DIVENTARE UNA CLASSE MUSICALE PER L'INCLUSIONE DELLE DIVERSITÀ:
STRUMENTI DIDATTICI E VALUTATIVI
AMALIA LAVINIA RIZZO
Esistono le musiche.
Esiste un’idea di musica che le riassume, ma che non avrebbe vita senza le musiche.
La musica è fatta di musiche e le musiche sono tentativi.
Lo sono sempre state.
Sono sempre stata esperienza (Giuseppe Chiari)
Gli strumenti didattici e valutativi presentati in questo contributo sono rivolti agli insegnanti
musicisti e di sostegno che sono interessati a valorizzare la propria expertise professionale
inserendo l’ampio repertorio di pratiche inclusive già sperimentate nella didattica musicale di
qualità [Branchesi 2006] in attività di sostegno che prevedono anche l’organizzazione
interdisciplinare di laboratori co-progettati e co-realizzati con gli insegnanti in servizio su
posto comune durante i quali l’alunno con disabilità può partecipare sistematicamente con i
compagni di classe1.
Le caratteristiche fondamentali dei laboratori sono l’interdisciplinarità e l’utilizzo di una
modalità ludico-animativa di conduzione del gruppo. A tal fine è utile poter disporre di
strumenti operativi che aiutino la progettazione condivisa con i colleghi facilitando sia le
modalità organizzative degli insegnanti sia le procedure di valutazione [Cajola, Domenici
2005]. Gli strumenti per la progettazione si avvalgono quindi di schemi che abbastanza
velocemente consentono al Consiglio di Classe di sintetizzare le diverse variabili implicate.
Tutti sappiamo che le possibilità di individualizzazione e personalizzazione offerte dalla
musica la rendono un ambito di esperienza formativa ed inclusiva privilegiato, ma chiunque
lavori nella scuola sa bene che le competenze diversificate dei docenti spesso non possono
essere espresse al meglio per le difficoltà di collaborazione oggi attestati dalla ricerca scientifica
anche nel campo dell’integrazione scolastica [Associazione TREELLLE et al. 2010].
I materiali seguenti si propongono quindi come un contributo per facilitare la
collaborazione tra i docenti e costruire uno scenario educativo ‘polifonico’, in cui il confronto
interpersonale tra le identità professionali diventi una marcia in più, e non un ostacolo, per
costruire l’inclusione scolastica.
Sono anche utili per curare la comunicazione con la dirigenza scolastica. È infatti molto
importante che ogni proposta, prima concertata verbalmente, venga poi presentata per iscritto
in tutte le sedi deputate all’inclusione producendo la necessaria documentazione cartacea.
Il Consiglio di Classe è la sede privilegiata per la diffusione delle informazioni relative alle
attività di sostegno, anche nei confronti delle famiglie, e per l’assunzione ufficiale delle
decisioni,. Ovviamente la progettazione va anche socializzata e discussa nei GHLO (Gruppi
1
I materiali presentati derivano in gran parte dall’esperienza realizzata nel corso della ricerca “Diventare
una classe musicale per includere le differenze: una ricerca - azione nella scuola secondaria di I grado” realizzata
nell’a.s. 2009/2010 che ho descritto nella prima parte del presente volume. La loro forma attuale deriva da
necessarie integrazioni conseguenti alla pubblicazione definitiva delle Indicazioni Nazionali per il curricolo per la
scuola dell’infanzia e per la scuola del primo ciclo [MIUR 2012] e dall’aggiunta di check-list di osservazione
costruite sulla base del modello antropologico dell’ICF. L’integrazione dell’ICF è stata elaborata nel corso del mio
dottorato di ricerca che ho svolto nell’ambito specifico della Didattica Speciale presso la scuola dottorale in
Pedagogia dell’Università Roma Tre, Dipartimento di Scienze della Formazione.
operativi per l’handicap) dei ragazzi certificati e presentata al Gruppo di lavoro per l’inclusione
della scuola..
Per l’insegnante di sostegno che assume il ruolo di coordinatore delle attività è quindi utile
poter disporre di procedure e modalità di comunicazione rapide, ma anche molto chiare.
Questo aspetto, che a prima vista potrebbe apparire poco significativo e quindi trascurabile, è
invece un elemento fondamentale per la realizzazione di questo modello di attività di sostegno.
La concertazione di tempi, spazi e attività, infatti, costituisce spesso uno dei maggiori
problemi della scuola, su cui di solito si gioca la riuscita dei progetti. Per questo motivo,
l’impegno dell’insegnante di sostegno ad aggiornare costantemente i colleghi sullo stato delle
attività, comunicare il calendario con un ampio margine e coinvolgerli costantemente nelle
decisioni, nella valutazione e nella gestione delle proposte didattiche consente di evitare
accavallamenti, sovrapposizioni e malcontenti diffusi, attivando quelle sinergie fondate sul
rispetto del lavoro di ognuno che sono indispensabili per collaborare in ogni ambiente.
La proposta può essere ovviamente adattata sulla base delle diverse esigenze didattiche
tipiche di ogni contesto, tenendo conto che la priorità è quella di collegare il più possibile il PEI
con la programmazione di classe all’interno di percorsi educativi comuni. Per questo motivo,
pur mantenendo gli aspetti strutturali degli strumenti progettuali, ogni Consiglio di Classe
potrà ‘riempirli’ con i traguardi per lo sviluppo delle competenze, gli obiettivi di
apprendimento, i contenuti e le attività che ritiene più appropriati.
Gli strumenti presentati di seguito sono stati elaborati per una prima classe di scuola
secondaria di I grado composta da 20 alunni, di cui due con disabilità cognitiva (deficit
cognitivo medio e medio grave), due stranieri e uno con Disturbi Specifici di Apprendimento.
Nella tabella 1 vengono presentate le discipline coinvolte nell’organizzazione delle attività di
sostegno sperimentate. Per ogni disciplina vanno indicati i relativi traguardi per lo sviluppo
delle competenze e i contenuti affrontati. Questa griglia è la prima da utilizzare per la
progettazione delle attività, dal momento che offre all’intero Consiglio di Classe una
panoramica chiara sulle motivazioni forti del progetto e sui contenuti disciplinari che verranno
affrontati. La seconda griglia, invece, rende chiaro lo svolgimento temporale delle varie
sequenze didattiche, con le relative discipline interessate. Entrambe le tabelle suggeriscono con
immediatezza l’idea di un lavoro interdisciplinare e condiviso e possono essere anche utilizzate
per illustrare l’intero progetto agli alunni e alle loro famiglie.
PIANO ANNUALE
Attività di sostegno "Diventare una classe musicale”
Modulo
A
B
Ottobre
Novembre
Dicembre
Gennaio
Febbraio
Marzo
Aprile
Maggio
Giugno
La costruzione dell’identità.
Parole e pensieri sulle
emozioni
Il radicamento”: costruirsi
gli strumenti/l'ambiente per
interagire suonando
Discipline
interessate
Italiano, Scienze,
Musica
Musica, Tecnologia
C
La danza e il movimento creativo/espressivo: costruire tracce di sè come gruppo/relazionarsi con
altri sè
D
Il consumo critico e solidale
E
Le fiabe drammatizzate: regalare tracce di sè come gruppo/relazionarsi con altri sé
Musica, Educazione
Fisica,
Matematica/Geometria
Scienze, Geografia,
Tecnologia
(collaborazione con
l’indirizzo musicale)
Musica, Italiano,
Francese, Geografia,
Arte e Immagine, Ed.
Fisica
F
