UNA GUIDA PER GENITORI ED EDUCATORI Kenneth K. Guilmartin Founder / Director Center for Music and Young Children Lili M. Levinowitz, Ph.D. Professor of Music Education Rowan University MUSIC TOGETHER® Music Together è un approccio per la musica e lo sviluppo musicale della prima infanzia per neonati, bambini in età prescolare e degli asili e per i loro genitori, insegnanti e altri educatori per l’infanzia. Offerto al pubblico per la prima volta nel 1987, è stato il primo a introdurre il concetto di un curriculum musicale per la prima infanzia basato su ricerche e finalizzato a un corretto sviluppo che sottolinei con forza e faciliti la partecipazione degli adulti. Il metodo Music Together sviluppa il diritto naturale di ogni bambino alle competenze musicali di base, incoraggiando l’esperienza diretta della musica piuttosto che l’apprendimento di concetti e informazioni sulla musica. È cominciato come un progetto educativo del Center for Music and Young Children e viene oggi insegnato in tutto il paese. Per ulteriori informazioni sul nostro programma, corsi per insegnanti, educazione dei genitori, strumenti sicuri per bambini, o lezioni nazionali o internazionali, contattate: Center for Music and Young children 66 Witherspoon Street Princeton NJ 08542 (800) 728-2692 www.musictogether.com Indice Capitolo 1 La musica è una competenza di base • Il tuo ruolo è essenziale a prescindere dalla tua abilità musicale • Cosa devo aspettarmi dal mio bambino? • Cosa devo aspettarmi da me stesso? • Una cosa importante da ricordare • Consigli per Music Together a casa Capitolo 2 I bambini insegnano a se stessi attraverso il gioco • Processo vs. prodotto • Caratteristiche del gioco-musica • Istruzione informale • Il tempo del gioco-strumento Capitolo 3 Attitudine musicale e acquisizione musicale • Sviluppo musicale di base • Attitudine musicale “di sviluppo”: una condizione di cambiamento • Un’analogia • L’abilità musicale dipende sia dalla natura che dalla formazione • “Audiation” come base dell’attitudine musicale Capitolo 4 Caratteristiche dei bambini nello sviluppo musicale primario • Sviluppo tonale primario • Sviluppo ritmico primario • Competenza musicale di base • Che cos’è la cosa più importante Capitolo 5 Ascolto • Canto • Accompagnamento al canto Capitolo 6 Canzoni senza parole • Sequenze tonali e ritmiche Capitolo 7 Canone • Movimento Capitolo 8 Fare tesoro dello sviluppo musicale del tuo bambino • Possibilità di continuare la crescita del tuo bambino nella musica • Per bambini ancora nello sviluppo musicale primario • Per bambini che hanno completato lo sviluppo musicale primario • Per riassumere • Memorie musicali Capitolo 1 La musica è una competenza di base Noi crediamo che l’abilità musicale sia una capacità di base tanto quando camminare o parlare e che tutti i bambini possono acquisire le competenze musicali di base, se il loro primo ambiente musicale è sufficientemente ricco. La competenza musicale di base è definita come l’abilità di cantare intonati, tenere il ritmo e partecipare con facilità e piacere alla musica della nostra cultura, compreso lo studio strumentale, se si vuole. Il tuo ruolo è essenziale a prescindere dalla tua abilità musicale I bambini piccoli imparano la maggior parte delle competenze di base dai loro genitori ed educatori. Gli adulti creano, consciamente o inconsciamente, un ambiente amorevole e stimolante per imparare a parlare, muoversi, pensare e vivere con gli altri. Attraverso un processo che sembra magico, i bambini si raffigurano come fare queste cose soprattutto osservando, ascoltando e sperimentando loro stessi. Per un esperto di movimento o di linguaggio insegnare formalmente queste capacità può essere un compito davvero complesso. Ma genitori, nonni ed educatori di base si prendono la responsabilità di insegnare informalmente a bambini normali queste capacità basilari attraverso un processo naturale. Raramente ci rendiamo conto di aver portato a termine questa incredibile impresa educativa! Sta proprio a te, come genitore o educatore, curare lo sviluppo musicale del tuo bambino, come supportare lo sviluppo di altre capacità di base nella vita del tuo bambino. Music Together ha il compito di aiutarti a provvedere a questo nutrimento, a prescindere dal tuo background musicale. Infatti, durante i primi anni è estremamente importante che i genitori e gli educatori siano coloro che creano questo ambiente. I bambini sono biologicamente portati a rispondere soprattutto al modello di persone con cui hanno legami affettivi. Nessun legame del genere esiste tra il bambino e la televisione o lo stereo. Ascoltare musica registrata ha una sua importanza, ma è solo una delle tante esperienze di cui un bambino ha bisogno per crescere musicalmente. È importante per te (e per gli altri educatori, genitori, nonni del tuo bambino): partecipare alla lezione; seguire il programma educativo per i genitori; ascoltare spesso il CD a casa a/o in macchina; leggere questa guida; fare osservazioni e domande; divertirsi! Facendo così, tu e il tuo bambino vi renderete conto che sia la qualità che la quantità delle esperienze musicali nella vostra vita cresceranno. Questo è vero soprattutto per le esperienze musicali spontanee, durante la normale routine della vita di tutti i giorni. Anche la tua abilità nel creare e portare avanti un ambiente musicalmente ricco nella tua casa crescerà, assicurando uno sviluppo ottimale del potenziale musicale del tuo bambino. Cosa devo aspettarmi dal mio bambino? Quando partecipi alla lezione, ascoltate le registrazioni insieme e provate a fare le attività a casa. Che tipo di risposta ti devi aspettare? Alcuni bambini cantano e si muovono spontaneamente, altri sono attenti e astuti osservatori. In ambedue i casi dopo un periodo sufficiente di ascolto e osservazione a casa e a lezione, potrai cominciare a notare il tuo bambino che canta o canticchia parti di canzoni, a volte con le parole, a volte senza. Anche quando il tuo bambino non mostra reazioni o non sembra interessato ad ascoltare o partecipare, è comunque in atto un processo di apprendimento inconscio. Ricorda i seguenti punti: La maggior parte dei bambini sceglie (coscientemente!) più spesso di osservare piuttosto che partecipare attivamente alla lezione. Stanno prendendo informazioni, che attiveranno più tardi a casa. La maggior parte dei bambini comincia ad abituarsi alla routine della lezione e ai compagni intorno alla quinta o sesta settimana. A questo punto la loro partecipazione molto probabilmente crescerà. I bambini stanno assimilando importanti informazioni musicali sia in caso di partecipazione attiva che passiva. A casa è importante ascoltare il CD o cantare tu stesso le canzoni, anche se il bambino non sembra interessato, specialmente durante le primissime settimane di lezione. Ricorda che tu sei il più importante modello e insegnante per il tuo bambino. Il tuo ruolo più efficace è partecipare e divertirti alle lezioni tu stesso, anche se il tuo bambino dovesse scegliere di stare seduto in fondo e osservare. Se tu ti stai divertendo, il tuo bambino desidererà ben presto di condividere quel divertimento con te. Sappiamo che può essere difficile vedere altri bambini partecipare con zelo al gruppo mentre il tuo bambino non lo fa, soprattutto se il lui canta e gioca con le canzoni che preferisce non appena arrivate a casa. Cerca di capire che lui si sta “esercitando in privato” e farà il suo “debutto” pubblico quando si sentirà pronto. Nel frattempo, se ti senti preoccupato o frustrato per la scarsa partecipazione del tuo bambino alla lezione, conta fino a tre, rilassati e partecipa tu stesso! Cosa devo aspettarmi da me stesso? Alcuni genitori sono un po’ sconcertati dall’idea di essere il più importante modello del proprio bambino, specialmente quando si tratta di musica! Puoi sentire di non essere particolarmente musicale – forse ti descrivi perfino come persona stonata. Potresti essere bravissimo a cantare, ma sentirti insicuro di te quando balli o provi a tenere il tempo. Qualunque sia il livello delle tue capacità tecniche, ricorda che le cose più importanti che puoi infondere nel tuo bambino non sono altro che il piacere, l’interesse e il desiderio di partecipare alle attività musicali. Molti adulti si sentono svantaggiati, confusi o inadeguati a proposito della propria abilità nella musica, come se fosse stata negato loro qualcosa di spontaneo e naturale. In effetti spesso è così. Mano a mano che la tua comprensione dello sviluppo musicale del tuo bambino aumenta di settimana in settimana, potresti anche arrivare a capire che delle circostanze sfortunate nelle tue prime esperienze musicali potrebbero essere alla radice di alcuni di questi sentimenti. La cosa più importante è che partecipando con il tuo bambino puoi cominciare a riscoprire dentro di te la musicalità naturale per l’uomo, che è un diritto di nascita per ciascuno. Una cosa importante da ricordare Tu hai colto l’opportunità di partecipare allo sviluppo dell’abilità musicale del tuo bambino