Esecutivo News 50:Layout 1 16/05/12 16.12 Pagina 1 ANNO XII - n° 50 - GIUGNO 2012 ORGANO UFFICIALE DELL’ALBO DEI COSTRUTTORI QUALIFICATI DI IMPIANTI ELETTRICI PERIODICO DI INFORMAZIONE E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE EDITO DALL’ALBIQUAL ALBIQUAL: Via Saccardo, 9 - 20134 Milano - Telefono +39 02.21597236 - Fax +39 02. 21597249 E-mail: [email protected] - Internet: www.albiqual.it - Direttore Responsabile: Dott. Ing. Massimo Cazzaniga Registrazione del Tribunale di Milano n° 155 del 13-03-2002 - Stampa: Mastergraph S.p.A. Milano DAL 1° AL 5° LIBRO ATTRAVERSO LA TECNICA IMPIANTISTICA Durante Meneguzzo Vice Presidente Albiqual già siamo al 5°! Non è stata un’avventura ma una realtà necessaria a scaricare tutte le nozioni accumulate in decine di anni di lavoro ed a rendere ai nostri associati ciò che altri hanno generosamente, tramite scritti, trasmesso. Certamente il tutto è stato aggiornato al E momento della stampa ma nel frattempo altri aggiornamenti delle norme sono stati elaborati ed, per completamento, anche ad essi bisogna fare riferimento. E’ evidente che tutta la collana ha abbracciato una minima parte dello scibile impiantistico in quanto i prodotti che utilizziamo vengono scelti per le loro caratteristiche ed a noi la giusta collocazione pur essendo plurimo il loro utilizzo. Giusto sarebbe espandere la nostra cultura in altri importantissimi settori quali i più moderni (domotica, fotovoltaico, eolico, macchine elettriche e tutte le altre fonti di energia alternative) ma altro vi è: basta pensare agli impianti di illuminazione con tutte le loro regolazioni, agli impianti di distribuzione di forza motrice, agli impianti dati, agli impianti elettrici relativi a quelli di condizionamento. Certo è ottima cosa se un giorno si potesse dire che Albiqual ha assolto ad uno dei suoi compiti statutari non solo tramite riunioni nelle quali vengono spiegate le tecniche impiantistiche ALL’INTERNO • Novità CEI ma lasciando una traccia consultabile nel tempo. A questo scopo si è pensato, per tutte le riunioni di quest’anno (2012), di chiedere ai relatori di lasciare scritto od altra traccia del detto e spiegato. Ricordiamo che in sede vi sono copie disponibili di tutti i libri emessi a costi da convenire secondo quantità. Albiqual siete Voi: cerchiamo collaborazione!! Un amico prosciugato dal lavoro. Durante Meneguzzo GLI EFFETTI DELLA CORRENTE ELETTRICA ATTRAVERSO IL CORPO UMANO “Per gentile concessione del CEI “Al fine di prestare sempre la massima attenzione nei nostri lavori. L’elettricità può essere letale, quando non lo è, è stata benevola. E’ parte integrante della istruzione e formazione del DL 81/08.” Durante Meneguzzo l corpo umano è composto in gran parte di acqua, ricca di ioni; considerato dal un punto vista elettrico, è quindi un discreto conduttore. La fisiologia umana, inoltre, prevede un’intensa attività elettrica, che governa il funzionamento dei muscoli, compreso il muscolo più importante, il cuore. I livelli di tensione che caratterizzano quest’attivi- I tratto dal numero CEI Magazine Marzo/Aprile 2012” tà sono dell’ordine di decine di millivolt (potenziali d’azione). La presenza di correnti esogene altera la normale attività biologica e possono produrre effetti anche letali. I fenomeni conseguenti al passaggio di corrente elettrica sono principalmente 4: • tetanizzazione • arresto respiratorio • fibrillazione ventricolare • ustioni. La tetanizzazione è la conseguenza dell’azione della corrente elettrica di origine esterna sulle fibre nervose: tale disturbo esterno causa l’invio ai muscoli di stimoli molto più intensi di quelli provenienti dal sistema nervoso centrale, provocando una forte contrazione dei muscoli interessati. In corrente alternata gli stimoli ripetuti hanno l’effetto di sommarsi, fino a produrre una contrazione completa. Teoricamente la tetanizzazione non ha inevitabilmente esiti letali; tuttavia la contrazione involontaria dei muscoli può far sì che la presa rimanga salda, impedendo il distacco dalla parte in tensione ovvero dalla causa che determina il passaggio di corrente. I valori della corrente che possono provocare la tetanizzazione dipendono dal volume di muscoli interessati, dal tipo di nervi e dalle parti del cervello influenzate dalla corrente. La soglia di rilascio