Gesualdo Bufalino, L`isola plurale in Cere perse

Comunicato stampa
Tahar Ben Jelloun, Marco Aime, Danilo Rea ed Edoardo Siravo inaugurano
in Sicilia la nuova rassegna turistica e letteraria “Paesaggi di mare”
«Tante Sicilie, perché?» Gesualdo Bufalino, L’isola plurale in Cere perse
Giovedì 16 giugno 2016
Palermo, Chiostro della Galleria d’Arte Moderna
(Via Sant'Anna 21)
Palermo, 6 giugno 2016. Lo scrittore Tahar Ben Jelloun, esempio di impegno civile per una cultura della
tolleranza e dell’accoglienza, l'antropologo Marco Aime, che ha più volte indagato i concetti di identità,
alterità e integrazione, il pianista jazz Danilo Rea, improvvisatore dalla spiccata sensibilità interpretativa, e
l'attore Edoardo Siravo, artista versatile del panorama teatrale, televisivo e cinematografico italiano,
inaugurano la nuova rassegna turistico-letteraria Paesaggi di mare. L'appuntamento è per giovedì 16 giugno
2016 a Palermo (ore 20,30 – Chiostro della Galleria d’Arte Moderna, gentilmente concesso dal Comune di
Palermo) con un incontro ispirato alle parole di Gesualdo Bufalino «Tante Sicilie, perché?» (L’isola plurale
in Cere perse) sui temi del dialogo, dello scambio e delle differenze e trarrà spunto dall'ultimo romanzo
dell'autore franco-marocchino, Il matrimonio di piacere (La Nave di Teseo). Una serata che vedrà la
presentazione al pubblico di cinque itinerari turistici alla scoperta della Sicilia come luogo simbolo di tante
identità culturali e di tradizioni legate al mare, il primo dei quali è Al Idrisi e il Libro di Ruggero. La Sicilia
vista dal mare (da Palermo a Monreale, da Cefalù a Milazzo, da Messina a Taormina, da Aci Castello a
Siracusa, da Noto ad Agrigento, da Sciacca a Castelvetrano, da Mazara del Vallo a Marsala, a Trapani, a
Carini).
Paesaggi di mare è un progetto itinerante all'insegna della letteratura, della musica e del teatro, volto a
esplorare il territorio siciliano, partendo dalle sue città di mare e dalle molteplici influenze culturali che in
passato Fenici, Greci, Romani, Bizantini, Arabi e Normanni hanno avuto sulla storia dell'isola.
È promosso dall'Assessorato Turismo Sport e Spettacolo della Regione Siciliana, presieduto da Anthony
Emanuele Barbagallo che ha fortemente voluto l'iniziativa, nell'ambito del progetto interregionale Mare e
miniere di Mare che intende valorizzare i giacimenti di mare e i luoghi di estrazione mineraria vicini alla
costa, con il loro hinterland. La direzione artistica è affidata ad Antonella Ferrara, presidente di TaoBukTaormina International Book Festival. L'individuazione degli itinerari è a cura della Rotta dei Fenici –
Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa e dell’Organizzazione Mondiale del Turismo, di cui è direttore
Antonio Barone.
I cinque itinerari proporranno un viaggio esperienziale, impregnato di suggestioni e sensazioni, attraverso i
tanti luoghi di rilevanza storica, artistica, paesaggistica ed enogastronomica legati al mare e alle saline di
mare, dalle potenzialità turistiche non ancora esplorate.
Gli appuntamenti culturali svilupperanno un tema fondante che caratterizza le opere degli ospiti italiani e
internazionali presenti, legandosi con il territorio e la cultura della Sicilia, per creare momenti di riflessione
su argomenti di attualità e rendere omaggio a luoghi emblematici che hanno ispirato tante pagine di
letteratura. Dopo il primo incontro sono attesi: lo scrittore Santo Piazzese, il giornalista Gaetano Savatteri,
lo storico Giovanni Brizzi, il chitarrista Francesco Buzzurro, l'attore David Coco (sabato 1 ottobre,
Marsala); lo scrittore Matteo Collura, il critico d'arte Vittorio Sgarbi, il pianista e trombettista Dino
Rubino, l'attore e regista Vincenzo Pirrotta (sabato 22 ottobre, Siracusa); la scrittrice Dacia Maraini, il
giornalista Felice Cavallaro, il Nello Toscano Quintet, l'attrice e regista Lucia Sardo (domenica 6
novembre, Agrigento); lo scrittore cileno Luis Sepúlveda, il giornalista Alberto Bilà, il sassofonista
Francesco Cafiso, l'attore Mariano Rigillo (giovedì 17 novembre, Catania).
