La terapia fisica

annuncio pubblicitario
S.C. Recupero e Rieducazione Funzionale
Ospedaliera Aziendale
S.S. Polo Riabilitativo Levante
Dr.ssa Monica Santangelo
Genova 27 Novembre 2014
LE PATOLOGIE MUSCOLOMUSCOLOTENDINEE DI SPALLA
NELLO SPORT
La terapia fisica
ELETTROTERAPIA
Le correnti usate sono rappresentate dalle
diadinamiche, dalle TENS, dalle galvaniche e dalle
interferenziali.
L’elettroterapia antalgica svolge un importante
effetto analgesico.
L’intensità di stimolazione viene scelta in base
alle sensazioni riferite dal paziente.
La durata del trattamento è di circa 25/30 minuti.
ULTRASUONOTERAPIA
L’ultrasuono è una terapia che utilizza le
onde acustiche ad alta frequenza.
Il calore prodotto dalle vibrazioni indotte dagli
ultrasuoni, provoca un aumento dell’attività
cellulare e del flusso sanguigno che mette a
disposizione più ossigeno e sostanze nutritive,
accelerando la rimozione di prodotti di scarto
e la risoluzione dei processi infiammatori.
Svolgono inoltre un importante ruolo
nell’estensibilità del tessuto fibroso.
ULTRASUONOTERAPIA
Gli ultrasuoni con una frequenza di 3 MHz
lavorano in superficie fino ad 1 cm di profondità,
mentre se sono a 1 MHz arrivano fino a 3 cm di
profondità.
La durata del trattamento è di 1010-15 minuti
e può essere eseguito a testina mobile o fissa o in
immersione.
LASERTERAPIA
La laserterapia utilizza gli effetti dell’energia
generata da sorgenti di luce laser e provoca una
risposta biochimica sulla membrana cellulare ed
all’interno dei mitocondri.
Caratteristica è l’amplificazione di energia che
arriva ad alta intensità su una superficie molto
piccola.
LASERTERAPIA
La lunghezza d’onda del fascio di luce
dipende dal laser utilizzato, ed in terapia è
compresa fra 600 e 1400 nm .
Entro questo range infatti si verificano gli
effetti di biostimolazione – effetti di reazioni
fotochimiche indotte da radiazioni
elettromagnetiche (finestra
(finestra terapeutica)
LASERTERAPIA
Gli effetti sono:
ANTALGICO mediante l’aumento della soglia delle
terminazioni algotrope e la produzione di
betaendorfine a livello sinaptico
ANTIFLOGISTICO tramite la stimolazione di
leucociti e macrofagi e mediante la riduzione della
secrezione di prostaglandine PGE2
LASERTERAPIA
ANTIEDEMIGENO mediante l’aumento del
drenaggio linfatico, dovuto all’attivazione del
microcircolo
CICATRIZZANTE per aumento della sintesi
proteica da stimolazione della membrana del
reticolo endoplasmatico ed anche per incremento
della produzione di ATP per stimolazione della
membrana mitocondriale
LASERTERAPIA
L’effetto terapeutico è in funzione sia
della lunghezza d’onda del fascio di luce che
del tipo di tessuto trattato (ad esempio il
contenuto d’acqua, la presenza di contenuto
emoglobinico, ecc.) variando il coefficiente
di assorbimento
LASERTERAPIA
Esistono laser a bassa potenza (senza effetto
termico, per esempio ad elioelio-neon o a diodo
semiconduttore) e ad alta potenza (con effetto
termico superficiale, per esempio quelli a neodimio
YAG o ad anidride carbonica).
In particolare il laser ND:YAG può avere effetti
biostimolanti fino a 55-6 cm di profondità, ed è
muscolo--tendinee
pertanto indicato nelle patologie muscolo
acute e croniche, in reumatologia e nella
traumatologia sportiva
MAGNETOTERAPIA
Utilizza campi magnetici di varia natura.
Si distingue in:
Statica
A bassa frequenza:
frequenza: applicazione di un campo
magnetico tramite solenoide attraversato da una
corrente elettrica pulsante; crea un micromassaggio
cellulare con eliminazione dei rifiuti metabolici.
