Stato fisico Colore Odore Presenza di eteroatomi Solubilità Punto di fusione ANALISI QUALITATIVA ORGANICA 1 RICONOSCIMENTO DEI GRUPPI FUNZIONALI Gruppo funzionale atomo o gruppo di atomi che conferisce proprietà fisiche e reattività chimica caratteristiche alla molecola che lo contiene 2 1 REAZIONI DI: 1)) FORMAZIONE DI COMPOSTI SOLIDI NO2 O R H + NO2 H2NHN R N HN NO2 NO2 2) FORMAZIONE O SCOMPARSA DI UNA COLORAZIONE O DI UNA FLUORESCENZA ((reazioni cromogeniche) g ) OH Ar-NH2 NaNO2 HCl Ar-N2+ rosso OH N Ar N 3 & La verifica o l’accertamento della presenza di un gruppo funzionale va fatta attraverso un saggio il più possibile specifico per quel gruppo & In caso di risultato ambiguo PROVA IN BIANCO: si esegue la reazione prevista dal saggio con le stesse modalità, ma senza il composto in esame PROVA DI CONFRONTO: si esegue il saggio su una sostanza nota per valutare perfettamente ciò che si dovrebbe osservare con il composto in esame 4 2 FARMACOPEA UFFICIALE della Repubblica Italiana X ed. → XI ed. → Europea IV ed. (versione CD 4.3) (2003) → Europea V ed. (2005) … OBIETTIVI… L’obiettivo della Farmacopea Europea è la promozione della salute pubblica mediante la messa a punto di norme comunii riconosciute i i e da d utilizzare ili d l personale dal l sanitario i i e da chi coinvolto con la qualità dei medicamenti. Tali norme o specifiche debbono essere di qualità appropriata a costituire la base relativa alla sicurezza d’uso dei medicamenti per i pazienti ed i consumatori… E’ rivolto essenzialmente: -Alle autorità regolatorie -A chi è coinvolto nel controllo di qualità dei farmaci -Ai produttori di medicinali e di materie prime per uso farmaceutico -Farmacista (supporto) http://www.pheur.org 5 V ed. Europea (2005) 6 3 CONTENUTO F.E. V Ed. I Prefazione, etc… CARATTERI GENERALI 1 Notizie generali 1. 2. Metodi di analisi 2.3. Identificazione ….. 3. MATERIALI 4. REAGENTI 5. TESTI GENERALI MONOGRAFIE GENERALI MONOGRAFIE …. Reazioni di identificazione degli ioni e dei gruppi funzionali Indice 7 8 4 9 10 5 IDENTIFICAZIONE DI MOLECOLE ORGANICHE ALLO STATO PURO RICERCA DEI GRUPPI FUNZIONALI GENERALI SPECIFICI 11 1) Carattere generale SAGGI Br + Br2 Br Rosso bruno incolore 2) Specifici per un particolare gruppo funzionale R 3) N O H+ H Cl O S R O N S H O Specifici per una determinata classe di farmaci O R O N N R' O R" N R O O N N N R' O N O N R' R O 12 6 NOTA BENE!!!! Non tutti i saggi indicati nell’analisi funzionale organica sono tra quelli consigliati nelle Farmacopee! viceversa, spesso si incontrano indicati in Farmacopea, saggi specifici per un gruppo funzionale o una classe farmaceutica, nuovi o diversi da quelli citati nell’analisi funzionale! 13 SAGGI DI CARATTERE GENERALE Saggio di Bayer SAGGIO DELL’INSATURAZIONE Saggio con il bromo SAGGIO PER LA STRUTTURA AROMATICA SAGGIO CON FeCl3 1) Sali basici di ferro 2) Prodotti di ossidazione 3) complessi 14 7 SAGGIO DELL’INSATURAZIONE A) Saggio con il bromo Si basa sull’addizione elettrofila del bromo sui sistemi insaturi R-CH=CH-R' Br2 R-CH-CH-R' Rosso Bruno Incolore + Br Br Br R-CH=CH-R' + δ− δ Br Br R-CH R-CH-CHR' CH-R' Br Br + Br - 15 & Olefine altamente coniugate o disattivate per la presenza di sostituenti con effetti elettronici - I e - M sommano Br2 con difficoltà &Chetoni, enoli, fenoli, ammine aromatiche, β-chetoesteri, βdichetoni, etc., reagiscono con il bromo attraverso una reazione di sostituzione con variazione di colore e sviluppo di vapori di HBr, HBr se si lavora in soluzioni idroalcoliche &Es. E.F. ergometrina maleato, metenammina, cresolo, esilresorcina… & Gli ALCHINI possono essere identificati come acetiluri di metalli pesanti ti del d l tipo ti Cu C ed d Hg H R-CH CH + M+2 Per M+2= Cu2+ solido cristallino rosso-bruno Per M+2= Hg2+ solido cristallino bianco R-CH C- +2 2M 16 8 B) Saggio di Bayer (KMnO4) Si basa sulla facile ossidabilità dei sistemi insaturi 3 R-CH=CH-R R CH=CH R' + 2 MnO4- + 4 H2O 3 R -CH CH -- CH -R R' + 2OH- + MnO2 OH OH sin-diole incolore Violetto O O R-CH=CH-R' R CH=CH R Mn O MnO4- - O H2 O R -CH -- CH -R -R' OH R -CH -- CH -R' OH Questo saggio è dato anche da altre sostanze ossidabili come aldeidi, alcoliI e II, fenoli, ammine… 17 SAGGIO PER LA STRUTTURA AROMATICA nitrazione HNO3/H2SO4 ghiaccio NO2 riduzione NH3 + Cl- HCl/H2O Sn, 10', risc. diazotazione NaNO2/H+ O°-10°C HO N2+ Cl- copulazione OH- N N COLORANTE AZOICO 18 9 1) HNO3/H2SO4 ghiaccio NITRAZIONE Olio o precipitato giallo R + H-O-NO2 + HSO4- HONO2 + HO--SO3H H NO2 + + H3O+ + HSO4- + H-O-NO2 + H2SO4 H Ione nitronio + + O N O + NO2 l lento NO2 NO2 + NO2 + Ione arenio Intermedio di Wheland veloce HSO4- NO2 + H2SO4 19 R Substrati attivati R forti: -NH2, -NHR, -NR2, Usare CH3COOH/HNO / 3 R deboli: Alk, Ph Substrati disattivati R forti: -NO2 –CF3, -N(+)R3, scaldare OH, OR -COOH COOH, -COOR COOR, -COR COR, -CN CN R deboli: Al 20 10 2) RIDUZIONE NO2 NH3 + Cl- HCl/H2O Sn, 10', risc. incolore solubile SnCl2 + 2 H + Sn + 2 HCl 21 3, 4) DIAZOTAZIONE E COPULAZIONE NaNO2/ H+Cl- OH eccesso NH3 + Cl- OH H+ A B - C ghiaccio 22 11 3) DIAZOTAZIONE NH3 + Cl- + + HONO + H3O+ H2O - N O + H2O N O + 2 H2O N-ossido N ossido NH2 H H + + N O N+ N Ar Ar O H Ione N-nitroso ammonio Ar N N H+ OH diazenolo + Ar N N Ar N Ar N -- NH N N N O Ione N-nitroso ammina + OH2 + 2 H2O + SALE DI DIAZONIO 23 • L’eccesso di NaNO2 è necessario per compensare la reazione di decomposizione dell’acido nitroso 2 HNO2 NO + NO2+ H2O • e per evitare la formazione di diazoammino derivati + + Ar N N H2 Ar NH2 + Ar N N N Ar Ar N N N Ar • L’ambiente acido sfavorisce la formazione di diazoammino derivati perché l’ammina è protonata • Il raffreddamento (0-10°C) rallenta la decomposizione del sale di diazonio altamente instabile + Ar N N Ar+ + N2 24 12 4) COPULAZIONE O- HO N N N2+ Cl- OH- Colorante azoico 25 2) Saggi specifici per un particolare gruppo funzionale 26 13 COMPOSTI CARBONILICI ALDEIDI R H C C O O δ+ C CHETONI δ− O R R' C O CARATTERISTICHE FISICHE • punti di ebollizione intermedi tra alcani ed alcoli a pari P.M. • Solubili in acqua fino a 5 atomi di C • i primi termini delle aldeidi alifatiche sono gassosi (formalina, acetaldeide) e sgradevoli, poi diventano liquidi, solidi, solubili in etere, insolubili in acqua e di odore d