DIPARTIMENTO DI MATEMATICA E FISICA FISICA - PROGRAMMAZIONE ANNUALE INDICE LICEO LICEO SCIENTIFICO PAGINA QUADRO ORARIO LICEO SCIENTIFICO 3 LINEE GENERALI E COMPETENZE 3 PRIMO BIENNIO OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO 3 SECONDO BIENNIO OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO 4 QUINTO ANNO OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO 5 QUADRO RIASSUNTIVO DEGLI OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO PER IL LICEO SCIENTIFICO 6 CHE COS’E’ LA COMPRENSIONE 7 I SEI ASPETTI DELLA COMPRENSIONE 8 VERIFICA E VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO TIPOLOGIE DI ACCERTAMENTO 10 LIVELLI DI COMPRENSIONE IN FISICA 11 CRITERI DI VALUTAZIONE 12 I ANNO LICEO SCIENTIFICO TEMI E CONTENUTI 13 I I ANNO LICEO SCIENTIFICO TEMI E CONTENUTI 17 III ANNO LICEO SCIENTIFICO TEMI E CONTENUTI 20 IV ANNO LICEO SCIENTIFICO TEMI E CONTENUTI 26 1 V ANNO LICEO SCIENTIFICO TEMI E CONTENUTI 30 LICEI CLASSICO – LINGUISTICO-DELLE SCIENZE UMANE QUADRO ORARIO 33 LINEE GENERALI E COMPETENZE 33 SECONDO BIENNIO OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO 33 QUINTO ANNO OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO 34 QUADRO RIASSUNTIVO DEGLI OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO PER LICEI CLASSICO – LINGUISTICO-DELLE SCIENZE UMANE 35 CHE COS’E’ LA COMPRENSIONE 35 I SEI ASPETTI DELLA COMPRENSIONE 36 TIPOLOGIE DI ACCERTAMENTO 38 LIVELLI DI COMPRENSIONE IN FISICA 39 CRITERI DI VALUTAZIONE 40 III ANNO CLASSICOLINGUISTICO UMANISTICO TEMI E CONTENUTI 41 IVANNO CLASSICOLINGUISTICO UMANISTICO TEMI E CONTENUTI 43 V ANNO CLASSICOLINGUISTICO UMANISTICO TEMI E CONTENUTI 45 VERIFICA E VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO 2 FISICA LICEO SCIENTIFICO Quadro orario 1° Biennio 2° Biennio Prima Seconda Terza Quarta 2h 2h 3h 3h 5° Anno Quinta 3h LINEE GENERALI E COMPETENZE Al termine del percorso liceale lo studente avrà appreso i concetti fondamentali della fisica, le leggi e le teorie che li esplicitano, acquisendo consapevolezza del valore conoscitivo della disciplina e del nesso tra lo sviluppo della conoscenza fisica ed il contesto storico e filosofico in cui essa si è sviluppata. In particolare, lo studente avrà acquisito le seguenti competenze: osservare e identificare fenomeni; formulare ipotesi esplicative utilizzando modelli, analogie e leggi; formalizzare un problema di fisica e applicare gli strumenti matematici e disciplinari rilevanti per la sua risoluzione; fare esperienza e rendere ragione del significato dei vari aspetti del metodo sperimentale, dove l’esperimento è inteso come interrogazione ragionata dei fenomeni naturali, scelta delle variabili significative, raccolta e analisi critica dei dati e dell'affidabilità di un processo di misura, costruzione e/o validazione di modelli; comprendere e valutare le scelte scientifiche e tecnologiche che interessano la società in cui vive. La libertà, la competenza e la sensibilità dell’insegnante − che valuterà di volta in volta il percorso didattico più adeguato alla singola classe − svolgeranno un ruolo fondamentale nel trovare un raccordo con altri insegnamenti (in particolare con quelli di matematica, scienze, storia e filosofia) e nel promuovere collaborazioni tra la sua Istituzione scolastica e Università, enti di ricerca, musei della scienza e mondo del lavoro, soprattutto a vantaggio degli studenti degli ultimi due anni. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO PRIMO BIENNIO Nel primo biennio si inizia a costruire il linguaggio della fisica classica (grandezze fisiche scalari e vettoriali e unità di misura), abituando lo studente a semplificare e modellizzare situazioni reali, a risolvere problemi e ad avere consapevolezza critica del proprio operato. Al tempo stesso gli esperimenti di laboratorio consentiranno di definire con chiarezza il campo di indagine della disciplina e di permettere allo studente di esplorare fenomeni (sviluppare abilità relative alla misura) e di descriverli con un linguaggio adeguato (incertezze, cifre significative, grafici). L’attività sperimentale lo accompagnerà lungo tutto l’arco del primo biennio, portandolo a una conoscenza sempre più consapevole della disciplina anche mediante la scrittura di relazioni che rielaborino in maniera critica ogni esperimento eseguito. 3 Attraverso lo studio dell’ottica geometrica, lo studente sarà in grado di interpretare i fenomeni della riflessione e della rifrazione della luce e il funzionamento dei principali strumenti ottici. Lo studio dei fenomeni termici definirà, da un punto di vista macroscopico, le grandezze temperatura e quantità di calore scambiato introducendo il concetto di equilibrio termico e trattando i passaggi di stato. Lo studio della meccanica riguarderà problemi relativi all’equilibrio dei corpi e dei fluidi; i moti saranno affrontati innanzitutto dal punto di vista cinematico giungendo alla dinamica con una prima esposizione delle leggi di Newton, con particolare attenzione alla seconda legge. Dall’analisi dei fenomeni meccanici, lo studente incomincerà a familiarizzare con i concetti di lavoro ed energia, per arrivare ad una prima trattazione della legge di conservazione dell’energia meccanica totale. I temi suggeriti saranno sviluppati dall’insegnante secondo modalità e con un ordine coerenti con gli strumenti concettuali e con le conoscenze matematiche già in possesso degli studenti o contestualmente acquisite nel corso parallelo di Matematica (secondo quanto specificato nelle relative Indicazioni). Lo studente potrà così fare esperienza, in forma elementare ma rigorosa, del metodo di indagine specifico della fisica, nei suoi aspetti sperimentali, teorici e linguistici. SECONDO BIENNIO Nel secondo biennio il percorso didattico darà maggior rilievo all’impianto teorico (le leggi della fisica) e alla sintesi formale (strumenti e modelli matematici), con l’obiettivo di formulare e risolvere problemi più impegnativi, tratti anche dall’esperienza quotidiana, sottolineando la natura quantitativa e predittiva delle leggi fisiche. Inoltre, l’attività sperimentale consentirà allo studente di discutere e costruire concetti, progettare e condurre osservazioni e misure, confrontare esperimenti e teorie. Saranno riprese le leggi del moto, affiancandole alla discussione dei sistemi di riferimento inerziali e non inerziali e del principio di relatività di Galilei. L’approfondimento del principio di conservazione dell’energia meccanica, applicato anche al moto dei fluidi e l’affronto degli altri principi di conservazione, permetteranno allo studente di rileggere i fenomeni meccanici mediante grandezze diverse e di estenderne lo studio ai sistemi di corpi. Con lo studio della gravitazione, dalle leggi di Keplero alla sintesi newtoniana, lo studente approfondirà, anche in rapporto con la storia e la filosofia, il dibattito del XVI e XVII secolo sui sistemi cosmologici. Si completerà lo studio dei fenomeni termici con le leggi dei gas, familiarizzando con la semplificazione concettuale del gas perfetto e con la relativa teoria cinetica; lo studente potrà così vedere come il paradigma newtoniano sia in grado di connettere l’ambito microscopico a quello macroscopico. Lo studio dei principi della termodinamica permetterà allo studente di generalizzare la legge di conservazione dell’energia e di comprendere i limiti intrinseci alle trasformazioni tra forme di energia, anche nelle loro implicazioni tecnologiche, in termini quantitativi e matematicamente formalizzati. Si inizierà lo studio dei fenomeni ondulatori con le onde meccaniche, introducendone le grandezze caratteristiche e la formalizzazione matematica; si esamineranno i fenomeni relativi alla loro propagazione con particolare attenzione alla sovrapposizione, interferenza e diffrazione. In questo contesto lo studente familiarizzerà con il suono (come esempio di onda meccanica particolarmente significativa) e completerà lo studio della luce con quei fenomeni che ne evidenziano la natura ondulatoria. Lo studio dei fenomeni elettrici e magnetici permetterà allo studente di esaminare criticamente il concetto di interazione a distanza, già incontrato con la legge di gravitazione universale, e di 4 arrivare al suo superamento mediante l’introduzione di interazioni mediate dal campo elettrico, del quale si darà anche una descrizione in termini di energia e potenziale, e dal campo magnetico. QUINTO ANNO Lo studente completerà lo studio dell’elettromagnetismo con l’induzione magnetica e le sue applicazioni, per giungere, privilegiando gli aspetti concettuali, alla sintesi costituita dalle equazioni di Maxwell. Lo studente affronterà anche lo studio delle onde elettromagnetiche, della loro produzione e propagazione, dei loro effetti