«Tante Sicilie, perché? Perché la Sicilia ha avuto la sorte ritrovarsi a far da cerniera nei secoli fra la
grande cultura occidentale e le tentazioni del deserto e del sole, tra la ragione e la magia, le temperie del
sentimento e le canicole della passione. Soffre, la Sicilia, di un eccesso d’identità, né so se sia un bene o sia
un male […]».
Questo pensiero di Gesualdo Bufalino (tratto da L’isola plurale in Cere perse, 1982 e 1985) presterà il titolo
al primo incontro di Paesaggi di mare, in calendario giovedì 16 giugno alle ore 20,30 a Palermo presso il
Chiostro della Galleria d’Arte Moderna (Via Sant'Anna 21). Tahar Ben Jelloun si confronterà con il
pubblico e con Marco Aime sui temi affrontati nel suo ultimo libro Il matrimonio di piacere (La nave di
Teseo, 2016), storia capace di sabotare stereotipi, pregiudizi e verità convenzionali: diffidenze culturali,
l'apertura verso il diverso, l'integrazione, il maschilismo, la condizione della donna, il razzismo. I brani più
suggestivi del romanzo saranno proposti dell’attore Edoardo Siravo, che nella sua carriera è stato diretto, tra
gli altri da Luca Ronconi e Giuseppe Patroni Griffi, ha lavorato con Vanessa Redgrave, Liv Ullmann, Vittorio
Gassman e ha prestato la sua voce a Gerard Depardieu, Peter Weller e Jeremy Irons. Le atmosfere e le
emozioni saranno interpretate dalle note del pianista Danilo Rea, che vanta una lunga esperienza nel jazz,
oltre che nel pop e nella musica d’autore, nella classica e nella lirica, con collaborazioni con alcuni tra i più
grandi jazzisti statunitensi.
«Nella Sicilia crogiolo di culture – commenta il direttore artistico della rassegna Antonella Ferrara –,
quella poliglotta di Federico II, degli ebrei marrani e degli arabi poeti e dei mercanti toscani, nella cultura
pan-mediterranea che chiama il mare “pontos”, lo scenario non è molto diverso da quello del Marocco di
Ben Jelloun e forse nemmeno dalla straordinaria Timbuktu, luogo di passaggio, città di tutti. Nell’eterna
migrazione, noi siamo gli altri e noi stessi, senza soluzione di continuità.».
Il percorso collegato a questo incontro sarà l'itinerario Al Idrisi e il Libro di Ruggero. La Sicilia vista dal
mare. Racconta la regione attraverso la figura del geografo arabo al-Idrisi, uno dei più grandi geografi della
storia e curatore del Libro di Ruggero, ritratto dettagliato dell'isola in epoca arabo-normanna. Si sviluppa sia
via terra sia attraverso viaggi in barca lungo i siti arabo-normanni, toccando, tra le varie città, Palermo,
Monreale, Termini Imerese, Cefalù, Tusa, Caronia, Patti, Milazzo, Messina, Taormina, Aci Castello,
Siracusa, Noto, Licata, Agrigento, Sciacca, Castelvetrano, Mazara del Vallo, Marsala, Trapani, Carini.
Lo scrittore Santo Piazzese sarà protagonista sabato 1 ottobre a Marsala al Complesso Monumentale San
Pietro, in dialogo con il giornalista e autore Gaetano Savatteri e lo storico Giovanni Brizzi. L'incontro
trarrà ispirazione proprio dalle parole del genio di Recalmuto «L’intera Sicilia è una dimensione fantastica.