gradevole; d l le l aldeidi ld idi aromatiche ti h sono liquide li id (benzaldeide), (b ld id ) poii solide, solubili in etere, insolubili in acqua e di odore gradevole (mandorle amare) • I chetoni alifatici sono liquidi incolori di odore gradevole (acetone); con il crescere del PM, diventano solidi, solubili in etere ed insolubili in acqua; i chetoni aromatici sono tutti solidi (acetofenone, bassofondente), solubili in 27 etere ed insolubili in acqua. COMPOSTI CARBONILICI ALDEIDI R H C O CHETONI R R' C O CARATTERISTICHE CHIMICHE • Le proprietà chimiche delle aldeidi e dei chetoni sono simili • Le aldeidi si ossidano più facilmente dei chetoni • Le aldeidi sono più reattive verso l’addizione nucleofila • I chetoni aromatici in genere sono meno reattivi di quelli alifatici 28 14 C O μ ~ 2.7 D δ+ C δ− O Reazione caratteristica .. Nu C O C O- H2O C Nu OH Nu Ordine di reattività crescente O C O C C O _ R C O C _ H R N _ _ _ O O O O C _ _ O- O C R R H Cl 29 CARATTERISTICHE CHIMICHE Attacco elettrofilo :O : H C C R acido Attacco nucleofilo 30 15 Reazioni comuni per aldeidi e chetoni Formazione di OSSIME F Formazione i di 2 2,4-DINITROFENILIDRAZONI 4 DINITROFENILIDRAZONI Formazione di COMPOSTI BISOLFITICI Reazioni distintive tra aldeidi e chetoni Saggio di Tollens Saggio di Shiff Saggio di Feheling Saggio di Angeli e Rimini Formazione di DIMEDON DERIVATI 31 Reazioni comuni per aldeidi e chetoni CONDENSAZIONI R (H)R1 C O R + H2N-R NH2OH H2N-NH-Ph H2N-NH2 R R R R R R R C N C N OH C N NH-Ph C N NH2 R R R C N N C R R 32 16 Formazione di OSSIME R (H)R1 O C R + NH2-OH . HCl R C N OH + H2O + HCl Viraggio del METILARANCIO Giallo (OH-) Rosso (H+) MECCANISMO DI REAZIONE: (-) :NHOH + H2O NH2-OH . HCl + OHR R H2O R (-) :NHOH O C (H)R1 (H)R1 R R O- N(-)OH R NHOH OH2+ H+ OH- N-OH C 33 Formazione di 2,4-DINITROFENILIDRAZONI R O + H2N HN C (H)R1 R H+ NO2 (H)R1 N HN O2N NO2 O2N Il reattivo può dare complessi a trasferimento di carica poco solubili con fenoli, idrocarburi, alogeno derivati, eteri… MECCANISMO DI REAZIONE: R O H+ (H )R R (H )R H+ R R (+ ) OH2 NHR (+ ) R (+ ) OH OH H 2N -R R OH R (H )R R (+ ) (H )R R N H -R H+ (H )R 1 NHR N R 34 17 Perché si usa la 2,4-dinitrofenilidrazina e non l’idrazina semplice? R R NH2 + O O + H2N C C R R R R C N N R R 35 Formazione di COMPOSTI BISOLFITICI R (A) (H)R1 (H) (B) C O + NaHSO3 difetto SO3-- + I2 + H2O Iodio-salda I di s ld d’ d’amido id blu 1. R (H)R1 SO3Na OH Addotto di Bertagnini SO4-- + 2I- + 2H+ decolorazione Il saggio è dato solo dalle aldeidi e dai metilchetoni 36 18 Reazioni distintive tra aldeidi e chetoni AgNO3 5% NaOH 2N NH4OH 2N Saggio di TOLLENS AgO O R H 1. 2. C + 2 Ag(NH3)2OH O R O-Na+ + 2 H2O + 3 NH3 + 2Ag0 Il saggio non è dato dai chetoni ma da altre sostanze riducenti: zuccheri riducenti, α-idrossichetoni, poliidrossifenoli, amminofenoli Il reattivo va preparato prima dell’uso e non deve essere conservato a lungo perché può contenere AgO-NC esplosivo!!!! 37 Saggio di SHIFF H2N NH2+Cl- 3H H22SO SO43 HO2SHN - 2 H2O I Fucsina (cloridrato di p-rosanilina) ROSA H2N OH NHSO2 HC 2 R H C SO3H NH3+Cl- NHSO2H II Acido fucsinsolfonico INCOLORE R O NH3+Cl- OH NHSO2 HC R III Colorante chinoide Rosso-viola 38 19 Saggio di SHIFF 1Questo saggio non è dato da alcune aldeidi aromatiche (vanillina, p-ammino e pdi til dimetilamminobenzaldeide i b ld id ). ) Alcuni chetoni (metilchetoni, ciclopentanone, cicloesanone) danno leggera colorazione 2- 3Il saggio deve essere eseguito A FREDDO per evitare la perdita di SO2 e comparsa di colorazione già dal composto II 39 Feheling A: CuSO4/H2O Saggio di FEHLING Feheling B: Na/K Tartrato R H 1. C O + 2 Cu++ + 4OH- R-COOH R COOH + 2 H2O + Cu2O Questo saggio è negativo per alcune aldeidi aromatiche ma è positiva per alcune sostanze riducenti - O O O Cu O O O HO O O OH O O- Complesso chelato cuprotartarico 40 20 Saggio di ANGELI e RIMINI SO2NHOH + R-CHO + 2 KOH O NHO-K+ R SO2-K+ + 2 H2O + O 3 KCl + FeCl3 R NHO- Fe3+ 3 MECCANISMO DI REAZIONE (-) SO2NOH H R O R O- H N OH SO2Ar idrossammato ferrico R HOHN FeCl3 E’ dato anche da benzilchetoni ma non da alcune aldeidi aromatiche (-) O + ArSO2 R HON OH 41 Formazione di DIMEDON DERIVATI O O R + O H O R O O O 42 21 Saggio dello IODOFORMIO (Lieben) dei METILCHETONI (NaOH 2N/ I2 20 % / H2O 10%) O R OH- H C H2 R CH2 - O + H2O I I O R C H2 OH- I R CH-I + H2O - O I I O R C I3 OH- I I O R C H I2 + H2O 43 O R C I3 - + OH OR C CI3 OH O R OH + -:CI3 O R O- + HCI HC 3 -Saggio dato da tutti i composti facilmente ossidati dallo iodio per dare metilchetoni. Es: α-alcoli - La reazione non è data da composti del tipo CH3COCH2X, COOR X= -NO2, -CN, → Perché si usa l’ipoiodito e non ipoclorito o l’ipobromito di sodio? La reazione avviene ugualmente ma il prodotto finale, cloroformio e bromoformio rispettivamente, sono liquidi incolori e non facilmente caratterizzabili. 44 22 Derivati degli ACIDI CARBOSSILICI: ANIDRIDI O R Composti neutri, particolarmente reattivi, scarsamente solubili in acqua danno idrolisi ad acidi acqua, carbossilici. O O R Saggi di riconoscimento: 1. Saggio di ANGELI e RIMINI 2. Riconoscimento dei prodotti di idrolisi 3. IR O R O O + H2 O R OH - O- OH O R C O R OH2 (+) OH 2. Le ammidi sono generalmente solide e a carattere neutro; sono in genere solubili in etere etilico ed i primi termini della serie alifatica sono solubili in acqua 3. Le ammidi non sostituite hanno un debolissimo carattere acido (pKa ~16), attribuibile alla stabilizzazione per risonanza dell’anione ammidico (evidenziabile solo mediante basi forti, es metanoato di sodio, sodio ammide…) in solventi apolari; le ammidi presentano anche un debolissimo carattere basico (pKb ~15), inferiore alle ammine alifatiche a causa dalla minore disponibilità del lone pair dell’N NH O O O pf. 82°C O Le ammidi non sostituite presentano forti legami idrogeno intermolecolari; ciò si riflette sulle proprietà fisiche, facendo variare il pf, il pe e la solubilità in base al grado di sostituzione O H3C + R O 2 R - 1. O NH2 O O O R R OH R AMMIDI O R C O NH2 H3C NH CH3 p.f. 28 °C H3C N CH3 CH3 p.eb. 165 °C 23 Saggi di riconoscimento: 1. Saggio di ANGELI e RIMINI 2. Riconoscimento dei prodotti di idrolisi 3. IR O R O- + OH- NH2 R OH Idrolisi basica O O- R +O H O R O R C NH2 + + H+ NH2 R C NH2 H + NH2 O + NH3 O + H+ R OH H O - H+ R NH2 OH2 H NH2 OH + Idrolisi acida O + +H R +O H H + OH2 NH R NH3 OH O + NH3 R + NH4+ OH NITRILI Saggi di riconoscimento: 1. Saggio di ANGELI e RIMINI 2. Riconoscimento dei prodotti di idrolisi 3. IR R C N: MECCANISMO DI IDROLISI ACIDA Acido solforico 70 % a caldo R C OH R .. NH N: + H+ R - H+ + H+ - H+ C + N R H +NH2 R OH NH2 R OH + + C N: - H+ + H+ R H :O: .. + H2O - H2O + OH2 - H+ .. + H+ R NH + H+ + H2O RCOOH + NH + 4 NH2 24 MECCANISMO DI IDROLISI BASICA N- - R C N: + OH - OH - R N + H2O OH R NH2 + H2O R O H O - H2O + OH- H + H2O + OH R H H - N O- R O O + H+ - N + NH3 O- R Saggio di ANGELI E RIMINI R O R N R1 R2 N O . + NH2OH HCl R FeCl3 O HO NHOH R OH Fe N O O H N R R N R C N NH . + NH2OH HCl R N OH NH O FeCl3 N R N H NH F Fe O NH O N H R 25 ALCOLI Composti neutri, polari, fortemente associati R − + Oδ δH H O R H R R O O H O R H H O R La solubilità in acqua diminuisce con ll’aumentare aumentare del peso molecolare ed aumenta con l’aumentare della ramificazione della catena idrocarbonica. Gli alcoli inferiori sono miscibili con l’acqua in tutte le proporzioni. Gli alcoli sono solubili in etere etilico. Gli alcoli polivalenti sono solubili in acqua se n°C/n° OH < 3-4, hanno elevati p.e. e scarsa solubilità in etere etilico. & Gli alcoli sono amfoteri: essi sono acidi deboli (pKa˜ 15) in virtù dell’elettronegatività dell’ossigeno, e basi molto deboli (pKa˜ -2,2, ione ossonio) a causa della presenza delle due coppie di elettroni non condivisi. Forma basica Forma acida H acido forte base forte + R-O-H R-O R O acido debole H base debole In soluzione (solventi polari), l’impedimento sterico dovuto alla ramificazione inibisce la solvatazione e causa un aumento di valori di pKa (meno acidi). acidi) & I sostituenti elettron-attrattori situati in prossimità del gruppo funzionale abbassano i valori del pKa. & 26 Progressione pKa degli alcoli in soluzione CH3OH < primario < secondario < terziario OH OH OH OH Cl < < < Cl Cl ALCOLI Formazione di alcolati Saggio di ANGELI e RIMINI Reazione con cerio ammonio nitrato Saggio di Denigès Formazione di alchilxantogenati Ossidazione a composti carbonilici Reazione di Lucas 27 Formazione di alcolati R-O-Na+ + 1/2 H2 R-OH + Na anidro Il saggio non è specifico perché può essere dato da tutti i composti contenenti idrogeni acidi (acqua, fenoli, acidi carbossilici, enoli…); questo saggio va bene per alcoli con 3 > C > 8. Saggio di ANGELI e RIMINI O H3C R1 OH + Cll or O H3 C R O O O O NH2OH . HCl R1 OR1 NHOH FeCl3 CH3 → Per evitare che Complesso rosso-viola gli alcoli terziari vengano idrolizzati dall’acido cloridrico che si libera nel mezzo di reazione, il saggio si esegue in presenza di N,N-dimetilanilina Reazione con cerio ammonio nitrato R-OH + (NH4)2 Ce(NO3)6 (NH4)2 Ce(OR)(NO3)5 + HNO3 1- La reazione è positiva con certezza solo per gli alcoli con meno di 10 atomi di carbonio 2- I fenoli danno colorazione giallo-bruna in soluzione e rosso scura in diossano 3- Le ammine aromatiche possono essere ossidate dal reattivo 28 Saggio di Denigès (per alcoli terziari) R1 R2 R3 R2 R3 OH R1 R1 H+ OH2 H 2O + R1 + R2 R3 R2 H H H R1 R2 H Hg0 HgO 1- Gli alcoli 1ri e 2ri sono meno reattivi e formano precipitati incolori 2- Gli esteri di alcoli 3ri possono idrolizzarsi e dare risultato positivo Formazione di alchil xantogenati R-OH + CS2 + NaOH S C OR SNa Δ + (NH4)2MoO4 H+ S C S OR SNa C OR SH + H2O . MoO3 1- Il saggio non è dato dagli alcoli 3ri 2- Gli esteri idrolizzabili possono dare risultato positivo 29 Ossidazione a composti carbonilici 3 RCH2OH + 4 CrO3 + 6 H2SO4 3 RCOOH + 2 Cr2(SO4)3 + 9 H2O 3 R2CHOH + 2 CrO3 + 3 H2SO4 3 R2CO + Cr2(SO4)3 + 6 H2O 1. Questo saggio permette di distinguere gli alcoli I e II, facilmente ossidabili in ambiente acquoso dall’anidride cromica, da quelli III che non reagiscono in queste condizioni 2. 3. Il saggio è positivo se dopo pochi secondi (5-10) la soluzione da limpida ed arancione passa ad opaca e verdastra (sali di Cr+++) Possono interferire altre sostanze ossidabili come aldeidi, fenoli, enoli... Reazione di Lucas R-Cl + H2O R-OH + ZnCl2/HClc. (+) ZnCl3 + H+ ZnCl2 + HCl (+) Alcoli R-OH2 2ri e 3ri ((+)) R + CllSN1 (+) Alcoli 1ri R-OH2 + ClSN2 (+) R + H2O R-O R-Cll δ− ZnCl2 R+ RCl H δ+ Cl.....R.....OH2 R-Cl + H2O 30 Selettività tra alcoli 1ri, 2ri e 3ri in base alla velocità di reazione (stabilità del carbocatione intermedio) Alcoli 2ri Alcoli 1ri Reagiscono con difficoltà C<6 Si sciolgono imbruniscono la soluzione Reagiscono in 3’-5’ Stratificano dopo 1 h C>6 NON si sciolgono Alcoli 3ri Allilico Benzilico Cinnamico Separazione di fase Reagiscono SUBITO e Stratificano FENOLI H+ + O O O : _ _ : O- OH : _ 1. Liquidi (Punti di ebollizione elevati) sono poco indicativi o solidi bassofondente; i p.f. 2. Odore caratteristico 3 3. Solubili in etere e insolubili in acqua (sol. (sol in NaOH 2N) 4. Hanno carattere acido: pKa˜ 10 5. Incolori ma ossidabili all’aria 6. Elevata reattività dell’anello aromatico verso la sostituzione elettrofila 31 OH OH R R R elettronattrattore: Aumento di acidità R: NO2, COOH, COR…. R elettrondonatore: Diminuzione di acidità R: CH3, C2H5…. 1. L’ossigeno dei fenoli e dei derivati eterei è solo debolmente basico (pKa˜ -6,7, 6 7 ione fenilossonio) perché le coppie di elettroni solitarie si delocalizzano sull’anello benzenico 2. La protonazione dell’ossigeno favorisce la rottura del legame etereo ma non la formazione del catione fenile altamente reattivo FENOLI Reazioni cromatiche con FeCl3 S Saggio i d dell carattere tt acido id Reazione di LIEBERMAN Formazione di FTALEINE Reazione di MILLON N.B. Possono dare i saggi del doppio legame, positivi; i polifenoli hanno maggiore attitudine riducente, dunque possono dare saggio di Tollens e Feheling positivi;con i sali di diazonio possono dare azocoloranti (saggio della struttura aromatica) 32 Colorazione con FeCl3 F l3 + ArOH FeCl H 1 1. Il saggio è positivo per enoli, enoli acidi idrossammici idrossammici, ossiacidi ossiacidi, ossime ossime, acidi solfonici. 2. 