L’albero del bene e del male era un albero allucinogeno Genesi 2:8 E l'Eterno Iddio piantò un giardino in Eden, in oriente, e quivi pose l'uomo che aveva formato. 2:9 E l'Eterno Iddio fece spuntare dal suolo ogni sorta d'alberi piacevoli a vedersi e il cui frutto era buono da mangiare, e l'albero della vita in mezzo al giardino, e l'albero della conoscenza del bene e del male. Genesi 2:16 E l'Eterno Iddio diede all'uomo questo comandamento: "Mangia pure liberamente del frutto d'ogni albero del giardino; 2:17 ma del frutto dell'albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare; perché, nel giorno che tu ne mangerai, per certo morrai. Genesi 3:1 Or il serpente era il più astuto di tutti gli animali dei campi che l'Eterno Iddio aveva fatti; ed esso disse alla donna: "Come! Iddio v'ha detto: Non mangiate del frutto di tutti gli alberi del giardino?" 3:2 E la donna rispose al serpente: "Del frutto degli alberi del giardino ne possiamo mangiare; 3:3 ma del frutto dell'albero ch'è in mezzo al giardino Iddio ha detto: Non ne mangiate e non lo toccate, che non abbiate a morire. 3:4 E il serpente disse alla donna: "No, non morrete affatto; 3:5 ma Iddio sa che nel giorno che ne mangerete, gli occhi vostri s'apriranno, e sarete come Dio, avendo la conoscenza del bene e del male". 3:6 E la donna vide che il frutto dell'albero era buono a mangiarsi, ch'era bello a vedere, e che l'albero era desiderabile per diventare intelligente; prese del frutto, ne mangiò, e ne dette anche al suo marito ch'era con lei, ed egli ne mangiò. 3:7 Allora si apersero gli occhi ad ambedue, e s'accorsero ch'erano ignudi; e cucirono delle foglie di fico, e se ne fecero delle cinture. Osservazione: II Pietro 1:20 sapendo questo imprima, che alcuna profezia della scrittura non è di particolare interpretazione. 1:21 Perciocchè la profezia non fu già recata per volontà umana; ma i santi uomini di Dio hanno parlato, essendo sospinti dallo Spirito Santo. Eva ed Adamo hanno sicuramente ha mangiato un frutto di un albero Alcuni pensano che sia l’albero di melo (Chiesa cattolica) Altri pensano che il serpente ebbe rapporti sessuali con Eva;Assolutamente no. Il diavolo sedusse mentalmente Eva. Leggi :II Corinzi 11:3 Ma io temo che come il serpente sedusse Eva, con la sua astuzia; così talora le vostre menti non siano corrotte, [e sviate] dalla semplicità che [deve essere] inverso Cristo. Corrotto significa deteriorato, guastato. I Timoteo2:13 Perciocchè Adamo fu creato il primo, e poi Eva. 2:14 E Adamo non fu sedotto; ma la donna, essendo stata sedotta, fu in [cagion di] trasgressione. Sedotto significa allettato, incantato, affascinato. Trasgressione significa violazione di un ordine, di una legge; contravvenzione, inosservanza. La dottrina di Branham è molto vecchia perché fa parte di quell’insieme di favole giudaiche che ancora oggi molti Giudei credono. Nel Dizionario di usi e leggende ebraiche per esempio si legge: ‘satana che attraverso il serpente indusse Eva a mangiare il frutto proibito dall’albero della conoscenza nel Giardino dell’Eden, ebbe rapporti sessuali con lei, e Caino nacque da questa unione, mentre Abele era figlio di Adamo’ La caduta dell’uomo secondo il reverendo coreano Moon: Secondo quello che insegna Moon, il peccato che commisero i nostri progenitori è di natura sessuale; E per sostenere questa sua dottrina Moon allegorizza l’albero della conoscenza del bene e del male e il suo frutto, e prende dei versetti dell’epistola di Giuda che parlano di quegli angeli che commisero fornicazione con le figliuole degli uomini. Riassumendo questa particolare dottrina sulla caduta, Moon insegna che Eva ebbe una relazione sessuale con satana (l’angelo, che è rappresentato dal serpente), poi andò da Adamo il quale commise fornicazione con lei. Perché fornicazione? Perché benché essi fossero marito e moglie ancora non era venuto per loro il tempo di unirsi carnalmente e generare dei figli. Ma le cose non stanno affatto così come dice Moon. La Scrittura di Dio ci insegna innanzi tutto che il serpente sedusse Eva, poi che Eva commise il peccato di mangiare il frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male e non il peccato di fornicazione con satana. La stessa cosa si deve dire di Adamo; egli peccò mangiando il frutto che la donna gli diede e non avendo una relazione illecita con Eva sua moglie. Ritorniamo a William Branham che disse: Caino era figlio di satana 1)Risposta leggendo: Esodo 8:16 E IL Signore disse a Mosè: Di' ad Aaronne: Stendi la tua bacchetta, e percuoti la polvere della terra, ed ella diverrà mosconi in tutto il paese di Egitto. 8:17 Ed [essi] fecero così; e Aaronne stese la sua mano con la sua bacchetta, e percosse la polvere della terra; e una moltitudine di mosconi venne in su gli uomini, e in su gli animali; tutta la polvere della terra divenne mosconi in tutto il paese di Egitto. 8:18 E i maghi si adoperarono anch'essi somigliantemente co' loro incantesimi, per produrre mosconi; ma non poterono. E quella moltitudine di mosconi fu sopra gli uomini, e sopra gli animali.8:19 E i maghi dissero a Faraone: Questo [è] il dito di Dio. Ma il cuor di Faraone s'indurì, e non porse loro orecchio; come il Signore [ne] avea parlato .( Questo verso dimostra che satana non può creare). 2)Risposta: La Bibbia dice pure: Matteo 22:28 Nella risurrezione adunque, di cui d'infra i sette sarà ella moglie? poichè tutti l'hanno avuta. 22:29 Ma Gesù, rispondendo, disse loro: Voi errate, non intendendo le Scritture, nè la potenza di Dio. 22:30 Perciocchè nella risurrezione non si prendono, nè si danno mogli; anzi [gli uomini] son nel cielo come angeli di Dio. (Significa che gli angeli non hanno sesso) e lo stesso vale per i demoni (spiriti impuri) Che cosa è il frutto di quell’albero del Bene e del Male: Lo Spirito Santo vuole ammaestrarci su questo frutto che esiste sulla terra : Con Questo frutto si entra in contatto con satana e con i demoni. Lo conoscono I servi di satana: Sciamani, Medium,Maghi, Indovini,Stregoni ect. Leggiamo attentamente questo capitolo:Genesi 30:14 Or Ruben uscì, al tempo della mietitura del grano, e trovò delle mandragole per i campi, e le portò a Lea sua madre. Allora Rachele disse a Lea: "Deh, dammi delle mandragore del tuo figliuolo!"(Mandragora è un potentissimo allucinogeno usato nella magia ,) Genesi 30:15 30: 15 Ma Lea rispose: "Ti pare poco avermi tolto il marito, che mi vuoi togliere anche le mandragole di mio figlio?" E Rachele disse: "Ebbene, si corichi pure con te questa notte, in compenso delle mandragole di tuo figlio". 30:16 Come Giacobbe, sul far della sera, se ne tornava nei campi, Lea uscí a incontrarlo, e gli disse: "Vieni da me, perché ti ho preso per me con le mandragole di mio figlio". Ed egli si coricò con lei quella notte. Osservazione di genesi 30:15,16 : Lea dice a Giacobbe di averlo accaparrato con le mandragore di suo figlio date a Rachele .Il padre di Lea e di Rachele si chiama Labano. Genesi 31:30 Ora certo te ne sei andato poiché avevi nostalgia della casa di tuo padre, ma perché hai rubato i miei dèi?" ( Secondo Labano ,Giacobbe gli avrebbe rubato gli idoli e lo insegui)31:31 Giacobbe rispose a Labano: "Avevo paura, perché mi son detto che mi avresti tolto con la forza le tue figlie.31:32 Ma chiunque sia colui presso il quale troverai i tuoi dèi, egli deve morire! In presenza dei nostri fratelli, riscontra ciò che è tuo fra le cose mie e prenditelo!" Giacobbe ignorava che Rachele avesse rubato gli idoli. (Qui dimostra che Labano e le sue figlie erano idolatri) Poi quando presero Giacobbe per sposo non lo furono più) 31:33 Labano dunque entrò nella tenda di Giacobbe, nella tenda di Lea e nella tenda delle due serve, ma non trovò nulla. Uscito dalla tenda di Lea, entrò nella tenda di Rachele. 31:34 Ora Rachele aveva preso gli idoli, li aveva messi nella sella del cammello e si era seduta sopra quelli. Labano frugò tutta la tenda e non trovò nulla. 31:35 Lei disse a suo padre: "Il mio signore non si adiri se io non posso alzarmi davanti a te, perché ho le solite ricorrenze delle donne". Egli cercò, ma non trovò gli idoli. (Rachele disse una bugia) 31:36 Allora Giacobbe si adirò e si mise a litigare con Labano, dicendo: "Qual è il mio delitto, e quale il mio peccato, perché tu mi abbia inseguito con tanto ardore?31:37 Tu hai frugato tutta la mia roba; che hai trovato di tutta la roba di casa tua? Mettilo qui davanti ai miei e tuoi fratelli e giudichino loro tra noi due! Osservazione di Genesi 31:30,a 37 :Labano,Lea ,Rachele,erano idolatri e sicuramente si intendevano di mandragore( Ripeto potente allucinogeno che viene usato per mettersi in contatto con i demoni. ) .Però si chiaro che quando sposarono Giacobbe ,lasciarono gli idoli e l’arte della magia. Rachele era sterile,ma Dio si ricordo di Rachele è esaudì la sua preghiera e la rese fruttifera(Ebbe due figli). Riassunto: Rachele, disperata per non avere figli, supplicò Lea di darle una delle mandragore trovate dal figlio Ruben, concedendole in cambio il marito per una notte. Vogliamo riprendere Genesi 3:8 E udirono la voce dell'Eterno Iddio il quale camminava nel giardino sul far della sera; e l'uomo e sua moglie si nascosero dalla presenza dell'Eterno Iddio, fra gli alberi del giardino. 3:9 E l'Eterno Iddio chiamò l'uomo e gli disse: "Dove sei?" E quegli rispose: 3:10 "Ho udito la tua voce nel giardino, e ho avuto paura, perch'ero ignudo, e mi sono nascosto". 3:11 E Dio disse: "Chi t'ha mostrato ch'eri ignudo? Hai tu mangiato del frutto dell'albero del quale io t'avevo comandato di non mangiare?(Era veramente un albero con frutto) 3:12 L'uomo rispose: "La donna che tu m'hai messa accanto, è lei che m'ha dato del frutto dell'albero, e io n'ho mangiato 3:13 E l'Eterno Iddio disse alla donna: "Perché hai fatto questo?" E la donna rispose: "Il serpente mi ha sedotta, ed io ne ho mangiato ". 3:14 Allora l'Eterno Iddio disse al serpente: "Perché hai fatto questo, sii maledetto fra tutto il bestiame e fra tutti gli animali dei campi! Tu camminerai sul tuo ventre, e mangerai polvere tutti i giorni della tua vita. 3:15 E io porrò inimicizia fra te e la donna, e fra la tua progenie e la progenie di lei; questa progenie ti schiaccerà il capo, e tu le ferirai il calcagno". 3:16 Alla donna disse: "Io moltiplicherò grandemente le tue pene e i dolori della tua gravidanza; con dolore partorirai figliuoli; i tuoi desideri si volgeranno verso il tuo marito, ed egli dominerà su te".3:17 E ad Adamo disse: "Perché hai dato ascolto alla voce della tua moglie e hai mangiato del frutto dell'albero circa il quale io t'avevo dato quest'ordine: Non ne mangiare,(Qui L’Eterno rimprovera Adamo di aver mangiato il frutto di quell’albero) il suolo sarà maledetto per causa tua; ne mangerai il frutto con affanno, tutti i giorni della tua vita. Leggiamo Ancora Giudici 13:9 E Dio esaudì la preghiera di Manoah; e l'angelo di Dio tornò ancora dalla donna, che stava sedendo nel campo; ma Manoah, suo marito, non era con lei. 13:10 La donna corse in fretta a informar suo marito del fatto, e gli disse: "Ecco, quell'uomo che venne da me l'altro giorno, m'è apparito". 13:11 Manoah s'alzò, andò dietro a sua moglie, e giunto a quell'uomo, gli disse: "Sei tu che parlasti a questa donna?" E quegli rispose: "Son io". 13:12 E Manoah: "Quando la tua parola si sarà verificata, qual norma s'avrà da seguire per il bambino? e che si dovrà fare per lui?" 13:13 L'angelo dell'Eterno rispose a Manoah: "Si astenga la donna da tutto quello che le ho detto. 13:14 Non mangi di alcun prodotto della vigna, né beva vino ne cervogia , e non mangi alcun che d'impuro; osservi tutto quello che le ho comandato". 13:15 E Manoah disse all'angelo dell'Eterno: "Deh, permettici di trattenerti, e di prepararti un capretto!" 13:16 E l'angelo dell'Eterno rispose a Manoah: "Anche se tu mi trattenessi, non mangerei del tuo cibo; ma, se vuoi fare un olocausto, offrilo all'Eterno". Or Manoah non sapeva che quello fosse l'angelo dell'Eterno. Isaia 28:7 Or anche costoro si sono invaghiti del vino, e son traviati nella cervogia; il sacerdote e il profeta si sono invaghiti della cervogia, sono stati perduti per lo vino, [e] traviati per la cervogia; hanno errato nella visione, si sono intoppati nel giudicio. Luca 1:11 E gli apparve un angelo del Signore, ritto alla destra dell'altare de' profumi. 1:12 E Zaccaria, vedutolo, fu turbato e preso da spavento. 1:13 Ma l'angelo gli disse: Non temere, Zaccaria, perché la tua preghiera è stata esaudita; e tua moglie Elisabetta ti partorirà un figliuolo, al quale porrai nome Giovanni. 1:14 E tu ne avrai gioia ed allegrezza, e molti si rallegreranno per la sua nascita. 