Come si fa a viverci senza Immaginazione?» e dalla raccolta Il sogno e l'approdo. Racconti di stranieri in
Sicilia (Sellerio, 2009), firmata da Maria Attanasio, Giosuè Calaciura, Davide Camarrone, Santo Piazzese,
Gaetano Savatteri, Lilia Zaouali, dedicata alla Sicilia in quanto crocevia di strade di mare, incroci di viaggi,
approdi e terra di culture diverse. Al poliedrico chitarrista Francesco Buzzurro il compito di interpretare in
note le suggestioni dell'incontro, cui l'attore David Coco darà voce.
L'itinerario proposto sarà Fenici e Greci in Sicilia, paesaggi, atmosfere, culture. Siracusa, Agrigento,
Taormina, Naxos, Tindari, Morgantina, Selinunte e Segesta (per i Greci d’Occidente) e sempre Selinunte e
Segesta, oltre a Mozia – Marsala, Erice, Palermo, Solunto, Sambuca di Sicilia, Pantelleria e le Isole Egadi
(per i Fenicio-Punici), sono alcuni luoghi deputati a raccontare, tramite le proprie vestigia, un periodo storico
importante della Sicilia. Attraversando queste località si andrà alla scoperta di tutto ciò che è legato alla
navigazione e alla marinerìa e del patrimonio archeologico-culturale presente lungo le coste e sotto il livello
del mare, con percorsi di archeologia subacquea.
All'insegna dello sguardo sul mondo di Giovanni Verga, con le sue parole «Il mare non ha paese nemmeno
lui, ed è di tutti quelli che lo stanno ad ascoltare», e delle esplorazioni proposte dal libro Sicilia Sconosciuta.
Itinerari insoliti e curiosi di Matteo Collura (Rizzoli, 2009), il terzo incontro vedrà al Museo Diocesano di
Siracusa lo stesso Matteo Collura insieme con Vittorio Sgarbi, nella serata di sabato 22 ottobre. Con loro
il pianista e trombettista Dino Rubino e l'attore e regista Vincenzo Pirrotta.
L'itinerario turistico illustrato sarà I luoghi della memoria. Saline, tonnare, torri di avvistamento. Le saline
sono presenti soprattutto nella punta occidentale dell'isola, dove Fenici e Cartaginesi svilupparono
l’estrazione del sale dal mare. Ancora oggi le saline di Trapani e Mozia sono il fulcro di una cultura antica
caratterizzata dal rispetto della natura. Le torri di avvistamento costruite all’epoca di Carlo V e Filippo II
lungo le coste siciliane sono 119, un sistema di difesa contro i pirati saraceni, basato sull’osservazione del
mare e l’avviso alle città dell’arrivo dei pirati, patrimonio ancora poco noto. Le tonnare traggono origine
dall’epoca fenicio-punica, poi arabo-normanna. Tra le tante disseminate lungo le coste siciliane (erano 80 nel
XVII secolo), l’Antica Tonnara Florio nell’Isola di Favignana è diventata Museo della memoria. Altre
miniere di mare sono le Cave di Pomice nelle Isole Eolie e le Cave di tufo di Favignana.
Dacia Maraini, insieme con il giornalista Felice Cavallaro, incontrerà il pubblico domenica 6 novembre
ad Agrigento presso il Teatro Pirandello, che ospiterà per l'occasione una mostra di abiti d’epoca a cura del
Museo del Gattopardo. La discussione prenderà il via dal commento di Andrea Camilleri «Cosa ti manca
della Sicilia? - U scrusciu du mari» e dall'ultimo libro della scrittrice, La bambina e il sognatore (Rizzoli,
2015), non solo un romanzo di mistero, ma anche una storia sociale che affronta temi d'attualità e che per la
prima volta presenta un protagonista maschile. L'attrice Lucia Sardo darà voce ad alcuni brani tratti da Il
Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa e dal romanzo di Dacia Maraini, che spetterà al Nello
Toscano Quintet interpretare melodicamente.
Il percorso presentato sarà Itinerari del gusto e della Dieta Mediterranea. I prodotti alimentari di eccellenza
e l’antica tradizione enogastronomica rendono la Sicilia un paradiso culinario. Parte della sua cucina include
i prodotti della pesca e quelli che derivano dalle antiche civiltà fenicie e greche, arabe e normanne, come il
vino, l’olio, i pani, il sale, i formaggi, la frutta fresca e secca, le erbe aromatiche. L'itinerario farà conoscere i
sapori del mare e delle antiche ricette, individuati sulla base della Dieta Mediterranea, Patrimonio nella lista
immateriale dell’Unesco, e porterà il visitatore lungo le Strade del Vino sulle coste, nei luoghi di produzione
alimentare vicini al mare, in piccoli porti di antica fondazione, in trattorie e ristoranti che rappresentano la
completezza dell’offerta gastronomica siciliana.