e delle loro applicazioni nelle varie bande di frequenza. Il percorso didattico comprenderà le conoscenze sviluppate nel XX secolo relative al microcosmo e al macrocosmo, accostando le problematiche che storicamente hanno portato ai nuovi concetti di spazio e tempo, massa ed energia. L’insegnante dovrà prestare attenzione a utilizzare un formalismo matematico accessibile agli studenti, ponendo sempre in evidenza i concetti fondanti. Lo studio della teoria della relatività ristretta di Einstein porterà lo studente a confrontarsi con la simultaneità degli eventi, la dilatazione dei tempi e la contrazione delle lunghezze; l’aver affrontato l’equivalenza massa-energia gli permetterà di sviluppare un’interpretazione energetica dei fenomeni nucleari (radioattività, fissione, fusione). L’affermarsi del modello del quanto di luce potrà essere introdotto attraverso lo studio della radiazione termica e dell’ipotesi di Planck (affrontati anche solo in modo qualitativo), e sarà sviluppato da un lato con lo studio dell’effetto fotoelettrico e della sua interpretazione da parte di Einstein, e dall’altro lato con la discussione delle teorie e dei risultati sperimentali che evidenziano la presenza di livelli energetici discreti nell’atomo. L’evidenza sperimentale della natura ondulatoria della materia, postulata da De Broglie, ed il principio di indeterminazione potrebbero concludere il percorso in modo significativo. La dimensione sperimentale potrà essere ulteriormente approfondita con attività da svolgersi non solo nel laboratorio didattico della scuola, ma anche presso laboratori di Università ed enti di ricerca, aderendo anche a progetti di orientamento. In quest’ambito, lo studente potrà approfondire tematiche di suo interesse, accostandosi alle scoperte più recenti della fisica (per esempio nel campo dell’astrofisica e della cosmologia, o nel campo della fisica delle particelle) o approfondendo i rapporti tra scienza e tecnologia (per esempio la tematica dell’energia nucleare, per acquisire i termini scientifici utili ad accostare criticamente il dibattito attuale, o dei semiconduttori, per comprendere le tecnologie più attuali anche in relazione a ricadute sul problema delle risorse energetiche, o delle micro e nanotecnologie per lo sviluppo di nuovi materiali). 5 OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO QUADRO RIASSUNTIVO Primo biennio Acquisizione del linguaggio della fisica per modellizzare situazioni reali Esperimenti di laboratorio per acquisire il metodo sperimentale con relazioni di laboratorio Ottica geometrica Fenomeni termici macroscopici Equilibrio dei corpi e dei fluidi Cinematica e dinamica con una prima esposizione delle leggi di Newton Prima trattazione della conservazione dell’energia meccanica Secondo biennio Maggior rilievo all’impianto teorico con modelli matematici Ripresa delle leggi del moto e approfondimento della conservazione dell’energia Altri principi di conservazione Gravitazione Completamento dei fenomeni termici, teoria cinetica e termodinamica Fenomeni ondulatori con suono e luce Campo elettrico e magnetico Quinto anno Induzione elettromagnetica, equazioni di Maxwell e onde elettromagnetiche Relatività ristretta Radioattività, fissione,fusione Ipotesi di Planck, effetto fotoelettrico, livelli energetici discreti, ipotesi di De Broglie, principio di indeterminazione Approfondimenti a scelta della fisica moderna: Astrofisica e cosmologia, particelle, energia nucleare, semiconduttori, micro e nanotecnologie 6 VERIFICA E VALUTAZIONE DELL’”APPRENDIMENTO”/”COMPRENSIONE”. Che cos’è la comprensione? Per chiarire alcuni aspetti fondamentali della verifica e della valutazione del processo di apprendimento /comprensione degli studenti (aspetti che inevitabilmente coinvolgono lo spirito con cui i docenti intendono operare) si legga questo passo tratto da un lavoro di David Perkins (1998). “Che cos’è la comprensione? Quando gli studenti comprendono di aver raggiunto qualcosa? Tutti vogliono che gli studenti escano da scuola o da altre esperienze di apprendimento con un buon repertorio di conoscenze, di abilità ben sviluppate e con una comprensione del significato, del valore e dell’uso di ciò che hanno studiato. Pertanto è importante chiedersi quale concezione di conoscenza, di abilità e di comprensione sottostia a ciò che accade nelle classi fra gli insegnanti e gli studenti per favorire il conseguimento di questo obbiettivo. E’ facile rispondere con rapidità quando si tratta di dire cosa intendiamo per conoscenza e abilità. Conoscere significa avere una informazione prontamente disponibile. Ci sentiamo sicuri che lo studente possiede una conoscenza quando lo studente può riprodurla nel momento in cui gli viene richiesta. Lo studente può dirci che cosa fece Magellano, dove sta il Pakistan, che cosa è stata la Magna Carta, qual è la prima legge del movimento di Newton. E , se la conoscenza è un’informazione prontamente disponibile, le abilità sono prestazioni di routine prontamente disponibili. Scopriamo che le abilità sono presenti nel momento in cui sono sollecitate. Ma la comprensione appare come qualche cosa di più sottile. Certamente non si riduce a semplice conoscenza. Comprendere che cosa ha fatto Magellano o qual è la prima legge di Newton significa indicare più del mero riprodurre l’informazione. Comprendere è anche più di un’abilità di routine ben automatizzata. Lo studente che con abilità risolve problemi di fisica o tratta per iscritto un argomento, può non comprendere molto di fisica, dello scrivere o di ciò che sta scrivendo. Mentre la conoscenza e l’abilità possono essere trasferite come informazioni e prestazioni di routine prontamente disponibili, la comprensione si scosta da questi semplici standard. Pertanto, che cos’è comprendere? In una frase, comprendere è l’abilità di pensare e di agire con flessibilità usando ciò che si conosce. Per dirlo in altro modo: la comprensione di un argomento è la “ capacità flessibile di una prestazione” con una sottolineatura per la parola”flessibilità”. Stabilito questo, apprendere per la comprensione è come apprendere una prestazione flessibile – più come apprendere a improvvisare jazz o tenere una buona conversazione o scalare una roccia che non apprendere la tavola pitagorica o le date dei presidenti o che F = m a. Apprendere fatti può essere uno sfondo cruciale dell’apprendere per comprendere, ma apprendere fatti non è apprendere per comprendere … “Che cos’è comprendere” è una questione complicata. Ma in termini pratici le persone non sono così disorientate. La vera comprensione si coglie quando è presente. Gli insegnanti e la maggior parte di noi sembriamo condividere una buona intuizione di come misurare la comprensione. Si chiede agli allievi non solo di conoscere, ma di pensare con ciò che conoscono1. 1 David Perkins (1998) What is understanding. In M.S.Wiske (Ed.), Teaching for understanding. San Francisco. 7 I sei aspetti di una comprensione significativa. Seguendo Grant Wiggins e Jay McTighe2, rispetto a una definizione generica e approssimativa di “apprendimento” o di “comprensione profonda”, individuiamo e descriviamo sei aspetti di quella che possiamo con gli autori citati chiamare “comprensione significativa”, che considero il fondamentale obbiettivo del nostro lavoro. Questi aspetti sono: “spiegare”, “interpretare”, “applicare”, “prospettiva”, “empatia”, “autoconoscenza”. In altre parole, quando noi comprendiamo veramente, siamo in grado di: Spiegare: offrire resoconti esaustivi e giustificati di fenomeni, fatti e dati; Interpretare: raccontare storie significative, offrire traduzioni appropriate, fornire una significativa dimensione storica o personale a idee ed eventi e renderla personale o accessibile attraverso immagini, aneddoti, analogie e modelli; Applicare: usare efficacemente e adattare ciò che sappiamo a una diversità di contesti; Avere prospettiva: vedere e sentire punti di vista attraverso occhi e orecchi critici; vedere il quadro generale; Empatizzare: trovare valore in ciò che altri possono considerare strano, estraneo o non plausibile; percepire in modo sensibile a partire da precedenti esperienze dirette; Avere autoconoscenza: percepire lo stile personale, i pregiudizi, le proiezioni e gli abiti mentali che plasmano, pervadono, ma anche compromettono la nostra comprensione. Siamo consapevoli che ciò che non comprendiamo e del perché è così difficile comprendere. I sei aspetti sono diversi, ma collegati nello stesso modo in cui si usano criteri diversi per giudicare la qualità di una prestazione. Gli aspetti riflettono le diverse connotazioni del termine comprensione e comunque, una comprensione completa e matura implica tutti e sei i tipi di comprensione. Di seguito si forniscono alcune