DIVENTARE UNA CLASSE MUSICALE PER L'INCLUSIONE DELLE DIVERSITÀ: STRUMENTI DIDATTICI E VALUTATIVI AMALIA LAVINIA RIZZO Esistono le musiche. Esiste un’idea di musica che le riassume, ma che non avrebbe vita senza le musiche. La musica è fatta di musiche e le musiche sono tentativi. Lo sono sempre state. Sono sempre stata esperienza (Giuseppe Chiari) Gli strumenti didattici e valutativi presentati in questo contributo sono rivolti agli insegnanti musicisti e di sostegno che sono interessati a valorizzare la propria expertise professionale inserendo l’ampio repertorio di pratiche inclusive già sperimentate nella didattica musicale di qualità [Branchesi 2006] in attività di sostegno che prevedono anche l’organizzazione interdisciplinare di laboratori co-progettati e co-realizzati con gli insegnanti in servizio su posto comune durante i quali l’alunno con disabilità può partecipare sistematicamente con i compagni di classe1. Le caratteristiche fondamentali dei laboratori sono l’interdisciplinarità e l’utilizzo di una modalità ludico-animativa di conduzione del gruppo. A tal fine è utile poter disporre di strumenti operativi che aiutino la progettazione condivisa con i colleghi facilitando sia le modalità organizzative degli insegnanti sia le procedure di valutazione [Cajola, Domenici 2005]. Gli strumenti per la progettazione si avvalgono quindi di schemi che abbastanza velocemente consentono al Consiglio di Classe di sintetizzare le diverse variabili implicate. Tutti sappiamo che le possibilità di individualizzazione e personalizzazione offerte dalla musica la rendono un ambito di esperienza formativa ed inclusiva privilegiato, ma chiunque lavori nella scuola sa bene che le competenze diversificate dei docenti spesso non possono essere espresse al meglio per le difficoltà di collaborazione oggi attestati dalla ricerca scientifica anche nel campo dell’integrazione scolastica [Associazione TREELLLE et al. 2010]. I materiali seguenti si propongono quindi come un contributo per facilitare la collaborazione tra i docenti e costruire uno scenario educativo ‘polifonico’, in cui il confronto interpersonale tra le identità professionali diventi una marcia in più, e non un ostacolo, per costruire l’inclusione scolastica. Sono anche utili per curare la comunicazione con la dirigenza scolastica. È infatti molto importante che ogni proposta, prima concertata verbalmente, venga poi presentata per iscritto in tutte le sedi deputate all’inclusione producendo la necessaria documentazione cartacea. Il Consiglio di Classe è la sede privilegiata per la diffusione delle informazioni relative alle attività di sostegno, anche nei confronti delle famiglie, e per l’assunzione ufficiale delle decisioni,. Ovviamente la progettazione va anche socializzata e discussa nei GHLO (Gruppi 1 I materiali presentati derivano in gran parte dall’esperienza realizzata nel corso della ricerca “Diventare una classe musicale per includere le differenze: una ricerca - azione nella scuola secondaria di I grado” realizzata nell’a.s. 2009/2010 che ho descritto nella prima parte del presente volume. La loro forma attuale deriva da necessarie integrazioni conseguenti alla pubblicazione definitiva delle Indicazioni Nazionali per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per la scuola del primo ciclo [MIUR 2012] e dall’aggiunta di check-list di osservazione costruite sulla base del modello antropologico dell’ICF. L’integrazione dell’ICF è stata elaborata nel corso del mio dottorato di ricerca che ho svolto nell’ambito specifico della Didattica Speciale presso la scuola dottorale in Pedagogia dell’Università Roma Tre, Dipartimento di Scienze della Formazione. operativi per l’handicap) dei ragazzi certificati e presentata al Gruppo di lavoro per l’inclusione della scuola.. Per l’insegnante di sostegno che assume il ruolo di coordinatore delle attività è quindi utile poter disporre di procedure e modalità di comunicazione rapide, ma anche molto chiare. Questo aspetto, che a prima vista potrebbe apparire poco significativo e quindi trascurabile, è invece un elemento fondamentale per la realizzazione di questo modello di attività di sostegno. La concertazione di tempi, spazi e attività, infatti, costituisce spesso uno dei maggiori problemi della scuola, su cui di solito si gioca la riuscita dei progetti. Per questo motivo, l’impegno dell’insegnante di sostegno ad aggiornare