TRASFORMAZIONE DEL BACKUP DALL'INTERNO Intervista al Chief Oracle Architect di EMC Che cos'è la trasformazione del backup e perché è tanto cruciale per l'integrità e il benessere di un'organizzazione? In questa intervista Darryl Smith, Chief Oracle Architect di EMC ed esperto delle tematiche riguardanti il backup, offre la visione di un addetto ai lavori sull'esigenza di trasformare il backup e sul suo impatto all'interno di EMC IT e sul nostro business. Responsabile di tutti i database di EMC, principalmente Oracle ma anche SQL Server, MySQL, Postgres e Greenplum, Smith descrive le persone e i cambiamenti di processo intrapresi in EMC IT e gli effetti rivoluzionari che hanno prodotto. Accenna inoltre alle "Se l'infrastruttura di backup non riesce a tenere il passo con l'esplosione dei dati o a eguagliare la mobility del cloud computing, il database ne risentirà... Per questo è fondamentale accertarsi che l'infrastruttura di backup sia molto più agile e dinamicamente scalabile di quanto lo sia oggi". – Darryl Smith attività future e offre il suo punto di vista sulla condizione ideale di backup. Per ulteriori informazioni e risorse, visitare http://italy.emc.com.com/BackupLeader COME ORACLE ARCHITECT PERCHÉ IL BACKUP È IMPORTANTE PER GARANTIRE LA SICUREZZA? Ho la responsabilità di garantire che i database di EMC siano integri, funzionino correttamente e siano in grado di fornire agli utenti di business le informazioni necessarie. Se io o il mio team non veniamo in ufficio, tutto si ferma. Se il database che supporta l'applicazione CRM o l'applicazione di Customer Support o qualunque applicazione si stia eseguendo non è in funzione, neanche l'applicazione funziona. E per il mio lavoro, il backup rappresenta un fattore cruciale. Una delle principali difficoltà riscontrate quando abbiamo intrapreso il viaggio verso il cloud era che la nostra infrastruttura di backup non riusciva a far fronte alla crescita in atto. Ci affidavamo a infrastrutture legacy e a soluzioni di backup point-to-point, una minaccia per la nostra tranquillità e per quella di molte organizzazioni oggigiorno. PERCIÒ LA TRASFORMAZIONE DEL BACKUP ASSUME UN RUOLO IMPORTANTE? Sì, è un passaggio obbligato. Non si può continuare a eseguire backup nel modo in cui si è sempre fatto in passato, perché con l'approccio tradizionale non si cresce e tale approccio non è compatibile con le infrastrutture cloud virtualizzate. Il motivo è che tutte le applicazioni, dai semplici sistemi di pianificazione delle sale conferenza alle applicazioni di tipo Customer Support o ERP mission-critical, ruotano attorno ai dati. Perciò, è fondamentale che i dati vengano protetti e questo non è possibile senza la trasformazione del backup. CIÒ PUÒ INFLUIRE SUGLI SFORZI VERSO LA VIRTUALIZZAZIONE E IL CLOUD? Esatto. Se l'infrastruttura di backup non riesce a tenere il passo con l'esplosione dei dati o a eguagliare la mobility del cloud computing, il database ne risentirà. E ciò può significare qualsiasi cosa, da una diminuzione delle prestazioni dell'applicazione alla perdita dei dati o a un errore dell'intera applicazione, che ovviamente può avere conseguenze critiche per il business. Per questo è fondamentale accertarsi che l'infrastruttura di backup sia molto più agile FOGLIO INFORMATIVO e dinamicamente scalabile di quanto lo sia oggi. CHE COSA È STATO FATTO NEGLI ULTIMI DUE ANNI PER TRASFORMARE IL BACKUP? Al momento abbiamo realizzato una virtualizzazione del 94% dal punto di vista dei server e di circa l'84% per quanto riguarda i database e ormai stiamo completando la virtualizzazione il più velocemente possibile. Ciò ha grosse implicazioni per il backup. All'inizio abbiamo utilizzato metodologie di backup tradizionali. Effettuavamo il backup utilizzando un tradizionale sistema RMAN per la nostra utility di pianificazione dei backup, EMC NetWorker, e impiegavamo dispositivi a nastro o dispositivi da disco a nastro virtuale supportati da disco. I nastri sono ovviamente una tecnologia obsoleta per cui li abbiamo sostituiti con dispositivi VTL. Tuttavia anche le VTL non costituivano una soluzione scale-out per cui eravamo costantemente impegnati a misurare, quantificare e limitare l'uso delle risorse. Il nucleo del problema era proprio questo: disponevamo di un numero limitato di risorse, un numero crescente di database e una quantità crescente di dati di cui era necessario eseguire il backup. Per