La musica altra: rapporto con musiche lontane nel tempo e nello spazio
Musica, Storia, Italiano
G
Il circle drum: prove di interazione e di affidamento di ruolo
Musica, Matematica
Tabella 1 - Griglia per la progettazione dei traguardi per lo sviluppo delle competenze perseguiti dalle attività di sostegno e dai contenuti
affrontati nelle varie discipline
Discipli
na
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
[MIUR 2012]
MUSI
L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di
CA
esperienze musicali attraverso l’esecuzione e
l’interpretazione di brani strumentali e vocali
appartenenti a generi e culture differenti.
Usa diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura,
all’apprendimento e alla riproduzione di brani
musicali.
È in grado di ideare e realizzare, anche attraverso
l’improvvisazione o partecipando a processi di
elaborazione collettiva, messaggi musicali e
multimediali, nel confronto critico con modelli
appartenenti al patrimonio musicale, utilizzando
forme di notazione e/o sistemi informatici.
Comprende e valuta eventi, materiali, opere musicali
riconoscendone i significati anche in relazione alla
propria esperienza musicale e ai diversi contesti
storico-culturali.
ITALI
L’allievo interagisce in modo efficace in diverse
ANO
situazioni comunicative, attraverso modalità
dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri,
con ciò matura la consapevolezza che il dialogo,
oltre ad essere uno strumento comunicativo, ha
anche un grande valore civile e lo utilizza per
apprendere informazioni ed elaborare opinioni su
problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali.
Usa la comunicazione orale per collaborare con gli
altri, ad esempio nella realizzazione di giochi o
prodotti, nell’elaborazione di progetti e nella
formulazione di giudizi su problemi riguardanti vari
ambiti culturali e sociali.
Leggere testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici,
teatrali) e comincia a costruirne un’interpretazione
collaborando con compagni e insegnanti.
Comprende e usa in modo appropriato le parole del
vocabolario di base).
STORI
Produce informazioni storiche con fonti di vario
A
genere – anche digitali – e le sa organizzare in testi.
Conosce aspetti del patrimonio culturale, italiano e
dell'umanità e li sa mettere in relazione con i
fenomeni storici studiati.
GEO
Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie
GRAFI
attuali e d’epoca, immagini da telerilevamento,
A
elaborazioni digitali, grafici, dati statistici, sistemi
informativi geografici per comunicare efficacemente
informazioni spaziali
Riconosce nei paesaggi europei e mondiali,
raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli
elementi fisici significativi e le emergenze storiche,
artistiche e architettoniche, come patrimonio
naturale e culturale da valorizzare
SECONDA Legge semplici testi con tecniche adeguate
LINGUA Stabilisce relazioni tra semplici elementi linguisticoCOMUNIT
comunicativi e culturali
ARIA
Confronta i risultati conseguiti in lingue diverse e le
strategie utilizzate per imparare
Contenuti
 Costruzione di strumenti musicali
con materiali di recupero
 Aspetti sonori della comunicazione
non-verbale
 Esecuzione
di
improvvisazioni
musicali e sonore a carattere
descrittivo
 Ritmi vocali
 Ritmi motori con la body percussion
 Spartiti scritti in Time Box Unit System
(TUBS)
 Sonorizzazione di fiabe
 Esecuzione di danze storiche
 Ascolti di musiche di vari generi e
repertori
 Realizzazione di «Suoniamoci su»
 Le parole delle emozioni e la
descrizione degli stati emotivi
 La fiaba
 Classificazione delle parole italiane
rispetto alla posizione dell'accento
tonico: piane, tronche, sdrucciole e
bisdrucciole
 Gli schemi associativi tipici della
poesia italiana: rima baciata (AABB),
rima alternata (ABAB), rima chiusa
(ABBA), rima ripetuta (ABCA)
 Distinzione tra versi parisillabi e
imparisillabi
 La composizione di filastrocche
 Le regole della comunicazione
verbale e non verbale
 La lettura espressiva
 Gli elementi culturali del Medioevo
 Il passaggio dal Medioevo all’età
rinascimentale: aspetti socio-culturali
 Concetto di regione geografica
 Carte geografiche
 Programmi
multimediali
di
visualizzazione dall’alto (Google
Earth)
 Temi e problemi relativi alla tutela
del paesaggio
 Le azioni di valorizzazione del
paesaggio
 Frasi di saluto e di presentazione
 Lettura espressiva di testi descrittivi
 Confronto tra le pronunce dei suoni
linguistici
Disciplina
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
MATEM
ATICA
Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le
loro interpretazioni e ne cogliere le relazioni tra gli elementi
Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e controesempi adeguati e utilizzando concatenazioni di
affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le
conseguenze logiche di una argomentazione corretta.
Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla
matematica attraverso esperienze in contesti significativi e ha
capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in
molte situazioni per operare nella realtà.
Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le
informazioni e la loro coerenza.
Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a
livelli macroscopici e microscopici, è consapevole delle sue
potenzialità e dei suoi limiti.
Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della
loro evoluzione nel tempo; riconosce nella loro diversità i
bisogni fondamentali di animali e piante, e i modi di
soddisfarli negli specifici contesti ambientali.
È consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del
carattere finito delle risorse, nonché dell’ineguaglianza
dell’accesso ad esse, e adotta modi di vita ecologicamente
responsabili.
È in grado di ipotizzare le possibile conseguenze di una
decisione o di una scelta di tipo tecnologico conoscendo in
ogni innovazione opportunità e rischi
Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche
per eseguire, in maniera metodica e razionale, compiti
operativi complessi, anche collaborando e cooperando con
i compagni
SCIEN
ZE
TECN
OLOGI
A
ARTE
E
IMMAG
INE
EDUCA
ZIONE
FISICA
L’alunno realizza elaborati personali e creativi sulla base di
un’ideazione e progettazione originale applicando le
conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in
modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con
l’integrazione di più media e codici espressivi
Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica,
medievale e moderna e contemporanea, sapendole
collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e
ambientali; riconosce il valore culturale di immagini, di
opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal
proprio
L’alunno è consapevole delle proprio competenze motorie sia
nei punti di forza che nei limiti.
Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio
corporeo-motorio per entrare in relazione con gli altri,
praticando, inoltre, attivamente i valori sportivi (fair-play)
come modalità di relazione quotidiana e di rispetta criteri
di base di sicurezza per sé e per gli altri.
È capace di integrarsi nel gruppo, di assumersi responsabilità e
di impegnarsi per il bene comune.
Contenuti










