L`albero del bene e del male è un allucinogeno

L’albero del bene e del male era un albero allucinogeno
Genesi 2:8 E l'Eterno Iddio piantò un giardino in Eden, in oriente, e quivi pose l'uomo che aveva
formato. 2:9 E l'Eterno Iddio fece spuntare dal suolo ogni sorta d'alberi piacevoli a vedersi e il cui frutto
era buono da mangiare, e l'albero della vita in mezzo al giardino, e l'albero della conoscenza del bene e
del male. Genesi 2:16 E l'Eterno Iddio diede all'uomo questo comandamento: "Mangia pure liberamente
del frutto d'ogni albero del giardino; 2:17 ma del frutto dell'albero della conoscenza del bene e del male
non ne mangiare; perché, nel giorno che tu ne mangerai, per certo morrai.
Genesi 3:1 Or il serpente era il più astuto di tutti gli animali dei campi che l'Eterno Iddio aveva fatti;
ed esso disse alla donna: "Come! Iddio v'ha detto: Non mangiate del frutto di tutti gli alberi del
giardino?" 3:2 E la donna rispose al serpente: "Del frutto degli alberi del giardino ne possiamo
mangiare; 3:3 ma del frutto dell'albero ch'è in mezzo al giardino Iddio ha detto: Non ne mangiate e non
lo toccate, che non abbiate a morire. 3:4 E il serpente disse alla donna: "No, non morrete affatto; 3:5 ma
Iddio sa che nel giorno che ne mangerete, gli occhi vostri s'apriranno, e sarete come Dio, avendo la
conoscenza del bene e del male". 3:6 E la donna vide che il frutto dell'albero era buono a mangiarsi,
ch'era bello a vedere, e che l'albero era desiderabile per diventare intelligente; prese del frutto, ne
mangiò, e ne dette anche al suo marito ch'era con lei, ed egli ne mangiò. 3:7 Allora si apersero gli occhi
ad ambedue, e s'accorsero ch'erano ignudi; e cucirono delle foglie di fico, e se ne fecero delle cinture.
Osservazione:
II Pietro
1:20 sapendo questo imprima, che alcuna profezia della scrittura non è di particolare
interpretazione. 1:21 Perciocchè la profezia non fu già recata per volontà umana; ma i santi uomini di
Dio hanno parlato, essendo sospinti dallo Spirito Santo.
Eva ed Adamo hanno sicuramente ha mangiato un frutto di un albero
Alcuni pensano che sia l’albero di melo (Chiesa cattolica)
Altri pensano che il serpente ebbe rapporti sessuali con Eva;Assolutamente no. Il diavolo sedusse
mentalmente Eva.
Leggi :II Corinzi 11:3 Ma io temo che come il serpente sedusse Eva, con la sua astuzia; così talora le
vostre menti non siano corrotte, [e sviate] dalla semplicità che [deve essere] inverso Cristo. Corrotto
significa deteriorato, guastato. I Timoteo2:13 Perciocchè Adamo fu creato il primo, e poi Eva. 2:14 E
Adamo non fu sedotto; ma la donna, essendo stata sedotta, fu in [cagion di] trasgressione. Sedotto
significa allettato, incantato, affascinato. Trasgressione significa violazione di un ordine, di una legge;
contravvenzione, inosservanza.
La dottrina di Branham è molto vecchia perché fa parte di quell’insieme di favole giudaiche che ancora
oggi molti Giudei credono. Nel Dizionario di usi e leggende ebraiche per esempio si legge: ‘satana che
attraverso il serpente indusse Eva a mangiare il frutto proibito dall’albero della conoscenza nel
Giardino dell’Eden, ebbe rapporti sessuali con lei, e Caino nacque da questa unione, mentre Abele era
figlio di Adamo’
La caduta dell’uomo secondo il reverendo coreano Moon: Secondo quello che insegna Moon,
il peccato che commisero i nostri progenitori è di natura sessuale; E per sostenere questa sua dottrina
Moon allegorizza l’albero della conoscenza del bene e del male e il suo frutto, e prende dei versetti
dell’epistola di Giuda che parlano di quegli angeli che commisero fornicazione con le figliuole degli
uomini. Riassumendo questa particolare dottrina sulla caduta, Moon insegna che Eva ebbe una
relazione sessuale con satana (l’angelo, che è rappresentato dal serpente), poi andò da Adamo il quale
commise fornicazione con lei. Perché fornicazione? Perché benché essi fossero marito e moglie ancora
non era venuto per loro il tempo di unirsi carnalmente e generare dei figli. Ma le cose non stanno affatto
così come dice Moon. La Scrittura di Dio ci insegna innanzi tutto che il serpente sedusse Eva, poi che
Eva commise il peccato di mangiare il frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male e non il
peccato di fornicazione con satana. La stessa cosa si deve dire di Adamo; egli peccò mangiando il frutto
che la donna gli diede e non avendo una relazione illecita con Eva sua moglie.
Ritorniamo a William Branham che disse: Caino era figlio di satana
1)Risposta leggendo: Esodo 8:16 E IL Signore disse a Mosè: Di' ad Aaronne: Stendi la tua bacchetta, e
percuoti la polvere della terra, ed ella diverrà mosconi in tutto il paese di Egitto. 8:17 Ed [essi] fecero
così; e Aaronne stese la sua mano con la sua bacchetta, e percosse la polvere della terra; e una
moltitudine di mosconi venne in su gli uomini, e in su gli animali; tutta la polvere della terra divenne
mosconi in tutto il paese di Egitto. 8:18 E i maghi si adoperarono anch'essi somigliantemente co' loro
incantesimi, per produrre mosconi; ma non poterono. E quella moltitudine di mosconi fu sopra gli
uomini, e sopra gli animali.8:19 E i maghi dissero a Faraone: Questo [è] il dito di Dio. Ma il cuor di
Faraone s'indurì, e non porse loro orecchio; come il Signore [ne] avea parlato .(
Questo verso
dimostra che satana non può creare).
2)Risposta: La Bibbia dice pure: Matteo 22:28 Nella risurrezione adunque, di cui d'infra i sette sarà
ella moglie? poichè tutti l'hanno avuta.
22:29 Ma Gesù, rispondendo, disse loro: Voi errate, non
intendendo le Scritture, nè la potenza di Dio. 22:30 Perciocchè nella risurrezione non si prendono, nè si
danno mogli; anzi [gli uomini] son nel cielo come angeli di Dio. (Significa che gli angeli non
hanno sesso) e lo stesso vale per i demoni (spiriti impuri)
Che cosa è il frutto di quell’albero del Bene e del Male:
Lo Spirito Santo vuole ammaestrarci
su questo frutto che esiste
sulla terra : Con Questo frutto si entra in contatto con satana e con
i demoni. Lo conoscono I servi di satana: Sciamani, Medium,Maghi,
Indovini,Stregoni ect.
Leggiamo attentamente questo capitolo:Genesi 30:14 Or Ruben uscì, al tempo della mietitura del grano,
e trovò delle mandragole per i campi, e le portò a Lea sua madre. Allora Rachele disse a Lea: "Deh,
dammi delle mandragore del tuo figliuolo!"(Mandragora è un potentissimo allucinogeno usato nella
magia ,)
Genesi 30:15 30: 15 Ma Lea rispose: "Ti pare poco avermi tolto il marito, che mi vuoi togliere anche le
mandragole di mio figlio?" E Rachele disse: "Ebbene, si corichi pure con te questa notte, in compenso
delle mandragole di tuo figlio". 30:16 Come Giacobbe, sul far della sera, se ne tornava nei campi, Lea
uscí a incontrarlo, e gli disse: "Vieni da me, perché ti ho preso per me con le mandragole di mio figlio".
Ed egli si coricò con lei quella notte.
Osservazione di genesi 30:15,16 : Lea dice a Giacobbe di averlo accaparrato con le mandragore di
suo figlio date a Rachele .Il padre di Lea e di Rachele si chiama Labano.
Genesi 31:30 Ora certo te ne sei andato poiché avevi nostalgia della casa di tuo padre, ma perché hai
rubato i miei dèi?" ( Secondo Labano ,Giacobbe gli avrebbe rubato gli idoli e lo insegui)31:31 Giacobbe
rispose a Labano: "Avevo paura, perché mi son detto che mi avresti tolto con la forza le tue figlie.31:32
Ma chiunque sia colui presso il quale troverai i tuoi dèi, egli deve morire! In presenza dei nostri fratelli,
riscontra ciò che è tuo fra le cose mie e prenditelo!" Giacobbe ignorava che Rachele avesse rubato gli
idoli. (Qui dimostra che Labano e le sue figlie erano idolatri) Poi quando presero Giacobbe per sposo
non lo furono più) 31:33 Labano dunque entrò nella tenda di Giacobbe, nella tenda di Lea e nella tenda
delle due serve, ma non trovò nulla. Uscito dalla tenda di Lea, entrò nella tenda di Rachele. 31:34 Ora
Rachele aveva preso gli idoli, li aveva messi nella sella del cammello e si era seduta sopra quelli.
Labano frugò tutta la tenda e non trovò nulla. 31:35 Lei disse a suo padre: "Il mio signore non si adiri se
io non posso alzarmi davanti a te, perché ho le solite ricorrenze delle donne". Egli cercò, ma non trovò
gli idoli. (Rachele disse una bugia)
31:36 Allora Giacobbe si adirò e si mise a litigare con Labano,
dicendo: "Qual è il mio delitto, e quale il mio peccato, perché tu mi abbia inseguito con tanto
ardore?31:37 Tu hai frugato tutta la mia roba; che hai trovato di tutta la roba di casa tua? Mettilo qui
davanti ai miei e tuoi fratelli e giudichino loro tra noi due!
Osservazione di Genesi 31:30,a 37 :Labano,Lea ,Rachele,erano idolatri e sicuramente si
intendevano di mandragore( Ripeto potente allucinogeno che viene usato per mettersi
in contatto con i demoni. ) .Però si chiaro che quando sposarono Giacobbe ,lasciarono gli idoli e
l’arte della magia. Rachele era sterile,ma Dio si ricordo di Rachele è esaudì la sua preghiera e la rese
fruttifera(Ebbe due figli).
Riassunto: Rachele, disperata per non avere figli, supplicò Lea di darle una delle
mandragore trovate dal figlio Ruben, concedendole in cambio il marito per una notte.
Vogliamo riprendere Genesi 3:8 E udirono la voce dell'Eterno Iddio il quale camminava nel
giardino sul far della sera; e l'uomo e sua moglie si nascosero dalla presenza dell'Eterno Iddio, fra gli
alberi del giardino. 3:9 E l'Eterno Iddio chiamò l'uomo e gli disse: "Dove sei?" E quegli rispose: 3:10 "Ho
udito la tua voce nel giardino, e ho avuto paura, perch'ero ignudo, e mi sono nascosto". 3:11 E Dio disse:
"Chi t'ha mostrato ch'eri ignudo? Hai tu mangiato del frutto dell'albero del quale io t'avevo comandato
di non mangiare?(Era veramente un albero con frutto) 3:12 L'uomo rispose: "La donna che tu m'hai
messa accanto, è lei che m'ha dato del frutto dell'albero, e io n'ho mangiato 3:13 E l'Eterno Iddio disse
alla donna: "Perché hai fatto questo?" E la donna rispose: "Il serpente mi ha sedotta, ed io ne ho
mangiato ". 3:14 Allora l'Eterno Iddio disse al serpente: "Perché hai fatto questo, sii maledetto fra tutto
il bestiame e fra tutti gli animali dei campi! Tu camminerai sul tuo ventre, e mangerai polvere tutti i
giorni della tua vita. 3:15 E io porrò inimicizia fra te e la donna, e fra la tua progenie e la progenie di lei;
questa progenie ti schiaccerà il capo, e tu le ferirai il calcagno". 3:16 Alla donna disse: "Io moltiplicherò
grandemente le tue pene e i dolori della tua gravidanza; con dolore partorirai figliuoli; i tuoi desideri si
volgeranno verso il tuo marito, ed egli dominerà su te".3:17 E ad Adamo disse: "Perché hai dato ascolto
alla voce della tua moglie e hai mangiato del frutto dell'albero circa il quale io t'avevo dato quest'ordine:
Non ne mangiare,(Qui L’Eterno rimprovera Adamo di aver mangiato il frutto di quell’albero) il suolo
sarà maledetto per causa tua; ne mangerai il frutto con affanno, tutti i giorni della tua vita.
Leggiamo Ancora
Giudici 13:9 E Dio esaudì la preghiera di Manoah; e l'angelo di Dio tornò ancora dalla donna, che stava
sedendo nel campo; ma Manoah, suo marito, non era con lei. 13:10 La donna corse in fretta a informar
suo marito del fatto, e gli disse: "Ecco, quell'uomo che venne da me l'altro giorno, m'è apparito". 13:11
Manoah s'alzò, andò dietro a sua moglie, e giunto a quell'uomo, gli disse: "Sei tu che parlasti a questa
donna?" E quegli rispose: "Son io". 13:12 E Manoah: "Quando la tua parola si sarà verificata, qual
norma s'avrà da seguire per il bambino? e che si dovrà fare per lui?" 13:13 L'angelo dell'Eterno rispose a
Manoah: "Si astenga la donna da tutto quello che le ho detto. 13:14 Non mangi di alcun prodotto della
vigna, né beva vino
ne cervogia , e non mangi alcun che d'impuro; osservi tutto quello che le ho
comandato". 13:15 E Manoah disse all'angelo dell'Eterno: "Deh, permettici di trattenerti, e di prepararti
un capretto!" 13:16 E l'angelo dell'Eterno rispose a Manoah: "Anche se tu mi trattenessi, non mangerei
del tuo cibo; ma, se vuoi fare un olocausto, offrilo all'Eterno". Or Manoah non sapeva che quello fosse
l'angelo dell'Eterno.
Isaia 28:7 Or anche costoro si sono invaghiti del vino, e son traviati nella cervogia; il sacerdote e il
profeta si sono invaghiti della cervogia, sono stati perduti per lo vino, [e] traviati per la cervogia; hanno
errato nella visione, si sono intoppati nel giudicio.
Luca 1:11 E gli apparve un angelo del Signore, ritto alla destra dell'altare de' profumi. 1:12 E Zaccaria,
vedutolo, fu turbato e preso da spavento. 1:13 Ma l'angelo gli disse: Non temere, Zaccaria, perché la tua
preghiera è stata esaudita; e tua moglie Elisabetta ti partorirà un figliuolo, al quale porrai nome
Giovanni. 1:14 E tu ne avrai gioia ed allegrezza, e molti si rallegreranno per la sua nascita. 1:15 Poiché
sarà grande nel cospetto del Signore; non berrà né vino né cervogia, e sarà ripieno dello Spirito Santo
fin dal seno di sua madre.
E’ stato predetto un dilagante uso di droghe (Apocalisse 9:21). La parola greca tradotta con magie è
pharmakeia, che può anche riferirsi all’uso di droghe, siano esse sostanze illegali o in grado di alterare
la mente. L’uso di droghe illegali e la distribuzione di droghe che alterano lo stato mentale, hanno avuto
una forte impennata durante la nostra attuale generazione. Negli ultimi tempi si sarebbero praticate
magie, cioè la stregoneria, la magia e le pratiche occulte per incantare e ingannare (Apocalisse 9:21;
18:23; Isaia 47:9-; Michea 5:10-15), Attualmente, l’interesse per l’occulto sta fiorendo
Andiamo al soggetto:
L'uomo sin dalla creazione ha sempre mostrato grande interesse l’utilizzo
di queste piante.
Gli allucinogeni pervadono intimamente ogni aspetto della vita nelle società primitive. Le piante
allucinogene sono particolarmente importanti nelle società primitive. Giocano importanti ruoli nella
salute e nella malattia, guerra e pace, vita in casa e nei viaggi, caccia ed agricoltura; influiscono sulle
relazioni tra gli individui, villaggi, e tribù.. Gli aborigeni attribuivano la salute e la malattia all'opera
delle forze spiritiche. Di conseguenza ogni allucinogeno può trasportare l'uomo nel mondo degli spiriti .
Recentemente la nostra società moderna, ha ripreso l'uso degli allucinogeni, qualche volta illegalmente.
Molte persone credono di potere raggiungere esperienze "mistiche" o "religiose, ritornando ad antichi
riti primitivi.