è definita come il massimo valore di corrente per il quale è ancora possibile per la persona, seppure con sforzo, il lasciare la presa. La soglia di rilascio dipende da diversi parametri la superficie di contatto, la forma e la dimensione degli elettrodi ed anche dalle caratteristiche fisiologiche dell’individuo. La tetanizzazione, per certi versi, non esiste in corrente continua; il sistema nervoso e muscolare si adegua in breve tempo al passaggio di una corrente che non varia nel tempo e non si hanno quindi contrazioni se non al momento del contatto e a quello del rilascio in cui si hanno contraSegue a pag. 2 ALBIQUAL NEWS N° 50 GIUGNO 2012 1 Esecutivo News 50:Layout 1 16/05/12 16.12 Pagina 2 Segue da pag. 1 - GLI EFFETTI DELLA CORRENTE ELETTRICA ATTRAVERSO IL CORPO UMANO zioni di dolore simili a crampi muscolari. A differenza della corrente alternata, in corrente continua non esiste quindi una soglia di rilascio definibile. La corrente alternata è più pericolosa di quella continua, da questo punto di vista. L’arresto respiratorio è un fenomeno di tetanizzazione che provoca il blocco del sistema respiratorio. In questi casi, dopo aver rimosso la causa elettrica, se l’arresto non dura più di 3-4 minuti è possibile salvare la persona mediante l’immediata applicazione della respirazione artificiale (bocca a bocca). La fibrillazione ventricolare è l’attivarsi di una attività cardiaca fatta di contrazioni caotiche, dovuta alla presenza della corrente di origine esterna, che porta il muscolo cardiaco a non compiere più la sua funzione. Il fenomeno è pericolosissimo: porta rapidamente alla morte; la persona può essere salvata solo se la normale attività cardiaca viene ripristinata, prima che sopraggiunga la morte, fornendo al cuore una violenta scarica elettrica, opportunamente dosata, mediante un defibrillatore. La fibrillazione ventricolare costituisce la causa principale di morte dovuta alla corrente elettrica. Se tetanizzazione, arresto respiratorio e fibrillazione ventricolare rispondono ad un unico meccanismo di azione (la contrazione involontaria, disordinata e inefficace di muscoli), non è questo l’unico effetto del passaggio della corrente elettrica nel corpo umano. Le ustioni sono un altro effetto del passaggio della corrente elettrica nel corpo umano e sono una diretta conseguenza dell’effetto Joule. Solitamente sono localizzate nella zona in cui è avvenuto il contatto, dove lasciano il cosiddetto marchio elettrico, ma possono provocare anche danni interni. Sono causa di morte soprattutto alle alte tensioni, dove i loro effetti sono predominanti rispetto agli altri. In particolare modo sono pericolose per i danni che possono provocare internamente all’organismo: distruzione di tessuti, rottura di capillari con emorragie interne. Una delle morti più frequenti dopo la folgorazione è per insufficienza renale. La pericolosità della corrente elettrica dipende dal tipo di corrente (alternata o continua), per la corrente alternata dalla frequenza (frequenze basse sono più pericolose di frequenze alte), dal tempo e dal suo percorso (la corrente nel corpo umano ha sempre un punto di ingresso e uno di uscita generalmente mano-piede o piedepiede, ma anche mano destra – piede sinistro oppure mano destra piede destro. Il corpo umano si presenta come un’impedenza capacitiva. La sua resistenza convenzionale è dell’ordine dei 1000 Ω, per esempio tra mano e piede. Esiste quindi una relazione tra tensione applicata e corrente fluente nel corpo, anche se il parametro resistenza o impedenza non è valutabile con grande accuratezza. Solitamente si cerca di quantificare il rischio dovuto alla corrente elettrica costruendo una curva di pericolosità della corrente stessa al variare dell’intensità e del tempo di applicazione. Si è cioè valutato che determinati valori di corrente, applicati per un certo tempo, si rivelano pericolosi perché portano alla fibrillazione ventricola- re o anche ad arresto respiratorio o danni di organi interni per ustione. Come detto, la corrente elettrica, per provocare danni, ha bisogno però di permanere per un certo tempo sulle cellule del corpo umano, o meglio: è tanto più pericolosa quanto più a lungo permane. Per questo la corrente in alta frequenza è meno pericolosa di quella in bassa frequenza, in quanto