Le unità di misura delle grandezze
Rapporti e quozienti
Multipli e divisori
I concetti geometrici fondamentali
Le figure piane
Le situazioni problematiche
La regolazione cognitiva delle emozioni
Il rispetto dell’ambiente e degli esseri viventi
Gli ambienti e l’eco-diversità
L’impronta ecologica
 Proprietà fisiche e meccaniche dei vari
materiali
 Procedure di costruzione collaborativa di
oggetti
 Pianificazione delle fasi di costruzione di
oggetti sonori
 Progettazione di un viaggio di istruzione
usando internet
 Tecniche figurative
 Rielaborazione di materiali visivi per la
creazione di cartelloni ed elementi decorativi
‘a tema’
 Fonti iconografiche su soggetto musicale di
vari periodi storici con particolare
approfondimento dei periodi medievale e
rinascimentale.
 Gli aspetti corporei e prossemici della
comunicazione non-verbale
 La sincronizzazione ritmico motoria
 La coordinazione con difficoltà progressiva
da fermi
 Il movimento nello spazio con diverse
andature
 il rispetto delle regole e il fair-play
Tabella 2. La griglia mostra i titoli dei moduli di lavoro previsti, le discipline interessate per ognuno e il suo svolgimento temporale nel corso
dell’anno scolastico.
Le tabelle successive (dalla n. 3 alla n. 9), entrano nello specifico di ogni sequenza didattica
indicando per ognuna il numero di ore necessarie al suo completamento, le discipline coinvolte
e le relative quote orarie. Vengono anche declinati gli obiettivi di apprendimento, descritto il
prodotto atteso al termine della sequenza didattica e indicati i collegamenti con le altre.
Tali collegamenti consentono di presentare un progetto integrato, in cui ogni sequenza si
avvale anche di quanto realizzato nelle altre.
Tabella 3 - Sequenza didattica A: La costruzione dell’identità. Parole e pensieri sulle
emozioni
Numero ore necessarie: 8. Discipline coinvolte e relative quota o raria: rMusica 4 ore; Scienze 2 ore; Italiano 2 ore.
Obiettivi di apprendimento