In tutto il mondo le piante allucinogene vengono usate come mediatori tra
l'uomo e le sue divinità .Tali divinità sono demoni,
Tutte droghe usate dalle streghe nelle loro funzioni sataniche sono conosciute, se non tutte, almeno in
gran parte. Sappiamo così che esse agiscono in virtù di alcaloidi contenuti nelle piante prescelte,
alcaloidi che hanno potere di provocare stati allucinatori a carattere, quasi sempre divinatorio. Tali, per
esempio, l'oppio, il giusquiamo, il solanum nigrum, la mandragora, la belladonna ecc. La stregoneria e
la demonologia hanno il loro inizio nella preistoria. I popoli primitivi hanno i loro stregoni - sacerdoti
che hanno il potere di curare malattie e di evitare i danni provocati da invisibili forze soprannaturali, o
al contrario provocare questi mali invocando le stesse forze. I mezzi per agire sono formule magiche,
incantesimi, preghiere, sacrifici e differenti droghe credute magiche. Gli stregoni per agire, devono
essere in estasi (prodotte con movimenti ritmici o più spesso) con stupefacenti. Lo stregone insegna
questa scienza al figlio che viene consacrato fin dall'infanzia. Fin dal tempo delle vere feste pagane,
dopo l'uso dei filtri inebrianti, le streghe avevano illusioni e allucinazioni di divinità e spiriti
Gli allucinogeni scatenano sintomi che assomigliano a quelli della psicosi?
Gli allucinogeni costituiscono un gruppo di sostanze che provocano un profondo turbamento psichico,
sensoriale ed affettivo. Le sostanze allucinogene oggi conosciute sono una sessantina, le più comuni
sono circa una ventina e provocano, sia pure con qualche piccola differenza, effetti simili. I più
importanti allucinogeni sono comunque la psilocybina, la mescalina. La psilocybina é un alcaloide
ricavato da alcuni funghi messicani, mentre la mescalina é il più noto dei circa quindici alcaloidi
presenti nel peyotl, un cactus che cresce nelle alture desertiche e pianeggianti del Messico
settentrionale e dell’estremo sud degli Stati Uniti. Le piante allucinogene vengono usate da migliaia di
anni dall'uomo, probabilmente da quando ha incominciato a raccogliere piante per cibarsi.
L’allucinogene è la chiave di contatto per potere comunicare con i demoni.
Gli allucinogeni hanno continuato a ricevere attenzioni dall'uomo attraverso gli anni.. Storicamente gli
allucinogeni sono stati utilizzati in riti religiosi e sciamanici e sono utilizzati per facilitare la
divinazione, la riflessione e la comunicazione con gli spiriti. Esistono prove dell'uso di allucinogeni in
epoca preistorica, come pure in numerosissime culture antiche, tra cui Egizi, Micenei, Greci, Maya, Inca
e Aztechi. L'Amazzonia ospita tutt'ora tribù che usano regolarmente l'ayahuasca. Molte piante
allucinogene
sono
il
fondamento
Algonquin(Canada) offrivano
dei
rituali
d'iniziazione
degli
adolescenti.
Gli
Indiani
una medicina intossicante, wysoccan, ai loro giovani uomini, che
diventavano violentemente squilibrati per 20 giorni. Durante questo periodo, perdevano del tutto la
memoria,
Le radici di iboga nel Gabon e caapi in Amazzonia vengono usate in molti rituali. In Sud America, molte
tribù prendono ayahuasca per prevedere il futuro, rimuovere incantesimi, o assicurarsi la fedeltà delle
loro donne. Durante la trance, a volte vengono vissute sensazioni di morte e dissociazioni di anima e
corpo.
Le proprietà allucinogene delle Datura sono state molto sfruttate, soprattutto nel Nuovo Mondo. In
Messico e nel Sud Ovest, la Datura è usata nella divinazione, nelle profezie, e cure rituali.
Gli indiani Messicani moderni stimano alcuni funghi come sacramento ed usano i morning glories ed il
cactus peyote per predire il futuro, diagnosticare e curare malattie, e placare spiriti maligni che sono
demoni..
I Mixtechi del Messico mangiano la "vescica di lupo" (un tipo di fungo detto in inglese "puffballs") per
udire le voci che rispondono alle loro domande.
I Waikás del Brasile e del Venezuela sniffano la resina polverizzata di un albero della giungla per i riti
funebri, provocando una trance per diagnosticare le malattie, e ringraziare gli spiriti per la vittoria
nella guerra.
I Witotos di Colombia mangiano la stessa resina polverizzata per "parlare col piccolo popolo."
Gli stregoni peruviani bevono cimora per impossessarsi di un'altra identità.
Gli Indiani del Brasile orientale bevono jurema per avere visioni del mondo degli spiriti.
Questi sacerdoti che in ogni parte del mondo avendo culture diverse,hanno in comune : La danza, il
contatto con le divinità degli Inferi ,l'uso di unguenti e bevande allucinogeni considerati sacri perché
consigliati direttamente dai demoni. N.B le bevande allucinogene cambiano da nazioni a nazione ,però
il risultato non cambia) .Il risultato è Estasi o trance,visioni (Contatto con satana)
Questi sacerdoti si chiamano sciamani o stregoni.
Il termine sciamano giunge a noi come termine tunguso via le popolazioni russe siberiane, inteso sia
come parola per designare un' esperienza che una specifica pratica; non si tratta quindi di un nome che
indichi una religione o setta religiosa. Gli antropologi classificano lo sciamanesimo come un fenomeno
magico- religioso arcaico dove lo sciamano, fonda la propria esperienza nell'estasi.
Sciamano huichol (foto Mexicoart)
Lo sciamano può essere nelle società arcaiche di sesso maschile come femminile .I primi centri
cerimoniali rinvenuti sono quelli di Chavin e La Venta, rispettivamente in Perù e in Messico del 1500
a.c.(Prima di Cristo) Sono stati trovati nei reperti archeologici motivi iconografici comuni che fanno capo
al culto del giaguaro. L' anzidetto felino rappresenta per queste prime civiltà mesoamericane la
personificazione della Divinità. Questo felino è amico dello sciamano tanto che spesso quest'ultimo
s'identifica con l'animale sacro.
CONSIDERAZIONE
Il leopardo o giaguaro sono dei felini diversi di nazione :il Leopardo vive in Africa e in Asia
centrale,mentre il giaguaro si estende dal sud degli Stati Uniti fino alla Patagonia settentrionale
comprendendo quindi l'America centrale e parte dell'America meridionale. I due felini sono quasi
uguali.
Questo felino è una figura importante nel testo biblico
Leggiamo:
Daniele 7:6 Dopo questo, io guardavo, ed eccone un'altra(Bestia) simile ad un leopardo, che aveva
addosso quattro ali d'uccello; questa bestia aveva quattro teste, e le fu dato il dominio.
Apocalisse13:1 E vidi salir dal mare una bestia che aveva dieci corna e sette teste, e sulle corna dieci
diademi, e sulle teste nomi di bestemmia. 13:2 E la bestia ch'io vidi era simile a un leopardo, e i suoi
piedi erano come di orso, e la sua bocca come bocca di leone; e il dragone le diede la propria potenza e il
proprio trono e grande potestà.
Il leopardo o giaguaro è la figura delle bestia nella Bibbia,per cui questi sciamani quando vedono in
visione il giaguaro , sanno di vedere il diavolo in persona seducente e aggressivo.
Mentre noi adoriamo il Leone della tribù di Giuda (Gesù)
Ritorniamo a parlare degli sciamani
La caratteristica comune a tutti gli sciamani è il viaggio spirituale, ovvero un viaggio dell’anima nella
realtà oltre quella mondana, che permette agli sciamani di entrare in contatto con le “entità spirituali
che chiamano alleati(demoni) e che incontrano per lo più sotto forma di animali (Animali Guida tipo il
Giaguaro)
Lo sciamanesimo “primitivo”, era ed è tuttora un fenomeno magico- religioso che, originatasi nei
territori dell’Asia centro-settentrionale e praticato presso i popoli artici(Eschimesi), paleo siberiani ed
uralo-altaici, si è diffuso, per migrazioni attraverso lo stretto di Bering, in tutta l’America settentrionale
e meridionale, oltre che in molte zone dell’Asia meridionale e orientale e in Australia.
Ai giorni d’oggi lo sciamanesimo tradizionale siberiano persiste in Russia nonostante le repressioni
antireligiose e antisciamaniche operate dal regime stalinista. Tutt’oggi gli sciamani delle regioni della
Burjatia, di Tuva, della Jakutia, della Koriatia, della Ciuckia e di altri territori siberiani, continuano a
celebrare i rituali collettivi, a mantenere il ruolo di custodi della tradizione.. Attraverso il russo, il
termine deriva dalla parola tungusa shaman. In altre lingue del centro e del nord dell'Asia i termini
corrispondenti sono: lo yakuta ojun, il mongolo buga, boga e udagan, il turco-tartaro kam. Fenomeni
magico- religiosi consimili sono stati osservati nell'America del Nord, in Indonesia, nell'Oceania e
altrove. Lo sciamanismo centro-asiatico e nord-asiatico non è un fenomeno originario, esente da ogni
influenza esterna: al contrario, è un fenomeno che ha una lunga storia. Ma questo sciamanismo centroasiatico e siberiano ha il merito di presentarsi come una struttura nella quale vari elementi che esistono
diffusi nel resto del mondo - e cioè: rapporti speciali con gli spiriti, capacità estatiche permettenti la
discesa agli Inferi, il dominio sul fuoco e così via
Si dall’antichità , in tutto il mondo si ritrovano gli sciamani
Pratiche sciamaniche si ritrovano così dovunque: presso
I Ciukei,
Gli Eskimo,
i Samoiedi,
i turco tartari
i Mongoli,
i Buriati,
i Daigate del Borneo,
Ci sono sciamani in Oceania, Sud est Asiatico, in India, Tibet, Cina e Giappone come in tutta l'Africa,
ma si hanno anche forme più "raffinate" come presso gli Yoag Indiani. Lo sciamano, durante l'estasi, si
impadronisce di lui una forza che può essere concepita sia dina misticamente come impersonale, sia
animisticamente come demone: Il legame fra lo sciamano e il potere che lo invade(demone) è molto
stretto, perde la sua personalità e diventa temporaneamente l'altro. Lo sciamano é un "etologo" che
studia le abitudini degli animali e il mondo vegetale. Per gli sciamani usano la magia verde delle piante
maestre(allucinogeni).
Per risvegliarsi e per curarsi gli indios Yanomamo bevono il te' allucinogeno di Ayahuasca Banisteriopsis Caapi - una liana che é l'anima vegetale dell'Amazzonia e di Panche mama .
Gli sciamani amerindi usano il peyote - Lophophora Williamsi - un piccolo cactus psichedelico. In Asia
visionari e sciamani fumano invece il polline della Cannabis Sativa - l'Hashish - e il lattice del frutto del
Papaver Sonniferum - l'oppio e gli sciamani siberiani mangiano l'Amanita Muscaria, un fungo
allucinogeno.
In ogni parte del mondo gli sciamani usano allucinogeni per riuscire a sciogliere i legami dell'anima,
andare in trance ed entrare in contato con demoni e anime perdute,che i demoni all’insaputa dello
sciamano prende la sua voce. In Siberia, per esempio, gli sciamani bevono un infuso di cappelle
disseccate di Amanita muscaria, oppure di Russula emetica(rosetta), funghi tossici che consentono di
raggiungere i breve tempo trance e visioni. Parecchi antropologhi e studiosi di antiche religioni
affermano che l'uso di funghi e di altre sostanze vegetali per indurre a più elevati stati di coscienza
risale alla remota antichissima. In Grecia, nel corso dei Misteri Eleusini, gli iniziati mangiavano il
fungo, che cresce sul loglio o su altre erbe per favorire l'accesso a stati trascendenti i quali avrebbero
consentito la "visione della dea".
Nell'India antica la bevanda chiamata soma era considerata cibo degli demoni e di coloro che volevano
entrare in contatto con essi. Non sappiamo di preciso quali fossero le sostanze costitutive del soma ma
di certo si trattava di un allucinogeno. Una missione cattolica che accompagnava in America i
Conquistadores spagnoli nel Cinquecento diede risposte molto precise a questo problema. I suoi
componenti affermarono, infatti, che gli sciamani erano in grado di prevedere il futuro e di descrivere
fatti che si stavano verificando in luoghi lontani. Ma queste abilità sopranormali non erano certo merito
degli sciamani, bensì un maledetto dono di satana patrono di sciamani ed affini. Parecchi spagnoli
entrati in contatto con sciamani nell'America Meridionale confermarono che i loro responsi erano
perfettamente esatti. I teologi spagnoli, consideravano lo sciamanesimo come la diabolica parodia dei
fenomeni psicofisici associati alle estasi mistiche. Per saperne di più, alcuni ricercatori si interessarono
molto da vicino al peyote, l'allucinogeno preferito dagli sciamani messicani e riscontrano che
effettivamente se ne faceva un abbondante uso per provocare le visioni e conoscere il futuro. Anche gli
stregoni nel medioevo usavano la muscaria prima dei loro riti! «Lo sciamanismo
è, un fenomeno
religioso siberiano e centro-asiatico.
Quando uno sciamano viene interpellato per la cura di una malattia , entra in contatto con le divinità
degli Inferi dopo essere entrato in trance e, una volta tornato tra i mortali, si opera per la attraverso
l'uso di unguenti e bevande allucinogeni considerati sacri perché consigliati direttamente dagli demoni.
L'area originale dello sciamanismo è comunque costituita dalla Siberia e dall'Asia centrale; si tratta di
una tradizione tipica delle popolazioni altaiche e delle regioni artiche europee (Lapponi), che risulta
aver in gran parte condizionato quella dell' America settentrionale e meridionale..
Un'esperienza rintracciabile tanto tra i siberiani quanto tra gli australiani, tra i cinesi e gli indiani
d'America, che se pur amalgamata alla cultura e alla religione di ciascuna popolazione, rivela un
comune contesto magico- simbolico.
LO SCIAMANO E’ UN’ UOMO SERVIZIO DEI DEMONI
Sfruttando la sua grande capacità di intessere un rapporto con i demoni , lo sciamano diventa padrone
di tecniche estatiche e divinatorie, capaci di renderlo superiore agli altri e padrone di metodi per
dialogare con i demoni. Attraverso le sue esperienze estatiche lo sciamano non solo ha la possibilità di
raggiungere gli inferi, accostandosi ai demoni, per conoscere la sorte delle anime dei morti. In seguito
potrà avere al suo servizio degli animali-spiriti e usare il viaggio estatico (nell'oltre tomba o in luoghi
lontani) come strumento magico di divinazione. Egli è sempre indicato come un essere in possesso di
poteri straordinari conferitigli dai demoni per cui lo sciamano è uno strumento di satana).
Ripeto l'uomo sin dalla creazione(Adamo ed Eva) ha sempre mostrato
grande interesse l’utilizzo di queste piante.
Ci SONO PIANTE ADDITIVE o miscele da aggiungere alle specie allucinogene principali, sono diventate
sempre più importanti nella ricerca delgli effetti. A volte vengono aggiunte piante ausiliarie, alla
preparazione, per alterare, aumentare, o prolungare gli effetti narcotici degli ingredienti principali.
Infatti, nella preparazione dell'ayahuasca, bevanda di caapi, o yajé, il cui ingrediente principale è
Banisteriopsis caapi o B. inebrians, sono spesso aggiunti diversi ingredienti: foglie di Psychotria viridis
o Banisteriopsis rusbyana, che contengono anche loro triptamine allucinogene; o Brunfelsia o Datura,
entrambi allucinogene.
Psychotria viridis , conosciuta anche come Ruca Sami e Chacruna, appartiene alla Rubiaceae (Famiglia
del Caffè). Soprattutto conosciuto per il suo uso sciamanico è anche utilizzato come additivo nell'
ayahuasca, una tradizione dal bacino amazzonico, Psychotria. viridis contiene una quantità elevata di
triptamine psichedelico. E 'anche la pianta che i Santo Daime e i UDV usano nei loro sacramenti
Le solanacee
Le 3000 specie della famiglia delle solanacee comprendono sia la patata, il pomodoro e il tabacco, che un
gruppo delle più temute piante di questo Pianeta – la datura, la belladonna, il giusquiamo e la
mandragora tutti prodotti di primaria importanza nell’arte della magia e della stregoneria. 20 specie di
datura che hanno un uso allucinogeno, diffuse e conosciute in tutto il mondo. È stata usata a lungo in
India; era una pianta sacra nel buddismo cinese ed era conosciuta anche dai dottori arabi. Le foglie di
datura mischiate col tabacco o con la canapa vengono fumate in India e in alcune parti dell’Africa
Cominceremo dal probabile meccanismo delle allucinazioni.
