COMUNE DI PIEVE DI CENTO Provincia di Bologna __________________________________________________________________ Adunanza ORDINARIA in prima convocazione. Seduta pubblica. DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 20 DEL 7.4.2005. OGGETTO: ORDINE DEL GIORNO RELATIVO AL DISEGNO DI LEGGE N. 2244 RELATIVO AL RICONOSCIMENTO DELLA QUALIFICA DI MILITARI BELLIGERANTI A QUANTI PRESTARONO SERVIZIO MILITARE DAL 1943 AL 1945 NELL’ESERCITO DELLA REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA (RSI). L'anno DUEMILACINQUE il giorno SETTE del mese di APRILE alle ore 20,30 nella sala delle adunanze consiliari, in seguito a convocazione del Sindaco, ai sensi dell'art. 50, comma 2, del D.Lgs. 18.8.2000, n. 267 notificata a ciascun Consigliere nelle forme prescritte dalla legge, si è oggi adunato il Consiglio Comunale. L'ordine del giorno notificato porta la trattazione dell'oggetto sopraindicato. All'appello risultano: MILENA CORREGGIARI BORSARI SIMONE BIONDI DANIELA PARMEGGIANI ALINA MACCAGNANI SERGIO GAMBERINI VALTER CAROBELLO RINO MELLONI SERENA TADDIA CATERINA ADELE P P P P P P P P P GOVONI LICIA CERPELLONI NICOLA BORESI CHIARA FERIOLI STEFANIA CAVICCHI ANNADELE FRANCO NUNZIATO GALLERANI ROBERTO ZIOSI ENRICO P P P P P A P P Sono presenti, gli assessori - non consiglieri: Gianni Cavicchi, Maria Grazia Tosi, Ferruccio Fava, Gianluca Tassi, Marco Campanini. Sandro Tirini. Assume la presidenza il Sindaco Milena Correggiari Partecipa il Segretario Comunale dr. Alberto Folli. Il Presidente, dando atto che il numero dei presenti è legale per la validità delle deliberazioni, ai sensi dell’art. 43 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale, approvato con deliberazione consiliare n. 27 del 16.3.1992, dichiara aperta la seduta. Designa scrutatori, per la verifica delle votazioni, i Sigg. Consiglieri: Taddia Caterina Adele, Carobello Rino, Ziosi Enrico. Deliberazione n. «numero_del» del «data_sed» Il Consigliere CERPELLONI legge l’odg allegato, la cui proposizione è stata stimolata dal consigliere comunale PARMEGGIANI e invita anche il gruppo di minoranza a votare a favore, ricordando che molti consigli comunali della Provincia di Bologna hanno votato recentemente odg sullo stesso argomento all’unanimità. Conclude affermando di essersi confrontato, dopo la stesura del odg, con il prof. Nicola Tranfaglia il quale si è espresso favorevolmente sul testo proposto. Premesso: Che la Commissione Difesa del Senato ha approvato, con i voti della maggioranza di centro – destra, il disegno di legge n 2244 relativo al riconoscimento della qualifica di militari belligeranti a quanti prestarono servizio militare dal 1943 al 1945 nell’esercito della Repubblica Sociale Italiana (RSI) Che nella relazione di presentazione del suddetto disegno di legge, il relatore, basandosi esclusivamente su una sentenza del Tribunale supremo militare del 26 aprile 1954 n. 747, dichiarava che il riconoscimento della qualifica di “militari belligeranti” era conseguenza della mera applicazione di principi giuridici mutuati dal diritto internazionale, in quanto la RSI era un governo “di fatto” ed un soggetto di diritto internazionale e, pertanto, non si sarebbe potuto negare ai suoi combattenti la qualifica di “belligeranti” Considerato: Che la citata sentenza è in contrapposizione totale a una lunga e costante giurisprudenza della Corte di Cassazione che ha definito il Governo di Salò “il governo fantoccio al servizio del tedesco invasore e privo di ogni legittimità, nonché pedissequo collaboratore dell’esercizio germanico e delle SS nei rastrellamenti e nelle efferate stragi nazifasciste, nell’arresto e nella deportazione di militari e cittadini italiani e stranieri di religione ebraica”; Che l’approvazione del disegno di legge 2244 porterebbe a una totale parificazione tra coloro che si batterono agli ordini del Governo legittimo (rappresentato dal Re Vittorio Emanuele III e dal Governo Badoglio) e coloro che si batterono sotto la bandiera della Repubblica di Salò ovvero parificando la scelta di chi ha lottato e versato il proprio sangue per liberare l’Italia e favorire conseguentemente la costruzione della democrazia parlamentare e della giustizia sociale, e quella di chi non solo non ha rinnegato gli obiettivi politici e ideologici della dittatura fascista, ma ha ritenuto di poter