a cura di Francesco Cirillo PEDIATRIC HEPATOLOGY Le malformazioni vascolari del fegato Hepatic vascular malformations Introduzione Le malformazioni vascolari congenite del fegato sono rare. Possono distinguersi due tipi di anomalie: le comunicazioni tra il sistema portale e il sistema venoso sistemico chiamate “fistole porto-sistemiche congenite” e le comunicazioni tra sistema arterioso epatico e il sistema portale o le vene epatiche chiamate “fistole artero-portali”, che sono molto più rare. Gli emangiomi epatici sono delle neoplasie e non rientrano nella trattazione di questo articolo. Per entrambi i tipi di malformazione, la presentazione clinica è variabile e non specifica. Le tecniche di imaging svolgono un ruolo importante per la precisa diagnosi del tipo di lesione, per la valutazione delle complicanze, per il trattamento e per il follow-up di questi pazienti. Analizzeremo successivamente nel dettaglio le fistole porto-sistemiche congenite e le fistole artero-portali. Le fistole porto-sistemiche congenite Definizione Durante la vita fetale esiste uno shunt porto-sistemico fisiologico, che attraverso il dotto venoso collega sia il ramo di sinistra della vena porta, a livello del recesso di Rex, che la vena cava inferiore nel prolungamento della vena ombelicale. Questa comunicazione fisiologica si chiude durante i primi giorni di vita (al massimo dopo un mese nel prematuro). Oltre questo periodo non vi è più comunicazione porto-sistemica macroscopica fisiologica 1, 2. Le fistole porto-sistemiche congenite sono malformazioni che determinano una comunicazione diretta tra il sistema portale (ramo della vena porta intraepatica, tronco portale, vena splenica o mesenterica superiore o inferiore) e una vena del circolo venoso sistemico (vena cava inferiore, vena renale, vena iliaca, ecc) 3. Bisogna distinguerle dagli shunt porto-sistemici acquisiti secondari all’ipertensione portale. Stéphanie Franchi-Abella1 (foto) Emmanuel Gonzales2 Florent Guérin3 1 Service de radiopédiatrie, Hôpital Bicêtre, Hôpitaux Universitaires ParisSud, Assistance publique Hôpitaux de Paris; 2 Service d’hépatopédiatrie, Hôpital Bicêtre, Hôpitaux Universitaires Paris-Sud, Assistance publique Hôpitaux de Paris; 3 Service de chirurgie pédiatrique, Hôpital Bicêtre, Hôpitaux Universitaires ParisSud, Assistance publique Hôpitaux de Paris Key words Liver • Vascular malformation • Congenital portosystemic shunt • Arterio-venous fistula Abstract Hepatic vascular malformations are rare and can be classified in porto-systemic or arterio-portal shunts. Imaging plays a key role for the diagnosis. Porto-systemic shunts may lead to various complications (neurological, hepatic, cardiopulmonary, ecc) Arterio-portal shunts may lead to portal hypertension. Management varies according to the anatomy, the complications and the team in charge of the patient. Indirizzo per la corrispondenza Stéphanie Franchi-Abella 78 rue du général Leclerc 94278 Le Kremlin-Bicêtre, France E-mail: [email protected] Giorn Gastr Epatol Nutr Ped 2016;VIII:7-13; doi: 10.19208/2282-2453-103 7 S. Franchi-Abella et al. Epidemiologia Queste malformazioni sono rare, con incidenza stimata di 1/30000 nascite, mentre la persistenza dello shunt a lungo termine è stimata a 1/50000 nascite. Tali malformazioni sono più frequentemente associate ad alcune anomalie genetiche, quali la sindrome di Turner, la Trisomia 21 e la sindrome di Noonan. In letteratura sono stati descritti anche rari casi familiari 4, 5. Classificazione Esistono diverse forme anatomiche a seconda della vena d’origine del sistema portale e della vena del circolo sistemico in cui la malformazione termina (Fig. 1) 3. Classicamente si possono distinguere da un lato gli shunts intra-epatici, come gli shunt porto-sovraepatici caratterizzati da una comunicazione di uno o due rami della vena porta con le vene sovraepatiche, e dall’altro gli La persistenza del dotto venoso, quando quest’ultimo ha caratteristiche di tipo malformativo ed è di grosse dimensioni, rappresenta ugualmente una fistola congenita porto-sistemica che, nonostante possa sembrare intraparenchimale con le tecniche radiologiche, è in realtà extra-epatica e di facile