Prima di tutto i libri che trattano di magia fanno spesso allusione a questa o quella pianta e alle virtù
che le sono inerenti; i libri di materia medica, nell'elencare le virtù delle varie erbe, menzionano anche
quelle che vengono usate dalle streghe, per i loro filtri. Gli atti dei processi, i libri inquisitori ali, le
confessioni delle streghe, hanno spesso riferimenti che sono utili a questo scopo. Infine abbiamo la
testimonianza della tradizione popolare che continua a chiamare ancora erba del diavolo, erba delle
streghe ecc. alcune piante di nota azione stupefacente o allucinante (mandragora, giusquiamo,
belladonna ecc.). Tralasciando quelle di origine non europea (cannabis indica, Anhalonium Levinii)
osserveremo solo quelle più comuni ai nostri paesi. Fra quest'ultime, le più attive sono, le solanacee, che
erano appunto quelle principalmente usate: accanto al gruppo dell'Atropa Belladonna e del
Hyoscyarnus niger, contenenti gli alcaloidi tropeinici, è il gruppo con azione allucinatoria meno notevole
del Solanum contenente l'alcaloide Osserviamo, di questi alcaloidi, solo l'azione sul sistema nervoso
centrale. L'atropina agisce provocando eccitazione motoria e psichica, insieme con offuscamento del
sensorio e della coscienza. I sintomi appaiono già dopo la somministrazione di 5-10 mg. L'avvelenato,
presenta fuga d'idee, loquacità, voglia di camminare, di correre, che contrasta con le vertigini, i tremori
degli arti, l'andamento titubante e l'impossibilità di reggersi sui piedi. Compaiono allucinazioni visive e
dell'udito, con eccitamento maniacale, accompagnato da riso convulso, o talvolta eccitamento furibondo.
Le allucinazioni visive ed acustiche sono accompagnate da abolizione della vista, udito e tatto, (si ha
inoltre la impressione che una forza invisibile chiuda le palpebre); la vista è confusa, gli oggetti
sembrano aver preso una forma allungata; ad occhi aperti si hanno le allucinazioni visive più varie, ad
es. un cerchio nero su fondo argenteo. Il sonno è pieno di fantasmi.
Ora vogliamo parlare di queste piante o alberi che sono sulla terra e l’uso che i
soldati di satana ne fanno
Le piante fresche o secche, come il peyote ed il teononacatl, o se ne può bere il succo ottenuto dalle foglie
schiacciate, come con la Salvia divinorum (in Messico). Più spesso se ne fa una bevanda: ayahuasca,
caapi, o yajé dalla corteccia del rampicante o dal il cactus San Pedro;
cactus San Pedro;
JUREMA (Mimosa hostilis) è un arbusto scarsamente considerato, le cui radici forniscono il "miracoloso
jurema drink," conosciuto nel Brasile orientale come ajuca o vinho de jurema. Anche altre speci di
Mimosa vengono chiamate jurema. Diverse tribù in Pernambuco -i Kariri, Pankarurù, Tusha, e Fulnio consumano questa bevanda nelle cerimonie.
JUREMA (Mimosa hostilis)
Solitamente connesso alle battaglie, l'allucinogeno fu utilizzato da una tribù. Vedrebbero visioni della
terra degli spiriti.. il vino di jurema; iboga; foglie di toloache; o semi macinati dai morning glories
messicani. In origine caratteristico delle culture del nuovo mondo, dove era un metodo per assumere il
tabacco, fumare ora è un modo assai diffuso per assumere cannabis. Possono essere fumati anche altri
narcotici, come la tupa.
Altri invece del succo preferiscono sniffare per avere il contatto
I sud Americani è il metodo preferito sniffare per usare diversi allucinogeni - yopo, epena, sébil, rapé
dos indios. Come fumare, sniffare è un costume del nuovo mondo. Alcuni indiani del nuovo mondo
prendono gli allucinogeni rettalmente - come nel caso dell' Anadenanthera. I semi dell'albero di
Anadenanthera Colubrina Yopo sono stati utilizzati tradizionalmente da secoli dagli indiani del sud
America per indurre uno stato di trance e di visioni e per comunicare con gli spiriti.
Esistono anche allucinazioni visive di indole terrifica, allucinazioni disgustose dell'olfatto e del gusto,
che possono essere messe in rapporto con i cibi disgustosi che costituivano i banchetti infernali. Le
streghe, naturalmente, non usano gli alcaloidi, ma le piante che li contengono. Fra le più note è
L'Atropa Mandragora
umano
Europa meridionale
Foto della mandragora:sembra il bacino e le gambe di un essere
Questo pianta la usò Rachele moglie di Giacobbe (Aspetta e spunta una foto)
L'Atropa Mandragora, pianta dell'Europa meridionale, è molto nota come erba magica, ma la sua azione
non differisce molto da quella delle piante sopra ricordate.. Nella sua azione si avvicina al giusquiamo.
Provoca allucinazioni con eccitazione maniacale o melanconia e sonno profondo in genere a carattere
scopolaminico.
Era molto nota come erba distintamente magica, per la forma biforcata della radice che fu paragonata
alla figura umana. Si chiamava anche "antropomorphon" o "semihomo ". Da questo hanno l'origine le
leggende sul pericolo mortale di strappare la pianta e l'uso delle radici come amuleti, come pure l'idea
che essa sia la rincarnazione dello spirito del fuoco.
La Mandragora era anche usata frequentemente dalle streghe perché contiene gli stessi alcaloidi
Nell’Europa medievale, alla mandragora furono attribuiti numerosi epiteti, per esempio “mela di
satana”, “testicoli di satana”, “mela dello stolto” e “mela dell’amore”. Per i Germani era nota come
Drachenpuppe, “pupazzo-dragone”, e Galgenmännlein, “piccolo uomo delle forche”, mentre in Islanda
come thjofarot, “radice dei ladri”. Una della caratteristiche della mandragora che suscitò la fantasia
degli antichi fu la somiglianza della sua radice con la figura umana. Sembra che sia stato Pitagora uno
dei primi a descrivere la radice come antropomorfa. Plinio il Vecchio, scrive che per raccoglierla bisogna
tracciarle attorno tre cerchi con una spada e tagliarla rivolgendosi a ovest.”. (Tutto questo e stregoneria)
L'Atropa Mandragora, pianta dell'Europa meridionale, molto nota come erba magica, ma la sua azione
non differisce molto da quella delle piante sopra ricordate.. Nella sua azione si avvicina al giusquiamo.
Provoca allucinazioni con eccitazione maniacale o melanconia e sonno profondo in genere a carattere
scopolaminico. E molto nota come erba distintamente magica, per la forma biforcata della radice che fu
paragonata alla figura umana. Si chiamava anche "antropomorphon" o "semihomo ". Da questo hanno
l'origine le leggende sul pericolo mortale di strappare la pianta e l'uso delle radici come amuleti, come
pure l'idea che essa sia la rincarnazione dello spirito del fuoco.
La Mandragora era anche usata frequentemente dalle streghe perché contiene gli stessi alcaloidi
Teofrasto (6 secolo a.C.) riferisce alcune singolari precauzioni da seguire nello sradicamento della
pianta, che doveva avvenire di sera. Ripeto L'erborista si inclina nella direzione del tramonto, rendeva
omaggio alle divinità infernali, vale a dire alle forze telluriche,. Al momento in cui la si sradicava, la
pianta lancia un grido che faceva morire o divenire folle, l'erborista perciò si tappava le orecchie con
della cera e attaccava un cane alla pianta, poi gli gettava un pezzo di carne, il cane si lanciava in avanti
e cadeva a terra morto, ma aveva sradicato la mandragora
Mandragora caulescens
Mandragora chinghaiensis
Tibet
Cina
Mandragora officinarum
Italia
La mandragora (Mandragora officinarum) era l’«ipnotico magico » per antonomasia della medicina e
magia popolare europea. La sua radice a forma di uomo o di donna, in cui si trovano i potenti alcaloidi
di tropano, la rende un esempio indimenticabile nella dottrina delle Forme. Se si fanno bollire le sue
radici si ottiene un decotto che causa violente allucinazioni, seguite da trance simile alla morte.
L’estratto di mandragora è stato usato per secoli come sedativo. (La mandragora americana o mela di
maggio non è della stessa specie delle mandragore europee). Il pituri è una solanacea nativa
dell’Australia. Gli aborigeni masticano le sue foglie polverizzate, mischiate con foglie di acacia,
facendole spesso passare di bocca in bocca. Questa specie viene anche fumata in sigari. Il masticare
libera gli alcaloidi in essa contenuti, principalmente la scopolamina. La iochroma è una solanacea
allucinogena del Sud America e viene sia fumata che bevuta sotto forma di tè. Tra i preparati
farmaceutici a base di solanacee mortali vi è il solfato di atropina (dosaggio orale: da 0,5 a 5 mg); è più
uno stimolante che un sedativo, causa delle allucinazioni e potenzia gli effetti di una vasta gamma di
sostanze psicoattive, dall’oppio alla canapa, alla mescalina.
Ci sono alberi e,piante e fiori per rituali a satana
Specie
Anthocercis ilicifolia
La usano gli sciamani aborigeni
Provenienza
Australia
Anthocercis littorea
Australia alberi alti 3
Circa
La usano gli sciamani aborigeni
Brugmansia candida
Colombia—Perù Albero alto circa 2 metri
La usano i sciamani colombiani e Gli Aguaruna del
Perù. L’uso di Solanacee allucinogene fra gli Aguaruna del Perù settentrionale. Gli Aguaruna Jivaro
sono un gruppo tribale di circa mille individui che abitano il fiume Mayo Superiore dell’Amazzonia del
Perù
settentrionale
(Dipartimento
di
San
Martín),
ai
confini
con
l’Ecuador.
Sono
stati
approfonditamente studiati da diversi studiosi (ad es. Stirling, 1938 e Tessman, 1930). Gli Aguaruna
usano come droghe visionarie il tabacco (tsáng), un paio di specie di ayahuasca (Banisteriopsis, yáhi e
datém) e quattro specie di Solanaceae del genere Brugmansia, una selvatica L’uso delle piante
visionarie è finalizzato fra gli Aguaruna per curare, per la stregoneria e, più importante di tutti, per
l’acquisizione di una visione. La ricerca cattura di una visione, ad esempio per sconfiggere i propri
nemici o per raggiungere il desiderio di una vita calma e pacifica, con moglie e figli, è un tratto culturale
caratteristico dei Jivaro veri e propri e degli Aguaruna.
Brugmansia sanguinea
Bolivia---Ecuador alberi alti da 3 a 4 m.
La usano gli sciamani Boliviani ed Ecuadoriani
Crenidium spinescens
Australia
La usano gli stregoni o sciamani aborigeni
Cyphanthera anthocercidea
Australia
La usano gli stregoni o sciamani aborigeni
Datura ferox
Francia
Datura ferox, un'altra specie, non è molto estesa in Asia, e possiede anch'essa proprietà narcotiche.
Datura inoxia
Australia – Cina-- Ecuador—U.S.A
TOLOACHE (Datura inoxia; conosciuta acnhe come D. meteloides), un grezzo rampicante del Messico e
degli stati delgi USA sud-occidentali, ha una lunga storia come allucinogeno. Fu estremamente
importante tra gli aztechi, che la chiamarono toloatzin. Hernàndez riportò molti usi medici ma avverte
che se presa in eccesso può portare alla pazzia Le specie degli Stati Uniti, la Datura stramonium e la
Datura inoxia (prima chiamata Datura meteloides), provengono, rispettivamente, dagli Stati
dell’Atlantico centrale e del Sud-Ovest. Il nome popolare jimson weed deriva da un episodio di
intossicazione collettiva accaduto ad alcuni soldati britannici stazionati a Kamestown, in Virginia, nel
1676: delle foglie di Datura stramonium furono accidentalmente aggiunte all’insalata. Secondo una
relazione redatta in seguito, i soldati rimasero in uno stato di confusione dovuto all’effetto della datura
per 11 giorni, non ricordandosi poi di nulla. Altri nomi per la datura dell’America del Nord sono: devil’s
weed (erba del diavolo), stink weed (erba puzzolente) e loco-weed (erba matta), il cui nome comune per
la specie europea è stramonio. La specie Datura inoxia è stata definita la droga più usata da parte delle
tribù indiane della California, dell’Arizona e del New Mexico, ed è considerata importantissima nelle
cerimonie degli indiani messicani. Le tribù Navajo, Paiute, Zuni e Tarahumara estraggono una bevanda
(il toloache) dai semi, dalle radici e dalle foglie di questa pianta per celebrare il rito-di-passaggio (viene
usata in questo modo anche dagli Algonchini dell’America settentrionale), i riti divinatori e le
comunioni con i morti. Gli Aztechi usavano una specie di datura ora chiamata torna loco (pianta che
porta alla pazzia); e la chiamavano «sorella di ololiuqui», riferendosi a uno dei loro più importanti
psichedelici sacri: i semi dell’ipomea.
Nel Sud America, le dature arboree hanno molti usi sciamanistici: interpretare visioni, diagnosticare
malattie, arrestare i ladri, predire il futuro. Una specie di datura arborea è stata trovata vicino alle
rovine di una camera operatoria Inca, dove probabilmente veniva usata come anestetico al posto della
coca.
Gli Indiani Jivaro dell’Ecuador la usano per calmare i bambini indisciplinati (come il ritalin è stato dato
agli scolari «iperattivi » nelle scuole degli Stati Uniti).
Nell’Alta Amazzonia, invece, viene aggiunta ai decotti di yagè.
L’effetti della duratura sono: nausea, diarrea, freddo, bocca impastata e mancanza di coordinamento
motorio, ma l’esperienza predominante è un disorientamento intenso, confusione mentale e agitazione
nervosa.
La datura e le altre solanacee apparentemente sconvolgono la mente in modo abbastanza violento,
scuotendo allo stesso tempo il fisico, così le visioni e le allucinazioni spesso producono paura invece
dell’euforia degli psichedelici.
Se si prende una dose abbastanza pesante le potenti allucinazioni possono durare per diversi giorni.
Negli ultimi anni negli Stati Uniti ci sono stati alcuni casi di morte in seguito all’uso ricreativo della
datura. Una delle dature arboree più potenti è il grosso culebra borrachero, alto oltre 8 metri, scoperto
nella zona che Schultes chiama «the most narcotic conscious area of the new World» ossia la zona dove
si conosce meglio l’uso degli allucinogeni, cioè la valle di Sibundoy, situata presso le sorgenti
dell’Orinoco (la provincia di Oaxaca nel Messico sicuramente seguirebbe a ruota).
Il nome spagnolo di questo albero significa «serpente inebriante». Questa specie di datura ha un
contenuto dell’80% di scopolamina ed è usata dagli stregoni locali nei casi di più difficile guarigione.
Datura leichhardtii
Australia Ecuador
DATURA (Datura) un genere di circa 20 specie della famiglia della belladonna, Solanaceae. Sono
utilizzate di solito come allucinogeno in entrambi gli emisferi. La droga viene solitamente preparata
mettendo i semi polverizzati in una bevanda fermentata o lasciando le foglie ed i rami a mollo in acqua.
L'uso differisce molto da tribù a tribù. L'inebriamento causato dalla droga è inizialmente caratterizzato
da effetti così violenti che la stabilità fisica deve venire imposta finchè il partecipante passa ad uno
stadio di sonno ed allucinogenazioni. Lo sciamano interpreta le visioni come visita di spiriti ed è capace
di diagnosticare malattie, arrestare i ladri, e prevedere il futuro. Alcuni indios delle Ande della
colombia meridionale coltivano un numero di varietà altamente atrofizzate, forse specie incipienti.
Possono essere il risultato di mutazioni indotte dai virus. Mostruosità biologiche, la loro identificazione
è spesso difficoltosa.. Sembrano essere confinate a Sibundoy, una a valle di una catena montagnosa
delle alte Ande della Colombia.