condividere in armi la visione razzista hitleriana; Che, sia secondo i canoni del diritto pubblico interno sia secondo quelli del diritto internazionale, il governo legittimo (all’epoca la monarchia italiana) mantiene la propria sovranità legale sul territorio occupato dal nemico (all’epoca la Germania invasore e la RSI sorta il 23 settembre 1943 nel territorio militarmente occupato e asservito alla Germania) fino a una eventuale debellatio o a un eventuale trattato internazionale che modifichi i confini Visto: Che la RSI non può essere considerata un soggetto di diritto internazionale ed era quindi privo di ogni legittimità e sovranità tanto che l’Italia legittima rappresentata all’epoca dal Re e dal suo governo hanno dichiarato guerra alla Germania il 13 ottobre 1943 e dunque tutti coloro che in Italia scelsero di servire la Germania nazista erano e rimangono a tutti gli effetti traditori dell’Italia; Che non sono per queste ragioni ad essa applicabili le norme di diritto internazionale relative alla qualifica di “belligerante”; Deliberazione n. «numero_del» del «data_sed» Ritenuto: Deprecabile ogni tentativo di revisionismo storico mirante a stabilire una verità storica basata sul voto di maggioranza e priva di fondamento alcuno Che il suddetto disegno di legge sia parte di un più ampio intervento politico volto a colpire la memoria e i valori della Resistenza come dimostra il contemporaneo taglio dei fondi alle associazioni resistenziali proprio in vista delle ricorrenze istituzionali volte a ricordare il sessantesimo anniversario della lotta di liberazione nazionale dal nazifascismo Che la conservazione della memoria degli eventi e dei valori relativi alla Liberazione d’Italia e della Costituzione italiana, nata dalla Resistenza, sono un valore inviolabile da difendere strenuamente Aderisce All’appello lanciato dagli storici italiani contro l’approvazione del disegno di legge 2244 e a difesa dei valori della Resistenza e della lotta di Liberazione, principi fondanti della Repubblica e della Costituzione italiana Chiede All’amministrazione comunale di sottoscrivere l’appello degli storici italiani di seguito allegato All’amministrazione comunale di proseguire nel proprio impegno sui temi della memoria perché non vada perduto un ingente patrimonio di valori e civiltà, elemento fondativo della nostra Democrazia Al Parlamento della Repubblica italiana di adoperarsi affinché il disegno di legge 2244 non sia trasformato in legge dello Stato Impegna l’amministrazione comunale a contribuire con iniziative e manifestazioni al mantenimento di una memoria attiva della Liberazione, al fine che non possa essere misconosciuto il suo valore fondante per la libertà e la democrazia dell’Italia; l’amministrazione comunale a pubblicare sulla home page del comune il testo dell’ordine del giorno e dell’allegato l’amministrazione comunale ad inviare copia dell’ordine del giorno al Presidente della Repubblica ai Presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, ai Presidenti dei gruppi parlamentari di Camera e Senato, al Presidente della Regione Emilia Romagna e alla Presidente della provincia di Bologna. FERIOLI ritiene che il problema alla base dell’odg non esista. Non per motivi ideologici, ma non ne condividono alcuni punti. In particolare non ritiene corretto affermare che alcuni oneri finanziari deriverebbero dalle norme una volta approvate in un testo di legge. Precisa che già il Presidente Pertini aveva previsto un assegno di natura previdenziale per i componenti della repubblica di Salò. E già nel 1954 e 1958 ci furno leggi analoghe ch parificavano i militari della repubblica di Salò agli altri militari. Conclude affermando che gli studiosi che ha indicato Deliberazione n. «numero_del» del «data_sed» CERPELLONI non sono poi super partes, ma impegnati nell‘area di sinistra, senza per questo nulla togliere al loro valore di storici. CERPELLONI si dichiara dispiaciuto di sentire queste parole ed evidenzia che il fatto che si stia presentando un disegno di legge sull’argomento è dovuto al fatto che attualmente i militari di Salò non sono parificati agli altri combattenti. Continua però ad auspicare un voto comune. TADDIA precisa che i militari di Salò combatterono a fianco dei militari nazisti e non sotto una stessa bandiera con gli altri militari italiani. Con 12 