iscrivendoti a questo programma. Molti genitori oggi stanno facendo scelte simili per i loro bambini in età prescolare in altri campi dell’apprendimento. Inoltre molti ricercatori e educatori sono rimasti strabiliati dalle possibilità di apprendimento durante questi anni. E' comunque importante resistere alla tentazione di strafare. Il nostro programma promuove un apprendimento libero da ansietà. Il nostro obbiettivo è solo quello di aiutare il processo naturale di apprendimento. Il processo efficace per un genitore o un insegnante è riconoscere che l’apprendimento sta avendo luogo, apprezzare l’esperienza e lasciare il bambino libero di scegliere la sua strada Consigli per Music Together a casa: ascoltate il vostro CD Music Together a casa. Se avete un autoradio ascoltate il CD negli spostamenti quotidiani! molti bambini vorranno canzoni specifiche ripetute continuamente. Riascoltate la canzone per loro ogni volta: loro vanno pazzi per le ripetizioni perché sono necessarie per il loro sviluppo. La ripetizione è uno dei modi per esercitarsi ed imparare. un altro modo in cui i bambini si esercitano è attraverso l’imitazione spontanea, giocosa delle canzoni e delle attività di cui stanno facendo esperienza a lezione. Naturalmente queste imitazioni non saranno probabilmente “corrette”, ma saranno sicuramente divertenti! Il prossimo capitolo tratterà in dettaglio l’approccio ludico delbambino all’apprendimento musicale. alcuni bambini potrebbero non dimostrare da subito interesse alle registrazioni. Potrebbero avere differenti bisogni e interessi o semplicemente avere altre cose che preferiscono fare in quel momento. Metti il CD in sottofondo, magari mentre giocano o fanno il bagnetto. Il loro interesse per gli incontri e per le musiche di Music Together crescerà nel momento in cui impareranno a riconoscere le melodie e le attività collegate . il CD fornisce un modo di rafforzare e proseguire l’esperienza della lezione. Quanto più riuscirai a continuare questo tipo di partecipazione a casa cantando le canzoni e giocando con le attività proposte a lezione tanto più contribuirai allo sviluppo musicale del tuo bambino. Non esiste un modello o un insegnante migliore per tuo figlio di un genitore che si diverte facendo musica. ricorda di usare il libro delle canzoni, anche se non leggi la musica. Usalo come un libro di fiabe e leggi o canta le canzoni al tuo bambino, soprattutto quelle con le figure. A tempo debito potresti suggerire al tuo bambino di disegnare le proprie figure per le canzoni, soprattutto per quelle che non ne hanno. presta attenzione agli effetti dell’esperienza del tuo bambino a lezione e alle sue abitudini nell’ascolto del CD a casa durante la settimana. Annota o ricorda qualsiasi domanda ti viene in mente sulle reazioni del tuo bambino e poi chiedi al tuo insegnante e discuti con altri genitori a lezione. Capitolo 2 I bambini insegnano a sè stessi attraverso il gioco I bambini possono sviluppare la competenza musicale di base (cantare intonati e tenere il tempo) nel modo più facile durante gli anni tra la nascita e la scuola materna. È questo anche il tempo in cui sviluppano il loro carattere e imparano a conoscere il mondo innanzitutto attraverso il magico processo del gioco. I bambini nascono esperti nel campo del gioco. Non è necessario insegnargli come giocare. Infatti usano il gioco per insegnare a sè stessi le cose che hanno bisogno di imparare. Ci sono diverse importanti caratteristiche che qualificano un’attività come “gioco”: L’attività è scelta liberamente. Il bambino controlla il suo corso e la durata. È emotivamente gratificante e fatta per propria volontà. L’attività è relativamente libera da regole imposte dall’esterno (al contrario dei giochi). Ha bisogno di essere moderatamente stimolante per mantenere il suo interesse, ma non troppo difficile per causare frustrazione. Funziona meglio quando inserita in un ambiente rilassato. La cosa essenziale è che deve essere divertente. Processo vs. prodotto Sebbene i bambini vadano spesso fieri dei prodotti del loro gioco, il processo o l’esperienza del gioco è il fattore più importante. Per prima cosa, l’orgoglio per il prodotto non dura a lungo: il disegno capolavoro così intensamente eseguito e rielaborato ieri diventa ben presto la tovaglietta per il pranzo di oggi, se non è immediatamente posta rispettosamente sul muro o sul frigorifero dall’insegnante o dal genitore lungimirante. In secondo luogo, lo scopo del gioco, il divertimento, non richiede la presenza di un prodotto alla fine. Caratteristiche del gioco-musica La sostanza del gioco nei bambini molto piccoli è solitamente fatta degli oggetti e delle esperienze circostanti a cui sono stati esposti. Nel gioco musicale il bambino insegna a se stesso cose sulla musica della sua cultura sperimentando e giocando con le informazioni che il suo ambiente gli ha trasmesso. Può cantare parti di canzoni familiari o creare canzoni proprie; può recitare filastrocche conosciute o inventarne di nuove su oggetti o esperienze di gioco; può anche fare esperimenti con tipi differenti di movimento ritmico. Se l’ambiente è sufficientemente ricco negli anni dello sviluppo musicale primario, ci sarà una continua e sempre più ricca spirale di esposizione a nuovi elementi musicali, seguiti dalla sperimentazione ludica attraverso questi elementi. La scienza ha mostrato una corrispondenza diretta tra qualità, quantità e diversità dello stimolo musicale e l’attitudine, lo sviluppo e la crescita musicale del bambino. Istruzione informale Una delle caratteristiche più importanti del gioco dei bambini è la sua relativa libertà da regole imposte dall’esterno. Con Music Together noi cerchiamo di non imporre una struttura troppo rigida all’esperienza musicale del bambino. Per questo usiamo la tecnica dell’istruzione informale per presentare le attività della lezione. Un’attività musicale è informale quando ha luogo in un ambiente in cui nessuna aspettativa di successo o competitività è posta di fronte al bambino. Insegnando canzoni e filastrocche al tuo bambino non cantiamo sezioni brevi chiedendogli di ripetere ciò che è stato appena cantato: noi cantiamo una canzone più volte nella sua interezza. Il bambino può unirsi alla canzone quando si sente pronto e in una qualsiasi delle parti che sceglie. Inoltre noi non ci proponiamo di insegnare a bambini informazioni di teoria musicale. Dopo l' esperienza del fare e dell’ascoltare la musica senza alcuna richiesta formale, i bambini sono allora pronti a capire concetti come alto/basso, forte/piano, cantare intonati e tenere il tempo. Una volta avuta l’opportunità di fare musica da soli attraverso il gioco, saranno in grado di ordinare ed esprimere esattamente gli elementi base del tono e del ritmo. Naturalmente “nessuna aspettativa” non significa “nessun incoraggiamento”! Noi diamo il maggiore incoraggiamento possibile, evitando di fare sentire il bambino sotto pressione. Il tempo del gioco-strumento La maggior parte dei bambini aspetta con ansia il momento del gioco con gli strumenti alla fine di ogni lezione. Anche i bambini più timidi si lasciano trascinare, forse perché questa attività della lezione permette di assecondare i diversi approcci rispetto all'apprendimento. Sebbene noi utilizziamo tecniche di istruzione informale negli incontri di Music Together, i bambini devono comunque confrontarsi con le pressioni sociali e la connessa struttura di partecipazione di gruppo. I bambini molto piccoli imparano davvero al meglio quando gli viene data la possibilità di sperimentare e suonare da soli. Nei primi trenta minuti circa di lezione il tuo bambino ha acquisito nuove informazioni sulla musica, anche se sceglie di sedersi in fondo e osservare. Il gioco strumentale gli permette di attivare le nuove informazioni che ha assimilato durante la lezione, di mettere in pratica le vecchie informazioni e di “testare le sue ipotesi” sul fare musica interagendo direttamente con uno strumento – e con te! Così è importante per te inserirti nel gioco-strumento, anche solo per dare consigli occasionali, senza controllare o focalizzarti troppo su quello che il tuo bambino sta facendo. Capitolo 3 Attitudine musicale e acquisizione musicale Così come tutti i bambini sono nati con il potenziale necessario per imparare a parlare e capire la loro lingua nativa, tutti i bambini sono nati con il potenziale per imparare a “parlare” e capire la loro musica nativa. Questo significa che tutti i bambini possono imparare a cantare intonati e a tenere il tempo con qualche tipo di movimento del corpo come battere i piedi, le mani o camminare. Se un bambino è in grado di cantare intonato e muoversi ritmicamente molto presto o con una particolare facilità e grazia, pensiamo spesso che lui abbia talento o sia “musicale”. Molti bambini tuttavia non acquisiscono mai queste capacità a nessun età o lo fanno solo con grande difficoltà. In quanto cultura noi tendiamo a fare l’errore di giudicare che questi bambini siano intrinsecamente “non musicali”. Questo è il risultato