domande che potrebbero aiutare alunni e genitori ad addentrarsi nella “comprensione” e, nel caso in esame, nei criteri di valutazione della comprensione degli 2 Grant Wiggins e Jay McTighe(2004) Fare progettazione, Las -Roma 8 alunni che ci proponiamo di utilizzare e che, prima di tutto, gli alunni stessi dovrebbero utilizzare come guida alla autovalutazione delle loro prestazioni. Spiegazione Perché è così? Cosa spiega questi eventi?, Che cosa giustifica tale effetto? Come possiamo provarlo?A che cosa si collega? Come funziona? Che cosa è implicato? Interpretazione Che cosa significa? Perché è importante? E con ciò? Che cosa illustra o illumina nell’esperienza umana?In che modo a che fare con me? Che cosa ha senso? Applicazione Dove posso usare queste conoscenze, questa abilità o questo processo?In quali modi le persone applicano questa comprensione nel mondo fuori della scuola? Come dovrei modificare il mio modo di pensare d i agire per rispondere alle esigenze di questa particolare situazione? Prospettiva Da quale punto di vista? Da quale angolatura? Che cosa c’è di supposto o di implicito che necessita di essere considerato e reso esplicito? Che cosa è giustificato o attestato? E’ ragionevole? Quali sono i punti di forza e di debolezza di questa idea? E’ plausibile? Quali sono i suoi limiti? E allora? Empatia Come sembra a te? Cosa vedono che io non vedo? Cosa ho bisogno di sperimentare se voglio comprendere? Che cosa il docente, l’artista o l’attore vede e sente e che vuole farmi percepire e vedere? Autoconoscenza Come il mio io plasma le mie opinioni? Quali sono i limiti della mia comprensione? Quali sono i miei punti deboli? Che cosa tendo a comprendere erroneamente a causa di pregiudizi, abitudini e stili mentali? 9 Nel raccogliere le evidenze di una comprensione profonda pertanto si terrà conto di una varietà equilibrata di strumenti e metodi di accertamento e valutazione: controlli informali della comprensione, osservazione/dialogo,questionari/test, questioni accademiche (domande aperte, quesiti), risoluzione di problemi, compiti di prestazione/progetti. Lo schema seguente le illustra. Tipologie di accertamento 1. Controlli della comprensione. Domande orali, osservazioni e dialoghi informali 2. Item di questionari e test Si tratta di domande semplici e focalizzate sul contenuto. Esse vanno ad accertare informazioni fattuali, concetti e abilità isolate. Usano il formato della risposta breve o selezionata. 3. Domande Si tratta di domande aperte, quesiti o problemi che richiedono allo studente di pensare criticamente e non solo di richiamare informazioni e successivamente, di preparare una risposta, un prodotto o una prestazione. Richiedono di formulare le risposte in condizione di compito in classe. Non c’è spesso una risposta unica e migliore, una strategia migliore per risolvere problemi, richiedono lo sviluppo di una strategia, spiegazione, giustificazione dei metodi adottati. 4. Compiti di prestazione (esperienze di laboratorio) e progetti. Presentano un contesto reale o simulato che presuppone i limiti, il rumore di fondo, gli incentivi e le opportunità che un adulto potrebbe trovare in una situazione simile. Richiedono normalmente di rivolgersi a un pubblico ben identificato. Possono presentare diversi gradi di complessità. 10 La seguente rubrica mostra come possono essere distinti i diversi livelli di comprensione in Fisica LIVELLO DESCRIZIONE VOTO (espresso in decimi) Mostra una comprensione raffinata dei contenuti disciplinari I concetti, le evidenze, i ragionamenti, le precisazioni fatte, le questioni poste o i metodi usati sono intuitivi e penetranti e superano nettamente la comprensione della materia che generalmente si riscontra a questo livello di esperienza. Coglie l’essenza dell’idea o del problema e applica i più efficaci strumenti per risolverlo. Il lavoro eseguito con cura, indica che lo studente è in grado di effettuare distinzioni sottili e di collegare una particolare sfida a principi più importanti, complessi o ampi. 10 Mostra una comprensione matura dei contenuti disciplinari I concetti, le evidenze, i ragionamenti, le precisazioni fatte, le questioni poste o i metodi usati sono avanzati e significativi. Coglie l’essenza dell’idea o del problema e applica efficaci strumenti per affrontarlo o risolverlo. Lo studente compie, quando necessario, importanti distinzioni e precisazioni. Realizza prestazioni con competenza e abilità, accuratezza eseguendo significativi collegamenti con principi e teorie. 9 Mostra una buona comprensione dei contenuti disciplinari I concetti, le evidenze, i ragionamenti, le precisazioni fatte, le questioni poste o i metodi usati sono a un livello avanzato di difficoltà e di efficacia. Inquadra adeguatamente i contenuti per questo grado di esperienza. Ci possono essere limiti alla comprensione, oppure una certa ingenuità o un’eccessiva loquacità nelle risposte, ma non si evidenziano fraintendimenti o comprensioni errate, oppure aspetti del lavoro eccessivamente semplicistici. Realizza prestazioni con adeguata competenza, eseguendo collegamenti con principi e teorie. 8 Mostra una adeguata comprensione dei contenuti disciplinari Il lavoro rivela controllo delle conoscenze, dei concetti o dei metodi che gli consentono di risolvere il problema al livello di difficoltà designato. Evidenzia minore sottigliezza/ discriminazione/sfumatura di significati rispetto a un lavoro più raffinato e ci possono essere delle evidenze di una certa comprensione errata di alcune idee chiave. Anche se il lavoro sortisce risposte corrette, tuttavia approccio/concetti/ metodi usati sono più semplicistici di quello che ci si aspetterebbe a questo livello di esperienza 7 Mostra una comprensione ingenua o limitata delle idee e delle questioni implicate Vengono usate semplici regole/formule/approcci/concetti, laddove il lavoro ne richiede di più raffinati, che sono disponibili dagli apprendimenti e dalle esperienze pregressi. Idee, esperienze importanti possono essere fraintese o applicate erroneamente. Anche se il lavoro dello studente può considerarsi adeguato per affrontare tutti o la maggior parte degli aspetti del problema, tuttavia i concetti e i metodi utilizzati sono ancora semplicistici. 6 Livello di sufficienza Non mostra una chiara comprensione delle idee sottese e delle questioni implicate nel problema Utilizza o applica una conoscenza del problema inappropriata o inadeguata. Il resoconto e l’analisi delle esperienze sono semplicistiche. 5 Non mostra comprensione delle idee sottese e delle questioni implicate nel problema Non sa cogliere gli elementi costitutivi di un insieme anche non molto complesso. Non sa applicare anche a singoli casi semplici principi, regole, metodi. Se talvolta giustifica le scelte operate si esprime in maniera impropria e molto scorretta 4 Evidenze insufficienti nella risposta. Non sono presenti evidenze sufficienti nella risposta per valutare le conoscenze del contenuto disciplinare implicato in questo problema da parte dello studente. In questi casi vi è un mancato completamento del lavoro. 3 o inferiore 11 Criteri utilizzati nella valutazione Questo insieme di criteri di prestazione è utilizzato dai docenti del dipartimento nella valutazione per misurare la risoluzione dei problemi di fisica. I compiti sono analizzati utilizzando le stesse guide generiche di analisi. Le stesse guide sono utilizzate per la valutazione delle prestazioni nelle interrogazioni orali degli alunni. Il punteggio è attribuito in DECIMI Conoscenza Saper applicare e/o risolvere (Capacità) Espressione PUNTEGGIO Nessuna Non sa applicare ai singoli casi principi, regole, metodi. Non sa cogliere gli elementi costitutivi di un insieme complesso e non sa organizzare le singole parti in un tutto Frammentaria e superficiale Completa ma non approfondita Applica erroneamente ai singoli casi principi, regole, metodi. apprezzare Coglie solo parzialmente gli elementi costitutivi di un insieme e organizza in modo parziale e impreciso le singole parti in un tutto Applica ai singoli Affronta casi complessi problemi con la principi, regole e Applica ai singoli propria metodi. casi principi, capacità di maniera del tutto regole, metodi. astrazione . Coglie gli Coglie gli elementi Coglie gli elementi costitutivi di un elementi costitutivi di un insieme e costitutivi di un insieme in modo organizza non approfondito autonomamente insieme in modo le singole parti in approfondito un tutto Si esprime in maniera impropria e molto scorretta Si esprime in maniera scorretta, imprecisa e frammentaria con un discorso non sempre coerente 2-3 4-5 Completa e approfondita Si esprime in Si esprime in maniera maniera semplice appropriata e e coerente, ma corretta con nel complesso discorso