Ad alta frequenza:
frequenza: emissione di onde radio a largo
spettro e in brevi impulsi
MAGNETOTERAPIA
Una metodica terapeutica particolare, di
supporto alla magnetoterapia a bassa frequenza, è la
PST (magnetoterapia a segnali pulsanti).
Si basa sull’emissione di campi magnetici ad
elevata intensità che determinano l’aumento della
circolazione ed ossigenazione tissutale e accelerano la
ricrescita di osteoblasti e fibroblasti, trovando
applicazione proprio nella terapia delle lesioni
cartilaginee, di piccole lesioni dei legamenti ed artrosi.
Gli impulsi magnetici vengono applicati
localmente tramite bobine cilindriche, con diametro
differenziato in base alla zona da trattare.
MAGNETOTERAPIA
L’effetto dei campi magnetici provoca:
riduzione dei tempi di consolidazione dei
focolai di frattura
riduzione dell’edema
azione antiinfiammatoria
aumento della vascolarizzazione e del flusso
sanguigno
accelerazione dei processi di riparazione dei
tessuti
ONDE D’URTO
L’onda d’urto è un’onda acustica generata
da apparecchi ellettroidraulici, elettromagnetici o
piezoelettrici, con un andamento ad impulso a
diffusione nei tessuti secondo le leggi fisiche delle
onde acustiche.
ONDE D’URTO
I meccanismi d’azione sono:
diminuzione del dolore per liberazione di
endorfine
diminuzione meccanica delle calcificazioni
tissutali
effetto di cavitazione con conseguente
formazione di nuovi vasi sanguigni
(neoangiogenesi), aumento di afflusso locale di
sangue e miglioramento del trofismo tissutale.
ONDE D’URTO
Tra i parametri caratteristici delle onde d’urto
rivestono la maggiore importanza la precisione del
puntamento e focalizzazione del fascio, l’energia
dell’impulso ed il numero di impulsi somministrati
sulla parte.
Vengono impiegate nel trattamento di
patologie osteoarticolari,
osteoarticolari, in particolare per la cura di
calcificazioni e algie in fase acuta
ONDE D’URTO
Controindicazioni: alterazioni congenite od
acquisite (di solito indotte da farmaci) della
coagulazione; gravidanza; pace maker; tumori o
infezioni nelle sedi da trattare; cartilagine di
accrescimento.
TECARTERAPIA O DIATERMIA
CAPACITATIVO--RESISTIVA
CAPACITATIVO
T.E.CA.R. è acronimo di
Trasferimento Energetico Capacitativo
Resistivo.
E’ un generatore di onde hertziane
che sfrutta una forma d’interazione
elettromagnetica, realizzando correnti di
spostamento di cariche elettriche sotto
forma di ioni;
ioni; riattiva quindi i naturali
processi fisiologici del metabolismo tissutale
TECARTERAPIA O DIATERMIA CAPACITATIVOCAPACITATIVO-RESISTIVA
Lo strumento funziona con due diverse
resistiva,,
modalità: quella capacitativa e quella resistiva
attraverso due tipi di elettrodi:
con l’elettrodo capacitativo l’azione è concentrata
nei tessuti molli ad alto contenuto di acqua: i
muscoli
viceversa con l’elettrodo resistivo l’azione si
sviluppa nei tessuti con una concentrazione minore
di acqua: ossa, tendini, legamenti
TECARTERAPIA O DIATERMIA CAPACITATIVOCAPACITATIVO-RESISTIVA
I meccanismi d’azione della T.E.CA.R. sono:
vasodilatazione con incremento della circolazione
sanguigna; riduzione del dolore; diminuzione della
contrattura muscolare; riassorbimento degli edemi.
E’ possibile effettuare l’applicazione
immediatamente dopo un trauma o nella fase acuta
di un processo infiammatorio, garantendo così
buoni risultati in tempi molto rapidi.
TECARTERAPIA O DIATERMIA CAPACITATIVOCAPACITATIVO-RESISTIVA
Controindicazioni: gravidanza, pacepacemaker, lesioni cutanee.
NB: la tecarterapia può essere
usata anche in presenza di mezzi di
sintesi e protesi perché non vi è
surriscaldamento delle strutture protesiche.
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
Genova 27 Novembre 2014
Scarica