1:15 Poiché sarà grande nel cospetto del Signore; non berrà né vino né cervogia, e sarà ripieno dello Spirito Santo fin dal seno di sua madre. E’ stato predetto un dilagante uso di droghe (Apocalisse 9:21). La parola greca tradotta con magie è pharmakeia, che può anche riferirsi all’uso di droghe, siano esse sostanze illegali o in grado di alterare la mente. L’uso di droghe illegali e la distribuzione di droghe che alterano lo stato mentale, hanno avuto una forte impennata durante la nostra attuale generazione. Negli ultimi tempi si sarebbero praticate magie, cioè la stregoneria, la magia e le pratiche occulte per incantare e ingannare (Apocalisse 9:21; 18:23; Isaia 47:9-; Michea 5:10-15), Attualmente, l’interesse per l’occulto sta fiorendo Andiamo al soggetto: L'uomo sin dalla creazione ha sempre mostrato grande interesse l’utilizzo di queste piante. Gli allucinogeni pervadono intimamente ogni aspetto della vita nelle società primitive. Le piante allucinogene sono particolarmente importanti nelle società primitive. Giocano importanti ruoli nella salute e nella malattia, guerra e pace, vita in casa e nei viaggi, caccia ed agricoltura; influiscono sulle relazioni tra gli individui, villaggi, e tribù.. Gli aborigeni attribuivano la salute e la malattia all'opera delle forze spiritiche. Di conseguenza ogni allucinogeno può trasportare l'uomo nel mondo degli spiriti . Recentemente la nostra società moderna, ha ripreso l'uso degli allucinogeni, qualche volta illegalmente. Molte persone credono di potere raggiungere esperienze "mistiche" o "religiose, ritornando ad antichi riti primitivi. In tutto il mondo le piante allucinogene vengono usate come mediatori tra l'uomo e le sue divinità .Tali divinità sono demoni, Tutte droghe usate dalle streghe nelle loro funzioni sataniche sono conosciute, se non tutte, almeno in gran parte. Sappiamo così che esse agiscono in virtù di alcaloidi contenuti nelle piante prescelte, alcaloidi che hanno potere di provocare stati allucinatori a carattere, quasi sempre divinatorio. Tali, per esempio, l'oppio, il giusquiamo, il solanum nigrum, la mandragora, la belladonna ecc. La stregoneria e la demonologia hanno il loro inizio nella preistoria. I popoli primitivi hanno i loro stregoni - sacerdoti che hanno il potere di curare malattie e di evitare i danni provocati da invisibili forze soprannaturali, o al contrario provocare questi mali invocando le stesse forze. I mezzi per agire sono formule magiche, incantesimi, preghiere, sacrifici e differenti droghe credute magiche. Gli stregoni per agire, devono essere in estasi (prodotte con movimenti ritmici o più spesso) con stupefacenti. Lo stregone insegna questa scienza al figlio che viene consacrato fin dall'infanzia. Fin dal tempo delle vere feste pagane, dopo l'uso dei filtri inebrianti, le streghe avevano illusioni e allucinazioni di divinità e spiriti Gli allucinogeni scatenano sintomi che assomigliano a quelli della psicosi? Gli allucinogeni costituiscono un gruppo di sostanze che provocano un profondo turbamento psichico, sensoriale ed affettivo. Le sostanze allucinogene oggi conosciute sono una sessantina, le più comuni sono circa una ventina e provocano, sia pure con qualche piccola differenza, effetti simili. I più importanti allucinogeni sono comunque la psilocybina, la mescalina. La psilocybina é un alcaloide ricavato da alcuni funghi messicani, mentre la mescalina é il più noto dei circa quindici alcaloidi presenti nel peyotl, un cactus che cresce nelle alture desertiche e pianeggianti del Messico settentrionale e dell’estremo sud degli Stati Uniti. Le piante allucinogene vengono usate da migliaia di anni dall'uomo, probabilmente da quando ha incominciato a raccogliere piante per cibarsi. L’allucinogene è la chiave di contatto per potere comunicare con i demoni. Gli allucinogeni hanno continuato a ricevere attenzioni dall'uomo attraverso gli anni.. Storicamente gli allucinogeni sono stati utilizzati in riti religiosi e sciamanici e sono utilizzati per facilitare la divinazione, la riflessione e la comunicazione con gli spiriti. Esistono prove dell'uso di allucinogeni in epoca preistorica, come pure in numerosissime culture antiche, tra cui Egizi, Micenei, Greci, Maya, Inca e Aztechi. L'Amazzonia ospita tutt'ora tribù che usano regolarmente l'ayahuasca. Molte piante allucinogene sono il fondamento Algonquin(Canada) offrivano dei rituali d'iniziazione degli adolescenti. Gli Indiani una medicina intossicante, wysoccan, ai loro giovani uomini, che diventavano violentemente squilibrati per 20 giorni. Durante questo periodo, perdevano del tutto la memoria, Le radici di iboga nel Gabon e caapi in Amazzonia vengono usate in molti rituali. In Sud America, molte tribù prendono ayahuasca per prevedere il futuro, rimuovere incantesimi, o assicurarsi la fedeltà delle loro donne. Durante la trance, a volte vengono vissute sensazioni di morte e dissociazioni di anima e corpo. Le proprietà allucinogene delle Datura sono state molto sfruttate, soprattutto nel Nuovo Mondo. In Messico e nel Sud Ovest, la Datura è usata nella divinazione, nelle profezie, e cure rituali. Gli indiani Messicani moderni stimano alcuni funghi come sacramento ed usano i morning glories ed il cactus peyote per predire il futuro, diagnosticare e curare malattie, e placare spiriti maligni che sono demoni.. I Mixtechi del Messico mangiano la "vescica di lupo" (un tipo di fungo detto in inglese "puffballs") per udire le voci che rispondono alle loro domande. I Waikás del Brasile e del Venezuela sniffano la resina polverizzata di un albero della giungla per i riti funebri, provocando una trance per diagnosticare le malattie, e ringraziare gli spiriti per la vittoria nella guerra. I Witotos di Colombia mangiano la stessa resina polverizzata per "parlare col piccolo popolo." Gli stregoni peruviani bevono cimora per impossessarsi di un'altra identità. Gli Indiani del Brasile orientale bevono jurema per avere visioni del mondo degli spiriti. Questi sacerdoti che in ogni parte del mondo avendo culture diverse,hanno in comune : La danza, il contatto con le divinità degli Inferi ,l'uso di unguenti e bevande allucinogeni considerati sacri perché consigliati direttamente dai demoni. N.B le bevande allucinogene cambiano da nazioni a nazione ,però il risultato non cambia) .Il risultato è Estasi o trance,visioni (Contatto con satana) Questi sacerdoti si chiamano sciamani o stregoni. Il termine sciamano giunge a noi come termine tunguso via le popolazioni russe siberiane, inteso sia come parola per designare un' esperienza che una specifica pratica; non si tratta quindi di un nome che indichi una religione o setta religiosa. Gli antropologi classificano lo sciamanesimo come un fenomeno magico- religioso arcaico dove lo sciamano, fonda la propria esperienza nell'estasi. Sciamano huichol (foto Mexicoart) Lo sciamano può essere nelle società arcaiche di sesso maschile come femminile .I primi centri cerimoniali rinvenuti sono quelli di Chavin e La Venta, rispettivamente in Perù e in Messico del 1500 a.c.(Prima di Cristo) Sono stati trovati nei reperti archeologici motivi iconografici comuni che fanno capo al culto del giaguaro. L' anzidetto felino rappresenta per queste prime civiltà mesoamericane la personificazione della Divinità. Questo felino è amico dello sciamano tanto che spesso quest'ultimo s'identifica con l'animale sacro. CONSIDERAZIONE Il leopardo o giaguaro sono dei felini diversi di nazione :il Leopardo vive in Africa e in Asia centrale,mentre il giaguaro si estende dal sud degli Stati Uniti fino alla Patagonia settentrionale comprendendo quindi l'America centrale e parte dell'America meridionale. I due felini sono quasi uguali. Questo felino è una figura importante nel testo biblico Leggiamo: Daniele 7:6 Dopo questo, io guardavo, ed eccone un'altra(Bestia) simile ad un leopardo, che aveva addosso quattro ali d'uccello; questa bestia aveva quattro teste, e le fu dato il dominio. Apocalisse13:1 E vidi salir dal mare una bestia che aveva dieci corna e sette teste, e sulle corna dieci diademi, e sulle teste nomi di bestemmia. 13:2 E la bestia ch'io vidi era simile a un leopardo, e i suoi piedi erano come di orso, e la sua bocca come bocca di leone; e il dragone le diede la propria potenza e il proprio trono e grande potestà. Il leopardo o giaguaro è la figura delle bestia nella Bibbia,per cui questi sciamani quando vedono in visione il giaguaro , sanno di vedere il diavolo in persona seducente e aggressivo. Mentre noi adoriamo il Leone della tribù di Giuda (Gesù) Ritorniamo a parlare degli sciamani La caratteristica comune a tutti gli sciamani è il viaggio spirituale, ovvero un viaggio dell’anima nella realtà oltre quella mondana, che permette agli sciamani di entrare in contatto con le “entità spirituali che chiamano alleati(demoni) e che incontrano per lo più sotto forma di animali (Animali Guida tipo il Giaguaro) Lo sciamanesimo “primitivo”, era ed è tuttora un fenomeno magico- religioso che, originatasi nei territori dell’Asia centro-settentrionale e praticato presso i popoli artici(Eschimesi), paleo siberiani ed uralo-altaici, si è diffuso, per migrazioni attraverso lo stretto di Bering, in tutta l’America settentrionale e meridionale, oltre che in molte zone dell’Asia meridionale e orientale e in Australia. Ai giorni d’oggi lo sciamanesimo tradizionale siberiano persiste in Russia nonostante le repressioni antireligiose e antisciamaniche operate dal regime stalinista. Tutt’oggi gli sciamani delle regioni della Burjatia, di Tuva, della Jakutia, della Koriatia, della Ciuckia e di altri territori siberiani, continuano a celebrare i rituali collettivi, a mantenere il ruolo di custodi della tradizione.. Attraverso il russo, il termine deriva dalla parola tungusa shaman. In altre lingue del centro e del nord dell'Asia i termini corrispondenti sono: lo yakuta ojun, il mongolo buga, boga e udagan, il turco-tartaro kam. Fenomeni magico- religiosi consimili sono stati osservati nell'America del Nord, in Indonesia, nell'Oceania e altrove. Lo sciamanismo centro-asiatico e nord-asiatico non è un fenomeno originario, esente da ogni influenza esterna: al contrario, è un fenomeno che ha una lunga storia. Ma questo sciamanismo centroasiatico e siberiano ha il merito di presentarsi come una struttura nella quale vari elementi che esistono diffusi nel resto del mondo - e cioè: rapporti speciali con gli spiriti, capacità estatiche permettenti la discesa agli Inferi, il dominio sul fuoco e così via Si dall’antichità , in tutto il mondo si ritrovano gli sciamani Pratiche sciamaniche si ritrovano così dovunque: presso I Ciukei, Gli Eskimo, i Samoiedi, i turco tartari i Mongoli, i Buriati, i Daigate del Borneo, Ci sono sciamani in Oceania, Sud est Asiatico, in India, Tibet, Cina e Giappone come in tutta l'Africa, ma si hanno anche forme più "raffinate" come presso gli Yoag Indiani. Lo sciamano, durante l'estasi, si impadronisce di lui una forza che può essere concepita sia dina misticamente come impersonale, sia animisticamente come demone: Il legame fra lo sciamano e il potere che lo invade(demone) è molto stretto, perde la sua personalità e diventa temporaneamente l'altro. Lo sciamano é un "etologo" che studia le abitudini degli animali e il mondo vegetale. Per gli sciamani usano la magia verde delle piante maestre(allucinogeni). Per risvegliarsi e per curarsi gli indios Yanomamo bevono il te' allucinogeno di Ayahuasca Banisteriopsis Caapi - una liana che é l'anima vegetale dell'Amazzonia e di Panche mama . Gli sciamani amerindi usano il peyote - Lophophora Williamsi - un piccolo cactus psichedelico. In Asia visionari e sciamani fumano invece il polline della Cannabis Sativa - l'Hashish - e il lattice del frutto del Papaver Sonniferum - l'oppio e gli sciamani siberiani mangiano l'Amanita Muscaria, un fungo allucinogeno. In ogni parte del mondo gli sciamani usano allucinogeni per riuscire a sciogliere i legami dell'anima, andare in trance ed entrare in contato con demoni e anime perdute,che i demoni all’insaputa dello sciamano prende la sua voce. In Siberia, per esempio, gli sciamani bevono un infuso di cappelle disseccate di Amanita muscaria, oppure di Russula emetica(rosetta), funghi tossici che consentono di raggiungere i breve tempo trance e visioni. Parecchi antropologhi e studiosi di antiche religioni affermano che l'uso di funghi e di altre sostanze vegetali per indurre a più elevati stati di coscienza risale alla remota antichissima. In Grecia, nel corso dei Misteri Eleusini, gli iniziati mangiavano il fungo, che cresce sul loglio o su altre erbe per favorire l'accesso a stati trascendenti i quali avrebbero consentito la "visione della dea". Nell'India antica la bevanda chiamata soma era considerata cibo degli demoni e di coloro che volevano entrare in contatto con essi. Non sappiamo di preciso quali fossero le sostanze costitutive del soma ma di certo si trattava di un allucinogeno. Una missione cattolica che accompagnava in America i Conquistadores spagnoli nel Cinquecento diede risposte molto precise a questo problema. I suoi componenti affermarono, infatti, che gli sciamani erano in grado di prevedere il futuro e di descrivere fatti che si stavano verificando in luoghi lontani. Ma queste abilità sopranormali non erano certo merito degli sciamani, bensì un maledetto dono di satana patrono di sciamani ed affini. Parecchi spagnoli entrati in contatto con sciamani nell'America Meridionale confermarono che i loro responsi erano perfettamente esatti. I teologi spagnoli, consideravano lo sciamanesimo come la diabolica parodia dei fenomeni psicofisici associati alle estasi mistiche. Per saperne di più, alcuni ricercatori si interessarono molto da vicino al peyote, l'allucinogeno preferito dagli sciamani messicani e riscontrano che effettivamente se ne faceva un abbondante uso per provocare le visioni e conoscere il futuro. Anche gli stregoni nel medioevo usavano la muscaria prima dei loro riti! «Lo sciamanismo è, un fenomeno religioso siberiano e centro-asiatico. Quando uno sciamano viene interpellato per la cura di una malattia , entra in contatto con le divinità degli Inferi dopo essere entrato in trance e, una volta tornato tra i mortali, si opera per la attraverso l'uso di unguenti e bevande allucinogeni considerati sacri perché consigliati direttamente dagli demoni. L'area originale dello sciamanismo è comunque costituita dalla Siberia e dall'Asia centrale; si tratta di una tradizione tipica delle popolazioni altaiche e delle regioni artiche europee (Lapponi), che risulta aver in gran parte condizionato quella dell' America settentrionale e meridionale.. Un'esperienza rintracciabile tanto tra i siberiani quanto tra gli australiani, tra i cinesi e gli indiani d'America, che se pur amalgamata alla cultura e alla religione di ciascuna popolazione, rivela un comune contesto magico- simbolico. LO SCIAMANO E’ UN’ UOMO SERVIZIO DEI DEMONI Sfruttando la sua grande capacità di intessere un rapporto con i demoni , lo sciamano diventa padrone di tecniche estatiche e divinatorie, capaci di renderlo superiore agli altri e padrone di metodi per dialogare con i demoni. Attraverso le sue esperienze estatiche lo sciamano non solo ha la possibilità di raggiungere gli inferi, accostandosi ai demoni, per conoscere la sorte delle anime dei morti. In seguito potrà avere al suo servizio degli animali-spiriti e usare il viaggio estatico (nell'oltre tomba o in luoghi lontani) come strumento magico di divinazione. Egli è sempre indicato come un essere in possesso di poteri straordinari conferitigli dai demoni per cui lo sciamano è uno strumento di satana). Ripeto l'uomo sin dalla creazione(Adamo ed Eva) ha sempre mostrato grande interesse l’utilizzo di queste piante. Ci SONO PIANTE ADDITIVE o miscele da aggiungere alle specie allucinogene principali, sono diventate sempre più importanti nella ricerca delgli effetti. A volte vengono aggiunte piante ausiliarie, alla preparazione, per alterare, aumentare, o prolungare gli effetti narcotici degli ingredienti principali. Infatti, nella preparazione dell'ayahuasca, bevanda di caapi, o yajé, il cui ingrediente principale è Banisteriopsis caapi o B. inebrians, sono spesso aggiunti diversi ingredienti: foglie di Psychotria viridis o Banisteriopsis rusbyana, che contengono anche loro triptamine allucinogene; o Brunfelsia o Datura, entrambi allucinogene. Psychotria viridis , conosciuta anche come Ruca Sami e Chacruna, appartiene alla Rubiaceae (Famiglia del Caffè). Soprattutto conosciuto per il suo uso sciamanico è anche utilizzato come additivo nell' ayahuasca, una tradizione dal bacino amazzonico, Psychotria. viridis contiene una quantità elevata di triptamine psichedelico. E 'anche la pianta che i Santo Daime e i UDV usano nei loro sacramenti Le solanacee Le 3000 specie della famiglia delle solanacee comprendono sia la patata, il pomodoro e il tabacco, che un gruppo delle più temute piante di questo Pianeta – la datura, la belladonna, il giusquiamo e la mandragora tutti prodotti di primaria importanza nell’arte della magia e della stregoneria. 