Datura metel
Italia
DATURA e DUTRA (Datura metel) sono i nomi comuni in India per un'importante specie di Datura del
vecchio mondo. Le proprietà narcotiche di questo fiore porpora della famiglia delle Solanacee, sono
conosciute e stimate in India dalla preistoria. La pianta ha una lunga storia anche in altre regioni.. Gli
antichi scrittori cinesi riferirono di un allucinogeno che è stato identificato con questa specie. Ed è
indubbiamente la pianta che Avicenna, il fisico arabo, menziona sotto il nome di jouzmathel nel XI sec.
Il suo uso come afrodisiaco nelle Indie orientali fu annotato nel 1578. La pianta è reputata sacra in
Cina, dove le persone credono che quando Buddha predicava, il paradiso spruzzasse la pianta con la
rugiada. Tuttavia, l'utilizzo e la preparazione della Datura in Asia comporta meno rituali rispetto al
Nuovo Mondo. In molte parti dell'Asia, perfino oggi, i semi della Datura vengono spesso mischiati con il
cibo ed il tabacco, per un uso illecito, specialmente dai ladri per instupidire le vittime, che potrebbero
rimanere seriamente intossicate per diversi giorni.
In Asia la Datura metel viene comunemente mischiata con la cannabis e fumata. Le foglie di un tipo
dai fiori bianchi (considerata da alcuni botanici come una specie distinta, D. fastuosa) vengono fumate
col tabacco in molte parti dell'Asia e dell'Africa. La pianta contiene alcaloidi altamente tossici, il
principale è la scopolamina. Questo allucinogeno è presente in grosse concentrazioni, nelle foglie e nei
semi. La Scopolamina è stata trovata anche nelle speci di datura del Nouvo Mondo). La DATURA
METEL o noce metella o tromba del diavolo è una pianta molto profumata originaria, probabilmente,
dell'India, ma alcuni dicono sia sudamericana ma si è naturalizzata anche nel bacino del Mediterraneo,
dove è sfuggita alle colture. Si trova, in genere in Italia meridionale, prevalentemente in Calabria,
Sicilia, Sardegna e in qualche isola minore. Il nome specifico deriva dall'arabo e si riferisce agli effetti
allucinogeni della pianta. E' una pianta la cui assunzione produce effetti così violenti che colui che la
assume deve essere tenuto a forza fino a quando non piombi in un sonno popolato da sogni colorati: sono
le visioni psichedeliche concesse dagli spiriti accorsi a visitare chi è sotto l'effetto della droga per
permettergli di prevedere il futuro, emettere vaticini e diagnosticare malattie.
Datura stramonium
Tutta l'Europa e Turkestan
La Datura stramonium
La Datura stramonium vegeta in quasi tutta l'Europa e Turkestan; gli alcaloidi sono contenuti nelle
foglie e nei semi. Era conosciuta col nome di pane spinoso, erba del diavolo, erba delle streghe, erba dei
demoni. Oltre ad illusioni ed allucinazioni, provoca frequentemente uno stato di stupore psichico con
amnesia retrograda ed anterograda. Gli avvelenati presentano deliri che talvolta ricordano gli
schizofrenici o "ebbrezza lucida" ed esercitano differenti atti in modo puramente automatico
La yerba del diablo o datura e una pianta appartenente alla famiglia delle Solanacee, diffusa in
Arizona, in California e nel Messico, oltreché nelle diverse aree delle Ande. Nelle sue diverse forme
(ricordiamo le specie datura meteloides, d. inoxia, d. arborea, stramonium), ripeto è stata utilizzata nei
riti religiosi e magici in tutte queste aree e nelle altre di diffusione.
Gli Aztechi la chiamavano tolohuaxihuitl, in Perù chamico, huanto, huancancha, e veniva impiegata
soprattutto nella divinazione. Dopo un periodo in cui l'individuo che ha assunto la droga e scosso da una
sorta di attacco improvviso di forza e di energia, che spesso sfocia in aggressività, avviene la caduta in
un sonno profondo durante il quale sussistono allucinazioni molto vivide, segno del fatto che gli spiriti
stanno entrando in contatto con l'uomo. I peculiari effetti della datura hanno dato origine ad una serie
di rituali tutti diversi, ma collegati fra di loro proprio a causa della specificità di questo sonno profondo
ed allucinatorio che segue l'ingestione. Mentre nell'area del Rio delle Amazzoni, in Brasile, viene usata
come sostanza atta a far cadere lo stregone in trance, nel Panama e nella Colombia il suo uso è rivolto
alla ricerca dell'oro.
Hyoscyamus albus
Grecia---Sicilia
Questa solanacea di origine orientale è facile da trovare su terreni poveri di sostanze nutritive. Riesce a
crescere fino a mille metri di quota ed è diffusa in molte parti d'Europa. Come altre piante della
famiglia, anche il Giusquiamo contiene delle sostanze allucinogene e tossiche.
Negli organi di questa particolare specie sono contenuti due alcaloidi che hanno proprietà psicoattive
chiamati la scopolamina e la hyoscyamina.
Questi due composti provocano delirio, dilatazione delle pupille, allucinazioni e stati alterati di
coscienza. E' utile sottolineare che gli estratti del Giusquiamo hanno anche degli intensi effetti
calmanti. E' molto probabile che i sciamani druidi ne abbiano fatto uso nei loro riti divinatori ma anche
per scopi decisamente meno nobili dato che la pianta è altamente velenosa
Hyoscyamus aureus
Creta- SIRIA
Giusquiamo aureo. Hyoscyamus aureus. Solanacea. Siria. Il nome deriva dal greco hyos = del porco
(hys) e kyamos, fava, quindi fava dei porci, dalla diceria che i maiali siano immuni al veleno di questa
pianta. Regioni mediterranee sud-orientali. Molto velenoso, come il giusquiamo nero, che cresce
spontaneo in tutta Italia. Veniva usato dalle streghe, insieme alla belladonna e lo stramonio per
preparare droghe, afrodisiaci e unguenti allucinogeni.
Hyoscyamus muticus
Iran-Afaghanistan -Pakistan
Hyoscyamus
niger
Germania –Tibet—Grecia
(Hyoscyamus niger) HENBANE spesso utilizzata negli infusi delle streghe medievali ed in altre
preparazioni tossiche dell'Europa medievale per causare allucinazioni visive e sensazioni di volo.
Originaria dell'Europa, pianta annuale o biennale, è stata usata per molto tempo come medicina
pregiata, a scopo sedativo e calmante, per indurre sonno. L'alcaloide principale dell'henbane è la
hyoscyamina, ma ci sono anche grosse quantità di scopolamina, insieme a diversi alcaloidi con minore
concentrazione. L'Henbane è una delle 20 specie di Hyoscyamus, della famiglia delle Solanacee. Nativa
dell'Europa, Africa settentrionale, e dell'Asia centrale e occidentale. Nell'antica Grecia ii giusquiamo
veniva usato per avvelenare e per indurre deliri o stati profetici. Insieme alla mandragora ed alla
belladonna questa pianta figura nel folklore e nella mitologia di tutti i popoli europei che la temevano
per il suo potere venefico. Nel Medio Evo se ne preparavano pozioni che davano allucinazioni visive e la
sensazione di volare. Questo effetto suggerisce che le confessioni estorte con la tortura alle donne
accusate di stregoneria fossero dovute anche all'effetto del giusquiamo: le "streghe" erano fermamente
convinte di aver manifestato i loro poteri demoniaci Il giusquiamo (Hyoscyamus niger) era conosciuto
dagli antichi greci e dai romani come veleno, come mezzo per provocare la pazzia e per ispirare profezie.
Tra le solanacee mortali è quello che produce più allucinazioni.
Una specie della stessa famiglia viene fumata in India e in Africa. L’azione degli alcaloidi di tropano sul
sistema nervoso periferico causa una selvaggia ebbrezza allucinatoria seguita da una calma profonda. Il
giusquiamo infatti era usato comunemente come sedativo nel secolo scorso. Il. Hyoscyamus niger è una
pianta biennale comune in Europa.
Gli alcaloidi si trovano nelle foglie, nei semi e nelle frutta.; I sintomi periferici sono simili
all'avvelenamento con belladonna, mentre quelli psichici differiscono. La più importante differenza è la
maggiore azione ipnotica e il minore eccitamento motorio; si ha la mancanza dello stimolo a saltare,
ridere ed altre esagerazioni dei movimenti, si producono cefalea, vertigine, diminuzione della
sensibilità, sussurrio nelle orecchie.. Si noti come la maggioranza di questi tossici diano luogo a
allucinazioni terrificanti. La sua azione allucinante è molto spiccata e già nella antichità la chiamavano
"Apollinaris" – che secondo gli stregoni produce lo spirito di indovino ai medium
Physochiaina praealta
Tibet - Cina--Pakistan
Scopolia Carniolica
Scopolia
lurida
Jugoslavia
cina
ALLUCINOGENI DEL VECCHIO CONTINENTE
Testimonianze esistenti indicano che l'uomo nel vecchio continente —Europa, Asia, Africa, ed
Australia— ha fatto meno uso delle piante locali ed arbusti per le loro proprietà allucinogene rispetto
all'uomo del Nuovo Mondo. Alcuni allucinogeni del vecchio mondo, ancora oggi mantengono il primato
nel mondo. La Cannabis, indubbiamente l'allucinogeno più diffuso, ne è l'esempio più lampante. I vari
ingredienti solanacea degli infusi delle streghe medievali —henbane, morella, belladonna, e
mandragora— hanno fortemente influenzato la filosofia, medicina e persino la storia Europea per molti
anni. Alcuni hanno svolto un ruolo e vitale e religioso nell'antica cultura ariana dell'india del nord.
Allucinogeni del vecchio continente:Amanita Muscaria,
• Agara, Ereriba,
Marijuana,
• Kanna,
• Menta del Turkestan,
• Ruta Siriana,
• Kwashi, Galanga,
• Belladonna,
• Henbane,
•
•
Mandragora, • Datura,
Altre piante Allucinogeni
AGARA (Galbulimima Belgraveana) è un alto albero da bosco della Malaysia ed Australia. A Papua, i
nativi ne fanno una bevanda bollendo le foglie e la corteccia con le foglie di ereriba. Quando lo bevono,
vengono violentemente inebriati, cadendo in un sonno profondo durante il quale vivono visioni e sogni.
ARBOL DE LOS BRUJOS
CILE
ARBOL DE LOS BRUJOS ("albero dello stregone") o latué (Latua pubiflora) viene usato dagli stregoni
degli indiani Mapuche di Valdivia, Chile, per provocare delirio, allucinazioni, e occasionalmente
insanità permanente. Non c'è un culto o un rituale che ne circonda l'uso, ma l'albero è molto temuto e
rispettato. I dosaggi sono strettamente tenuti segreti, e si crede che uno sciamano che conosce bene le
dosi potrebbe provocare una follia di ogni desiderio. I nativi impiegano i frutti freschi. Dal frutto sono
stati isolati gli alcaloidi hyoscyamina e scopolamina responsabili dei potenti effetti. L'unica specie
conosciuta di Latua, è limitata alle montagne litoranee del Cile centrale. Appartiene alla famiglia della
belladonna, Solanaceae.
Atropa belladonna
Gran Bretagna –Grecia--Sicilia
La belladonna (Atropa belladonna) è così chiamata perché veniva usata come cosmetico nella società
medioevale europea e dalle attrici. L’atropina presente nelle sue bacche velenose dilata la pupilla ed è
appunto per questa sua azione che viene usata dagli oculisti per esaminare gli occhi. È originaria
dell’Europa, ma è stata coltivata, per la sua azione medica, anche negli Stati Uniti come stimolante sia
respiratorio che circolatorio. La pianta in genere cresce in colline boscose e incolte. La belladonna è la
principale fonte commerciale degli alcaloidi di tropano, di cui sono ricche le sue foglie, le radici e le
bacche di color rosso porpora scuro. Conosciuta anche come erba della morte, la belladonna è un
ingrediente più importante dei miscugli e degli unguenti delle stregoni. Produce allucinazioni simili, per
contenuto e intensità, a quelle della datura. La belladonna è una pianta pericolosa.
ERERIBA, una specie indeterminata di Homalomena, è una pianta grassa con effetti narcotici quando
le sue foglie vengono prese insieme alle foglie e la corteccia di Agara. I principi attivi sono sconosciuti.
Ereriba è un membro della famiglia delle aroidi, Araceae. Ci sono 140 speci di Homalomena native
dell'Asia tropicale e del Sud America.
KWASHI (Pancratium trianthum) è considerata psicoattiva dagli abitatori dei boschi nel Dobe,
Botswana. Il bulbo di questa pianta perenne, viene, a quel che si dice, strofinato sopra un'incisione nella
testa, per provocare allucinazioni visive. Non si sa niente della sua composizione chimica. Delle altre 14
specie di Pancratium, principamente dell'Asia e Africa, molte contengono principi psicoattivi,
prevalentemente alcaloidi. Alcune specie sono potenti veleni cardiaci. Il Pancratium appartiene alla
famiglia degli amarilli, Amarillidaceae.
GALANGA o MARABA (Kaempferia galanga) è un erba ricca di oli essenziali. Gli aborigeni della Nuova
Guinea mangiano il rizoma della pianta come allucinogeno .. .
MENTA DEL TURKESTAN (Lagochilus inebrians) è un piccolo arbusto delle secche steppe del Turkestan.
Per secoli è stata utilizzata come base di un inebriante tra le tribù dei Tajiki, Tartari, Turchi, ed
Uzbeki. Un composto cristallino isolato della pianta e chiamato lagochilina è stato provato essere un
aditerpene. Se produce o meno gli effetti psicoattivi dell'intera pianta non si sa. Ci sono 34 altre specie
di Lagochilus. I componenti della famiglia della menta, Labiatae, sono nativi dell'Asia centrale dell'Iran
e dell'Afghanistan.
RUTA SIRIANA (Peganum harmala) cresce dal mediterraneo all'India settentrionale, Mongolia, e
Manchuria.. La considerazione che hanno gli asiatici è straordinaria, ed in passato è stata ampiamente
utilizzata per scopi religiosi e come allucinogeno, ma l'uso della pianta come induttrice di visioni non è
ancora stato stabilito nella letteratura scentifica o attraverso l'osservazione diretta. La famiglia delle
caltrope, Zygophyllaceae, alla quale appartiene la Ruta Siriana, comprende circa due dozzine di speci
originarie delle zone secche tropicali e subtropicali di entrambi gli emisferi.
KANNA (Mesembryanthemum expansum and M. tortuosum) è il nome comune di due speci di piante del Sud
Africa. Ci sono valide testimonianze che una o enrtambi vennero utilizzate dagli Otentoti dell'Africa
meridionale come inebriante visionario. Ci sono resoconti che più di due secoli fa, gli Ottentoti
masticavano le radici di kanna, o channa, tenendole in bocca, con questi risultati: "Si risvegliavano i
loro spiriti animali, i loro occhi scintillavano.. Prendendone in eccesso perdevano la coscienza e
cadevano in un terribile delirio." L'uso narcotico di queste due speci non è più stato osseravto
direttamente, vari botanici ipotizzano che la kanna allucinogena poteva essere cannabis o altre piante
inebrianti, come diverse specie di Sclerocarya della famiglia degli anacardi. Queste sue specie di
Mesembryanthemum hanno il nome comune di kanna, comunque, e contengono anche alcaloidi che
hanno proprietà sedative e tipo cocaina in grado di produrre torpore nell'uomo. Nelle zone secche del
Sud Africa, ci sono in tutto 1,000 specie di Mesembryanthemum - molte, come la pianta del ghiaccio, di
forme bizzarre. Circa 25 speci, incluse le due descritte qua, vengono considerate da alcuni botanici di
una specie separata, Sceletium. Tutti appartengono alle famiglie Aizoaceae, soprattutto Sud Africane, e
si pensa essere imparentate con la famiglia dei cactus.
IBOGA (Tabernanthe iboga), originaria del Gabon e del Congo, è l'unico componente della famiglia delle
Apocynaceae, e viene utilizzato come allucinogeno. E' importante, perché è l'unica grande forza contro il
dilagare del Cristianesimo e dell'Islamismo in questa regione. Le radici giallastre dell'iboga vengono
utilizzate nei riti d'iniziazione da parecchie società segrete, la più famosa è quella del culto di Bwiti. La
condizione d'ingresso nel culto è vedere la pianta del dio Bwiti, che viene compiuta attraverso l'utilizzo
dell'iboga.