della mancata comprensione delle differenze tra acquisizione musicale e attitudine musicale. L’attitudine musicale è il potenziale innato per l’apprendimento e la crescita nella musica. È determinato, per quanto ne sappiamo, biologicamente. L’acquisizione musicale è quello che siamo attualmente in grado di fare con quel potenziale ed è determinato dall’ambiente. È importante capire che cantare intonati e tenere il ritmo sono acquisizioni che si apprendono, al contrario dei talenti innati. Queste competenze indicano il livello di acquisizione nella musica del bambino, ma non indicano, in sé e per sé, il suo livello di attitudine musicale. Questo lo capiamo molto bene nel caso del linguaggio. Noi non giudichiamo l’attuale attitudine o l’acquisizione futura di un bambino nel linguaggio dall’intelligibilità dei suoi primi tentativi di parlare. Inoltre, noi non ci aspettiamo che un bambino di due, tre e quattro anni parli con espressioni coerenti con una pronuncia e un’enfasi corrette (compito a volte difficile per gli adulti!). Ci aspettiamo che parlino come parlano i bambini, nel loro linguaggio del momento, pieno di energia e serietà per comunicare, per quanto difficili e complesse possano sembrare le parole dell’adulto nelle loro bocche. Quando un neonato o un bambino piccolo è nel mezzo del suo periodo di sviluppo del linguaggio primario, diciamo che fa “ba-ba” e lo consideriamo affascinante e adatto, o perfino, potremmo dire, superiore al nostro stesso linguaggio in espressività. Sviluppo musicale di base Per noi è più difficile accettare i primi sforzi di un bambino per cantare. Ricorda che la nostra cultura occidentale moderna è abituata alla perfezione delle voci registrate. Tendiamo a lasciare cantare i professionisti al posto nostro. Sarà più facile supportare la crescita musicale del tuo bambino se riuscirai a comprendere che lui deve balbettare musicalmente mentre attraversa un periodo di sviluppo musicale di base. In effetti molti ricercatori hanno chiamato questo periodo “stadio del balbettamento musicale”. Se tutti i bambini sono nati con il potenziale per imparare a “parlare” e capire la loro musica nativa, perché accade che così tanti bambini e molti adulti sembrino essere stonati o mancare di coordinazione ritmica? Perché accade che l’educazione musicale comune sia incapace di creare un pubblico musicale capace di cantare intonato il repertorio più basilare della musica della nostra cultura, l’inno nazionale, “Happy Birthday to You” e molte altre canzoni comuni o infantili? Questo accade perché molti bambini più grandi e adulti non hanno completato con successo il loro viaggio attraverso lo sviluppo musicale di base. Per questi studenti l’educazione musicale è per lo più un’educazione meno importante, di ripiego. Perciò richiede più sforzo da parte degli studenti, più abilità da parte degli insegnanti, più comprensione da parte dei genitori e più pazienza da parte di tutti. Siccome la maggior parte di studenti, insegnanti e genitori considerano l' educazione musicale poco importante o secondaria rispetto ad altre competenze, non c’è da meravigliarsi che gli sforzi di imparare (o insegnare!) la musica per molte persone siano pieni di frustrazioni e generalizzazioni erronee che considerano questo o quel bambino è semplicemente “non musicale”. Attitudine musicale “di sviluppo”: una condizione di cambiamento È più facile, più efficace e molto più divertente per tutti alimentare l’attitudine musicale di base di un bambino quando la finestra per l’apprendimento è totalmente aperta. I ricercatori hanno identificato questo momento come il periodo di “attitudine musicale di sviluppo”. Questo significa semplicemente che il livello di attitudine è in una condizione di cambiamento. È dunque vulnerabile all’influenza positiva o negativa sia attraverso l’istruzione che attraverso l’ambiente. L’influenza negativa più tipica sull’attitudine musicale di sviluppo è il semplice disinteresse. Senza sufficiente stimolo il potenziale innato di un bambino per la crescita musicale si atrofizzerà presto. Il periodo più sensibile è prima dei 5 anni, e corrisponde nella maggior parte dei bambini al periodo di sviluppo musicale primario. L’attitudine musicale è molto sensibile agli stimoli esterni (in meglio o in peggio) fino all’età di circa nove anni. Dopo i nove anni gli eventi ambientali avranno poco o nessun effetto per aumentare, diminuire o sostenere il livello di attitudine musicale (sebbene siano in grado, naturalmente, di influire molto sul livello di acquisizione musicale). Si può affermare che il livello di attitudine di ciascun singolo bambino si cristallizza, si ferma. Questo significa che, sebbene una persona possa continuare a imparare musica per il resto della sua vita, è condizionata da questo livello. Perciò diventa molto difficile per gli studenti, passati i nove anni, completare il loro viaggio attraverso lo sviluppo musicale primario, se non l’hanno già fatto. Di conseguenza è molto difficile per questi studenti acquisire la capacità musicale in generale, se non sono estremamente motivati e posti nelle mani di insegnanti esperti, che comprendono la situazione. Un’analogia Le sfide del giardinaggio si possono paragonare sia al potenziale che ai limiti del periodo di sviluppo musicale primario. Un seme ha tutto il potenziale per formare una pianta adulta. Alcuni di questi semi diventeranno piante più sane o migliori di altri. Alcune varietà di semi cresceranno e matureranno più velocemente di altre. Ma tutti i semi hanno la capacità di generare una pianta adulta, che è identificabile come un membro della specie. L’elemento determinante per il buon esito di questa crescita, tuttavia, è la qualità dell’ambiente della pianta, delle condizioni del terreno e dal tempo atmosferico. Sufficiente umidità, nutrimento, temperatura e luce devono essere presenti, senza minacce eccessive da altre piante, insetti, o altri rischi. Perciò la presenza e proporzione di questi nutrimenti e condizioni sono l’elemento determinante durante i primi periodi di crescita. Se certi nutrimenti o condizioni non sono presenti, la crescita della pianta sarà limitata e le possibilità di fiorire e fruttificare diminuiranno, anche nel caso in cui la pianta adulta sia perfettamente sana. Un simile rapporto esiste tra il “seme” dell’attitudine di base del tuo bambino alla nascita e il suo corrispondente sviluppo. Anche se il potenziale dell’attitudine dovesse essere grande, se non alimentato in maniera appropriata, non si realizzerà pienamente. Se è possibile rimediare a brevi periodi di condizioni inadeguate, il disinteresse nel primo stadio provocherà un’attitudine diminuita, che nessuna quantità di successive cure extra può cambiare. L’abilità musicale dipende sia dalla natura che dalla formazione Per riassumere, alcuni bambini sono nati con una buona attitudine musicale, altri meno; ma la maggior parte ha per lo meno un’attitudine nella media. Allo stesso modo, alcuni bambini sono esposti ad ambienti musicali migliori di altri. L’interazione delle influenze ambientali (“nutrimento”) con il livello di attitudine alla nascita (“natura”) crea quello che chiamiamo abilità musicale: la capacità di cantare, ballare, suonare uno strumento o ascoltare la musica in modo costruttivo. Siccome la storia di ogni bambino è unica rispetto al suo potenziale, alle sue esperienze musicali a casa e a scuola, l’età in cui i bambini completano lo sviluppo musicale primario varia. Alcuni bambini lo completano entro i ventiquattro mesi, la maggior parte dei bambini a sei o sette anni. Non si possono influenzare i fattori biologici che determinano l’attitudine musicale di un bimbo quando nasce, e, naturalmente, nessuna istruzione musicale impartita negli anni seguenti può modificarli. Genitori, educatori e insegnanti, tuttavia, possono fare moltissimo per sviluppare l' attitudine musicale del bambino fornendogli un ambiente musicale il più ricco e stimolante possibile. “Audiation” come base dell’attitudine musicale Che cos’è questo fenomeno chiamato attitudine musicale e come lo si può misurare? Le risposte a queste domande dipendono dal processo di “Audiation”. L’”Audiation” descrive la presenza della musica nelle nostre teste, anche quando non è presente alcuna musica esterna. È la nostra intelligenza musicale che è al lavoro. Nella sua forma più semplice, l’”Audiation” è paragonabile alla creazione di immagini di oggetti e persone mentre i nostri occhi sono chiusi o al pensare a parole e frasi senza pronunciarle contemporaneamente ad alta voce. Considerato nel complesso, il processo di “Audiation” è tanto sfaccettato e complesso quanto il processo di pensiero non musicale. L’”Audiation” è di vitale importanza perché è basilare per tutti i tipi di pensiero musicale. Senza l’abilità di fare “Audiation”, non può avere luogo nessuna crescita musicale. Come nel caso del linguaggio, ogni singolo bambino sviluppa questa abilità accumulando molte esperienze ricettive di ascolto, così come molte esperienze attive nel fare musica. Una