costantemente i colleghi sullo stato delle attività, comunicare il calendario con un ampio margine e coinvolgerli costantemente nelle decisioni, nella valutazione e nella gestione delle proposte didattiche consente di evitare accavallamenti, sovrapposizioni e malcontenti diffusi, attivando quelle sinergie fondate sul rispetto del lavoro di ognuno che sono indispensabili per collaborare in ogni ambiente. La proposta può essere ovviamente adattata sulla base delle diverse esigenze didattiche tipiche di ogni contesto, tenendo conto che la priorità è quella di collegare il più possibile il PEI con la programmazione di classe all’interno di percorsi educativi comuni. Per questo motivo, pur mantenendo gli aspetti strutturali degli strumenti progettuali, ogni Consiglio di Classe potrà ‘riempirli’ con i traguardi per lo sviluppo delle competenze, gli obiettivi di apprendimento, i contenuti e le attività che ritiene più appropriati. Gli strumenti presentati di seguito sono stati elaborati per una prima classe di scuola secondaria di I grado composta da 20 alunni, di cui due con disabilità cognitiva (deficit cognitivo medio e medio grave), due stranieri e uno con Disturbi Specifici di Apprendimento. Nella tabella 1 vengono presentate le discipline coinvolte nell’organizzazione delle attività di sostegno sperimentate. Per ogni disciplina vanno indicati i relativi traguardi per lo sviluppo delle competenze e i contenuti affrontati. Questa griglia è la prima da utilizzare per la progettazione delle attività, dal momento che offre all’intero Consiglio di Classe una panoramica chiara sulle motivazioni forti del progetto e sui contenuti disciplinari che verranno affrontati. La seconda griglia, invece, rende chiaro lo svolgimento temporale delle varie sequenze didattiche, con le relative discipline interessate. Entrambe le tabelle suggeriscono con immediatezza l’idea di un lavoro interdisciplinare e condiviso e possono essere anche utilizzate per illustrare l’intero progetto agli alunni e alle loro famiglie. PIANO ANNUALE Attività di sostegno "Diventare una classe musicale” Modulo A B Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno La costruzione dell’identità. Parole e pensieri sulle emozioni Il radicamento”: costruirsi gli strumenti/l'ambiente per interagire suonando Discipline interessate Italiano, Scienze, Musica Musica, Tecnologia C La danza e il movimento creativo/espressivo: costruire tracce di sè come gruppo/relazionarsi con altri sè D Il consumo critico e solidale E Le fiabe drammatizzate: regalare tracce di sè come gruppo/relazionarsi con altri sé Musica, Educazione Fisica, Matematica/Geometria Scienze, Geografia, Tecnologia (collaborazione con l’indirizzo musicale) Musica, Italiano, Francese, Geografia, Arte e Immagine, Ed. Fisica F La musica altra: rapporto con musiche lontane nel tempo e nello spazio Musica, Storia, Italiano G Il circle drum: prove di interazione e di affidamento di ruolo Musica, Matematica Tabella 1 - Griglia per la progettazione dei traguardi per lo sviluppo delle competenze perseguiti dalle attività di sostegno e dai contenuti affrontati nelle varie discipline Discipli na Traguardi per lo sviluppo delle competenze [MIUR 2012] MUSI L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di CA esperienze musicali attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti. Usa diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, all’apprendimento e alla riproduzione di brani musicali. È in grado di ideare e realizzare, anche attraverso l’improvvisazione o partecipando a processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali, nel confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio musicale, utilizzando forme di notazione e/o sistemi informatici. Comprende e valuta eventi, materiali, opere musicali riconoscendone i significati anche in relazione alla propria esperienza musicale e ai diversi contesti storico-culturali. ITALI L’allievo interagisce in modo efficace in diverse ANO situazioni comunicative, attraverso modalità dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri, con ciò matura la consapevolezza che il dialogo, oltre ad essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali. Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri, ad esempio nella realizzazione di giochi o prodotti, nell’elaborazione di progetti e nella formulazione di giudizi su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali. Leggere testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) e comincia a costruirne un’interpretazione collaborando con compagni e insegnanti. Comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base). STORI Produce informazioni storiche con fonti di vario A genere – anche digitali – e le sa organizzare in testi. Conosce aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell'umanità e li sa mettere in relazione con i fenomeni storici studiati. GEO Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie GRAFI attuali e d’epoca, immagini da telerilevamento, A elaborazioni digitali, grafici, dati statistici, sistemi informativi geografici per comunicare efficacemente informazioni spaziali Riconosce nei paesaggi europei e mondiali, raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da valorizzare SECONDA Legge semplici testi con tecniche adeguate LINGUA Stabilisce relazioni tra semplici elementi linguisticoCOMUNIT comunicativi e culturali ARIA Confronta i risultati conseguiti in lingue diverse e le strategie utilizzate per imparare Contenuti Costruzione di strumenti musicali con materiali di recupero Aspetti sonori della comunicazione non-verbale Esecuzione di improvvisazioni musicali e sonore a carattere descrittivo Ritmi vocali Ritmi motori con la body percussion Spartiti scritti in Time Box Unit System (TUBS) Sonorizzazione di fiabe Esecuzione di danze storiche Ascolti di musiche di vari generi e repertori Realizzazione di «Suoniamoci su» Le parole delle emozioni e la descrizione degli stati emotivi La fiaba Classificazione delle parole italiane rispetto alla posizione dell'accento tonico: piane, tronche, sdrucciole e bisdrucciole Gli schemi associativi tipici della poesia italiana: rima baciata (AABB), rima alternata (ABAB), rima chiusa (ABBA), rima ripetuta (ABCA) Distinzione tra versi parisillabi e imparisillabi La composizione di filastrocche Le regole della comunicazione verbale e non verbale La lettura espressiva Gli elementi culturali del Medioevo Il passaggio dal Medioevo all’età rinascimentale: aspetti socio-culturali Concetto di regione geografica Carte geografiche Programmi multimediali di visualizzazione dall’alto (Google Earth) Temi e problemi relativi alla tutela del paesaggio Le azioni di valorizzazione del paesaggio Frasi di saluto e di presentazione Lettura espressiva di testi descrittivi Confronto tra le pronunce dei suoni linguistici Disciplina Traguardi per lo sviluppo delle competenze MATEM ATICA Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro interpretazioni e ne cogliere le relazioni tra gli elementi Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e controesempi adeguati e utilizzando concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una argomentazione corretta. Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze in contesti significativi e ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà. Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza. Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e microscopici, è consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti. Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della loro evoluzione nel tempo; riconosce nella loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante, e i modi di soddisfarli negli specifici contesti ambientali. È consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse, nonché dell’ineguaglianza dell’accesso ad esse, e adotta modi di vita ecologicamente responsabili. È in grado di ipotizzare le possibile conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo tecnologico conoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire, in maniera metodica e razionale, compiti operativi complessi, anche collaborando e cooperando con i compagni SCIEN ZE TECN OLOGI A ARTE E IMMAG INE EDUCA ZIONE FISICA L’alunno realizza elaborati personali e creativi sulla base di un’ideazione e progettazione originale applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale e moderna e contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio L’alunno è consapevole delle proprio competenze motorie sia nei punti di forza che nei limiti. Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio corporeo-motorio per entrare in relazione con gli altri, praticando, inoltre, attivamente i valori sportivi (fair-play) come modalità di relazione quotidiana e di rispetta criteri di base di sicurezza per sé e per gli altri. È capace di integrarsi nel gruppo, di assumersi responsabilità e di impegnarsi per il bene comune. Contenuti Le unità di misura delle grandezze Rapporti e quozienti Multipli e divisori I concetti geometrici fondamentali Le figure piane Le situazioni problematiche La regolazione cognitiva delle emozioni Il rispetto dell’ambiente e degli esseri viventi Gli ambienti e l’eco-diversità L’impronta ecologica Proprietà fisiche e meccaniche dei vari materiali Procedure di costruzione collaborativa di oggetti Pianificazione delle fasi di costruzione di oggetti sonori Progettazione di un viaggio di istruzione usando internet Tecniche figurative Rielaborazione di materiali visivi per la creazione di cartelloni ed elementi decorativi ‘a tema’ Fonti iconografiche su soggetto musicale di vari periodi storici con particolare approfondimento dei periodi medievale e rinascimentale. Gli aspetti corporei e prossemici della comunicazione non-verbale La sincronizzazione ritmico motoria La coordinazione con difficoltà progressiva da fermi Il movimento nello spazio con diverse andature il rispetto delle regole e il fair-play Tabella 2. La griglia mostra i titoli dei moduli di lavoro previsti, le discipline interessate per ognuno e il suo svolgimento temporale nel corso dell’anno scolastico. Le tabelle successive (dalla n. 3 alla n. 9), entrano nello specifico di ogni sequenza didattica indicando per ognuna il numero di ore necessarie al suo completamento, le discipline coinvolte e le relative quote orarie. Vengono anche declinati gli obiettivi di apprendimento, descritto il prodotto atteso al termine della sequenza didattica e indicati i collegamenti con le altre. Tali collegamenti consentono di presentare un progetto integrato, in cui ogni sequenza si avvale anche di quanto realizzato nelle altre. Tabella 3 - Sequenza didattica A: La costruzione dell’identità. Parole e pensieri sulle emozioni Numero ore necessarie: 8. Discipline coinvolte e relative quota o raria: rMusica 4 ore; Scienze 2 ore; Italiano 2 ore. Obiettivi di apprendimento Scegliere una musica rappresentativa di se stessi e proporla alla classe Riconoscere e nominare correttamente le principali emozioni Ascoltare la musica in silenzio Operare un attento processo verbale di significazione rispetto alla scelta culturale di un compagno Conoscere e controllare l’emissione della propria voce parlata e i tratti prosodici. Utilizzare la propria voce per esprimere diverse situazioni emotive. Affinare la sensibilità personale alle intonazioni espressive Arricchire il proprio vocabolario emotivo Utilizzare dei sinonimi per comunicare le diverse emozioni Migliorare la propria competenza lessicale per facilitare la comprensione e l’espressione di propri stati emotivi Essere consapevoli del legame esistente tra pensiero ed emozioni Sperimentare la possibilità di modificare il proprio stato emotivo modificando il pensiero sull’evento al quale è legato Non stigmatizzare le scelte e le esecuzioni degli altri Avere un atteggiamento positivo, impegnandosi nei compiti di apprendimento proposti Prodotto atteso: uso consapevole della propria voce parlata in rapporto all’espressione delle emozioni, riflessioni orali e scritte sul rapporto pensiero-emozioni. Collegamenti con le altre sequenze didattiche: Le fiabe drammatizzate Tabella 3 Tabella 4 - Sequenza didattica B: Il radicamento Costruirsi gli strumenti - l'ambiente per interagire suonando Numero ore necessarie: 6. Disciplina coinvolta e relativa quota oraria: Musica 4 ore, Tecnologia 2 Obiettivi di apprendimento Collaborare per costruire uno strumento musicale insieme ad altre persone Apprezzare il contatto delle mani con i compagni e gli insegnanti Organizzare la classe personalizzandola con oggetti costruiti Sviluppare un senso di appartenenza alla propria classe Cercare ed offrire aiuto ai compagni, quando necessario Prodotto atteso: strumenti musicali a percussione costruiti dagli alunni con modalità collaborative. Collegamenti con le altre sequenze didattiche: Le fiabe drammatizzate Tabella 4 Essere curiosi del mondo sonoro Osservare e descrivere verbalmente le caratteristiche di uno strumento musicale Sperimentali materiali sonori Recuperare e condividere le proprie conoscenze riferite agli strumenti musicali e alle proprie esperienze pregresse Progettare la costruzione di uno