La droga, scoperta dagli Europei intorno alla metà dell'ultimo secolo, è reputata potente afrodisiaco e
stimolante. I cacciatori la usano per restare svegli la notte. Grandi dosi provocano visioni spirituali, e
gli stregoni la usano per trovare informazioni dagli avi e dal mondo degli spiriti. L'Ibogaina è l'alcaloide
indolico principale fra l'altra dozzina trovati nell'iboga. La farmacologia dell'ibogaina è ben conosciuta.
Oltre ad essere allucinogeno, l'ibogania, in grandi dosi è un potente stimolatore del sistema nervoso
centrale, che produce convulsioni, paralisi, ed arresto respiratorio.
ALLUCINOGENI DEL NUOVO MONDO :Vescica di lupo, • Funghi, 58 • Rapé dos Indios, • Acorus
Calamus, • Virolas, • Masha-hari, • Jurema, • Yopo, • Vilca, • Genista, • Mescal Bean, •
Colorines, • Piule, • Ayahuasca, • Shanshi, • Sinicuichi, • San Pedro, • Peyote, • Peyote Fasulli, •
Hierbo Loca, • Morning Glories, • Hojas de la Pastora, • Coleus, Borrachera, Arbol de los Brujos, •
Chiric- Caspi, • Datura, • Brugmansia, • Culebra Borrachera, • Shanin, Keule, Taique, • Tupa,
Zacatechichi,
Nel Nuovo Mondo -America del Nord, Centrale, e meridionale e le Indie Occidentali- il numero, e
l'importanza culturale degli allucinogeni, nel passato raggiunsero impressionanti vette- ed in alcuni
luoghi, il suo ruolo è rimasto tale.
Più di una novantina di specie sono state impiegate per i loro principi inebrianti. Non voglio esagerare
quando dico che alcune culture del Nuovo Mondo, particolarmente in Messico e in Sud America, erano
particolarmente assoggettati all'uso religioso degli allucinogeni, che acquisirono un significato profondo
e controllato in quasi ogni aspetto della vita.
Nessuno studio etnologico degli indiani d'America si può considerare completo senza una profonda
rivalutazione dei loro allucinogeni. Dagli studi degli usi allucinogeni delle piante del Nuovo Mondo sono
uscite scoperte inaspettate. A molte preparazioni allucinogene venivano aggiunte piante additive capaci
di alterare l'inebriamento.
Mentre le conoscenze degli allucinogeni del Nuovo Mondo sono numerose, gli studi devono ancora
scoprire nuove speci. Comunque, considerata la loro vitale importanza nelle culture del nuovo mondo, le
identità botaniche di molti allucinogeni rimase sconosciuta fino a tempi relativamente recenti.
Vescica di Lupo (Puffballs, è un tipo di fungo Lycoperdon mixtecorum e L. marginotum) Vengono usati
dagli indigeni mixtechi di Oaxaca, in Messico come allucinogeni uditivi. Dopo aver mangiato questi
funghi, un indigeno sente voci ed echi. A quanto pare non ci sono cerimonie annesse con le vesciche di
lupo, e non c'è nemmeno un luogo sacro dove consumarli. L. mixtecorum è il più potente dei due. E'
chiamato giisawa, che significa "fungo di prima qualità." L. marginatum, che ha un forte odore di
escrementi è conosciuto come giisawa, che significa "fungo di seconda qualità". ebbene non siano state
trovate sostanze intossicanti nelle vesciche di lupo, ci sono diversi resoconti scritti che affermano che
alcuni di essi hanno effetti narcotici quando vengono ingeriti. Esistono da 50 a 100 speci di Lycoperdon
nelle foreste muschiose delle zone temperate. Essi appartengono alle Lycoperdaceae, una famiglia dei
Gasteromiceti.
FUNGHI di diverse specie vengono usati come allucinogeni dagli indiani Aztechi, che li chiamano
teonanacatl, che significa "carne degli dei" nella lingua degli indiani Nahuatl. Questi funghi, tutti della
famiglia delle Agaricaceae, sono tuttora molto in voga per i riti magici e religiosi. Appartengono a
quattro specie: Conocybe e Panaeolus, quasi cosmopoliti nel loro ambito; Psilocybe, ritrovato
nell'America del Nord e del Sud, Europa, ed Asia; e Stropharia, utilizzato nel Nord America, nelle Indie
occidentali, ed in Europa.
IL CULTO DEL FUNGO sembra avere radici in secoli di tradizione popolare. Sono stati trovati funghi nei
dipinti messicani, risalenti al 300 d.C. I maufatti più straordinari e significativi sono le mushroom
stones (pietre di fungo), ritrovati per la maggior parte sugli altipiani Maya del Guatemala e attribuiti
agli indiani del 1000 a.C. Consistono in un gambo con facce umane o animali e sormontati da cappelle;
hanno perplesso gli archeologi per lungo tempo. Oggi sono interpretati come una sorta di icone associate
ai rituali religiosi, ed indicano che 3,000 anni fa, una sofisticata religione circondava l'uso sacramentale
di questi funghi. E' stato anche suggerito, che forse, i funghi furono la prima pianta allucinogena ad
essere scoperta. Tra l'altro - le esperienze mondane provocate da queste misteriose forme di vita
vegetale potrebbero avere facilmente suggerito un piano spirituale d'esistenza.
IL PIU' ANTICO USO DEI FUNGHI SACRI è conosciuto soprattutto grazie all'ampia descrizione data
dagli ecclesiastici spagnoli. Dobbiamo essergli debitori per questo. Un cronista, che visse nella metà del
1500, dopo la conquista del Messico, parlò spesso di questi funghi "che erano dannosi ed inebrianti come
il vino, "cosicché quelli che ne mangiavano, "avevano visioni, si sentivano deboli di cuore e gli
aumentava la libido."; i nativi "quando iniziano ad essere eccitati dai funghi, iniziavano a danzare,
cantare, piangere. Alcuni non volevano mangiarli ma si sedevano... e vedevano in una visione sé stessi
morenti; altri si vedevano mangiati da bestie selvagge; altri catturati come prigionieri di guerra, che
erano ricchi, che possedevano molti schiavi, che commettevano adulterio e sbattevano la testa per la
vergogna..." Un'opera Azteca menziona tre tipi di funghi intossicanti. Uno, teyhuintli causa "pazzia che
ogni tanto è duratura, i cui sintomi sono una risata incontrollabile; ci sono altri che ... portano agli occhi
tutti i tipi di cose, come guerre e somiglianze di demoni. Eppure altri non sono meno desiderati dai
principi per i loro banchetti e le loro feste, e questi hanno un grande prezzo. Vengono usati per le lunghe
notti di veglia, spaventose e terrificanti." Culti degli déi pagani Aztechi con l'assunzione sacramentale
dei funghi, fu massiccia. Benché i conquistatori spagnoli odiarono ed attaccarono l'uso religioso degli
allucinogeni - peyote, ololiuqui, toloache, ed altri - teonanocatl fu l'obbiettivo più odiato. La loro
intolleranza religiosa, aumentava il disprezzo e la paura verso la pianta, che con le sue potenti visioni,
metteva l'indiano direttamente in comunione con i suoi déi.
L'IDENTIFICAZIONE DEL FUNGO SACRO portato all'occultamento dagli Spagnoli, il culto del fungo
non si notò in Messico per quattro secoli. Durante quel tempo, nonostante tutta la flora messicana
archiviata, inclusi i diversi funghi tossici, si credeva che gli Aztechi avevano tentato di proteggere la
loro pianta sacra facendo credere agli spagnoli che il teonanacatl era un fungo, quando in realtà era il
peyote.
LE CERIMONIE CON I FUNGHI degli indiani mazatechi del nordest di Oaxaca, come il carattere
sacro di queste pianta, sono persistite nei tempi da prima della conquista, dimostrando l'importanza del
rituale nell'attuale Messico.Per i messicani questi funghi per loro divini vengono raccolti durante la
luna nuova prima dell'alba, da una vergine; vengono spesso consacrati sull'altare della chiesa cattolica
locale. Il loro strano modo di crescere rende i funghi misteriosi e impressionanti ai Mazatechi, che li
chiamano 'ntisitho, cioé "onorevole oggetto che balza fuori." Credono che il fungo salti fuori
miracolosamente
e
che
può
essere
scagliato
dall'altro
mondo
attraverso
un
fulmine.
Come disse un Indiano poeticamente: "Il piccolo fungo viene da se stesso, nessuno sa da dove, come il
vento che viene senza che sappiamo quando o perché." La cerimonia mazateca, che dura tutta notte,
solitamente condotta da una donna sciamana (curandera), comprende lunghi, complicati, e curiosi canti
ripetitivi, ritmi di percussioni, e preghiere. Spesso si svolgono riti guaritori nel corso dei quali lo
sciamano
,
attraverso
il
potere
dei
funghi
sacri,
intercede
e
comunica
con
le
forze
soprannaturali(demoni). Nonostante l'influenza del cristianesimo e delle idee moderne, niente del
fascino di questi funghi divini
Tipiche icone, associate al culto dei funghi, vecchie di 3000 anni, in Guatemala .
to e adorazione al dio fungo dei sciamani messicani
I TIPI Di FUNGHI dai diversi sciamani vengono scelti secondo l'esperienza personale ed, in parte, in
base allo scopo del loro uso. La scelta viene anche influenzata dalla disponibilità stagionale e regionale.
Normalmente, possono essere utilizzati Stropharia cubensis e Psilocybe messicana, ma sono importanti
anche altre speci di Psilocybe come Conocybe siliginoides e Panaeolus sphinctrinus. I nomi indigeni
sono colorati e spesso significativi.. Psilocybe aztecorum viene chiamato "figlio dell'acqua"; P.
zapotecorum, "corona di spine"; e P. caerulescens var. nigripes, "fungo della ragione superioreVengono
anche utilizzati altre specie di funghi allucinogeni. E' possibile, che le specie Psilocybe vengano usate
come inebrianti anche fuori dal Messico. P. yungensis, riportata nei resoconti degli antichi missionari
gesuiti, fosse "l'albero fungo" impiegato nei riti degli indiani Yurimagua del Perù amazzone come fonte
di potenti bevande inebrianti. Questa specie contiene un principio allucinogeno. Gli studi in questo
campo, nei tempi moderni, tuttavia, non hanno rivelato l'uso di nessun fungo nell'area Amazzonica.
GLI EFFETTI DEI FUNGHI comprendono rilassamento muscolare o mollezza, dilatamento delle
pupille, ilarità, e difficoltà nella concentrazione. Il fungo causa sia allucinazioni visive che sonore. Le
visioni sono incredibilmente realistiche, nei colori, ed in costante movimento. Sono seguiti da
stanchezza, depressione mentale e fisica, e altera la percezione del tempo e dello spazio.. reale.
Specie
Provenienza
LA Peyote
Messico -
U.S.A
Questa pianta era già conosciuta ai tempi delle civiltà precolombiane e le veniva attribuita un’origine
divina.
PEYOTE (lophophora williamsii), un cactus che cresce nei deserti rocciosi, è la più pericolosa pianta
allucinogena del nuovo mondo. E' anche uno di quelli conosciuti prima. Gli aztechi lo usavano,
chiamandolo peyotl.
Peyote è piccolo, carnoso, senza spine con
la parte superiore grigio-verde
arrotondata, ciuffi di peli bianchi, ed una lunga radici tipo carota. Raramente supera i 20 cm di
lunghezza e 8 cm di diametro. Gli indiani ne tagliano la corona, la fanno seccare al sole fino a farla
diventare marrone, li chiamano "bottoni mescal" che durano a lungo e possono essere trasportati in
posti lontani per utilizzarli. Quando il sopra viene tagliato, spesso la pianta germoglia nuove corone
cosìcche si formano peyote con molte teste.
Il Peyote venne descritto botanicamente nel 1845 e
chiamato Echinocactus williamsii. Gli vennero dati altri nomi tecnici. Uno dei più usati dai chimici fu
Anhalonium lewinii. La maggior parte dei botanici, ora, sono d'accordo nell'affermare che il peyote
appartiene ad un genere distinto: Lophophora. Ci sono due speci: il diffuso L. williamsii ed il L. diffusa
locale di Querétaro.
Il Peyote è nativo della valle del Rio Grande in Texas e delle zone settentrionali e centrali degli altipiani
del Messico. Appartiene alla famiglia delle cactaceae, che comprende oltre 2,000 specie da 50 a 150
generi, nativi principalmente nele regioni secche dell'America tropicale. Molte specie vengono
considerate con curiosità dagli orticultori, ed alcuni hanno usi interesanti per gli indiani.
L'USO DEL PEYOTE FRA GLI AZTECHI fu descritto dai cronisti spagnoli. Un resoconto dice che chi
ne mangia vede spaventose visioni e rimane ubriaco per due o tre giorni; che era un alimento comune
per gli indiani Chichimeca, "sostenendoli e dandogli coraggio per combattere e non sentire la paura, né
la fame, né la sete; e diceva che li proteggeva da tutti i pericoli." Nel 1591, un altro cronista scrisse che i
nativi che lo mangiavano "perdevano i sensi, vedevano visioni terrificanti come demoni, ed erano capaci
di predire il futuro con l'"inganno satanico". Dr. Hernàndez, il fisico del re di Spagna, descrisse il cactus
come Peyotl zacatecensis e scrisse delle sue "meravigliose proprietà." Prese nota delle sue piccole
dimensioni e lo descrisse dicendo che "esce appena dalla terra, come se non vuole nuocere a chi lo trova
e lo mangia." Recenti studi archeologici hanno trovato bottoni di peyote in Texas risalenti a 1000 anni
fa. L'OPPOSIZIONE ALL'USO DEL PEYOTE fu pesante da parte degli spagnoli nei confronti degli
Aztechi. Un antico documento della chiesa spagnola paragona il cibarsi del peyote al cannibalismo. Gli
spagnoli provarono, con gran vigore, a spegnere il cambiamento religioso che provocò il peyote sugli
indiani, ma con scarso successo.
Nel 1720, il rito del peyote fu proibito in tutto il Messico. Ma
nonostante quattro secoli di persecuzioni civili ed ecclesiastiche, l'uso e l'importanza del peyote si sono
diffusi oltre i confini iniziali. Oggi è così fortemente radicato nella loro dottrina perfino gli indiani
cristianizzati credono che un santo patrono -El Santo Niño de Peyotl- cammina sulle colline dove cresce
il peyote. Ci sono ancora opposizioni in certe organizzazioni religiose degli Sati Uniti contro l'uso del
peyote negli indiani come sacramento cerimoniale. Tuttavia, il governo federale non ha mai discusso o
interferito seriamente con la pratica dato che è a scopo puramente religioso. Quelle tribù che vivono
lontano dalle fonti di peyote - alcune sono in Canda- possono importare legalmente i bottoni per posta.
Malgrado garanzie costituzionali separano chiesa e stato, comunque, un po' di stati hanno imposto leggi
repressive contro ogni uso religioso del peyote.
L'IMPORTANZA RELIGIOSA DEL PEYOTE persiste tra gli Tarohumare, Huichol, ed altri indiani
messicani. I Tarahumare credono che quando il Padre Sole lasciò abitare la terra, lasciò il peyote, o
hikuli, per curare le malattie e le sofferenze umane; che il peyote canta e parla quando cresce; che
quando viene raccolto canta felicemente; e che Dio parla attraverso la pianta. Molte leggende riguardo i
poteri soprannaturali del peyote sottolineano la sua importanza religiosa. Potrebbe venire considerato
solamente come una medicina di tutti i giorni, ma è stato esaltato ad una posizione stretta con la
divinità. I trip-raduni del peyote degli Huichols, per esempio, sono altamente religiosi, richiedendo ai
pellegrini di dimenticare le esperienze adulte, specialmente quelle sessuali, per incontrare il peyote. I
pellegrini devono confessare allo scopo di diventare spiriti ed entrare nella sacra regione attraverso il
cancello delle nuvole stridenti, un viaggio che, secondo la loro tradizione, ripete il "viaggio dell'anima
dei morti all'altro mondo."
GLI EFFETTI DEL PEYOTE sulla mente e sul corpo sono così totalmente spirituali e fantastici che è
facile capire le credenze popolari che nel cactus siano presenti forze spiritiche o divine. Il più
spettacolare di tutti gli effetti sono i giochi caleidoscopici di ricchezza indescrivibile, visoni colorate.