tenere il passo con la virtualizzazione, abbiamo praticamente smontato le nostre piattaforme legacy. Anche gli storage node di EMC NetWorker sono stati virtualizzati. A CHE PUNTO È GIUNTA LA TRASFORMAZIONE DEL BACKUP? Nel giro di 24 mesi stiamo passando a un'infrastruttura scale-out. Abbiamo abbandonato i dispositivi a nastro e stiamo sostituendo quelli a nastro virtuale con appliance Data Domain, che possiedono capacità e throughput molto più elevati e consentono di effettuare lo store dei dati per periodi di tempo molto più lunghi grazie alla funzionalità di deduplica. Con questo primo passaggio siamo riusciti a ridurre notevolmente le restrizioni di capacità. Ora sappiamo che, in caso di necessità, possiamo eseguire il restore dei backup abbastanza velocemente, senza bisogno di fare affidamento su nastri e storage fuori sede. La gestione del backup presenta però ancora alcune restrizioni e necessita quindi di ulteriori miglioramenti. Abbiamo inoltre eseguito attività di Database-as-a-Service in cui siamo riusciti ad automatizzare completamente il backup e il ripristino per un funzionamento autonomo. In passato, quando non c'era la proliferazione dei Big Data e il mobile computing, potevamo configurare i backup e quasi dimenticarcene senza problemi. Ora la vita è molto più complicata ma, essendo riusciti ad automatizzare i backup e a creare uno script, non dobbiamo più preoccuparci della loro esecuzione perché abbiamo rimosso le variabili. Stiamo facendo lo stesso con alcuni database molto grandi. In collaborazione con i team di backup, abbiamo progettato un backup con offload, ovvero creiamo un clone dello storage, ne effettuiamo il mount su un proxy server o su uno storage node di EMC NetWorker e da lì eseguiamo il backup del database. In questo modo il database di backup o il proxy server è connesso direttamente all'appliance Data Domain senza limiti delle risorse. Le operazioni di backup adesso vengono eseguite alla perfezione e molto velocemente. Questi sono solo due esempi di quanto stiamo realizzando con il team di backup per offrire una soluzione di backup affidabile e scalabile, che non necessiti interventi una volta configurata. SEMBRA CHE STIATE LAVORANDO IN MANIERA DIVERSA CON IL TEAM DI BACKUP. COME SONO CAMBIATI I PROCESSI? La sostituzione dell'infrastruttura è solo il punto di partenza per trasformare il funzionamento dell'infrastruttura di backup. Abbiamo veramente bisogno di migliorare il processo e le procedure. Un'utility di pianificazione di livello enterprise è sicuramente conveniente. Ma la gestione manuale di singoli componenti e risorse ostacola lo scale-out dinamico e non assicura l'agilità richiesta dal cloud computing. In realtà, la chiave dell'intera trasformazione consiste nel fondere tutti questi gruppi, membri e competenze individuali in un set di competenze più grande. Quando parliamo dell'IT transformation, parliamo sempre della necessità di riunire le competenze. Il che non significa necessariamente che una persona deve sapere tutto, bensì che le persone con set di competenze diversi devono lavorare a stretto contatto per entrare a far parte del team dell'architettura core e, nello stesso tempo, che le conoscenze vengono condivise. COME SONO CAMBIATI I RAPPORTI CON IL TEAM DI BACKUP? I rapporti stavano diventando tesi. Avevamo diverse difficoltà con i backup e i team preposti dovevano intervenire continuamente per risolvere i problemi. La tensione si avvertiva su entrambi i lati: sia il team di backup che i DBA erano estremamente frustrati di dover gestire quotidianamente problemi e intervenire costantemente per risolverli. Si trattava di una criticità costante che, oltre a rendere tesi i rapporti, inficiava la capacità di offrire assistenza agli utenti di business. Il team di backup opera in genere dietro le quinte: non se ne sente parlare e non fa parte del servizio IT in senso lato né del processo decisionale. Esegue soltanto i backup. Questo tipo di pensiero o cultura, tuttavia, non risponde più alle esigenze di oggi. Il team di backup deve trasformarsi in una componente del team IT più grande e contribuire alla trasformazione generale dell'IT. In caso contrario, si verificheranno problemi. I database non funzioneranno come dovrebbero e si bloccheranno quando si cercherà di cancellare i backup. In caso di guasto, non sarà possibile ripristinare il sistema o i dati. È più che mai necessario integrare