in alta frequenza agisce come una sequenza di impulsi molto brevi. Contatti diretti e indiretti Gli shock elettrici sono dovuti a due categorie di eventi: i contatti diretti e i contatti indiretti. Si tratta, in entrambi i casi, di contatto del corpo umano con parti in tensione. Il contatto si dice diretto se avviene con una parte dell’impianto normalmente in tensione, che diventa accessibile per una causa accidentale (per esempio: rottura dell’isolamento) oppure che normalmente è accessibile (come i conduttori delle linee aeree) e verso di essa la persona non ha preso le necessarie precauzioni. Il contatto si dice invece indiretto se avviene con una parte dell’impianto che normalmente non deve essere in tensione, ma che lo diventa in seguito ad un guasto dell’isolamento (per esempio, il contatto con la carcassa metallica di un apparecchio elettrico con un guasto interno nell’isolamento). La parte metallica che, in condizioni normali, non è in tensione ma che lo diventa in seguito a guasto prende il nome di massa. La Norma CEI 64-18 Come illustrato in precedenza gli effetti del passaggio della corrente elet- trica nel corpo umano dipendono da vari fattori e, soprattutto, non sono uguali da individuo ad individuo, ma distribuiti statisticamente. L’individuazione quindi di una soglia di pericolosità è dunque un esercizio convenzionale che deve però essere svolto. La Norma che fornisce una guida di base sugli effetti della corrente elettrica sugli esseri umani e sugli animali domestici, è la Norma CEI 64-18. Questa norma è il recepimento di una Specifica Tecnica internazionale (IEC TS 60479-1) e costituisce il riferimento per definire la pericolosità della corrente elettrica e per riferire le prestazioni di sicurezza elettrica. La Norma CEI 6418 è la base sulla quale il Comitato Tecnico 64 ha definito i requisiti di protezione contro la lo shock elettrico. Esistono tuttavia altri aspetti che devono essere tenuti in considerazione, come la probabilità che si verifichino guasti o contatti con parti in tensione o difettose, il rapporto tra la tensione di contatto e la tensione totale, l’esperienza acquisita, gli aspetti tecnici ed economici. Questi parametri devono essere considerati con attenzione nel definire i requisiti di sicurezza, per esempio le caratteristiche del funzionamento dei dispositivi di protezione per gli impianti elettrici. La Norma CEI 64-18 si applica alla soglia di fibrillazione ventricolare che costituisce la causa principale di morte dovuta alla corrente elettrica. L’analisi dei risultati delle ricerche recenti sulla fisiologia cardiaca e sulla soglia di fibrillazione, considerati congiuntamente, hanno reso possibile una migliore valutazione dell’influenza dei Segue a pag. 3 ALBIQUAL NEWS N° 50 GIUGNO 2012 2 Esecutivo News 50:Layout 1 16/05/12 16.12 Pagina 3 NUOVE NORME CEI EN 61439-1 E 2 PER QUADRI BT Dott. Ing. Luca Grassi ALBIQUAL ono state pubblicate le nuove edizioni armonizzate delle prime due parti della serie di Norme EN 61439 per la sicurezza dei quadri di bassa tensione. CEI EN 61439-1 (CEI 17113) Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) Parte 1: Regole generali. CEI EN 61439-2 (CEI 17- S 114) Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) - Parte 2: Quadri di potenza. Le norme aggiornano e sostituiscono le precedenti edizioni del 2010. La Norma CEI EN 61439-1 (CEI 17113) ha lo scopo di armonizzare, per quanto possibile, tutte le regole e le prescrizioni di natura generale applicabili alle apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) per ottenere una uniformità di prescrizioni e di verifiche. Essa tratta le definizioni e stabilisce le condizioni di servizio, le prescrizioni di costruzione, le caratteristi- che tecniche e le prescrizioni di verifica dei quadri BT. Si applica a tutti i quadri, in un singolo esemplare o completamente standardizzati e costruiti in grande serie. Rispetto all’edizione precedente, la Norma comprende le seguenti modifiche tecniche: revisione delle condizioni di esercizio; numerosi cambiamenti che riguardano i metodi di verifica; nuovo Allegato O con la guida sulla verifica della sovratemperatura; nuovo Allegato P con un metodo di verifica della tenuta al cortocircuito (integrazione del contenuto della CEI 17-52). La Norma CEI EN 61439-2 (CEI 