FISICA QUANTISTICA Carlo Jacoboni Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Modena, 12-13 settembre 2016 1 Il Gran Ballo Excelsior Balletto mimico in 6 parti, 11 quadri di Luigi Manzotti Musica di Romualdo Marenco -1881 2 Il Gran Ballo Excelsior Balletto mimico in 6 parti, 11 quadri di Luigi Manzotti Musica di Romualdo Marenco -1881 Lotta fra Luce e Genio delle tenebre Esaltazione della scienza che libera l’uomo dalla guerra e dalla miseria Battello a vapore, piroscafo, pila, telegrafo, lampadina, canale di Suez, traforo del Frejus (err: Moncenisio) 3 Da dove veniva tanto ottimismo? I fenomeni della vita quotidiana sono tutti compresi e dominati! La fisica classica alla fine dell’800 Meccanica Termodinamica Elettromagnetismo 4 Le origini … Galileo (1564-1642) 1623 – Il Saggiatore (nascita della scienza moderna) 1630 – Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo (tolemaico e copernicano, relatività del moto, inerzia) 1638 – Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze (dinamica con principio di inerzia e struttura della materia con scienza delle costruzioni) 5 La nascita della scienza moderna Da Il Saggiatore Parmi, oltre a ciò, di scorgere nel Sarsi ferma credenza, che nel filosofare sia necessario appoggiarsi all'opinioni di qualche celebre autore, sì che la mente nostra, quando non si maritasse col discorso d'un altro, ne dovesse in tutto rimanere sterile ed infeconda; e forse stima che la filosofia sia un libro e una fantasia d'un uomo, come l'Iliade e l'Orlando furioso, libri ne' quali la meno importante cosa è che quello che vi è scritto sia vero. Signor Sarsi, la cosa non istà così. La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico l'universo), ma non si può intendere se prima non s'impara a intender la lingua, e conoscer i caratteri, ne' quali è scritto. Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangoli, cerchi, ed altre figure geometriche, senza i quali mezi è impossibile a intenderne umanamente parola; senza questi è un aggirarsi vanamente per un oscuro laberinto. Galileo 6 La fisica classica alla fine dell’800 Meccanica: Newton (1687), Lagrange (1788), Hamilton (1834-5) Isaac Newton (1642-1727) Joseph-Louis Lagrange (1736-1813) William Rowan Hamilton (1805-1865) 7 La fisica classica alla fine dell’800 Termodinamica – Carnot (1824) Kelvin (1848) Clausius (1850) Joule (1850) Gibbs (1876) James Prescott Joule (1818-1889) Nicolas Lèonard Sadi Carnot (1796-1832) Lord Kelvin (1824-1907) Josiah Willard Gibbs (1839-1903) Rudolf Julius Emanuel Clausius (1822-1888) 8 La fisica classica alla fine dell’800 Elettromagnetismo – Galvani (1790) Volta (1800) Ampère (1820) Faraday (1831) Maxwell (1864) Luigi Galvani (1737-1794) Conte Alessandro Giuseppe Antonio Anastasio Gerolamo Umberto André-Marie Ampère (1775-1836) Volta Michael Faraday (1791-1867) 9 James Clerk Maxwell (1831-1879) Nei fenomeni quotidiani era tutto compreso … … ma nei laboratori una serie di indagini sperimentali ha richiesto una profonda revisione della nostra descrizione dei fenomeni naturali. Corpo nero Effetto fotoelettrico Spettroscopia 10 All’inizio del ‘900 è avvenuta una doppia rivoluzione nella nostra conoscenza dei fenomeni naturali Einstein, nel 1905, ha introdotto la teoria della relatività, che rivoluziona il nostri concetti di spazio e di tempo (e non solo). Planck, nel 1900, ha introdotto i quanti di luce che porteranno, anche ad opera di Einstein, alla fisica quantistica. Noi parleremo solo di questa seconda 11 Enormi successi e difficoltà interpretative L’introduzione della fisica quantistica ha comportato grandi difficoltà interpretative ed epistemologiche, ancora oggi molto dibattute. Non lasciamoci condurre fuori strada da queste difficoltà: la meccanica quantistica ha ottenuto enormi successi, dalla interpretazione (e previsione) dei fenomeni microscopici alla comprensione di quanto avviene nelle profondità del cosmo. Non si è ancora trovata alcuna discrepanza tra le previsioni della m.q. e i dati sperimentali. Ciò non significa che nel futuro questo non possa accadere. Popper: una teoria non può essere verificata; può solo venire falsificata. 