il sodio - modabiennio

annuncio pubblicitario
IL SODIO
Il sodio ha come simbolo Na (dal latino Natrium) e come numero atomico 11.
È un metallo soffice, ceroso, argenteo, reattivo. Appartiene alla categoria dei metalli alcalini, è
abbondante nei composti naturali. È altamente reattivo, brucia con una fiamma gialla, si ossida a
contatto con l’aria e reagisce violentemente con l’acqua.
Come gli altri metalli alcalini, il sodio è soffice, leggero, color bianco argento e reattivo. Non si
trova libero in natura, il sodio galleggia nell’acqua e la riduce rilasciando idrogeno e formando
idrossido.
Se tritato in una polvere abbastanza fine, il sodio si incendia spontaneamente nell'acqua.
Il sodio metallico è utilizzato principalmente per la produzione di sodio boroidruro, azoduro di sodio
,indaco , e trifenisfosfina. Usi precedenti riguardavano la realizzazione di tetraetile e titanio; dal
momento che questi impieghi industriali sono stati sospesi, la produzione di sodio intorno agli anni
Settanta iniziò a calare.
Il sodio è un metallo legante, un agente di addolcimento e un riducente, purificante e
disincrostante per metalli laddove altri materiali sono inefficaci. Inoltre, varie lampade a vapori di
sodio, sono spesso utilizzate per l'illuminazione stradale a risparmio energetico nelle città e danno
colori che vanno dal giallo-arancio al color pesca con l'aumento della pressione. Da solo o insieme
al potassio, il sodio è un essiccante e dà un colore blu intenso con il benzofenone quando la
miscela si asciuga. Nella sintesi organica, il sodio è impiegato in varie reazioni, come la riduzione
della betulla e il test di fusione del sodio; si rivela, infine, un componente essenziale nella
produzione di esteri e di composti organici.
Questo metallo alcalino è anche uno dei componenti del cloruro di sodio (sale da cucina) che è
essenziale per il metabolismo cellulare.
I greci lo conoscevano, per gli egiziani era ritenuta una sostanza pura, lo estraevano dai laghi con
il nome Nartron lo usavano per imbalsamare i corpi, il sodio era noto già dal medioevo, ma solo
nel 1807 verrà isolato per elettrolisi.
E’ notevolmente presente nelle stelle e principale nella luce stellare, si trova anche sulla crosta
terrestre. Si ottiene per elettrolisi dal cloruro di sodio.
Scarica