accesso chirurgico 6. La frequenza di queste diverse forme anatomiche non è chiaramente stabilita, perché i casi pubblicati sono in genere quelli complicati. Nella nostra serie inedita di 110 pazienti sembra che le fistole porto-sovraepatiche rappresentino circa la metà dei casi. shunts extra-epatici che determinano una comunicazione tra il circolo sistemico e la vena porta a monte della biforcazione portale. Questi shunts extra-epatici possono essere termino-laterali senza possibilità di visualizzare, con le tecniche radiologiche convenzionali, il tronco della vena porta e il sistema portale intraepatico (chiamati in letteratura “Abernethy 1” o agenesia del tronco della vena porta) oppure latero-laterali con tronco della vena porta e sistema portale intraepatico visibile e spesso ipoplasico a valle (chiamati in letteratura “Abernethy 2”). La distinzione fra una malformazione di tipo terminolaterale o latero-laterale può essere fatta talvolta solo dopo un test di occlusione effettuato in radiologia interventistica, nel corso del quale i rami portali ipoplasici diventano visibili, mentre possono non esserlo in ecografia, TC o RM (Fig. 2). Diagnosi La diagnosi prenatale di queste malformazioni è aumentata negli ultimi anni. La fistola può essere isolata o associata ad altre mal- Dotto venoso persistente o dotto di Aranzio Vascolarizzazione normale Fistola porto-epatica Intra-epatica Extra-epatica Termino laterale Abernethy 1 Agenesia del TP Latero laterale Abernethy 2 Latero laterale Abernethy 2 Figura 1. Rappresentazione schematica dei diversi tipi di fistole porto-sistemiche congenite: in blu cielo il sistema portale, in blu scuro le vene sistemiche. 8 PEDIATRIC HEPATOLOGY Le malformazioni vascolari del fegato a B D C E Figura 2. Bambina nata nel 1996. Diagnosi prenatale di anomalia vascolare addominale confermata dopo la nascita come fistola porto-cavale congenita termino laterale (Abernethy 1). Monitoraggio iniziale con evoluzione verso l’encefalopatia portosistemica con ritardo scolastico importante. Decisione di chiudere lo shunt all’età di 12 anni in ragione della recente chiusura con successo di questo tipo di fistola in un nostro paziente e di qualche altro caso riportato in letteratura. A e B) angiografia TC eseguita all’età di 12 anni mostra il canale di comunicazione diretta e integrale della porzione iniziale del tronco portale situata a valle della vena mesenterica superiore (VMS) con la vena cava inferiore (VCI) (freccia nera). C) L’angiografia con la prova di occlusione eseguita prima della chiusura. Un palloncino viene gonfiato nella VCI vicino all’origine dello shunt. L’opacizzazione fatta da un catetere inserito nella VMS mostra un tronco portale ectopico (TPE) che nasce da una vena pancreatica e che alimenta dei rami portali intraepatici molto ipoplasici (BPIH). Questo TPE non era visibile all’ecografia, alla risonanza magnetica e all’ecodoppler. D) La risonanza magnetica in T1 mostra iperintensità dei nuclei pallidi relativa all’encefalopatia porto-sistemica. La chiusura è stata eseguita chirurgicamente in un solo tempo, con la rapida scomparsa dei segni clinici di encefalopatia epatica e dell’iperammoniemia. E) Completa normalizzazione della risonanza magnetica cerebrale 18 mesi dopo la chiusura dello shunt. Questa paziente non ha presentato ipertensione portale dopo più di 8 anni dalla chiusura. formazioni (specialmente cardiache e dell’apparato scheletrico). A volte può essere associata l’agenesia del dotto venoso. Ci può essere una ripercussione cardiaca con cardiomegalia o insufficienza 9 S. Franchi-Abella et al. cardiaca. Le calcificazioni epatiche non sono rare. Al di là del periodo fetale, la diagnosi può essere fortuita o avvenire a causa della insorgenza di complicanze secondarie alla fistola: encefalopatia epatica, anomalie degli esami di laboratorio (alterazioni della funzionalità epatica, alterazioni dell’emostasi, iperammoniemia), presenza di una massa epatica, shunts intra-polmonari, ipertensione polmonare. Fisiopatologia e complicanze L’esistenza di uno shunt portosistemico determina un furto totale o parziale del flusso venoso portale verso il circolo sistemico con, da un