Concluderà la rassegna l'incontro con lo scrittore Luis Sepúlveda in dialogo con il giornalista e conduttore
televisivo Alberto Bilà giovedì 17 novembre a Catania, presso il Teatro Sangiorgi. Anche questa volta
saranno le parole di Giovanni Verga ad accompagnare la discussione: «La Sicilia sorgeva come una nuvola
in fondo all’orizzonte. Poi l’Etna si accese tutt’a un tratto d’oro e di rubini». Le suggestioni sonore e
letterarie saranno proposte dalle note del giovane sassofonista Francesco Cafiso, tra i talenti più precoci
della storia del jazz, e dalla voce di Mariano Rigillo che da decenni calca i palcoscenici dei teatri italiani.
L'itinerario collegato sarà Viaggio in Sicilia di Goethe ed il Grand Tour. Personaggi come Goethe, Houël,
Maupassant, Anatole France, Winckelmann, Brydone, Von Riesedel, Denon, Dolomieu, Jordan, Saint Non,
Bartels si sono appassionati a raccontare la Sicilia della loro epoca, contribuendo alla valorizzazione
dell'isola. L'itinerario proporrà così un viaggio attraverso i luoghi siciliani visitati da Goethe e da altri
scrittori e artisti nei loro Gran Tour in Italia, toccando località come Palermo, Alcamo, Segesta,
Castelvetrano, Sciacca, Agrigento, Caltanissetta, Castrogiovanni (Enna), Catania, Taormina, Messina.
I protagonisti di giovedì 16 giugno
Tahar Ben Jelloun
Nato a Fès (Marocco) nel 1944, vive a Parigi. Poeta, romanziere e giornalista, è noto per i suoi numerosi libri
che affrontano in particolare il tema del razzismo, dell’immigrazione e dell’integrazione. Attraverso una
scrittura polifonica e raffinata, contamina la tradizione araba scritta e orale con i moduli della narrativa
moderna e postmoderna.
Ha trascorso la sua adolescenza a Tangeri e ha compiuto gli studi di filosofia a Rabat. Dal 1971 vive a Parigi.
Harrouda, il suo primo romanzo, è del 1973. Con il Premio Goncourt, assegnatogli per La Nuit sacrée del
1987 (Notte fatale, Einaudi, 1988), è divenuto lo scrittore straniero più conosciuto in Francia. Il razzismo
spiegato a mia figlia (Bompiani, 1998) ha ottenuto il Global Tolerance Award, conferitogli dal segretario
delle Nazioni Unite e il Premio Internazionale Trieste Poesia (2006) per il suo profondo messaggio. Il libro
giunto alla quarantottesima edizione (ripubblicato nel 2010 in una nuova edizione accresciuta).
Tra le numerose opere, si ricordano: Creatura di sabbia (Einaudi, 1987); L’amicizia (Einaudi, 1994);
Corrotto (Bompiani, 1994); L’estrema solitudine (Bompiani, 1999); L’albergo dei poveri (Einaudi,1999);
L'hammam (Einaudi, 2002), Il libro del buio (Einaudi, 2001, International IMPAC Dublin Literary Award
2004); L’Islam spiegato ai nostri figli (Bompiani, 2001 e 2010) ); L’ultimo amico (Bompiani, 2004); Non
capisco il mondo arabo. Dialogo tra due adolescenti (Bompiani, 2006); Partire (Bompiani, 2007); L’uomo
che amava troppo le donne (Bompiani, 2010); Fuoco (Bompiani, 2012), L’ablazione (Bompiani, 2014); È
questo l'Islam che fa paura (Bompiani, 2015); Il matrimonio di piacere (La Nave di Teseo, 2016).