costante spirale di esposizione attraverso l’ascolto seguita da una sperimentazione attraverso il gioco musicale creerà delle fondamenta eccellenti su cui costruire un ricco vocabolario musicale. Questo aiuterà in seguito a fare in modo che il processo dell’”Audiation” sia il più ricco possibile. Quando l’”Audiation“ di una canzone o di una filastrocca è precisa, la sua espressione risulterà probabilmente precisa. Un bambino ha bisogno di molte opportunità per sperimentare – sia consciamente che incosciamente – creando la realtà esterna e paragonandola con la sua percezione interna della musica. Ascoltando ripetutamente e paragonando le sue espressioni musicali con le tue e con i cd, costruisce gradualmente la sua abilità di pensare musicalmente. Capitolo 4 Caratteristiche dei bambini nello Sviluppo Musicale Primario Lo Sviluppo Musicale Primario (SMP) è il periodo determinante nella crescita musicale del tuo bambino perché le strutture cruciali per l’”Audiation” – il processo di pensiero musicale – si stanno sviluppando a un ritmo molto veloce. Queste strutture creano le fondamenta per un' esperienza musicale che è simile per funzione e importanza alle fondamenta di una casa. Le dimensioni e la qualità della casa dipendono per lo più dalle dimensioni e dalla qualità delle sue fondamenta. Se le fondamenta sono piccole, la casa sarà piccola; se le fondamenta sono di scarsa qualità, la casa non starà in piedi molto a lungo. Come abbiamo detto in precedenza, sappiamo che i bambini piccoli imparano al meglio in un ambiente stimolante, giocoso. Così, nonostante l’importanza del SMP, dobbiamo evitare di essere troppo focalizzati su un obiettivo per quanto riguarda l' intonazione o tenere il tempo correttamente. Al contrario dobbiamo imparare ad apprezzare gli stadi di sviluppo della crescita di un bambino rispetto a questi obiettivi. In che modo quindi il bambino sta sviluppando il processo di “Audiation”?Studiosi di psicologia della musica hanno individuato una sequenza universale, prevedibile, di crescita e sviluppo durante il periodo di SMP che può essere individuata attraverso l' osservazione delle reazioni e delle azioni compiute dal bambino mentre è a contatto con la musica in maniera attiva o passiva. Capire questa sequenza aiuta a darci la stessa prospettiva sullo sviluppo musicale che abbiamo per lo sviluppo linguistico, fisico o sociale dei nostri bambini. Noi facciamo riferimenti all’età nella seguente discussione, ma vi preghiamo di notare che le tabelle di sviluppo di qualsiasi tipo sono spesso inutili quando applicate alle singole realtà. Questo è vero in particolare per quanto riguarda lo sviluppo musicale, così poco valorizzato e compreso nella nostra cultura. Di conseguenza, molti bambini sono sotto-stimolati o non correttamente istruiti durante gli anni della prima infanzia e in età prescolare quando sono davvero in grado di apprendere di più. L’SMP comincia con la nascita e finisce non quando un bambino ha raggiunto una particolare età, bensì quando ha sviluppato la competenza musicale di base, la capacità di cantare intonati e di tenere il tempo. Sfortunatamente, a causa di un ambiente musicale povero, sempre più bambini non sono in grado di sviluppare le competenza musicali di base. In questo primo stadio di sviluppo musicale di base ci sono due dimensioni: una dimensione tonale e una dimensione ritmica. Diamo un’occhiata più da vicino a ciascuna di queste. Sviluppo tonale primario La dimensione tonale si riferisce più strettamente all’espressione musicale della nostra voce in una canzone. Quando una successione di singoli toni o note sono legate tra loro, formano una melodia. Questa relazione tra note e’ chiamata “tonalità”. La “tonalità” è anche un importante elemento musicale nel linguaggio, perché l’inflessione o il tono di un discorso possono esprimere il significato e l'emotività del discorso stesso meglio di quanto le parole non facciano. Durante il primo anno di vita, i bambini sono particolarmente sensibili alla durata e all’inflessione della nota. I neonati “lallano” in schemi leggermente discendenti e spesso modificano la lallazione in risposta ai versi degli adulti. Tendono a preferire una lallazione intorno ad una “nota di base” che varia da bambino a bambino. Tendono anche a piangere intorno a quella “nota di base”. Possono brevemente intonare una nota, o diverse note che sono legate alla musica che stanno ascoltando, ma non sono in grado di mantenerla molto dopo che la musica si è fermata. I bambini proseguono con questo modo di cantare/produrre suoni durante il secondo e fino al terzo anno di vita, ma migliorano man mano. Possono cantare più note e tenerle intonate più a lungo. Tendono ancora a preferire una personale “nota di base”, e cantano ancora preferibilmente più con uno stimolo musicale che da soli. Alcuni bambini possono continuare per conto loro, altri possono cantare la loro “nota di base” o mantenere una nota che appartiene alla musica che hanno ascoltato, anche dopo che è terminata. I bambini solitamente cantano mettendo davanti una consonante al suono vocale che stanno intonando. Qualche volta canteranno la frase finale di una canzone, o, meno di frequente, la frase d’inizio. Spesso le note che cantano non sembrano intonate alla canzone, perchè probabilmente stanno cantando la tonica, o la chiave centrale della canzone, che e’ solitamente l’ultima nota cantata. Dall’età circa di due o due anni e mezzo, fino ai cinque, il cambiamento più grande è che i bambini sono molto più in grado di cantare da soli, piuttosto che appoggiandosi a una registrazione o a qualcun altro che canta. Potrebbero mettere in pratica una delle diverse espressioni di cui abbiamo parlato prima. Molto più probabilmente inventeranno anche canzoni in maniera spontanea, o canteranno una loro speciale versione di una canzone che conoscono. Il loro cantato è ancora più accurato nelle frasi di inizio e fine, ma ora sono anche in grado di cantare un’approssimazione della linea melodica per tutta la durata della canzone. In altre parole, potrebbero non intonare le note giuste, ma sanno quando salire e scendere nelle note. Dal momento che la maggior parte dei bambini possiede le competenze di base del linguaggio intorno ai tre anni, le parole nelle canzoni diventano più riconoscibili; ma, come già accennato in precedenza, solitamente le parole distraggono il bambino dagli elementi tonali della canzone. Di conseguenza, i bambini di questa fascia d’età tendono a eseguire canzoni senza parole in modo più accurato di quelle con parole. Quando tuo figlio sa cantare intonato tutta, o una parte, di una canzone che conosce bene, e tutta o parte di canzoni che non conosce altrettanto bene, ha quasi completato lo sviluppo tonale primario. Avrà acquisito la competenza tonale di base quando saprà cantare intonato canzoni sia conosciute che non. Per esempio, accadrà quando canterà intonato la melodia di una canzone che conosce, come “Nella vecchia fattoria” bene quanto una relativamente nuova per lui. Sviluppo ritmico primario Così come la tonalità viene espressa per prima attraverso la nostra voce, così il ritmo viene espresso all’inizio attraverso i movimenti del nostro corpo. Partendo col ritmo nativo del battito del cuore fino alla complessità del danzare con mani e piedi suonando degli strumenti, il ritmo ed il movimento formano una formidabile alleanza per l’espressione musicale attraverso la nostra vita. Ricercatori che studiano lo sviluppo del linguaggio hanno osservato la capacità dei neonati di creare e ripetere coreografie di movimenti apparentemente casuali, che invece corrispondono a schemi di linguaggio o movimento ripetuti da chi si cura di loro. E’ verosimile che una simile corrispondenza avvenga nel movimento di risposta di un neonato ad una musica che è divenuta familiare attraverso la ripetizione. Man mano che i bambini acquisiscono più controllo sui loro movimenti, cominciamo ad osservare dei “gesti caratteristici” in risposta all’ascolto della musica: ogni bambino sviluppa movimenti del tutto individuali, prevalentemente delle braccia o della parte superiore del corpo. Bambini più grandi e che sanno camminare sono in grado di cantare o intonare una sillaba come “bah” sillabandola in modi diversi. Benché un bambino sappia talvolta combinare suoni intonati con il movimento dei “gesti caratteristici”, questi solitamente non corrispondono ritmicamente. I bambini di questa età di solito non riescono a proseguire queste reazioni per conto loro senza la presenza dello stimolo musicale che ha dato inizio a tali reazioni. Da circa il quindicesimo mese fino al terzo anno d’età, i bambini lavorano sul mantenimento del loro gesto caratteristico sempre più a lungo, fino a che finalmente riescono a tenere un ritmo stabile nonstop per tutta un’intera canzone. Questa capacità di eseguire un “tempo costante” è un enorme risultato che spesso finisce sottovalutato perché, agli occhi ed orecchie di un adulto, il tempo di un bambino di solito non si accorda con quello della