Fibre ottiche 2 n1 > n2 LD (diodo laser) LED (light-emitting diode) 1 riflessione / rifrazione n1 sin" 2 = n2 sin"1 se !2 = !/2 #n & "cr = arcsin% 2 ( $ n1 ' angolo critico Ceramics and Glasses, Engineered Materials Handbook, vol. 4, ASM international, USA, 2000 Le fibre ottiche sono sistemi (in vetro, cilindrici, molto lunghi) che consentono il trasporto di un’onda luminosa. Sono costituite da un cuore (core) e da uno strato esterno (cladding) a diverso indice di rifrazione. L’onda luminosa, una volta entrata nella fibra, vi resta intrappolata a causa di tale differenza di n (pertanto vengono impiegate per il trasporto di fasci di luce laser a lunga distanza). Un primo importante parametro è quindi l’angolo critico, al di sopra del quale ho totale riflessione all’interno della fibra: per questo n1 > n2. Il!segnale ottico viene trasmesso quando l’angolo di incidenza è superiore all’angolo critico; le pareti interne del core fungono da specchio per il fascio in ingresso che viene così guidato; per questo motivo si parla di “guida d’onda”. ! 1 apertura numerica 2 2 NA = n1 ! n2 garantisce ! > !cr "n < 1% sufficienti per guidare onde di luce Ceramics and Glasses, Engineered Materials Handbook, vol. 4, ASM international, USA, 2000 Viene definito anche un angolo di ingresso tale per cui l’onda, una volta “inserita” nella fibra, continua a rimanervi grazie al fatto che l’angolo di incidenza sulla parete del cladding è inferiore all’angolo critico. Le fibre sono catalogate in genere in funzione della loro apertura numerica, NA. Tale dato è fondamentale nell’accoppiamento della fibra con i dispositivi di immissione e captazione del segnale. 2 Modi di trasmissione equazioni di Maxwell ! differenti distribuzioni spaziali della luce = modi numero massimo di modi " n12 k 2 a 2 # "+2 n2 " n2 2! ! = 1 22 k= " 2 n1 N= ! # = coefficiente che dipende da come varia l’indice di rifrazione in funzione del raggio del core *** Ceramics and Glasses, Engineered Materials Handbook, vol. 4, ASM international, USA, 2000 Dati la guida d’onda e l’indice di rifrazione, posso definire tutti i modi in cui la trasmissione può avvenire in quella guida d’onda (soluzioni dell’equazione di Maxwell). Lungo la stessa fibra si possono trasmettere contemporaneamente e senza interferenze un numero di segnali pari al numero di modi della fibra stessa. Il numero massimo di modi dipende soprattutto dalla dimensione della fibra, dall’indice di rifrazione e dalla lunghezza d’onda. 3 Perdite di trasmissione !P$ log # i & " P0 % perdita = 10 L Ceramics and Glasses, Engineered Materials Handbook, vol. 4, ASM international, USA, 2000 Nel diagramma a sinistra è mostrata l’attenuazione in una guida d’onda prodotta da vetro per fusione. Le perdite di trasmissione sono calcolate in base alla perdita di potenza del segnale e sono misurate in decibel (dB), logaritmo del rapporto tra intensità in ingresso e intensità in uscita. Tali perdite sono associabili all’interazione dell’onda luminosa con la matrice vetrosa: transizioni elettroniche nella SiO2 (assorbimento UV), vibrazioni molecolari della SiO2 (assorbimento IR), scattering da imperfezioni del reticolo, assorbimento dal ioni metallici (tipo Fe3+) o gruppi OH. Per questo la finestra di trasmissione è molto limitata (1.2-1.7µm). Obiettivo è comunque limitare gli ioni metallici e i gruppi OH. 4 Materiali e processi processo OVD (outside vapour deposition) SiCl4 + O2 " SiO2 + 2 Cl2 2 H2O + 2 Cl2 " 4 HCl + O2 Ceramics and Glasses, Engineered Materials Handbook, vol. 4, ASM international, USA, 2000 La produzione di fibre ottiche fa riferimento a processi CVD che garantiscono elevatissima purezza. Nel processo OVD si parte da un supporto in silice preformato (per esempio un’altra fibra, precedentemente prodotta) e lo si accresce fino ad ottenere la preforma. Si parte in genere da cloruri; all’inizio i reagenti vengono miscelati e successivamente vengono fatti passare attraverso un condotto all’interno del quale vengono messi a contatto con ossigeno e infine convogliati ad una torcia che deposita gli ossidi formati sulla preforma posta in rotazione. Uno dei vantaggi di questo metodo è che l’H2O eventualmente presente reagisce con il Cl2 dando HCl e O2 gassosi facilmente eliminabili. 5 processo MCVD (modified chemical vapour deposition) Ceramics and Glasses, Engineered Materials Handbook, vol. 4, ASM international, USA, 2000 Nel processo MCVD un tubo in silice viene “riempito” per ottenere la preforma. Il procedimento è analogo al precedente ma la deposizione avviene sulle pareti interne della cannula. 6 tiratura delle fibre e rivestimento Preforma T ! 1800°C Schott Guide to Glass, 2nd edition, Chapman & Hall, 1996 Ceramics and Glasses, Engineered Materials Handbook, vol. 4, ASM international, USA, 2000 La preforma viene poi filata per ottenere la fibra. La fibra viene quindi rivestita di un polimero per la sua protezione. Le fibre che si ottengono sono così sottili da possedere elevatissima elasticità ed essendo subito rivestite, non possiedono difetti. 7