20 specie di datura che hanno un uso allucinogeno, diffuse e conosciute in tutto il mondo. È stata usata a lungo in India; era una pianta sacra nel buddismo cinese ed era conosciuta anche dai dottori arabi. Le foglie di datura mischiate col tabacco o con la canapa vengono fumate in India e in alcune parti dell’Africa Cominceremo dal probabile meccanismo delle allucinazioni. Prima di tutto i libri che trattano di magia fanno spesso allusione a questa o quella pianta e alle virtù che le sono inerenti; i libri di materia medica, nell'elencare le virtù delle varie erbe, menzionano anche quelle che vengono usate dalle streghe, per i loro filtri. Gli atti dei processi, i libri inquisitori ali, le confessioni delle streghe, hanno spesso riferimenti che sono utili a questo scopo. Infine abbiamo la testimonianza della tradizione popolare che continua a chiamare ancora erba del diavolo, erba delle streghe ecc. alcune piante di nota azione stupefacente o allucinante (mandragora, giusquiamo, belladonna ecc.). Tralasciando quelle di origine non europea (cannabis indica, Anhalonium Levinii) osserveremo solo quelle più comuni ai nostri paesi. Fra quest'ultime, le più attive sono, le solanacee, che erano appunto quelle principalmente usate: accanto al gruppo dell'Atropa Belladonna e del Hyoscyarnus niger, contenenti gli alcaloidi tropeinici, è il gruppo con azione allucinatoria meno notevole del Solanum contenente l'alcaloide Osserviamo, di questi alcaloidi, solo l'azione sul sistema nervoso centrale. L'atropina agisce provocando eccitazione motoria e psichica, insieme con offuscamento del sensorio e della coscienza. I sintomi appaiono già dopo la somministrazione di 5-10 mg. L'avvelenato, presenta fuga d'idee, loquacità, voglia di camminare, di correre, che contrasta con le vertigini, i tremori degli arti, l'andamento titubante e l'impossibilità di reggersi sui piedi. Compaiono allucinazioni visive e dell'udito, con eccitamento maniacale, accompagnato da riso convulso, o talvolta eccitamento furibondo. Le allucinazioni visive ed acustiche sono accompagnate da abolizione della vista, udito e tatto, (si ha inoltre la impressione che una forza invisibile chiuda le palpebre); la vista è confusa, gli oggetti sembrano aver preso una forma allungata; ad occhi aperti si hanno le allucinazioni visive più varie, ad es. un cerchio nero su fondo argenteo. Il sonno è pieno di fantasmi. Ora vogliamo parlare di queste piante o alberi che sono sulla terra e l’uso che i soldati di satana ne fanno Le piante fresche o secche, come il peyote ed il teononacatl, o se ne può bere il succo ottenuto dalle foglie schiacciate, come con la Salvia divinorum (in Messico). Più spesso se ne fa una bevanda: ayahuasca, caapi, o yajé dalla corteccia del rampicante o dal il cactus San Pedro; cactus San Pedro; JUREMA (Mimosa hostilis) è un arbusto scarsamente considerato, le cui radici forniscono il "miracoloso jurema drink," conosciuto nel Brasile orientale come ajuca o vinho de jurema. Anche altre speci di Mimosa vengono chiamate jurema. Diverse tribù in Pernambuco -i Kariri, Pankarurù, Tusha, e Fulnio consumano questa bevanda nelle cerimonie. JUREMA (Mimosa hostilis) Solitamente connesso alle battaglie, l'allucinogeno fu utilizzato da una tribù. Vedrebbero visioni della terra degli spiriti.. il vino di jurema; iboga; foglie di toloache; o semi macinati dai morning glories messicani. In origine caratteristico delle culture del nuovo mondo, dove era un metodo per assumere il tabacco, fumare ora è un modo assai diffuso per assumere cannabis. Possono essere fumati anche altri narcotici, come la tupa. Altri invece del succo preferiscono sniffare per avere il contatto I sud Americani è il metodo preferito sniffare per usare diversi allucinogeni - yopo, epena, sébil, rapé dos indios. Come fumare, sniffare è un costume del nuovo mondo. Alcuni indiani del nuovo mondo prendono gli allucinogeni rettalmente - come nel caso dell' Anadenanthera. I semi dell'albero di Anadenanthera Colubrina Yopo sono stati utilizzati tradizionalmente da secoli dagli indiani del sud America per indurre uno stato di trance e di visioni e per comunicare con gli spiriti. Esistono anche allucinazioni visive di indole terrifica, allucinazioni disgustose dell'olfatto e del gusto, che possono essere messe in rapporto con i cibi disgustosi che costituivano i banchetti infernali. Le streghe, naturalmente, non usano gli alcaloidi, ma le piante che li contengono. Fra le più note è L'Atropa Mandragora umano Europa meridionale Foto della mandragora:sembra il bacino e le gambe di un essere Questo pianta la usò Rachele moglie di Giacobbe (Aspetta e spunta una foto) L'Atropa Mandragora, pianta dell'Europa meridionale, è molto nota come erba magica, ma la sua azione non differisce molto da quella delle piante sopra ricordate.. Nella sua azione si avvicina al giusquiamo. Provoca allucinazioni con eccitazione maniacale o melanconia e sonno profondo in genere a carattere scopolaminico. Era molto nota come erba distintamente magica, per la forma biforcata della radice che fu paragonata alla figura umana. Si chiamava anche "antropomorphon" o "semihomo ". Da questo hanno l'origine le leggende sul pericolo mortale di strappare la pianta e l'uso delle radici come amuleti, come pure l'idea che essa sia la rincarnazione dello spirito del fuoco. La Mandragora era anche usata frequentemente dalle streghe perché contiene gli stessi alcaloidi Nell’Europa medievale, alla mandragora furono attribuiti numerosi epiteti, per esempio “mela di satana”, “testicoli di satana”, “mela dello stolto” e “mela dell’amore”. Per i Germani era nota come Drachenpuppe, “pupazzo-dragone”, e Galgenmännlein, “piccolo uomo delle forche”, mentre in Islanda come thjofarot, “radice dei ladri”. Una della caratteristiche della mandragora che suscitò la fantasia degli antichi fu la somiglianza della sua radice con la figura umana. Sembra che sia stato Pitagora uno dei primi a descrivere la radice come antropomorfa. Plinio il Vecchio, scrive che per raccoglierla bisogna tracciarle attorno tre cerchi con una spada e tagliarla rivolgendosi a ovest.”. (Tutto questo e stregoneria) L'Atropa Mandragora, pianta dell'Europa meridionale, molto nota come erba magica, ma la sua azione non differisce molto da quella delle piante sopra ricordate.. Nella sua azione si avvicina al giusquiamo. Provoca allucinazioni con eccitazione maniacale o melanconia e sonno profondo in genere a carattere scopolaminico. E molto nota come erba distintamente magica, per la forma biforcata della radice che fu paragonata alla figura umana. Si chiamava anche "antropomorphon" o "semihomo ". Da questo hanno l'origine le leggende sul pericolo mortale di strappare la pianta e l'uso delle radici come amuleti, come pure l'idea che essa sia la rincarnazione dello spirito del fuoco. La Mandragora era anche usata frequentemente dalle streghe perché contiene gli stessi alcaloidi Teofrasto (6 secolo a.C.) riferisce alcune singolari precauzioni da seguire nello sradicamento della pianta, che doveva avvenire di sera. Ripeto L'erborista si inclina nella direzione del tramonto, rendeva omaggio alle divinità infernali, vale a dire alle forze telluriche,. Al momento in cui la si sradicava, la pianta lancia un grido che faceva morire o divenire folle, l'erborista perciò si tappava le orecchie con della cera e attaccava un cane alla pianta, poi gli gettava un pezzo di carne, il cane si lanciava in avanti e cadeva a terra morto, ma aveva sradicato la mandragora Mandragora caulescens Mandragora chinghaiensis Tibet Cina Mandragora officinarum Italia La mandragora (Mandragora officinarum) era l’«ipnotico magico » per antonomasia della medicina e magia popolare europea. La sua radice a forma di uomo o di donna, in cui si trovano i potenti alcaloidi di tropano, la rende un esempio indimenticabile nella dottrina delle Forme. Se si fanno bollire le sue radici si ottiene un decotto che causa violente allucinazioni, seguite da trance simile alla morte. L’estratto di mandragora è stato usato per secoli come sedativo. (La mandragora americana o mela di maggio non è della stessa specie delle mandragore europee). Il pituri è una solanacea nativa dell’Australia. Gli aborigeni masticano le sue foglie polverizzate, mischiate con foglie di acacia, facendole spesso passare di bocca in bocca. Questa specie viene anche fumata in sigari. Il masticare libera gli alcaloidi in essa contenuti, principalmente la scopolamina. La iochroma è una solanacea allucinogena del Sud America e viene sia fumata che bevuta sotto forma di tè. Tra i preparati farmaceutici a base di solanacee mortali vi è il solfato di atropina (dosaggio orale: da 0,5 a 5 mg); è più uno stimolante che un sedativo, causa delle allucinazioni e potenzia gli effetti di una vasta gamma di sostanze psicoattive, dall’oppio alla canapa, alla mescalina. Ci sono alberi e,piante e fiori per rituali a satana Specie Anthocercis ilicifolia La usano gli sciamani aborigeni Provenienza Australia Anthocercis littorea Australia alberi alti 3 Circa La usano gli sciamani aborigeni Brugmansia candida Colombia—Perù Albero alto circa 2 metri La usano i sciamani colombiani e Gli Aguaruna del Perù. L’uso di Solanacee allucinogene fra gli Aguaruna del Perù settentrionale. Gli Aguaruna Jivaro sono un gruppo tribale di circa mille individui che abitano il fiume Mayo Superiore dell’Amazzonia del Perù settentrionale (Dipartimento di San Martín), ai confini con l’Ecuador. Sono stati approfonditamente studiati da diversi studiosi (ad es. Stirling, 1938 e Tessman, 1930). Gli Aguaruna usano come droghe visionarie il tabacco (tsáng), un paio di specie di ayahuasca (Banisteriopsis, yáhi e datém) e quattro specie di Solanaceae del genere Brugmansia, una selvatica L’uso delle piante visionarie è finalizzato fra gli Aguaruna per curare, per la stregoneria e, più importante di tutti, per l’acquisizione di una visione. La ricerca cattura di una visione, ad esempio per sconfiggere i propri nemici o per raggiungere il desiderio di una vita calma e pacifica, con moglie e figli, è un tratto culturale caratteristico dei Jivaro veri e propri e degli Aguaruna. Brugmansia sanguinea Bolivia---Ecuador alberi alti da 3 a 4 m. La usano gli sciamani Boliviani ed Ecuadoriani Crenidium spinescens Australia La usano gli stregoni o sciamani aborigeni Cyphanthera anthocercidea Australia La usano gli stregoni o sciamani aborigeni Datura ferox Francia Datura ferox, un'altra specie, non è molto estesa in Asia, e possiede anch'essa proprietà narcotiche. Datura inoxia Australia – Cina-- Ecuador—U.S.A TOLOACHE (Datura inoxia; conosciuta acnhe come D. meteloides), un grezzo rampicante del Messico e degli stati delgi USA sud-occidentali, ha una lunga storia come allucinogeno. Fu estremamente importante tra gli aztechi, che la chiamarono toloatzin. Hernàndez riportò molti usi medici ma avverte che se presa in eccesso può portare alla pazzia Le specie degli Stati Uniti, la Datura stramonium e la Datura inoxia (prima chiamata Datura meteloides), provengono, rispettivamente, dagli Stati dell’Atlantico centrale e del Sud-Ovest. Il nome popolare jimson weed deriva da un episodio di intossicazione collettiva accaduto ad alcuni soldati britannici stazionati a Kamestown, in Virginia, nel 1676: delle foglie di Datura stramonium furono accidentalmente aggiunte all’insalata. Secondo una relazione redatta in seguito, i soldati rimasero in uno stato di confusione dovuto all’effetto della datura per 11 giorni, non ricordandosi poi di nulla. Altri nomi per la datura dell’America del Nord sono: devil’s weed (erba del diavolo), stink weed (erba puzzolente) e loco-weed (erba matta), il cui nome comune per la specie europea è stramonio. La specie Datura inoxia è stata definita la droga più usata da parte delle tribù indiane della California, dell’Arizona e del New Mexico, ed è considerata importantissima nelle cerimonie degli indiani messicani. Le tribù Navajo, Paiute, Zuni e Tarahumara estraggono una bevanda (il toloache) dai semi, dalle radici e dalle foglie di questa pianta per celebrare il rito-di-passaggio (viene usata in questo modo anche dagli Algonchini dell’America settentrionale), i riti divinatori e le comunioni con i morti. Gli Aztechi usavano una specie di datura ora chiamata torna loco (pianta che porta alla pazzia); e la chiamavano «sorella di ololiuqui», riferendosi a uno dei loro più importanti psichedelici sacri: i semi dell’ipomea. Nel Sud America, le dature arboree hanno molti usi sciamanistici: interpretare visioni, diagnosticare malattie, arrestare i ladri, predire il futuro. Una specie di datura arborea è stata trovata vicino alle rovine di una camera operatoria Inca, dove probabilmente veniva usata come anestetico al posto della coca. Gli Indiani Jivaro dell’Ecuador la usano per calmare i bambini indisciplinati (come il ritalin è stato dato agli scolari «iperattivi » nelle scuole degli Stati Uniti). Nell’Alta Amazzonia, invece, viene aggiunta ai decotti di yagè. L’effetti della duratura sono: nausea, diarrea, freddo, bocca impastata e mancanza di coordinamento motorio, ma l’esperienza predominante è un disorientamento intenso, confusione mentale e agitazione nervosa. La datura e le altre solanacee apparentemente sconvolgono la mente in modo abbastanza violento, scuotendo allo