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Uno dei piú mirabili doni che Rudolf
Steiner ha portato all’uomo, che alla soglia
dei nuovi tempi affronta un mondo che gli si
rivela sempre piú estraneo ed enigmatico,
come tragicamente enigmatica gli appare la
sua stessa anima, è una novella conoscenza
di sé e dell’Universo. Perché queste due conoscenze sono intimamente congiunte nelle
profondità del cuore dell’uomo.
Ma il cuore dell’uomo non è di facile penetrazione. Non lo si penetra con la sentimentalità o con i sogni romantici, ma solo
con un severo lavoro di conoscenza che non
può essere, come molti desidererebbero, improvvisato, episodico e approssimativo. La
conoscenza di sé e quella del Cosmo esigono
un’opera di liberazione del pensiero dai
limiti che obbligano l’uomo al suo oscuro
soffrire.
Non è facile, anche se potrebbe essere semplice – ma può anche rivelarsi molto difficile
ciò che è semplice – attuare quest’opera di
liberazione del pensiero. Tuttavia, solo un tale
pensiero liberato, risorto come da uno stato di catalessi o di morte, può trovare l’accesso al
sacrario del cuore, perché è dal cuore che questo pensiero nasce. Il pensiero del cuore ha
dentro di sé l’Uno-Tutto, quell’Uni-verso che in sé comprende l’anima dell’uomo e il Cosmo,
ambedue manifestazioni dell’Assoluto e dell’Infinito.
Una via per propiziare questa resurrezione del vivente pensiero del cuore, oltre che
quella imprescindibile di una fervida pratica della concentrazione, è la meditazione contemplativa delle immagini della storia cosmica dell’uomo e dell’universo, l’elaborazione
meditativa dei pensieri della Sapienza spirituale che la Scienza dello Spirito offre al nostro
studio non dialettico ma, appunto, meditativo.
Negli ultimi anni del suo magistero terreno, Rudolf Steiner donò generosamente conoscenze che sono squarci su orizzonti illimitati per la medicina e la pedagogia, per l’arte e
la scienza, per la questione sociale e il rinnovamento religioso. Nel campo della scienza, oltre
alla matematica e alla fisica, che in quegli anni attraversavano mutamenti decisivi, egli
rivolse la sua ricerca spirituale all’astronomia e alla cosmologia ad essa collegata. Rudolf
Steiner parlò dell’antica Sapienza Stellare, frutto di una concezione del mondo ormai trascorsa, e della necessità della nascita di una novella Sapienza Stellare.
Cosí come l’uomo manifesta nell’esistere il suo essere come corpo, anima e Spirito, cosí
l’Universo anch’esso manifesta il suo essere nella dimensione corporea, in quella animica e
in quella spirituale. L’astronomia scientifica moderna coglie, secondo numero, peso e misura,
unicamente l’apparire corporeo del mondo, ch’essa concepisce desolatamente come una
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macchina priva di anima e Spirito. L’elemento animico-astrale dell’Universo, che un
tempo veniva studiato dall’antica sapienza astrologica, viene elaborato da una nuova
conoscenza astrale che attinge alla cosmologia della Scienza dello Spirito. La spiritualità,
che pervade l’Universo, il Mondo Spirituale delle Gerarchie Celesti e la loro azione nella storia dell’uomo e dell’Universo, genera a sua volta un’Astrosofia che può restituire
all’uomo la memoria della sua storia cosmica e la conoscenza del suo rapporto con le
Gerarchie.
Astronomia, Astrologia e Astrosofia costituiscono nella Scienza dello Spirito tre momenti importanti, mutuamente connessi, di un’unica conoscenza vivente dell’Universo
e dell’uomo.
Willi Sucher fu un discepolo di Rudolf Steiner che pose come còmpito della propria
vita lo studio e l’approfondimento di questa novella Sapienza Stellare: còmpito scelto
nella sua giovinezza e portato avanti instancabilmente per decenni, sino alla morte. Nei
suoi primi studi Willi Sucher venne guidato da Elisabeth Vreede, alla quale il Dottore
aveva affidato la direzione della Sezione Matematico-Astronomica del Goetheanum,
ma si trovò dopo pochi anni a dover procedere con le sue sole forze per la morte della
Vreede e per la necessità di espatriare dalla Germania.
Emigrò inizialmente in Inghilterra, ove operò nel campo della pedagogia terapeutica.
Durante la Seconda Guerra Mondiale egli venne internato nell’isola di Man ed approfittò di quel periodo di isolamento e inattività esteriore per studiare e approfondire
l’Astrosofia, questo il nome a lui caro, costantemente usato per la novella Sapienza
Stellare.
Appena liberato dal campo d’internamento, cominciò a scrivere il risultato dei suoi
studi e delle sue meditazioni in una serie di Lettere, che poi riunite dettero la nascita al
libro che ora, tradotto da Silvano Mirami, vede la luce a cura della Casa Editrice CambiaMenti. È un libro prezioso, che richiede dedizione e studio, alquanto lontano dalla
vecchia e decadente astrologia, spesso degenerata nella ciarlataneria e nella volgare
commercialità.
Chi voglia approfondire la donazione di Rudolf Steiner sulla storia cosmica dell’uomo, troverà nell’opera di Willi Sucher tesori senza fine. Questo volume fa parte di
una trilogia che la Casa Editrice CambiaMenti promette di editare presto nella sua integrità. Oltre alla trilogia Iside Sophia, che costituisce la base per la comprensione dell’intera Astrosofia, l’Opera di Willi Sucher comprende altri libri per un totale di nove
volumi, che la Casa Editrice CambiaMenti ci assicura verranno diligentemente tradotti
e con cura pubblicati. L’esito del primo volume apparso fa sperare che nei prossimi
anni vedremo l’uscita di opere edite con amore, che aiuteranno i sinceri cercatori della
Sapienza Stellare. La meditazione dei pensieri e delle immagini, ispirate dalla mirabile
donazione di Rudolf Steiner, può essere decisiva per il cammino interiore del discepolo
che abbia devozione e coraggio.
Troviamo benaugurante per il lettore che il nome dell’Autore, tradotto alla lettera,
significhi il volitivo cercatore, nome che nel suo caso vale un destino ed un invito per il
lettore ad essere anche lui tale.
Eugenio Luri
Willi Sucher Iside Sophia. Introduzione all’Astrosofia, Editrice CambiaMenti
www.cambiamenti.com – Bologna 2008, tel. 051 522440 – pp. 295, € 20.00.
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