Roma, Tokyo e Shanghai, nonchè i suoi applauditi
debutti in Norma, Faust, La sonnambula, Turandot (Liù), La bohème, Il corsaro e Maria Stuarda a
Zurigo e alla Staatsoper di Berlino. Tra le altre opere interpretate nei teatri di tutto il mondo, La
traviata, Lucia di Lammermoor, I puritani, Anna Bolena, Carmen, Rigoletto, Don Giovanni (Donna
Anna), Arianna a Nasso e tutti i ruoli femminili principali ne Les contes d’Hoffmann alla Staatsoper
di Amburgo e al Teatro dell’Opera di Zurigo. Ha debuttato alla Scala in La traviata sotto la
direzione di Lorin Maazel e di recente come Micaela in Carmen, al Metropolitan Opera di New
York come Olympia e alla Dallas Opera come Lucia. Tra i prossimi impegni: La traviata a Berlino
e Roberto Devereux e Lucrezia Borgia a Bilbao.
Nadine Sierra
Nata in Florida da madre portoghese e padre di origine portoricana e italiana, è la più giovane
vincitrice delle audizioni del Metropolitan Opera National Council e della Marilyn Horne
Foundation. Dopo il debutto ancora adolescente con la Palm Beach Opera, si è poi laureata presso il
Mannes College of Music di New York e ha seguito l’Adler Fellowship Program alla San Francisco
Opera, dove ha fatto il suo debutto nella compagnia nel 2011, creando il doppio ruolo di Juliet e
Barbara insieme a Thomas Hampson nella prima rappresentazione assoluta di Heart of a Soldier di
Christopher Theofanidis. Nel 2010 ha vinto i primi premi alla George London Competition, alla
Gerda Lissner International Competition e alla Loren Zachary Competition. Nel 2013 è stata prima
classificata ai concorsi Neue Stimmen, Caballé e Dunne. Ha inoltre ricevuto borse di studio dalla
Richard Tucker Music Foundation.
Nella stagione 2015-2016 debutta all’Opéra di Parigi, al Metropolitan di New York, al Teatro alla
Scala di Milano e alla Staatsoper di Berlino. A Parigi debutta nel ruolo di Zerlina in Don Giovanni,
canta poi in Rigoletto al Metropolitan a dicembre e alla Scala a gennaio. A marzo debutta alla
Staatsoper di Berlino con Daniel Barenboim interpretando per la prima volta Amore in Orfeo ed
Euridice di Gluck, in un nuovo allestimento con la regia di Jürgen Flimm e le scene di Frank Gehry.
Tra i principali appuntamenti della prossima stagione ricordiamo il ritorno alla San Francisco Opera
come Pamina in Die Zauberflöte e Lucia di Lammermoor nel nuovo allestimento di Michael
Cavanagh, e al Palau de les Arts Reina Sofia di Valencia per A Midsummer Night’s Dream di
Britten. Ha inoltre cantato in recitals a Washington e Cincinnati e ha preso parte al Concerto
dell’Anno Nuovo del Teatro La Fenice di Venezia, trasmesso in diretta televisiva. Nel corso delle
stagioni passate ha inoltre cantato al Teatro di San Carlo di Napoli e con la San Francisco
Symphony diretta da Michael Tilson Thomas, e concerti in luoghi prestigiosi quali la Carnegie Hall
e la Corte Suprema degli Stati Uniti, dove si è esibita con Joseph Calleja e Thomas Hampson.
Giorgio Berrugi
Canta regolarmente nei teatri e festival più rinomati tra cui il Teatro alla Scala, la San Francisco
Opera, il Gewandhaus di Lipsia, il Concertgebouw di Amsterdam, la Suntory Hall di Tokyo, la
Wigmore Hall a Londra, il Festival di Savonlinna e l'Arena di Verona. Collabora spesso con
eminenti direttori quali Zubin Mehta, Christian Thielemann, Fabio Luisi, Gustavo Dudamel, Daniel
Oren, Pinchas Steinberg, Nicola Luisotti, Myung-Whun Chung e Jaap van Zweden.