Scegliere una musica rappresentativa di se
stessi e proporla alla classe

Riconoscere e nominare correttamente le
principali emozioni

Ascoltare la musica in silenzio


Operare un attento processo verbale di
significazione rispetto alla scelta culturale
di un compagno


Conoscere e controllare l’emissione della
propria voce parlata e i tratti prosodici.


Utilizzare la propria voce per esprimere
diverse situazioni emotive.


Affinare la sensibilità personale alle
intonazioni espressive


Arricchire il proprio vocabolario emotivo

Utilizzare dei sinonimi per comunicare le
diverse emozioni
Migliorare la propria competenza lessicale per
facilitare la comprensione e l’espressione di
propri stati emotivi
Essere consapevoli del legame esistente tra
pensiero ed emozioni
Sperimentare la possibilità di modificare il
proprio stato emotivo modificando il pensiero
sull’evento al quale è legato
Non stigmatizzare le scelte e le esecuzioni
degli altri
Avere
un
atteggiamento
positivo,
impegnandosi nei compiti di apprendimento
proposti
Prodotto atteso: uso consapevole della propria voce parlata in rapporto all’espressione delle emozioni, riflessioni orali e
scritte sul rapporto pensiero-emozioni. Collegamenti con le altre sequenze didattiche: Le fiabe drammatizzate
Tabella 3
Tabella 4 - Sequenza didattica B: Il radicamento
Costruirsi gli strumenti - l'ambiente per interagire suonando
Numero ore necessarie: 6. Disciplina coinvolta e relativa quota oraria: Musica 4 ore, Tecnologia 2
Obiettivi di apprendimento



Collaborare per costruire uno strumento
musicale insieme ad altre persone
 Apprezzare il contatto delle mani con i
compagni e gli insegnanti

