2.2 disbiosi intestinale Una alterazione della flora intestinale è riportata contribuire all’insorgere patologie croniche e degenerative (1). di diverse La sindrome dell’intestino irritabile, l’infiammazione intestinale, l’artrite reumatoide, la spondilite anchilosante, …, sono state collegate ad alterazioni della flora intestinale. L’intestino viene continuamente infestato da miriadi di batteri, pertanto deve essere in grado di selezionare quelli simbiotici, a cui ha affidato preziosi compiti vitali, da quelli disbiotici. In realtà non c’è una netta demarcazione tra simbiotici e disbiotici, eccetto pochi casi, alcune funzioni sono svolte da tutta una serie di batteri, che svolgono il loro compito in maniera corretta se presenti in corretti rapporti reciproci. Spesso batteri, simbiotici a livello intestinale, possono diventare patogeni se infestano e fuoriescono dall’intestino, come ad esempio l’Escherichia Coli o la Candida. L’intestino controlla l’attecchimento dei ceppi batterici mediante il controllo delle condizioni intestinali. Di particolare importanza è la secrezione di muco, che permette ai batteri di aderire alla membrana intestinale, e il pH. La sensibilità al pH è dell’ordine dei decimi di unità, variazioni minime di pH portano a modificare la distribuzione della popolazione batterica. Dalla botanica sappiamo che ci sono piante basofile o acidofile, per esempio le stelle alpine attecchiscono solo su terreno basico, la dipendenza dal pH dei ceppi batterici è tale che potremo immaginare di vedere un elegante prato all’inglese trasformarsi in sterpaglie in seguito ad una minima variazione del pH. • • • • Fattori che portano ad una acidosi dell’intestino producono una disbiosi, essi sono: farmaci, soprattutto antibiotici, stress fisici e psichici, stabilizzanti alimentari, es solfiti, diete sbilanciate, es troppo ricche in carboidrati semplici, di proteine animali, povere in grassi insaturi. 2.2.1 perché la disbiosi modifica le funzioni cerebrali Molti neurotrasmettitori cerebrali sono ammino acidi, come: • • • • GABA, glicina, glutammato aspartato, altri sono sintetizzati da ammino acidi, come : • • • • dalla colina si ottiene l’acetilcolina dalla tirosina si ottiene la dopamina, la noradrenalina e l’adrenalina dall’istidina si ottiene l’istamina dal triptofano si ottiene la serotonina La maggior parte degli ammino acidi li sintetizziamo a partire dai grassi, ma alcuni di essi, detti essenziali, non sono sintetizzabili, come: • valina • metionina • isoleucina • leucina • fenilalanina • lisina • istidina • treonina • triptofano Anche la tirosina viene considerata essenziale in quanto sintetizzata dalla fenilalanina, ammino acido essenziale, mentre l’istidina è essenziale nei bambini. L’intestino modula l’assorbimento di questi ammino acidi essenziali dalla dieta in quanto una flora disbiotica produce una eccessiva decarbossilazione di tutti gli ammino acidi derivanti dalla demolizione delle proteine della dieta: • • • • • • • arginina in agmantina cistina e cisteina in mercaptano istidina in istamina lisina in cadaverina ornitina in putrescina tirosina in tiramina triptofano in indolo e scatolo Sono sottolineati quelli essenziali che non sono sintetizzabili Per le loro dimensioni e per avere una pKa neutra, quasi tutti gli ammino acidi essenziali fanno parte di un gruppo di ammino acidi detto Large Neutral Amino Acids (LNAAs: tyr, val, met, ile, leu, phe, trp), questi competono per lo stesso trasportatore alla barriera emato encefalica (BBB: blood brain barrier). Pertanto la velocità di captazione dipenderà dal rapporto tra l’ammino acido considerato e la somma di tutti i competitori (LNAAs). Risulta, quindi, evidente come una modificazione dell’assorbimento intestinale dei LNAAs possa produrre una cambiamento nei rapporti plasmatici degli ammino acidi che sono i precursori di importanti neurotrasmettitori cerebrali e quindi modificarne la loro captazione cerebrale e la successiva sintesi dei neurotrasmettitori. Una modifica dei neurotrasmettitori corrisponde ad una modifica del funzionamento cerebrale, infatti è noto che: - - - un eccesso di istamina causi attacchi cefalgici nei soggetti vulnerabili, quindi l’eccessiva decarbossilazione dell’istidina facilita le cefalee (v. disbiosi Istidina) che un basso livello di dopamina sia responsabile del Parkinson, quindi una eccessiva decarbossilazione della tirosina ne riduce la sua captazione e quindi la sintesi cerebrale di dopamina (v. disbiosi tirosina) che un elevato livello di dopamina sia responsabile della schizofrenia quindi la diminuzione del livello dei competitori aumenta la captazione di tirosina cerebrale aumentando la sintesi di dopamina che un basso livello di triptofano, ne riduce la captazione cerebrale diminuendo la sintesi cerebrale di serotonina e la successiva sintesi di melatonina (v. disbiosi triptofano) Riferimenti 1) Hawrelak JA, Myers SP. The causes of intestinal dysbiosis: a review. Altern Med Rev. 2004 Jun;9(2):180-97