stesso tempo il fisico, così le visioni e le allucinazioni spesso producono paura invece dell’euforia degli psichedelici. Se si prende una dose abbastanza pesante le potenti allucinazioni possono durare per diversi giorni. Negli ultimi anni negli Stati Uniti ci sono stati alcuni casi di morte in seguito all’uso ricreativo della datura. Una delle dature arboree più potenti è il grosso culebra borrachero, alto oltre 8 metri, scoperto nella zona che Schultes chiama «the most narcotic conscious area of the new World» ossia la zona dove si conosce meglio l’uso degli allucinogeni, cioè la valle di Sibundoy, situata presso le sorgenti dell’Orinoco (la provincia di Oaxaca nel Messico sicuramente seguirebbe a ruota). Il nome spagnolo di questo albero significa «serpente inebriante». Questa specie di datura ha un contenuto dell’80% di scopolamina ed è usata dagli stregoni locali nei casi di più difficile guarigione. Datura leichhardtii Australia Ecuador DATURA (Datura) un genere di circa 20 specie della famiglia della belladonna, Solanaceae. Sono utilizzate di solito come allucinogeno in entrambi gli emisferi. La droga viene solitamente preparata mettendo i semi polverizzati in una bevanda fermentata o lasciando le foglie ed i rami a mollo in acqua. L'uso differisce molto da tribù a tribù. L'inebriamento causato dalla droga è inizialmente caratterizzato da effetti così violenti che la stabilità fisica deve venire imposta finchè il partecipante passa ad uno stadio di sonno ed allucinogenazioni. Lo sciamano interpreta le visioni come visita di spiriti ed è capace di diagnosticare malattie, arrestare i ladri, e prevedere il futuro. Alcuni indios delle Ande della colombia meridionale coltivano un numero di varietà altamente atrofizzate, forse specie incipienti. Possono essere il risultato di mutazioni indotte dai virus. Mostruosità biologiche, la loro identificazione è spesso difficoltosa.. Sembrano essere confinate a Sibundoy, una a valle di una catena montagnosa delle alte Ande della Colombia. Datura metel Italia DATURA e DUTRA (Datura metel) sono i nomi comuni in India per un'importante specie di Datura del vecchio mondo. Le proprietà narcotiche di questo fiore porpora della famiglia delle Solanacee, sono conosciute e stimate in India dalla preistoria. La pianta ha una lunga storia anche in altre regioni.. Gli antichi scrittori cinesi riferirono di un allucinogeno che è stato identificato con questa specie. Ed è indubbiamente la pianta che Avicenna, il fisico arabo, menziona sotto il nome di jouzmathel nel XI sec. Il suo uso come afrodisiaco nelle Indie orientali fu annotato nel 1578. La pianta è reputata sacra in Cina, dove le persone credono che quando Buddha predicava, il paradiso spruzzasse la pianta con la rugiada. Tuttavia, l'utilizzo e la preparazione della Datura in Asia comporta meno rituali rispetto al Nuovo Mondo. In molte parti dell'Asia, perfino oggi, i semi della Datura vengono spesso mischiati con il cibo ed il tabacco, per un uso illecito, specialmente dai ladri per instupidire le vittime, che potrebbero rimanere seriamente intossicate per diversi giorni. In Asia la Datura metel viene comunemente mischiata con la cannabis e fumata. Le foglie di un tipo dai fiori bianchi (considerata da alcuni botanici come una specie distinta, D. fastuosa) vengono fumate col tabacco in molte parti dell'Asia e dell'Africa. La pianta contiene alcaloidi altamente tossici, il principale è la scopolamina. Questo allucinogeno è presente in grosse concentrazioni, nelle foglie e nei semi. La Scopolamina è stata trovata anche nelle speci di datura del Nouvo Mondo). La DATURA METEL o noce metella o tromba del diavolo è una pianta molto profumata originaria, probabilmente, dell'India, ma alcuni dicono sia sudamericana ma si è naturalizzata anche nel bacino del Mediterraneo, dove è sfuggita alle colture. Si trova, in genere in Italia meridionale, prevalentemente in Calabria, Sicilia, Sardegna e in qualche isola minore. Il nome specifico deriva dall'arabo e si riferisce agli effetti allucinogeni della pianta. E' una pianta la cui assunzione produce effetti così violenti che colui che la assume deve essere tenuto a forza fino a quando non piombi in un sonno popolato da sogni colorati: sono le visioni psichedeliche concesse dagli spiriti accorsi a visitare chi è sotto l'effetto della droga per permettergli di prevedere il futuro, emettere vaticini e diagnosticare malattie. Datura stramonium Tutta l'Europa e Turkestan La Datura stramonium La Datura stramonium vegeta in quasi tutta l'Europa e Turkestan; gli alcaloidi sono contenuti nelle foglie e nei semi. Era conosciuta col nome di pane spinoso, erba del diavolo, erba delle streghe, erba dei demoni. Oltre ad illusioni ed allucinazioni, provoca frequentemente uno stato di stupore psichico con amnesia retrograda ed anterograda. Gli avvelenati presentano deliri che talvolta ricordano gli schizofrenici o "ebbrezza lucida" ed esercitano differenti atti in modo puramente automatico La yerba del diablo o datura e una pianta appartenente alla famiglia delle Solanacee, diffusa in Arizona, in California e nel Messico, oltreché nelle diverse aree delle Ande. Nelle sue diverse forme (ricordiamo le specie datura meteloides, d. inoxia, d. arborea, stramonium), ripeto è stata utilizzata nei riti religiosi e magici in tutte queste aree e nelle altre di diffusione. Gli Aztechi la chiamavano tolohuaxihuitl, in Perù chamico, huanto, huancancha, e veniva impiegata soprattutto nella divinazione. Dopo un periodo in cui l'individuo che ha assunto la droga e scosso da una sorta di attacco improvviso di forza e di energia, che spesso sfocia in aggressività, avviene la caduta in un sonno profondo durante il quale sussistono allucinazioni molto vivide, segno del fatto che gli spiriti stanno entrando in contatto con l'uomo. I peculiari effetti della datura hanno dato origine ad una serie di rituali tutti diversi, ma collegati fra di loro proprio a causa della specificità di questo sonno profondo ed allucinatorio che segue l'ingestione. Mentre nell'area del Rio delle Amazzoni, in Brasile, viene usata come sostanza atta a far cadere lo stregone in trance, nel Panama e nella Colombia il suo uso è rivolto alla ricerca dell'oro. Hyoscyamus albus Grecia---Sicilia Questa solanacea di origine orientale è facile da trovare su terreni poveri di sostanze nutritive. Riesce a crescere fino a mille metri di quota ed è diffusa in molte parti d'Europa. Come altre piante della famiglia, anche il Giusquiamo contiene delle sostanze allucinogene e tossiche. Negli organi di questa particolare specie sono contenuti due alcaloidi che hanno proprietà psicoattive chiamati la scopolamina e la hyoscyamina. Questi due composti provocano delirio, dilatazione delle pupille, allucinazioni e stati alterati di coscienza. E' utile sottolineare che gli estratti del Giusquiamo hanno anche degli intensi effetti calmanti. E' molto probabile che i sciamani druidi ne abbiano fatto uso nei loro riti divinatori ma anche per scopi decisamente meno nobili dato che la pianta è altamente velenosa Hyoscyamus aureus Creta- SIRIA Giusquiamo aureo. Hyoscyamus aureus. Solanacea. Siria. Il nome deriva dal greco hyos = del porco (hys) e kyamos, fava, quindi fava dei porci, dalla diceria che i maiali siano immuni al veleno di questa pianta. Regioni mediterranee sud-orientali. Molto velenoso, come il giusquiamo nero, che cresce spontaneo in tutta Italia. Veniva usato dalle streghe, insieme alla belladonna e lo stramonio per preparare droghe, afrodisiaci e unguenti allucinogeni. Hyoscyamus muticus Iran-Afaghanistan -Pakistan Hyoscyamus niger Germania –Tibet—Grecia (Hyoscyamus niger) HENBANE spesso utilizzata negli infusi delle streghe medievali ed in altre preparazioni tossiche dell'Europa medievale per causare allucinazioni visive e sensazioni di volo. Originaria dell'Europa, pianta annuale o biennale, è stata usata per molto tempo come medicina pregiata, a scopo sedativo e calmante, per indurre sonno. L'alcaloide principale dell'henbane è la hyoscyamina, ma ci sono anche grosse quantità di scopolamina, insieme a diversi alcaloidi con minore concentrazione. L'Henbane è una delle 20 specie di Hyoscyamus, della famiglia delle Solanacee. Nativa dell'Europa, Africa settentrionale, e dell'Asia centrale e occidentale. Nell'antica Grecia ii giusquiamo veniva usato per avvelenare e per indurre deliri o stati profetici. Insieme alla mandragora ed alla belladonna questa pianta figura nel folklore e nella mitologia di tutti i popoli europei che la temevano per il suo potere venefico. Nel Medio Evo se ne preparavano pozioni che davano allucinazioni visive e la sensazione di volare. Questo effetto suggerisce che le confessioni estorte con la tortura alle donne accusate di stregoneria fossero dovute anche all'effetto del giusquiamo: le "streghe" erano fermamente convinte di aver manifestato i loro poteri demoniaci Il giusquiamo (Hyoscyamus niger) era conosciuto dagli antichi greci e dai romani come veleno, come mezzo per provocare la pazzia e per ispirare profezie. Tra le solanacee mortali è quello che produce più allucinazioni. Una specie della stessa famiglia viene fumata in India e in Africa. L’azione degli alcaloidi di tropano sul sistema nervoso periferico causa una selvaggia ebbrezza allucinatoria seguita da una calma profonda. Il giusquiamo infatti era usato comunemente come sedativo nel secolo scorso. Il. Hyoscyamus niger è una pianta biennale comune in Europa. Gli alcaloidi si trovano nelle foglie, nei semi e nelle frutta.; I sintomi periferici sono simili all'avvelenamento con belladonna, mentre quelli psichici differiscono. La più importante differenza è la maggiore azione ipnotica e il minore eccitamento motorio; si ha la mancanza dello stimolo a saltare, ridere ed altre esagerazioni dei movimenti, si producono cefalea, vertigine, diminuzione della sensibilità, sussurrio nelle orecchie.. Si noti come la maggioranza di questi tossici diano luogo a allucinazioni terrificanti. La sua azione allucinante è molto spiccata e già nella antichità la chiamavano "Apollinaris" – che secondo gli stregoni produce lo spirito di indovino ai medium Physochiaina praealta Tibet - Cina--Pakistan Scopolia Carniolica Scopolia lurida Jugoslavia cina ALLUCINOGENI DEL VECCHIO CONTINENTE Testimonianze esistenti indicano che l'uomo nel vecchio continente —Europa, Asia, Africa, ed Australia— ha fatto meno uso delle piante locali ed arbusti per le loro proprietà allucinogene rispetto all'uomo del Nuovo Mondo. Alcuni allucinogeni del vecchio mondo, ancora oggi mantengono il primato nel mondo. La Cannabis, indubbiamente l'allucinogeno più diffuso, ne è l'esempio più lampante. I vari ingredienti solanacea degli infusi delle streghe medievali —henbane, morella, belladonna, e mandragora— hanno fortemente influenzato la filosofia, medicina e persino la storia Europea per molti anni. Alcuni hanno svolto un ruolo e vitale e religioso nell'antica cultura ariana dell'india del nord. Allucinogeni del vecchio continente:Amanita Muscaria, • Agara, Ereriba, Marijuana, • Kanna, • Menta del Turkestan, • Ruta Siriana, • Kwashi, Galanga, • Belladonna, • Henbane, • • Mandragora, • Datura, Altre piante Allucinogeni AGARA (Galbulimima Belgraveana) è un alto albero da bosco della Malaysia ed Australia. A Papua, i nativi ne fanno una bevanda bollendo le foglie e la corteccia con le foglie di ereriba. Quando lo bevono, vengono violentemente inebriati, cadendo in un sonno profondo durante il quale vivono visioni e sogni. ARBOL DE LOS BRUJOS CILE ARBOL DE LOS BRUJOS ("albero dello stregone") o latué (Latua pubiflora) viene usato dagli stregoni degli indiani Mapuche di Valdivia, Chile, per provocare delirio, allucinazioni, e occasionalmente insanità permanente. Non c'è un culto o un rituale che ne circonda l'uso, ma l'albero è molto temuto e rispettato. I dosaggi sono strettamente tenuti segreti, e si crede che uno sciamano che conosce bene le dosi potrebbe provocare una follia di ogni desiderio. I nativi impiegano i frutti freschi. Dal frutto sono stati isolati gli alcaloidi hyoscyamina e scopolamina responsabili dei potenti effetti. L'unica specie conosciuta di Latua, è limitata alle montagne litoranee del Cile centrale. Appartiene alla famiglia della belladonna, Solanaceae. Atropa belladonna Gran Bretagna –Grecia--Sicilia La belladonna (Atropa belladonna) è così chiamata perché veniva usata come cosmetico nella società medioevale europea e dalle attrici. L’atropina presente nelle sue bacche velenose dilata la pupilla ed è appunto per questa sua azione che viene usata dagli oculisti per esaminare gli occhi. È originaria dell’Europa, ma è stata coltivata, per la sua azione medica, anche negli Stati Uniti come stimolante sia respiratorio che circolatorio. La pianta in genere cresce in colline boscose e incolte. La belladonna è la principale fonte commerciale degli alcaloidi di tropano, di cui sono ricche le sue foglie, le radici e le bacche di color rosso porpora scuro. Conosciuta anche come erba della morte, la belladonna è un ingrediente più importante dei miscugli e degli unguenti delle stregoni. Produce allucinazioni simili, per contenuto e intensità, a quelle della datura. La belladonna è una pianta pericolosa. ERERIBA, una specie indeterminata di Homalomena, è una pianta grassa con effetti narcotici quando le sue foglie vengono prese insieme alle foglie e la corteccia di Agara. I principi attivi sono sconosciuti. Ereriba è un membro della famiglia delle aroidi, Araceae. Ci sono 140 speci di Homalomena native dell'Asia tropicale e del Sud America. KWASHI (Pancratium trianthum) è considerata psicoattiva dagli abitatori dei boschi nel Dobe, Botswana. Il bulbo di questa pianta perenne, viene, a quel che si dice, strofinato sopra un'incisione nella testa, per provocare allucinazioni visive. Non si sa niente della sua composizione chimica. Delle altre 14 specie di Pancratium, principamente dell'Asia e Africa, molte contengono principi psicoattivi, prevalentemente alcaloidi. Alcune specie sono potenti veleni cardiaci. Il Pancratium appartiene alla famiglia degli amarilli, Amarillidaceae. GALANGA o MARABA (Kaempferia galanga) è un erba ricca di oli essenziali. Gli aborigeni della Nuova Guinea mangiano il rizoma della pianta come allucinogeno .. . MENTA DEL TURKESTAN (Lagochilus inebrians) è un piccolo