Il Matrimonio di piacere. Nell’Islam, a un uomo in viaggio per lunghi periodi è permesso di contrarre un
matrimonio di durata definita, per evitare la tentazione di frequentare prostitute. Si chiama “matrimonio di
piacere”. È a queste condizioni che Amir, un ricco commerciante di Fès, sposa temporaneamente Nabou, una
ragazza fulana di Dakar, città in cui lui si ferma ogni anno per procurarsi la merce. Quando Amir si scopre
innamorato di Nabou, le propone di trasferirsi a Fès in casa sua. La donna accetta e diventa così la sua
seconda moglie. Quando darà alla luce due gemelli, uno bianco, l’altro nero dovrà affrontare la gelosia della
prima moglie di Amir, bianca, e il razzismo quotidiano della comunità.
Marco Aime
Antropologo e scrittore, è nato a Torino nel 1956. Insegna Antropologia culturale presso l'Università di
Genova. Ha condotto ricerche in Africa occidentale (Benin, Mali) e sulle Alpi, e ha compiuto numerosi
viaggi in paesi extraeuropei come Algeria, Libia, Tunisia, Marocco, Mauritania, Senegal, Mali, Burkina
Faso, Benin, Togo, Ghana, Etiopia, Tanzania, Botswana, Namibia, Sudafrica, Yemen, India, Nepal,
Myanmar, Thailandia, Ecuador.
Per Einaudi ha pubblicato, tra gli altri: Il primo libro di antropologia (Pbe Mappe, 2008), Una bella
differenza. Alla scoperta delle diversità nel mondo (ultima edizione Super ET, 2016, con Anna Cossetta), Il
dono al tempo di Internet (2010), L'altro e l'altrove. Antropologia, geografia e turismo (Pbe Ns, 2012, con
Davide Papotti), Contro il razzismo (2016, con Guido Barbujani, Clelia Bartoli e Federico Faloppa). Ha
curato Saggio sul dono (Pbe 2002) e l'edizione italiana del Dizionario di antropologia e etnologia (Grandi
Opere 2006 e Piccola Biblioteca Einaudi 2009).
Danilo Rea
Pianista, è nato a Vicenza nel 1957. Vanta una lunga esperienza nel jazz, oltre che nel pop e nella musica
d’autore. Ha collaborato con alcuni tra i più grandi jazzisti statunitensi come Chet Baker, Lee Konitz, John
Scofield, Joe Lovano. Tra gli altri artisti con cui si è esibito o ha lavorato in studi di registrazione: Steve
Grossman, Bob Berg, Michael Breker, Billy Cobam, Johnny Griffin, Phil Woods, Art Farmer, Dave Liebman.
I suoi concerti di piano solo, con le sue improvvisazioni che spaziano su un vasto repertorio, lo hanno portato
a esibirsi in tutto il mondo. È stato il primo jazzista ad avere un concerto di piano solo alla sala Santa Cecilia.
Oltre al jazz, ha coltivato un intenso rapporto con la musica classica e ha pubblicato diversi dischi di
improvvisazione sulle arie liriche. Nel 2012 ha accompagnato in alcune serate estive Gino Paoli, con il quale
ha partecipato al Festival di Sanremo nel 2014.
Edoardo Siravo
Attore e doppiatore, è nato a Roma nel 1955. Ha recitato nelle compagnie teatrali più rilevanti del panorama
italiano, in oltre 120 spettacoli, è stato diretto, tra gli altri da Luca Ronconi e Giuseppe Patroni Griffi. Ha
lavorato nel cinema in televisione e nel doppiaggio collaborando con molti noti registi e attori come Salvo
Randone, Paolo Stoppa, Vanessa Redgrave, Liv Ullmann e Vittorio Gassman. Ha curato la regia di diversi
spettacoli teatrali, di tutti i recital di cui è stato protagonista e di alcune opere liriche. Come doppiatore ha
prestato la sua voce, tra gli altri, a Gerard Depardieu, Christopher Reeve, Peter Weller, Michael Keaton, Peter
Fonda, Jeremy Irons, Keith Richards, Koji Yakusho e John Goodman. È stato docente dell'Accademia di Arte
Drammatica della Calabria e del Conservatorio Teatrale di Roma. È noto al grande pubblico per aver
interpretato, il commissario Vincenzo Leoni nella soap opera di Canale 5, Vivere.
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Progetto Interregionale “Mare e miniere di mare” - L. 296/2006 art.1.