12 LA LUCE è un’onda elettromagnertica La luce visibile è solo una piccola parte dello spettro 13 delle onde e.m. Tutti i corpi, a qualunque temperatura, emettono radiazione elettromagnetica 14 Corpo nero: radiazione termica 15 Corpo nero: radiazione termica L’ “atto di disperazione” di Planck (1900) E = hν P = E/c 16 Corpo nero: radiazione termica L’ “atto di disperazione” di Planck (1900) E = hν P = E/c 17 Effetto fotoelettrico La conferma di Einstein (1905) Il fenomeno La teoria classica La teoria quantistica Tmax= hν - Eo E = hν 18 Spettroscopia 19 Risonanza emissione assorbimento 20 Modelli atomici (1904) Esperienza di Rutherford (1908-1911) 21 Atomo do Bohr (1913) L = nh h=h/2π E = hν ν = (Ei-Ef) / h Perché queste orbite? 22 Noblesse oblige … Se l’onda e.m. presenta aspetti corpuscolari, non potrebbero le particelle presentare aspetti ondulatori? (1924) Louis Victor Pierre Raymond Le condizioni di Bohr trovano immediata duc de Broglie spiegazione nella richiesta che l’orbita contenga un numero intero di lunghezze d’onda 23 Dall’idea di de Broglie Schroedinger Funzione d’onda 1926 Heisenberg Matrici 1926 Dirac (1928) Vettori (sovrapposizione degli stati) 24 La sovrapposizione degli stati In meccanica classica ogni particella ha una ben precisa posizione e velocità: A + B In meccanica quantistica ogni partcella (di cui sappiamo tutto quanto è possibile sapere) può essere trovata in diverse posizioni o con diverse velocità. Il sistema può essere in una sovrapposizione di stati: S=A+B Quando si effettua una misura, questa può dare risultati diversi. Il risultato non è prevedibile. Dio “tira i dadi” ogni volta che eseguiamo una misura. 25 Le cose sono un po’ più complicate La massima informazione che possiamo avere di una particella può essere data, per esempio, da una funzione matematica detta funzione d’onda. Con questa funzione possiamo calcolare la probabilità di trovare la particella in ogni dato punto, se ne misuriamo la posizione. Possiamo calcolare la probabilità di trovarla con una data velocità, se ne misuriamo la velocità. Non possiamo misurare contemporaneamente posizione e velocità di una particella. La precisione con cui la teoria prevede il risultato di una misura di posizione è tanto maggiore quanto minore è quella con cui si prevede il risultato di una misura di velocità (e viceversa). Relazione di indeterminazione 26 Come possiamo sostenere questa conclusione? Dal testo FISICA di Giancoli Fenomeni di interferenza 27 ONDA 28 ONDA 29 ONDA 30 INTERFERENZA DI DUE ONDE 31 INTERFERENZA DI DUE ONDE 32 Mettiamo uno schermo e riveliamo l’intensità dell’onda L’intensità è data dal quadrato dell’ampiezza dell’oscillazione 33 Intensità della prima onda da sola 34 Intensità della seconda onda da sola 35 Intensità delle due onde, separatamente 36 Intensità che si osserva con entrambe le onde La caratteristica più significativa dell’interferenza è che in alcuni punti l’insità è maggiore della somma, in altri è minore anche di 37 quella di un’onda da sola. INTERFERENZA DI ELETTRONI Mettiamo un diaframma con due fessure e lanciamo contro di esso un fascio di elettroni Ci aspettiamo che gli elettroni che arrivano sul diaframma vengano 38 fermati e passino oltre quelli che “infilano” le fessure INTERFERENZA DI ELETTRONI Mettiamo infine uno schermo che raccolga gli elettroni oltre il diaframma 39 INTERFERENZA DI ELETTRONI Ci aspettiamo di raccogliere elettroni allineati dietro le due fessure. 40 … e invece vediamo gli elettroni che si dispongono secondo una figura di interferenza! 41 Interagiscono fra loro, gli elettroni? Si danno degli urti in modo da collocarsi lungo le “frange” di interferenza? Mandiamone uno alla volta! … Ogni elettrone cade in un punto e quando sono tanti riproducono la figura di interferenza. 42 INTERFERENZA DI PERTICELLE SINGOLE Fotoni Rueckner and Titcomb, Am. J. Phys. 64, 184 (1996) Elettroni Tonomura et al., Am. J. Phys. 57, 117 (1989) 43 CONCLUSIONI Dell’esperienza di interferenza di elettroni Ogni elettrone, da solo, sente la presenza di entrambe le fenditure. Si propaga come un’onda, ma viene rivelato come una particella. L’intensità dell’onda in ogni punto ci dà la probabilità che venga rivelato in quel punto. Prima della misura un elettrone è in una sovrapposizione di stati; al momento della misura, uno solo, a caso secondo la probabilità prevista dalla funzione d’onda, si realizza. 