Sono spesso presenti allucinazioni uditive, tattili, e gustative. L'inebriamento potrebbe essere diviso in
due momenti: uno di appagamento e exrtasensitività, seguito da una calma artificiale e lentezza
muscolare dove l'individuo comincia a prestare meno attenzione ai suoi dintorni ed ad aumentare la sua
" meditazione introspettiva." Le prime visioni appaiono, circa dopo tre ore dall'ingestione, ci sono flash e
colori scintillanti, la loro profondità e pienezza sfidano la descrizione. Le visioni spesso seguono una
sequenza di figure geometriche, di oggetti grotteschi e sconosciuti che variano per ogni individuo.
Benché le allucinazioni visive colorate siano alla base della veloce diffusione dell'uso del peyote,
specialmente in queste culture indiane dove la ricerca di significati nelle visioni è sempre stata
fondamentale, molti nativi affermano che le visioni non siano buone e diminuiscano l'importanza
religiosa. La reputazione del peyote come una panacea ed una potente medicina - entrambi in senso
fisico e psichico - possono essere resposnabile per la sua diffusione.
L'USO DEL PEYOTE NEGLI STATI UNITI divenne di attenzione pubblica intorno al 1880 quando i
Kiowa ed gli indiani instaurarono una cerimonia derivante da quelle messicane ma rimodellata in un
rituale di ricerca delle visioni, più tipico degli indiani delle pianure. L'uso del peyote fu registrato
prima, nel 1720, in Texas. Non si spiega come il peyote si sia diffuso dal suo habitat nord messicano fino
alle regioni più distanti. Durante il 1880's, molti missionari indiani girarono di tribù in tribù per
diffondere la cerimonia del peyote. Dal 1920, il culto del peyote si diffuse in 13,000 fedeli in più di 30
tribù nel Nord America. Ci si è preparati legalmente, in parte per proteggerlo contro il feroce
cristianesimo - le persecuzioni missionarie, nella chiesa dei nativi americani, che ora accoglie 250,000
membri. Questo culto, una combinazioni di elementi cristiani e popolari, insegna l'amore fraterno, alti
principi morali, ed astensione dall'alcool. Considera il peyote un sacramento attraverso il quale Dio si
manifesta all'uomo. IL RITUALE DEL PEYOTE come viene praticato negli USA varia da tribù a tribù.
Una tipica cerimonia degli Indiani delle Pianure avviene una notte alla settimana radudandosi in un
tepee.(tenda a forma conica) Il fedele si siede in un cerchio intorno ad un altare di sabbia a mezzaluna
sul quale viene messo un grosso esemplare chiamato "Capo Peyote" che viene bruciato in un fuoco sacro.
Le ceneri vengono disposte in modo da formare un uccello del tuono. La cerimonia, condotta da un
"uomo di strada", consiste in canti accompagnati da rantoli e tamburi, altenrati a preghiere, lezioni,
testimonianze, ed occasionalmente da rituali di cura. Nella notte i bottoni di peyote secchi vengono
inumiditi e mangiati -da 4 a 30 o più-. Il rito termina con la colazione quando il teepee viene abbassato.
"PEYOTE FASULLI" sono altre specie di cactus usati dagli indiani Tarahumare ed Huichol del Messico
settentrionale. Uno, chiamato hikuli mulato, si crede allarghi e pulisca così tanto gli occhi da poter
vedere gli stregoni. Questo piccolo cactus è stato identificato come Epithelantha micromeris. Una specie
conosciuta come hikuli sunami (Ariocarpus fissuratus) si dice sia più potente del peyote (hikuli), ed i
Tarahumare credono che i ladri sono incapaci di rubare quando questo cactus chiama i militari in suo
aiuto. Hikuli walula saeliami, significa "hikuli di grande autorità," è così raro che non è stato ancora
identificato, ma viene reputato il più potente di tutti i cactus allucinogeni. Tra gli Huichol, tsuwiri
(Ariocarpus retusus) viene considerato pericoloso da mangiare; si crede sia capace di stregonerie e
inganni, portando un uomo pazzo nel deserto se non è stato istruito adeguatamente dallo sciamano o
non è in uno stato di purezza rituale che gli ha permesso di trovare la vera pianta di peyote. Non si sa
niente della chimica della Epithelantha. Nell'Ariocarpus sono stati trovati diversi alcaloidi tossici,
specialmente anhalonina, ma la mescalina sembra apparentemente assente. Nel Pelecyphora
aselliformis, un altro falso peyote, sono stati recentemente trovati alcaloidi. Ancor oggi gli indiani usano
il peyoti, che, subito dopo la raccolta, viene tagliato in pezzetti orizzontali, i quali, fatti seccare,
diventano grigiastri e avvizziscono in superficie, dando origine ai cosiddetti mescal buttons ,
commercializzati soprattutto negli Stati Uniti.
Cenni storici del cactus Peyote .A partire dall'arrivo dei primi europei nel nuovo mondo, la peyote è
stata oggetto di numerose controversie, soppressioni e persecuzioni. "Condannata" dai conquistatori
spagnoli per il suo "inganno satanico" ed attaccata più di recente dai governi e gruppi religiosi, questa
pianta ha continuato a svolgere una "funzione divina" presso gli indiani del Messico diffondendosi
notevolmente, negli ultimi cento anni, presso le tribù del Nord America.
La diffusione del culto della peyote costituisce un capitolo della storia del Nuovo Mondo e una sfida per
antropologi, psicologi e botanici che, continuano a studiare la pianta ed i suoi elementi in connessione
con gli affari derivanti dal suo commercio. Noi potremmo definire questo piccolo e affascinante cactus il
prototipo degli allucinogeni del Nuovo Mondo. La peyote fu una delle prime piante ad essere scoperta
dagli europei e senza dubbio la più spettacolare " visione" per i conquistatori spagnoli. Ma quanto è
vecchio il culto della peyote? Il primo missionario spagnolo Fra Bernardino de Sahagùn stimò, sulla
base di alcuni eventi storici registrati nelle discendenze indiane, che la peyote era conosciuta presso i
Chichimeca e Toltec già da 1800 anni prima dell'arrivo degli europei. Questo significa che la "pianta
divina" del Messico ha una storia che dura da 2000 anni. In seguito Carl Lumholtz, un etologista danese
che per primo studiò gli indiani di Chihuahua, affermò che il culto della peyote era molto più vecchio.
Egli dimostrò, infatti, che un simbolo raffigurante una peyote ed usato dagli Indiani Tarahumara,
durante una cerimonia religiosa, compariva in antichi rituali, scolpiti nella roccia, scoperti in
CentroAmerica.
Recentemente, scoperte archeologiche in alcune
cave del Texas hanno portato alla luce, in un contesto di cerimonie
religiose, esemplari di peyote, avvalorando in questo modo la tesi che
il culto della peyote risalirebbe a più di 3000 anni fa. Nel XVII secolo
i gesuiti spagnoli constatarono che gli sciamani Messicani usavano
la peyote come medicina, la impiegavano per i riti magici
(stregoneria) e per le cerimonie in genere; quando l'effetto
allucinogeno raggiungeva il culmine chi era sotto l'effetto delle
sostanze contenute nella pianta, parlava di orribili visioni. Un prete Andrea Perez, che trascorse 16
anni presso queste tribù, nei suoi racconti scriveva che la peyote era abitualmente bevuta, ma il suo uso
come medicina era proibito e punito in quanto collegato a riti tribali durante i quali, attraverso
"diaboliche fantasie", si cercava di contattare gli spiriti malvagi .
E' chiamata peyotl. E' bianca. Si trova a Nord e tutti coloro che la mangiano o la bevono hanno delle
visioni tremende e ridicole. Questa intossicazione dura due o tre giorni e poi finisce. E' un cibo comune
presso i Chihuahua, dà loro coraggio per combattere e li protegge da tutti i pericoli.>>. I Chihuahua
furono i primi a scoprire le proprietà allucinogene della peyote. Alcuni ricercatori credono che gli
Indiani Tarahumara, vivendo
in regioni dove le peyote abbondano furono i primi a sperimentare
l'effetto allucinogeno di questa pianta e a tramandarlo poi ad altre tribù.
L'Agaricus muscarius
Siberia(Russia)
L'Agaricus muscarius
L'Agaricus muscarius è un fungo velenoso noto per contenere l'alcaloide muscarina, eccitante del
parasimpatico. Ma oltre questo alcaloide e sostanze volatili che sono velenose per le mosche, si trova in
esso una sostanza ancora non precisata che ha azione stupefacente. In maggiore quantità questa
sostanza si trova nei funghi che crescono nei paesi settentrionali. Sono ancora in uso per questo scopo
fra i popoli della Siberia settentrionale. Nonostante che l'uso dell'Agaricus muscarius per questo scopo
sia ignoto, in Europa, non si può affermare categoricamente che fosse sconosciuto alle streghe dei paesi
nordici. Questa sostanza stupefacente presa per bocca, viene emessa inalterata con l'urina così che gli
indigeni bevono le proprie urine per ubriacarsi. Azione: la coscienza sul principio è conservata o si ha
per un certo tempo un lieve obnubilamento di essa, che permette però al soggetto di star in piedi e di
esercitare la sua volontà. In questo stato egli ha la sensazione di una felicità interna completa. Ha
anche allucinazioni e illusioni e parla con persone presenti solo nella sua immaginazione. Si sente ricco,
vede cose assai belle, ecc. Interrogato risponde ragionatamente ma sempre riferendosi ai fantasmi che
in quel suo stato di ebbrezza sono per lui realtà. Altri invece sono tristi, piangono o sono in eccitazione
motoria. Si ha spesso macropsia: un piccolo foro gli sembra un terribile abisso. I suoi atti sono conformi
a tali suoi errori di visione. Gli sciamani usano questo fungo per produrre l'estasi.
AGARICO MUSCARICO, Amanita muscaria potrebbe essere uno dei più vecchi allucinogeni conosciuti
dall'uomo. Con i suoi strani effetti, hanno contribuito, probabilmente, all'idea primitiva di
divinità'Amanita Muscaria cresce nelle regioni temperate dell'emisfero nord. Il tipo euro-asiatico ha una
bellissima cappella che va dall'arancio intenso, al rosso-sangue chiazzato di verruche bianche. La
cappella del fungo nord americano varia da crema a giallo-arancio. Ci sono anche differenze chimiche
tra i due: il fungo del nuovo mondo è privo dei pesanti effetti allucinogeni rispetto al suo sosia del
vecchio mondo. L'uso di questo fungo come inebriante orgiastico e sciamanico fu scoperto in Siberia nel
1730. In seguito, il suo utilizzo è stato notato fra diversi gruppi isolati di persone Finno-Ungariche
(Ostyak e Vogul) nella Siberia Occidentale, e fra le tribù primitive (Chuckchee, Koryaki, e Kamchadal)
nel Nord-est della Siberia. Queste tribù non possedevano altri inebrianti fino a che non conobbero
l'alcool Questi siberiani, mangiano il fungo da solo, o seccato al sole o tostato lentamente sul fuoco, o lo
prendono col latte di renna o con il succo di qualche pianta selvatica, come una specie di Vaccinium ed
una specie di Epilobium. Quando lo mangiano da solo, il fungo viene inumidito in bocca ed ingoiato, o le
donne lo inumidiscono e lo arrotolano in pallottole per farlo ingoiare agli uomini. Una pratica molto
antica e curiosa di questi uomini è la bevuta rituale dell'urina dell'uomo che si è intossicato col fungo.. Il
tipo d'inebriamento varia, ma uno o diversi funghi provocano una condizione solitamente
contrassegnata da tiramenti, fremiti, leggeri convulsioni, intorpimento delle braccia, ed una sensazione
di sollievo caratterizzata da felicità, un desiderio di cantare e ballare, visioni colorate, e macropsia
(vedere le cose molto ingrandite). La violenza, fa strada ad un profondo sonno. I partecipanti al rito, a
volte vengono colti da curiose convinzioni, come un membro anziano della tribù, che sosteneva di essere
appena nato! L'inebriamento è spesso accompagnato da entusiasmo religioso.
Soma narcotico
dell'antica India. Migliaia di anni fa, i conquistatori Ariani, che scorazzarono per l'India, adoravano il
Soma, bevendolo nelle cerimonie religiose. Molti inni dei Rig-Veda indiani sono dedicati al soma e
descrivono la pianta ed i suoi effetti. L'uso del soma scomparì, e la sua identità fu un enigma per 2,000
anni. Solo negli ultimi anni, è stata scoperta la chimica inebriante di questo principio attivo
RAPE' DOS INDIOS (Maquira sclerophylla; conosciuta anche come Olmedioperebea sclerophylla) è un
enorme albero della famiglia del fico,Moracea. Originario della regione Pariana dell'Amazzonia centrale
in Brasile. Gli indiani in passato preparavano dai frutti essicati, polveri allucinogene. La polvere veniva
assunta nelle cerimonie tribali, ma la civilizzazione ha fatto scomparire questa usanza. Sono necessari
studi odierni di questo narcotico.
CALAMO (Acorus calamus), detto anche "dolce calamo", cresce nei posti umidi delle regioni temperate.
Appartiene alla famiglia dell'aro, Araceae, è una delle due specie di Acorus. Si pensa che gli Indiani del
Canada Settentrionale, usano la pianta come un medicinale e stimolante, masticandone le radici come
allucinogeno. In dosi eccessive, causa potenti allucinazioni visive.
VIROLAS (Virola calophylla, V. colophylloidea, e V. theiodora) sono le piante allucinogene scoperte più
recentemente. Questi alberi della giungla di medie dimensioni hanno foglie lucide, verde scuro con
grappoli di minuscoli fiori gialli che emettono un aroma pungente. I principi inebrianti sono nella resina
gelatinosa color rosso sangue, della corteccia, che si polverizza e si sniffa. Gli alberi Virola sono nativi
dei tropici del Nuovo Mondo. La più conosciuta è la Myristica fragrans, un albero Asiatico che è la fonte
della noce moscata. In Colombia, le specie più usate per scopi allucinatori sono Virola calophylla e
Virola . calophylloidea, mentre in Brasile e Venezuela gli Indiani preferiscono Virola theiodora, che
sembra produrre una resina più potente. Una polvere si ricava dalla corteccia della Virola dagli Indiani
del Nord Ovest dell'Amazzonia e delle sorgenti dell'Orinoco. Un antropologo che osservò gli indiani
Yekwana del Venezuela nella loro preparazione ed uso della polvere nel 1909 commentò: "Di speciale
interesse sono le cure, durante le quali lo sciamano inala hakudufha. Che è una polvere magica usata
esclusivamente dagli stregoni, ottenuta dalla corteccia di un albero che, pesato, viene bollito in una
piccola ciotola di terraglia, finchè tutta l'acqua non evapora e rimane una sostanza depositata sul
fondo." "Questo residuo viene tostato nella ciotola a fuoco lento e poi viene tritato finemente con una
lama. Poi il mago soffia un po' di polvere attraverso una cannuccia... nell'aria. Poi la sniffa, mentre, con
la stessa cannuccia, assorbe la polvere nelle narici." "L'hakudufha ovviamente, ha un potente effetto
stimolante, lo sciamano inizia immediatamente a cantare e ad urlare selvaggiamente, e nel frattempo,
lancia la parte superiore del corpo avanti ed indietro."
Striscia di corteccia dell'albero di Virola,
mostrando la colata di resina. Fra molte tribù della Colombia orientale, l'uso della Virola, chiamato
yakee o parica,è ristretto agli sciamani. Fra le tribù Waikà o Yanonamo delle regioni di confine tra
Brasile e Venezuela, epena o nyakwana, come viene chiamata la polvere, non è ristretta agli stregoni,
ma può essere sniffata cerimonialmente dagli uomini adulti o perfino, presa occasionalmente senza una
base rituale, individualmente. Gli sciamani di queste tribù, prendono la polvere per enrtare in trance
che si crede aiuti nelle diagnosi e per curare le malattie.