3. - -3 Fe(ArO F ( ) 3 Il saggio è negativo per molti nitrofenoli ed il guaiacolo Per l’idrochinone il saggio è poco indicativo per la facile ossidabilità del composto con tricloruro ferrico REAZIONI CROMATICHE DEI FENOLI CON FeCl3 NB Per una stessa sostanza la tonalità del colore dipende dal solvente usato (piridina, cloroformio…) e dalla concentrazione del reattivo e può variare nel tempo Fenolo Resorcina p-idrossibenzaldeide m-Cresolo o-Cresolo p-Cresolo Floroglucina catecolo VIOLA BLU β-naftolo VERDE Acidi nitrosalicilici ROSSO Acido 3,4-diidrossi-benzoico 33 Reazione di LIEBERMAN (per fenoli con la posizione para libera) OH NaNO2/H2SO4 ON HON OH (+)N=O O p-nitrosofenolo OH HON H+ O + HON O + O N H + HO OH indofenolo N O OH O-Na+ N In NaOH In H2SO4 N.B. gruppi disattivanti possono indurre saggio negativo Formazione di FTALEINE HO OH OH O O + H+ or ZnCl2 O fusione O O NaOH - O HO O- OHO OH COO- INCOLORE COONa ROSSO INTENSO 34 O O O O O O + ZnCl n 2 O O (+) ( ) (+) O Zn(-)Cl2 Zn(-)Cl2 OH O + ZnCl2 + OH- O (+) OH O HO OH OH O O Reazione di MILLON (fenoli con almeno una posizione orto libera) OH 1)) Nitrosazione in posizione orto O O OH Hg/HNO3 H O N N Forma tautomera o-chinonmonossima + O 2)) Formazione del sale complesso con il mercurio Hg O N or N O O O Hg+ O N Sali complessi di mercurio di intensa colorazione rossa 35 AMMINE (Ar)R NH2 1. Sono polari, danno legami idrogeno intermolecolari meno forti rispetto agli alcoli di PM simile (l’azoto è meno elettronegativo g dell’ossigeno), g ) dunque q ip p.f. sono intermedi tra g gli alcoli e gli idrocarburi 2. Lo stato fisico delle ammine alifatiche cambia con il crescere del PM (gassoso→ liquido → solido); le ammine aromatiche sono liquidi altobollenti (anilina p.f. 182°C) e poi solidi 3. Le ammine alifatiche sono solubili in acqua fino ad un numero di atomi di C di 5-6 5 6 (la solubilità aumenta con ll’aumentare aumentare dei gruppi amminici presenti) ed in etere; le ammine aromatiche sono solubili in etere e normalmente insolubili in acqua 4. Le ammine sono tutte solubili in HCl, dunque non possono essere discriminate 5. Le ammine alifatiche a basso PM hanno odore di ammoniaca; l’odore di pesce putrido diminuisce con il crescere del PM; le ammine aromatiche sono generalmente incolori ma facilmente ossidabili; le ammine aromatiche sono tossiche ! 6. Le ammine trisostituite (R diversi) sono chirali, funzionando la coppia di elettroni solitari da quarto sostituente; le ammine non sono configurazionalmente stabili all’azoto, a causa della veloce isomerizzazione dovuta al processo di inversione (N: sp3 → sp2 → sp3) 7. Le ammine sono basiche, per la disponibilità del doppietto elettronico dell’atomo di azoto RNH2 + H2O + RNH3 + OH- pKb ~ 4 36 8. Le ammine alifatiche sono basi più forti dell’ammoniaca (pKb ~ 5) per la presenza di gruppi alchilici elettrondonatori che aumentano la densità elettronica sull’N rendendolo più basico (effetto elettronico). NH2R > NH3 > ArNH2 pKb 3.3 4.75 10 In acqua, la solvatazione stabilizza il catione ammonio attraverso leg. H, quindi la basicità diminuisce passando dall’ammina I alla III. In solventi aprotici la basicità cresce aumentando il numero degli alchili per il solo effetto induttivo. induttivo 9. Le ammine aromatiche sono meno basiche delle alifatiche (pKb ~ 10) in quanto i gruppi arilici diminuiscono la disponibilità del doppietto elettronico sull’azoto (effetti elettronici e di solvatazione) 10. Il numero, la natura e la posizione dei sostituenti hanno effetti sulla basicità delle ammine aromatiche NH2 NH2 R R elettron-donatore: Aumento di basicità R: CH3, C2H5…. R R elettron-attrattore (-I, -M): Diminuzione di basicità R: NO2, CN, CHO…. 11. R con almeno un doppietto elettronico disponibile (OH, OCH3, NH2, SH…) hanno sia un effetto induttivo elettronattrattore (para < orto) che un effetto coniugativo elettron-donatore (para, orto). In posizione meta agiscono per effetto induttivo diminuendo la basicità. Gruppi aromatici non direttamente legati alla funzione amminica, non alterano il carattere basico dell’ammina 12. Le ammine si comportano da acidi debolissimi (pKa ~ 35), in presenza di basi molto forti 37 AMMINE Ricerca del carattere basico Comportamento con acido nitroso Saggio di diazotazione e copulazione Reazione di HINSBERG Ricerca del carattere basico Uso di indicatori di basicità • Cartina al tornasole pH<4.5 rosso pH>8.3 bl blu •Cartina universale pH=1 rosso pH=11 blu •Cartina al rosso Congo: azzurro ΔpH= 3-5 rosso Solubilità in HCl conc. RNH2 + HCl (+) RNH3 Cl- 38 Comportamento con acido nitroso NaNO2 + HCl HNO2 + NaCl (+) HNO2 + H+ NO + H2O AMMINE PRIMARIE ALIFATICHE R CH2-NH R-CH NH2 + +N=O N O (+) R-CH=CH2 or R-CH2-OH R CH2-N R-CH N2 N2 AMMINE PRIMARIE AROMATICHE (+) N NH2 2 (+) + NO Es. benzocaina, lidocaina, ac. p-amminosalicilico… OH N N OH COLORANTE AZOICO 39 AMMINE SECONDARIE ALIFATICHE E AROMATICHE N H ((+)) + NO ((+)) H N N N O NO N-nitroso derivati N-nitroso ammine Poco solubili Conferma con il saggio di LIEBERMAN OH N N O H2SO4 R2NH2 + HO-N=O HO NO OH HO N O indofenolo Es. ac. mefenamico, propranololo… AMMINE TERZIARIE ALIFATICHE NON REAGISCONO ! Es. promazina, prometazina…. AMMINE TERZIARIE AROMATICHE N (+) + NO HCl ON (+) Cl- + H2O NH p-nitroso derivato rosso NaOH ON N + NaCl + H2O p-nitroso derivato verde 40 Reazione di HINSBERG O S Cl O R-NH2 S O O O S R NH Cl O R2-NH S O N O O S R3-N Cl Insolubile in acidi Solubile in basi Insolubile in acidi insolubile in basi R R Solubile in acidi insolubile in basi R3-N O Ammina III O Miscela di tre ammine I, II, III S O etere Cl HCl dil. etere Ammina II NaOH dil. Ammina I 41 AMMINOACIDI R CH R COOH CH NH3 + NH2 zwitterioni itt i ni α-amminoacidi mmin idi R CH NH2 1. 2. 3. 