canzone che sta ascoltando! Così come la personale “nota di base” discussa nello sviluppo tonale primario, i bambini tendono ad avere un tempo personale che preferiscono e che è diverso da bambino a bambino. La maggior parte dei movimenti ritmici in questa fase si avvicina al loro tempo personale, e la loro espressione alla fine della canzone o della frase diventa man mano sempre più accurata. Ovviamente, come nello sviluppo tonale, i bambini che sanno camminare e quelli che hanno due anni d’età, sono soggetti a ritornare in ogni momento ai loro precedenti movimenti di reazione ritmica. Potrete notare che spesso continueranno a fare i loro movimenti a lungo dopo che la musica si è fermata e che ancora di più canteranno, emetteranno suoni, e si muoveranno spontaneamente per conto loro. I loro vocalizzi, in ogni caso, molto probabilmente ancora non corrisponderanno ai loro movimenti nel modo che può sembrare ritmicamente corretto per la nostra percezione di adulti. Senza alcun senso dell’accento metrico o del “battere” (o “forte”), tutti i movimenti sembreranno di uguale peso, senza che ne venga particolarmente enfatizzato nessuno. Come nello sviluppo tonale, dall’età di circa due anni e mezzo ai cinque, il tema principale è la crescita dell’indipendenza. I bambini diventano sempre più abili nell’eseguire da soli, così come diventano sempre più precisi ritmicamente. Dopo la fase del “tempo costante”, i bambini imparano a coordinare i movimenti della parte superiore del corpo ai battiti di una canzone che abbia un tempo moderato/veloce per una o due frasi. Probabilmente saranno meno precisi nel coordinare la parte inferiore del corpo e troveranno difficile accordarsi con i tempi lenti. Quando cantano e si muovono contemporaneamente, i suoni e i movimenti sono spesso coordinati o “a tempo”! Sono spesso in grado di cantare bene il ritmo all’inizio e alla fine delle canzoni che conoscono meglio, specialmente quando ne conoscono le parole. Tuo figlio avrà quasi completato lo sviluppo ritmico primario quando saprà muoversi e cantare al ritmo corretto tutta, o parte, di una canzone che conosce bene. Avrà acquisito la competenza ritmica di base quando i movimenti del corpo coincideranno costantemente con i battiti della musica e quando saprà cantare con precisione gli schemi ritmici di canzoni sia conosciute che non. Competenza musicale di base Quando un bambino ha acquisito sia la competenza tonale di base, che la competenza ritmica di base, ha acquisito la competenza musicale di base. Non solo sarà in grado di cantare e muoversi in modo ritmicamente accurato, ma le note o la tonalità nella melodia saranno anch’esse accurate ed intonate. E’ importante, comunque, rendersi conto che la maggior parte dei bambini tende ad essere o più forte o dal punto di vista del ritmo, o da quello del tono. E’ così, il tuo attivissimo, estroverso giovane “ballerino” che è un campione del ritmo potrebbe aver bisogno di più tempo ed esperienze per sviluppare la sua capacità tonale. Oppure, il bambino che canta come un usignolo fin da piccolo potrebbe aver bisogno di molte occasioni di movimento e magari assistenza per imparare a muoversi con precisione a tempo. Noi crediamo che, con il giusto tipo di ambiente, molti bambini possano acquisire le competenze musicali di base all’età di tre anni, la stessa età in cui, nella nostra cultura, la maggior parte dei bambini acquisisce lo sviluppo del linguaggio di base. Ciononostante, la maggior parte dei bambini nella nostra cultura orientata prevalentemente al linguaggio, non è circondata da quel genere di ambiente! Perciò i bambini acquisiscono le competenze musicali di base più comunemente fra i quattro e i sei anni, e molti bambini che non hanno ricevuto un accostamento a tempo debito alla musica, avranno bisogno anche di più anni. Se un bambino non ha acquisito le competenze musicali di base entro gli otto o nove anni, diventerà ben più difficile per lui riuscire ad acquisirle. La cosa più importante La cosa più importante da ricordare a proposito della dimensione ritmica e tonale dello sviluppo musicale primario è che questo è un momento opportuno per il tuo bambino per imparare facendo esperienze attive con gli elementi della musica in armonia con i suoi tempi e preferenze. Il bambino davvero insegna a se stesso, nel suo processo di sviluppo musicale primario, giocando e facendo esperienza con ciò che ha prima sperimentato. Il nostro compito come educatori e genitori è di fornirgli numerose e ricche esperienze di musica stimolanti, dalle quali potrà scegliere il materiale da utilizzare in questi esperimenti musicali. Capitolo 5 Ascolto E’ facile ascoltare la musica mentre tu e tuo figlio giocate o lavorate. La varietà è importante, perché a più generi musicali un bambino viene accostato da piccolo, più saranno le opportunità di crescere nella sua comprensione musicale. Per una maggiore varietà, sintonizza la radio su stazioni che programmano diversi stili musicali. I dischi sono perfetti se preferisci essere più selettivo sull’ascolto, e molti dischi degli adulti sono appropriati anche per l’ascolto di tuo figlio. In entrambi i casi, programmati di ascoltare una gran varietà di musica, come: Musica classica, da quella Rinascimentale a quella contemporanea Musica etnica di diverse culture Musica d’avanguardia Musica pop contemporanea Jazz Musica per bambini Assistere ad un concerto dal vivo di qualsiasi genere può essere una delle più stimolanti forme d’ascolto. Ricorda il nostro discorso sull’importanza della tua partecipazione come modello per la crescita dell’interesse di tuo figlio e il coinvolgimento nelle attività musicali. Lo stesso principio si applica all’esperienza delle esecuzioni musicali di altre persone, sia che si tratti di un concerto formale di musica classica, o una informale jam session amatoriale. Ovviamente, in un ambiente formale, dovrai contemplare l’eventualità di uno stanco, annoiato, o nervoso bambino che potresti dover portare fuori dalla sala da concerto per un po’ di riposo. Essere in grado di capire davvero quello che si svolge, aiuterà ad aumentare i”range”di attenzione di tuo figlio, quindi, magari, assisterete precedentemente a concerti più informali, come quelli all’aperto, in cui i bambini sono liberi di muoversi intorno e farti delle domande. In generale, più tu e il tuo bambino vi farete coinvolgere dalla musica, più l’attenzione di tuo figlio si allargherà e la curiosità per la musica. Partecipare alle classi di Music Together, cantare con le registrazioni a casa e in macchina, ascoltare tanti dischi, e assistere ai concerti nei modi creativi descritti sopra creerà un ambiente musicale stimolante e completo. Quale che sia la tua scelta nell’ascolto della musica, tieni a mente le seguenti cose: I bambini hanno bisogno di un’opportunità per comprendere gli elementi tonali e ritmici della musica senza l’interferenza del linguaggio. Poiché lo sviluppo del linguaggio riceve così tanta enfasi nella nostra cultura, l’aumentata attenzione di tuo figlio per le parole potrebbe distrarlo dalla musica stessa. Ecco perché la musica strumentale e le canzoni senza parole possono essere di maggior beneficio per lo sviluppo tonale che non le canzoni con molte parole o le storie accompagnate da musica strumentale. Scegli registrazioni che includano frequenti cambi nel timbro (colore strumentale) e nella dinamica (intensità/delicatezza). Questi contrasti manterranno più a lungo e con più facilità l’interesse di tuo figlio. Le registrazioni che hanno una forte ritmica di fondo sono particolarmente invitanti per i bambini. Ricorda che non è necessario tenere la musica di sottofondo 24 ore su 24. Ascoltare il silenzio è altrettanto importante. Per di più, è durante i momenti di silenzio che tuo figlio ha l’opportunità di esercitare la sua capacità di sviluppare la comprensione della musica e di ricordare, ripensare, e sperimentare la musica che ha ascoltato in precedenza. La cosa più importante è scegliere la musica che piace anche a te. Ricorda che sei tu il modello di tuo figlio per la buona disposizione ad apprezzare la musica. Sarà difficile esserlo se scegli di ascoltare musica che non ti piace! Anche se l’ascolto passivo apporta dei benefici allo sviluppo musicale di tuo figlio, la partecipazione attiva durante l’ascolto può aumentare il suo interesse e rendere l’esperienza ancora più vantaggiosa. Il bambini si divertono a ballare con la musica, sia da soli che insieme ai grandi. Gli piace la sfida di imitare i tuoi passi di ballo e i movimenti. Sia con la musica dal vivo che registrata, i neonati e i bambini che ancora non camminano si divertono ad essere portati in braccio e fatti ballare o semplicemente lasciati liberi di dimenarsi da soli. Cerca di far si che una varietà di piccole, attive, spontanee esperienze di ascolto siano parte della vostra vita di tutti i giorni. Lascia che tuo figlio guardi la custodia del disco o aiutalo a cambiare stazione sulla radio. Per esempio, al cambio del pannolino o in qualunque altro momento