lato, “deportalizzazione” del fegato che si arterializza e, dall’altro, trasferimento diretto di sangue mesenterico verso la circolazione sistemica senza un primo passaggio epatico. Non è stata finora stabilita alcuna correlazione tra il tipo di fistola, il grado di “deportalizzazione” e il tipo di complicanze, o il tempo necessario affinché queste ultime si verifichino. Circa 2/3 dei casi riportati in letteratura hanno avuto una o più complicanze. Le complicanze sono varie 4, 5: •anomalie di laboratorio: iperammoniemia, aumento degli acidi biliari, alterazioni della funzionalità epatica e/o dell’emostasi, ipoalbuminemia. Nel neonato possono manifestarsi iperbilirubinemia coniugata, ipoglicemia, ipergalattosemia prolungata; •complicanze cerebrali: l’encefalopatia porto-sistemica è la complicanza più frequentemente riportata negli adulti, con alta frequenza della forma subclinica nei bambini. Sono stati anche riportati casi di sindrome parkinsoniana; •complicanze epatiche: se la deportalizzazione è completa, il fegato è spesso atrofico. In un ter- 10 zo dei casi sono presenti noduli epatici a partire dal terzo mese di età. Di solito si tratta di adenomi epatocellulari, iperplasia nodulare focale o iperplasia nodulare rigenerativa. Tuttavia, sono stati riportati casi di tumore maligno (carcinoma epatocellulare, epatoblastoma, ecc), alcuni di questi tumori si sviluppano in un contesto di fistole gia conosciute con un tumore preesistente; •complicanze cardiache e polmonari: nel feto può verificarsi un sovraccarico o un’insufficienza cardiaca. Non di rado si ritrova un quadro di insufficienza cardiaca nel periodo neonatale. Le manifestazioni più tardive, che possono verificarsi nei primi anni di vita, sono l’ipertensione portale (ipertensione porto-polmonare) e gli shunts artero-venosi polmonari (sindrome epato-polmonare). Ci sono anche casi tardivi di insufficienza cardiaca; •altro: sono stati segnalati sanguinamento gastrointestinale, ematuria, glomerulonefrite da deposito di IgA, malformazioni venose intracerebrali e alterazioni endocrine. La splenomegalia è frequentemente associata nei bambini più grandi, anche in assenza di ipertensione portale. La causa della splenomegalia non è al momento nota. Gli esami da effettuare per la diagnosi delle complicanze delle fistole porto-sistemiche congenite sono riassunte in Tabella I. Trattamento (Fig. 3) Non esiste al momento un consenso unanime circa il trattamento di queste malformazioni. Tuttavia, bisogna innanzitutto immediatamente sottolineare che le fistole porto-sovraepatiche sono le più frequenti e hanno la particolarità di chiudersi spontaneamente, in molti casi entro il primo mese di vita, ma di solito, entro il primo anno di vita. Pertanto è raccomandato un semplice monitoraggio iniziale. Altre forme di fistole porto-sistemiche congenite (dotto venoso e fistole extra-epatiche) non si chiudono spontaneamente nella stragrande maggioranza dei casi. Pertanto i pazienti sono esposti a complicanze potenzialmente gravi o mortali nei primi anni di vita. Diversi lavori scientifici hanno dimostrato la reversibilità della maggior parte delle complicanze dopo la chiusura dello shunt e il ripristino della normale circolazione portale, inoltre non si sono verificate complicazioni durante il follow-up dei pazienti che hanno beneficiato della chiusura dello shunt 7. Al momento di programmare un eventuale trattamento è necessario rispondere a due domande: a) È possibile chiudere la fistola senza causare un’ipertensione portale che, come è noto, si può manifestare soprattutto in caso di comparsa di fistola latero-terminale (Abernethy 1)? b) Dobbiamo aspettare il verificarsi di una complicanza per chiudere la fistola o è conveniente chiudere la fistola per prevenire il verificarsi di complicanze, ripristinando una circolazione portale fisiologica? In letteratura sono riportati diversi casi di chiusura di fistole portosistemiche di tipo Abernethy 1 con riperfusione del fegato attraverso un tronco portale estremamente ipoplasico o ectopico o un cavernoma epatopeto, senza ipertensione portale postoperatoria (Fig. 2). Il trapianto di fegato in questi tipi di fistole, pertanto, non è quasi mai giustificato, pur