Orchestra “Valerio Boldi”
in collaborazione con
Schola Cantorum “Ettore Rancati”
Invito
alla musica
Haydn, Händel, Bach:
Stampato da Schola Cantorum “E. Rancati”
giocondità e contemplazione, grazia e passioni
nella grande musica del ‘700
Chiesa Parrocchiale SS. Filippo e Giacomo
Castelleone
sabato 10 ottobre 2009 - ore 21.00
Soprano: Ornella Vecchiarelli
direttore: M° Davide Massimo
Organo: Marco Marasco
direttore: M° Erik Lundberg
Programma
Georg Friederich Händel
Concerto grosso in sol maggiore HWV 319, op. 6/1
A tempo giusto
Allegro
Adagio
Allegro
Allegro
Josef Haydn
Concerto in do maggiore per Organo e Orchestra Hob XVIII:1
Moderato
Largo
Allegro molto
Josef Haydn
Missa brevis Sancti Joannis de Deo Hob XXII:7
per soprano, coro e orchestra
Kyrie (Adagio)
Gloria (Allegro molto)
Credo (Allegro, Adagio, Allegro)
Sanctus (Allegro)
Benedictus (Moderato, Allegro)
Agnus Dei (Adagio)
Johann Sebastian Bach
“Wohl mir, daß ich Jesum habe”
corale dalla Cantata 147
per coro e orchestra
Componimento luminoso, di non frequente esecuzione, il
Concerto in Do maggiore è l’unico concerto scritto
espressamente da Haydn per l’organo, nonostante la scrittura
sia innegabilmente di tipo “clavicembalistico”, data la scarsità
di note tenute e la sovrabbondanza di trilli. Composto nel
1756 (anno della nascita di Mozart; sei anni dopo la morte di
Bach) in occasione dell’ingresso nell’Ordine delle Clarisse di
Therese Keller, già amata da Haydn (che ne sposerà in seguito
la sorella). L’Autore era allora ventiquattrenne.
Händel, musicista “di successo”, celebre in vita in tutta
Europa (molto più di Bach): di lui si disse che “fu autore della
miglior musica italiana, della miglior musica francese, della miglior
musica inglese di qualunque compositore a lui contemporaneo
italiano, francese o inglese”. Il Concerto n. 1 in sol maggiore è
allegro ed animato. Comincia a tempo giusto, “con orgoglio ed
alterigia”, secondo Burney. Noi crediamo, con Celibidache,
che Händel volesse significare che il tempo, in musica, non
può che essere, appunto, “giusto”. Il tempo del cuore, dei
passi, della vita.
La Missa brevis Sancti Joannis de Deo fu scritta da Haydn
nel 1775 per i Barmherzige Brüder (Fratelli della
Misericordia), ad Eisenstadt. Nota anche come “Piccola
Messa per l’organo” per l’estesa parte dell’organo solo nel
Benedictus. Il termine “brevis” va preso alla lettera,
significando la compressione del testo nelle parti lunghe
(Gloria e Credo) con la scrittura contemporanea di sezioni
successive del testo liturgico.
Il celeberrimo (e meraviglioso) Corale è tratto dalla
Cantata 147, composta da Bach per la solennità della
Visitazione (non per Natale come in generale si ritiene).