regolarmente programmato, metti la musica che potete ascoltare insieme, anche se all’inizio solo per pochi minuti. Fai avere a tuo figlio un suo registratore appena è abbastanza grande per usarlo. Alla fine, quando sarà sufficientemente indipendente comincerà a scegliere i dischi o ad avere una preferenza per un tipo di musica rispetto ad un'altra. La preferenze musicali dei bambini, comunque, non sono costanti un giorno dopo l’altro. E’ sempre un mistero il motivo perché un bambino abbia scelto una particolare selezione. Forse gli piaceva la figura sulla copertina del CD, o forse tu hai dimostrato interesse per un certo disco o stazione radio. O magari era solo una selezione a caso. Così come nella pianificazione della dieta di un bambino, è importante rispettare le preferenze che esprime nell’ascolto, ma non limitare solo a queste la totalità delle sue possibilità di ascolto. Proprio come nelle sue altre attività, il range d’attenzione del tuo bambino sarà variabile (solitamente breve). Non ti aspettare che ascolti concentrato tutta un’intera selezione musicale. Ricorda, continuerà ad imparare inconsapevolmente quando la musica andrà in sottofondo. Canto La maggior parte delle persone hanno la naturale e spesso inconsapevole tendenza a canticchiare durante certi momenti della giornata, indipendentemente dalle loro capacità musicali. Spesso questo cantare è ripetere la musica che hanno sentito poco prima alla radio, o è innescato da un lavoro, un discorso o un movimento ritmico. Qualche volta una persona richiama alla mente una canzone conosciuta perché corrisponde per circostanze o emozioni a quel momento della sua vita. Nella nostra cultura, questo modo di cantare interiore è una questione del tutto privata. Spesso non è vocalizzato e avviene solo nel processo mentale dell’accostamento alla musica. In generale, siamo molto meno portati, rispetto ad altre culture, a cantare spontaneamente ad alta voce. Forse perché abituati alla perfezione delle performance registrate, abbiamo la tendenza a giudicare il canto imperfetto piuttosto duramente. Tendiamo inoltre a rivolgere questo sguardo critico sui nostri stessi tentativi musicali, con la conseguenza che molti di noi – persino persone con valide competenze musicali – preferiscono restare in silenzio in pubblico. Sfortunatamente, questo crea un circolo vizioso nel quale meno abbiamo la cultura del cantare, più diventa difficile acquisire le competenze di base nel cantare. Come nel ballo, lo sport, e le buone maniere, cantare richiede pratica! In presenza di un bambino, però, le inibizioni possono facilmente scomparire. Per loro, cantare è semplicemente un’altra parte del loro giocare. Inoltre, i bambini non sono critici musicali, e saranno entusiasti di ascoltare qualsiasi tuo tentativo. Tuo figlio ha bisogno di ascoltarti cantare a casa, con o per lui. E’ meno importante quanto bene tu canti della scelta che fai di cantare. Dal tuo esempio, i bambini impareranno che la musica è una naturale, divertente, e importante parte della vita quotidiana. Inoltre, mettendo a disposizione di tuo figlio questi importanti “dati” per lo sviluppo musicale primario, tu, come prima persona che si cura di lui, sei l’unico che può dargli il dono di una disposizione positiva alla musica. E ancora, non ti preoccupare se senti di essere stonato. Tuo figlio ascolterà anche il canto di altre persone, e la musica registrata, perciò sarà in grado di fare confronti ed eventualmente compensare qualsiasi errore. In più, molti genitori trovano che il loro cantare e il loro senso di sicurezza musicale aumenta sensibilmente dopo aver frequentato le classi di Music Together. Un buon modo per essere sicuri di cantare al tuo bambino è farlo sempre alla stessa ora ogni giorno. Potresti aver voglia di: Cantare una ninna-nanna al tuo bambino al cambio del pannolino, o prima di dormire Cantare una canzoncina o una cantilena mentre mangiate Poi, una volta che cantare ti sarà diventato più spontaneo, prova una o due delle seguenti attività: Inventa una canzone su qualcosa che fa tuo figlio In macchina, canta diverse canzoni senza parole Scegli cinque o dieci minuti nel corso della giornata e fate attività musicale (per esempio mettete un disco e cantateci sopra) Coinvolgi più persone nel canto: insegna una canzone a Papà, Nonna, o un amico – e chiedi a tuo figlio di aiutarti! Accompagnamento al canto Ti sei accorto che gli accompagnamenti strumentali durante le classi non contengono la melodia? Questo perché i bambini (ed anche gli adulti) imparano velocemente ad appoggiarsi ad un accompagnamento musicale che include la melodia, allo scopo di rendere più fruibile la canzone. Quando succede questo, i bambini non assimilano la musica o “pensano” il loro modo di interpretare la canzone per conto loro. Quando canti un “assolo” a tuo figlio, gli offri un eccellente esempio da imitare. Quando sarà pronto, anche lui, canterà un assolo – probabilmente quando pensa che nessuno lo sta ascoltando! Cantare in assolo è necessario per completare il processo che inizia con l’ascolto: lo sviluppo della comprensione profonda della musica. Capitolo 6 Canzoni senza parole Cosa contribuisce alla popolarità di tanti dischi per bambini? Perché alcune canzoni vengono usate in determinati momenti all’asilo, a catechismo, in palestra? Potrebbe essere che le loro parole e argomenti sono particolarmente invitanti ed appropriate. La musica può essere un potente alleato nell’imparare argomenti non-musicali perché le parole acquistano significato ed energia quando vengono accoppiate alla musica. E’ divertente cantare una canzone sui dinosauri mentre i bambini imparano su di essi, oppure cantare canzoni per muoversi o ballare con il testo che descrive i movimenti o i passi del ballo. Eppure, recenti studi sull’apprendimento musicale indicano che le parole possono distrarre i bambini dalla musica, in particolare dall’elemento tonale della canzone. Per esempio, nei bambini che imparano a camminare, il rapido sviluppo del linguaggio è talmente potente che facilmente mette da parte altri generi di apprendimento. A Music Together cantiamo molte canzoni senza parole in modo tale che i bambini abbiano l’opportunità di concentrarsi pienamente sull’assimilazione della melodia e del ritmo della canzone. Immaginate una bilancia. Mettete la musica da una parte e il linguaggio dall’altra. La bilancia non sarà in parità. Nella nostra cultura, la partecipazione attiva alla musica è stata così de-enfatizzata per i bambini al punto che il linguaggio si sviluppa in modo sproporzionato rispetto alla musica. Quando cantano una canzone, i bambini che sono forti nel linguaggio sembrano curarsi più delle parole che della musica. In questo modo, persino mentre questi bambini sono impegnati in un’attività musicale, in realtà stanno apprendendo più sul linguaggio che sulla musica. Cantare una canzone senza parole permette a tuo figlio di dedicarsi solo alla melodia della canzone e al ritmo, così durante l’attività del canto , la bilancia si riequilibra un po’ di più. Le canzoni senza le parole danno anche ai bambini con limitate capacità di linguaggio l’opportunità di cantare, usando le semplici sillabe nonsense che trovate nel disco. Poiché i bambini insegnano essenzialmente a sé stessi attraverso il gioco in questa fase del loro apprendimento musicale, è importante che i loro esperimenti di esprimersi in una canzone non vengano inibiti in alcun modo. Le canzoni senza parole permettono la libera esplorazione della melodia e del ritmo, senza la distrazione imposta dai tentativi di gestire il linguaggio contemporaneamente. Sequenze tonali e ritmiche Che emozione per i genitori e chi si prende cura dei bambini, guardarli raggiungere importanti pietre miliari dello sviluppo, come camminare e parlare! E’ allo stesso modo gratificante guardare i bambini conquistare le tappe dello sviluppo musicale come ballare e cantare. Una delle più frequenti risposte di tuo figlio alla musica di un disco è la reazione agli schemi tonali e/o ritmici. Possiamo solo fare speculazioni sul perché i bambini reagiscano a questi schemi. Forse i bambini non riescono significativamente a concentrarsi a lungo sui passaggi musicali, pertanto non riescono a reagire a tali passaggi. Poiché gli schemi sono brevi, funzionano come catalizzatori per indurre uno speciale grado di attenzione e una significativa risposta alla musica. Inoltre, questi schemi sono eseguiti su una sillaba che combacia naturalmente negli schemi linguistici anche dei bambini più piccoli. Forse, dal momento che non hanno barriere linguistiche da superare quando cantano questi schemi tonali o ritmici, possono spontaneamente rispondere ad essi con facilità. L’esperienza con le interazioni di tono e ritmo è estremamente importante perché i bambini comprendano l’ordinata organizzazione o sintassi delle note e dei ritmi inerenti alla musica nella nostra cultura. La sintassi musicale è analoga alla sintassi del linguaggio. La sintassi del linguaggio è l’ordinata organizzazione delle parole in una frase. Capiamo la sintassi del nostro linguaggio quando diciamo “la grande palla blu”, piuttosto che “la blu palla grande”. Quando un bambino molto piccolo pronuncia una singola parola, un adulto, o un fratello più grande ne interpreterà il significato e risponderà con una versione estrapolata della comunicazione. Per esempio, un bambino dice “Succo”. Mamma dice, “Oh, hai sete? Vorresti bere un po’ di succo di frutta?”