strumento musicale Tabella 5 - Sequenza didattica C: La danza e il movimento creativo/espressivo Costruire tracce di sè come gruppo - relazionarsi con altri sè Numero ore necessarie: 15. Discipline coinvolte e relative quote orarie: Musica 9h; Educazione fisica 4h; Matematica 2h. Obiettivi di apprendimento 1. Interpretare con il movimento e le body percussion uno spartito in notazione TUBS 2. Memorizzare sequenze motorie in ritmo binario 3. Saper realizzare la propria sequenza ritmicomotoria sovrapponendosi a quelle dei compagni 4. Mantenere una velocità costante durante l’intera esecuzione rimico-motoria 5. Memorizzare ed eseguire i passi semplici e doppi previsti da una danza in cerchio chiuso 6. Saper assumere il ruolo da capofila e/o gregario in una danza in serpentone 7. Sostenere l’esecuzione dei compagni 8. Non parlare durante le esecuzioni motorie e le danze Non stigmatizzare le scelte e le esecuzioni degli altri 10. Avere un atteggiamento positivo, impegnandosi nei compiti di apprendimento proposti 11. Riflettere sulle sollecitazioni proposte ed esprimere un’opinione pertinente e circostanziata 12. Seguire mentalmente le produzioni ritmicomotorie dei compagni ed inserirsi al momento giusto 13. Condividere le regole di un’esecuzione ritmico-motoria collettiva 14. Essere cortesi e disponibili ad aiutare chi ha bisogno Prodotto atteso: danza collettiva in cerchio chiuso; danza collettiva in serpentone; macchina poli-ritmica; invenzione di un gioco motorio da proporre ai bambini nel corso della lettura espressiva di una fiaba. Collegamenti con le altre sequenze didattiche: Le fiabe drammatizzate, Il circle drum, La musica altra. Tabella 5 9. Tabella 6 - Sequenza didattica D: Il consumo critico e solidale Numero ore complessive: 4 ore più cinque giorni di uscita didattica. Discipline coinvolte e relativa quota oraria: Scienze 3h, Geografia 1h, Tecnologia 2h, collaborazione con l’indirizzo musicale per il Camposcuola Obiettivi di apprendimento essere sensibili ad un modello di consumo alternativo a quello esistente, più attento e sostenibile da un punto di vista ambientale e sociale; conoscere il concetto di “impronta ecologica” adottare comportamenti mirati al risparmio energetico e a contrastare il degrado ambientale; promuovere atteggiamenti solidali nei confronti della comunità. Prodotto atteso: decalogo di Buone pratiche di consumo energetico, modalità organizzative dell’uscita didattica, riflessioni orali sull’argomento. Collegamenti con le altre sequenze didattiche: si collega trasversalmente con tutti i moduli proposti. Tabella 6 Tabella 7 - Sequenza didattica E: Le fiabe drammatizzate regalare tracce di sè come gruppo - relazionarsi con altri sé Numero ore necessarie: 33. Discipline coinvolte e relative quote orarie: Italiano 20h; Geografia 2h; Francese 2h; Musica 4h ; Arte e Immagine 6h; Ed. fisica 1h. Obiettivi di apprendimento Interpretare con il movimento e le body Non stigmatizzare le scelte e le esecuzioni percussion uno spartito in notazione TUMS degli altri Memorizzare sequenze motorie in ritmo Avere un atteggiamento positivo, binario impegnandosi nei compiti di apprendimento proposti Saper realizzare la propria sequenza ritmicomotoria sovrapponendosi a quelle dei Riflettere sulle sollecitazioni proposte ed compagni esprimere un’opinione pertinente e circostanziata Mantenere una velocità costante durante l’intera esecuzione rimico-motoria Seguire mentalmente le produzioni ritmicomotorie dei compagni ed inserirsi al momento Memorizzare ed eseguire i passi semplici e giusto doppi previsti da una danza in cerchio chiuso Condividere le regole di un’esecuzione ritmico Saper assumere il ruolo da capofila e/o motoria collettiva gregario in una danza in serpentone Essere cortesi e disponibili ad aiutare chi ha Sostenere l’esecuzione dei compagni bisogno Non parlare durante le esecuzioni motorie e le danze Prodotto atteso: un’animazione alla lettura di fiabe rappresentative delle diverse nazionalità degli studenti della classe realizzata per tutti i bambini della I classe di scuola primaria dell’Istituto Comprensivo di appartenenza. Collegamenti con le altre sequenze : La costruzione dell’Identità, Il radicamento, La danza e il movimento creativo/espressivo. Tabella 7 Tabella 8 - Sequenza didattica F: La musica altra Rapporto con musiche lontane nel tempo e nello spazio Numero ore complessive: 8. Discipline coinvolte