se ancora proposto da alcune equipe chirurgiche. Altri tipi di fistole possono essere chiuse per via endovascolare o chirurgica a seconda dell’anatomia, in 1 o 2 tempi a seconda della forma e dell’ipertensione portale valutati dal chirurgo durante l’intervento. PEDIATRIC HEPATOLOGY Le malformazioni vascolari del fegato Tabella I. Esami da effettuare al momento della diagnosi di fistola porto-sistemica congenita. Clinici • Pulsossimetria in clino e orto-statismo • Valutazione neuro-psicomotoria e delle abilità scolastiche Esami di laboratorio • • • • • • • • Funzionalità epatica completa Test dell’emostasi Acidi biliari nel siero a digiuno Ammonemia a digiuno e post-prandiale Glicemia a digiuno e post-prandiale Alfa-fetoproteina in caso di massa epatica Albumina sierica, urea, creatinina Proteinuria Indagini strumentali • Eco-doppler dell’addome • TC addominale • Risonanza magnetica del fegato con mezzo di contrasto in presenza di nodulo epatico • Angiografia con test di occlusione se lo shunt è a monte o alla biforcazione portale • Ecocardiografia • Risonanza magnetica cerebrale • La scintigrafia transrettale, se disponibile Esame istologico • Biopsia epatica • Biopsia del nodulo epatico se necessario La questione del trattamento preventivo è più complessa. Infatti attualmente non esiste nessun indice predittivo noto per il verificarsi di complicanze. Di fronte alla gravità delle complicanze (encefalopatia epatica, ipertensione polmonare) e all’impossibilità di prevederne l’insorgenza, la nostra equipe ha scelto di proporre una chiusura preventiva delle fistole per ripristinare la circolazione portale fisiologica e quindi prevenire l’insorgenza di complicanze. Quando la diagnosi dell’esistenza di una fistola extraepatica viene fatta in epoca prenatale, vi può essere un’indicazione alla chiusura nel periodo neonatale al fine di evitare l’ipoplasia funzionale o addirittura la trombosi della vena porta. Negli altri casi, aspettiamo il secondo anno di vita per realizza- re la chiusura dello shunt dopo discussione e concertazione con l’equipe di anestesia e chirurgia. Una biopsia epatica viene eseguita di routine prima della chiusura della fistola per escludere un’eccezionale venopatia obliterante portale, specialmente associata a malformazioni del feto o ad anomalie cromosomiche. La maggior parte delle complicazioni, esclusa l’ipertensione arteriosa polmonare, sono reversibili dopo la chiusura dello shunt. Fistole arterovenose congenite Le fistole artero-venose congenite sono molto rare. Si tratta soprattutto di fistole artero-portali. Esse sono a volte associate con la telangiectasia ereditaria emorragica, la sindrome di Enhler-Danlos e la Trisomia 21. Possono rivelarsi tramite un’ipertensione portale o uno scompenso cardiaco ad alto flusso. La diagnosi viene effettuata per l’esistenza di un’inversione del flusso portale a valle di una comunicazione diretta con un’arteria (spesso contrassegnato da una vasodilatazione locale) e della arterializzazione del flusso portale. La gravità di queste fistole dipende dall’intensità dello shunt e dalla gravità dell’ipertensione portale. L’inversione del flusso portale sarà tanto più estesa quanto più lo shunt è rilevante. Nei casi più gravi, l’inversione del flusso portale può interessare il sistema portale extraepatico. Bisognerebbe innanzitutto fare una valutazione dell’ipertensione portale. Il tipo di trattamento e la sua efficacia dipenderà dalla posizione e dal numero di fistole. Se la fistola è singola il trattamento di scelta è l’embolizzazione attraverso la radiologia interventistica, con un effetto immediato sulla normalizzazione della pressione portale (Fig. 4). In caso di più fistole, se si trovano tutte in un stesso settore del fegato, inaccessibile alla radiologia interventistica, si può ricorrere alla chirurgia. Se le fistole sono diffuse in tutto il fegato, la gestione terapeutica è complicata per l’impossibilità di un’occlusione completa sia attraverso la radiologia interventistica che con la chirurgia. L’obiettivo in questi casi è quello di evitare o limitare l’insorgenza di ipertensione portale occludendo i peduncoli arteriosi. In caso di fallimento può essere preso in considerazione il trapianto di fegato 8. Ringraziamenti Si ringrazia il Dr. Giuseppe Staiti per la rilettura dell’articolo. 