 Organizzare la classe personalizzandola con

oggetti costruiti
 Sviluppare un senso di appartenenza alla
propria classe

 Cercare ed offrire aiuto ai compagni, quando
necessario
Prodotto atteso: strumenti musicali a percussione costruiti dagli alunni con modalità collaborative.
Collegamenti con le altre sequenze didattiche: Le fiabe drammatizzate
Tabella 4
Essere curiosi del mondo sonoro
Osservare e descrivere verbalmente le
caratteristiche di uno strumento musicale
Sperimentali materiali sonori
Recuperare e condividere le proprie
conoscenze riferite agli strumenti musicali e
alle proprie esperienze pregresse
Progettare la costruzione di uno strumento
musicale
Tabella 5 - Sequenza didattica C: La danza e il movimento creativo/espressivo
Costruire tracce di sè come gruppo - relazionarsi con altri sè
Numero ore necessarie: 15. Discipline coinvolte e relative quote orarie: Musica 9h; Educazione fisica 4h;
Matematica 2h.
Obiettivi di apprendimento
1. Interpretare con il movimento e le body percussion
uno spartito in notazione TUBS
2. Memorizzare sequenze motorie in ritmo binario
3. Saper realizzare la propria sequenza ritmicomotoria sovrapponendosi a quelle dei compagni
4. Mantenere una velocità costante durante l’intera
esecuzione rimico-motoria
5. Memorizzare ed eseguire i passi semplici e doppi
previsti da una danza in cerchio chiuso
6. Saper assumere il ruolo da capofila e/o gregario in
una danza in serpentone
7. Sostenere l’esecuzione dei compagni
8. Non parlare durante le esecuzioni motorie e le
danze
Non stigmatizzare le scelte e le esecuzioni
degli altri
10. Avere
un
atteggiamento
positivo,
impegnandosi nei compiti di apprendimento
proposti
11. Riflettere sulle sollecitazioni proposte ed
esprimere
un’opinione
pertinente
e
circostanziata
12. Seguire mentalmente le produzioni ritmicomotorie dei compagni ed inserirsi al momento
giusto
13. Condividere le regole di un’esecuzione
ritmico-motoria collettiva
14. Essere cortesi e disponibili ad aiutare chi ha
bisogno
Prodotto atteso: danza collettiva in cerchio chiuso; danza collettiva in serpentone; macchina poli-ritmica;
invenzione di un gioco motorio da proporre ai bambini nel corso della lettura espressiva di una fiaba.
Collegamenti con le altre sequenze didattiche: Le fiabe drammatizzate, Il circle drum, La musica altra.
Tabella 5
9.
Tabella 6 - Sequenza didattica D: Il consumo critico e solidale
Numero ore complessive: 4 ore più cinque giorni di uscita didattica.
Discipline coinvolte e relativa quota oraria: Scienze 3h, Geografia 1h, Tecnologia 2h, collaborazione con l’indirizzo
musicale per il Camposcuola
Obiettivi di apprendimento
essere sensibili ad un modello di consumo alternativo a quello esistente, più attento e sostenibile da un punto di vista
ambientale e sociale;
conoscere il concetto di “impronta ecologica”
adottare comportamenti mirati al risparmio energetico e a contrastare il degrado ambientale;
promuovere atteggiamenti solidali nei confronti della comunità.
Prodotto atteso: decalogo di Buone pratiche di consumo energetico, modalità organizzative dell’uscita didattica,
riflessioni orali sull’argomento.
Collegamenti con le altre sequenze didattiche: si collega trasversalmente con tutti i moduli proposti.
Tabella 6
Tabella 7 - Sequenza didattica E: Le fiabe drammatizzate
regalare tracce di sè come gruppo - relazionarsi con altri sé
Numero ore necessarie: 33.
Discipline coinvolte e relative quote orarie: Italiano 20h; Geografia 2h; Francese 2h; Musica 4h ; Arte e
Immagine 6h; Ed. fisica 1h.

Obiettivi di apprendimento
Interpretare con il movimento e le body
 Non stigmatizzare le scelte e le esecuzioni
percussion uno spartito in notazione TUMS
degli altri
 Memorizzare sequenze motorie in ritmo
 Avere
un
atteggiamento
positivo,
binario
impegnandosi nei compiti di apprendimento
proposti
 Saper realizzare la propria sequenza ritmicomotoria sovrapponendosi a quelle dei
 Riflettere sulle sollecitazioni proposte ed
compagni
esprimere
un’opinione
pertinente
e
circostanziata

Mantenere una velocità costante durante
l’intera esecuzione rimico-motoria
 Seguire mentalmente le produzioni ritmicomotorie dei compagni ed inserirsi al momento
 Memorizzare ed eseguire i passi semplici e
giusto
doppi previsti da una danza in cerchio chiuso
 Condividere le regole di un’esecuzione ritmico Saper assumere il ruolo da capofila e/o
motoria collettiva
gregario in una danza in serpentone
 Essere cortesi e disponibili ad aiutare chi ha
 Sostenere l’esecuzione dei compagni
bisogno
 Non parlare durante le esecuzioni motorie e le
danze
Prodotto atteso: un’animazione alla lettura di fiabe rappresentative delle diverse nazionalità degli studenti
della classe realizzata per tutti i bambini della I classe di scuola primaria dell’Istituto Comprensivo di
appartenenza.
Collegamenti con le altre sequenze : La costruzione dell’Identità, Il radicamento, La danza e il movimento
creativo/espressivo.
Tabella 7
Tabella 8 - Sequenza didattica F: La musica altra
Rapporto con musiche lontane nel tempo e nello spazio
Numero ore complessive: 8.
Discipline coinvolte e relative quote orarie: Musica 3h; Storia 2h; Italiano 3h; Edu. Fisica 1h.
Obiettivi di apprendimento






Ascoltare con attenzione brani musicali diversi
da quelli fruiti abitualmente
Apprendere una filastrocca da un alunno di
cittadinanza non italiana che frequenta la
scuola
Riprodurre ritmicamente una filastrocca in
rumeno
Realizzare con piacere giochi d’ascolto
collettivi e di movimento
Orientare la costruzione della propria identità
musicale valorizzando le proprie esperienze, il
percorso svolto e le opportunità offerte dal
contesto
Collegare musiche e immagini d’arte ad un
periodo storico