arbusto delle secche steppe del Turkestan. Per secoli è stata utilizzata come base di un inebriante tra le tribù dei Tajiki, Tartari, Turchi, ed Uzbeki. Un composto cristallino isolato della pianta e chiamato lagochilina è stato provato essere un aditerpene. Se produce o meno gli effetti psicoattivi dell'intera pianta non si sa. Ci sono 34 altre specie di Lagochilus. I componenti della famiglia della menta, Labiatae, sono nativi dell'Asia centrale dell'Iran e dell'Afghanistan. RUTA SIRIANA (Peganum harmala) cresce dal mediterraneo all'India settentrionale, Mongolia, e Manchuria.. La considerazione che hanno gli asiatici è straordinaria, ed in passato è stata ampiamente utilizzata per scopi religiosi e come allucinogeno, ma l'uso della pianta come induttrice di visioni non è ancora stato stabilito nella letteratura scentifica o attraverso l'osservazione diretta. La famiglia delle caltrope, Zygophyllaceae, alla quale appartiene la Ruta Siriana, comprende circa due dozzine di speci originarie delle zone secche tropicali e subtropicali di entrambi gli emisferi. KANNA (Mesembryanthemum expansum and M. tortuosum) è il nome comune di due speci di piante del Sud Africa. Ci sono valide testimonianze che una o enrtambi vennero utilizzate dagli Otentoti dell'Africa meridionale come inebriante visionario. Ci sono resoconti che più di due secoli fa, gli Ottentoti masticavano le radici di kanna, o channa, tenendole in bocca, con questi risultati: "Si risvegliavano i loro spiriti animali, i loro occhi scintillavano.. Prendendone in eccesso perdevano la coscienza e cadevano in un terribile delirio." L'uso narcotico di queste due speci non è più stato osseravto direttamente, vari botanici ipotizzano che la kanna allucinogena poteva essere cannabis o altre piante inebrianti, come diverse specie di Sclerocarya della famiglia degli anacardi. Queste sue specie di Mesembryanthemum hanno il nome comune di kanna, comunque, e contengono anche alcaloidi che hanno proprietà sedative e tipo cocaina in grado di produrre torpore nell'uomo. Nelle zone secche del Sud Africa, ci sono in tutto 1,000 specie di Mesembryanthemum - molte, come la pianta del ghiaccio, di forme bizzarre. Circa 25 speci, incluse le due descritte qua, vengono considerate da alcuni botanici di una specie separata, Sceletium. Tutti appartengono alle famiglie Aizoaceae, soprattutto Sud Africane, e si pensa essere imparentate con la famiglia dei cactus. IBOGA (Tabernanthe iboga), originaria del Gabon e del Congo, è l'unico componente della famiglia delle Apocynaceae, e viene utilizzato come allucinogeno. E' importante, perché è l'unica grande forza contro il dilagare del Cristianesimo e dell'Islamismo in questa regione. Le radici giallastre dell'iboga vengono utilizzate nei riti d'iniziazione da parecchie società segrete, la più famosa è quella del culto di Bwiti. La condizione d'ingresso nel culto è vedere la pianta del dio Bwiti, che viene compiuta attraverso l'utilizzo dell'iboga. La droga, scoperta dagli Europei intorno alla metà dell'ultimo secolo, è reputata potente afrodisiaco e stimolante. I cacciatori la usano per restare svegli la notte. Grandi dosi provocano visioni spirituali, e gli stregoni la usano per trovare informazioni dagli avi e dal mondo degli spiriti. L'Ibogaina è l'alcaloide indolico principale fra l'altra dozzina trovati nell'iboga. La farmacologia dell'ibogaina è ben conosciuta. Oltre ad essere allucinogeno, l'ibogania, in grandi dosi è un potente stimolatore del sistema nervoso centrale, che produce convulsioni, paralisi, ed arresto respiratorio. ALLUCINOGENI DEL NUOVO MONDO :Vescica di lupo, • Funghi, 58 • Rapé dos Indios, • Acorus Calamus, • Virolas, • Masha-hari, • Jurema, • Yopo, • Vilca, • Genista, • Mescal Bean, • Colorines, • Piule, • Ayahuasca, • Shanshi, • Sinicuichi, • San Pedro, • Peyote, • Peyote Fasulli, • Hierbo Loca, • Morning Glories, • Hojas de la Pastora, • Coleus, Borrachera, Arbol de los Brujos, • Chiric- Caspi, • Datura, • Brugmansia, • Culebra Borrachera, • Shanin, Keule, Taique, • Tupa, Zacatechichi, Nel Nuovo Mondo -America del Nord, Centrale, e meridionale e le Indie Occidentali- il numero, e l'importanza culturale degli allucinogeni, nel passato raggiunsero impressionanti vette- ed in alcuni luoghi, il suo ruolo è rimasto tale. Più di una novantina di specie sono state impiegate per i loro principi inebrianti. Non voglio esagerare quando dico che alcune culture del Nuovo Mondo, particolarmente in Messico e in Sud America, erano particolarmente assoggettati all'uso religioso degli allucinogeni, che acquisirono un significato profondo e controllato in quasi ogni aspetto della vita. Nessuno studio etnologico degli indiani d'America si può considerare completo senza una profonda rivalutazione dei loro allucinogeni. Dagli studi degli usi allucinogeni delle piante del Nuovo Mondo sono uscite scoperte inaspettate. A molte preparazioni allucinogene venivano aggiunte piante additive capaci di alterare l'inebriamento. Mentre le conoscenze degli allucinogeni del Nuovo Mondo sono numerose, gli studi devono ancora scoprire nuove speci. Comunque, considerata la loro vitale importanza nelle culture del nuovo mondo, le identità botaniche di molti allucinogeni rimase sconosciuta fino a tempi relativamente recenti. Vescica di Lupo (Puffballs, è un tipo di fungo Lycoperdon mixtecorum e L. marginotum) Vengono usati dagli indigeni mixtechi di Oaxaca, in Messico come allucinogeni uditivi. Dopo aver mangiato questi funghi, un indigeno sente voci ed echi. A quanto pare non ci sono cerimonie annesse con le vesciche di lupo, e non c'è nemmeno un luogo sacro dove consumarli. L. mixtecorum è il più potente dei due. E' chiamato giisawa, che significa "fungo di prima qualità." L. marginatum, che ha un forte odore di escrementi è conosciuto come giisawa, che significa "fungo di seconda qualità". ebbene non siano state trovate sostanze intossicanti nelle vesciche di lupo, ci sono diversi resoconti scritti che affermano che alcuni di essi hanno effetti narcotici quando vengono ingeriti. Esistono da 50 a 100 speci di Lycoperdon nelle foreste muschiose delle zone temperate. Essi appartengono alle Lycoperdaceae, una famiglia dei Gasteromiceti. FUNGHI di diverse specie vengono usati come allucinogeni dagli indiani Aztechi, che li chiamano teonanacatl, che significa "carne degli dei" nella lingua degli indiani Nahuatl. Questi funghi, tutti della famiglia delle Agaricaceae, sono tuttora molto in voga per i riti magici e religiosi. Appartengono a quattro specie: Conocybe e Panaeolus, quasi cosmopoliti nel loro ambito; Psilocybe, ritrovato nell'America del Nord e del Sud, Europa, ed Asia; e Stropharia, utilizzato nel Nord America, nelle Indie occidentali, ed in Europa. IL CULTO DEL FUNGO sembra avere radici in secoli di tradizione popolare. Sono stati trovati funghi nei dipinti messicani, risalenti al 300 d.C. I maufatti più straordinari e significativi sono le mushroom stones (pietre di fungo), ritrovati per la maggior parte sugli altipiani Maya del Guatemala e attribuiti agli indiani del 1000 a.C. Consistono in un gambo con facce umane o animali e sormontati da cappelle; hanno perplesso gli archeologi per lungo tempo. Oggi sono interpretati come una sorta di icone associate ai rituali religiosi, ed indicano che 3,000 anni fa, una sofisticata religione circondava l'uso sacramentale di questi funghi. E' stato anche suggerito, che forse, i funghi furono la prima pianta allucinogena ad essere scoperta. Tra l'altro - le esperienze mondane provocate da queste misteriose forme di vita vegetale potrebbero avere facilmente suggerito un piano spirituale d'esistenza. IL PIU' ANTICO USO DEI FUNGHI SACRI è conosciuto soprattutto grazie all'ampia descrizione data dagli ecclesiastici spagnoli. Dobbiamo essergli debitori per questo. Un cronista, che visse nella metà del 1500, dopo la conquista del Messico, parlò spesso di questi funghi "che erano dannosi ed inebrianti come il vino, "cosicché quelli che ne mangiavano, "avevano visioni, si sentivano deboli di cuore e gli aumentava la libido."; i nativi "quando iniziano ad essere eccitati dai funghi, iniziavano a danzare, cantare, piangere. Alcuni non volevano mangiarli ma si sedevano... e vedevano in una visione sé stessi morenti; altri si vedevano mangiati da bestie selvagge; altri catturati come prigionieri di guerra, che erano ricchi, che possedevano molti schiavi, che commettevano adulterio e sbattevano la testa per la vergogna..." Un'opera Azteca menziona tre tipi di funghi intossicanti. Uno, teyhuintli causa "pazzia che ogni tanto è duratura, i cui sintomi sono una risata incontrollabile; ci sono altri che ... portano agli occhi tutti i tipi di cose, come guerre e somiglianze di demoni. Eppure altri non sono meno desiderati dai principi per i loro banchetti e le loro feste, e questi hanno un grande prezzo. Vengono usati per le lunghe notti di veglia, spaventose e terrificanti." Culti degli déi pagani Aztechi con l'assunzione sacramentale dei funghi, fu massiccia. Benché i conquistatori spagnoli odiarono ed attaccarono l'uso religioso degli allucinogeni - peyote, ololiuqui, toloache, ed altri - teonanocatl fu l'obbiettivo più odiato. La loro intolleranza religiosa, aumentava il disprezzo e la paura verso la pianta, che con le sue potenti visioni, metteva l'indiano direttamente in comunione con i suoi déi. L'IDENTIFICAZIONE DEL FUNGO SACRO portato all'occultamento dagli Spagnoli, il culto del fungo non si notò in Messico per quattro secoli. Durante quel tempo, nonostante tutta la flora messicana archiviata, inclusi i diversi funghi tossici, si credeva che gli Aztechi avevano tentato di proteggere la loro pianta sacra facendo credere agli spagnoli che il teonanacatl era un fungo, quando in realtà era il peyote. LE CERIMONIE CON I FUNGHI degli indiani mazatechi del nordest di Oaxaca, come il carattere sacro di queste pianta, sono persistite nei tempi da prima della conquista, dimostrando l'importanza del rituale nell'attuale Messico.Per i messicani questi funghi per loro divini vengono raccolti durante la luna nuova prima dell'alba, da una vergine; vengono spesso consacrati sull'altare della chiesa cattolica locale. Il loro strano modo di crescere rende i funghi misteriosi e impressionanti ai Mazatechi, che li chiamano 'ntisitho, cioé "onorevole oggetto che balza fuori." Credono che il fungo salti fuori miracolosamente e che può essere scagliato dall'altro mondo attraverso un fulmine. Come disse un Indiano poeticamente: "Il piccolo fungo viene da se stesso, nessuno sa da dove, come il vento che viene senza che sappiamo quando o perché." La cerimonia mazateca, che dura tutta notte, solitamente condotta da una donna sciamana (curandera), comprende lunghi, complicati, e curiosi canti ripetitivi, ritmi di percussioni, e preghiere. Spesso si svolgono riti guaritori nel corso dei quali lo sciamano , attraverso il potere dei funghi sacri, intercede e comunica con le forze soprannaturali(demoni). Nonostante l'influenza del cristianesimo e delle idee moderne, niente del fascino di questi funghi divini Tipiche icone, associate al culto dei funghi, vecchie di 3000 anni, in Guatemala . to e adorazione al dio fungo dei sciamani messicani I TIPI Di FUNGHI dai diversi sciamani vengono scelti secondo l'esperienza personale ed, in parte, in base allo scopo del loro uso. La scelta viene anche influenzata dalla disponibilità stagionale e regionale. Normalmente, possono essere utilizzati Stropharia cubensis e Psilocybe messicana, ma sono importanti anche altre speci di Psilocybe come Conocybe siliginoides e Panaeolus sphinctrinus. I nomi indigeni sono colorati e spesso significativi.. Psilocybe aztecorum viene chiamato "figlio dell'acqua"; P. zapotecorum, "corona di spine"; e P. caerulescens var. nigripes, "fungo della ragione superioreVengono anche utilizzati altre specie di funghi allucinogeni. E' possibile, che le specie Psilocybe vengano usate come inebrianti anche fuori dal Messico. P. yungensis, riportata nei resoconti degli antichi missionari gesuiti, fosse "l'albero fungo" impiegato nei riti degli indiani Yurimagua del Perù amazzone come fonte di potenti bevande inebrianti. Questa specie contiene un principio allucinogeno. Gli studi in questo campo, nei tempi moderni, tuttavia, non hanno rivelato l'uso di nessun fungo nell'area Amazzonica. GLI EFFETTI DEI FUNGHI comprendono rilassamento muscolare o mollezza, dilatamento delle pupille, ilarità, e difficoltà nella concentrazione. Il fungo causa sia allucinazioni visive che sonore. Le visioni sono incredibilmente realistiche, nei colori, ed in costante movimento. Sono seguiti da stanchezza, depressione mentale e fisica, e altera la percezione del tempo e dello spazio.. reale. Specie Provenienza LA Peyote Messico - U.S.A Questa pianta era già conosciuta ai tempi delle civiltà precolombiane e le veniva attribuita un’origine divina. PEYOTE (lophophora williamsii), un cactus che cresce nei deserti rocciosi, è la più pericolosa pianta allucinogena del nuovo mondo. E' anche uno di quelli conosciuti prima. Gli aztechi lo usavano, chiamandolo peyotl. Peyote è piccolo, carnoso, senza spine con la parte superiore grigio-verde arrotondata, ciuffi di peli bianchi, ed una lunga radici tipo carota. Raramente supera i 20 cm di lunghezza e 8 cm di diametro. Gli indiani ne tagliano la corona, la fanno seccare al sole fino a farla diventare marrone, li chiamano "bottoni mescal" che durano a lungo e possono essere trasportati in posti lontani per utilizzarli. Quando il sopra viene tagliato, spesso la pianta germoglia nuove corone cosìcche si formano peyote con molte teste. Il Peyote venne descritto botanicamente nel 1845 e chiamato Echinocactus williamsii. Gli vennero dati altri nomi tecnici. Uno dei più usati dai chimici fu Anhalonium lewinii. La maggior parte dei botanici, ora, sono d'accordo nell'affermare che il peyote appartiene ad un genere distinto: Lophophora. Ci sono due speci: il diffuso L. williamsii ed il L. diffusa locale di Querétaro. Il Peyote è nativo della valle del Rio Grande in Texas e delle zone settentrionali e centrali degli altipiani del Messico. Appartiene alla famiglia delle cactaceae, che comprende oltre 2,000 specie da 50 a 150 generi, nativi principalmente nele regioni secche dell'America tropicale. Molte specie vengono considerate con curiosità dagli