coerente corretta e organico 6 7-8 Completa, ampliata e approfondita Si esprime in maniera appropriata, corretta e ricca Con coerenza e organicità 9-10 12 TEMI E CONTENUTI Primo anno Tema 1.0 Argomento I raggi luminosi Contenuti La propagazione della luce La camera oscura La riflessione e la rifrazione La diffusione della luce Leggi della riflessione La riflessione su uno specchio piano Costruzione delle immagini riflesse da uno specchio piano Costruzione di : Periscopio, Telemetro, Caleidoscopio Gli specchi curvi ottenuti dalla composizione di piccoli specchi piani. Gli specchi sferici concavi e convessi La costruzione dell’immagine per gli specchi sferici concavi e convessi Immagini reali e immagini virtuali La legge dei punti coniugati e l’ingrandimento di uno specchio sferico Le leggi della rifrazione Gli indici di rifrazione relativo e assoluto La riflessione totale La dispersione della luce Lo spettro della luce I colori della luce: semplice teoria del colore 1.1 Le lenti, l’occhio e strumenti ottici Le lenti sferiche Lenti sferiche convergenti Immagini formate da lenti sottili La formula delle lenti sottili 13 Lenti sferiche divergenti Lenti spesse e sistemi ottici Le aberrazioni delle lenti La macchina fotografica e il proiettore Costruzione di camere oscure con lente obbiettivo Costruzione di proiettori (Episcopi) Costruzione di proiettori per diapositive Costruzione di proiettori per preparati microscopici Il cinema L’occhio Microscopi, cannocchiali, telescopi 2.0 La descrizione scientifica dei fenomeni: le grandezze fisiche Descrizione dei fenomeni e grandezze fisiche: Lunghezza,Tempo, Superficie, Volume, Angolo Unità di misura e sistema internazionale Criteri per la misura di grandezze e loro scrittura Incertezze ed errori nella misura Cifre significative Ordine di grandezza Operazioni con valori numerici delle grandezze Grandezze fondamentali e grandezze derivate La misura di grandi distanze: triangolazioni La misura di Eratostene della circonferenza terrestre La misura della distanza Terra Luna La misura del diametro del Sole Costruzione di un telemetro Leggi Fisiche: primi esempi e riflessioni su Propagazione rettilinea della luce La riflessione della luce (Specchio piano) 14 2.1 La misura di una grandezza fisica Misure di tipo diretto e indiretto di una grandezza fisica, misure con strumenti tarati Metro e costruzione dei sottomultipli Errori nella misura di una grandezza e loro tipologia Il risultato di una misura e la sua incertezza Sensibilità di uno strumento di misura: Il Nonio, il Calibro, il Micrometro Risultato di una misura ottenuta con una singola misurazione Risultato di una misura ottenuta con una serie di misurazioni: valore medio Incertezza assoluta e relativa Scarto quadratico medio Cifre significative ed espressione del valore che esprime una misura Esempi ed esperienze di laboratorio relative a procedure di misura 3.1 Forza e pressione La lunghezza di un ago di pino La lunghezza di un chiodo La taratura di un cilindro graduato La taratura di una molla Il periodo di oscillazione di un pendolo La misura del rapporto Circonferenza/diametro La misura del rapporto Area della superficie del cerchio/Diametro La misura del rapporto Area della superficie del cerchio/Diametro 2 Presentazione di una serie di esperienze relative all’elaborazione di: Schemi concettuali del fare forza:esperienze Il peso come forza Misura di una forza mediante una molla Taratura di una molla Il dinamometro Le caratteristiche vettoriali di una forza Forze distribuite: la Pressione. Unità di misura della pressione: il Pascal 15 3.2 La massa di un corpo Presentazione di una serie di esperienze relative all’elaborazione di: schemi concettuali della massa Unità di misura Strumenti di misura: Bilancia a bracci uguali, bilance elettroniche La densità assoluta dei corpi Misure di densità assoluta Il Peso specifico 3.3 Misure di peso specifico Sistemi in equilibrio Schemi concettuali: Corpo rigido e punto materiale per traslazioni Fili, Pulegge, aste Equilibrio di un corpo al quale sono applicate due forze Equilibrio di un corpo al quale sono applicate tre forze Somma e sottrazione di forze e loro rappresentazione mediante vettori Scomposizione di forze secondo due direzioni assegnate Il problema del galleggiamento dei corpi Il piano inclinato Le forze di attrito: attrito statico e attrito radente Attrito volvente 3.4 Sistemi in equilibrio Sbarre omogenee che possono ruotare attorno al loro centro per rotazioni Condizioni di equilibrio per una sbarra che può ruotare attorno al proprio baricentro Momento di una forza rispetto a un asse La rappresentazione vettoriale dei momenti Leve L’equilibrio per le rotazioni 16 TEMI E CONTENUTI Secondo anno Tema 1.0 Argomento Sistemi di riferimento. Moto uniforme e moto accelerato uniformemente. Moto rettilineo uniforme e moto rettilineo uniformemente accelerato Contenuti Punti in movimento. Sistemi di riferimento Moti lungo una linea. Velocità media . Verso il concetto di velocità istantanea Moti rettilinei (rilevati e commentati con l’uso della scheda di acquisizione elettronica) Il moto rettilineo uniforme Leggi orarie e loro interpretazione. Il moto vario su una retta Accelerazione media Il grafico velocità - tempo Moto uniformemente accelerato;Moto rettilineo uniformemente accelerato Le relazioni s=s0 +v0t + ½ at2 e v=v0 +at 2.0 Forze e movimento Misure di velocità e di accelerazione Come si produce il moto di un corpo. Sistemi di riferimento Il principio di inerzia o di Galilei I principi della Meccanica o di Newton Verifiche sperimentali della legge F = m a La massa come inerzia al moto Unità di misura di forza e la costante g La misura di g Dalle forze alla descrizione del moto (Moti rettilinei) Il terzo principio della meccanica 17 Forze di attrito 2.1 Moti nel piano La descrizione del moto in due dimensioni Vettori posizione,spostamento, velocità. Il moto dei proiettili Il moto circolare uniforme La velocità e l’accelerazione nel moto circolare uniforme Il moto armonico Il pendolo La composizione di moti. 3.0 La conservazione dell’energia meccanica Presentazione di una serie di esperienze relative all’elaborazione di: schemi concettuali del’ energia Il lavoro di una forza costante parallela allo spostamento Il lavoro di una forza costante Il lavoro di una forza variabile Il lavoro compiuto dalle forze in interazione fra corpi Forze conservative e forze dissipative L’energia cinetica L’energia potenziale gravitazionale Il piano inclinato Esperienze con il piano inclinato Forza di gravità e conservazione dell’energia meccanica L’energia potenziale elastica La legge di conservazione dell’energia meccanica La conservazione dell’energia totale La potenza 18 4.0 Fenomeni Termici La dilatazione volumica delle sostanze per effetto del calore Esperienze sulla dilatazione lineare e volumica in relazione a corpi in diversi stati di aggregazione Il termometro Costruzione di semplici termometri e loro taratura Stato termico ed equilibrio termico La temperatura come misura dello stato termico Scale termometriche La misura della quantità di calore Equazione della calorimetria 4.1 Passaggi di stato Tipologia dei passaggi di stato Caratteristiche degli stati della materia Passaggi di stato solido-liquido per sostanze cristalline Passaggio di stato liquido – gas Passaggio di stato solido- gas: sublimazione e brinamento Modelli per gli stati di aggregazione della materia. 19 TEMI E CONTENUTI Terzo anno Tema 1.1 Argomento Il moto uniforme Contenuti La traiettoria e il punto materiale I sistemi di riferimento Il moto rettilineo; La velocità nel moto rettilineo uniforme La legge del moto uniforme; La pendenza del grafico spazio-tempo 1.2 Moto uniformemente accelerato Il moto vario La velocità media e la velocità istantanea; L’accelerazione nel moto uniformemente accelerato; La velocità nel moto uniformemente accelerato La legge del moto uniformemente accelerato;L’accelerazione media e l’accelerazione istantanea 2.1 Vettori Il moto di un punto su una traiettoria qualsiasi e la sua rappresentazione mediante vettori Lo spostamento e i vettori;La somma di più spostamenti Vettori e scalari; Operazioni su vettori: somma e differenza Prodotto scalare e prodotto vettoriale L’espressione in coordinate cartesiane di vettori 2.2 Il vettore velocità; Il vettore accelerazione Moti nel piano e nello spazio: il moto Il moto circolare uniforme circolare La velocità angolare L’accelerazione centripeta; forza centripeta e forza centrifuga apparente Il moto armonico; L’accelerazione nel moto armonico La composizione dei moti 3.1 Le forze Concetto di forza,Dinamometro e la misura delle forze;Le forze come grandezze vettoriali Equilibrio di un punto materiale libero; Vincoli 20 Equilibrio di un