Il Tessuto nervoso E’ costituito da cellule (chiamate neuroni) specializzate nella generazione e nella conduzione di particolari segnali. Il Tessuto nervoso Funzione - integrazione tra organi e dell’organismo i diversi apparati - risposta dell’organismo alle variazioni dell’ambiente che lo circonda. Il tessuto nervoso è costituito da cellule (chiamate neuroni) specializzate nella generazione e nella conduzione di particolari segnali (segnali nervosi), costituiti da impulsi elettrici (potenziali d’azione), e nella liberazione di particolari chiamati neurotrasmettitori. composti chimici, Il Tessuto nervoso 4 5 I neuroni sono funzionalmente collegati fra di loro e con le cellule degli organi da essi controllati attraverso particolari connessioni, chiamate sinapsi, attraverso le quali i segnali nervosi passano da una cellula all’altra. 7 I neuroni sono funzionalmente collegati fra di loro e con le cellule degli organi da essi controllati attraverso particolari connessioni, chiamate sinapsi, attraverso le quali i segnali nervosi passano da una cellula all’altra. 8 Il Tessuto nervoso Fibre mieleiniche presentano assoni avvolti da particolari cellule gliali (cellule di Schwann) Segmenti internodali tra una c. di Schawnn e l’altra Fibre amieleiniche presentano assoni privi di guaina mielinica Conduzione saltatoria veloce Nodi di Ranvier Conduzione lenta continua 10 m/s 10 11 Il Potenziale d’azione Canali ionici (Na+ e K+) Pompa Na+/K+ ATP-asi Canali ionici voltaggio dipendenti (Na+, K+) Chiusi quando il potenziale è a riposo 16 19 20 21 22 23 24 Il sistema muscolare 1. Panoramica del tessuto muscolare 2. Il tessuto muscolare scheletrico 3. La contrazione e il rilasciamento del muscolo scheletrico 4. Il metabolismo del tessuto muscolare scheletrico Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009 25 Il sistema muscolare 5. I tipi di fibre muscolari scheletriche e di contrazioni 6. Il tessuto muscolare cardiaco 7. Il tessuto muscolare liscio Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009 26 Tessuto muscolare Le sue caratteristiche fondamentali sono la contrattilità e l’eccitabilità. Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009 27 Il sistema muscolare 8. Il ruolo dei muscoli scheletrici nel movimento 9. Un esempio di gruppo muscolare: i muscoli dell’espressione facciale Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009 28 Panoramica del tessuto muscolare Ci sono tre tipi di tessuto muscolare • scheletrico: è attaccato alle ossa e muove parti dello scheletro; • cardiaco: si trova unicamente nel cuore; • liscio: si trova nelle pareti dei vasi sanguigni e in quella degli organi cavi. Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009 29 31 Panoramica del tessuto muscolare Le funzioni del tessuto muscolare sono: • produzione dei movimenti del corpo; • stabilizzazione delle posizioni del corpo; • regolazione del volume degli organi; • movimento di sostanze all’interno del corpo; • produzione di calore. Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009 32 Il tessuto muscolare scheletrico Ogni muscolo scheletrico è un organo distinto composto da numerose cellule, di forma allungata, dette fibre muscolari o fibrocellule muscolari (possono raggiungere alcuni centimetri di lunghezza). Alla contrazione, si accorciano, ritornando alla lunghezza iniziale al momento del rilassamento. Ognuno è dotato di un rivestimento costituito da più strati di tessuto connettivo. Sono irrorati da vasi sanguigni e provvisti di innervazioni. Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009 33 Il tessuto muscolare scheletrico Ogni fibra è ricoperta da una membrana plasmatica detta sarcolemma che contiene il sarcoplasma, ricchissimo di mitocondri, e il reticolo sarcoplasmatico. Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009 34 Il tessuto muscolare scheletrico Per tutta la lunghezza della fibra si estendono le miofibrille. Esse contengono filamenti spessi e sottili. I filamenti si sovrappongono secondo schemi specifici formando strutture dette sarcomeri. Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009 35 Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009 36 Il tessuto muscolare scheletrico I filamenti spessi sono composti da miosina, una proteina formata da una testa globulare e una coda fibrosa. Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009 37 Il tessuto muscolare scheletrico I filamenti sottili sono composti da tre proteine: - actina - tropomiosina e troponina (proteine regolatrici) Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009 38 La contrazione e il rilasciamento del muscolo scheletrico Durante la contrazione muscolare le teste miosiniche dei filamenti spessi esercitano una trazione sui filamenti sottili, facendoli scorrere verso il centro del sarcomero, che quindi si accorcia. Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009 39 40 La contrazione e il rilasciamento del muscolo scheletrico Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009 41 La contrazione e il rilasciamento del muscolo scheletrico Prima di contrarsi, la fibra muscolare scheletrica deve essere stimolata da un impulso, detto potenziale di azione muscolare, emesso dal relativo neurone motorio insieme al quale costituisce una unità motoria. Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009 42 La contrazione e il rilasciamento del muscolo scheletrico La sinapsi che si forma tra i terminali assonici di un motoneurone e una placca motrice prende il nome di giunzione neuromuscolare. Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009 43 La contrazione e il rilasciamento del muscolo scheletrico Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009 44 La contrazione e il rilasciamento del muscolo scheletrico Quando i siti di legame miosinico sono scoperti inizia il ciclo di contrazione: 1. scissione dell’ATP; 2. formazione dei ponti trasversali; Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009 45 La contrazione e il rilasciamento del muscolo scheletrico 3. sviluppo della forza, con liberazione di ADP; 4. legame all’ATP e distacco. Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009 46 La contrazione e il rilasciamento del muscolo scheletrico Dopo la contrazione la fibra si rilassa • per effetto delle degradazione dell’acetilcolina a opera dell’enzima acetilcolinesterasi; • per effetto della diminuzione degli ioni calcio nel sarcoplasma. I siti di legame sulla miosina vengono coperti e i filamenti di actina scorrono all’indietro in posizione di rilassamento. Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009 47 Se viene a mancare ATP, le “teste” della miosina rimangono agganciate all’actina e quindi i filamenti non possono più muoversi gli uni rispetto agli altri: il muscolo rimane irrigidito. È quanto succede poco dopo la morte, quando, essendo venuti a cessare i processi che rigenerano ATP nelle cellule, questo si esaurisce: i muscoli vanno incontro al cosiddetto rigor mortis (rigidità cadaverica). Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009 48 Il metabolismo del tessuto muscolare scheletrico L’ATP presente nelle fibre è sufficiente soltanto a rifornire energia per i primi secondi di attività muscolare. In seguito deve essere sintetizzato dell’altro da tre fonti: creatinfosfato; respirazione cellulare anaerobica; respirazione cellulare aerobica. Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009 49 Il metabolismo del tessuto muscolare scheletrico A riposo le fibre muscolari scheletriche producono ATP in eccesso che viene usato, in parte, per produrre creatinfosfato, molecola a elevato potenziale energetico costituita da creatina, simile a un amminoacido e da un gruppo fosfato. Al bisogno, tale fosfato viene trasferito nuovamente all’ADP per ricostituire il gruppo energetico. Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009 50 Il metabolismo del tessuto muscolare scheletrico Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009 51 Il metabolismo del tessuto muscolare scheletrico Il glucosio, scisso in due molecole di acido piruvico, libera ATP. Quando i livelli di ossigeno sono bassi, quasi tutto l’acido piruvico si trasforma in acido lattico nella glicolisi anaerobica. Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009 52 Il metabolismo del tessuto muscolare scheletrico Questa reazione può fornire energia sufficiente per circa 30-40 secondi di attività muscolare. Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009 53 Il metabolismo del tessuto muscolare scheletrico L’attività muscolare prolungata dipende dalla respirazione cellulare aerobica che utilizza ossigeno per produrre ATP nei mitocondri. Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009 54 I tipi di fibre muscolari scheletriche e di contrazioni I muscoli scheletrici contengono tre tipi di fibre: 1. ossidative lente; 2. ossidative-glicolitiche rapide; 3. glicolitiche rapide. Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009 55 I tipi di fibre muscolari scheletriche e di contrazioni Le fibre ossidative lente (o rosse) • sono piccole di diametro; • contengono molta mioglobina; • si contraggono e si rilassano in tempi più lunghi rispetto alla fibre rapide; • possono sostenere contrazioni prolungate e intense. Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009 56 I tipi di fibre muscolari scheletriche e di contrazioni Le fibre ossidative glicolitiche rapide (o intermedie) • sono intermedie di diametro; • contengono molta mioglobina; • hanno un alto contenuto di glicogeno e generano molto ATP. Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009 57 I tipi di fibre muscolari scheletriche e di contrazioni Le fibre glicolitiche rapide (o fibre bianche) • sono le più grandi di diametro; • contengono poca mioglobina e pochi mitocondri; • generano ATP per glicolisi anaerobica. Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009 58 I tipi di fibre muscolari scheletriche e di contrazioni La maggior parte dei muscoli scheletrici è costituita da tutti e tre i tipi di fibre. Le fibre muscolari di una qualsiasi unità motoria sono tutte dello stesso tipo e si ha l’attivazione di una certa unità in base al tipo di sforzo fisico cui il corpo va incontro. Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009 59 I tipi di fibre muscolari scheletriche e di contrazioni Le contrazioni muscolari sono di due tipi. • Contrazione isotonica: la tensione sviluppata dal muscolo rimane pressoché costante, mentre il muscolo cambia di lunghezza. • Contrazione isometrica: la tensione generata non è sufficiente a superare la resistenza dell’oggetto sul quale è applicata la forza e la lunghezza del muscolo non cambia. Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009 60 Il tessuto muscolare cardiaco Il tessuto muscolare cardiaco costituisce la maggior parte della muscolatura del cuore. Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009 61 Il tessuto muscolare cardiaco Le fibre spesso sono ramificate, più corte e di diametro maggiore rispetto a quelle della muscolatura scheletrica, interconnesse tramite dischi intercalari, ispessimenti trasversali irregolari del sarcolemma. Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009 62 Il tessuto muscolare cardiaco Il ritmo automatico o intrinseco delle contrazioni cardiache è detto autoritmicità. Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009 63 Il tessuto muscolare cardiaco Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009 64 Il tessuto muscolare liscio Il tessuto muscolare liscio si trova in molti organi interni e riveste i vasi sanguigni. Il muscolo liscio è un muscolo involontario. I filamenti di actina sono ancorati a strutture detti corpi densi. Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009 65 Il tessuto muscolare liscio Il muscolo viscerale o unitario si trova negli strati che si sovrappongono a formare le pareti di piccole arterie, vene e organi cavi come lo stomaco, l’intestino, l’utero e la vescica. Le fibre della muscolatura viscerale sono strettamente legate e formano un reticolo continuo. Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009 66 Il tessuto muscolare liscio Il muscolo liscio a unità multipla consiste di fibre singole, ognuna con fibre nervose motorie alla propria estremità. Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009 67 Il tessuto muscolare liscio La presenza di ioni calcio nel citosol fornisce il tono del muscolo liscio, uno stato di contrazione prolungata e continua. Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009 68 Il tessuto muscolare liscio Il muscolo liscio ha una possibilità di allungamento e di contrazione molto maggiore rispetto alle fibre muscolari scheletriche. Risponde a impulsi provenienti dal sistema nervoso autonomo (involontario), oppure a ormoni, a variazioni del pH o del livello di ossigeno. Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009 69 Il ruolo dei muscoli scheletrici nel movimento Il muscolo scheletrico è un organo composto da vari tipi diversi di tessuto, che comprendono il tessuto muscolare scheletrico, il tessuto vascolare, il tessuto nervoso e vari tipi di tessuto connettivo. Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009 70 Il ruolo dei muscoli scheletrici nel movimento L’attacco del muscolo all’osso fisso è detto origine. L’altra estremità è ancorata in un punto detto inserzione. La porzione carnosa è definita ventre. Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009 71 Il ruolo dei muscoli scheletrici nel movimento Tutti i movimenti si producono perché molti muscoli scheletrici lavorano in gruppo. Il muscolo che produce l’azione si chiama agonista o primo motore. Il muscolo antagonista si rilascia mentre l’agonista si contrae. Molti movimenti coinvolgono muscoli sinergici che aiutano il muscolo a funzionare con più efficacia. Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009 72 Il ruolo dei muscoli scheletrici nel movimento I nomi dei muscoli scheletrici si basano su alcuni parametri: • l’orientamento; • le dimensioni; • la forma; • il tipo d’azione; • il numero di origini. Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009 73 Muscoli superficiali del corpo umano Un esempio di gruppo muscolare: i muscoli dell’espressione facciale ? Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009 ? il connettivo che riveste i muscoli si continua in larghe lamine fibrose, dette aponevrosi o aponeurosi, che si connettono al rivestimento di muscoli adiacenti, collegando così due o più muscoli tra di loro 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96