Anatomo­fisiologia della voce Durante la fonazione l’e nergia aerodinamica generata dall’ apparato respiratorio (mantice polmonare) viene trasformata a livello laringeo in energia acustica e successivamente modificata dalle strutture sovraglottiche (cavo orale, orofaringe, rinofaringe, cavità nasali… ). La sorgente del suono è quindi rappresentata dalla laringe ed in particolare dalle corde vocali mentre il filtro che caratterizza il timbro vocale è rappresentato dalle strutture sovraglottiche. L’a pparato fonatorio è l’insi eme delle strutture che partecipano alla genesi ed all’e misione del suono ed è costituito da: ­ Mantice respiratorio : strutture polmonari, muscolari toraciche diaframmatiche ed addominali che generano un flusso espiratorio con una pressione variabile ­ Sfintere glottico : corde vocali vere, le cui vibrazioni generano il suono la cui frequenza è proporzionale alla lunghezza, alla tensione ed alla massa delle corde stesse. ­ Cavità di risonanza e articolazione o tratto vocale o vocal tract : cavo orale, orofaringe, rinofaringe, cavità nasali...che sono responsabili delle variazioni del timbro e dell’int ensità vocale grazie al differente posizionamento delle strutture muscolari delle labbra, della lingua e del palato molle verso le strutture ossee dei denti, del palato duro e delle altre parti del vocal tract IL MANTICE RESPIRATORIO Il mantice respiratorio è un insieme di organi deputati innanzitutto agli scambi gassosi tra l’ aria ed il sangue e solo secondariamente a produrre flusso aereo necessario alla fonazione, alla tosse, all’ espettorazione, il raschio, il fischio… Questo apparato è costituito da: ­ scheletro toracico: costituito da 12 vertebre dorsali posteriormente, anteriormente dallo sterno e lateralmente dalle coste. Durante la respirazione sono possibili due modalità di movimento toracico. L’e levazione­abbassamento, che è più pronunciato nella parte alta del torace, corrisponde ad un movimento costale detto “ a leva di pompa” che si verifica a livello delle articolazioni costo­vertebrali secondo un asse trasversale orizzontale; la dilatazione­restringimento, tipico della parte bassa del torace, si realizza per il movimento costale “ a manico di secchio” lungo un asse orizzontale antero­posteriore. In parole semplici mentre si inspira la parte alta del torace si innalza, mentre quella bassa si dilata. Espansione a “m anico di secchio” Espansione a “l eva di pompa” Anche la colonna vertebrale assume un’impo rtanza fondamentale, infatti una estensione separa le coste e favorisce la inspirazione mentre la flessione favorisce gli atti espiratori. Posizioni scorrette della colonna vertebrale infatti può ridurre l’ efficacia degli atti respiratori. ­ muscoli inspiratori ( diaframma, muscoli intercostali esterni), muscoli inspiratori secondari ( sternocleidomastoideo, scaleni… ), muscoli espiratori (intercostali interni, muscoli addominali) ­ Polmoni Organi in cui avvengono gli scambi gassosi tra l’a ria ed il sangue. Presentano una espansione attiva (generata soprattutto dal diaframma) durante l’ inspirazione ed una retrazione prevalentemente passiva che si realizza per mezzo della retrazione elastica del polmone e della gabbia toracia SFINTERE GLOTTICO: LA LARINGE La laringe è un organo impari, mediano, localizzato nella regione anteriore del collo e che comunica superiormente con l’ ipo­faringe e con l’ orofaringe ed inferiormente con la trachea. E’ costituita da una serie di cartilagini che ne formano lo scheletro, dalle articolazioni e dai legamenti che le uniscono, dai muscoli estrinseci ed intrinseci. Cartilagini della laringe cartilagine tiroidea: impari e mediana costituita da due lamine posizionate in modo tale da ricordare uno scudo rivolto anteriormente. Inferiormente si articola con la cartilagine cricoide. cartilagine cricoidea: impari e mediana ha forma di anello con castone posteriore. In alto si articola con la cartilagine tiroide. Sulla cartilagine cricoidea, posteriormente ed ai due lati della linea mediana, si articolano le due cartilagini aritenoidi, piccole e molto mobili: possono ruotare, spostarsi all'infuo ri e all' indietro in modo da separarsi o da mettersi a contatto.La loro forma ricorda vagamente una piramide triangolare con la base in corrispondenza dell' articolazione con la cricoide. Gli apici delle aritenoidi si continuano nelle piccolissime cartilagini cornicolate o del Cantorini. L' epiglottide è una sottile cartilagine a forma di foglia che si ancora col suo “pi cciolo” nell' angolo interno della cartilagine tiroidea. Durante la deglutizione si abbassa come un coperchio a proteggere la laringe ed a permettere il passaggio del cibo nell’e sofago, posteriormente. Muscoli della laringe Li distinguiamo in estrinseci ed intrinseci. Gli intrinseci hanno entrambe le inserzioni sulla laringe; la loro contrazione consente i diversi movimenti alle cartilagini laringee modificando la posizione delle corde vocali. Possiamo dividere i muscoli intrinseci in dilatatori (consentono l’ allontanamento delle corde vocali e l’ apertura del piano glottico), costrittori (avvicinano le corde vocali) ed i tensori della corda vocale (aumentano la tensione delle corde vocali) I muscoli estrinseci si inseriscono a livello della cartilagine tiroidea e all’osso ioide ed allo sterno consentendo le escursioni vericali della laringe contribuendo alla sua stabilizzazione insieme ad altri muscoli del collo. La laringe può essere divisa in 3 livelli: sovraglottico, glottico e sottoglottico. La sovraglottide comunica con il faringe attraverso l’ aditus laringeo, orientato in senso postero­superiore. La parete anteriore è costituita dall’ epiglottide, le pareti laterali presentano due rilievi (le false corde) e due concavità (ventricoli del Morgagni), la faccia posteriore corrisponde alla parete anteriori delle cartilagini aritenoidee. La glottide è uno spazio triangolare ad apice anteriore (commissura anteriore) che in fonazione diventa virtuale, delimitato dalle corde vocali vere. La sottoglottide, a forma di imbuto rovesciato, si continua con la trachea. Le corde vocali vere appaiono come due legamenti bianchi mobilissimi, posti in posizione antero­posteriore con un bordo libero quasi tagliente. Nell’ uomo le corde vocali vere sono lievemente più lunghe e più spesse rispetto a quelle della donna. Ciò contribuisce alla diversità di tonalità della voce maschile e di quella femminile. Anteriormente si inseriscono in prossimità dell’ angolo interno della cartilagine tiroide mentre posteriormente ogni corda è inserita a livello della cartilagine aritenoide omolaterale.