punto materiale su un piano inclinato Il corpo rigido Il momento di una forza Momento di una coppia di forze Effetto di una forza applicata a un corpo rigido Effetto di più forze applicate a un corpo rigido Il centro di gravità Condizioni di equilibrio per un corpo rigido Diversi tipi di equilibrio Forze di attrito 3.2 I principi della dinamica Il principio di inerzia Il moto senza attrito Sistemi di riferimento inerziali Il principio di relatività galileiana Moto di un oggetto soggetto a forza costante Inerzia di un corpo e massa inerziale Il secondo principio della dinamica Le unità di misura della massa e della forza Il terzo principio della dinamica 3.3 Le forze e il movimento La forza peso e la caduta libera La massa e il peso Il moto su un piano inclinato Il moto dei proiettili Il moto dei satelliti La forza centripeta 21 La forza centrifuga apparente Il moto armonico di una molla Il pendolo 4.1 La conservazione dell’energia meccanica Variazione e conservazione L’energia Il lavoro di una forza costante parallela allo spostamento Il lavoro di una forza costante Il lavoro di una forza variabile Il lavoro compiutola forze in interazione fra corpi Forze conservative e forze dissipative La potenza L’energia cinetica L’energia potenziale L’energia potenziale elastica La conservazione dell’energia meccanica Le macchine semplici La conservazione dell’energia totale 4.2 Conservazione della La quantità di moto quantità di moto La legge di conservazione della quantità di moto L’impulso di una forza I principi della dinamica e la legge di conservazione della quantità di moto Gli urti su una retta Gli urti obliqui 4.3 Conservazione del momento angolare Il momento angolare Conservazione e variazione del momento angolare Il momento di inerzia 22 Il centro di massa Le leggi di conservazione 5.1 Gravitazione Moti celesti Le leggio di Keplero La legge di gravitazione universale Massa inerziale e gravitazionale La deduzione delle leggi di Keplero Il campo gravitazionale Energia potenziale gravitazionale Forza di gravità e conservazione dell’energia meccanica 6.1 La temperatura La dilatazione lineare nei solidi La dilatazione volumica nei solidi La dilatazione volumica dei liquidi La dilatazione dei gas La definizione operativa della temperatura. Il principio zero della termodinamica. 6.2 Trasformazioni nei gas La prima legge di Gay-Lussac (a pressione costante) La seconda legge di Gay-Lussac (a volume costante) La legge di Boyle Il gas perfetto L’ipotesi di Avogadro Atomi e molecole La mole e il numero di Avogadro L’equazione di stato del gas perfetto. 23 6.3 Calore Calore e lavoro Energia in transito La capacità termica e calore specifico Il calorimetro Conduzione e convezione Irraggiamento 7.1 Il modello microscopico della materia Il moto browniano La pressione del gas perfetto: calcolo della pressione del gas perfetto La temperatura dal punto di vista microscopico La velocità quadratica media e la distribuzione di Maxwell L’energia interna Gas reali 7.2 Cambiamenti di stato I passaggi tra stati di aggregazione Fusione e solidificazione Vaporizzazione e condensazione Vapore saturo e la sua pressione La condensazione e la temperatura critica. La sublimazione. 7.3 Il Primo principio della termodinamica Gli scambi di energia Energia interna di un sistema fisico Principio zero della termodinamica Trasformazioni reali e trasformazioni quasi statiche Il lavoro termodinamico Il primo principio della termodinamica I calori specifici del gas perfetto Le trasformazioni adiabatiche. 24 7.4 Il secondo principio della termodinamica Le macchine termiche Primo enunciato di Lord Kelvin L’enunciato di Clausius Terzo enunciato: il rendimento Trasformazioni reversibili e irreversibili Il teorema di Carnot Il ciclo di Carnot Il rendimento di una macchina di Carnot 7.5 Entropia e disordine La disuguaglianza di Clausius L’entropia L’entropia di un sistema isolato Il quarto enunciato del secondo principio L’entropia di un sistema non isolato Il secondo principio da un punto di vista molecolare Stati macroscopici e stati microscopici L’equazione di Boltzmann per l’Entropia Il terzo principio della Termodinamica. 25 TEMI E CONTENUTI Quarto anno 1.1 Oscillazioni e onde meccaniche Oscillazioni attorno all’equilibrio Il moto armonico Relazioni tra moto circolare uniforme e moto armonico Il pendolo Energia e oscillatore armonico Onde meccaniche Dall’oscillazione delle particelle del mezzo alla propagazione dell’onda Rappresentazione matematica delle onde Onde su una corda Onde stazionarie su una corda con estremi fissi. 1.2 Il suono Le onde sonore Altezza e timbro dei suoni Intensità dei suoni Interferenza di onde sonore L’effetto Doppler 1.3 Ottica fisica Ottica geometrica e ottica fisica Esperimento delle due fenditure di Young Interferenza su lamine sottili Diffrazione Reticoli di diffrazione 2,1 La carica elettrica e la legge di Coulomb. L’elettrizzazione per strofinio. L’elettrone. I conduttori e gli isolanti. 26 L’elettrizzazione per contatto. La carica elettrica. La legge di Coulomb. La costante dielettrica assoluta del vuoto. La forza di Coulomb nella materia. L’induzione elettrostatica. La polarizzazione degli isolanti. La conservazione della carica elettrica. 2.2 Il campo elettrico Il concetto di campo elettrico. Il vettore campo elettrico: definizione e il campo gravitazionale g, analogie e differenze Il principio di sovrapposizione. Le linee di campo. Il flusso di un campo vettoriale attraverso una superficie. Il flusso del campo elettrico. Il teorema di Gauss per il campo elettrico. Applicazioni del teorema di Gauss a particolari situazioni teorico-sperimentali:Il campo elettrico generato da una distribuzione piana infinita di carica. Il campo elettrico generato da una distribuzione rettilinea infinita di carica. Il campo elettrico generato da un guscio di carica. Distribuzione della carica nei conduttori in equilibrio elettrostatico. Il campo elettrico in un conduttore in equilibrio elettrostatico. Il problema generale dell’elettrostatica L’esperimento di Millikan. 2.3 Il potenziale elettrico Campi scalari. Il concetto di energia potenziale elettrica e suo confronto con l’energia potenziale gravitazionale La definizione dell’energia potenziale elettrica per due cariche puntiformi. Energia potenziale di più cariche puntiformi. Il potenziale elettrico. 27 La definizione della differenza di potenziale Il potenziale elettrico di una carica puntiforme. Le superfici equipotenziali. La deduzione del campo elettrico dal potenziale. La circuitazione. La circuitazione del campo elettrostatico. Campo elettrico e superfici equipotenziali Derivazione del campo elettrico dal potenziale. 2.4 Fenomeni di elettrostatica. La capacità di un conduttore. Capacità di una sfera conduttrice isolata. Il condensatore. Campo elettrostatico in un condensatore piano. Capacità di un condensatore piano. Condensatori in serie e in parallelo. Energia immagazzinata in un condensatore. Densità di energia elettrica in un condensatore. L’elettrometro. 2.5 La corrente elettrica continua. La corrente elettrica. I generatori di corrente La corrente continua. I generatori di tensione. Il circuito elettrico. La prima legge di Ohm. Resistori e resistenze: connessioni in serie e in parallelo Le leggi di Kirchhoff: prima e seconda legge. Conduttori ohmici in serie e in parallelo. Trasformazioni dell’energia elettrica. La potenza elettrica. La forza elettromotrice e la resistenza interna di un generatore di tensione. 28 2.6 La corrente elettrica nei metalli I conduttori metallici. La seconda legge di Ohm: la resistività di un conduttore. L’effetto Joule. La dipendenza della resistività dalla temperatura. Effetto Termoionico 3.1 Fenomeni magnetici fondamentali. Magneti naturali e artificiali. Le linee del campo magnetico. Confronto tra il campo magnetico e il campo elettrico. Forze che si esercitano tra magneti e correnti e tra correnti e magneti. La definizione di Ampere. L’origine del campo magnetico. L’intensità del campo magnetico. Forza esercitata da un campo magnetico su un filo percorso da corrente. Il motore elettrico. L’amperometro e il voltmetro. Il campo magnetico di un filo rettilineo percorso da corrente. Il campo magnetico di una spira e di un solenoide. 3.2 Il campo magnetico La forza di Lorentz per il campo magnetico. Il moto di una carica in un campo magnetico uniforme. Il flusso del campo magnetico. La circuitazione del campo magnetico. Le proprietà magnetiche dei materiali. Il ciclo di isteresi magnetica. L’elettromagnete. 