. Il bambino ascolterà un’intera frase scaturita dalla sua espressione di una parte essenziale. Questo tipo di interazione verbale è un potente supporto ed è della massima importanza se il bambino insegna a se stesso il linguaggio. Gli schemi tonali e ritmici sono come queste singole parole. Sono le parti della musica, i mattoni che un bambino può comprendere ed utilizzare per costruire la sua propria musica. Similmente, quando cantiamo un’intera canzone o recitiamo un’intera cantilena, stiamo creando l’intero della musica, l’ordinata organizzazione di note e ritmi. Quando un bambino esegue uno schema, o un frammento di una canzone, e noi rispondiamo con i nostri schemi o cantando il resto della canzone, stiamo fornendo un’essenziale interazione che stimola e attiva i bambini a continuare il processo giocoso dell’auto-istruzione, che è così importante durante lo sviluppo musicale primario. Capitolo 7 Canone Per i bambini di tutte le età, le cantilene sono probabilmente il genere prevalente di composizione spontanea musicale. Le caratteristiche comuni delle cantilene sono: Ritmica, di solito ripetitiva, recita di parole o frasi Caratteristiche melodiche, come parole o frasi cantate su una, due, o tre note Inizio in assolo, che poi si spande all’intero gruppo Ascolta un gruppo di bambini impegnati attivamente a giocare. Potresti sentire un bambino creare spontaneamente una cantilena (spesso con un tono irritante), del tipo, “Marco si è tagliato i capelli”. Di lì a poco il ritmo accattivante della cantilena e l’emozione dell’evento su cui è stato creata la cantilena avranno contagiato l’intero gruppo, e tutti i bambini si uniranno e canteranno “Marco si è tagliato i capelli”. La cantilena è anche il punto focale di giochi organizzati sul ritmo, come il salto della corda, e campana. Persino le filastrocche che leggiamo ai nostri bambini sono poesie create in un semplice, ritmico stile cantilenante. Quando tu e tuo figlio fate una cantilena, o recitate ritmicamente una poesia o una filastrocca, state intraprendendo un’importante attività per lo sviluppo ritmico del tuo bambino. Dal momento che c’è pochissima o nessuna melodia nella cantilena, tuo figlio può fare accurata esperienza degli elementi ritmici senza che debba anche imparare una melodia. Le cantilene sono facili da inventare. Recita semplicemente un nome o una breve frase in modo che combaci con un battito. Prova ad inventare qualche cantilena per accompagnare le tue attività quotidiane. Per esempio, durante una passeggiata, o un percorso in macchina, lascia che i movimenti, i suoni, e ciò che vedi ti ispirino una cantilena, come: Guida, guida, stiam qui a guidare Brummm, brummm, brum brum brum! Incoraggia tuo figlio a inventare anche lui una cantilena. Quando ne hai creata una, prova a insegnarla a un amico o un altro membro della famiglia. Una volta che sarai abituato a parole e ritmo, è davvero un passo breve quello di aggiungere una melodia alla tua cantilena – sempre che una non ti sia già apparsa spontaneamente! Prova prima ad intonare la tua cantilena cantandola su di una sola nota. Poi inizia ad esplorare muovendoti su altre note, sopra e sotto la tua nota di partenza. Prima che tu te ne accorga, avrai creato una canzone tutta tua. Per alcune persone è più facile creare delle proprie canzoni prendendo spunto da melodie conosciute, come “Fra Martino”, mettendoci sopra nuove parole. Qualunque metodo tu scelga, queste creazioni musicali spontanee rinforzeranno quello che stai costruendo per il tuo bambino: la disposizione ad essere musicale. Movimento Sia le moderne ricerche che le tradizioni di diverse culture hanno dimostrato una profonda connessione nei bambini fra il movimento e l’apprendimento. Questo è vero in particolar modo per l’apprendimento musicale, perché il ritmo in sé è essenzialmente movimento. Il ritmo come soggetto di studi musicali può essere pensato come lo studio di tutti gli aspetti del flusso della musica nel tempo. Dalla prospettiva dello sviluppo, i bambini devono sperimentare il ritmo nel corpo prima di assimilare con successo il ritmo nella loro mente. Pensa al corpo in se stesso come uno strumento musicale capace di rispondere in modi diversi a diversi generi musicali. Gli strumenti musicali non elettronici, sono semplicemente estensioni o amplificazioni della meravigliosa abilità del corpo ad essere musicalmente espressivo. Per attivare questo processo a casa, potresti scegliere un momento della giornata da dedicare al ballo. Metti un disco di musica strumentale e balla con tuo figlio. I bambini piccoli all’inizio vorranno essere presi in braccio, il che va benissimo. Fa’ dei movimenti decisi e definiti sulla battuta come pure movimenti dolci, e morbidi; oppure batti delicatamente o accarezza la schiena di tuo figlio, così che possa sentire il sottostante pulsare della musica. Se balla da solo, mostragli diverse cose che può fare col corpo o descrivendo a parole i movimenti di braccia e mani che stai creando. La cosa migliore è concentrarsi a seguire i suoi movimenti, oppure divertirsi, più che dare istruzioni su quali specifici movimenti dover fare. Lo stesso vale con gli strumenti: la prima interazione di tuo figlio con un tamburo o un triangolo dovrebbe includere una lunga serie di esplorazioni e sperimentazioni che potrebbero sembrare, per la nostra lettura di adulti, inappropriate per l’obbiettivo di suonare uno strumento. Lascia che questo processo abbia luogo, così come faresti per l’esplorazione di tuo figlio con una palla o un nuovo giocattolo. Resisti all’impulso di mostrargli i movimenti “giusti” muovendo tu le sue braccia e mani per lui, e presentagli il modo di suonare uno strumento attraverso il suonarlo e divertendoti tu per primo. Quando avranno completato le loro indagini i loro corpi e menti saranno pronti, saranno ansiosi di essere come te e suonare come fai tu! Fare tesoro dello sviluppo musicale del tuo bambino Durante il corso del trimestre, tu e il tuo bambino sarete accostati a molte idee nuove sull’apprendimento musicale e a molte nuove esperienze musicali durante le classi settimanali. Speriamo che questo ti abbia dato non solo un interesse accresciuto per la musica, ma anche più reale attività musicale per te, il tuo bambino, e la tua intera famiglia. Dopo un trimestre tuo figlio potrebbe ancora non cantare intonato o voler suonare il violino! Ma tu avrai una migliore comprensione di come si sviluppa l’abilità musicale e dunque una migliore capacità dei passi di tuo figlio in direzione della competenza di base nella musica. Nel corso del trimestre, imparerai ancora meglio il tipo di attività per apprezzare e incoraggiare tuo figlio, allo scopo di ottimizzare le sue conquiste musicali, qualunque sia la sia attitudine musicale. Come già detto nel terzo e nel quarto capitolo, tuo figlio sarà nello sviluppo musicale primario (SMP) finchè non avrà acquisito la competenza musicale di base – la capacità di cantare intonato intere canzoni e di tenere fisicamente il tempo. Durante questo periodo, una istruzione informale, caratterizzata da un’interazione giocosa in un ambiente musicalmente stimolante, favorisce al meglio i bambini ad insegnare a se stessi le competenze di base nella loro musica natia, così come insegnano a se stessi a parlare e a comprendere la loro lingua natia. La maggior parte dei bambini dai tre anni in giù saranno ancora nello SMP a una dimensione (o tonale o ritmica). Molti bambini non completano lo SMP fino alla prima o la seconda elementare. Le prove ci suggeriscono, però, che un ricco programma musicale come Music Together può aiutare lo sviluppo del bambino ad un ritmo comparabile a quello del loro sviluppo nel linguaggio. Molti bambini in programmi del genere sono in grado di completare il loro SMP e raggiungere le competenze musicali di base fra i tre e i cinque anni. Sebbene questo genere di miglioramento possa apparire un’accelerazione, è in realtà un ritorno al normale ritmo di sviluppo, così come è dimostrato in culture che incoraggiano la partecipazione attiva nella musica da tutti i membri della cultura stessa. Nelle famiglie “musicali”, in cui uno o più adulti o fratelli sono impegnati frequentemente in attività musicali, i bambini spesso raggiungono le competenze musicali di base relativamente presto. Questo compimento solitamente viene attribuito a un’attitudine ereditata geneticamente. Ricerche sull’educazione contemporanea hanno scoperto, invece, che l’ereditarietà generica dell’intelligenza non è prevedibile. Quello che può in realtà accadere nelle famiglie musicali è che i membri creino un ricco ambiente