DISTURBI VESCICALI E INTESTINALI: UN AIUTO QUOTIDIANO

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DISTURBI VESCICALI
E INTESTINALI: UN AIUTO
QUOTIDIANO
I disturbi della vescica e dell’intestino sono sintomi concomitanti molto frequenti della
sclerosi multipla. Essi compromettono le azioni quotidiane e influiscono negativamente
sul benessere psicologico e sulla vita sociale. Ad ogni modo, alcuni consigli utili consentono
di evitare molte complicazioni.
GESTIONE DELLA VESCICA
Se il decorso della SM coinvolge anche la
funzione vescicale, si possono riscontrare
incontinenza, ritenzione urinaria e svuotamento insufficiente della vescica, fino a
conseguenze dannose per i reni. Per questo è consigliabile esporre quanto prima
i propri sintomi a un neuro-urologo. La
terapia può basarsi su farmaci, interventi
chirurgici, modifiche delle abitudini legate all’assunzione di liquidi, così come su
diversi strumenti ausiliari.
Dispositivi per l’incontinenza
■ Pannolini/assorbenti
per uomini e donne
■ Condom urinari
■ Catetere vescicale permanente
■ Catetere monouso (autocateterismo/
cateterismo praticato da terzi)
Le persone con SM dovrebbero venire
istruite sul­l’uso di tali materiali affinché
siano in grado di gestire il proprio disturbo in modo autonomo.
1 | N° 4 | Novembre 2014
Controllo dei liquidi
Una gestione controllata dell’accumulo di
liquidi, lo svuotamento completo e regolare della vescica, unito all’acidificazione
delle urine, aiutano a evitare infezioni e a
tenere sotto controllo i disturbi vescicali.
Consigli utili
■ In linea di massima, una persona adulta dovrebbe assumere almeno due litri
d’acqua al giorno. Nei giorni più caldi
la quantità va aumentata, mentre può
essere ridotta nelle ore serali.
■ Assumere o evitare bevande che
stimolano le funzioni vescicali, come
ad esempio il tè alla rosa canina.
■ Essere scrupolosi nell’igiene intima.
■ Acidificare le urine e le pareti vescicali:
per mantenere basso il pH si può
assumere, ad esempio, del succo di
mirtillo rosso (attenzione all’apporto
calorico), mezzo limone spremuto
al giorno o un cucchiaio di aceto di
mele diluito in un bicchiere d’acqua.
■ Prestare attenzione ad uno svuotamento
regolare dell’intestino – quest’ultimo
é in stretta correlazione con la riduzione
delle infezioni urinarie.
Infiammazione della vescica
Un’attenzione particolare ai segnali del
proprio corpo può aiutare a riconoscere
tempestivamente l’insorgere di un’infezione vescicale. I sintomi sono i seguenti:
■ Urine torbide e dall’odore sgradevole
■ Fenomeni spastici accentuati
■ Aumento della temperatura
■ Incontinenza accentuata
Cosa fare?
■ In presenza di sintomi importanti
contattare il medico.
■ Aumentare il consumo di liquidi, ad
esempio tisane contro la cistite.
■ Eseguire un test a strisce delle urine
(Combur-Test®): in caso di risultato
positivo avvertire il medico.
■ Utilizzare dispositivi o condom urinari.
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CONTROLLO DELL’INTESTINO
Bere molto e seguire una dieta bilanciata
e ricca di fibre sono i presupposti per un
regolare funzionamento dell’intestino. Il
decorso della SM può portare a una riduzione dell’attività intestinale, che compromette il corretto svuotamento. Anche la
mobilità ridotta è tra le cause di rallentamento dell’attività intestinale.
Fattori che influiscono sull’attività
intestinale:
■ Andare di fretta, spasmi, dolori, effetti
collaterali di alcuni farmaci, infezioni,
febbre, eventuali patologie preesistenti
del tratto gastrointestinale o disturbi
psicologici come la depressione.
■ Le reazioni ai diversi cibi possono
variare, a seconda dei casi, dalla flatulenza alla diarrea. Alcune varietà di
cavolo o di crauti, gli ortaggi a bulbo,
il cibo ad alto contenuto di fibre o di
zuccheri e le bevande gassate sono tutti
alimenti che influiscono sull’attività
intestinale.
Anche le intolleranze alimentari
possono causare determinati sintomi.
Se sono note, é bene rinunciare
completamente agli alimenti critici.