orticultori, ed alcuni hanno usi interesanti per gli indiani. L'USO DEL PEYOTE FRA GLI AZTECHI fu descritto dai cronisti spagnoli. Un resoconto dice che chi ne mangia vede spaventose visioni e rimane ubriaco per due o tre giorni; che era un alimento comune per gli indiani Chichimeca, "sostenendoli e dandogli coraggio per combattere e non sentire la paura, né la fame, né la sete; e diceva che li proteggeva da tutti i pericoli." Nel 1591, un altro cronista scrisse che i nativi che lo mangiavano "perdevano i sensi, vedevano visioni terrificanti come demoni, ed erano capaci di predire il futuro con l'"inganno satanico". Dr. Hernàndez, il fisico del re di Spagna, descrisse il cactus come Peyotl zacatecensis e scrisse delle sue "meravigliose proprietà." Prese nota delle sue piccole dimensioni e lo descrisse dicendo che "esce appena dalla terra, come se non vuole nuocere a chi lo trova e lo mangia." Recenti studi archeologici hanno trovato bottoni di peyote in Texas risalenti a 1000 anni fa. L'OPPOSIZIONE ALL'USO DEL PEYOTE fu pesante da parte degli spagnoli nei confronti degli Aztechi. Un antico documento della chiesa spagnola paragona il cibarsi del peyote al cannibalismo. Gli spagnoli provarono, con gran vigore, a spegnere il cambiamento religioso che provocò il peyote sugli indiani, ma con scarso successo. Nel 1720, il rito del peyote fu proibito in tutto il Messico. Ma nonostante quattro secoli di persecuzioni civili ed ecclesiastiche, l'uso e l'importanza del peyote si sono diffusi oltre i confini iniziali. Oggi è così fortemente radicato nella loro dottrina perfino gli indiani cristianizzati credono che un santo patrono -El Santo Niño de Peyotl- cammina sulle colline dove cresce il peyote. Ci sono ancora opposizioni in certe organizzazioni religiose degli Sati Uniti contro l'uso del peyote negli indiani come sacramento cerimoniale. Tuttavia, il governo federale non ha mai discusso o interferito seriamente con la pratica dato che è a scopo puramente religioso. Quelle tribù che vivono lontano dalle fonti di peyote - alcune sono in Canda- possono importare legalmente i bottoni per posta. Malgrado garanzie costituzionali separano chiesa e stato, comunque, un po' di stati hanno imposto leggi repressive contro ogni uso religioso del peyote. L'IMPORTANZA RELIGIOSA DEL PEYOTE persiste tra gli Tarohumare, Huichol, ed altri indiani messicani. I Tarahumare credono che quando il Padre Sole lasciò abitare la terra, lasciò il peyote, o hikuli, per curare le malattie e le sofferenze umane; che il peyote canta e parla quando cresce; che quando viene raccolto canta felicemente; e che Dio parla attraverso la pianta. Molte leggende riguardo i poteri soprannaturali del peyote sottolineano la sua importanza religiosa. Potrebbe venire considerato solamente come una medicina di tutti i giorni, ma è stato esaltato ad una posizione stretta con la divinità. I trip-raduni del peyote degli Huichols, per esempio, sono altamente religiosi, richiedendo ai pellegrini di dimenticare le esperienze adulte, specialmente quelle sessuali, per incontrare il peyote. I pellegrini devono confessare allo scopo di diventare spiriti ed entrare nella sacra regione attraverso il cancello delle nuvole stridenti, un viaggio che, secondo la loro tradizione, ripete il "viaggio dell'anima dei morti all'altro mondo." GLI EFFETTI DEL PEYOTE sulla mente e sul corpo sono così totalmente spirituali e fantastici che è facile capire le credenze popolari che nel cactus siano presenti forze spiritiche o divine. Il più spettacolare di tutti gli effetti sono i giochi caleidoscopici di ricchezza indescrivibile, visoni colorate. Sono spesso presenti allucinazioni uditive, tattili, e gustative. L'inebriamento potrebbe essere diviso in due momenti: uno di appagamento e exrtasensitività, seguito da una calma artificiale e lentezza muscolare dove l'individuo comincia a prestare meno attenzione ai suoi dintorni ed ad aumentare la sua " meditazione introspettiva." Le prime visioni appaiono, circa dopo tre ore dall'ingestione, ci sono flash e colori scintillanti, la loro profondità e pienezza sfidano la descrizione. Le visioni spesso seguono una sequenza di figure geometriche, di oggetti grotteschi e sconosciuti che variano per ogni individuo. Benché le allucinazioni visive colorate siano alla base della veloce diffusione dell'uso del peyote, specialmente in queste culture indiane dove la ricerca di significati nelle visioni è sempre stata fondamentale, molti nativi affermano che le visioni non siano buone e diminuiscano l'importanza religiosa. La reputazione del peyote come una panacea ed una potente medicina - entrambi in senso fisico e psichico - possono essere resposnabile per la sua diffusione. L'USO DEL PEYOTE NEGLI STATI UNITI divenne di attenzione pubblica intorno al 1880 quando i Kiowa ed gli indiani instaurarono una cerimonia derivante da quelle messicane ma rimodellata in un rituale di ricerca delle visioni, più tipico degli indiani delle pianure. L'uso del peyote fu registrato prima, nel 1720, in Texas. Non si spiega come il peyote si sia diffuso dal suo habitat nord messicano fino alle regioni più distanti. Durante il 1880's, molti missionari indiani girarono di tribù in tribù per diffondere la cerimonia del peyote. Dal 1920, il culto del peyote si diffuse in 13,000 fedeli in più di 30 tribù nel Nord America. Ci si è preparati legalmente, in parte per proteggerlo contro il feroce cristianesimo - le persecuzioni missionarie, nella chiesa dei nativi americani, che ora accoglie 250,000 membri. Questo culto, una combinazioni di elementi cristiani e popolari, insegna l'amore fraterno, alti principi morali, ed astensione dall'alcool. Considera il peyote un sacramento attraverso il quale Dio si manifesta all'uomo. IL RITUALE DEL PEYOTE come viene praticato negli USA varia da tribù a tribù. Una tipica cerimonia degli Indiani delle Pianure avviene una notte alla settimana radudandosi in un tepee.(tenda a forma conica) Il fedele si siede in un cerchio intorno ad un altare di sabbia a mezzaluna sul quale viene messo un grosso esemplare chiamato "Capo Peyote" che viene bruciato in un fuoco sacro. Le ceneri vengono disposte in modo da formare un uccello del tuono. La cerimonia, condotta da un "uomo di strada", consiste in canti accompagnati da rantoli e tamburi, altenrati a preghiere, lezioni, testimonianze, ed occasionalmente da rituali di cura. Nella notte i bottoni di peyote secchi vengono inumiditi e mangiati -da 4 a 30 o più-. Il rito termina con la colazione quando il teepee viene abbassato. "PEYOTE FASULLI" sono altre specie di cactus usati dagli indiani Tarahumare ed Huichol del Messico settentrionale. Uno, chiamato hikuli mulato, si crede allarghi e pulisca così tanto gli occhi da poter vedere gli stregoni. Questo piccolo cactus è stato identificato come Epithelantha micromeris. Una specie conosciuta come hikuli sunami (Ariocarpus fissuratus) si dice sia più potente del peyote (hikuli), ed i Tarahumare credono che i ladri sono incapaci di rubare quando questo cactus chiama i militari in suo aiuto. Hikuli walula saeliami, significa "hikuli di grande autorità," è così raro che non è stato ancora identificato, ma viene reputato il più potente di tutti i cactus allucinogeni. Tra gli Huichol, tsuwiri (Ariocarpus retusus) viene considerato pericoloso da mangiare; si crede sia capace di stregonerie e inganni, portando un uomo pazzo nel deserto se non è stato istruito adeguatamente dallo sciamano o non è in uno stato di purezza rituale che gli ha permesso di trovare la vera pianta di peyote. Non si sa niente della chimica della Epithelantha. Nell'Ariocarpus sono stati trovati diversi alcaloidi tossici, specialmente anhalonina, ma la mescalina sembra apparentemente assente. Nel Pelecyphora aselliformis, un altro falso peyote, sono stati recentemente trovati alcaloidi. Ancor oggi gli indiani usano il peyoti, che, subito dopo la raccolta, viene tagliato in pezzetti orizzontali, i quali, fatti seccare, diventano grigiastri e avvizziscono in superficie, dando origine ai cosiddetti mescal buttons , commercializzati soprattutto negli Stati Uniti. Cenni storici del cactus Peyote .A partire dall'arrivo dei primi europei nel nuovo mondo, la peyote è stata oggetto di numerose controversie, soppressioni e persecuzioni. "Condannata" dai conquistatori spagnoli per il suo "inganno satanico" ed attaccata più di recente dai governi e gruppi religiosi, questa pianta ha continuato a svolgere una "funzione divina" presso gli indiani del Messico diffondendosi notevolmente, negli ultimi cento anni, presso le tribù del Nord America. La diffusione del culto della peyote costituisce un capitolo della storia del Nuovo Mondo e una sfida per antropologi, psicologi e botanici che, continuano a studiare la pianta ed i suoi elementi in connessione con gli affari derivanti dal suo commercio. Noi potremmo definire questo piccolo e affascinante cactus il prototipo degli allucinogeni del Nuovo Mondo. La peyote fu una delle prime piante ad essere scoperta dagli europei e senza dubbio la più spettacolare " visione" per i conquistatori spagnoli. Ma quanto è vecchio il culto della peyote? Il primo missionario spagnolo Fra Bernardino de Sahagùn stimò, sulla base di alcuni eventi storici registrati nelle discendenze indiane, che la peyote era conosciuta presso i Chichimeca e Toltec già da 1800 anni prima dell'arrivo degli europei. Questo significa che la "pianta divina" del Messico ha una storia che dura da 2000 anni. In seguito Carl Lumholtz, un etologista danese che per primo studiò gli indiani di Chihuahua, affermò che il culto della peyote era molto più vecchio. Egli dimostrò, infatti, che un simbolo raffigurante una peyote ed usato dagli Indiani Tarahumara, durante una cerimonia religiosa, compariva in antichi rituali, scolpiti nella roccia, scoperti in CentroAmerica. Recentemente, scoperte archeologiche in alcune cave del Texas hanno portato alla luce, in un contesto di cerimonie religiose, esemplari di peyote, avvalorando in questo modo la tesi che il culto della peyote risalirebbe a più di 3000 anni fa. Nel XVII secolo i gesuiti spagnoli constatarono che gli sciamani Messicani usavano la peyote come medicina, la impiegavano per i riti magici (stregoneria) e per le cerimonie in genere; quando l'effetto allucinogeno raggiungeva il culmine chi era sotto l'effetto delle sostanze contenute nella pianta, parlava di orribili visioni. Un prete Andrea Perez, che trascorse 16 anni presso queste tribù, nei suoi racconti scriveva che la peyote era abitualmente bevuta, ma il suo uso come medicina era proibito e punito in quanto collegato a riti tribali durante i quali, attraverso "diaboliche fantasie", si cercava di contattare gli spiriti malvagi . E' chiamata peyotl. E' bianca. Si trova a Nord e tutti coloro che la mangiano o la bevono hanno delle visioni tremende e ridicole. Questa intossicazione dura due o tre giorni e poi finisce. E' un cibo comune presso i Chihuahua, dà loro coraggio per combattere e li protegge da tutti i pericoli.>>. I Chihuahua furono i primi a scoprire le proprietà allucinogene della peyote. Alcuni ricercatori credono che gli Indiani Tarahumara, vivendo in regioni dove le peyote abbondano furono i primi a sperimentare l'effetto allucinogeno di questa pianta e a tramandarlo poi ad altre tribù. L'Agaricus muscarius Siberia(Russia) L'Agaricus muscarius L'Agaricus muscarius è un fungo velenoso noto per contenere l'alcaloide muscarina, eccitante del parasimpatico. Ma oltre questo alcaloide e sostanze volatili che sono velenose per le mosche, si trova in esso una sostanza ancora non precisata che ha azione stupefacente. In maggiore quantità questa sostanza si trova nei funghi che crescono nei paesi settentrionali. Sono ancora in uso per questo scopo fra i popoli della Siberia settentrionale. Nonostante che l'uso dell'Agaricus muscarius per questo scopo sia ignoto, in Europa, non si può affermare categoricamente che fosse sconosciuto alle streghe dei paesi nordici. Questa sostanza stupefacente presa per bocca, viene emessa inalterata con l'urina così che gli indigeni bevono le proprie urine per ubriacarsi. Azione: la coscienza sul principio è conservata o si ha per un certo tempo un lieve obnubilamento di essa, che permette però al soggetto di star in piedi e di esercitare la sua volontà. In questo stato egli ha la sensazione di una felicità interna completa. Ha anche allucinazioni e illusioni e parla con persone presenti solo nella sua immaginazione. Si sente ricco, vede cose assai belle, ecc. Interrogato risponde ragionatamente ma sempre riferendosi ai fantasmi che in quel suo stato di ebbrezza sono per lui realtà. Altri invece sono tristi, piangono o sono in eccitazione motoria. Si ha spesso macropsia: un piccolo foro gli sembra un terribile abisso. I suoi atti sono conformi a tali suoi errori di visione. Gli sciamani usano questo fungo per produrre l'estasi. AGARICO MUSCARICO, Amanita muscaria potrebbe essere uno dei più vecchi allucinogeni conosciuti dall'uomo. Con i suoi strani effetti, hanno contribuito, probabilmente, all'idea primitiva di divinità'Amanita Muscaria cresce nelle regioni temperate dell'emisfero nord. Il tipo euro-asiatico ha una bellissima cappella che va dall'arancio intenso, al rosso-sangue chiazzato di verruche bianche. La cappella del fungo nord americano varia da crema a giallo-arancio. Ci sono anche differenze chimiche tra i due: il fungo del nuovo mondo è privo dei pesanti effetti allucinogeni rispetto al suo sosia del vecchio mondo. L'uso di questo fungo come inebriante orgiastico e sciamanico fu scoperto in Siberia nel 1730. In seguito, il suo utilizzo è stato notato fra diversi gruppi isolati di persone Finno-Ungariche (Ostyak e Vogul) nella Siberia Occidentale, e fra le tribù primitive (Chuckchee, Koryaki, e Kamchadal) nel Nord-est della Siberia. Queste tribù non possedevano altri inebrianti fino a che non conobbero l'alcool Questi siberiani, mangiano il fungo da solo, o seccato al sole o tostato lentamente sul fuoco, o lo prendono col latte di renna o con il succo di qualche pianta selvatica, come una specie di Vaccinium ed una specie di Epilobium. Quando lo mangiano da solo, il fungo viene inumidito in bocca ed ingoiato, o le donne lo inumidiscono e lo arrotolano in pallottole per farlo ingoiare agli uomini. Una pratica molto antica e curiosa di