di apprendimento che alimenta acquisizioni musicali di alto livello, quale che sia l’attitudine musicale del bambino. Non molto tempo fa, la famiglia musicale non era inusuale nella nostra cultura. La maggior parte delle famiglie erano coinvolte nel creare musica in un modo o in un altro, perché non si poteva consumarla dai dischi o dai media, come oggi. Il ricco ambiente di apprendimento generato da queste famiglie solitamente alimentava acquisizioni musicali di alto livello nei loro bambini, che esistono ancora oggi. Abbiamo progettato l’esperienza di Music Together per ricreare quel tipo di ambiente e per aiutare le famiglie di oggi a riappropriarsi della gioia e della soddisfazione dell’essere semplicemente musicali. Possibilità per continuare la crescita del tuo bambino nella musica Le informazioni in questa guida, combinate con la tua esperienza durante la classe, dovrebbero fornirti sia un largo senso delle fasi dello sviluppo musicale della prima infanzia, sia una specifica comprensione di esso in relazione al tuo stesso figlio. Non appena avrai capito a che punto dello sviluppo è tuo figlio, potrai prendere una decisione consapevole su cosa fare nei mesi successivi per continuare ad incoraggiare la sua crescita nella musica. Per favore, non esitare a migliorare la tua comprensione o a chiarirti dei dubbi facendo domande e parlandone con i tuoi insegnanti. Per bambini ancora nello sviluppo musicale primario Ad ogni tappa del suo sviluppo, tieni a mente le caratteristiche di come tuo figlio impara e capisce la musica. Questo ti farà prendere decisioni consapevoli su come nutrire la sua futura crescita musicale. Ricorda che le fondamenta per la sua futura considerazione della musica sono ancora in costruzione. Ecco, tuo figlio ancora non pensa musicalmente, come un bambino più grande che ha completato lo SMP. Questo significa che tuo figlio continuerà a imparare meglio attraverso un’interazione giocosa in un ambiente musicale che non ripone in lui alcuna aspettativa per specifiche acquisizioni o performance. Un modo per acquisirlo è iscriversi alle successive classi di Music Together. Abbiamo progettato un curriculum ciclico di tre anni che tanti genitori e bambini trovano divertente e soddisfacente da completare. Ciascuna sessione di dieci settimane nel ciclo di tre anni è progettato per supportare una crescita non-lineare che è caratteristica dello sviluppo musicale primario. Questo significa che: 1. Le sessioni non sono sequenziali. Puoi iscriverti ad ogni sessione a prescindere da precedenti iscrizioni. 2. La tua esperienza sarà simile. Offriamo un tipo simile di canzoni, cantilene, schemi, e attività di movimento in ciascuna sessione, perché crediamo che questo equilibrio supporti maggiormente la crescita musicale di tuo figlio. 3. Un nuovo disco e libretto con nuove canzoni e cantilene viene fornito ad ogni sessione lungo tutto il ciclo dei tre anni. Una scelta alternativa è continuare a nutrire la crescita musicale di tuo figlio a casa, usando le informazioni di questa guida “La musica e il tuo bambino”. Questa alternativa può riuscire in particolare se tu o qualcuno in famiglia è coinvolto nella musica come hobby o lavoro. Qualsiasi alternativa tu scelga, ricorda che, come la danza, lo sport, e le buone maniere, la musica richiede pratica. Un ricco programma una volta a settimana non è il modo in cui tuo figlio imparerebbe a camminare o parlare! Mantenere un appropriato ambiente musicale durante i primi anni di vita di tuo figlio assicura la migliore opportunità per lui o lei a una agevole e piacevole partecipazione alla musica per il resto della vita. Per bambini che hanno completato lo sviluppo musicale primario Alcuni bambini nella classe sembreranno aver completato lo SMP e aver acquisito le competenze musicali di base. Tuo figlio ha raggiunto le tappe solo se si sarà appropriato di entrambe le dimensioni tonale e ritmica che compongono lo SMP. Le fondamenta per la considerazione della musica da parte di tuo figlio sono ora simili a quelle dei bambini più grandi e degli adulti (tuo figlio ad esempio riesce a sintetizzare la musica nella mente come ci riesci tu). Questo significa che tuo figlio può comprendere il senso di un’istruzione formale, come una lezione di uno strumento. Un bambino che è ancora nello SMP difficilmente potrà riuscire in questo genere di lezioni. Sii consapevole che la competenza musicale di base è solo uno dei diversi livelli dell’essere pronti per un istruzione musicale formale. Dovrai anche valutare i naturali interessi di tuo figlio, il suo “range” di attenzione, l’abilità motoria, e la maturità sociale. Inoltre, considera con cura la tua stessa disponibilità di tempo e volontà a proseguire. Quando si decide il passo successivo, ricorda che tuo figlio continuerà a imparare al meglio attraverso l’interazione giocosa con il suo ambiente musicale. Tenendo a mente questi argomenti, hai diverse alternative da scegliere per ottimizzare lo sviluppo musicale di tuo figlio. Iscrivendoti alla sessione successiva di Music Together, aiuterai a consolidare e sostenere i suoi progressi. Tu e l’insegnante potete pianificare come mantenerlo stimolato approfittando dell’attenzione individuale che può dargli l’insegnante. Questa possibilità è particolarmente adatta nel caso che un bambino sia pronto per un’istruzione formale ma non pronto socialmente, fisicamente o emotivamente. Potrebbero anche essere idonee delle lezioni aggiuntive che non prevedono un’esperienza di gruppo. Un’altra opzione è utilizzare le informazioni di questa guida per continuare ad alimentare la crescita musicale di tuo figlio a casa, finchè non sarà pronto per una lezione di strumento e tu avrai trovato un insegnante adatto. Di nuovo, questa opzione può essere particolarmente idonea se qualcuno in famiglia è coinvolto nella musica per hobby o lavoro. Se scegli di iscrivere tuo figlio a lezioni di strumento, cerca un insegnante che comprenda come la musica faccia parte dello sviluppo di un bambino. Mentre cerchi informazioni su un nuovo insegnante o programma, fai domande come: Le piace insegnare ai bambini piccoli? Qual è il suo approccio all’insegnamento con loro? Prevede o raccomanda esperienze di gruppo per lo studente, oltre alle lezioni private? Il suo è un approccio giocoso? Include canto, movimento e improvvisazione nelle sue lezioni? Cosa si aspetta da mio figlio rispetto a cooperazione, attenzione, pratica? Cosa si aspetta da me? Per riassumere Molto di quanto abbiamo detto può essere riassunto in due piccole frasi: Partecipazione alla musica attiva e frequente Divertitevi mentre lo fate! Se vi sarà utile quanto imparato e sperimentato nella nostra classe per rendere ogni giorno della vostra vita insieme un po’ più musicale di quanto non sarebbe altrimenti stata, noi abbiamo raggiunto il nostro obiettivo. Gli autori Kennet K. Guilmartin ha concepito e condotto lo sviluppo dell’innovativo programma Music Together per il “Center for Music and Young Children”. Ha composto numerose colonne sonore per off-Brodway e produzioni teatrali, ed è un popolare presentatore alle conferenze per educatori musicali e della prima infanzia. Ha creato programmi musicali e condotto corsi di formazione agli insegnanti per molti centri per l’infanzia in tutto il mondo. Diplomato allo Swarthmore College, ha studiato composizione e pedagogia alla Manhattan School of Music ed ha ottenuto la certificazione del metodo di Euritmica Dalcroze al Manhattan Dalcroze Institute. Lili M. Levinowitz, Ph.D., è Professoressa di Educazione Musicale alla Rowan University of New Jersey. E’ un’autorità nazionale in fatto di musica per la prima infanzia ed è attivamente coinvolta nell’insegnamento a bambini piccolissimi quanto studenti diplomati. I suoi articoli escono frequentemente su pubblicazioni professionali e riviste popolari. Ha ottenuto il titolo di Dottore di Ricerca alla Temple University, dove era direttrice del Programma di Sviluppo Musicale nei bambini. Il Center for Music and Young Children® Il “Center for Music and Young Children” (CMYC®), dove è stato sviluppato Music Together®, fu fondato nel 1985. CMYC è impegnato a aiutare famiglie, educatori, e professionisti dell’infanzia a riscoprire il piacere e il valore educativo delle esperienze informali musicali. Più che enfatizzare le tradizionali performance musicali, CMYC incoraggia la partecipazione delle famiglie a un’attività musicale spontanea che abbia luogo nel contesto della vita quotidiana. CMYC riconosce che tutti i bambini sono musicali, e che tutti i bambini hanno bisogno di uno stimolante e incoraggiante ambiente musicale, per acquisire le competenze di base in quella meravigliosa umana capacità di fare la musica. Per ulteriori informazioni sul nostro programma, corsi per insegnanti, educazione dei genitori, strumenti sicuri per bambini, o lezioni nazionali o internazionali, contattate: Center for Music and Young Children 66 Witherspoon Street Princeton NJ 08542 (800) 728-2692 www.musictogether.com www.musictogether-roma.it 28