4. COO- H3O+ COO- R CH OH- NH3 + COO- H 3O + OH- R CH COOH NH3 + Solidi cristallini incolori; sapore dolciastro Abbastanza solubili in acqua ed insolubili in etere; al punto isoelettrico presentano il minimo di solubilità Punti di fusione superiori di 200°C; fondono con decomposizione (intervallo di decomposizione poco decisivo) Gli α-amminoacidi sono otticamente attivi (misura del potere rotatorio specifico a scopo identificativo); gli aa naturali hanno configurazione assoluta L AMMINOACIDI Saggio con la ninidrina Formazione di complessi con il rame 42 O Saggio con la ninidrina C O OH C OH O O C R H COOH + H2N C H2 O O O C CO2 N O O R O O O N HO H O O H C R H2O -RCHO OH O C NH2 OH O N blu OH O + O OH + OH O HN COOH prolina O O O N H + CO + 4 H2O O Prodotto colorato giallo-rosso giallo rosso NB L’ottenimento di una colorazione diversa da quella indicata (arancione, gialla, rossa) deve far considerare saggio negativo 43 Formazione di complessi con il rame 1. α-Amminoacidi formano complessi con solfato di rame 2. Gli α-amminoacidi non solubili in acqua danno saggio positivo a seguito p g di riscaldamento 3. Ammine alifatiche danno precipitati blu; le aniline danno colorazioni marroni o verdi, ma altre ammine aromatiche danno colorazioni blu-porpora. O R ONH3 + + Cu2+ R O NH2 O Cu O H 2N O R NB sono possibili numerosi test specifici per un gruppo ristretto di amminoacidi NITRO-COMPOSTI • Sono poco frequenti; es. F.U. Nitrofurantoina, cloramfenicolo •Il nitro gruppo è un efficace cromoforo ed i nitrocomposti assorbono radiazioni nell’UV o nel VIS; sono dunque spesso colorati ( es. nitrofurantoina, nitrofurazone..) • I nitrocomposti alifatici sono liquidi stabili di odore gradevole, poco solubili in acqua •I p primi termini della serie dei nitrocomposti p aromatici sono liquidi, i successivi solidi, tutti insolubili in acqua • I polinitrofenoli sono solidi spesso odorosi, per lo più esplosivi 44 Saggi di riconoscimento (A-E): A) I nitrocomposti si sciolgono, seppure lentamente, in soluzione di idrossido di sodio, dando in genere colorazione gialla (pKa ˜ 11) per la presenza di acidi nitronici (forme aci), forme tautomeriche instabili molto più acide (pKa ˜ 4) R C H2 + N O O- OH- R C- + N H H+ veloce R C H O C H lento O- + N - R O - OH + N O- R O C H + N OO- RCH2NO2 B) Riduzione con Zn/(NH4)Cl I nitrocomposti alifatici terziari e aromatici vengono ridotti da Zn/(NH4)Cl ad idrossilammine (R-NHOH); queste ultime sono rivelate per il loro potere riducente sulla soluzione di Tollens C) Riduzione con Sn/HCl Il nitro gruppo legato ad un anello aromatico può essere ridotto ad ammino derivato (Ar-NH2) con Sn/HCl; quest’ultimo può essere messo in evidenza, a seguito di diazotazione e copulazione (vedi saggio struttura aromatica), con formazione di coloranti azoici D) Distinzione tra nitrocomposti alifatici I, II e III (NaNO2/H2SO4) Nitrocomposti primari R CH N O O : ((-)) O N(+) R CH2 NO2 N R C N O Acido nitrolico NO2 OH colore rosso Nitrocomposti secondari R R O C N(+) N O R O : (-) R C NO NO2 Pseudonitrolo Blu-verde Solubile in cloroformio Nitrocomposti terziari: nessuna colorazione 45 E) reazione di Konowalov I nitrocomposti alifatici I, II danno in soluzioni acquose basiche i sali dei corrispondenti acidi nitronici (pKa ˜ 4) che in presenza di Fe3+ danno complessi intensamente colorati in rosso bruno R C H2 Forma neutra NO2 + OHFe3+ R R CH CH N + O N O OO Forma aci (acido nitronico) Fe3+ 3 La colorazione è fugace per la precipitazione di Fe(OH)3 NITROSO-COMPOSTI In acido solforico conc. i nitroso derivati liberano acido nitroso evidenziabile con il saggio di Lieberman (vedi saggio per le ammine secondarie) 46 IDROCARBURI + CHCl3 O2 AlCl3 C OH CH + HCl C O H2O HO 1. I colori prodotti dalla reazione con cloroformio e cloruro di alluminio sono molto caratteristici (i composti alifatici non danno colorazione) : Composto Benzene ed omologhi Al Alogenuri n i arilici ili i Naftalene Bifenili Fenantrene Antracene Colore arancio-rosso arancio-rosso n i ss blu porpora porpora verde 2. 2 Con il tempo il colore cambia a varie sfumature del marrone; simili colori sono ottenuti con tetracloruro di carbonio. 3. Esteri aromatici, chetoni, ammine, ed altri composti contenenti O ed N danno colorazioni blu o verde 47 ALOGENO DERIVATI 1. I composti organici alogenati appartengono principalmente alle seguenti classi: Sali di acidi alogenidrici di basi organiche o di ioni ossonio O & Alogenuri acilici & Alogenuri alchilici ed arilici R R:O:R + XR' RNH3 + X- : & X X R X La presenza dell’alogeno è messa in evidenza dai saggi preliminari di Lassaigne e del Balstein; i saggi specifici riportati di seguito sono complementari ed utili nel definire la struttura 2. chimica dell’alogenuro Sali di acidi alogenidrici di basi organiche o di ioni ossonio & Sono solidi cristallini, solubili in acqua ed altofondenti spesso con decomposizione; contengono X in forma ionica & L’identificazione dell’alogeno si effettua per aggiunta di una soluzione acquosa o alcolica di AgNO3 alla soluzione acidificata dell’alogeno; si ha immediata formazione di un precipitato il cui colore dipende dal tipo di alogenuro (vedi “saggio di Lassaigne”) I generale: In l L reattività La tti ità dell’alogenuro d ll’ l con il reattivo tti è funzione della stabilità del carbocatione che si forma durante la reazione (SN1): più è stabile il carbocatione, più veloce risulterà la reazione; la forma più reattiva è quella in cui X è ionico & Ag+ R X δ+ R δ− X δ+ Ag AgX + R+ 48 Alogenuri acilici Sono molto reattivi nei confronti della SN per l’estrema mobilità dell’atomo di alogeno; reagiscono facilmente con acqua (anche l’umidità dell’aria!), ), alcoli ed ammine p per dare i derivati degli g acidi carbossilici. & L’identificazione si effettua mediante il saggio di Angeli e Rimini (vedi “saggi per gli acidi carbossilici”) & & L’id L identificazione ntifi i n d ll’alogeno dell l n avviene i n attraverso tt s l la precipitazione dell’alogenuro di argento mediante aggiunta di una soluzione acquosa o alcolica di AgNO3 alla soluzione acidificata dell’alogeno Alogenuri alchilici ed arilici Sono composti neutri a peso molecolare e densità elevate, solubili in solventi organici apolari; il colore può dipendere dalla presenza di alogeni allo stato elementare che si originano per decomposizione; i primi termini della serie alifatica hanno odore dolciastro, quelli della serie aromatica odore pungente & & Si riconoscono mediante: A) Saggio con nitrato d’argento alcolico Ag+ A R X AgX + R+ RONO2 Il saggio permette di distinguere gli alogenuri alchilici ed arilici, in base alla diversa velocità di formazione degli alogenuri d’argento 49 & Nelle condizioni del saggio (elevata polarità del solvente, bassa nucleofilia dell’anione nitrato, tendenza alla ionizzazione del legame C - X per la presenza dell’acido di Lewis Ag+) prevale un meccanismo SN1 e dunque q la velocità di reazione è correlata alla