29 TEMI E CONTENUTI Quinto anno Tema 1.1 Argomento L’induzione elettromagnetica. Contenuti Le correnti indotte. Il ruolo del flusso del campo magnetico. La legge di Faraday-Neumann. La legge di Lenz. Le correnti di Foucault. L’autoinduzione e la mutua induzione. Energia e densità di energia del campo magnetico. L’alternatore. Gli elementi circuitali fondamentali in corrente alternata. I circuiti in corrente alternata. La trasformazione della corrente alternata. 1.2 Le equazioni di Maxwell e le onde elettromagnetiche. Il campo elettrico indotto. Il termine mancante. Le onde elettromagnetiche. La velocità delle onde elettromagnetiche. Le onde elettromagnetiche piane. Lo spettro elettromagnetico. Le onde radio e le microonde. Le radiazioni infrarosse, visibili e ultraviolette. I raggi X e i raggi gamma. La legge di Stefan-Boltzmann. La radio.La televisione. 30 2.1 Teoria della relatività Sistemi di riferimento I postulati della teoria della relatività La relatività del tempo e la dilatazione del tempo La relatività delle lunghezze La composizione relativistica delle velocità Quantità di moto e massa relativistica Energia relativistica e E = mc2 Teoria della relatività e Cosmologia 3.1 La crisi della Fisica Classica e la Teoria Quantistica Il corpo nero e l’ipotesi di Planck L’effetto fotoelettrico La quantizzazione della luce secondo Einstein L’effetto Compton Lo spettro dell’atomo di Idrogeno La quantizzazione dell’energia nella materia La vecchia meccanica quantistica Le proprietà ondulatorie della materia Le onde di probabilità Il principio di indeterminazione 4.1 Il modello dell’atomo di Rutherford- Bohr L’esperienza di Rutherford. Il modello di Bohr. L’energia di legame di un elettrone in un atomo. 5.1 Meccanica quantistica Il dualismo corpuscolare - ondulatorio della luce Il dualismo corpuscolare - ondulatorio della materia Il principio di indeterminazione di Heisenberg Concetti fondamentali della meccanica quantistica L’atomo quantistico Emissione di luce da parte dell’atomo Processi ottici nei materiali 31 6.1 Lo stato solido I semiconduttori Il diodo a semiconduttore La teoria quantistica e il magnetismo della materia Il ferromagnetismo La superconduttività 7.1 Elementi di fisica nucleare I nuclei degli atomi Le forze nucleari e l’energia di legame dei nuclei Fissione e fusione nucleare La radioattività naturale L’interazione debole Applicazioni dei radioisotopi I reattori a fissione I reattori a fusione 32 FISICA LICEO LINGUISTICO- LICEO CLASSICO- LICEO SCIENZE UMANE Quadro orario 1° Biennio 2° Biennio Prima Seconda Terza Quarta == == 2h 2h 5° Anno Quinta 2h FISICA LINEE GENERALI E COMPETENZE Al termine del percorso liceale lo studente avrà appreso i concetti fondamentali della fisica, acquisendo consapevolezza del valore culturale della disciplina e della sua evoluzione storica ed epistemologica. In particolare, lo studente avrà acquisito le seguenti competenze: osservare e identificare fenomeni; affrontare e risolvere semplici problemi di fisica usando gli strumenti matematici adeguati al suo percorso didattico; avere consapevolezza dei vari aspetti del metodo sperimentale, dove l’esperimento è inteso come interrogazione ragionata dei fenomeni naturali, analisi critica dei dati e dell'affidabilità di un processo di misura, costruzione e/o validazione di modelli; comprendere e valutare le scelte scientifiche e tecnologiche che interessano la società in cui vive. La libertà, la competenza e la sensibilità dell’insegnante − che valuterà di volta in volta il percorso didattico più adeguato alla singola classe e alla tipologia di Liceo all’interno della quale si trova ad operare svolgeranno un ruolo fondamentale nel trovare un raccordo con altri insegnamenti (in particolare con quelli di matematica, scienze naturali, storia e filosofia) e nel promuovere collaborazioni tra la sua Istituzione scolastica e Università, enti di ricerca, musei della scienza e mondo del lavoro, soprattutto a vantaggio degli studenti degli ultimi due anni. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO SECONDO BIENNIO Si inizierà a costruire il linguaggio della fisica classica (grandezze fisiche scalari e vettoriali e unità di misura), abituando lo studente a semplificare e modellizzare situazioni reali, a risolvere problemi e ad avere consapevolezza critica del proprio operato. Al tempo stesso, anche con un approccio sperimentale, lo studente avrà chiaro il campo di indagine della disciplina ed imparerà ad esplorare fenomeni e a descriverli con un linguaggio adeguato. Lo studio della meccanica riguarderà problemi relativi all’equilibrio dei corpi e dei fluidi e al moto, che sarà affrontato sia dal punto di vista cinematico che dinamico, introducendo le leggi di Newton con una discussione dei sistemi di riferimento inerziali e non inerziali e del principio di relatività di Galilei. Dall’analisi dei fenomeni meccanici, lo studente incomincerà a 33 familiarizzare con i concetti di lavoro, energia e quantità di moto per arrivare a discutere i primi esempi di conservazione di grandezze fisiche. Lo studio della gravitazione, dalle leggi di Keplero alla sintesi newtoniana, consentirà allo studente, anche in rapporto con la storia e la filosofia, di approfondire il dibattito del XVI e XVII secolo sui sistemi cosmologici. Nello studio dei fenomeni termici, lo studente affronterà concetti di base come temperatura, quantità di calore scambiato ed equilibrio termico. Il modello del gas perfetto gli permetterà di comprendere le leggi dei gas e le loro trasformazioni. Lo studio dei principi della termodinamica lo porterà a generalizzare la legge di conservazione dell’energia e a comprendere i limiti intrinseci alle trasformazioni tra forme di energia. L’ottica geometrica permetterà di interpretare i fenomeni della riflessione e della rifrazione della luce e di analizzare le proprietà di lenti e specchi. Lo studio delle onde riguarderà le onde meccaniche, i loro parametri, i fenomeni caratteristici e si concluderà con elementi essenziali di ottica fisica. I temi indicati dovranno essere sviluppati dall’insegnante secondo modalità e con un ordine coerenti con gli strumenti concettuali e con le conoscenze matematiche in possesso degli studenti, anche in modo ricorsivo, al fine di rendere lo studente familiare con il metodo di indagine specifico della fisica. QUINTO ANNO Lo studio dei fenomeni elettrici e magnetici permetterà allo studente di esaminare criticamente il concetto di interazione a distanza, già incontrato con la legge di gravitazione universale, la necessità del suo superamento e dell’introduzione di interazioni mediate dal campo elettrico, del quale si darà anche una descrizione in termini di energia e potenziale, e dal campo magnetico. Lo studente completerà lo studio dell’elettromagnetismo con l’induzione elettromagnetica; un’analisi intuitiva dei rapporti fra campi elettrici e magnetici variabili lo porterà a comprendere la natura delle onde elettromagnetiche, i loro effetti e le loro applicazioni nelle varie bande di frequenza. La dimensione sperimentale potrà essere ulteriormente approfondita con attività da svolgersi non solo nel laboratorio didattico della scuola, ma anche presso laboratori di Università ed enti di ricerca, aderendo a progetti di orientamento. E’ auspicabile che lo studente possa affrontare percorsi di fisica del XX secolo, relativi al microcosmo e/o al macrocosmo, accostando le problematiche che storicamente hanno portato ai nuovi concetti di spazio e tempo, massa e energia. Alla professionalità del docente si deve intendere affidata la responsabilità di declinare in modo coerente alla tipologia del Liceo in cui opera, i percorsi di cui si sono indicate le tappe concettuali essenziali. 