LA SOMMINISTRAZIONE DEI FARMACI La somministrazione della terapia è un processo complesso che comprende più fasi e che coinvolge più persone, in buona parte è regolamentato da D.Lgs. 24 aprile 2006, n. 219, in attuazione della direttiva 2001/83/CE (e successive direttive di modifica) relativa ad un codice comunitario concernente i medicinali per uso umano, nonché della direttiva 2003/94/CE. Il processo di terapia include: •prescrizione dei farmaci da parte del medico, in cui si distingue una parte decisionale e una parte tecnica; •distribuzione dei farmaci da parte della farmacia alle persone oppure a un reparto ospedaliero; •preparazione del farmaco, in base alle dosi prescritte e le istruzioni d’uso; •somministrazione del farmaco in base alle indicazioni e alle istruzioni d’uso; •controllo e verifica della somministrazione e degli effetti del farmaco (attraverso l’osservazione di segni e sintomi, rilevazione dei parametri vitali, test diagnostici eccetera). Responsabilità infermieristica • L’infermiere garantisce la corretta applicazione delle procedure terapeutiche (DM 739/94 art.3) • Approvvigionamento e controllo delle forniture • Controllo della pulizia e manutenzione dei locali di deposito farmaco • Controllo del microclima dell’ambiente • Conservazione e tenuta dei farmaci: Responsabilità Infermieristica • La somministrazione dei farmaci è una responsabilità infermieristica. • Gli Infermieri devono sapere quali sono le loro competenze. • Riconoscere i limiti delle loro conoscenze e abilità. • Davanti alla legge gli Infermieri sono responsabili delle proprie azioni anche in presenza di precise prescrizioni mediche. Codice deontologico Il Codice Deontologico del 2009 specifica che l’infermiere si impegna a operare con prudenza al fine di non nuocere (art.9), a tutelare la salute della persona con attività di prevenzione e di cura… (art.6). Fonda il proprio operato su conoscenze validate e aggiorna saperi e competenze … (art.11), ricorre… o presta consulenza(art.13) ove necessario, conosce il progetto diagnostico-terapeutico per le influenze che questo ha sul percorso assistenziale e sulla relazione con l’assistito (art.22), concorrendo insieme ad altri professionisti a promuovere le migliori condizioni di sicurezza dell’assistito e dei familiari e lo sviluppo della cultura di imparare dall’errore (art. 29), riconoscendo che l’interazione fra professionisti e l’integrazione interprofessionale sono modalità fondamentali per far fronte ai bisogni dell’assistito (art.14). RESPONSABILITA’ SETTE G • GIUSTO FARMACO • GIUSTO PAZIENTE • GIUSTA DOSE • GIUSTA VIA • GIUSTO ORARIO • GIUSTA REGISTRAZIONE • GIUSTO APPROCCIO ALLA PERSONA SOMMINISTRAZIONE DEI FARMACI Prescrizione Approvvigionamento Conservazione LINEE GUIDA Preparazione Somministrazione PROTOCOLLI Rilevazione di efficacia Rilevazione e segnalazione eventi avversi Educazione all’autosomm.ne Aderenza della persona alla terapia(compliance/concordance) SCHEDA TERAPEUTICA Durante la somministrazione è facile andare incontro a errore. L’errore può verificarsi in una qualsiasi fase del processo di terapia e può determinare un evento avverso (adverse drug event), cioè un qualsiasi evento indesiderato che si verifica durante una terapia farmacologica, per effetto dell’uso o del non uso di un farmaco. Gli errori di terapia che coinvolgono più direttamente l’infermiere riguardano: •l’interpretazione della prescrizione; •la trascrizione della prescrizione; •la somministrazione di farmaci non prescritti o sospesi; •la mancata identificazione del paziente; •l’anticipo o il posticipo della somministrazione •l’omissione della somministrazione; •le somministrazioni ripetute; •la via di somministrazione diversa da quella prescritta; •il dosaggio; •la velocità di infusione errata; •l’uso inadeguato di dispositivi per la somministrazione. Gli errori da parte degli infermieri hanno in genere un’origine multifattoriale che comprende l’organizzazione e le condizioni di lavoro, l’inesperienza, la distrazione e le interruzioni durante il lavoro stesso. Le