stabilità del carbocatione: Allilico, benzilico > terziario > secondario > primario & La scala di reattività (tendenza a distaccarsi come nucleofugi) degli alogenuri, a parità di radicale alchilico, è: I- > Br- > Cl- > F- alogenuri allilici, benzilici, di trifenilmetile, ioduri e bromuri alchilici, cloruri alchilici terziari, alogenuri acilici reagiscono immediatamente a freddo Cloruri alchilici secondari e primari, alogenuri arilici attivati (secondari, primari), aromatici con sostituenti elettron-attrattori (es. -NO2 in o/p) reagiscono a caldo Alogenuri vinilici ed aromatici non attivati, CHCl3 NON reagiscono 50 B) Saggio con ioduro sodico in acetone Il saggio è limitato a cloruri e bromuri; si formano i corrispondenti ioduri alchilici e bromuro di sodio (in pochi minuti a t.a.) o cloruro di sodio (dopo riscaldamento), insolubili in acetone anidro RCl + NaI RI + NaCl 2° RBr + NaI RI + NaBr 1° Poiché lo ioduro è un buon nucleofilo e l’acetone un solvente con scarse proprietà ionizzanti, è favorita una SN2 R X δ− I C δ+ X I R Dunque, alogenuri primari, non impediti stericamente, reagiscono più rapidamente dei secondari, mentre i terziari non reagiscono. Primario > secondario > terziario L’ ordine di reattività per gli alogeni è: Br > Cl Per cui: I bromuri primari ( e gli alogenuri benzilici ed allilici) reagiscono a t.a. entro pochi minuti & I bromuri secondari e terziari ed i cloruri primari reagiscono dopo riscaldamento a 50 °C C & I cloruri terziari non reagiscono 8richiedono tempi molto lunghi, anche 2 giorni!) & 51 ETERI Hanno p.eb. più bassi dei corrispondenti alcoli isomeri; solo i primi due termini sono solubili i acqua; sono poco reattivi e dunque buoni solventi . A) Saggio con lo iodio Etere I2 in CS2 → colore bruno scuro Idrocarburo aromatico → colore violetto Idrocarburo alifatico → colore bruno chiaro B) Solubilità in H2SO4 conc. Gli eteri alchilici si sciolgono per formazione di Sali di ossonio R2O+H HSO4gli eteri aromatici vengono solfonati OH CARBOIDRATI HO HO O OH OH 1. I carboidrati (poliidrossialdeidi e poliidrossi chetoni) non hanno proprietà uniformemente riconosciute 2. 2 Sono solidi lidi bianchi bi hi o liquidi li idi sciropposi, i i con sapore dolce, d l hanno carattere neutro e sono dotati di attività ottica 3. I monosaccarridi ed i disaccaridi sono molto solubili in acqua e poco in alcol, insolubili in etere e nei comuni solventi organici 4. 4 I polisaccaridi hanno generalmente insolubili in acqua proprietà simili ma sono 5. I carboidrati fondono con decomposizione ed imbrunimento (i termini più semplici bruciano con il caratteristico odore di caramello) ed il pf varia molto con il grado di idratazione della molecola 52 Esempio ANIDRO p.f. (°C) MONOIDRATO p.f. (°C) FRUTTOSIO 120 105 GLUCOSIO 146 83 LATTOSIO 220 201 AMIDO dec. β-CICLODESTRINA dec. CELLULOSA dec. F.U.: amido, cellulosa β-ciclodestrina, glucosio, fruttosio, lattosio, saccarosio, amminoglicosidi…. MONOSACCARIDI ESOSI CHO OH OH HO O HO OH HO OH OH Anomero α OH OH OH glucosio HO HO OH OH R O Anomero β OH OR R H OR EMIACETALE riducente H OR ACETALE NON riducente 53 MONOSACCARIDI PENTOSI OH HO HO HO HO Anomero α OH Forma furanosica OH HO OH fruttosio OH O O HO OH OH O OH OH + Forma piranosica lattosio OH Galattosio Anomero β OH OH Anomero α HO Anomero β OH OH O OH OH OH O HO Anomero β OH HO O HO OH OH O POLISACCARIDI OH HO HO O emiacetale Glucosio Anomero α saccarosio HO O O OH O HO HO Glucosio Anomero α + HO HO OH OH acetale Fruttosio Anomero β 54 SAGGI CARBOIDRATI SAGGIO DI MOLISH SAGGIO DI SELIWANOFF SAGGIO DI BARFOED SAGGIO DI FEHLING SAGGIO DI MOLIS H e SELIWANOFF OH OH HOH2C CHO OH H2SO4 OH OH HOH2C OH CHO OH Glucosio esoso OH HOH2C O CHO OH O CHO HOH2C CHO OH OH O OH OH O CHO Ossimetilfurfurolo Furfurolo R= H, fruttosio 55 R O CHO HO OH OH α−naftolo/H2SO4 Resorcina/HCl O O CH O VIOLA CH2 OH R O OH ROSSO 56 Seliwanoff’s test is utilized for the differentiation of aldose and ketose sugars.Reagents consist of resorcinol with Conc. HCl, acid hyrdolysis the polysacchardies and oligosaccharides thus yielding simpler sugars.A ketose is said to be present if the mixture turns red. For a general preview, one way to differentiate ketoses from aldoses is to look for the functional group attached to it. When a ketone is attached to it, it is a ketose; however, if an aldehyde is attached to it, it is an aldose. Ketoses are more rapidly dehydrated than aldoses when heated. The dehydrated ketose then reacts with the resorcinol to produce a deep cherry red color. Aldoses may react slightly to produce a faint pink color. Fructose and Sucrose are the two common sugars which give positive test. Sucrose, a disaccharide consisting of Fructose and Glucose also gives positive test. The reason behind this is the presence of Concentrated HCl which hydrolysis Sucrose into its Components.Thus Fructose being a keto sugar give positive seliwanoff's test. SAGGIO DI MOLISCH Caratteristico per esosi, pentosi e disaccaridi SAGGIO DI SELIWANOFF Distingue g tra chetosi ((reagiscono g entro 2 minuti) ed aldosi (reagiscono in un tempo maggiore) a negative test (left) and a positive test (right) 57 HO OH O HO OH O HO OH HO HO OH HO O O O HO OH O HO HO HO OH Fruttosio OH O OH Glucosio-fruttosio Saccarosio SAGGIO DI FEHELING R C O + 2 Cu++ + 4OH- OH OH OH H OH Glucosio Galattosio-Glucosio Lattosio HO O HO OH OH Feheling A: CuSO4/H2O Fehing B: Na/K Tartrato R-COOH + 2 H2O + Cu2O Il saggio è positivo per i monosaccaridi (aldosi, chetosi e funzioni αidrossichetoniche libere o emiacetaliche) e per i disaccaridi riducenti. Il saggio è dato dalle aldeidi alifatiche, α-ossichetoni, idrazine, poliidrossifenoli ed in genere composti riducenti. SAGGIO DI BARFOED R H C O + 2 Cu++ + 4OH- (CH3CO)2Cu/CH3COOH 1% R-COOH + 2 H2O + Cu2O L’acetato di rame viene ridotto a caldo dai monosaccaridi entro due minuiti. I disaccaridi danno reazione in un tempo più lungo (10 min). 