Toscana: Farmaco anti epatite C per tutti. Le

Toscana: Farmaco anti epatite C per tutti. Le conclusioni del Consiglio
Sanitario Regionale
di Lucia Zambelli (Ufficio stampa Regione Toscana)
Niente ritardi nell'erogazione gratuita del farmaco anti epatite C a tutti i pazienti che
ne hanno bisogno. Dare il farmaco a tutti è un investimento sia per la salute e la
qualità di vita dei pazienti, sia sul piano economico, perché eradicare il virus
consente di evitare tutte le spese future derivanti dal trattamento della malattia.
Queste le conclusioni cui è giunto il Consiglio Sanitario Regionale, convocato ieri
pomeriggio in assessorato per esprimersi sulla decisione della Giunta di dare
gratuitamente il farmaco a tutti i pazienti.
Il Consiglio Sanitario Regionale è l'organismo tecnico consultivo della Giunta e del
Consiglio Regionale, istituito per assicurare scelte responsabili e consapevoli di
promozione e tutela della salute. Presieduto dall'assessore al diritto alla salute, ha
come vice presidente il presi dente dell'Ordine dei Medici, Antonio Panti, e conta
nell'Ufficio di presidenza il direttore generale dell'assessorato, Valtere Giovannini.
L'assemblea è composta da professionisti e tecnici del Servizio sanitario regionale.
Nel corso dell'assemblea di ieri, il vice presidente Antonio Panti ha ricordato come,
in seguito all'annuncio della decisione della Giunta, ci sono state reazioni negative
dell'Aifa (l'Agenzia italiana del farmaco).
L'assessore al diritto alla salute ha ringraziato tutti i professionisti per il lavoro fatto
e per quello che faranno, e ha illustrato il percorso compiuto dalla Regione per
giungere alla decisione di dare gratuitamente il farmaco a tutti: una decisione - ha
sottolineato - condivisa a livello di sistema. La Toscana vuole curare tutti i suoi
malati. I presenti affermano la validità dell'operato della Regione in termini di
guadagno di salute e quindi di volere sostenere l'iniziativa regionale s ul piano
professionale. La delibera approvata lunedì scorso dalla Giunta recepisce il
“Razionale per la pianificazione di un programma per il controllo dell'epatite cronica
C in Toscana” approvato il 4 maggio scorso dalla Commissione Terapeutica
Regionale. Loredano Giorni, responsabile del settore farmaceutica
dell'assessorato, ha evidenziato la sicurezza nell'erogazione del trattamento, anche
perché è prevista la istituzione di un Registro regionale in rete, che monitorerà il
flusso dati; e il fatto che ora, essendo terminato il monopolio sul farmaco, il mercato
libero può abbassare fortemente i prezzi.
La discussione che è seguita ha messo in rilievo: il valore aggiunto dell'approccio
terapeutico, che fa sì che i pazienti non arrivino alla fase avanzata e critica della
malattia; la richiesta giunta in Regione da parte di tutti i professionisti di portare
avanti un programma per il controllo dell'epatite C; il totale consenso di tutti i
professionisti che fino ad oggi si sentivano “limitati” e in difficoltà perché le cure ai
pazienti non possono essere standardizzate. Le conclusioni sono state, appunto,
che non devono esserci ritardi sull'operatività della delibera, che consente di
aumentare la quantità di salute; e consente anche notevoli risparmi, perché
eradicare il virus significa annullare tutti i costi legati alla cura della malattia negli
anni.
 Epatite C: Rossi (Toscana) contro Pani: «No a una sanità fatta di calcoli
astratti». La replica: «Fa campagna elettorale»
 Epatite C, Pani (Aifa): «Non si giochi sulle risorse»
© RIPRODUZIONE RISERVATA