11 S. Franchi-Abella et al. Figura 3. Algoritmo diagnostico e terapeutico delle fistole porto-sistemiche congenite (proposta dell’Ospedale Kremlin-Bicêtre, Parigi). Bibliografia 1 2 12 Loberant N, Barak M, Gaitini D, et al. Closure of the ductus venosus in neonates: findings on real-time gray-scale, color-flow doppler, and duplex doppler sonography. AJR Am J Roentgenol 1992;159:1083-5. Loberant N, Herskovits M, Barak M, et al. Closure of the ductus venosus in premature infants: findings on real-time gray-scale, color-flow doppler, and duplex doppler sonography. AJR Am J Roentgenol 1999;172:227-9. 3 Stringer MD. The clinical anatomy of congenital portosystemic venous shunts. Clin Anat 2008; 21:147-57. 4 Bernard O, Franchi-Abella S, Branchereau S, et al. Congenital portosystemic shunts in children: recognition, evaluation, and management. Semin Liver Dis 2012;32:273-87. 5 Sokollik C, Bandsma RH, Gana JC, et al. Congenital portosystemic shunt: characterization of a multisystem disease. J Pediatr Gastroenterol Nutr 2013;56:675-81. 6 Blanc T, Guérin F, Franchi-Abella PEDIATRIC HEPATOLOGY Le malformazioni vascolari del fegato • Le tecniche di imaging hanno un ruolo cruciale nella diagnosi e nel trattamento delle malformazioni vascolari e nella identificazione delle loro complicanze. C a • Le fistole porto-epatiche sono le più comuni e spesso si chiudono spontaneamente entro il primo anno di vita, richiedendo in genere un semplice monitoraggio. • La chiusura delle fistole, comprese le fistole extraepatiche di tipo Abernethy 1, è possibile nella maggior parte dei casi. d b • Bisogna sospettare una Figura 4. Lattante di 4 mesi senza particolari antecedenti. Comparsa da qualche giorno di difficoltà di alimentazione con diarrea a volte ematica, arresto della crescita ponderale e poi perdita di peso. a) L’ecografia iniziale mostra una voluminosa tasca vascolare. L’ecocolor-doppler evidenzia un’inversione del flusso dei rami di destra e di sinistra, della vena porta, del tronco portale, delle vene spleniche e della vena mesenterica superiore con un flusso arterializzato, indicando un’importante ipertensione portale in relazione a una fistola artero-portale (FAP). B) L’angiografia mostra il collegamento diretto tra la sacca aneurismatica dal FAP e i rami portali destro e sinistro. C) L’opacizzazione diretta del ramo destro dell’arteria epatica mostra che quest’ultima rifornisce di sangue la FAP. Diverse spirali vengono inserite nell’arteria per sopprimere la fornitura di sangue arterioso della FAP. D) L’eco-doppler mostra durante l’intervento la trombosi immediata della FAP. La valutazione doppler del sistema portale ha anche dimostrato la normalizzazione immediata dei flussi che ritornano epatopeti. Il bambino è gia clinicamente normale alla fine dell’intervento, con la rapida scomparsa di tutti i segni di ipertensione portale, senza recidive 11 anni dopo l’embolizzazione. S, et al. Congenital portosystemic shunts in children: a new anatomical classification correlated with surgical strategy. Ann Surg 2014;260:188-98. 7 Franchi-Abella S, Branchereau S, Lambert V, et al. Complications of congenital portosystemic shunts in children: therapeutic options and outcomes. J Pediatr Gastroenterol Nutr 2010;51:322-30. 8 Norton SP, Jacobson K, Moroz SP, et al. The congenital intrahepatic arterioportal fistula syndrome: elucidation and proposed classification. J Pediatr Gastroenterol Nutr 2006;43:248-55. fistola congenita portosistemica nel feto in caso di anomalie vascolari intraaddominali, cardiomegalia o insufficienza cardiaca, nel neonato in caso di alterazione dei test di funzionalità epatica o dell’emostasi, di iperammoniemia, di ipergalattosemia, colestasi neonatale, ipoglicemia, encefalopatia epatica, lesioni epatiche, shunt intra-polmonare, ipertensione polmonare. • Le fistole artero-portali sono eccezionali e di solito si manifestano con grave ipertensione portale. Il trattamento endovascolare è auspicabile in caso di forme localizzate. La chirurgia può essere necessaria nelle forme complesse. 13