44 Ma un elettrone è una particella o un’onda? Non possiamo dire che cosa é La nostra conoscenza è legata all’osservazione: ciò che osserviamo è l’insieme del sistema in esame e dell’apparato di misura, e se l’apparato è diverso osserviamo cose diverse. Anche la nostra osservazione diretta è legata alla nostra percezione. Tutto avviene nel nostro cervello o, se preferite, nella nostra mente. Berkeley e l’empirismo inglese: esse est percipi Essere è essere percepiti LA SCIENZA HA RINUNCIATO A DESCRIVERE LA NATURA 45 . E DESCRIVE SOLO LA NOSTRA CONOSCENZA DI ESSA Berkeley e l’empirismo inglese: esse est percipi Essere è essere percepiti (problema della continuità) Di Ronald Arbuthnott Knox Riportato da Russel God in the Quad Si stupiva un dì un allocco. "Certo Dio trova assai sciocco che quel pino ancora esista se non c’è nessuno in vista". "Molto sciocco mio signore è soltanto il tuo stupore. Tu non hai pensato che Se quel pino sempre c’è È perché lo guardo io. Ti saluto e sono Dio". Forlì, 3 giugno 2015 There was a young man who said "God Must find it exceedingly odd To think that the tree Should continue to be When there's no one about in the quad." Reply: "Dear Sir: Your astonishment's odd; I am always about in the quad. And that's why the tree Will continue to be Since observed by, Yours faithfully, God." 46 … tra scienza e filosofia! Il mito della caverna Platone “la Repubblica” Un albero che cade in un bosco fa rumore se non c’è nessuno che lo sente? Cos’è un prato fiorito se non c’è nessuno che lo guarda? 47 La difficoltà principale viene dalla nostra incapacità di crearci modelli mentali per i fenomeni microscopici. Ma miliardi di anni di evoluzione biologica hanno sviluppato categorie mentali e processi per la loro elaborazione che ci aiutassero a procurarci il cibo, a difenderci dai predatori, ad accoppiarci con compagni/e che assicurassero meglio la crescita della prole, non a comprendere meglio i fenomeni del mondo microscopico! 48 Ma ci sono ancora problemi: La m.q. prevede una legge deterministica per la dinamica isolata e una, diversa, probabilistica, per la misura. Perché due leggi diverse? Una misura non è un fenomeno naturale? E poi, quando avviene la misura? 49 QUANDO AVVIENE LA MISURA? Un elettrone viene mandato contro uno specchio semiriflettente La funzione d’onda si divide in due; l’elettrone è in una sovrapposizione di stati, uno trasmesso e uno deflesso. Metto uno schermo e osservo se arriva l’elettrone; avviene la contrazione dello stato. Posso osservarlo o no, con certe probabilità. Sarebbe la stessa cosa se mettessi una lastra fotografica e poi guardassi la fotografia? Ma quando avviene la misura, quando l’elettrone colpisce la lastra o quando io la guardo? E se metto la foto in un cassetto e non la guardo, è avvenuta la contrazione dello stato? E se fotografo la fotografia? … regressione infinita … 50 IL GATTO DI SCHROEDINGER Su uno dei due percorsi viene messo un rivelatore che, se rivela l’elettrone, fa scattare un meccanismo che rompe un’ampolla con del gas velenoso. Se il tutto segue la meccanica quantistica l’ambiente è in una sovrapposizione di stati: uno sano e uno letale. E se nell’ambiente è presente un gatto, questo è in una sovrapposizione di stati: uno vivo e uno morto… Finché qualcuno non lo guarda … E se lo fotografa?! 51 Entanglement e variabili nascoste In fisica classica 52 Entanglement e variabili nascoste In fisica quantistica 53 Entanglement e variabili nascoste Variabili nascoste? Bell (1964): è possibile fare misure che distinguano Misure francesi (Aspect, 198x): vale l’interpretazione di Copenaghen! C’È ANCORA DIBATTITO “Sembra che la fisica moderna, che ha tanto successo nell’interpretare i fenomeni naturali, vada in crisi quando cerca di comprendere se stessa.” 54 Applicazioni della meccanica quantistica: IL LASER Direzionalità, monocromaticità, brillanza, coerenza, impulsi ultra brevi 55 IL LASER Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation Scienza Tecnologia 56 Applicazioni della meccanica quantistica: EFFETTO TUNNEL 57 Applicazioni della meccanica quantistica: EFFETTO TUNNEL 58 Applicazioni della meccanica quantistica: NMR (Nuclear Magnetic Resonance) B 59 Letture A. Einstein and I. Infeld L’evoluzione della fisica Bollati Boringhieri G.C. Ghirardi Un’occhiata alle carte di Dio Il Saggiatore Anton Zeilinger Il velo di Einstein Einaudi Leon M. Lederman and Christopher T. Hill Symmetry and the beautiful universe 60 Didattica della fisica contemporanea – Modena, aprile-maggio 2014 60 61