58 Saggio Molish Barfoed Saliwanoff Felhing Fruttosio + + + + Glucosio + + - + Lattosio + - - + Saccarosio + - - - chetoso Saggio di Selivanoff Saggio di Molish Campione incognito Saggio di Barfoed Monosaccaridi Carboidrato Disaccaridi Saggio di Felhing Zucchero riducente 59 RICONOSCIMENTO DELLE SOSTANZE ISCRITTE NELLA F.U.I. X ed. PROCEDIMENTO ANALITICO Metodo “Livi-Balsamo” Il riconoscimento di una sostanza iscritta nella FUI attraverso operazioni chimiche semplici, richiede l’impiego di tabelle supportate dalle monografie della FU stessa. TABELLE “LIVI-BALSAMO” Tab. I composti inorganici Tab. II composti organometallici T b III Tab. composti sti organici i i contenenti t ti C C, H H, (O) Tab. IV composti organici contenenti C, H, (O), N Tab. V composti organici contenenti C, H, (O), N, S Tab. VI composti organici contenenti C, H, (O), N, Alogeni Tab VII Tab. composti organici contenenti C, C H, H (O), (O) N, N S, S Alogeni Tab. VIII composti organici contenenti C, H, (O), Alogeni Tab. IX composti organici contenenti C, H, (O), S Tab. X composti organici contenenti C, H, (O), N, P o As, Al 60 Ricerca di cationi presenti Distinzione tra composti organici, inorganici ed organometallici (Saggio al coccio) (Saggio alla fiamma o reazione di identificazione cationi/anioni FU) MA COME SI ESEGUE UN’ANALISI INCOGNITA? Ricerca degli elementi presenti (Saggo di Lassaigne) IDENTIFICATO!!!!! Collocazione del composto in esame tra quelli appartenenti ad una delle 10 tabelle del L.-B. Saggi specifici di riconoscimento ((FU)) Saggio di solubilità Stato fisico (pf. e p.eb) Caratteristiche organolettiche Proprietà chimico-fisiche Tabella II N. nome Caratteristiche acido-base e pH Composti organometallici formula elementi a solubilità b pH H2O EtOH proprietà ch.-fis. A) Composti contenenti sodio 25 ampicillina sodica C16H18N3O4SNa Na N,S + 8-10 IR,[α] 61 SAGGI SPECIFICI PER ALCUNI ANIONI iscritti nella FU X ed. BENZOATI SODIO BENZOATO Natrium benzoicum IDENTIFICAZIONE A. Dà le reazioni caratteristiche (b) e (c) dei benzoati B Dà le B. l reazioni i i caratteristiche i i h del d l sodio di COONa Benzocarbossilato di sodio C7H5NaO2 Mr 144.1 Titolo….. CARATTERI Polvere granulare cristallina, bianca o lamelle leggermente igroscopiche Cap. 2.3. IDENTIFICAZIONE BENZOATI a) Aggiungere 0.5 ml di ferro (-ico) cloruro soluzione R1 a 1 ml di soluzione in esame. Si forma un precipitato giallo-pallido, solubile in etere. b) ….Acido solforico R e scaldare leggermente in fondo alla provetta. Sulla parete interna si deposita un sublimato bianco. c) …..Acido cloridrico R. Il precipitato ottenuto, ricristallizzato da acqua R calda e seccato nel vuoto, fondo (2.2.14) fra 120 °C e 124 °C. 62 BENZOATI COO- COO(+) 7 +3 Fe3+ + 2 OH- Fe3(PhCOO)6(OH)2 COO- + COOH + HCl c. Cristallizza da H2O pf 120-124°C SALICILATI COO- COO- OH + FeCl3 OH Fe 3 COOOH + HCl c. COOH OH Cristallizza da H2O pf 156°C 63 CITRATI - OOC HO Δ COOCOO- O OH- O 4- O 3- H+ (CN)5Fe OH- O- NO- -- (CN)5FeNO (-) HNO2 + HgSO4 ....... N . COO- OOC O 2 Na+ H+ OH- O - Sale di mercurio dell’acido dell acido chetoglutarico H2SO4 + NH2SO3H H2C (CN)5Fe.......N MnO4- COO- OOC OH O Δ - O 3(CN)5Fe.......N O- NO2- H2N-SO2-OH H2SO4 + N2 + H2O LATTATI OH Br2, H COO- + O O Δ COO- H Acido piruvico O OHH2C (-) 4 O 4- (CN)5Fe.......N NO2 - + O - H NH4+ (NH4)2SO4 H (CN)5FeNO -- . 2 Na+ O + H OH- (CN)5Fe H2SO4 ....... N O + N2 H 33 O 33 H+ OH- (CN)5Fe.......N O- H + 2 H2O 64 TARTRATI 1) REAZIONE DI FENTON (FeSO4 10%, H2O2 dil) OH OH HOOC COO OH - . HOOC OH . OH H2O H2O2 + Fe2+ COO- . HO OH H2O HOOC COOH + Fe2+ OH Complesso blu Fe3+ + OH- + .OH 2) REAZIONE DI PESEZ (H2SO4 , resorcina 2 %, KBr 10 %) OH COO- Br Br OH HOOC KBr Resorcina HO O H2SO4 H COOH Acido gliossilico b.m. 5-10’ O Br OH O O Br blu SAGGI SPECIFICI PER ALCUNE CLASSI DI FARMACI iscritti nella FU X ed. 65 STEROIDI BETAMETASONE DIPROPRIONATO Betamethasoni dipropionas IDENTIFICAZIONE A. Disciogliere 10.0 mg in etanolo R e diluire a 100.0 ml con lo stesso solvente. Introdurre 2 0 mll della 2.0 d ll soluzione l i i una provetta con in tappo a smeriglio, aggiungere 10.0 ml di fenilidrazina soluzione solforica R, mescolare e scaldare a b.m. a 60 °C per 20 min. Raffreddare immediatamente. L’assorbanza della soluzione misurata a 419 nm non è superiore a 0.10. O O HO CH3 F CH3 O O C O CH3 O C28H37FO7 Mr 504.6 DEFINIZIONE….. CARATTERI Polvere cristallina bianca, praticamente insolubile in acqua, molto solubile in acetone ed in diclorometano, moderatamente solubile in alcol. B….. C…. D…. E. Aggiungere circa 2 mg della sostanza in esame a 2 ml di acido solforico R e agitare per disciogliere. Entro 5 min si sviluppa un’intensa colorazione bruno-rossastra. Aggiungere la soluzione a 10 ml di acqua R e mescolare. La colorazione scompare e rimane una soluzione limpida. F…. Saggio di identificazione A. O OH H2SO4 O OH CHO Ph-NH-NH2 H C17 H N N O H H+ HO + N N H H 66 Saggio di identificazione E. ALOCROMIA e ALOFLUORIA Composto Reattivo Colorazione PREDNISONE H2SO4 giallo-arancio - PREDNISOLONE “ rosso-vino - DESAMETASONE “ rosso-bruno - rosso-arancio ss n i verde d “ ETINILESTRADIOLO Fluorescenza TESTOSTERONE H2SO4 verde verde IDROCORTISONE H2SO4-EtOH giallo verde BARBITURICI BARBITAL Barbitalum IDENTIFICAZIONE R3 O C 2H 5 C2H 5 C8H12N2O3 N O (S) …… D. Dà la reazione caratteristica b bi i i non sostituiti barbiturici i i i all’azoto ll’ (2.3.1 2 3 1) dei NH O Cap. 2.3. IDENTIFICAZIONE Mr 184.2 DEFINIZIONE….. CARATTERI Cristalli incolori o polvere cristallina bianca, moderatamente solubili in acqua, sol. In acqua bollente, in alcol ed in etere. Forma con gli idrossidi, con i carbonati alcalini e con ammoniaca composti solubili in acqua. BARBITURICI ALL’AZOTO NON SOSTITUITI Discioglire circa 5 mg della sostanza in esame in 3 ml di metanolo R, aggiungere 0.1 ml di una soluzione contenente 100 g/l di cobalto nitrato R e 100 g/l di calcio cloruro R. Mescolare, agitando, aggiungere 0.1 ml di sodio idrossido soluzione diluita R. si forma una colorazione ed un precipitato bluviolaceo. 