Esprimere il proprio giudizio su una musica in
modo pertinente e circostanziato
Analizzare brani strumentali di diverse epoche
storiche e provenienti da diversi contesti
culturali
Non stigmatizzare le scelte degli altri
Avere un atteggiamento positivo e propositivo,
impegnandosi nei compiti di apprendimento
proposti
Essere curiosi verso l’altro
Essere disponibili al confronto con oggetti
culturali sconosciuti
Prodotto atteso: riflessioni orali sulla musica.
Collegamenti con le altre sequenze didattiche: Il radicamento, Le fiabe drammatizzate
Tabella 8
Tabella 9 - Sequenza didattica Il circle drum: prove di interazione e di affidamento di ruolo
Numero ore complessive: 15
Discipline coinvolte e relative quote orarie: Musica 14h; Matematica1h.
Obiettivi di apprendimento










Leggere verbalmente uno spartito in notazione
TUBS mediante le onomatopee Dum e Tak
Suonare per lettura individualmente e in gruppo,
uno spartito informale scritto in notazione TUBS
Memorizzare serie di patterns e di wazn
Suonare il tamburo alternando entrambe le mani
sulla base di convenzioni stabilite
Mantenere una velocità costante durante tutta
l’esecuzione
Memorizzare ed eseguire sequenze ritmiche
Organizzare ed eseguire sequenze ritmiche
individualmente, in coppia e in gruppo
Sostenere l’esecuzione dei compagni
Non parlare durante le esecuzioni musicali
Non stigmatizzare le scelte e le esecuzioni degli
altri











