Operatori lineari e continui fra spazi normati Introduzione alle topologie deboli Spazi localmente convessi Analisi funzionale Riccarda Rossi Lezione 4 Riccarda Rossi Analisi funzionale Lezione 4 Operatori lineari e continui fra spazi normati Introduzione alle topologie deboli Spazi localmente convessi Programma 1. Operatori lineari fra spazi normati: I I I teorema di caratterizzazione norma di un operatore lo spazio duale 2. Motivazioni per l’introduzione della topologia debole 3. Spazi localmente convessi I I I I Riccarda Rossi Analisi funzionale seminorme topologia indotta da una famiglia di seminorme esempi di spazi localmente convessi convergenza di successioni, proprietà di Hausdorff, metrizzabilità Lezione 4 Operatori lineari e continui fra spazi normati Introduzione alle topologie deboli Spazi localmente convessi Richiami • Sia V uno sp. normato di dimensione finita e W un altro sp normato. Allora L : V → W lineare ⇒ L : V → W continuo. ciao ciao ciao • Sia V uno sp. normato di dimensione INfinita: allora questo è falso, e il controesempio che abbiamo dato ciao ciao ciao NON dipende dal fatto che (C0 ([0, 1]), k · k1 ) non è di Banach. ciao ciao ciao Riccarda Rossi Analisi funzionale Lezione 4 Operatori lineari e continui fra spazi normati Introduzione alle topologie deboli Spazi localmente convessi Caratterizzazione degli operatori lineari e continui fra spazi normati Teorema Siano (V , k · kV ), (W , k · kW ) due sp. normati e sia L : V → W un operatore lineare. Allora sono equivalenti le seguenti condizioni 1. L : V → W è continuo su V ; ciao ciao ciao 2. L : V → W è continuo in un punto x0 ∈ V ; ciao ciao ciao 3. L : V → W è limitato, cioè ∃M ≥ 0 ∀x ∈ V : kL(x)kW ≤ MkxkV . ciao ciao ciao Riccarda Rossi Analisi funzionale Lezione 4 Operatori lineari e continui fra spazi normati Introduzione alle topologie deboli Spazi localmente convessi Dimostrazione Riccarda Rossi Analisi funzionale Lezione 4 Operatori lineari e continui fra spazi normati Introduzione alle topologie deboli Spazi localmente convessi Osservazioni Riccarda Rossi Analisi funzionale Lezione 4 Operatori lineari e continui fra spazi normati Introduzione alle topologie deboli Spazi localmente convessi Lo spazio L(V , W ) Siano (V , k · kV ), (W , k · kW ) due sp. normati. Definizione Denotiamo con L(V , W ) l’insieme L(V , W ) = {L : V → W : L è lineare e continuo su V }. Se W = R, useremo la notazione ciao ciao ciao ♣ L(V , W ) è uno spazio vettoriale rispetto alle operazioni di ciao ciao ciao ciao ciao ciao ciao ciao Riccarda Rossi Analisi funzionale Lezione 4 Operatori lineari e continui fra spazi normati Introduzione alle topologie deboli Spazi localmente convessi Norma di un operatore lineare e continuo • L(V , W ) è uno spazio normato. ciao ciao ciao ciao ciao ciao ciao ciao ciao ciao ciao Riccarda Rossi Analisi funzionale Lezione 4 Operatori lineari e continui fra spazi normati Introduzione alle topologie deboli Spazi localmente convessi Espressioni equivalenti della norma di un operatore ciao ciao ciao ciao ciao ciao ciao ciao La norma duale Riccarda Rossi Analisi funzionale Lezione 4 Operatori lineari e continui fra spazi normati Introduzione alle topologie deboli Spazi localmente convessi Completezza dello spazio L(V , W ) Teorema Siano V , W due sp. normati. Se W è di Banach, allora anche lo spazio L(V , W ) è di Banach. In particolare, per ogni spazio normato V lo spazio duale V 0 è di Banach. ciao ciao ciao ciao ciao ciao ciao ciao ciao ciao ciao Riccarda Rossi Analisi funzionale Lezione 4 Operatori lineari e continui fra spazi normati Introduzione alle topologie deboli Spazi localmente convessi Introduzione Motivazioni legate all’applicazione dell’analisi funzionale allo studio delle equazioni a derivate parziali: ciao ciao ciao ciao ciao ciao ciao ciao ciao ciao ciao ciao ciao ciao ciao ciao ciao Riccarda Rossi Analisi funzionale Lezione 4 Operatori lineari e continui fra spazi normati Introduzione alle topologie deboli Spazi localmente convessi Continuità, compattezza, e confronto fra topologie Riccarda Rossi Analisi funzionale Lezione 4 Operatori lineari e continui fra spazi normati Introduzione alle topologie deboli Spazi localmente convessi Una topologia “di compromesso” Vogliamo introdurre su uno spazio vettoriale V una topologia che assicuri I un “buon numero” di funzioni continue; I “ragionevoli” insiemi compatti Introdurremo questa topologia su uno spazio V , di Banach rispetto a una sua norma k · k. ciao ciao Parleremo di topologia debole, che denoteremo con il simbolo σ(V , V 0 ). Riccarda Rossi Analisi funzionale Lezione 4 Operatori lineari e continui fra spazi normati Introduzione alle topologie deboli Spazi localmente convessi Proprietà fondamentali della topologia debole La topologia σ(V , V 0 ) I viene definita su V , che è già sp. di Banach rispetto a una opportuna norma; I è meno fine della topologia indotta su V dalla norma I rende continui su V tutti i funzionali lineari e continui rispetto alla topologia