34 OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO QUADRO RIASSUNTIVO Secondo biennio Quinto anno Acquisizione del linguaggio della fisica per modellizzare situazioni reali Equilibrio dei corpi e dei fluidi Cinematica e dinamica Conservazione dell’energia meccanica e della quantità di moto Gravitazione Fenomeni termici, leggi dei gas e loro trasformazioni, principi della termodinamica Ottica geometrica e ottica ondulatoria Campo elettrico e magnetico Induzione, campi variabili e onde elettromagnetiche Approfondimenti su percorsi di fisica moderna:microcosmo e macrocosmo, spazio e tempo, massa ed energia. VERIFICA E VALUTAZIONE DELL’”APPRENDIMENTO”/”COMPRENSIONE”. Che cos’è la comprensione? Per chiarire alcuni aspetti fondamentali della verifica e della valutazione del processo di apprendimento /comprensione degli studenti (aspetti che inevitabilmente coinvolgono lo spirito con cui i docenti intendono operare) si legga questo passo tratto da un lavoro di David Perkins (1998). “Che cos’è la comprensione? Quando gli studenti comprendono di aver raggiunto qualcosa? Tutti vogliono che gli studenti escano da scuola o da altre esperienze di apprendimento con un buon repertorio di conoscenze, di abilità ben sviluppate e con una comprensione del significato, del valore e dell’uso di ciò che hanno studiato. Pertanto è importante chiedersi quale concezione di conoscenza, di abilità e di comprensione sottostia a ciò che accade nelle classi fra gli insegnanti e gli studenti per favorire il conseguimento di questo obbiettivo. E’ facile rispondere con rapidità quando si tratta di dire cosa intendiamo per conoscenza e abilità. Conoscere significa avere una informazione prontamente disponibile. Ci sentiamo sicuri che lo studente possiede una conoscenza quando lo studente può riprodurla nel momento in cui gli viene richiesta. Lo studente può dirci che cosa fece Magellano, dove sta il Pakistan, che cosa è stata la Magna Carta, qual è la prima legge del movimento di Newton. E , se la conoscenza è un’informazione prontamente disponibile, le abilità sono prestazioni di routine prontamente disponibili. Scopriamo che le abilità sono presenti nel momento in cui sono sollecitate. Ma la comprensione appare come qualche cosa di più sottile. Certamente non si riduce a semplice conoscenza. Comprendere che cosa ha fatto Magellano o qual è la prima legge di Newton significa indicare più del mero riprodurre l’informazione. Comprendere è anche più di un’abilità di routine ben automatizzata. Lo studente che con abilità risolve problemi di fisica o tratta per iscritto un argomento, può non comprendere molto di fisica, dello scrivere o di ciò che sta scrivendo. Mentre la conoscenza e l’abilità 35 possono essere trasferite come informazioni e prestazioni di routine prontamente disponibili, la comprensione si scosta da questi semplici standard. Pertanto, che cos’è comprendere? In una frase, comprendere è l’abilità di pensare e di agire con flessibilità usando ciò che si conosce. Per dirlo in altro modo: la comprensione di un argomento è la “ capacità flessibile di una prestazione” con una sottolineatura per la parola”flessibilità”. Stabilito questo, apprendere per la comprensione è come apprendere una prestazione flessibile – più come apprendere a improvvisare jazz o tenere una buona conversazione o scalare una roccia che non apprendere la tavola pitagorica o le date dei presidenti o che F = m a. Apprendere fatti può essere uno sfondo cruciale dell’apprendere per comprendere, ma apprendere fatti non è apprendere per comprendere … “Che cos’è comprendere” è una questione complicata. Ma in termini pratici le persone non sono così disorientate. La vera comprensione si coglie quando è presente. Gli insegnanti e la maggior parte di noi sembriamo condividere una buona intuizione di come misurare la comprensione. Si chiede agli allievi non solo di conoscere, ma di pensare con ciò che conoscono3. I sei aspetti di una comprensione significativa. Seguendo Grant Wiggins e Jay McTighe4, rispetto a una definizione generica e approssimativa di “apprendimento” o di “comprensione profonda”, individuiamo e descriviamo sei aspetti di quella che possiamo con gli autori citati chiamare “comprensione significativa”, che considero il fondamentale obbiettivo del nostro lavoro. Questi aspetti sono: “spiegare”, “interpretare”, “applicare”, “prospettiva”, “empatia”, “autoconoscenza”. In altre parole, quando noi comprendiamo veramente, siamo in grado di: Spiegare: offrire resoconti esaustivi e giustificati di fenomeni, fatti e dati; Interpretare: raccontare storie significative, offrire traduzioni appropriate, fornire una significativa dimensione storica o personale a idee ed eventi e renderla personale o accessibile attraverso immagini, aneddoti, analogie e modelli; Applicare: usare efficacemente e adattare ciò che sappiamo a una diversità di contesti; Avere prospettiva: vedere e sentire punti di vista attraverso occhi e orecchi critici; vedere il quadro generale; 3 David Perkins (1998) What is understanding. In M.S.Wiske (Ed.), Teaching for understanding. San Francisco. 4 Grant Wiggins e Jay McTighe(2004) Fare progettazione, Las -Roma 36 Empatizzare: trovare valore in ciò che altri possono considerare strano, estraneo o non plausibile; percepire in modo sensibile a partire da precedenti esperienze dirette; Avere autoconoscenza: percepire lo stile personale, i pregiudizi, le proiezioni e gli abiti mentali che plasmano, pervadono, ma anche compromettono la nostra comprensione. Siamo consapevoli che ciò che non comprendiamo e del perché è così difficile comprendere. I sei aspetti sono diversi, ma collegati nello stesso modo in cui si usano criteri diversi per giudicare la qualità di una prestazione. Gli aspetti riflettono le diverse connotazioni del termine comprensione e comunque, una comprensione completa e matura implica tutti e sei i tipi di comprensione. Di seguito si forniscono alcune domande che potrebbero aiutare alunni e genitori ad addentrarsi nella “comprensione” e, nel caso in esame, nei criteri di valutazione della comprensione degli alunni che ci proponiamo di utilizzare e che, prima di tutto, gli alunni stessi dovrebbero utilizzare come guida alla autovalutazione delle loro prestazioni. Spiegazione Perché è così? Cosa spiega questi eventi?, Che cosa giustifica tale effetto? Come possiamo provarlo?A che cosa si collega? Come funziona? Che cosa è implicato? Interpretazione Che cosa significa? Perché è importante? E con ciò? Che cosa illustra o illumina nell’esperienza umana?In che modo a che fare con me? Che cosa ha senso? Applicazione Dove posso usare queste conoscenze, questa abilità o questo processo?In quali modi le persone applicano questa comprensione nel mondo fuori della scuola? Come dovrei modificare il mio modo di pensare d i agire per rispondere alle esigenze di questa particolare situazione? Prospettiva Da quale punto di vista? Da quale angolatura? Che cosa c’è di supposto o di implicito che necessita di essere considerato e reso esplicito? Che cosa è giustificato o attestato? E’ ragionevole? Quali sono i punti di forza e di debolezza di questa idea? E’ plausibile? Quali sono i suoi limiti? E allora? 37 Empatia Come sembra a te? Cosa vedono che io non vedo? Cosa ho bisogno di sperimentare se voglio comprendere? Che cosa il docente, l’artista o l’attore vede e sente e che vuole farmi percepire e vedere? Autoconoscenza Come il mio io plasma le mie opinioni? Quali sono i limiti della mia comprensione? Quali sono i miei punti deboli? Che cosa tendo a comprendere erroneamente a causa di pregiudizi, abitudini e stili mentali? Nel raccogliere le evidenze di una comprensione profonda pertanto si terrà conto di una varietà equilibrata di strumenti e metodi di accertamento e valutazione: controlli informali della comprensione, osservazione/dialogo,questionari/test, questioni accademiche (domande aperte, quesiti), risoluzione di problemi, compiti di prestazione/progetti. Lo schema seguente le illustra. Tipologie di accertamento 5. Controlli della comprensione. Domande orali, osservazioni e dialoghi informali 6. Item di questionari e test Si tratta di domande semplici e focalizzate sul contenuto. Esse vanno ad accertare informazioni fattuali, concetti e abilità isolate. Usano il formato della risposta breve o selezionata. 7. Domande Si tratta di domande aperte, quesiti o problemi che richiedono allo studente di pensare criticamente e non solo di richiamare informazioni e successivamente, di preparare una risposta, un prodotto o una prestazione. Richiedono di formulare le risposte in condizione di compito in classe. Non c’è spesso una risposta unica e migliore, una strategia migliore per risolvere problemi, richiedono lo sviluppo di una strategia, spiegazione, giustificazione dei metodi adottati. 8. Compiti di prestazione (esperienze di laboratorio) e progetti. Presentano un contesto reale o simulato che presuppone i limiti, il rumore di fondo, gli incentivi e le opportunità che un adulto potrebbe trovare in una situazione simile. Richiedono normalmente di rivolgersi a un pubblico ben identificato. Possono presentare diversi gradi di complessità. 38 La seguente rubrica mostra come possono venire distinti i diversi livelli di comprensione in Fisica LIVELLO DESCRIZIONE VOTO (espresso in decimi) Mostra una comprensione raffinata dei contenuti disciplinari I concetti, le evidenze, i ragionamenti, le precisazioni fatte, le questioni poste o i metodi usati sono intuitivi e penetranti e superano nettamente la comprensione della materia che generalmente si riscontra a questo livello di esperienza. Coglie l’essenza dell’idea o del problema e applica i più efficaci strumenti per risolverlo. Il lavoro eseguito con cura, indica che lo studente è in grado di effettuare distinzioni sottili e di collegare una particolare sfida a principi più importanti, complessi o ampi. 10 Mostra una comprensione matura dei contenuti disciplinari I concetti, le evidenze, i ragionamenti, le precisazioni fatte, le questioni poste o i metodi usati sono avanzati e significativi. Coglie l’essenza dell’idea o del problema e applica efficaci strumenti per affrontarlo o risolverlo. Lo studente compie, quando necessario, importanti distinzioni e precisazioni. Realizza prestazioni con competenza e abilità, accuratezza eseguendo significativi collegamenti con principi e teorie. 