e relative quote orarie: Musica 3h; Storia 2h; Italiano 3h; Edu. Fisica 1h. Obiettivi di apprendimento Ascoltare con attenzione brani musicali diversi da quelli fruiti abitualmente Apprendere una filastrocca da un alunno di cittadinanza non italiana che frequenta la scuola Riprodurre ritmicamente una filastrocca in rumeno Realizzare con piacere giochi d’ascolto collettivi e di movimento Orientare la costruzione della propria identità musicale valorizzando le proprie esperienze, il percorso svolto e le opportunità offerte dal contesto Collegare musiche e immagini d’arte ad un periodo storico Esprimere il proprio giudizio su una musica in modo pertinente e circostanziato Analizzare brani strumentali di diverse epoche storiche e provenienti da diversi contesti culturali Non stigmatizzare le scelte degli altri Avere un atteggiamento positivo e propositivo, impegnandosi nei compiti di apprendimento proposti Essere curiosi verso l’altro Essere disponibili al confronto con oggetti culturali sconosciuti Prodotto atteso: riflessioni orali sulla musica. Collegamenti con le altre sequenze didattiche: Il radicamento, Le fiabe drammatizzate Tabella 8 Tabella 9 - Sequenza didattica Il circle drum: prove di interazione e di affidamento di ruolo Numero ore complessive: 15 Discipline coinvolte e relative quote orarie: Musica 14h; Matematica1h. Obiettivi di apprendimento Leggere verbalmente uno spartito in notazione TUBS mediante le onomatopee Dum e Tak Suonare per lettura individualmente e in gruppo, uno spartito informale scritto in notazione TUBS Memorizzare serie di patterns e di wazn Suonare il tamburo alternando entrambe le mani sulla base di convenzioni stabilite Mantenere una velocità costante durante tutta l’esecuzione Memorizzare ed eseguire sequenze ritmiche Organizzare ed eseguire sequenze ritmiche individualmente, in coppia e in gruppo Sostenere l’esecuzione dei compagni Non parlare durante le esecuzioni musicali Non stigmatizzare le scelte e le esecuzioni degli altri Avere un atteggiamento positivo e propositivo, impegnandosi nei compiti di apprendimento proposti Riflettere sulle sollecitazioni proposte ed esprimere un’opinione pertinente e circostanziata Seguire mentalmente le durate musicali Analizzare il ritmo e la struttura formale di un brano musicale Condividere le regole di un’improvvisazione collettiva Inventare autonomamente delle regole per un’improvvisazione collettiva Conoscere delle regole per un’improvvisazione collettiva Suonare durante un’improvvisazione collettiva Suonare da solista durante un’improvvisazione collettiva Prestare un’attenzione consapevole e comprendere la comunicazione non verbale dei membri del proprio gruppo Essere cortesi e disponibili ad aiutare chi ha bisogno Prodotto atteso: improvvisazione collettiva con interventi solistici eseguita con i tamburi. Collegamenti con le altre sequenze didattiche: La costruzione dell’identità, Il radicamento, La musica altra. Tabella 9 La tabella 10 presenta un elenco delle tante attività che sono state sperimentate e che quindi sono sostenibili a costo zero in un progetto di questo tipo. Per motivi di spazio, non è qui possibile descriverle nel dettaglio, ma rimando per questo ai testi e agli autori citati nella bibliografia, nonché a tutte le esperienze di didattica musicale inclusiva descritte nel presente volume. Anche confrontandosi con questa letteratura, ogni insegnante di sostegno, insieme ai colleghi, potrà sicuramente stabilire quali percorsi sia opportuno utilizzare nella propria classe, sulla base dei bisogni educativi e delle risorse a disposizione. Le ultime due tabelle, la 11 e la 12, sono delle check-list di osservazione costruite sulla base del modello ICF2 [WHO 2001, 2007]. In accordo con l’importanza attribuita dall’ICF ai fattori ambientali come possibili ‘facilitatori’ o ‘barriere’ del funzionamento dell’alunno, si presenta sia una chek-list di osservazione dell’alunno riferita alla sequenza didattica E (Le fiabe drammatizzate: regalare tracce di sè come gruppo/relazionarsi con altri sé) sia una check-list per l’osservazione dei fattori contestuali che hanno caratterizzato lo svolgimento delle attività di sostegno. Quest’ultima può essere compilata alla fine del I e del II quadrimestre. Ogni check-list declina in descrittori le categorie dell’ICF ritenute coerenti con le attività svolte [Chiappetta Cajola 2012]. L’utilizzo condiviso