Iniziata la sua carriera musicale come clarinettista, è vincitore di numerosi premi internazionali sia
in qualità di solista che per la musica da camera avendo fatto parte del 'Duo Alban Berg'. È stato
inoltre primo clarinetto dell'Orchestra Sinfonica di Roma. Inizia gli studi vocali nel 2007 e dopo
pochi mesi debutta al Teatro La Fenice di Venezia come Rodolfo ne La bohème.
Dal 2010 al 2013 fa parte della compagnia della Semperoper di Dresda, dove debutta ruoli
importanti quali Don José in Carmen, Riccardo ne Un ballo in maschera, Cavaradossi in Tosca,
Nemorino ne L'elisir d'amore, il Duca di Mantova in Rigoletto e Gennarino nella prima mondiale di
Gisela di Hans Werner Henze.
Fra gli impegni recenti spiccano Roméo et Juliette di Gounod all'Arena di Verona; Luisa Miller al
Teatro di San Carlo di Napoli; il debutto nel ruolo di Hoffmann a Piacenza; La bohème al Teatro
Massimo di Palermo; Cavaradossi all'Opéra di Marsiglia; Simon Boccanegra a Dresda. Inoltre si è
esibito nel Requiem di Verdi a Palermo, Lucerna, Salerno, Manchester, al Théâtre des ChampsÉlysées e a Milano con la Filarmonica della Scala sotto la direzione musicale di Zubin Mehta.
La stagione 2015/2016 lo vede nuovamente come Gabriele Adorno al Teatro alla Scala; come
Rodolfo a Salerno, a Oviedo e a Berlino (Deutsche Oper); come Edgardo a Palermo e a Torino; in
Macbeth al Palau de les Arts Reina Sofia a Valencia; e nel Requiem di Verdi all'Accademia
Nazionale di Santa Cecilia a Roma. Interpreterà inoltre Gabriele Adorno e il Requiem di Verdi in
tournée col Teatro Regio di Torino a Hong Kong. Tra gli impegni futuri si segnalano poi il Tenore
italiano in Der Rosenkavalier alla Royal Opera House di Londra e La traviata alla Lyric Opera di
Chicago.
Jean-François Borras
Inizia gli studi di canto presso l'Académie de Musique Rainier III de Monaco con Marie-Anne
Losco e si perfeziona poi con Michèle Command e Gabriel Bacquier.
Inizia rapidamente la sua carriera cantando Alfredo a Mannheim, Edgardo a Graz, Des Grieux a
Roma e al Palau de les Arts di Valencia, il Duca in Rigoletto a Rouen, Caracalla, Atene e Genova.
Canta Roméo et Juliette di Gounod a Trieste, Verona e Genova, La bohème a Trieste, Aachen e
Graz. Dal 2007 si esibisce su i più importanti palcoscenici internazionali.
È stato diretto, tra gli altri, da Alain Guingal, Evelino Pido, Daniel Oren, Patrick Fournillier,
Daniele Callegari, Fabrizio Carminati, Michel Plasson, Alain Altinoglu e Stéphane Denève.
Nelle ultime stagioni ha interpretato le Chevalier Des Grieux in Manon all’Opéra Bastille e alla
Staatsoper di Vienna, Robert le Diable al Covent Garden, La traviata a Monte Carlo, Les dialogues
des carmélites all’Accademia di Santa Cecilia di Roma e ha debuttato alla Metropolitan Opera di
New York sostituendo Jonas Kaufmann in Werther ottenendo un grande successo di pubblico e
critica. Recentemente ha eseguito La bohème al Metropolitan di New York, Macbeth al Théâtre des
Champs Élysées, Thaïs all’Opera di São Paolo in Brasile.
Tra i prossimi impegni, Werther e Thaïs al Metropolitan, La bohème, Manon e Faust alla Staatsoper
di Vienna, Faust all'Opéra di Marsiglia.