della norma ciao ciao ciao ciao ciao Se V gode di una ulteriore proprietà, detta riflessività, allora ogni sottoinsieme di V chiuso e limitato è anche compatto rispetto alla topologia debole. I Osservazione ciao ciao ciao ciao ciao Riccarda Rossi ciao Analisi funzionale Lezione 4 Operatori lineari e continui fra spazi normati Introduzione alle topologie deboli Spazi localmente convessi La piramide delle strutture – 2 Riccarda Rossi Analisi funzionale Lezione 4 Operatori lineari e continui fra spazi normati Introduzione alle topologie deboli Spazi localmente convessi Definizione di seminorma Sia V uno sp. vettoriale. Chiamiamo seminorma su V una funzione | · | : V → R verificante 1. |x| ≥ 0 per ogni x ∈ V ; 2. |λx| = |λ||x| per ogni x ∈ V , per ogni λ ∈ R; 3. |x + y | ≤ |x| + |y | per ogni x, y ∈ V . Osservazione ciao ciao ciao ciao ciao Riccarda Rossi Analisi funzionale Lezione 4 Operatori lineari e continui fra spazi normati Introduzione alle topologie deboli Spazi localmente convessi Esempi Riccarda Rossi Analisi funzionale Lezione 4 Operatori lineari e continui fra spazi normati Introduzione alle topologie deboli Spazi localmente convessi Costruzione della topologia Definizione Sia V uno sp. vettoriale e F = {| · |` : ` ∈ Λ} una famiglia non vuota di seminorme su V . ciao Per ogni x ∈ V fissato, denotiamo con B(x) la famiglia costituita dagli insiemi della forma {y ∈ V : |x − y |`k < r , k = 1, . . . , m} ciao ciao ciao al variare di tutti i sottoinsiemi finiti {`1 , `2 , . . . , `m } ⊂ Λ (con m ∈ N), e di tutti i numeri reali r > 0. Definiamo la famiglia di intorni di ogni x ∈ V in questo modo: I ∈ I(x) ⇔ ∃ B ∈ B(x) t.c. B ⊂ I . In questo modo viene definita una topologia I : V ⇒ 2V , detta la topologia indotta (o generata) dalla famiglia di seminorme F. Riccarda Rossi Analisi funzionale Lezione 4 Operatori lineari e continui fra spazi normati Introduzione alle topologie deboli Spazi localmente convessi Spazi localmente convessi Definizione Uno spazio vettoriale topologico (V , I) si dice localmente convesso se esiste una famiglia di seminorme F che induce la topologia I. ciao ciao • Perché localmente convesso?? ciao ciao ciao Legami con gli spazi normati ciao ciao ciao ciao ciao ciao ciao Riccarda Rossi Analisi funzionale Lezione 4 Operatori lineari e continui fra spazi normati Introduzione alle topologie deboli Spazi localmente convessi Esempi Riccarda Rossi Analisi funzionale Lezione 4 Operatori lineari e continui fra spazi normati Introduzione alle topologie deboli Spazi localmente convessi Caratterizzazione della convergenza di successioni in uno spazio localmente convesso Proposizione Sia V uno sp. vettoriale, F una famiglia di seminorme su V , e {xn }, x ∈ V . Si ha che {xn }n converge a x nella topologia indotta da F ⇔ per ogni seminorma | · | ∈ F lim |xn − x| = 0. n→∞ Esempi ciao ciao ciao ciao ciao ciao ciao Riccarda Rossi Analisi funzionale Lezione 4 Operatori lineari e continui fra spazi normati Introduzione alle topologie deboli Spazi localmente convessi Proprietà di Hausdorff Proposizione Sia (V , F) uno spazio (vettoriale topologico) localmente convesso. Allora F induce una topologia di Hausdorff su V se e solo se ∀ x 6= 0 ∃ una seminorma | · |x ∈ F t.c. |x|x > 0. ciao ciao ciao ciao ciao ciao ciao ciao ciao ciao • D’ora in poi lavoreremo sempre in spazi localmente convessi di Hausdorff: OK l’unicità del limite di una successione. Riccarda Rossi Analisi funzionale Lezione 4 Operatori lineari e continui fra spazi normati Introduzione alle topologie deboli Spazi localmente convessi Metrizzabilità della topologia su uno spazio localmente convesso (I) • Ricordiamo che uno spazio topologico (X , I) si dice metrizzabile se esiste una metrica d su X che induce la topologia I. I vantaggi della metrizzabilità ciao ciao ciao ciao ciao ciao ciao Riccarda Rossi Analisi funzionale Lezione 4 Operatori lineari e continui fra spazi normati Introduzione alle topologie deboli Spazi localmente convessi Metrizzabilità della topologia su uno spazio localmente convesso (II) Proposizione Sia (V , F) uno spazio (vettoriale topologico) localmente convesso, di Hausdorff. Allora la topologia indotta da F è metrizzabile se e solo se ∃ una (sotto-)famiglia numerabile di seminorme F0 ⊂ F che la induce. In tal caso, se F0 è data da {| · |k : k ∈ N}, una distanza che induce la topologia è ∞ X d(x, y ) = 2−k ϕ(|x − y |k ) k=1 ove ϕ : [0, +∞) → R è una qualsiasi funzione limitata, continua, concava, strettamente crescente, con ϕ(0) = 0. • Esempi: Riccarda Rossi Analisi funzionale Lezione 4 Operatori lineari e continui fra spazi normati Introduzione alle topologie deboli Spazi localmente convessi Spazi di Fréchet Negli spazi localmente convessi metrizzabili si può dare il concetto di completezza. Definizione Sia (V , F) uno spazio localmente convesso, metrizzato da una distanza d. Diciamo che (V , F) è uno spazio di Fréchet se (V , d) è completo. ciao ciao ciao ciao ciao ciao ciao Riccarda Rossi Analisi funzionale Lezione 4