voti favorevoli, 4 contrari (Ferioli, Cavicchi, Gallerani, Ziosi), presenti n. 15 Consiglieri, Il Consiglio Comunale approva l’ordine del giorno. Deliberazione n. «numero_del» del «data_sed» ALLEGATO A Ecco l'appello di numerosi storici italiani contro la legge sullo status di militari combattenti ai seguaci della Repubblica sociale italiana La maggioranza parlamentare di centro-destra guidata da Silvio Berlusconi ha portato in parlamento e sta per approvare il disegno di legge n.2244, presentato dai parlamentari di Alleanza Nazionale, che in soli due articoli rovescia il senso della Resistenza e della contrapposizione tra i giovani che scelsero di lottare contro i tedeschi occupanti, il terrore nazista e i fascisti della "repubblica sociale" e quelli che all'opposto decisero di arruolarsi nelle file dell'esercito di Salò e combatterono per venti mesi contro i partigiani e gli alleati angloamericani. Il disegno di legge stabilisce che ai soldati e agli ufficiali che militarono nell'esercito della "repubblica sociale italiana" deve essere riconosciuto lo status di militari combattenti equiparato a "quanti combatterono nei diversi paesi in conflitto durante la seconda guerra mondiale". Si mette così sullo stesso piano la scelta di chi ha lottato e versato il proprio sangue per costruire in Italia la democrazia parlamentare e la giustizia sociale, e quella di chi non solo non ha rinnegato gli obiettivi politici e ideologici della dittatura fascista, ma ha ritenuto di poter condividere la visione hitleriana e razzista dell'Ordine nuovo nazista, simboleggiato dall'orrore di Auschwitz. È il primo passo per ottenere che ai fascisti di Salò vengano concesse medaglie al valor militare e decorazioni per la battaglia sostenuta con i nazisti contro l'indipendenza nazionale dell'Italia, contro la democrazia e la libertà. Invitiamo l'opposizione parlamentare e l'opinione pubblica democratica del nostro paese a reagire con tutti i mezzi per impedire che questo rovesciamento di valori sia sancito dal Parlamento e diventi legge dello Stato. Qui non si tratta, come é giusto, di rispettare i caduti di ogni colore, ma di difendere i valori della Resistenza e della lotta di Liberazione e i principi fondanti della Repubblica e della Costituzione contro una maggioranza che vuole sradicare le basi stessi della nostra convivenza civile e della nostra identità democratica. Hanno già aderito all'appello: Daniela Adorni, Aldo Agosti, Bruno Anatra, Massimo Baioni, Francesco Barbagallo, Ornella Bianchi, Bruno Bongiovanni, Camillo Brezzi, Franco Carboni, Sandro Carocci, Carlo Felice Casula, Enzo Cervelli, Enzo Collotti, Pietro Corrao, Claudio Della Valle, Giovanni De Luna, Giancarlo Jocteau, Maria Ferretti, Vincenzo Ferrone, Roberto Finzi, Massimo Firpo, Patrizia Gabrielli, Marco Galeazzi, Benedetta Garzarelli, Raffaele Licinio, Fiamma Lussana, Sergio Luzzatto, Luisa Mangoni, Aldo Mazzacane, Brunello Mantelli, Guido Melis, Giovanna Merola, Giovanni Miccoli, Giovanni Murgia, Claudio Natoli, Adolfo Pepe, Rossano Pisano, Giuliano Procacci, Leonardo Rapone, Giuseppe Ricuperati, Maurizio Ridolfi, Giuseppe Sergi, Simonetta Soldani, Gianfranco Tore, Francesco Tuccari, Rosario Villari, Giovanni Vitolo, Albertina Vittoria Deliberazione n. «numero_del» del «data_sed» ESPRESSIONE PARERI AI SENSI DELL’ART. 49, CO. 1, DEL D.LGS. 18.8.2000 N. 267 Regolarità tecnica Regolarità contabile IL RESP.LE SERVIZIO IL RESP.LE SERVIZIO ________________________________________________________________________________ Letto, approvato e sottoscritto. IL PRESIDENTE IL SEGRETARIO COMUNALE Correggiari Milena dr. Folli Alberto ________________________________________________________________________________ CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE Prot. n._________ Copia della presente viene pubblicata oggi all’Albo Pretorio del Comune per rimanervi 15 giorni consecutivi. Lì, IL MESSO COMUNALE L’Addetto URP ________________________________________________________________________________ ESECUTIVITA’ Divenuta esecutiva per decorrenza dei termini, ai sensi dell’art. 134 - comma 3 – D.Lgs. 267/2000. Lì IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO SEGRETERIA Paolo Govoni ________________________________________________________________________________ Atto composto di n.______pagine (n.______allegati).