Torna il consueto appuntamento con i seminari della Brain Awareness Week, la INIZIATIVA PROMOSSA DAL: Giovani ricercatori discutono di Neuroscienze Dipartimento di Neuroscienze settimana internazionale di divulgazione delle Dipartimento di Psicologia Generale neuroscienze. Gli interventi saranno tenuti da giovani ricercatori dell’Università appartenenti a tre di Padova dipartimenti differenti accomunati però dallo studio del cervello. I Dipartimento di Scienze Biomediche DOVE SIAMO relatori avranno il piacere di accompagnarvi nell’affascinante mondo dei neuroni, nelle loro interazioni sino ai processi cognitivi alla base del nostro pensiero. Sesta Edizione INGRESSO LIBERO Per informazioni sui contenuti: [email protected] [email protected] [email protected] 16 Marzo 2015 Sala dell’Archivio Antico, Palazzo Bo Via 8 Febbraio n. 2, Padova PROGRAMMA Ore 15.30 Introduzione Prof. Giulio Vidotto (Direttore Dipartimento di Psicologia Generale). 15:45 Mario Bonato: “Quando un lato del mondo non esiste più: la negligenza spaziale unilaterale”. 16:20 Clizia Capuani: “Emicrania: quando i neuroni perdono l’equilibrio” 16:55 Valentina Parma: “Annusare il pericolo: una questione di ansia”. 17:30-17:45 Pausa 17:45 Claudia Cecchetto: “Presente e futuro delle interfacce cervello-chip”. 18:20 Alessandro Castiglione: “Invecchiamento, ipoacusia e decadimento cognitivo: controversie e prospettive”. 18:55 Vita Stagno: “L’idrocefalo nei paesi in via di sviluppo. La lezione africana”. Quando un lato del mondo non esiste più: la negligenza spaziale unilaterale Mario Bonato (Dip. Psicologia Generale & Dept. Exp. Psychology, Ghent University, Belgio) Fra le varie abilità di cui il nostro cervello si fa carico ve ne è una particolarmente importante per la vita di tutti i giorni: la percezione dello spazio che ci circonda. Grazie ad essa siamo in grado di muoverci senza andare a sbattere contro gli oggetti. In seguito ad un danno nel cervello alcune persone perdono improvvisamente questa abilità e non percepiscono più gli oggetti che si trovano in un lato dello spazio. Questo disturbo, detto negligenza spaziale unilaterale (neglect), non è legato a disturbi visivi ma ad un deficit dell’attenzione. Il neglect costituisce una sfida aperta per le persone che ne sono colpite, i familiari ed i clinici. Emicrania: l’equilibrio quando i neuroni perdono Clizia Capuani (Dip. Scienze Biomediche) La causa primaria dell’emicrania risiede nel cervello. Il delicato equilibrio tra eccitazione ed inibizione è fondamentale per il corretto funzionamento del cervello e la sua alterazione può portare all’insorgenza di patologie, quali l’emicrania. Studi recenti hanno rivelato che l’emicrania è associata a un’onda di eccitazione anomala dei neuroni che si propaga attraverso il cervello e attiva i meccanismi del mal di testa. Lo studio di una rara forma di origine genetica, l’emicrania emiplegica familiare, permette di far luce sui meccanismi molecolari e cellulari che rendono il cervello degli emicranici suscettibile all’insorgenza di questa onda anomala di eccitazione cerebrale. Annusare il pericolo: una questione di ansia Valentina Parma (Dip. Psicologia Generale & Monell Chemical Senses Center, Philadelphia) Gli odori hanno l’incredibile capacità di risvegliare in un istante ricordi e sensazioni. Allo stesso tempo, gli odori preparano il nostro corpo, spesso involontariamente, all’approccio o alla fuga. Questo perché l’olfatto, il senso più antico che abbiamo, è strettamente connesso ai centri cerebrali della memoria e delle emozioni. Attraverso lo studio del nostro sistema olfattivo possiamo quindi fare chiarezza su come il sistema nervoso delle persone ansiose (e non) reagisce al pericolo. Presente e futuro delle interfacce cervello-chip Claudia Cecchetto (Dip. Scienze Biomediche) I sistemi bioibridi offrono nuove ed uniche possibilità di adattamento in continua evoluzione, derivanti dalla fusione in un’unica entità di elementi naturali ed artificiali strettamente interconnessi. Essi rappresentano un passo fondamentale nello sviluppo di nuove architetture computazionali, sistemi autonomi intelligenti e protesi mediche. A che punto siamo arrivati in questo affascinante ambito della ricerca neuroscientifica? Invecchiamento, ipoacusia e decadimento cognitivo: controversie e prospettive Alessandro Castiglione (Dip. Neuroscienze) La prevalenza dell’ipoacusia nella popolazione generale aumenta con l’età, così come il decadimento cognitivo, soprattutto dopo i 65 anni. Attraverso lo sviluppo di nuovi sistemi e servizi è possibile facilitare un invecchiamento attivo e ridurre l’isolamento sociale nonché mantenere un buon livello di capacità neuro-cognitive. La creazione di innovativi approcci diagnostici e terapeutici in questo settore è uno dei principali obiettivi dei programmi sanitari di tutto il mondo. Al riguardo, i sistemi neurosensoriali possono rappresentare un valido punto di accesso per la diagnosi e gestione di processi neurodegenerativi. L’idrocefalo nei paesi in via di sviluppo. La lezione africana Vita Stagno (Dip. Neuroscienze) L’idrocefalo è una patologia caratterizzata dall’accumulo di liquido cerebrospinale all’interno dei ventricoli cerebrali che si dilatano, provocando un aumento della pressione intracranica. Nei neonati, in cui la fontanella e le suture non sono ancora saldate, la naturale evoluzione dell’idrocefalo porta ad un aumento progressivo della circonferenza cranica. Il trattamento più comune consiste nell’impianto di uno shunt. Nei paesi in via di sviluppo il management dell’idrocefalo risente di un forte impatto sociale ed economico, a causa del costo proibitivo di alcuni shunt e alle numerose complicanze post-operatorie. Come si può ridurre la dipendenza da shunt nei paesi in via di sviluppo? Quali sono i trattamenti alternativi dell’idrocefalo che si stanno diffondendo nel nuovo millennio? Dedicato al nostro amico e collega Mauro Marchetti