interruzioni sono più frequenti quando gli infermieri preparano la terapia in locali open space, durante la registrazione della somministrazione e tra una somministrazione e l’altra. La durata e la frequenza delle interruzioni incidono sulla gravità degli errori. Ridurre gli errori: l’organizzazione del lavoro •preparare il carrello della terapia prima del giro di somministrazione per evitare il recupero di farmaci mancanti e di lasciare incustodito il carrello; •nel caso di farmaci mancanti, lasciare in sospeso la somministrazione e recuperarli al termine del giro di terapia; •identificare una zona tranquilla mentre si somministra la terapia, come ad esempio l’anticamera delle stanze di degenza; •ridurre all’indifferibile lo scambio di informazioni con i colleghi e gli altri professionisti durante il giro di terapia; •durante la somministrazione della terapia altri operatori dovrebbero occuparsi di rispondere ai campanelli e alle telefonate; •utilizzare segnali visivi per avvisare che gli infermieri non devono essere interrotti o disturbati durante la somministrazione della terapia; •portare con sé le soluzioni alcoliche portabili per il lavaggio sociale delle mani. A proposito di chiarezza ........... La responsabilità infermieristica nel processo di somministrazione del farmaco……… Cassazione Penale, Sezione IV, sentenza del 10/7/2008 n. 32424 Riduzione errori di terapia: “scheda terapeutica unica (STU)” oppure “foglio unico di terapia (FUT)” CONTENUTI DELLA SCHEDA TERAPEUTICA Dati identificativi della persona Prescrizione farmacologica Nome del farmaco Dose Via di somministrazione Tempi e modalità di somministrazione Registrazione di avvenuta somministrazione Reazioni Firma di chi prescrive, somministra o sospende la terapia SCHEDA TERAPEUTICA FUNZIONI Monitoraggio dell’azione terapeutica Riduzione degli errori correlati alla somministrazione dei farmaci CASI PARTICOLARI DI PRESCRIZIONE Prescrizioni secondo protocollo: in alcuni contesti la terapia viene prescritta “ secondo protocollo…”. E’ accettabile a patto che il protocollo, firmato dal medico, venga poi allegato alla cartella clinica. Prescrizioni incomplete: sono così definite quelle a cui seguono delle condizioni: “al bisogno”, “se occorre”, “ se T.C. > di………”, cioè prescrizioni condizionate al verificarsi di un evento futuro ed incerto. L’infermiere raccogli le informazioni necessarie a determinare se il paziente ha bisogno o meno del farmaco. Non sono accettabili se non contengono nella prescrizione l’intervallo minimo di somministrazione tra due dosi, e/o il dosaggio massimo nelle 24 ore. Prescrizioni verbali o per via telefonica: quelle verbali, che avvengono in presenza del medico prescrittore possono essere accettate solo in caso d’effettiva urgenza, l’infermiere ripete la prescrizione ad alta voce, possibilmente in presenza di un altro infermiere o medico ed appena possibile si adopera per farla registrare in cartella. Nel caso di prescrizioni telefoniche, queste non devono essere accettate, a meno che esista un preciso protocollo aziendale che le regolamenti, ed in ogni caso deve essere comunicato dal medico il nome del farmaco e il nome commerciale eseguendo lo spelling, l’infermiere lo ripete al medico con la stessa modalità ed appena possibile deve avvenire la registrazione in cartella. Particolare attenzione si deve prestare alla somministrazione dei farmaci cosiddetti LASA (look alike-sound alike); ovvero farmaci che possono essere scambiati con altri per la somiglianza grafica e/o fonetica del nome. (all’aggiornamento del 2010 da parte del Ministero della Salute risultano essere 130 i farmaci in oggetto) Le raccomandazioni n.12/2010, prevenzione degli errori derivanti dall’uso dei farmaci “Look-Alike/Sound-Alike”, ossia farmaci LASA Conservazione (farmacia,reparto, carrelli di terapia) •disporre separatamente i farmaci con nomi e/o confezionamento simili oppure evidenziarne la somiglianza, utilizzando metodi e strumenti (anche contrassegni supplementari, codici colore, “allerta”) condivisi a livello