delle griglie consentirà agli insegnanti sia di effettuare le opportune modifiche nella propria attività didattica, modificando le scelte dimostratesi non valide, sia di interagire in modo più efficace all’interno dei gruppi di lavoro per l’inclusione, compreso il GLHO. 2 Per la descrizione del modello ICF si veda il contributo di Lucia Chiappetta Cajola. Modulo La costruzione dell’identità. Parole e pensieri sulle emozioni Tempi Ottobre/ novembre Discipline Musica Scienze Italiano Tempi 4h 2h 2h Il radicamento: costruirsi gli strumenti e l'ambiente per interagire suonando Ottobre/ novembre Musica Tecnologia 4h 2h La danza e il movimento creativo/espressivo: costruire tracce di sè come gruppo/relazionarsi con altri sè Dicembre / giugno Musica Ed. Fisica Matematica/ Geometria Italiano 9h 4h 2h Le fiabe drammatizzate: regalare tracce di sè come gruppo/relazionarsi con altri sé Dicembre / giugno Italiano Musica Francese Ed. fisica Arte e Immagine Geografia 20 h 4h 2h 1h 6h Scienze Geografia Tecnologia Uscita didattica Camposcuol a 3h 1h 2h 1 giorno Il consumo critico e solidale Dicembre / giugno 1h 2h 4 giorni La musica altra: rapporto con musiche lontane nel tempo e nello spazio Gennaio/ giugno Musica Italiano Storia Ed. fisica 3h 2h 2h 1h Il circle drum: prove di interazione e di affidamento di ruolo Gennaio/ giugno Musica Matematica 14 h 1h Tabella 10 Sequenze didattiche I. Recupero e condivisione delle proprie tracce musicali autobiografiche (Disoteo 1998, 2001) II. Conosciamo le parole delle emozioni (D’Alfonzo et al. 2005) III. La regolazione cognitiva delle emozioni (Ibidem) IV. La voce delle emozioni (Branchesi 2001, 2006) I. Osservazione di strumenti musicali di vario genere (Schaeffner 1978; Merriam 2000) II. Invenzione e costruzione di strumenti musicali III. Costruzione guidata di un naqquar (Maule, Viel 2006, 2009) IV. Posizionamento degli strumenti costruiti nell’aula I. La sincronizzazione ritmico-motoria: il ritmo delle parole (Piazza 1984), l’organizzazione spazio-temporale (Dalcroze 1986; Stomp 1998; Martinet 2002; Spaccazzocchi 2006) II. La comunicazione non verbale (Savoia, Scaramuzzino 1998) III. Le danze in cerchio chiuso e in cerchio aperto (Sachs 1996; Pontremoli 2002, Rizzo, Minà 2006) IV. Le body percussion: da fermi, movimenti geometrici in palestra, la macchina ritmica (Xenaxis 1982; Le Boulch 1991; Cerlati, Albarello 1995; Strobino 2001; Conrado, Paduano 2006) I. La scelta delle fiabe (Calvino 1993; Pennac 1993; Demetrio 1995; Chiarioni 2005) II. La scrittura di filastrocche su tema dato (Goitre, Seritti 1980; Piatti 1989; Piatti, Strobino 2003) III. La sonorizzazione delle fiabe (Schäfer 1998; Del Frati 2003;Vitali, Strobino 2003; Rizzo 2006; Piatti, Strobino 2011) IV. L’invenzione di un canto di introduzione al modo dei cantastorie (Colaianni, Treglia 2002; Santini 2004) V. L’invenzione di giochi ritmici e di movimento per i più piccoli da inserire nella fiaba (Delalande 2001; Mazzoli et al. 2003; Anceschi 2007) VI. Scelta di frasi rappresentative del proprio percorso nei confronti dell’inclusione VII. Preparazione delle magliette, dei cartelloni illustrativi e dei materiali per l’accoglienza dei bambini della scuola primaria I. Elaborazione del regolamento di classe “La mia scuola è sostenibile” II. Uscita didattica in un luogo di promozione del commercio equo e solidale in cui realizzare laboratori didattici (ad esempio Città dell’altra economia, Roma) III. Viaggio di istruzione/camposcuola in un luogo di interesse ecologico e storio-naturalistico da animare in collaborazione con l’indirizzo musicale mediante le produzioni musicali elaborate dalla classe (Ventotene) I. Le filastrocche dei compagni di cittadinanza non italiana II. Giochi d’ascolto: Petit riense, Farandola medievale (Europa); Danse de fête (Africa); Canto delle noci di karité (Africa/Benin);Il balletto dei pulcini nel loro guscio (Russia)( Piazza 1994; Facci 1997, 2001, 2002 ; Disoteo et al. 2001; Ferrari 2002; Rizzo 2004) III. Un veloce viaggio nel passato tra storia e musica: gioco del tre. I. Suoniamo i tamburi per lettura: lo spartitoTUBS n.1, lo spartitoTUBS n.2 (Strobino 2007; Rizzo 2013, Rizzo, Lietti 2013) II. Costruiamo l’improvvisazione: prove su una base sicura, il potenziamento rimico, l’improvvisazione di gruppo (Paynter, Aston 1980; Paynter 1996; Strobino 2001; Vitali 2004; Vineis 2006) Nome dell’alunno Codice