UNA CERIMONIA D'ASSUNZIONE viene
eseguita annualmente da molte tribù Waikà per commemorare i morti dell'anno passato. Parte del rito
comprende Endocannibalismo; la cenere delle ossa calcinate dei morti vengono mischiati ad una
bevanda di banana fermentata e bevono il tutto. Il luogo cerimoniale è una grande dimora rotonda. In
seguito ai canti iniziali del maestro della cerimonia, gli uomini ed i ragazzi più vecchi del gruppo
soffiano enormi quantità di mistura attraverso lunghi tubi nelle narici degli altri uomini Poi
incominciano a danzare e a correre selvaggiamente, urlando, brandendo le armi, e facendo gesti di
spacconaggio.. Poi tutti inziano a saltare e strisciare sul pavimento, imitando gli animali. Infine tutti
soccombono alla droga, perdendo coscienza per più di mezz'ora. Le allucinazioni si mostrano in questo
periodo. Gli effetti della pianta Virola prende posto nelle credenze Waikà sugli hekulas,che le forze
spiritiche che dimorano nella Virola e gestiscono gli affari dell'uomo. Durante l'inebriamento, gli
sciamani spesso gesticolano selvaggiamente, combattendo questi hekulas giganteschi.
I nomadi
primitivi della Colombia Maku spesso tolgono semplicemente la resina alla corteccia, e la leccano nella
sua forma cruda. I Witoto, Bora, e Muinane della Colombia preparano piccole palline di resina che
vengono mangiate, quando, per prepararsi alle arti magiche o diagnosticare malattie, lo sciamano
desidera parlare con gli spiriti"; l'inebriamento inizia cinque minuti dopo l'ingestione. Ci sono alcuni
riferimenti vaghi, che certi aborigeni venezuelani, la fumano.
MASHA-HARI (Justicia pectoralis var. stenophylla) è una piccola pianta coltivata dagli indiani Waikà delle regioni
di confine tra il Brasile ed il Venezuela. Le foglie aromatiche a volte vengono seccate, polverizzate, e
mischiate con la polvere allucinogena ottenuta dalla resina di Virola. Altre specie di Justicia sono state
trovate impiegate in quelle regioni al solo scopo di inebriamento.Principi allucinogeni non ne sono stati
trovati nella Justicia, ma se è l'unica pianta utilizzata nel mix con la virola, allora qualche principio
attivo deve averlo. Le 300 speci di Justicia, della famiglia dell'acanthus, Acanthaceae, cresce ai tropici e
nelle zone sub- tropicali di entrambi gli emisferi.
JUREMA (Mimosa hostilis) Ripeto è un arbusto scarsamente considerato, le cui radici forniscono il
"miracoloso jurema drink," conosciuto nel Brasile orientale come ajuca o vinho de jurema. Anche altre
specie di Mimosa vengono chiamate jurema. Diverse tribù in Pernambuco -i Kariri, Pankarurù, Tusha,
e Fulnio - consumano questa bevanda nelle cerimonie. Poco si sa riguardo alle proprietà allucinogene
della pianta, che fu scoperta più di 150 anni fa. La specie Mimosa, molto simile all' Acacia e
Anadenanthera, comprende circa 500 di piante e piccoli arbusti tropicali. La mimosa appartiene alla
sottofamiglia Mimosoideae della famiglia dei fagioli, Leguminosae. La maggioranza è americana,
benché alcune compaiono anche in Africa ed Asia. Jurema è nativa delle regioni secche del Brasile
orientale.
YOPO o PARICA (Anadenanthera peregrina o Piptadenia peregrina) è un'albero del
sud America della
famiglia del fagiolo, Leguminosae. Una potente polvere allucinogena viene ottenuta dai semi di questa
pianta. La polvere, ora utilizzata principalmente nel bacino di Orinoco, fu riportata dall'Hispaniola nel
1496, dove gli indiani Taino la chiamano cohoba. Il suo utilizzo, che è scomparso nelle indie occidentali,
fu introdotto, indubbiamente, nell'area Caraibica dagli invasori indiani del Sud America In un antico
racconto, gli indiani dicono che le loro case sembrano essere capovolte, e gli uomini camminano coi
piedi in aria.
YOPO o PARICA (Anadenanthera peregrina o Piptadenia peregrina) è
un albero del sud America
VILCA e SEBIL sono misture che si crede prodotte in passato dai fagioli di Anadenanthera colubrina e la
sua varietà nell'America Centrale e Meridionale, dove l'A. peregrine non cresce. I semi di A. colubrina
sono conosciuti per gli stessi principi attivi allucinogeni dell' A. peregrina. Un antico resoconto
peruviano, datato intorno al 1571, indica che gli sciamani Inca prevedevano il futuro comunicando con
il Diavolo attraverso l'uso della vilca, o huilca. In Argentina, i primi spagnoli scoprirono che gli indiani
Comechin prendevano sebil "attraverso il naso" per essere inebriati, ed in un'altra tribù la stessa pianta
veniva masticata a lungo.
GENISTA(Cytisus canariensis) viene impiegata come allucinogeno nelle pratiche magiche degli sciamani
di Yaqui nel Messico settentrionale. Nativa delle isole Canarie, la pianta fu importata in Messico. Poche
volte le piante non indigene trovano posto nelle tradizioni rituali e magiche della gente. Conosciuta
anche scientificamente col nome di Genista canariensis, queste specie è la "genista" dei fioristi.; alcune
sono velenose.
FAGIOLO MESCAL (Saphora secundiflora), chiamato anche fagiolo rosso o coralillo, è un arbusto od un
piccolo albero con bacelli argentati contenenti sei o sette fagioli rossi o semi. Prima che la religione del
Peyote si espandesse a Nord del Rio Grande, almeno 12 tribù di indiani nel Messico settentrionale, New
Mexico, e Texas praticavano la danza del fagiolo rosso centrata attorno all'ingestione di una bevanda
preparata da questi semi. Conosciuto anche come la Wichita, Cervo, o Danza sibilante, la cerimonia
utilizzava i fagioli come un medium oracolare, divinatorio, ed allucinogeno. Data l'alta tossicità dei
fagioli rossi, e la morte di overdose molto frequente, l'arrivo del più spettacolare e salutare allucinogeno
conosciuto come Peyote portò i nativi ad abbandonare la danza del fagiolo rosso.
COLORINE (diverse specie di Erythrina) vengono usate come allucinogeno in alcune zone del Messico. I
fagioli rosso brillanti di queste piante assomigliano ai fagioli mescal a lungo utilizzati come narcotici nel
Messico settentrionale ed in America Meridionale. Enrtambi i fagioli a volte vengono venduti mischiati
ad erbe al mercato, e la pianta di fagioli mescal viene a volte chiamata con lo stesso nome, colorina.
PIULE (diverse specie di Rhynchosia) ha un bel seme rosso e nero che avrebbe potuto essere utilizzato come
narcotico dagli antichi messicani.
SHANSHI (Coriaria thymifolia) è un diffuso arbusto andino da lungo tempo riconosciuto per la sua alta
tossicità sul bestiame. Recentemente è stata segnalata come una delle piante usate a scopo allucinogeno
dai contadini nell'Equador. Shanshi è il nome che loro danno alla pianta.. Si trovano nelle montagne dal
Messico al Cile, dall'area mediterranea orientale fino in Giappone, ed anche in Nuova Zelanda. Corioria
è l'unico genere conosciuto della famiglia delle Corioriaceae.
SINICUICHI (Heimia salicifolia) è un affascinante ma poco studiato allucinogeno uditivo del Messico
centrale. Le sue foglie, leggermente appassite, vengono schiacciati e messe a mollo nell'acqua. Il succo
ottenuto, viene messo al sole per fermentare in una bevanda leggermente inebriante che può causare
vertigini, oscuramenti dell'ambiente, restringimento del mondo, e sonnolenza o euforia. Si possono
avere la sordità o allucinazioni uditive, con voci o suoni distorti e lontani. I partecipanti affermano che i
postumi sgradevoli sono rari, ma berne eccessivamente risulta nocivo. Sinicuichi è un nome dato anche
ad altre piante che sono importanti sia in medicina che come inebrianti in diverse parti del Messico.
Altre sinicuichis alteranti sono Erythrina, Rhynchosia, e Piscidia, ma Heimia salicifolia ha il più grande
rispetto. Con la strettamente connesse H. myrtifolia, ha un interessante uso nella medicina locale. L'uso
allucinogeno, comunque, è importante solo in Messico .L'Heimia appartiene alla famiglia delle
Lythroceae, e rappresenta un genere americano di tre specie appena distinguibili che variano dagli
altopiani dagli Stati Uniti meridionali al sud dell'Argentina.
SAN PEDRO (Trichocerous pacano) E' un cactus molto usato e ampiamente coltivato come allucinogeno
nelle Ande del Perù, Ecuador, e Bolivia. I nativi, che lo chiamano anche aguacolla, o giganton,
riconoscono diversi "tipi", che differiscono soprattutto dal numero di costole, il tipo più comune ne ha
sette. Questo cactus a volte viene piantato al bordo dei campi, come recinzione per i bovini al pascolo.
Una bevanda inebriante chiamata cimora viene fatta dal San pedro. le estremità più corte, vengono
spesso vendute nei mercati locali, vengono affettate come pagnotte e poi vengono bollite in acqua per
diverse ore, a volte con oggetti per superstizioni come polvere cimiteriale, e ossa polverizzate(magia).
Sebbene la cimora di solito viene ricavata dal solo san pedro, diverse ricerche nel campo indicano che
molte altre piante possono essere aggiunte alla bevanda.. La Cimora è la base di una cerimonia di
guarigione popolare che combina antichi rituali indigeni con elementi cristiani. ad esempio Santeria
Brasiliana Un osservatore ha descritto la pianta come "catalizzatore che attiva tutte le complesse forze
al lavoro nelle cerimonie rituali popolari, specialmente il potere divinatorio e visionario"dagli sciamani..
Ma il potere del San Pedro si pensa vada oltre la medicina; dicono sia un guardiano della casa come il
cane, è capace di fischiare in una tal maniera soprannaturale da fare scappare gli intrusi dal terrore.
Nonostante il San Pedro botanicamente non ha grosse somiglianze col peyote, le visioni a causa dello
stesso alcaloide, la mescalina, avvengono in enrtambi.. Non ci sono motivi per supporre che l'uso del
San Pedro nei rituali allucinatori e divinatori non ha una lunga storia. Dobbiamo riconoscere,
certamente che l'uso moderno è stato fortemente influenzato dal cristianesimo. Queste influenze sono
evidenti perfino nel nome che deriva significa San Pietro, probabilmente perché nelle credenze cristiane
San Pietro possiede le chiavi per il paradiso. Ma il contesto generale del rito, e le nostre conoscenze
moderne del culto, che è connesso intimamente con la mitologia della luna, ci portano a credere che
rappresenta un autentica amalgama di elementi pagani e cristiani. Il suo uso sembra diffuso in Perù.
HIERBA LOCA e TAGLLI (Pernettya furens e P. parvifolia ) sono due di circa 25 speci di Pernettya,
soprattutto arbusti molto piccoli che crescono negli altipiani dal Messico al Cile, nelle Galàpagos e nelle
Isole Falkland, Tasmania, e Nuova Zelanda. Queste piante appartenenti alla famiglia dell'erica,
Ericaceae, insieme al mirtillo, erica scozzese, rododendro. Diverse speci sono ritenute tossiche per
l'uomo ed il bestiame, ma solo queste due sono state usate come allucinogeni. Pernettya furens, che in
Cile viene chiamata hierba loca ("pianta della follia") o tintinto, ha frutti che, quando ingeriti, possono
causare confusioni mentali, pazzia, e insanità permanenti. L'intossicazione somiglia alle ingestioni di
Datura.
Il frutto del tagili, dell'Ecuador, è ben conosciuto come velenoso, in grado di indurre
allucinazioni ed altre alterazioni fisiche cone influire sul sitema motorio .
I SACRI MORNING GLORIES MESSICANI sono due specie (Rivea corymbosa ed Ipomoea violacea)
forniscono agli indiani Messicani dei semi allucinogeni. Benché la famiglia delle morning glory,
Convolvulaceae, è importante come fonte di diverse medicine e come ornamento, solo in anni recenti è
stato scoperto che alcune delle 1,700 specie temperate e tropicali contengono principi altamente
inebrianti. In altre parti del mondo la concentrazione di questi principi può essere più alta dei mornin
glories messicani, tuttavia non sono mai stati apparentemente utilizzati come allucinogeni. Poco dopo la
conquista del Messico, i cronisti spagnoli riportarono che l'ololiuqui e tlitliltzin erano importanti
allucinogeni divinatori della religione Azteca, magici, e medicamentosi. Ololiuqui è un piccolo seme,
tondo e brunastro di un rampicante, coatl-xoxouhqui ( "pianta del serpente" ), con le foglie a forma di
cuore e fiori bianchi; tlitliltzin è un seme nero spigoloso. Gli usi divinatori dei morning glory chiamati
ololiuqui furono di fondamentale importanza negli Aztechi. Ololiuqui si pensa avere proprietà che
eliminano le pene. Prima di fare un sacrificio, i sacerdoti aztechi si strofinavano con un unguento di
cenere di insetti, tabacco ed ololiuqui per intorpidire la carne e perdere tutta la paura. Hernàndez,
medico del re di Spagna, scrisse che "quando i sacerdoti cercavano la comunione con i loro dei e
ricevevano messaggi da essi, mangiavano questa pianta che induceva il delirio, e migliaia di visioni...
apparivano a loro." Un antico cronista scrisse che ololiuqui "priva i sensi a chi le prende, per questo è
molto potente." Un altro dice che I nativi comunicano in questo modo col diavolo, dato che lo fanno solo
quando bevono ololiuqui e sono ingannati dalle allucinazioni, che essi attribuiscono alle divinità
presenti nei semi. I semi furono venerati e messi tra gli idoli degli antichi indiani. Le offerte venivano
fatte ad essi in posti segreti alle persone che non erano impegnate nel culto. . Finché nel 1939 furono
raccolte ad Oaxaca speci di Rivea corymbosa usate dagli indiani mazatechi nei rituali divinatori e
furono identificate come ololiuqui degli antichi aztechi. L'Ipomoea violacea fu trovata 20 anni dopo in
un uso cerimoniale degli Zapotechi delle stesse regioni, e fu identificata come tlitliltzin.
L'uso attuale dei semi messicani di morning glory si è leggermente differenziato dalle pratiche antiche.
I semi vennero utilizzati per divinazioni, profezie, e diagnosticare e trattare le malattie degli uomini
delle tribù, specialmente i Chatinos, Chinantechi, Mazatechi, e Zapotechi. In quasi tutti i villaggi di
Oaxaca, i semi servono agli indiani come un aiuto nei periodi difficili. I nativi che devono essere curati
raccolgono i semi. Viene misurato circa un ditale di semi -spesso il numero magico è 13-. Vengono tritati
da una vergine, solitamente una bambina, in un rituale speciale accompagnato da complesse preghiere.
Viene aggiunta dell'acqua, la bevanda risultante viene filtrata, ed il paziente beve di notte in silenzio.
Dopo molte preghiere, dorme con qualcuno al suo fianco che ascolta quello che dice mentre è inebriato.
Da lì escono i motivi dei suoi turbamenti.
MOLTE VARIETA' ORTICOLE di Ipomoea violacea,
includendo gli ornamenti comuni Heavenly Blue, Pearly Gates, Flying Saucers, Blue Stars, e Wedding
Bells, come altre varietà d'Ipomea, contengono i principi allucinogeni. Anche altri generi, in particolare
Argyreia e Stictocardia, contengono queste sostanze. L' Hawaiian wood rose (A. nervosa), per esempio, è
altamente inebriante. I semi di I. carnea, che possiede principi biodinamici, si dice siano usati come
allucinogeni dai sciamani ecuadoriani
HOJAS DE LA PASTORA (Salvia divinorum), del Messico, è solo una delle 700 speci di Salvia utilizzati
come allucinogeni. Gli indiani Mazatechi di Oaxaca usano le foglie come un narcotico divinatorio, da qui
divinorum ("degli indovini"). I Mazatechi chiamano la pianta "hojas de la Pastora" in Spagnolo e shkaPastora in theinella, loro lingua nativa, entrambi i nomi significano "foglie della pastorella." Le foglie
vengono masticate fresche, o la pianta viene tritata, poi diluita con acqua, filtrata e bevuta. La pianta
non pare cresca selvatica, e raramente, o mai, si sviluppa dai semi. La pianta Mazateca, della famiglia
della menta cresce nei remoti burroni delle montagne mazateche, e molta gente la usa quando i funghi
sacri(p. 58) o i semi di morning glory (p. 128) scarseggiano. Viene comunemente creduta essere
l'allucinogena dagli antichi Aztechi. L'ingestione delle foglie della pianta si è scoperto provocare un
inebriamento simile ai funghi ma meno potente e più breve come durata.