17-114), da leggersi congiuntamente alla Parte 1, definisce le prescri- zioni specifiche delle apparecchiature di protezione e di manovra di potenza (quadri di potenza) la cui tensione nominale non è superiore a 1000 V in corrente alternata o 1500 V in corrente continua. Rispetto all’edizione precedente, la Norma comprende i seguenti cambiamenti tecnici significativi: chiarimento del campo di applicazione; revisione delle prescrizioni per le parti rimovibili ed estraibili; revisione della prova di impatto meccanico; revisione della tabella con gli accordi costruttore / utilizzatore come riflesso delle verifiche e delle prescrizioni modificate. NUOVA GUIDA CEI 315-4 “GUIDA ALL’EFFICIENZA ENERGETICA DEGLI IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA: ASPETTI GENERALI” illuminazione pubblica rappresenta uno dei principali usi finali dell’energia elettrica; i dati aggiornati al 2010 mostrano un consumo totale di 6,4 TWh (fonte Terna), in aumento rispetto all’anno precedente (+0,8%). Un’accurata progettazione, interventi mirati sui singoli componenti e l’impiego di sistemi di regolazione e controllo permettono di migliorare l’efficienza energetica di questi impianti L’ riducendone, di conseguenza, i costi di esercizio. Il tema della riduzione dei consumi energetici degli impianti di illuminazione pubblica è stato affrontato dal CEI con la Guida CEI 315-4 “Guida all'efficienza energetica degli impianti di illuminazione pubblica: aspetti generali”. Il Comitato Tecnico 315 “Efficienza Energetica” ha voluto offrire un primo contributo, raccogliendo in questa Guida la sintesi degli studi, dei pro- getti di ricerca degli esperti che hanno partecipato a questo progetto, riassumendo una serie di raccomandazioni e di indicazioni che costituiscono il presupposto per il miglioramento dell’efficienza energetica degli impianti di illuminazione pubblica. La Guida CEI 315-4 presenta infatti un quadro di sintesi dei principali provvedimenti che possono essere adottati per la progettazione di interventi su impianti di illuminazione pubblica per migliorarne l’efficienza energetica e si rivolge a tutti coloro che, anche se non specialisti del settore, operano sui sistemi di illuminazione di spazi pubblici quali strade, piazze, percorsi ciclo-pedonali, aree a verde variamente attrezzate, parcheggi ecc. Le indicazioni proposte dalla Guida sono applicabili sia per la progettazione di nuovi impianti sia per gli interventi di ammodernamento di quelli esistenti. Segue da pag. 2 - GLI EFFETTI DELLA CORRENTE ELETTRICA ATTRAVERSO IL CORPO UMANO parametri fisici principali e, in modo particolare, della durata del passaggio di corrente. È bene sottolineare che i dati riportati nella Norma CEI 64-18 si riferiscono principalmente ad esperimenti effettuati su animali ed ad informazioni disponibili rilevate da osservazioni cliniche; solo una piccola parte di esperimenti con correnti elettriche di breve durata è stata effettuata, evidentemente, su esseri umani viventi. Questi dati sono con- siderati sufficientemente importanti da giustificare una pubblicazione internazionale che serve come guida per altri comitati IEC e per qualunque Paese che abbia la necessità di tali informazioni. Sulla base dell’esperienza maturata i valori indicati sono così prudenziali che la Norma si applica alle persone in normali condizioni fisiologiche, compresi i bambini, indipendentemente dalla loro età e dal loro peso. Soglie di pericolosità della corrente È la corrente elettrica che provoca il danno (generalmente fibrillazione ventricolare, ustione) ma è la tensione che determina il passaggio della corrente nel corpo umano. Tensione e corrente sono quindi in rapporto di causa ed effetto. Tensione e corrente non sono indipendenti, ma legate fra di loro in rapporto di proporzionalità; data una certa tensione appli- ALBIQUAL NEWS N° 50 GIUGNO 2012 3 cata al corpo umano, la corrente che ne consegue dipende dall’impedenza del corpo umano. Per poter definire i livelli di tensione pericolosa è quindi necessario sapere qual è un valore indicativo dell’impedenza del corpo umano e quali sono i valori di soglia della corrente. Questi sono esattamente i dati che la Norma CEI 6418 fornisce. Continua sul prossimo numero di Albiqual News Esecutivo News 50:Layout 1 16/05/12 16.12 Pagina 4