FUTURE TOMBE - Archivio del comune di Storo

RELAZIONE TECNICA
STIMA DELLA DISTANZA MINIMA
TRA LA PIANTA E LO SCAVO DELLE
FUTURE TOMBE
Richiedente: COMUNE DI STORO
Storo 14/12/09
Nel cimitero comunale è situata una pianta denominata Thuja orientalis
appartenente alla famiglia delle Cupressaceae e originaria della Cina.
La pianta ha un diametro di 30 cm, un'altezza di 9 m e un' età di circa 60 anni
essendo stata piantata nel 1954 (di solito il trapianto avviene quando la pianta
ha 3- 4 anni).
Questo albero spesso impiegato come specie ornamentale ha un'altezza che si
stabilizza con l'età a circa 10-12 m, mentre nelle zona di origine può arrivare ai
18-20 m.
Il presente elaborato ha lo scopo di decidere a quale distanza minima
effettuare gli scavi senza danneggiare in modo irreversibile la pianta e
garantendo la migliore disposizione possibile delle tombe.
Figura 1 localizzazione della pianta
Distanza di scavo minima tra la pianta e le future tombe
Gli ultimi scavi effettuati nelle vicinanze della pianta sono stati:
nella fila monte nel 1988;
sulla fila della pianta nel 1986 ad esclusione della tomba più vicina che fu
scavata nel 1978;
nella fila a valle nel 1984.
L'apparato
radicale di questa pianta considerando l'età e la grandezza
raggiunta potrebbe estendersi oltre i 5 m di raggio con radici di esplorazione,
mentre le radici principali (quelle di maggior diametro) sono concentrate nei
primi 3,5 m.
Come la maggior parte delle Cupressaceae l'apparato radicale è inizialmente
solo fittonante (concentrato e rivolto verso il basso) poi, nell'albero adulto si
espande notevolmente anche all'esterno.
Scavi troppo ravvicinati possono compromettere la salute della pianta perché le
grosse ferite alle radici sono difficilmente cicatrizzabili e quindi diventerebbero
il punto d'ingresso preferenziale di carie (funghi che degradano il legno) e
agenti patologici, inoltre potrebbe venire a mancare la stabilità della pianta
stessa durante gli scavi.
Per favorire la sopravvivenza dell'esemplare è necessario lasciare una fascia di
"rispetto assoluto" (in rosso sulla planirnetria) per un raggio di 2 m nella
quale non effettuare scavi che potrebbero danneggiare le radici principali.
Quindi gli spazi dove non effettuare scavi sono le tombe no 229-230-234-235239-240.
Inoltre per limitare la probabilità dell'insorgenza
di malattie da ferita
nell'apparato radicale che potrebbero causare il deperimento della chioma è
necessario prestare particolari attenzioni nello scavo per u n raggio dalla pianta
di 3,5 m zona di salvaguardia (in giallo sulla planimetria).
Distanza di scavo minima tra la ~ i a n t ae le future tombe
Accorgimenti tecnici atti alla massima salvaguardia dell'apparato
ipogeo:
I tagli dell'apparato radicali provocati durante le operazioni di scavo devono
essere netti, al fine di favorire la cicatrizzazione delle radici, sono vietati
strappi delle radici.
Le radici con diametro maggiore di 5 cm dovranno essere asportate mediante
utilizzo di motoseghe o cesoie e contestualmente disinfettate con opportuni
anticrittogamici con rispetto dei relativi tempi di asciugatura (due ore circa).
Lo scavo deve essere riempito con terra e torba o in ogni caso terriccio leggero
per favorire la riproduzione di nuove radici.
Gli accorgimenti tecnici dovranno essere impiegati negli scavi delle tombe n
'224-225-226-231-236-241-246-245-244.
Queste conclusioni sono state tratte in base a principi biologici che però
trovano conferma nei "regolamenti p e r la tutela del verde di uso pubblico di
proprietà privata e del patrimonio arboreo". Un' esempio è il comune di
Verbania (Comune piemontese situato sul Lago Maggiore) che fissa le seguenti
distanze minime tra la pianta e lo scavo e specifica accorgimenti tecnici da
effettuare nel caso le distanze siano minori.
Diametro del fusto a 1,40 m dal suolo
< 30 cm
30 - 50 cm
50 - 80 cm
Ragqio minimo dallo scavo
2,O m
3,O m
4,O m
Storo 14/12/09
N. 444
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Distanza di scavo minima tra la pianta e le
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