Saluzzo
L’antica capitale del Marchesato è oggi una delle più affascinanti cittadine del Piemonte,
avendo conservato nel centro storico la struttura urbana e lo splendido patrimonio di palazzi e
monumenti dell’epoca medievale, cui si sono aggiunti in modo armonioso inserti di età
successive.
Inserita in un paesaggio agricolo tra i più floridi dell'Italia del Nord – in particolare per la
coltivazione delle mele e delle pesche e per la produzione del Castelmagno, il formaggio
DOP più pregiato – Saluzzo – che ospita anche la famosa Scuola di Alto Perfezionamento
Musicale – offre almeno un paio di altre attrattive molto affascinanti nelle zone che la
circondano: l’Abbazia di Staffarda e il Castello della Manta.
La storia
Cerniera tra Piemonte, Francia e Liguria, il Marchesato di Saluzzo ha avuto per secoli il ruolo
di uno Stato feudale piccolo, ma potente e significativo. I suoi Signori promossero l'arte e la
cultura e ne sono testimonianza gli splendidi monumenti e le opere che segnano
quest'originale territorio, sospeso tra cultura romanica e gotica e identità occitana che riporta
alla Linguadoca dei trobadori.
I primi riferimenti storicamente certi all’esistenza di Saluzzo risalgono ai primi anni dopo il
1000, anche se ritrovamenti archeologici e tradizioni fanno pensare a insediamenti di più
antica data.
La storia saluzzese, dalla seconda metà dell’XI secolo al 1478, è legata indissolubilmente a
quella dell’omonimo Marchesato: sin dal 1142 questo piccolo regno fondò la sua
indipendenza su una accorta politica di alleanze e di matrimoni tra Francia e Savoia, che ne
determinò l’epoca di massimo splendore, sia economico che artistico.
La decadenza ebbe inizio con gli stretti legami che avvinsero Saluzzo alla Monarchia dei
Valois dopo la sfortunata guerra Sabauda del 1478.
La dominazione straniera ebbe termine di fatto nel 1589 e di diritto con il Trattato di Lione
del 1601, che incorporò il saluzzese ad ogni effetto nel Ducato di Savoia.
Ma nonostante due secoli di guerre e persecuzioni religiose, alla metà del Settecento, Saluzzo
era una delle poche province piemontesi a non patire di gravi carenze alimentari e ad avere
un’economia – mercantile e della seta – florida.
Saluzzo – con il breve intervallo della dominazione francese tra ‘700 e ‘800 – divenne
capoluogo provinciale e tale restò fino al 1857, anno in cui il suo territorio divenne parte della
Provincia di Cuneo, occupando un posto di rilievo nella storia piemontese.
La città
Il borgo, collocato tra la pianura e i primi rilievi montuosi che fanno da contrafforte al
Monviso, offre ai visitatori uno dei centri storici più belli e affascinanti del Piemonte.
Sovrastata dall'imponente castello chiamato Castiglia, Saluzzo è ricca di grandi testimonianze
del passato e conserva i segni del borgo medioevale che fu il cuore di un piccolo stato
moderno: il marchesato di Saluzzo.
La visita alla città può avere come punto di partenza la maestosa Cattedrale del XV secolo,
sobrio edificio in stile tardo-gotico, che conserva al suo interno preziose opere d’arte.
Dalla vicina Porta di Santa Maria si entra nel centro storico, dove si incontra la casa natale di
Silvio Pellico.
Piemonte
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Salita al Castello è l’antica piazza principale, circondata dai palazzi nobiliari e sovrastata
dalla Torre Civica e dalla Castiglia. La torre è stata costruita nel 1464 ed è visitabile. In cima
lo sguardo può spaziare verso la pianura, le Alpi e fin verso la cima del Monviso.
La Castiglia, il castello dei Marchesi, è di origine duecentesca. Dell'antico edificio – utilizzato
fino a pochi anni fa come stabilimento penale – rimangono parte del muraglione orientale di
base e l'antico torrione a due piani – costruito nel 1491 – e un sistema di passaggi di piani e
scalette.
La Chiesa di San Giovanni è invece il più suggestivo dei monumenti saluzzesi. Al suo
interno sono di forte richiamo le cappelle affrescate, il Chiostro e la Sala Capitolare.
Ma il meglio del Rinascimento saluzzese è rappresentato dal Museo Civico di Casa Cavassa
(XV secolo, un tempo aristocratica abitazione dei notabili del Marchese). Al suo interno sono
esposti arredi databili dal XV al XIX secolo e opere d'arte, tra cui la splendida tavola della
“Madonna della Misericordia” (Hans Clemer, 1497).
Altri notevoli monumenti religiosi aperti al pubblico sono la collinare Chiesa di San
Bernardino (sec. XVI-XIX), il Santuario della Consolata (sec. XII-XX) e la Chiesa di
Sant’Agostino (sec. XVI-XIX).
Abbazia di Staffarda
A circa nove chilometri da Saluzzo, verso Cavour, sorge l'Abbazia di Santa Maria di
Staffarda, una struttura monacale costruita dai Cistercensi nel lontano 1135. Di stile
romanico-gotico sono la chiesa, gli edifici conventuali con il chiostro e la sala capitolare, la
foresteria che accoglieva i pellegrini e l'ala del mercato.
Castello della Manta.
E' un vero gioiello tardo-gotico costruito all'inizio del '400. Il Castello è celebre per gli
affreschi ottimamente conservati nella Sala Baronale, con il soggetto dei Prodi e delle Eroine
tratte dal poema epico-cavalleresco "Le Chevalier Errant". Il ciclo di affreschi, riportato oggi
al suo antico splendore, è tra i più belli del gotico cortese europeo.
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