Luca Tittoto
Ha iniziato la carriera artistica vincendo il Concorso Lirico Giuseppe Di Stefanonel 2006 a Trapani
per il ruolo di Don Alfonso in Così fan tutte.
Tra gli impegni degli ultimi anni, nel 2014 ha cantato alla Bayerische Staatsoper di Monaco la
parte di Giove ne La Calisto di Cavalli, diretto da Ivor Bolton, e in concerto ha partecipato alla
prima esecuzione in tempi moderni de La Concordia dei Pianeti di Caldara, alla Konzertsaal di
Dortmund, con La Cetra diretta da Andrea Marcon, oggi in cd per Deutsche Grammophon. Ha
cantato in Guillaume Tell a Torino (versione italiana) e Bologna (versione originale), e ancora al
Festival di Edinburgo diretto da Gianandrea Noseda. Ha ottenuto un successo personale a Aix en
Provence come Re di Scozia nella produzione di Richard Jones di Ariodante di Händel diretto da
Andrea Marcon, ripreso nel gennaio 2016 all'Opera di Amsterdam. Nel dicembre 2014 ha cantato la
Messa in Si minore di Bach alla Konzerthaus di Berlino, mentre a Basilea nel 2015 ha cantato
Creon in Medée di Charpentier, cui sono seguiti il Requiem di Mozart all'Accademia di Santa
Cecilia, Don Alfonso in Così fan tutte alla Bayerische Staatsoper, Alidoro in La Cenerentola di
Rossini al Teatro di San Carlo di Napoli. Ha inoltre registrato di recente un nuovo disco
monteverdiano con Magdalena Kozena (DG) e Partenope di Händel con Philippe Jaroussky
(ERATO). Al Concertgebouw di Amsterdam ha cantato La Fida Ninfa di Vivaldi, mentre
nel'ottobre 2015 ha debuttato al Teatro Real di Madrid in Alcina di Handel.
Fra i suoi prossimi impegni Il barbiere di Siviglia (Basilio) al Teatro Comunale di Bologna,
Carmen al Teatro Regio di Torino, Colline in La bohème alla Royal Opera House Covent Garden.
Patrizia Gentile
Diplomata in Conservatorio, è stata vincitrice dei concorsi per la Scuola di Perfezionamento per
Giovani Cantanti Lirici del Teatro alla Scala di Milano e per il Corso di Perfezionamento in Canto
del Centro Lirico del Teatro Massimo di Palermo e del Concorso Internazionale Opera Barga.
Debutta al Massimo di Palermo nella prima rappresentazione italiana di Don Perlimplin di V. Rieti
e continua la propria attività professionale esibendosi nei maggiori teatri lirici italiani quali il Teatro
alla Scala di Milano, il San Carlo di Napoli, il Comunale di Bologna, il Lirico di Cagliari, il
Massimo Bellini di Catania, La Fenice di Venezia, il Petruzzelli di Bari, il Rendano di Cosenza, il
Carlo Felice di Genova, nonché altri teatri di tradizione quali il Teatro del Giglio di Lucca, il
Pergolesi di Jesi, il Fraschini di Pavia, il Comunale di Livorno, e all’estero a Tokyo, Nagasaki e
Kobe, Wiesbaden e Amburgo. Ha cantato con la prestigiosa direzione di maestri quali G. A.
Gavazzeni, G. Kuhn, P. Maag, D. Oren, D. Renzetti, B. Bartoletti, H. Soudant, M. Arena, R.
Weikert, W. Humburg , A. Licata, S. Ranzani, F. M. Carminati e registi come G. Strehler, G. Deflo,
F. Crivelli, A. Fassini, G. Landi, G. Vick, S. Sequi, V. Puecher, G. Albertazzi, P. L. Pizzi, M.
Bolognini, V. Hewit, D. Krief, Comencini, S. Vizioli, T. Servillo.
È docente di ruolo di Arte Scenica e di Canto nei Conservatori di Musica di Stato.