■ Assunzione dei cibi e problemi di
deglutizione: l’inghiottimento
involontario di aria può causare
flatulenza e sensazione di gonfiore.
■ Disturbi nella fuoriuscita di gas a causa
di spasmi a livello dello sfintere.
MISURE CHE FAVORISCONO LO
SVUOTAMENTO DELL’INTESTINO
Regolarità
In presenza di un disturbo della funzionalità intestinale, lo svuotamento dovrebbe
avvenire a intervalli regolari, ogni due
o tre giorni e possibilmente nello stesso
momento della giornata, in modo da allenare l’intestino. La regolarità permette
di ottenere o recuperare il controllo della
funzionalità intestinale. È bene, inoltre,
valutare quegli eventi o situazioni che
potrebbero modificare il ritmo acquisito.
È meglio svuotare l’intestino una volta in
più, che una di meno. L’osservazione delle
feci (consistenza) serve a scegliere le misure più adatte per facilitare lo svuotamento
intestinale.
FORTE
Posizione/ambiente
Lo svuotamento dovrebbe avvenire sul
water o seduti su una sedia da doccia.
La forza di gravità, la posizione rilassata e l’appoggio stabile dei piedi facilitano
l’intero processo. Se l’evacuazione riesce
solamente a letto, è importante facilitarla assumendo una corretta posizione sul
fianco sinistro, che asseconda la direzione del transito delle feci attraverso l’intestino crasso dal lato destro a quello sinistro del corpo.
Altri fattori esterni da sfruttare
Assumere una pietanza o una bevanda attiva l’apparato digerente attraverso il riflesso
gastro-colico, che prepara l’organismo allo
svuotamento. Un ambiente tranquillo, comodo e privo di fattori di stress è senz’altro
d’aiuto. Tenere un diario dettagliato delle
evacuazioni è utile per l’individuazione dei
disturbi e delle soluzioni.
Tecniche
Se lo svuotamento dell’intestino non avviene in modo fisiologico, esistono diverse
tecniche compensatorie, da applicare su
suggerimento e supervisione del personale specializzato.
■ Compressione del ventre:
coinvolgimento della muscolatura
addominale, con piegamento in
avanti del busto e lieve pressione
manuale sul basso ventre.
■ Stimolazione digitale del retto
■ Stimolazione indotta da supposte
e clismi.
■ Svuotamento digitale dell’intestino
■ Massaggio al colon (massaggio
addominale in senso orario)
■ Irrigazione anale
Lassativi
La consistenza delle feci influisce sull’attività di svuotamento. Se l’alimentazione
non produce gli effetti desiderati, si può
ricorrere ai lassativi. Se troppo dure, le
feci attraversano con maggiore difficoltà
l’intestino e possono causare meteorismo e indurimento addominale; se troppo
molli, possono causare incontinenza. Una
composizione e un volume adeguato delle
feci influisce positivamente sull’azione di
svuotamento.
■ I lassativi di origine vegetale, così come
quelli chimici, non sono privi di rischi.
Un’assunzione prolungata può causare
assuefazione.
■ La scelta del lassativo deve tenere,
conto dell’intensità dell’effetto, della
diagnosi, delle preferenze,
delle modalità di assunzione, ecc.
■ Se si intende cambiare lassativo, è
necessario ridurre il consumo nell’arco
di cinque giorni e introdurre il nuovo
preparato, aumentandone gradualmente
le dosi.
■ Prima di ricorrere ai farmaci in caso
di diarrea o costipazione, è sempre
consigliabile valutare prima le cause
del disturbo.
■ Il ricorso a un lassativo deve sempre
essere discusso con un medico o con
un esperto specializzato.
Principio fondamentale: i lassativi sono
da utilizzare solamente quando necessari
e nelle giuste quantità.
Per ulteriori informazioni su questo
tema potete consultare il sito
www.sclerosi-multipla.ch,
nella sezione Cosa offriamo.
Testo: Rahel Messineo, infermiera
diplomata, consulente in cura
e riabilitazione, Ticino, ParaHelp AG
Nottwil
INFORMAZIONI
sfintere anale = anello muscolare
che chiude il canale anale,
intestino neurogeno = disturbo
dell’apparato intestinale dovuto
a danni del sistema nervoso
centrale, digitale = tramite le dita,
irrigazione anale = inserimento
di acqua, lassativi = purganti,
spasmi = tensione involontaria e
non controllabile dei muscoli,
cateterismo = svuotamento della
vescica attraverso l’introduzione di
cateteri monouso.
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