Avere un atteggiamento positivo e propositivo,
impegnandosi nei compiti di apprendimento
proposti
Riflettere sulle sollecitazioni proposte ed
esprimere un’opinione pertinente e circostanziata
Seguire mentalmente le durate musicali
Analizzare il ritmo e la struttura formale di un
brano musicale
Condividere le regole di un’improvvisazione
collettiva
Inventare autonomamente delle regole per
un’improvvisazione collettiva
Conoscere delle regole per un’improvvisazione
collettiva
Suonare durante un’improvvisazione collettiva
Suonare da solista durante un’improvvisazione
collettiva
Prestare
un’attenzione
consapevole
e
comprendere la comunicazione non verbale dei
membri del proprio gruppo
Essere cortesi e disponibili ad aiutare chi ha
bisogno
Prodotto atteso: improvvisazione collettiva con interventi solistici eseguita con i tamburi.
Collegamenti con le altre sequenze didattiche: La costruzione dell’identità, Il radicamento, La musica altra.
Tabella 9
La tabella 10 presenta un elenco delle tante attività che sono state sperimentate e che quindi sono
sostenibili a costo zero in un progetto di questo tipo. Per motivi di spazio, non è qui possibile
descriverle nel dettaglio, ma rimando per questo ai testi e agli autori citati nella bibliografia, nonché a
tutte le esperienze di didattica musicale inclusiva descritte nel presente volume. Anche confrontandosi
con questa letteratura, ogni insegnante di sostegno, insieme ai colleghi, potrà sicuramente stabilire quali
percorsi sia opportuno utilizzare nella propria classe, sulla base dei bisogni educativi e delle risorse a
disposizione.
Le ultime due tabelle, la 11 e la 12, sono delle check-list di osservazione costruite sulla base del
modello ICF2 [WHO 2001, 2007].
In accordo con l’importanza attribuita dall’ICF ai fattori ambientali come possibili
‘facilitatori’ o ‘barriere’ del funzionamento dell’alunno, si presenta sia una chek-list di osservazione
dell’alunno riferita alla sequenza didattica E (Le fiabe drammatizzate: regalare tracce di sè come
gruppo/relazionarsi con altri sé) sia una check-list per l’osservazione dei fattori contestuali che hanno
caratterizzato lo svolgimento delle attività di sostegno. Quest’ultima può essere compilata alla fine del I
e del II quadrimestre.
Ogni check-list declina in descrittori le categorie dell’ICF ritenute coerenti con le attività svolte
[Chiappetta Cajola 2012].
L’utilizzo condiviso delle griglie consentirà agli insegnanti sia di effettuare le opportune modifiche
nella propria attività didattica, modificando le scelte dimostratesi non valide, sia di interagire in modo
più efficace all’interno dei gruppi di lavoro per l’inclusione, compreso il GLHO.
2
Per la descrizione del modello ICF si veda il contributo di Lucia Chiappetta Cajola.
Modulo
La costruzione
dell’identità.
Parole e pensieri sulle
emozioni
Tempi
Ottobre/
novembre
Discipline
Musica
Scienze
Italiano
Tempi
4h
2h
2h
Il radicamento:
costruirsi
gli strumenti e
l'ambiente per
interagire suonando
Ottobre/
novembre
Musica
Tecnologia
4h
2h
La danza e il
movimento
creativo/espressivo:
costruire tracce di sè
come
gruppo/relazionarsi
con altri sè
Dicembre
/
giugno
Musica
Ed. Fisica
Matematica/
Geometria
Italiano
9h
4h
2h
Le fiabe
drammatizzate:
regalare tracce di sè
come
gruppo/relazionarsi
con altri sé
Dicembre
/
giugno
Italiano
Musica
Francese
Ed. fisica
Arte
e
Immagine
Geografia
20 h
4h
2h
1h
6h
Scienze
Geografia
Tecnologia
Uscita
didattica
Camposcuol
a
3h
1h
2h
1 giorno
Il consumo critico e
solidale
Dicembre
/
giugno
1h
2h
4 giorni
La musica altra:
rapporto con musiche
lontane nel tempo e
nello spazio
Gennaio/
giugno
Musica
Italiano
Storia
Ed. fisica
3h
2h
2h
1h
Il circle drum:
prove di interazione e
di affidamento di
ruolo
Gennaio/
giugno
Musica
Matematica
14 h
1h
Tabella 10
Sequenze didattiche
I. Recupero e condivisione delle proprie tracce musicali autobiografiche
(Disoteo 1998, 2001)
II. Conosciamo le parole delle emozioni (D’Alfonzo et al. 2005)
III. La regolazione cognitiva delle emozioni (Ibidem)
IV. La voce delle emozioni (Branchesi 2001, 2006)
I. Osservazione di strumenti musicali di vario genere (Schaeffner 1978;
Merriam 2000)
II. Invenzione e costruzione di strumenti musicali
III. Costruzione guidata di un naqquar (Maule, Viel 2006, 2009)
IV. Posizionamento degli strumenti costruiti nell’aula
I. La sincronizzazione ritmico-motoria: il ritmo delle parole (Piazza 1984),
l’organizzazione spazio-temporale (Dalcroze 1986; Stomp 1998; Martinet
2002; Spaccazzocchi 2006)
II. La comunicazione non verbale (Savoia, Scaramuzzino 1998)
III. Le danze in cerchio chiuso e in cerchio aperto (Sachs 1996; Pontremoli
2002, Rizzo, Minà 2006)
IV. Le body percussion: da fermi, movimenti geometrici in palestra, la macchina
ritmica (Xenaxis 1982; Le Boulch 1991; Cerlati, Albarello 1995; Strobino
2001; Conrado, Paduano 2006)
I. La scelta delle fiabe (Calvino 1993; Pennac 1993; Demetrio 1995;
Chiarioni 2005)
II. La scrittura di filastrocche su tema dato (Goitre, Seritti 1980; Piatti 1989;
Piatti, Strobino 2003)
III. La sonorizzazione delle fiabe (Schäfer 1998; Del Frati 2003;Vitali,
Strobino 2003; Rizzo 2006; Piatti, Strobino 2011)
IV. L’invenzione di un canto di introduzione al modo dei cantastorie
(Colaianni, Treglia 2002; Santini 2004)
V. L’invenzione di giochi ritmici e di movimento per i più piccoli da inserire
nella fiaba (Delalande 2001; Mazzoli et al. 2003; Anceschi 2007)
VI. Scelta di frasi rappresentative del proprio percorso nei confronti
dell’inclusione
VII. Preparazione delle magliette, dei cartelloni illustrativi e dei materiali per