aziendale Prescrizione •evitare le richieste verbali o telefoniche dei farmaci •in caso di prescrizione urgente, ripetere e scandire i riferimenti del farmaco (nome o principio attivo, dosaggio) Preparazione •prevedere un doppio controllo delle preparazioni, almeno per i farmaci ad alto livello di attenzione Il caso delle soluzioni contenenti KCl Raccomandazioni ministeriali n. 1/2008, utilizzo delle soluzioni concentrate contenenti KCl e altre soluzioni a elevato contenuto di potassio per uso endovenoso Conservazione •deve essere limitata esclusivamente alla farmacia, alle aree critiche e ad altre aree assistenziali nelle quali sia richiesto l’uso urgente del farmaco •le soluzioni devono essere conservate separate da altri farmaci, in armadi ove possibile chiusi e in contenitori che rechino la segnalazione di allarme “diluire prima della somministrazione: mortale se infuso non diluito” •gli approvvigionamenti devono essere effettuati direttamente dalla farmacia Prescrizione •quando le condizioni cliniche lo consentono, prescrivere formulazioni commerciali già diluite e pronte all’uso •assicurare la tracciabilità della prescrizione (dose, frequenza e velocità di infusione, firma data e ora, nella documentazione clinica del soggetto) Preparazione •laddove non siano disponibili prodotti commerciali già diluiti, le soluzioni devono essere preparate in farmacia, ovvero direttamente nelle unità operative, attenendosi al protocollo aziendale Controllo della corretta preparazione e somministrazione •dovrebbe essere effettuato da un secondo operatore sanitario. •Il controllo include: l’identificazione del prodotto, la dose, la via di somministrazione, la correttezza del calcolo della diluizione rispetto alla prescrizione data, la miscelazione, la corretta etichettatura del prodotto preparato, l’identità del paziente e la corretta velocità di infusione, la somministrazione dovrebbe essere documentata e firmata Somministrazione sicura dei farmaci Chiedere spiegazioni su qualsiasi prescrizione venga valutata illeggibile o inappropriata; Conoscere i farmaci da somministrare; Utilizzare solo farmaci etichettati chiaramente; Non utilizzare farmaci liquidi che hanno un aspetto torbido o che hanno cambiato colore; Calcolare correttamente la dose dei farmaci; Se necessario eseguire un doppio controllo con un altro Infermiere. Somministrazione sicura dei farmaci • Somministrare solo i farmaci preparati personalmente; • Prima di somministrare un farmaco identificare il paziente; • Non lasciare i farmaci sul comodino del paziente; • Quando un farmaco non è stato somministrato registrare il fatto e le motivazioni; • Se è stata effettuata una somministrazione errata informare immediatamente il medico. CONSERVAZIONE CIRCOLARE 13 Gennaio 2000 n. 2 (GU n. 40 del 18.02.2000) Informazioni sulla temperatura di conservazione dei prodotti medicinali. Una linea guida comunitaria, "CPMP/QWP609/96", recepita in Italia con D.Dirett. 286-2001 "Disposizioni sulle indicazioni delle condizioni di conservazione negli stampati di prodotti medicinali." (G.U. 24.07.2001, n. 170), definisce quanto deve essere riportato nell'etichetta di un prodotto medicinale in relazione alla temperatura ed alle modalità di conservazione del medicinale stesso. Tutti gli Operatori, trasportatori compresi, sono tenuti al rispetto rigoroso delle condizioni di conservazione riportate in etichetta. In accordo con tale linea guida, a cui si fa riferimento anche nel decreto ministeriale 6 luglio 1999, è escluso l'uso dell'espressione "temperatura ambiente", mentre sono introdotte specifiche dizioni quali ed esempio: •non conservare al di sopra di 30 °C; •non conservare al di sopra di 25 °C; •conservare tra 2 °C e 8 °C; •non congelare né mettere in frigorifero; •sotto zero - conservare nel freezer. In etichetta non viene riportata alcuna indicazione sulla temperatura di conservazione quando gli studi di stabilità accelerata hanno dimostrato che il prodotto è stabile per sei mesi a 40 °C + / - 2 °C e a 75% + / - 5% umidità relativa, parametri inclusi