Emanuele D’Aguanno
Compie gli studi musicali presso il Conservatorio “A. Pedrollo” di Vicenza e si perfeziona con
William Matteuzzi e Ramon Vargas. Dopo essersi distinto al concorso “Toti dal Monte” di Treviso
(Paolino ne Il matrimonio segreto di Cimarosa), inizia subito un'intensa attività che lo porta
rapidamente ad esibirsi in molti prestigiosi teatri in Italia ed all’estero.
Nel 2004 è finalista per il ruolo di Nemorino ne L’elisir d’amore al Concorso As.Li.Co. L’anno
successivo debutta al Festival della Valle D’Itria di Martina Franca ne Lo sposo di tre e marito di
nessuna di Cherubini diretto da Dimitri Jurowskj.
Il suo repertorio include opere di Purcell, Paisiello, Mozart, Cimarosa, Rossini, Donizetti, Britten,
Wagner, Puccini, Wolf-Ferrari. Tra i ruoli interpretati, ha cantato L'elisir d'amore (Nemorino)
diretto da Campanella e Die Frau ohne Schatten diretto da Mehta al Comunale di Firenze, L'elisir
d'amore al Bunka Kaikan di Tokyo, Lucrezia Borgia con la regia di Christoph Loy, Der
Rosenkavalier (Tenore italiano) e Turandot (Pong) diretto da Zubin Mehta, Così fan tutte
(Ferrando) a Monaco di Baviera, Piramo e Tisbe di Hasse con Europa Galante diretto da Fabio
Biondi al Festival di Pentecoste di Salisburgo e a Montpellier, Don Pasquale (Ernesto) all‘Olimpico
di Vicenza e Don Giovanni (Don Ottavio) a Glyndebourne, la prima mondiale di Senso di Tutino
con la regia di Hugo De Ana al Massimo di Palermo.
Francesco Pittari
Dopo gli studi musicali di violino e composizione inizia lo studio del canto e si diploma a pieni voti
presso il conservatorio di Salerno. Dopo il debutto in Macbeth nel 2006 a Salerno inizia a lavorare
con importanti teatri italiani e stranieri quali Arena di Verona, Teatro Carlo Felice di Genova,
Teatro di San Carlo di Napoli, Teatro Massimo di Palermo, Teatro Verdi di Salerno, Festival
Pucciniano di Torre del Lago, Guangzhou Opera House, Muscat Royal Opera House, Royal Opera
House di Londra, Daegu Opera Festival, Fondazione La Verdi di Milano. Collabora con importanti
direttori d'orchestra come Oren, Armiliato, Morandi, Jurowski, Acs, Pirolli, Aprea, Bisanti, Wilson,
Wellber, Santi. Ha lavorato con registi quali: Zeffirelli, Pontiggia, Proietti, Homoki, Zambello,
Ranieri, Scaparro, Gandini, De Tommasi, Giacchieri, Micheletto, De Plano, Mirabella, Stinchelli,
Trespidi, Maestrini.
È un caratterista molto richiesto, con più di quaranta ruoli all'attivo. Tra i più significativi
ricordiamo Ismaele in Nabucco, Arlecchino in Pagliacci, Tebaldo in I Capuleti e i Montecchi, Pong
in Turandot, Un Incredibile in Andrea Chenier, Goro in Madama Butterfly, Spoletta in Tosca.
Partecipa nel 2014 alla tournée nel Sultanato dell'Oman della Fondazione Arena di Verona con I
Capuleti e i Montecchi. All’Arena di Verona debutta nel 2011 con Aida per poi tornare nel 2013,
2014 e 2015; nella prossima stagione 2016 sarà impegnato in Aida, Carmen e Turandot. A
dicembre 2015 è stato Mastro Trabucco in La forza del destino per la Fondazione Arena di Verona
e Un Messaggero in Aida al Teatro Verdi di Salerno. Recentemente è stato Flavio in Norma al
Teatro di San Carlo di Napoli.