questi uomini è la bevuta rituale dell'urina dell'uomo che si è intossicato col fungo.. Il tipo d'inebriamento varia, ma uno o diversi funghi provocano una condizione solitamente contrassegnata da tiramenti, fremiti, leggeri convulsioni, intorpimento delle braccia, ed una sensazione di sollievo caratterizzata da felicità, un desiderio di cantare e ballare, visioni colorate, e macropsia (vedere le cose molto ingrandite). La violenza, fa strada ad un profondo sonno. I partecipanti al rito, a volte vengono colti da curiose convinzioni, come un membro anziano della tribù, che sosteneva di essere appena nato! L'inebriamento è spesso accompagnato da entusiasmo religioso. Soma narcotico dell'antica India. Migliaia di anni fa, i conquistatori Ariani, che scorazzarono per l'India, adoravano il Soma, bevendolo nelle cerimonie religiose. Molti inni dei Rig-Veda indiani sono dedicati al soma e descrivono la pianta ed i suoi effetti. L'uso del soma scomparì, e la sua identità fu un enigma per 2,000 anni. Solo negli ultimi anni, è stata scoperta la chimica inebriante di questo principio attivo RAPE' DOS INDIOS (Maquira sclerophylla; conosciuta anche come Olmedioperebea sclerophylla) è un enorme albero della famiglia del fico,Moracea. Originario della regione Pariana dell'Amazzonia centrale in Brasile. Gli indiani in passato preparavano dai frutti essicati, polveri allucinogene. La polvere veniva assunta nelle cerimonie tribali, ma la civilizzazione ha fatto scomparire questa usanza. Sono necessari studi odierni di questo narcotico. CALAMO (Acorus calamus), detto anche "dolce calamo", cresce nei posti umidi delle regioni temperate. Appartiene alla famiglia dell'aro, Araceae, è una delle due specie di Acorus. Si pensa che gli Indiani del Canada Settentrionale, usano la pianta come un medicinale e stimolante, masticandone le radici come allucinogeno. In dosi eccessive, causa potenti allucinazioni visive. VIROLAS (Virola calophylla, V. colophylloidea, e V. theiodora) sono le piante allucinogene scoperte più recentemente. Questi alberi della giungla di medie dimensioni hanno foglie lucide, verde scuro con grappoli di minuscoli fiori gialli che emettono un aroma pungente. I principi inebrianti sono nella resina gelatinosa color rosso sangue, della corteccia, che si polverizza e si sniffa. Gli alberi Virola sono nativi dei tropici del Nuovo Mondo. La più conosciuta è la Myristica fragrans, un albero Asiatico che è la fonte della noce moscata. In Colombia, le specie più usate per scopi allucinatori sono Virola calophylla e Virola . calophylloidea, mentre in Brasile e Venezuela gli Indiani preferiscono Virola theiodora, che sembra produrre una resina più potente. Una polvere si ricava dalla corteccia della Virola dagli Indiani del Nord Ovest dell'Amazzonia e delle sorgenti dell'Orinoco. Un antropologo che osservò gli indiani Yekwana del Venezuela nella loro preparazione ed uso della polvere nel 1909 commentò: "Di speciale interesse sono le cure, durante le quali lo sciamano inala hakudufha. Che è una polvere magica usata esclusivamente dagli stregoni, ottenuta dalla corteccia di un albero che, pesato, viene bollito in una piccola ciotola di terraglia, finchè tutta l'acqua non evapora e rimane una sostanza depositata sul fondo." "Questo residuo viene tostato nella ciotola a fuoco lento e poi viene tritato finemente con una lama. Poi il mago soffia un po' di polvere attraverso una cannuccia... nell'aria. Poi la sniffa, mentre, con la stessa cannuccia, assorbe la polvere nelle narici." "L'hakudufha ovviamente, ha un potente effetto stimolante, lo sciamano inizia immediatamente a cantare e ad urlare selvaggiamente, e nel frattempo, lancia la parte superiore del corpo avanti ed indietro." Striscia di corteccia dell'albero di Virola, mostrando la colata di resina. Fra molte tribù della Colombia orientale, l'uso della Virola, chiamato yakee o parica,è ristretto agli sciamani. Fra le tribù Waikà o Yanonamo delle regioni di confine tra Brasile e Venezuela, epena o nyakwana, come viene chiamata la polvere, non è ristretta agli stregoni, ma può essere sniffata cerimonialmente dagli uomini adulti o perfino, presa occasionalmente senza una base rituale, individualmente. Gli sciamani di queste tribù, prendono la polvere per enrtare in trance che si crede aiuti nelle diagnosi e per curare le malattie. UNA CERIMONIA D'ASSUNZIONE viene eseguita annualmente da molte tribù Waikà per commemorare i morti dell'anno passato. Parte del rito comprende Endocannibalismo; la cenere delle ossa calcinate dei morti vengono mischiati ad una bevanda di banana fermentata e bevono il tutto. Il luogo cerimoniale è una grande dimora rotonda. In seguito ai canti iniziali del maestro della cerimonia, gli uomini ed i ragazzi più vecchi del gruppo soffiano enormi quantità di mistura attraverso lunghi tubi nelle narici degli altri uomini Poi incominciano a danzare e a correre selvaggiamente, urlando, brandendo le armi, e facendo gesti di spacconaggio.. Poi tutti inziano a saltare e strisciare sul pavimento, imitando gli animali. Infine tutti soccombono alla droga, perdendo coscienza per più di mezz'ora. Le allucinazioni si mostrano in questo periodo. Gli effetti della pianta Virola prende posto nelle credenze Waikà sugli hekulas,che le forze spiritiche che dimorano nella Virola e gestiscono gli affari dell'uomo. Durante l'inebriamento, gli sciamani spesso gesticolano selvaggiamente, combattendo questi hekulas giganteschi. I nomadi primitivi della Colombia Maku spesso tolgono semplicemente la resina alla corteccia, e la leccano nella sua forma cruda. I Witoto, Bora, e Muinane della Colombia preparano piccole palline di resina che vengono mangiate, quando, per prepararsi alle arti magiche o diagnosticare malattie, lo sciamano desidera parlare con gli spiriti"; l'inebriamento inizia cinque minuti dopo l'ingestione. Ci sono alcuni riferimenti vaghi, che certi aborigeni venezuelani, la fumano. MASHA-HARI (Justicia pectoralis var. stenophylla) è una piccola pianta coltivata dagli indiani Waikà delle regioni di confine tra il Brasile ed il Venezuela. Le foglie aromatiche a volte vengono seccate, polverizzate, e mischiate con la polvere allucinogena ottenuta dalla resina di Virola. Altre specie di Justicia sono state trovate impiegate in quelle regioni al solo scopo di inebriamento.Principi allucinogeni non ne sono stati trovati nella Justicia, ma se è l'unica pianta utilizzata nel mix con la virola, allora qualche principio attivo deve averlo. Le 300 speci di Justicia, della famiglia dell'acanthus, Acanthaceae, cresce ai tropici e nelle zone sub- tropicali di entrambi gli emisferi. JUREMA (Mimosa hostilis) Ripeto è un arbusto scarsamente considerato, le cui radici forniscono il "miracoloso jurema drink," conosciuto nel Brasile orientale come ajuca o vinho de jurema. Anche altre specie di Mimosa vengono chiamate jurema. Diverse tribù in Pernambuco -i Kariri, Pankarurù, Tusha, e Fulnio - consumano questa bevanda nelle cerimonie. Poco si sa riguardo alle proprietà allucinogene della pianta, che fu scoperta più di 150 anni fa. La specie Mimosa, molto simile all' Acacia e Anadenanthera, comprende circa 500 di piante e piccoli arbusti tropicali. La mimosa appartiene alla sottofamiglia Mimosoideae della famiglia dei fagioli, Leguminosae. La maggioranza è americana, benché alcune compaiono anche in Africa ed Asia. Jurema è nativa delle regioni secche del Brasile orientale. YOPO o PARICA (Anadenanthera peregrina o Piptadenia peregrina) è un'albero del sud America della famiglia del fagiolo, Leguminosae. Una potente polvere allucinogena viene ottenuta dai semi di questa pianta. La polvere, ora utilizzata principalmente nel bacino di Orinoco, fu riportata dall'Hispaniola nel 1496, dove gli indiani Taino la chiamano cohoba. Il suo utilizzo, che è scomparso nelle indie occidentali, fu introdotto, indubbiamente, nell'area Caraibica dagli invasori indiani del Sud America In un antico racconto, gli indiani dicono che le loro case sembrano essere capovolte, e gli uomini camminano coi piedi in aria. YOPO o PARICA (Anadenanthera peregrina o Piptadenia peregrina) è un albero del sud America VILCA e SEBIL sono misture che si crede prodotte in passato dai fagioli di Anadenanthera colubrina e la sua varietà nell'America Centrale e Meridionale, dove l'A. peregrine non cresce. I semi di A. colubrina sono conosciuti per gli stessi principi attivi allucinogeni dell' A. peregrina. Un antico resoconto peruviano, datato intorno al 1571, indica che gli sciamani Inca prevedevano il futuro comunicando con il Diavolo attraverso l'uso della vilca, o huilca. In Argentina, i primi spagnoli scoprirono che gli indiani Comechin prendevano sebil "attraverso il naso" per essere inebriati, ed in un'altra tribù la stessa pianta veniva masticata a lungo. GENISTA(Cytisus canariensis) viene impiegata come allucinogeno nelle pratiche magiche degli sciamani di Yaqui nel Messico settentrionale. Nativa delle isole Canarie, la pianta fu importata in Messico. Poche volte le piante non indigene trovano posto nelle tradizioni rituali e magiche della gente. Conosciuta anche scientificamente col nome di Genista canariensis, queste specie è la "genista" dei fioristi.; alcune sono velenose. FAGIOLO MESCAL (Saphora secundiflora), chiamato anche fagiolo rosso o coralillo, è un arbusto od un piccolo albero con bacelli argentati contenenti sei o sette fagioli rossi o semi. Prima che la religione del Peyote si espandesse a Nord del Rio Grande, almeno 12 tribù di indiani nel Messico settentrionale, New Mexico, e Texas praticavano la danza del fagiolo rosso centrata attorno all'ingestione di una bevanda preparata da questi semi. Conosciuto anche come la Wichita, Cervo, o Danza sibilante, la cerimonia utilizzava i fagioli come un medium oracolare, divinatorio, ed allucinogeno. Data l'alta tossicità dei fagioli rossi, e la morte di overdose molto frequente, l'arrivo del più spettacolare e salutare allucinogeno conosciuto come Peyote portò i nativi ad abbandonare la danza del fagiolo rosso. COLORINE (diverse specie di Erythrina) vengono usate come allucinogeno in alcune zone del Messico. I fagioli rosso brillanti di queste piante assomigliano ai fagioli mescal a lungo utilizzati come narcotici nel Messico settentrionale ed in America Meridionale. Enrtambi i fagioli a volte vengono venduti mischiati ad erbe al mercato, e la pianta di fagioli mescal viene a volte chiamata con lo stesso nome, colorina. PIULE (diverse specie di Rhynchosia) ha un bel seme rosso e nero che avrebbe potuto essere utilizzato come narcotico dagli antichi messicani. SHANSHI (Coriaria thymifolia) è un diffuso arbusto andino da lungo tempo riconosciuto per la sua alta tossicità sul bestiame. Recentemente è stata segnalata come una delle piante usate a scopo allucinogeno dai contadini nell'Equador. Shanshi è il nome che loro danno alla pianta.. Si trovano nelle montagne dal Messico al Cile, dall'area mediterranea orientale fino in Giappone, ed anche in Nuova Zelanda. Corioria è l'unico genere conosciuto della famiglia delle Corioriaceae. SINICUICHI (Heimia salicifolia) è un affascinante ma poco studiato allucinogeno uditivo del Messico centrale. Le sue foglie, leggermente appassite, vengono schiacciati e messe a mollo nell'acqua. Il succo ottenuto, viene messo al sole per fermentare in una bevanda leggermente inebriante che può causare vertigini, oscuramenti dell'ambiente, restringimento del mondo, e sonnolenza o euforia. Si possono avere la sordità o allucinazioni uditive, con voci o suoni distorti e lontani. I partecipanti affermano che i postumi sgradevoli sono rari, ma berne eccessivamente risulta nocivo. Sinicuichi è un nome dato anche ad altre piante che sono importanti sia in medicina che come inebrianti in diverse parti del Messico. Altre sinicuichis alteranti sono Erythrina, Rhynchosia, e Piscidia, ma Heimia salicifolia ha il più grande rispetto. Con la strettamente connesse H. myrtifolia, ha un interessante uso nella medicina locale. L'uso allucinogeno, comunque, è importante solo in Messico .L'Heimia appartiene alla famiglia delle Lythroceae, e rappresenta un genere americano di tre specie appena distinguibili che variano dagli altopiani dagli Stati Uniti meridionali al sud dell'Argentina. SAN PEDRO (Trichocerous pacano) E' un cactus molto usato e ampiamente coltivato come allucinogeno nelle Ande del Perù, Ecuador, e Bolivia. I nativi, che lo chiamano anche aguacolla, o giganton, riconoscono diversi "tipi", che differiscono soprattutto dal numero di costole, il tipo più comune ne ha sette. Questo cactus a volte viene piantato al bordo dei campi, come recinzione per i bovini al pascolo. Una bevanda inebriante chiamata cimora viene fatta dal San pedro. le estremità più corte, vengono spesso vendute nei mercati locali, vengono affettate come pagnotte e poi vengono bollite in acqua per diverse ore, a volte con oggetti per superstizioni come polvere cimiteriale, e ossa polverizzate(magia). Sebbene la cimora di solito viene ricavata dal solo san pedro, diverse ricerche nel campo indicano che molte altre piante possono essere aggiunte alla bevanda.. La Cimora è la base di una cerimonia di guarigione popolare che combina antichi rituali indigeni con elementi cristiani. ad esempio Santeria Brasiliana Un osservatore ha descritto la pianta come "catalizzatore che attiva tutte le complesse forze al lavoro nelle cerimonie rituali popolari, specialmente il potere divinatorio e visionario"dagli sciamani.. Ma il potere del San Pedro si pensa vada oltre la medicina; dicono sia un guardiano della casa come il cane, è capace di fischiare in una tal maniera soprannaturale da fare scappare gli intrusi dal terrore. Nonostante il San Pedro botanicamente non ha grosse somiglianze col peyote, le visioni a causa dello stesso alcaloide, la mescalina, avvengono in enrtambi.. Non ci sono motivi per supporre che l'uso del San Pedro nei rituali allucinatori e divinatori non ha una lunga storia. Dobbiamo riconoscere, certamente che l'uso moderno è stato fortemente influenzato dal cristianesimo. Queste influenze sono evidenti perfino nel nome che deriva significa San Pietro, probabilmente perché nelle credenze cristiane San Pietro possiede le chiavi per il paradiso. Ma il contesto generale del rito, e le nostre conoscenze moderne del culto, che è connesso intimamente con la