COLEUS (Coleus pumas e C. blumei) viene coltivato dai Mazatechi di Oaxaca, Messico, che si dice
impieghino le foglie in qualche modo come le foglie di Salvia divinorum Effettivamente, gli indiani
riconoscono le relazioni tra queste due generi di menta, entrambi della famiglia delle Labiatae.
BORRACHERA (lochroma fuchsioides) è una delle due dozzine di speci di lochroma, tutte native degli
altipiani del sud america. Ci sono sospetti e resoconti non confermati che diverse specie di lochromo
sono assunti localmente in bevade allucinogene, o soli o mischiati con altre piante narcotiche, dagli
indiani nella Sibundoy Valley della Colombia meridionale. Benché non sono stati fatti studi chimici su
lochroma, appartiene alla famiglia della belladonna, Solanaceae, ben conosciuta per i suoi principi
tossici e allucinogeni.
CHIRIC-CASPI e CHIRIC SANANGO (Brunfelsia) sono i nomi più comuni di diverse specie di arbusti che
sembrano essere importanti allucinogeni tra alcune tribù di indios sud americani. L'uso del nome
borrachero, che significa "intossicatore," indica che i nativi della Colombia, Equador e Perù, riconoscono
le proprietà narcotiche dell'arbusto, e le speciali cure prese per la sua coltivazione dimostrano un
precedente ustilizzo religioso o magico nella vita delle tribù. Appartiene alla famiglia della belladonna,
Solonaceae.
.JIMSON WEED o thorn apple (Datura stramonium) è una erbaccia annuale profumata con fiori bianchi
o violacei. Probabilmente nativa del Nord America, ora cresce nelle regioni temperate e subtropicali del
mondo. Tutte le parti della pianta, specialmente i semi marroncino/neri, sono tossiche .
TORNA-LOCO (Datura ceratocaula) è una pianta carnosa con uno stelo spesso e biforcato che cresce nelle
paludi e nelle acque poco profonde. Il suo habitat insolito, e le sue proprietà narcotiche prendono un
posto speciale tra gli antichi allucinogeni Messicani. Gli Aztechi, che invocano il suo spirito per trattare
certe malattie, e viene chiamata "sorella dell' ololiuqui," uno dei morning glories Il suo nome Messicano
moderno, tornaloco ("pianta della follia"), indica la sua potenza come narcotico.
BRUGMANSIA di diverse specie sono native del Sud America dove prendono i nomi locali di borrachero,
campanilla, maicoa, floripondia, huanto, toé, e tanga. Sono tutte piante coltivate, sconosciute allo stato
selvatico ed associate con l'uomo fin dai tempi più antichi. Datura suaveolens tipica delle pianure più
calde. Riconosciuta come tossica e narcotica, viene utilizzata come allucinogeno, sola o mischiata. Le
Ande settentrionali, dalla Colombia al Perù, sembrano essere il loro centro d'origine. Le specie di queste
regioni sono D. arborea, D. aurea, D. candida, D. dolichocarpa, D. sanguinea, e la nuova scoperta D.
vulcanicola
Gli aborigeni colombiani e cileni valorizzano queste piante come fonte di medicina
ritualistica e religiosa. In Cile, gli indios Mapuche usano la D. candida e D. sanguinea per correggere i
bambini indisciplinati. I Jivaros dicono che gli spiriti dei loro antenati ammoniscono i bambini ostinati
durante le allucinazioni. Gli antichi Chibchas di Bogota usavano i semi di D. aurea per indurre timore
nelle mogli e negli schiavi dei guerrieri e nei capi prima che venagno seppelliti vivi per acompagnare il
marito, o il padrone, nell'ultimo viaggio. A Sogomoza, Colombia, gli indios prendono D. sanguinea
ceremonialmente nel tempio del sole. Il preparato narcotico da questa specie coi fiori rossi è conosciuta
come tonga. Molti nativi del perù credono ancora che la tonga gli permette di comunicare con gli
antenati o altre anime di morti. In Matucanas, Perù, gli indios dicono che riveli a loro i tesori nascosti
in antichi cimiteri, o huacas, da qui il nome locale per la pianta -huacacachu (pianta della tomba). Gli
alberi di datura a volte vengono considerati di un genere diverso: Brugmansia.
CULEBRA BORRACHERO (Methysticodendron amesianum), un albero che raggiunge un'altezza di 8 metri,
viene coltivato nella città di Sibundoy, dagli indiani Kamsè in Colombia. Gli indios la chiamano anche
mitskway borrachera (serpente intossicante ). Questo albero è l'unico della specie del genere e può
rappresentare una forma estremamente anormale di piante di datura. I suoi fiori bianchi lunghi 30 cm
differiscono dalle altre datura avendo la corolla a forma di campana divisa vicino alla base. . Perfino in
piccole dosi, questa droga può causare eccitamento, allucinazioni, e delirio. Gli alberi hanno proprietà
speciali e gli Sciamani la impiegano in casi di difficli malattie, divinazione, profezia, o stregoneria.
Forse in nessun'altra parte del Nuovo Mondo l'importanza degli allucinogeni nella magia e nella Valle
del Sibundoy, che è stata caratterizzata come la zona più narcotica conosciuta nel Nuovo Mondo.
SHANIN (Petunia violacea) è uno delgi allucinogeni più recentemente segnalati. Viene usato dagli indios
dell'Ecuador per indurre sensazioni di volo. Dato che sono stati ritrovati alcaloidi d'identità sconosciuta,
sono necessarie investigazioni fitochimiche urgentemente. In Sud America e nelle zone calde del Nord
America, crescono circa 40 speci di petunia. Membro della famiglia della belladonna, Solanaceae, è
strettamente legata al genere della Nicotiana (tabacco).
TAIQUE (Desfontainia hookeri) è un arbusto delle valli andine. Le sue foglie, vengono probabilmente fatte
in infuso, e sono imipiegate nel Cile meridionale dagli sciamani nella stregoneria
TUPA (tobelia tupa), una pianta alta e variabile delle Ande più alte, è anche chiamata tabaco del diablo.
In Cile, gli indios Mapuche ne fumano le foglie secche di questa spledida pianta dai fiori rossi per i suoi
effetti narcotici. La sua psicoattività non è certa. contiene l'alcaloide lobelina e diversi suoi derivati. Lo
stesso alcaloide si trova in alcune speci di Lobelia Nord americane, in particolare L. inflata, conosciuta
come tabacco indiano.
ZACATECHICHI (Calea zacatechichi), un arbusto poco appariscente disposto dal Messico alla Costa Rica, è
un allucinogeno recentemente scoperto che sembra essere usato solo dai Chontals di Oaxaca. Lo
prendono per chiarificare i sensi e per renderli capaci di parlare col mondo degli spiriti. Dai tempi più
antichi, la pianta dal gusto fortemente amaro ( zacatechichi è la parola azteca che significa erba amara)
Studi recenti indicano la presenza di un alcaloide non identificato che può essere repsonsabile delle
allucinazioni auditive.
AYAHUASCA Questa pianta è molto allucinogena ,questa pianta è sacra per alcune tribù Brasiliane e
Colombiane. E’ una vergogna come la gente viene sedotta da uomini che sono servitori del diavolo.
satana ha i suoi servi che seducono queste tribù a bere queste sostanze inebrianti (Frutti del demonio,i
quali entrano in estasi o trance secondo loro attraverso il divino. Ma non è assolutamente così. Costoro
cadono nella stessa e medesima seduzione di magiare quel frutto che Dio proibì ad Eva e Adamo
.AYAHUASCA
e CAAPI
Alcune tribù aggiungono altre piante per alterare o aumentarne la potenza. In alcune parti dell'Orinoco,
la corteccia viene semplicemente masticata.. E' molto conosciuta in Amazzonia ma l'intera storia di
questa pianta deve essere ancora svelata. Alcuni scrittori, spesso hanno confuso l'ayahuasca con piante
narcotiche completamente differenti. Con questa pianta si sono fondate alcune chiese del Santo Daime –
di cui oggi esistono varie branche indipendenti – nascono dall’esperienza di Raimundo Irineu Serra
(“Mestre Irineu”, 1892-1971), un lavoratore afro-brasiliano della foresta amazzonica che nei primi anni
1920 entra in contatto con popolazioni indigene che da tempo immemorabile fanno uso di ayahuasca,
Sembra che Serra si ripromettesse anzitutto di ottenere dalle visioni indicazioni e vantaggi di tipo
pratico. Ben presto, però, gli appare uno spirito femminile che è insieme la Regina della Foresta della
tradizione indigena e la Vergine Maria, e che lo guida nei passi che lo conducono alla fondazione di una
religione.( Tutto questo è satanico) Mestre Irineu era figlio dell'ex schiavo Sancho Martino e di Joana
Assunção, giunse nello stato dell'Acre all'età di 20 anni, seguendo il movimento migratorio
dell'estrazione del lattice nelle piantagioni di caucciù. Verso la fine del 1910, si stabilì nelle vicinanze
del centro abitato di Basilea, al confine con il Perù. Proprio lì, nel mezzo della foresta sudamericana,
Serra cristianizzò le tradizioni della bevanda sacramentale ayahuasca, già conosciuta dagli Incas, ma
ribattezzata, ora, col nome di Daime, dall’invocazione spirituale che il fedele deve esprimere nel
comunicare con la bevanda: Dai-me Amor (Dammi Amore), Dai-me Luz (Dammi Luce), etc. Proprio
dalla cristianizzazione di questa bevanda ha preso il nome la Chiesa del Santo Daime, di cui Serra è,
quindi, considerato il fondatore.
È una dottrina religiosa basata sull'assunzione rituale di una bevanda di nome ayahuasca o Santo
Daime, associata a preghiere rivolte a diverse divinità. Il culto nasce dalla fusione di diverse religioni e
credenze indigene. Mestre Irineu è considerato santo da molte di queste associazioni religiose.
Nel 1912 andò a Manaus, dove rimase per due anni, poi andò a lavorare nelle piantagioni di caucciù di
Brasiléia per tre anni e poi a Sena Madureira, dove visse per altri tre anni.
Tornato a Rio Branco, entrò nella Guarda territorial, fino a raggiungere la posizione di Cabo.
successivamente vinse il concorso per entrare nella Comissão de Limites, ente del Governo Federale che
delimitava le frontiere tra Acre, la Bolivia e il Perù, un organo comandato dal Maresciallo Rondon. Fu
proprio Rondon a nominare Irineu tesoriere, un incarico di fiducia. In seguito Mestre Irineu tornò nella
foresta a lavorare nelle piantagioni, e conobbe Antonio Costa, che diventò un suo grande amico.
La dottrina della foresta
Antônio Costa presentò Irineu allo sciamano peruviano Pisango, che eseguiva i suoi lavori con un tè
chiamato ayahuasca. Raimundo Irineu partecipò alle sedute guidate dallo sciamano Pisango e,
assumendo la bevanda, percepì una sensazione diversa, un sussulto interiore, una forza strana e vide
una grande luce nella stanza. Mentre gli altri partecipanti avevano visioni di demoni, Irineu vide solo
una croce in molte forme diverse, una croce che percorreva il mondo intero, e sentì che la bevanda lo
metteva in contatto con Dio (Secondo lui….) Io dico col diavolo.
Continua
Alcuni anni dopo Raimundo Irineu si recò nella città di Rio Branco, dove cominciò a operare con un
piccolo gruppi di discepoli. La sua fama di guaritore si diffuse nella città, a lui giungevano persone delle
più diverse condizioni sociali e culturali.
Ma ritorniamo alla bevanda che Raimundo Irineu:Gli effetti dell'ayahuasca vanno dall’inebriamento
alla sbornia e a violente reazioni con malesseri dopo gli effetti., la danza domina per la maggior parte
della cerimonia con ayahuasca in molte tribù. L'inebriamento termina con un profondo sonno e sogni.
Un inebriamento da ayahuasca è difficile da descrivere. L'effetto dei principi attivi varia da persona a
persona. In più, la preparazione della bevanda varia da una regione ad un'altra, e le piante aggiunte
sono diverse, così cambiano gli effetti. Gli usi cerimoniali di ayahuasca sono di grande importanza nella
vita degli indigeni del Sud America. Nel Perù orientale, gli stregoni assumono la droga per
diagnosticare e secondo loro di curare le malattie.
AYAHUASCA :In Colombia ed in Brasile, viene impiegata in profonde cerimonie religiose che sono la
radice della mitologia tribale. Nella famosa cerimonia Yurupari degli indiani Tukanoan della Colombia
Amazzonica - una cerimonia che inizia i ragazzi adolescenti all'età virile - la droga viene data per
fortificare quelli che devono subire le severe e dolorose prove che formano parte del rito. L'inebriamento
dell'ayahuasca o caapi tra questi indiani si pensa rappresentare un ritorno all'origine di tutte le cose:
chi ne utilizza "vede" dei tribali e la creazione dell'universo, degli uomini e degli animali. Questa
esperienza convince gli indiani della realtà delle loro credenze religiose, perché hanno visto ogni cosa
che fa da fondamento a tutto. Per loro, la vita di ogni giorno è irreale, e la caapi porta alla realtà vera.
Tra queste ci sono Datura suaveolens ed una specie di Brunfelsia) -entrambi appartenenti alla famiglia
delle Solanaceae, ed entrambe, impiegati in un'ampia area da molte tribù. Le foglie (ma non la
corteccia) di una terza specie di Banisteriopsis - B. rusbyana - viene spesso aggiunta alla preparazione
per allungare e illuminare le visioni. Chiamata oco-yajè nella maggioranza delle regioni amazzoniche
occidentali della Colombia e dell'Ecuador, la liana viene coltivata n una zona molto più vasta, che
include il Brasile Amazzonico, la Colombia, l'Ecuador, ed il Perù, vengono aggiunte le foglie di diverse
speci di Psychotria - specialmente P. viridis -. Questo albero della foresta alto 7 metri appartiene alla
famiglia del caffè, Rubioceae. Come B. rusbyana, si è scoperto contenere un potente allucinogeno.
UN ALTRO TIPO Di CAAPI si ricava dalla Tetrapteris methistica, un rampicante delle foreste
appartenete anche lei alla famiglia delle Malpighioceae. Un gruppo degli indiani Maku della maggior
parte delle zone nordoccidentali del Brasile amazzonico prepara una bevanda di acqua fredda dalla.
corteccia della pianta
Guardate il succo di questa liana
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Qui gli adepti della tribù Brasiliana ,tirano la liana per poi tagliarla
e per preparare la bevanda ayahuasca
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Un
loro
maestro
bolle
questa
liana
dell’albero
ayahuasca:ma stranamente getta dell’alcol sul fuoco.
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chiamato
Riempiono dei bidoni della la bevanda ayahuasca e la fanno bere a
tutta la loro congregazione.
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Il loro capo con un boccale di ayahuasca che lo darà a quelli della
sua congregazione.
AYAHUASCA Uno dei responsabili che divide
COSA VEDREMO? Guarda la pagina che viene dopo.
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Sono seduti in un tavolo tutti ripieni di
sicuramente visione allucinogene .
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AYAHUASCA: Hanno
Il maestro seduto sulla sedia:Stranamente un grosso insetto si poggia sulla
gamba Sinistra
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Questo maestro che inebria quei poveri brasiliani è amico del demonio.
Fa parte di una organizzazione satanica(In brasile) dove danno a bere
uno dei tanti frutti dell’albero del bene e del male che sono sulla
terra. (Questa bevanda mette in contatto tra l’uomo e i demoni).La
stella a 5 punte e la stella del caprone” satana”
Caro lettore vedi nel Sito(www.laparoladidio.com (net) (info) ,cerca video documenti in basso a sinistra
e apri ayahuasca
è uno dei tanti frutti dell’albero del bene e del male che sono sulla terra)
1° Santo Daime setta satanica in Brasiliana ,bevono allucinogeno per contatto con demoni. wmv
2° Santo Daime bevono ayahuasca per contatto con i demoni . wmv
UDV un’altra setta satanica Brasiliana .bevono allucinogeno per contatto con demoni.wmv
Dio ci Benedica
Vostro fratello in Cristo Vincenzo Scafidi