il backup a livello mainstream. QUAL È IL FUTURO? QUANDO ARRIVERETE ALLA CONDIZIONE DI BACKUP IDEALE? Oggi non abbiamo ancora realizzato completamente il Backup-as-a-Service, ma lo utilizziamo in forma limitata. Le nostre offerte di IT-as-a-Service, Infrastructure-as-aService e Database-as-a-Service utilizzano tutte backup completamente automatizzati e forniti come servizio. Alla fine del processo o come obiettivo di trasformazione della nostra infrastruttura di backup, ci proponiamo di rendere i Backup Administrator responsabili dell'infrastruttura e del capacity planning in modo da garantire che sia disponibile capacità sufficiente. Quanto a me, come consumatore e come DBA che utilizza i servizi di backup, devo potere configurare i miei backup, eseguirli in qualsiasi momento ed effettuare i restore in base alle esigenze, senza bisogno di ricorrere a un altro gruppo per verificare il funzionamento di qualcosa. Pertanto, la mia condizione ideale è in pratica l'esecuzione di una console in cui posso pianificare i backup di tutti i miei database senza preoccuparmi di non disporre di sufficiente capacità. È come l'alimentazione. Quando accendo le luci, mi aspetto che si illuminino perché fornisco loro l'alimentazione necessaria. Vorrei che i miei backup fossero altrettanto semplici. QUALI TECNOLOGIE EMC STATE UTILIZZANDO? IN CHE MODO HANNO MODIFICATO L'INTERO PROCESSO? Una delle nostre prime iniziative ha riguardato l'acquisto dei sistemi EMC Data Domain, prima che EMC acquistasse la società. Li abbiamo scelti per la funzionalità di deduplica. Naturalmente disponevamo già di Avamar, che offre una funzionalità di deduplica abbastanza efficace. Avamar è fantastico per il backup dei sistemi operativi e dei desktop ed è stato utilizzato massicciamente in questo senso. Per quanto riguarda i database, però, avevamo bisogno di un sistema con capacità molto più elevata e perciò abbiamo optato per Data Domain. Abbiamo sempre utilizzato NetWorker, che semplifica notevolmente i backup. I DBA erano abituati a utilizzare RMAN per eseguire i backup, ma RMAN doveva scrivere su un dispositivo a nastro. I sistemi operativi generalmente non dispongono di dispositivi a nastro integrati, per cui NetWorker funge da dispositivo a nastro virtuale per i backup RMAN, integrandosi completamente nel nostro sistema. È sufficiente che il DBA lo avvii e NetWorker, tramite gli storage node, effettua il backup, nel nostro caso, nel dispositivo Data Domain. Questa integrazione è molto importante. Una delle tecnologie più recenti che abbiamo preso in esame è DD Boost di Data Domain, che si integra perfettamente con RMAN. Il DBA può dunque utilizzare i backup dei tradizionali sistemi RMAN e sfruttare i vantaggi di un prodotto come DD Boost, senza tuttavia conoscerlo, ma avendo il controllo totale su di esso. Un altro motivo per cui siamo particolarmente concentrati sull'implementazione di DD Boost è che questo consente di eseguire i backup con una quantità minore di risorse, in quanto la deduplica del backup viene trasferita in gran parte sullo stesso database server ed è così possibile trasmettere un numero molto inferiore di dati in rete. In questo modo sono in grado di eseguire più backup contemporaneamente, a prescindere se si tratti di database o di sistemi operativi. Ma soprattutto i miei backup possono arrivare un po' più lontano. Per cui ora dispongo di un'infrastruttura adeguata alla mobility del cloud computing. Stiamo inoltre utilizzando appliance Data Domain per eseguire direttamente i backup. Con prodotti come VMware Data Director possiamo configurare alcuni datastore come mount NFS di Data Domain, creare cloni di storage e scriverli direttamente nell'appliance Data Domain. E possiamo fare lo stesso con strumenti come Export o Data Pump di Oracle oppure con backup manuali. In SQL Server a volte eseguiamo backup manuali di file system direttamente in Data Domain. EMC2, EMC e il logo EMC sono marchi o marchi registrati di EMC Corporation negli Stati Uniti e in altri paesi. VMware è un marchio o marchio registrato di VMware, Inc. negli Stati Uniti e in altre giurisdizioni. © Copyright 2012 EMC Corporation. Tutti i diritti riservati. 11/12 Foglio informativo H11297. http://italy.emc.com/ EMC ritiene che le informazioni contenute in questo documento siano accurate al momento della sua data di pubblicazione. Le informazioni sono soggette a modifica senza preavviso.