PROGGETTAZIONE DI UNA SCULTURA SCENICA TITOLO DELLA TEMATICA SCELTA: ALLIEVA: MISURE REALI SCULTURA SCENICA: ANNO:2014/2015 LUOGO: MATERIALI: La progettazione della mia scultura scenica parte dall’osservazione delle sculture da viaggio di Bruno Munari, realizzate nei primi anni 50 nascono con il nome di sculture pieghevoli leggere. Questa tecnica scultorea ci dà la possibilità di rendere trasportabile un nostro pensiero reso in forma, e di evocare metaforicamente un luogo familiare. La mia scultura si sviluppa attraverso forme taglienti e geometriche che revocano un periodo di vita cupo e triste ma grazie alle fessure riesce a filtrare la luce che dà speranza e voglia di combattere per rinascere. Ho collegato questo significato poetico alla canzone “Luce” di Elisa (scritta in collaborazione con Zucchero con la quale la cantautrice ha vinto il Festival di Sanremo nel 2001) e al dipinto “Mattino di Pasqua” di Caspar David Friedrich del 1830-35 che affronta la tematica della malinconia e della resurrezione. SCULTURE DA VIAGGIO Le sculture da viaggio furono inventate da Bruno Munari nei primi anni cinquanta e nascono con il nome di sculture pieghevoli. Solo a partire dal 1958 prendono il nome di Sculture da viaggio. Munari realizzava queste sculture prevalentemente per essere regalate, per esempio ai clienti di una ditta e venivano presentate piegate in una busta. Le sculture da viaggio sono una vera innovazione in quanto hanno caratteristiche che prima d'ora nessuno aveva mai pensato. Innanzitutto sono economiche perché realizzate in cartoncino, sono facilmente trasportabili, occupano poco spazio e danno la possibilità ai grandi viaggiatori di personalizzare un luogo per renderlo maggiormente familiare. Esistono versioni di sculture da viaggio anche in legno, metallo, ottone a acciaio. Sotto alcune sperimentazioni che ho realizzato per la progettazione dei laboratori al Museo del 900 nel 2013. LUCE (TRAMONTI A NORD EST) Il brano, risalente alla primavera del 2000, fu scritto da Elisa in inglese col titolo Come Speak to Me (in italiano "Vieni e parlami"). Successivamente la cantautrice tradusse il testo in italiano con l'aiuto di Zucchero (che scrisse una parte del ritornello, precisamente l'inciso: "siamo nella stessa lacrima")per partecipare all'edizione 2001 del Festival di Sanremo.Testo :Parlami come il vento tra gli alberi -Parlami come il cielo con la sua terra -Non ho difese ma - Ho scelto di essere libera- Adesso è la verità - L'unica cosa che conta - Dimmi se farai qualcosa - Se mi stai sentendo - Avrai cura di tutto quello che ti ho dato- Dimmi - Siamo nella stessa lacrima, - come un sole e una stella - Luce che cade dagli occhi, - sui tramonti della mia terra - Su nuovi giorni – Ascoltami - ora so piangere - So che ho bisogno di te - Non ho mai saputo fingere- Ti sento vicino - Il respiro non mente - In tanto dolore - Niente di sbagliato - Niente, niente... - Siamo nella stessa lacrima, - come un sole e una stella - Luce che cade dagli occhi, sui - tramonti della mia terra su nuovi giorni - Il sole mi parla di te...mi stai ascoltando? Ora - La luna mi parla di te...avrò cura di tutto quello che mi hai dato... - Anche se dentro una lacrima come un sole e una stella - Luce che cade dagli occhi sui - tramonti della mia terra - Su nuovi giorni in una lacrima - come un sole e una stella - Siamo luce che cade dagli occhi sui tramonti della mia terra - Su nuovi giorni – Ascoltami – Ascoltami – Ascoltami – Ascoltami – Ascoltami – Ascoltami - Ascoltati MATTINO DI PASQUA La composizione in esame fu pubblicata e descritta nel 1973 da Börsch-Supan.Da documentazioni certe si ricava che nel 1859 risultava di proprietà di un amico di Friedrich, W. Wegener. Secondo il barone Thyssen Bornemisza, proprietario dell'opera data in prestito alla Galleria di Londra, l'opera fu venduta molti anni prima dalla casa Christie come attribuita ad autore ignoto. Nel 1972 si trovava sul mercato d'arte antica inglese e il 04-05-1973 ripassò in asta dalla stessa Christie Sull'opera: "Mattino di Pasqua" è un dipinto autografo di Caspar David Friedrich realizzato con tecnica a olio su tela nel 1830-35, misura 43,7 x 34,4 cm. ed è custodito nella National Gallery di Londra. La dettagliata descrizione che ne fece Wegener – la composizione era intitolata "Tre donne incamminate verso un cimitero, la mattina di Pasqua prima del levar del sole", suggerita probabilmente dallo scuro abito della donna al centro – non trova d'accordo la maggior parte degli studiosi nella identificazione del presente dipinto, sul riscontro nell'evidenza visiva perché manca proprio l'elemento principale, cioè il cimitero; abbastanza verosimile invece, per ciò che concerne il significato allegorico, che l'artista abbia voluto far coesistere allo stesso tempo elementi di Resurrezione e Morte. Un disegno a ricalco impiegato da Friedrich per le figure è custodito a Dresda. Mattino di Pasqua, cm. 43,7 x 34,4, National Gallery di Londra