9 Mostra una buona comprensione dei contenuti disciplinari I concetti, le evidenze, i ragionamenti, le precisazioni fatte, le questioni poste o i metodi usati sono a un livello avanzato di difficoltà e di efficacia. Inquadra adeguatamente i contenuti per questo grado di esperienza. Ci possono essere limiti alla comprensione, oppure una certa ingenuità o un’eccessiva loquacità nelle risposte, ma non si evidenziano fraintendimenti o comprensioni errate, oppure aspetti del lavoro eccessivamente semplicistici. Realizza prestazioni con adeguata competenza, eseguendo collegamenti con principi e teorie. 8 Mostra una adeguata comprensione dei contenuti disciplinari Il lavoro rivela controllo delle conoscenze, dei concetti o dei metodi che gli consentono di risolvere il problema al livello di difficoltà designato. Evidenzia minore sottigliezza/ discriminazione/sfumatura di significati rispetto a un lavoro più raffinato e ci possono essere delle evidenze di una certa comprensione errata di alcune idee chiave. Anche se il lavoro sortisce risposte corrette, tuttavia approccio/concetti/ metodi usati sono più semplicistici di quello che ci si aspetterebbe a questo livello di esperienza 7 Mostra una comprensione ingenua o limitata delle idee e delle questioni implicate Vengono usate semplici regole/formule/approcci/concetti, laddove il lavoro ne richiede di più raffinati, che sono disponibili dagli apprendimenti e dalle esperienze pregressi. Idee, esperienze importanti possono essere fraintese o applicate erroneamente. Anche se il lavoro dello studente può considerarsi adeguato per affrontare tutti o la maggior parte degli aspetti del problema, tuttavia i concetti e i metodi utilizzati sono ancora semplicistici. 6 Livello di sufficienza Non mostra una chiara comprensione delle idee sottese e delle questioni implicate nel problema Utilizza o applica una conoscenza del problema inappropriata o inadeguata. Il resoconto e l’analisi delle esperienze sono semplicistiche. 5 Non mostra comprensione delle idee sottese e delle questioni implicate nel problema Non sa cogliere gli elementi costitutivi di un insieme anche non molto complesso. Non sa applicare anche a singoli casi semplici principi, regole, metodi. Se talvolta giustifica le scelte operate si esprime in maniera impropria e molto scorretta 4 Evidenze insufficienti nella risposta. Non sono presenti evidenze sufficienti nella risposta per valutare le conoscenze del contenuto disciplinare implicato in questo problema da parte dello studente. In questi casi vi è un mancato completamento del lavoro. 3 o inferiore 39 Criteri utilizzati nella valutazione Questo insieme di criteri di prestazione è utilizzato dai docenti del dipartimento nella valutazione per misurare la risoluzione dei problemi di fisica. I compiti sono analizzati utilizzando le stesse guide generiche di analisi. Le stesse guide sono utilizzate per la valutazione delle prestazioni nelle interrogazioni orali degli alunni. Il punteggio è attribuito in DECIMI Conoscenza Saper applicare e/o risolvere (Capacità) Espressione PUNTEGGIO Nessuna Non sa applicare ai singoli casi principi, regole, metodi. Non sa cogliere gli elementi costitutivi di un insieme complesso e non sa organizzare le singole parti in un tutto Frammentaria e superficiale Completa ma non approfondita Applica erroneamente ai singoli casi principi, regole, metodi. apprezzare Coglie solo parzialmente gli elementi costitutivi di un insieme e organizza in modo parziale e impreciso le singole parti in un tutto Applica ai singoli Affronta casi complessi problemi con la principi, regole e Applica ai singoli propria metodi. casi principi, capacità di maniera del tutto regole, metodi. astrazione . Coglie gli Coglie gli elementi Coglie gli elementi costitutivi di un elementi costitutivi di un insieme e costitutivi di un insieme in modo organizza non approfondito autonomamente insieme in modo le singole parti in approfondito un tutto Si esprime in maniera impropria e molto scorretta Si esprime in maniera scorretta, imprecisa e frammentaria con un discorso non sempre coerente 2-3 4-5 Completa e approfondita Si esprime in Si esprime in maniera maniera semplice appropriata e e coerente, ma corretta con nel complesso discorso coerente corretta e organico 6 7-8 Completa, ampliata e approfondita Si esprime in maniera appropriata, corretta e ricca Con coerenza e organicità 9-10 40 TEMI E CONTENUTI Terzo anno 1 La misura delle grandezze Le grandezze fondamentali e le unità di misura Le cifre significative e la notazione scientifica Errori e incertezze nelle misure L’errore casuale e valori medi Errore percentuale e le misure indirette 2 L’analisi dei dati sperimentali La raccolta e la rappresentazione dei dati Relazioni fra grandezze Leggi fisiche La relazione tra massa e volume di una sostanza 3 La misura della posizione dello spostamento Vettori posizione e spostamento I vettori Somma e differenza di vettori 4 Le forze Le forze e la loro misura Composizione e scomposizione delle forze Forze di attrito 5 Equilibrio dei corpi solidi Equilibrio di un punto materiale La rotazione di un corpo rigido Equilibrio di un corpo rigido Il baricentro Macchine semplici 6 Equilibrio dei fluidi La pressione e la legge di Stevin La pressione sulle pareti di un recipiente e il principio di Pascal La forza di Archimede La pressione nei gas e nell’atmosfera 7 Il moto rettilineo Sistemi di riferimento e moto La legge oraria di un moto rettilineo 41 La velocità Il moto rettilineo uniforme L’accelerazione Il moto uniformemente accelerato La legge oraria del moto uniformemente accelerato 8 Moti nel piano Il vettore velocità Il moto circolare Il moto circolare uniforme L’accelerazione nel moto circolare Il moto armonico 9 I principi della dinamica Il primo principio della dinamica Il secondo principio della dinamica Il terzo principio della dinamica La forza gravitazionale Forza peso, massa gravitazionale e massa inerziale Forze elastiche e oscillazioni Forze apparenti 10 Gravitazione La forza di gravitazione Il moto dei pianeti e dei satelliti e di altri corpi celesti 11 Leggi di conservazione Il lavoro e la potenza L’energia cinetica La conservazione dell’energia meccanica L’energia potenziale elastica Le forze dissipative Conservazione della quantità di moto Gli urti La rotazione dei corpi rigidi La conservazione del momento angolare. 42 TEMI E CONTENUTI Quarto anno 1 Il moto dei fluidi La conservazione della portata L’equazione di Bernoulli 2 Onde meccaniche suono Le onde meccaniche Fenomeni dei moti ondosi Il suono Fenomeni sonori 3 La temperatura La struttura della materia La temperatura e la dilatazione dei corpi 4 Le leggi dei gas Le trasformazioni dei gas L’equazione di stato dei gas Pressione, temperatura e moto molecolare 5 Calore e lavoro Il calore come energia trasferita La propagazione del calore Transizioni di fase e calore latente Il lavoro fatto dai gas Il primo principio della termodinamica Il secondo principio della termodinamica Conseguenze del secondo principio della termodinamica Macchine termiche 6 Elettricità statica Fenomeni elettrostatici La carica elettrica La legge di Coulomb e la costante dielettrica Il campo elettrico Il potenziale elettrico La pila La capacità di un condensatore 43 7 La corrente elettrica La corrente elettrica nei solidi La prima legge di Ohm La seconda legge di Ohm La potenza elettrica e l’effetto Joule Correnti elettriche nei liquidi e nei gas 8 Circuiti in corrente continua La resistenza nei circuiti elettrici Resistenze in serie Resistenze in parallelo La resistenza interna 44 TEMI E CONTENUTI Quinto anno 1 Proprietà magnetiche Il campo magnetico della materia Campi magnetici prodotti da correnti Interazioni tra campo magnetico e correnti elettriche Origine microscopica del magnetismo Proprietà magnetiche della materia 2 Induzione elettromagnetica Il flusso del campo magnetico La legge di Faraday L’induttanza e l’autoinduzione La corrente alternata Il trasformatore I circuiti in corrente alternata Le onde elettromagnetiche Onde elettromagnetiche nella materia 3 Ottica geometrica La propagazione della luce La riflessione della luce Gli specchi La velocità della luce e la rifrazione Le lenti sottili La formula delle lenti sottili L’occhio umano e la vista 4 Approfondimenti su percorsi di fisica moderna Microcosmo e macrocosmo, spazio e tempo massa ed energia 45