l’accoglienza dei bambini della scuola primaria
I. Elaborazione del regolamento di classe “La mia scuola è sostenibile”
II. Uscita didattica in un luogo di promozione del commercio equo e
solidale in cui realizzare laboratori didattici (ad esempio Città dell’altra
economia, Roma)
III. Viaggio di istruzione/camposcuola in un luogo di interesse ecologico e
storio-naturalistico da animare in collaborazione con l’indirizzo musicale
mediante le produzioni musicali elaborate dalla classe (Ventotene)
I. Le filastrocche dei compagni di cittadinanza non italiana
II. Giochi d’ascolto: Petit riense, Farandola medievale (Europa); Danse de fête
(Africa); Canto delle noci di karité (Africa/Benin);Il balletto dei pulcini nel loro
guscio (Russia)( Piazza 1994; Facci 1997, 2001, 2002 ; Disoteo et al. 2001;
Ferrari 2002; Rizzo 2004)
III. Un veloce viaggio nel passato tra storia e musica: gioco del tre.
I. Suoniamo i tamburi per lettura: lo spartitoTUBS n.1, lo spartitoTUBS n.2
(Strobino 2007; Rizzo 2013, Rizzo, Lietti 2013)
II. Costruiamo l’improvvisazione: prove su una base sicura, il potenziamento
rimico, l’improvvisazione di gruppo (Paynter, Aston 1980; Paynter 1996;
Strobino 2001; Vitali 2004; Vineis 2006)
Nome dell’alunno
Codice ICF
d160
Focalizzare l’attenzione
d177
Prendere decisioni
d210
Intraprendere un
compito singolo
d220
Intraprendere compiti
articolati
d250
Controllare il proprio
comportamento
d332
Cantare
d335
Produrre messaggi non
verbali
d355
Discussione
d710
Interazioni
interpersonali semplici
d720
Interazioni
interpersonali complesse
Osservazione
Descrittori
Rimane attento e fermo, se necessario, durante l’esecuzione dei compagni
I
II
Inventa e scrive distici in rima
Inventa e scrive filastrocche
Sa leggere in diverse lingue in modo espressivo
Opera criticamente una propria scelta espressiva
Sceglie una frase che rappresenta una sintesi personale di un percorso
condiviso
Decora la propria maglietta e l’ambiente scolastico
Partecipa con piacere alla lettura animata di una fiaba per bambini più
piccoli
Accetta serenamente le decisioni prese dalla maggioranza del gruppo
d163 Pensare
d170 Scrivere
d166
Leggere
Sa modificare la timbrica, l’intensità e l’agogica della propria voce
Realizzare le parti solistiche e/o collettive di un Rap
Espone in modo circostanziato le proprie opinioni in merito alla proposta
espressiva di un’altra persona
Non stigmatizza le scelte e le esecuzioni degli altri
È cortese e disponibile ad aiutare chi ha bisogno
Ha un atteggiamento positivo e propositivo e si impegna nei compiti di
apprendimento proposti
Figura 11. Check-list di osservazione del «funzionamento» dell’alunno. Le categorie utilizzate sono state tratte dall’ICF-CY (WHO 2001, 2007).
III
Codice ICF
e130
Prodotti e tecnologia
per l’istruzione
Strumenti, prodotti, processi,
metodi e tecnologia usati per
l’acquisizione di conoscenze,
competenze o abilità, inclusi
quelli adattati o realizzati
appositamente.
e430
Atteggiamenti
individuali di persone
in posizione di
autorità
Opinioni e convinzioni
generali e specifiche di
persone in posizione di
autorità rispetto ad una
persona o ad altri argomenti.
Descrittori
Si
No
In
parte
Le attività sono proposte in forma di laboratorio
Le attività vengono condotte con modalità animative
L’insegnante su posto comune e l’insegnante di sostegno hanno
progettato insieme le attività
L’insegnante su posto comune e l’insegnante di sostegno conducono
insieme le attività
La maggior parte degli insegnanti del Consiglio di Classe ha partecipato
alle attività di sostegno
Gli alunni, quando necessario, lavorano in coppia di aiuto o in piccoli
gruppi
Le attività sono state e vengono discusse in Consiglio di Classe
Le attività sono state presentate ai genitori
Le attività sono tenute in locali idonei (anche se appositamente adattati,
ad esempio la classe con i banchi appoggiati alle pareti)
Le attività prevedono il coinvolgimento di altri alunni o classi della scuola
Le attività sono state presentate al territorio
Le attività sono confluite in uscite didattiche e/o nel viaggio di istruzioni
I tempi previsti per favorire il confronto tra alunni e alunni e alunni e
insegnanti (ad esempio momenti di debrifing) sono adeguati
La valutazione ha carattere formativo
L’amicizia e il sostegno reciproco sono sempre attivamente incoraggiati
La ricerca e l’offerta di aiuto reciproco sono sempre stati incoraggiati
Sono stati cercati legami tra obiettivi, contenuti e attività musicali e
obiettivi, contenuti e attività curricolari
Le attività sono state inserite nella programmazione di classe e nel Piano
Educativo Individualizzato.
Tutti gli insegnanti sono collaborativi e partecipi
Il Dirigente Scolastico appoggia e sostiene fattivamente l’iniziativa
Tutti gli insegnanti ritengono importante interagire con l’alunno con
disabilità
L’interesse e la curiosità per l’innovazione didattica sono diffusi tra tutti
gli insegnanti
Svolgere il “programma” non è l’obiettivo prioritario dell’insegnamento
La flessibilità didattico-organizzativa è ritenuta un aspetto fondamentale
del processo di insegnamento
L’importanza dell’insegnamento per competenze è condivisa all’interno
del Consiglio di Classe.
Figura 12. Check-list di osservazione dei fattori contestuali attivati dalle attività di sostegno organizzate durante l’anno scolastico. Le categorie utilizzate
sono state tratte dall’ICF-CY (WHO 2001, 2007).
LEGENDA PER LA REGISTRAZIONE DEI DATI DA PARTE DELL’INSEGNANTE
X L’alunno esegue
/ L’alunno esegue in parte
0 L’alunno non esegue
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