nelle escursioni osservate nelle varie zone climatiche dei Paesi dell'Unione europea Situazioni particolari (alcuni esempi pratici) • I farmaci campione devono essere separati da quelli forniti dalla farmacia ospedaliera e non dovrebbero essere utilizzati, se non sotto diretta responsabilità del medico che li ha ricevuti • I farmaci personali del paziente devono essere ritirati e riconsegnati alla dimissione; nel caso di momentanea indisponibilità del farmaco è possibile utilizzare quello proprio del paziente, ma deve essere conservato separatamente dagli altri • I farmaci stupefacenti: le sostanze stupefacenti devono essere chiuse in luoghi sicuri; per il carico e lo scarico, deve essere compilata una modulistica speciale; le giacenze devono sempre corrispondere a quanto dichiarato sul registro; per la loro distruzione o restituzione esiste una modulistica propria; non possono essere chiesti, o dati, in prestito, ad altre U.O., senza la preventiva autorizzazione del Farmacista responsabile. ………………………………………. VIE DI SOMMINISTRAZIONE DEI FARMACI NATURALI ARTIFICIALI (parenterale) VIE DI SOMMINISTRAZIONE DEI FARMACI NATURALI TUBO DIGERENTE (via enterale) Mucosa orale (sub linguale) Stomaco Intestino tenue (maggior parte delle sostanze) Colon (scarsa importanza) Retto (non sostanze inattivabili dalla flora batterica) La via orale è controindicata nei pz non coscenti o con vomito VIE DI SOMMINISTRAZIONE DEI FARMACI NATURALI APPARATO RESPIRATORIO Mucosa rinofaringea (decongestionanti) Mucosa laringea-tracheale-bronchiale (inalazioninebulizzazioni) Alveoli (gas) PELLE MUCOSA CONGIUNTIVALE ED UROGENITALE VIE DI SOMMINISTRAZIONE DEI FARMACI ARTIFICIALI INIEZIONE SOTTOCUTANEA INIEZIONE INTRAMUSCOLARE INIEZIONE ENDOVENOSA Comuni abbreviazioni usate nelle prescrizioni • • • • • • • • • • i.m.= intra muscolo e.v.= endo vena s.c.= sotto cute os = per bocca gtt = gocce mEq = milliequivalenti 3vg. Oppure 3/die = 3 volte al giorno l./m. = litri (O2) al minuto ml./h. = millilitri all’ora mcg (µg) = microgrammo Liste di abilità collegate: -Terapia orale -Terapia intramuscolare -Terapia endovenosa in bolo -Terapia infusionale -Terapia sottocutanea -Diluizione di un farmaco Terapia orale • È la via più comune, meno costosa, e più comoda per la maggior parte dei pazienti. Nella somministrazione orale il farmaco viene deglutito. Gli svantaggi principali sono: • Il sapore sgradevole • Irritazione della mucosa gastrica • Assorbimento irregolare nel tratto intestinale. •Controllare sempre l’integrità del blister! •Mai tagliare il blister •Controllare la data di scadenza Terapia sublinguale • Il farmaco viene posizionato sotto la lingua, dove si scioglie. In un periodo relativamente breve il farmaco viene assorbito nel circolo sanguigno. Questi farmaci non devono essere ingoiati. Un esempio di farmaco comunemente somministrato per questa via è la nitroglicerina, ma possono essere somministrati così anche aniipertensivi, antidoloricifici, ecc.. Prima di somministrare un farmaco per bocca…VALUTARE • • • • • • L’età del paziente. Lo stato di coscienza Il riflesso della deglutizione La presenza di nausea Conati di vomito Segni e sintomi, in relazione al farmaco da somministrare (P.A., F.C., DIURESI, DOLORE, ECC.) Somministrazione di farmaci tramite sng e gastrostomia • Linee guida: Quando possibile somministrare farmaci in forma liquida per evitare di ostruire il sondino nasogastrico Se i farmaci non sono disponibili in forma liquida chiedere al farmacista se possono essere frantumati Frantumare una pastiglia in polvere e diluirla in almeno 30ml di acqua tiepida Leggere attentamente se il contenuto di una capsula può essere diluito Non somministrare farmaci interi perché potrebbero ostruire il sondino Attenzione ai farmaci a lento rilascio (effetto ritardato), potrebbe essere necessario modificare posologia e frequenza di somministrazione …..…… • Se il sondino, o PEG, è collegato a una sacca di raccolta, chiuderlo per 20-30min. • Lavare abbondantemente il sondino, o PEG, con acqua tiepida dopo ogni somministrazione