ICF d160 Focalizzare l’attenzione d177 Prendere decisioni d210 Intraprendere un compito singolo d220 Intraprendere compiti articolati d250 Controllare il proprio comportamento d332 Cantare d335 Produrre messaggi non verbali d355 Discussione d710 Interazioni interpersonali semplici d720 Interazioni interpersonali complesse Osservazione Descrittori Rimane attento e fermo, se necessario, durante l’esecuzione dei compagni I II Inventa e scrive distici in rima Inventa e scrive filastrocche Sa leggere in diverse lingue in modo espressivo Opera criticamente una propria scelta espressiva Sceglie una frase che rappresenta una sintesi personale di un percorso condiviso Decora la propria maglietta e l’ambiente scolastico Partecipa con piacere alla lettura animata di una fiaba per bambini più piccoli Accetta serenamente le decisioni prese dalla maggioranza del gruppo d163 Pensare d170 Scrivere d166 Leggere Sa modificare la timbrica, l’intensità e l’agogica della propria voce Realizzare le parti solistiche e/o collettive di un Rap Espone in modo circostanziato le proprie opinioni in merito alla proposta espressiva di un’altra persona Non stigmatizza le scelte e le esecuzioni degli altri È cortese e disponibile ad aiutare chi ha bisogno Ha un atteggiamento positivo e propositivo e si impegna nei compiti di apprendimento proposti Figura 11. Check-list di osservazione del «funzionamento» dell’alunno. Le categorie utilizzate sono state tratte dall’ICF-CY (WHO 2001, 2007). III Codice ICF e130 Prodotti e tecnologia per l’istruzione Strumenti, prodotti, processi, metodi e tecnologia usati per l’acquisizione di conoscenze, competenze o abilità, inclusi quelli adattati o realizzati appositamente. e430 Atteggiamenti individuali di persone in posizione di autorità Opinioni e convinzioni generali e specifiche di persone in posizione di autorità rispetto ad una persona o ad altri argomenti. Descrittori Si No In parte Le attività sono proposte in forma di laboratorio Le attività vengono condotte con modalità animative L’insegnante su posto comune e l’insegnante di sostegno hanno progettato insieme le attività L’insegnante su posto comune e l’insegnante di sostegno conducono insieme le attività La maggior parte degli insegnanti del Consiglio di Classe ha partecipato alle attività di sostegno Gli alunni, quando necessario, lavorano in coppia di aiuto o in piccoli gruppi Le attività sono state e vengono discusse in Consiglio di Classe Le attività sono state presentate ai genitori Le attività sono tenute in locali idonei (anche se appositamente adattati, ad esempio la classe con i banchi appoggiati alle pareti) Le attività prevedono il coinvolgimento di altri alunni o classi della scuola Le attività sono state presentate al territorio Le attività sono confluite in uscite didattiche e/o nel viaggio di istruzioni I tempi previsti per favorire il confronto tra alunni e alunni e alunni e insegnanti (ad esempio momenti di debrifing) sono adeguati La valutazione ha carattere formativo L’amicizia e il sostegno reciproco sono sempre attivamente incoraggiati La ricerca e l’offerta di aiuto reciproco sono sempre stati incoraggiati Sono stati cercati legami tra obiettivi, contenuti e attività musicali e obiettivi, contenuti e attività curricolari Le attività sono state inserite nella programmazione di classe e nel Piano Educativo Individualizzato. Tutti gli insegnanti sono collaborativi e partecipi Il Dirigente Scolastico appoggia e sostiene fattivamente l’iniziativa Tutti gli insegnanti ritengono importante interagire con l’alunno con disabilità L’interesse e la curiosità per l’innovazione didattica sono diffusi tra tutti gli insegnanti Svolgere il “programma” non è l’obiettivo prioritario dell’insegnamento La flessibilità didattico-organizzativa è ritenuta un aspetto fondamentale del processo di insegnamento L’importanza dell’insegnamento per competenze è condivisa all’interno del Consiglio di Classe. Figura 12. Check-list di osservazione dei fattori contestuali attivati dalle attività di sostegno organizzate durante l’anno scolastico. Le categorie utilizzate sono state tratte dall’ICF-CY (WHO 2001, 2007). LEGENDA PER LA REGISTRAZIONE DEI DATI DA PARTE DELL’INSEGNANTE X L’alunno esegue / L’alunno esegue in parte 0 L’alunno non esegue BIBLIOGRAFIA ANCESCHI ALESSANDRA, Ludus in musica, Carocci Faber, Roma, 2007. 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