67 R3 O BARBITURICI R1 N O (S) NH R2 O Solubili in soluzioni acquose di carbonato R3 O R1 N O NH R2 H+ O R3 O R1 N R1 N O R2 O R1 O N O N R2 O- H O O NH R2 N - N R1 O R3 R3 O NR2 H O O O H+ R1 N - O O N R2 R1 - O H O (3)N R1 X R1 N O O N R2 R1 - O O- N N R2 O - O (S) NH R2 (1) O R2 R3 pKa1 pKa2 NH(1) NH(3) Barbital O Et Et H 7.9 12.3 Pentobarbital O Et i-Pent H 8.0 12.0 Fenobarbital O Et Ph H 7.3 11.8 Esobarbital O Me Me 8.2 - 68 Reazione di Parri CoNO3/CaCl2/NaOH sol.acq.dil. L L Co Barb L : solvente L Barb L Complesso ottaedrico blu-violaceo Formazione di Sali di Hg (barbiturici disostituiti in 5) HgCl2/ OH- Distinzione tra barbiturici N3-metilati e non H O H 3N 2 O O R1 R2 NH 1 O R1 N O - N R2 H O O Na+ H+ H O R1 R1 O- N O N N R2 Precipitato bianco HgCl O N R2 O O R1 O- N N R2 NH4+ HgOH O 69 CAFFEINA Coffeinum IDENTIFICAZIONE ……. Dà la reazione caratteristica delle F. xantine (2.3.1). O N N O N N Cap. 2.3. IDENTIFICAZIONE XANTINE C8H10N4O2 0.1 ml di acqua ossigenata soluzione R e 0.3 ml di acido cloridrico diluito R a pochi mg della sostanza in esame o alla quantità prescritta. Evaporare a secco a b.m. fino ad ottenere un residuo rosso-giallastro. Aggiungere 0.1 ml di ammoniaca diluita R 2. il colore del residuo vira al rosso-violetto. Aggiungere Mr 194.2 DEFINIZIONE….. CARATTERI Polvere cristallina bianca o cristalli bianchi sericei, che sublimano facilmente, moderatamente solubili in acqua, molto solubili in acqua bollente, poco solubili in etanolo ed etere. Si scioglie nelle soluzioni concentrate di benzoati o salicilati alcalini. XANTINE O R1 N O R2 N N N CH3 R1 R2 solubilità in H2O (ml) p.f. Caffeina CH3 CH3 1:60 sublima a 178°C pf ~ 235 °C Teofillina CH3 H 1:120 pf = 270-274 °C Teobromina H CH3 1:3000 sublima a 290-295°C pf ~ 350 °C 70 CH3 N N N H O CH3 O O H3C O N H H3C ON N N N N O H CH3 N N N N N O NN H3C CH3 O CH3 H Saggio della Muresside O R1 O O R2 H+/H2O2 N N N R1 N O O OH N OH + N HO R1 O OH N N O N O R1 O Acido dialurico O O N O O Allossana O N N R1 O Alloxantina O NH3 R1 O N N O O N O N O N R1 R1 O O violetto O N N N O- N O N R1 O NH4+ 71 Esempi di monografie V Ed. 72 73 Cap. 2.3. IDENTIFICAZIONE 74 DERIVATI CRISTALLINI A B Caratterizzazione di B Uso di tabelle CRITERI DI SCELTA DEL DERIVATO CRISTALLINO REQUISITI DEL DERIVATO CRISTALLINO IMPORTANTE P.f. diverso dal p prodotto di partenza p P.f. netto Pf compreso tra 50° e 250 °C Pf confrontabile con la letteratura Pf diverso dal pf di derivati di altri eventuali pdts incogniti Facilmente isolabile, purificabile, stabile REQUISITI DELLA REAZIONE DI FORMAZIONE DEL DERIVATO Reazione ben definita Carattere generale Buone rese Breve durata Non sottoprodotti Basso costo Facile reperibilità dei sintoni 75 ESECUZIONE PRATICA DELLA REAZIONE Eseguire scrupolosamente la metodica L quantità Le i à vanno misurate i attentamente Molta attenzione alle apparecchiature di sintesi Il prodotto finale deve essere isolato per cristallizzazione Il pdt finale deve essere secco prima di determinare il p.f. pf ESEMPIO: Dati ottenuti: - p.f. 184-186 °C - Presenza di N - Carattere basico molto debole - Presenza di un gruppo amminico primario aromatico - Presenza di nitrogruppo Consultazione tabelle: DERIVATI POSSIBILI Sostanza p.f. AcAm BzAm BSAm TsAm 2.4-dinitro-anilina 180 °C 120° 220 ° - 219 ° 2.4.6-trinitro-anilina 190 °C 230 ° 196 ° 211° - 76 COMPOSTI CONTENENTI DUE O PIU’ GRUPPI FUNZIONALI CLASSE B Aldeide/Chetone Alcol Ammina I Ammide o Immide Ammina II Ac. Carb./Anidride Ac. Solfonico Fenolo Reattivvità crescente CLASSE A Estere Alogenuro alchilico Nitrili Nitroderivato Ammina III Alogenuro arilico DERIVATI CARATTERISTICI DI ALDEIDI e CHETONI ALCOLI Idrazoni Ossime Di d d i ti Dimedonderivati Semicarbazoni Tiosemicarbazoni Esteri (acetati e benzoati) ariluretani il t i CARBOIDRATI Acetati e benzoati Fenilidrazoni Osazoni Esteri (acetati e benzoati) Ariluretani Ac. Arilossiacetici Picrati FENOLI Ac. CARBOSSILICI Derivati ammidici: ammidi, anilidi, p-toluiditi Derivati esterei: Metilici, p-nitrobenzilesteri, Idrazidi, altro…. 77 AMMINE Ammidi: benzammidi, acetammidi, ftalimmidi Sali: picrati, cloridrati U Uree: naftiluree, ftil f feniltiouree ilti AMMINOACIDI Benzammidi Acetammidi N-ureidoderivati 2.4-dinitrofenilderivati Etc……… DERIVATI DEGLI ACIDI CARBOSSILICI Esempio: Ammidi, anilidi, p-toluiditi CaCl2 (A) R-CO2H + SOCl2→R-COCl + SO2 + HCl (B) R-COCl R COCl + NH3 → R-CONH R CONH2 + NH4Cl R-COCl + 2 R1NH2 → R-CONHR1 + R1-NH2 · HCl 78 P.f. dei derivati cristallini (°C) Composto incognito p.f.(°C) p.f. (°C) derivato FENILIDRAZONE 4-clorobenzaldeide 4-idrossibenzaldeide 3-idrossibenzaldeide 2-nitrobenzaldeide 4-bromobenzaldeide Benzofenone 4-idrossiacetofenone 4 idrossiacetofenone Acido antranilico 4-bromoanilina 2.4-dicloroanilina 1.2-fenilendiammina 4-toluidina Composto incognito 45-47 117-119 100-102 41-44 67 48-49 104-108 104 108 PICRATI 144-146 66 61-65 101-103 44-46 127 184 131 120 113 138 104 180 106 208 182 p.f.(°C) p.f. (°C) derivato OSAZONE α-D-glucosio D glucosio anidro α-D-glucosio idrato β-D-glucosio anidro 146 90 150 210 “ “ D-fruttosio 103 “ α-lattosio anidro α-lattosio monoidrato β-lattosio lattosio anidro 223 201 252 200 200 ESEMPI 79 PICRATI O-- OH O 2N NO2 + NR3 EtOH O2N + R3NH NO2 Δ NO2 NO2 Acido picrico P.f. 122°C pKa = 1 Picrati Cristalli gialli FENILIDRAZONI O R C NH-NH3+Cl- + R'(H) R Fenilidrazina pH ottimale 4-6 NH-N=C R R'(H) R Fenilidrazone 80 OSAZONI CHO CHOH CH2OH C O (CHOH)y CH2OH C=O CHOH (CHOH)x CH2OH CH=N-NH-Ar CH=N-NH-Ar (CHOH)x (CHOH)x +ArNH-NH2 -C6H5NH2 -NH2 NH-Ar CH2OH CH2OH H + eccesso ArNH-NH2 + riscaldamento CH2OH C=N-NH-Ar (CHOH)y N C=N H N-Ar (CHOH)x/y CHO C=N-NH-Ar ((CHOH))y CH2OH C CH2OH CH2OH OSAZONE Cristallo giallo Poco sol. in acqua IMPORTANTE Ï Gli zuccheri che differiscono nei primi due termini della catena danno lo stesso osazone; es. glucosio-fruttosio-mannosio Ï I p.f. possono essere poco indicativi del composto sintetizzato Ï Il tempo di formazione dell’osazone è spesso diagnostico, in condizioni operative standardizzate - MONOSACCARIDI 100 °C - DISACCARIDI(lattosio e maltosio) 100 °C 20’ 2h→10’+raffreddamento! 81 Glucosazone (x 250) Galactosazone (x 160) Maltosazone (x 250) Lactosazone (x 250) 82 COME SI FA LA CRISTALLIZZAZIONE? SCEGLIERE IL SOLVENTE! Il solvente per la cristallizzazione deve essere inerte chimicamente; Il soluto vi deve essere molto solubile a caldo e molto poco a freddo; Non deve avere una alta volatilità SOLVENTE Etere di petrolio Esano Benzene A t t di etile Acetato til Etanolo Acqua p.eb (°C) 30-50 69 80 77 78 MISCELE DI SOLVENTI 100 Benzene-etere di petrolio Etanolo-acqua Acetone-etere di petrolio Metanolo-cloroformio FASI della CRISTALLIZZAZIONE (1) (4) (2) (5) (3) (6) 83 (7) (8) (9) (10) (11) p.f. 84