mitologia della luna, ci portano a credere che rappresenta un autentica amalgama di elementi pagani e cristiani. Il suo uso sembra diffuso in Perù. HIERBA LOCA e TAGLLI (Pernettya furens e P. parvifolia ) sono due di circa 25 speci di Pernettya, soprattutto arbusti molto piccoli che crescono negli altipiani dal Messico al Cile, nelle Galàpagos e nelle Isole Falkland, Tasmania, e Nuova Zelanda. Queste piante appartenenti alla famiglia dell'erica, Ericaceae, insieme al mirtillo, erica scozzese, rododendro. Diverse speci sono ritenute tossiche per l'uomo ed il bestiame, ma solo queste due sono state usate come allucinogeni. Pernettya furens, che in Cile viene chiamata hierba loca ("pianta della follia") o tintinto, ha frutti che, quando ingeriti, possono causare confusioni mentali, pazzia, e insanità permanenti. L'intossicazione somiglia alle ingestioni di Datura. Il frutto del tagili, dell'Ecuador, è ben conosciuto come velenoso, in grado di indurre allucinazioni ed altre alterazioni fisiche cone influire sul sitema motorio . I SACRI MORNING GLORIES MESSICANI sono due specie (Rivea corymbosa ed Ipomoea violacea) forniscono agli indiani Messicani dei semi allucinogeni. Benché la famiglia delle morning glory, Convolvulaceae, è importante come fonte di diverse medicine e come ornamento, solo in anni recenti è stato scoperto che alcune delle 1,700 specie temperate e tropicali contengono principi altamente inebrianti. In altre parti del mondo la concentrazione di questi principi può essere più alta dei mornin glories messicani, tuttavia non sono mai stati apparentemente utilizzati come allucinogeni. Poco dopo la conquista del Messico, i cronisti spagnoli riportarono che l'ololiuqui e tlitliltzin erano importanti allucinogeni divinatori della religione Azteca, magici, e medicamentosi. Ololiuqui è un piccolo seme, tondo e brunastro di un rampicante, coatl-xoxouhqui ( "pianta del serpente" ), con le foglie a forma di cuore e fiori bianchi; tlitliltzin è un seme nero spigoloso. Gli usi divinatori dei morning glory chiamati ololiuqui furono di fondamentale importanza negli Aztechi. Ololiuqui si pensa avere proprietà che eliminano le pene. Prima di fare un sacrificio, i sacerdoti aztechi si strofinavano con un unguento di cenere di insetti, tabacco ed ololiuqui per intorpidire la carne e perdere tutta la paura. Hernàndez, medico del re di Spagna, scrisse che "quando i sacerdoti cercavano la comunione con i loro dei e ricevevano messaggi da essi, mangiavano questa pianta che induceva il delirio, e migliaia di visioni... apparivano a loro." Un antico cronista scrisse che ololiuqui "priva i sensi a chi le prende, per questo è molto potente." Un altro dice che I nativi comunicano in questo modo col diavolo, dato che lo fanno solo quando bevono ololiuqui e sono ingannati dalle allucinazioni, che essi attribuiscono alle divinità presenti nei semi. I semi furono venerati e messi tra gli idoli degli antichi indiani. Le offerte venivano fatte ad essi in posti segreti alle persone che non erano impegnate nel culto. . Finché nel 1939 furono raccolte ad Oaxaca speci di Rivea corymbosa usate dagli indiani mazatechi nei rituali divinatori e furono identificate come ololiuqui degli antichi aztechi. L'Ipomoea violacea fu trovata 20 anni dopo in un uso cerimoniale degli Zapotechi delle stesse regioni, e fu identificata come tlitliltzin. L'uso attuale dei semi messicani di morning glory si è leggermente differenziato dalle pratiche antiche. I semi vennero utilizzati per divinazioni, profezie, e diagnosticare e trattare le malattie degli uomini delle tribù, specialmente i Chatinos, Chinantechi, Mazatechi, e Zapotechi. In quasi tutti i villaggi di Oaxaca, i semi servono agli indiani come un aiuto nei periodi difficili. I nativi che devono essere curati raccolgono i semi. Viene misurato circa un ditale di semi -spesso il numero magico è 13-. Vengono tritati da una vergine, solitamente una bambina, in un rituale speciale accompagnato da complesse preghiere. Viene aggiunta dell'acqua, la bevanda risultante viene filtrata, ed il paziente beve di notte in silenzio. Dopo molte preghiere, dorme con qualcuno al suo fianco che ascolta quello che dice mentre è inebriato. Da lì escono i motivi dei suoi turbamenti. MOLTE VARIETA' ORTICOLE di Ipomoea violacea, includendo gli ornamenti comuni Heavenly Blue, Pearly Gates, Flying Saucers, Blue Stars, e Wedding Bells, come altre varietà d'Ipomea, contengono i principi allucinogeni. Anche altri generi, in particolare Argyreia e Stictocardia, contengono queste sostanze. L' Hawaiian wood rose (A. nervosa), per esempio, è altamente inebriante. I semi di I. carnea, che possiede principi biodinamici, si dice siano usati come allucinogeni dai sciamani ecuadoriani HOJAS DE LA PASTORA (Salvia divinorum), del Messico, è solo una delle 700 speci di Salvia utilizzati come allucinogeni. Gli indiani Mazatechi di Oaxaca usano le foglie come un narcotico divinatorio, da qui divinorum ("degli indovini"). I Mazatechi chiamano la pianta "hojas de la Pastora" in Spagnolo e shkaPastora in theinella, loro lingua nativa, entrambi i nomi significano "foglie della pastorella." Le foglie vengono masticate fresche, o la pianta viene tritata, poi diluita con acqua, filtrata e bevuta. La pianta non pare cresca selvatica, e raramente, o mai, si sviluppa dai semi. La pianta Mazateca, della famiglia della menta cresce nei remoti burroni delle montagne mazateche, e molta gente la usa quando i funghi sacri(p. 58) o i semi di morning glory (p. 128) scarseggiano. Viene comunemente creduta essere l'allucinogena dagli antichi Aztechi. L'ingestione delle foglie della pianta si è scoperto provocare un inebriamento simile ai funghi ma meno potente e più breve come durata. COLEUS (Coleus pumas e C. blumei) viene coltivato dai Mazatechi di Oaxaca, Messico, che si dice impieghino le foglie in qualche modo come le foglie di Salvia divinorum Effettivamente, gli indiani riconoscono le relazioni tra queste due generi di menta, entrambi della famiglia delle Labiatae. BORRACHERA (lochroma fuchsioides) è una delle due dozzine di speci di lochroma, tutte native degli altipiani del sud america. Ci sono sospetti e resoconti non confermati che diverse specie di lochromo sono assunti localmente in bevade allucinogene, o soli o mischiati con altre piante narcotiche, dagli indiani nella Sibundoy Valley della Colombia meridionale. Benché non sono stati fatti studi chimici su lochroma, appartiene alla famiglia della belladonna, Solanaceae, ben conosciuta per i suoi principi tossici e allucinogeni. CHIRIC-CASPI e CHIRIC SANANGO (Brunfelsia) sono i nomi più comuni di diverse specie di arbusti che sembrano essere importanti allucinogeni tra alcune tribù di indios sud americani. L'uso del nome borrachero, che significa "intossicatore," indica che i nativi della Colombia, Equador e Perù, riconoscono le proprietà narcotiche dell'arbusto, e le speciali cure prese per la sua coltivazione dimostrano un precedente ustilizzo religioso o magico nella vita delle tribù. Appartiene alla famiglia della belladonna, Solonaceae. .JIMSON WEED o thorn apple (Datura stramonium) è una erbaccia annuale profumata con fiori bianchi o violacei. Probabilmente nativa del Nord America, ora cresce nelle regioni temperate e subtropicali del mondo. Tutte le parti della pianta, specialmente i semi marroncino/neri, sono tossiche . TORNA-LOCO (Datura ceratocaula) è una pianta carnosa con uno stelo spesso e biforcato che cresce nelle paludi e nelle acque poco profonde. Il suo habitat insolito, e le sue proprietà narcotiche prendono un posto speciale tra gli antichi allucinogeni Messicani. Gli Aztechi, che invocano il suo spirito per trattare certe malattie, e viene chiamata "sorella dell' ololiuqui," uno dei morning glories Il suo nome Messicano moderno, tornaloco ("pianta della follia"), indica la sua potenza come narcotico. BRUGMANSIA di diverse specie sono native del Sud America dove prendono i nomi locali di borrachero, campanilla, maicoa, floripondia, huanto, toé, e tanga. Sono tutte piante coltivate, sconosciute allo stato selvatico ed associate con l'uomo fin dai tempi più antichi. Datura suaveolens tipica delle pianure più calde. Riconosciuta come tossica e narcotica, viene utilizzata come allucinogeno, sola o mischiata. Le Ande settentrionali, dalla Colombia al Perù, sembrano essere il loro centro d'origine. Le specie di queste regioni sono D. arborea, D. aurea, D. candida, D. dolichocarpa, D. sanguinea, e la nuova scoperta D. vulcanicola Gli aborigeni colombiani e cileni valorizzano queste piante come fonte di medicina ritualistica e religiosa. In Cile, gli indios Mapuche usano la D. candida e D. sanguinea per correggere i bambini indisciplinati. I Jivaros dicono che gli spiriti dei loro antenati ammoniscono i bambini ostinati durante le allucinazioni. Gli antichi Chibchas di Bogota usavano i semi di D. aurea per indurre timore nelle mogli e negli schiavi dei guerrieri e nei capi prima che venagno seppelliti vivi per acompagnare il marito, o il padrone, nell'ultimo viaggio. A Sogomoza, Colombia, gli indios prendono D. sanguinea ceremonialmente nel tempio del sole. Il preparato narcotico da questa specie coi fiori rossi è conosciuta come tonga. Molti nativi del perù credono ancora che la tonga gli permette di comunicare con gli antenati o altre anime di morti. In Matucanas, Perù, gli indios dicono che riveli a loro i tesori nascosti in antichi cimiteri, o huacas, da qui il nome locale per la pianta -huacacachu (pianta della tomba). Gli alberi di datura a volte vengono considerati di un genere diverso: Brugmansia. CULEBRA BORRACHERO (Methysticodendron amesianum), un albero che raggiunge un'altezza di 8 metri, viene coltivato nella città di Sibundoy, dagli indiani Kamsè in Colombia. Gli indios la chiamano anche mitskway borrachera (serpente intossicante ). Questo albero è l'unico della specie del genere e può rappresentare una forma estremamente anormale di piante di datura. I suoi fiori bianchi lunghi 30 cm differiscono dalle altre datura avendo la corolla a forma di campana divisa vicino alla base. . Perfino in piccole dosi, questa droga può causare eccitamento, allucinazioni, e delirio. Gli alberi hanno proprietà speciali e gli Sciamani la impiegano in casi di difficli malattie, divinazione, profezia, o stregoneria. Forse in nessun'altra parte del Nuovo Mondo l'importanza degli allucinogeni nella magia e nella Valle del Sibundoy, che è stata caratterizzata come la zona più narcotica conosciuta nel Nuovo Mondo. SHANIN (Petunia violacea) è uno delgi allucinogeni più recentemente segnalati. Viene usato dagli indios dell'Ecuador per indurre sensazioni di volo. Dato che sono stati ritrovati alcaloidi d'identità sconosciuta, sono necessarie investigazioni fitochimiche urgentemente. In Sud America e nelle zone calde del Nord America, crescono circa 40 speci di petunia. Membro della famiglia della belladonna, Solanaceae, è strettamente legata al genere della Nicotiana (tabacco). TAIQUE (Desfontainia hookeri) è un arbusto delle valli andine. Le sue foglie, vengono probabilmente fatte in infuso, e sono imipiegate nel Cile meridionale dagli sciamani nella stregoneria TUPA (tobelia tupa), una pianta alta e variabile delle Ande più alte, è anche chiamata tabaco del diablo. In Cile, gli indios Mapuche ne fumano le foglie secche di questa spledida pianta dai fiori rossi per i suoi effetti narcotici. La sua psicoattività non è certa. contiene l'alcaloide lobelina e diversi suoi derivati. Lo stesso alcaloide si trova in alcune speci di Lobelia Nord americane, in particolare L. inflata, conosciuta come tabacco indiano. ZACATECHICHI (Calea zacatechichi), un arbusto poco appariscente disposto dal Messico alla Costa Rica, è un allucinogeno recentemente scoperto che sembra essere usato solo dai Chontals di Oaxaca. Lo prendono per chiarificare i sensi e per renderli capaci di parlare col mondo degli spiriti. Dai tempi più antichi, la pianta dal gusto fortemente amaro ( zacatechichi è la parola azteca che significa erba amara) Studi recenti indicano la presenza di un alcaloide non identificato che può essere repsonsabile delle allucinazioni auditive. AYAHUASCA Questa pianta è molto allucinogena ,questa pianta è sacra per alcune tribù Brasiliane e Colombiane. E’ una vergogna come la gente viene sedotta da uomini che sono servitori del diavolo. satana ha i suoi servi che seducono queste tribù a bere queste sostanze inebrianti (Frutti del demonio,i quali entrano in estasi o trance secondo loro attraverso il divino. Ma non è assolutamente così. Costoro cadono nella stessa e medesima seduzione di magiare quel frutto che Dio proibì ad Eva e Adamo .AYAHUASCA e CAAPI Alcune tribù aggiungono altre piante per alterare o aumentarne la potenza. In alcune parti dell'Orinoco, la corteccia viene semplicemente masticata.. E' molto conosciuta in Amazzonia ma l'intera storia di questa pianta deve essere ancora svelata. Alcuni scrittori, spesso hanno confuso l'ayahuasca con piante narcotiche completamente differenti. Con questa pianta si sono fondate alcune chiese del Santo Daime – di cui oggi esistono varie branche indipendenti – nascono dall’esperienza di Raimundo Irineu Serra (“Mestre Irineu”, 1892-1971), un lavoratore afro-brasiliano della foresta amazzonica che nei primi anni 1920 entra in contatto con popolazioni indigene che da tempo immemorabile fanno uso di ayahuasca, Sembra che Serra si ripromettesse anzitutto di ottenere dalle visioni indicazioni e vantaggi di tipo pratico. Ben presto, però, gli appare uno spirito femminile che è insieme la Regina della Foresta della tradizione indigena e la Vergine Maria, e che lo guida nei passi che lo conducono alla fondazione di una religione.( Tutto questo è satanico) Mestre Irineu era figlio dell'ex schiavo Sancho Martino e di Joana Assunção, giunse nello stato dell'Acre all'età di 20 anni, seguendo il movimento migratorio dell'estrazione del lattice nelle piantagioni di caucciù. Verso la fine del 1910, si stabilì nelle vicinanze del centro abitato di Basilea, al confine con il Perù. Proprio lì, nel mezzo della foresta sudamericana, Serra cristianizzò le tradizioni della bevanda sacramentale ayahuasca, già conosciuta dagli Incas, ma ribattezzata, ora, col nome di Daime, dall’invocazione spirituale che il fedele deve esprimere nel comunicare con la bevanda: Dai-me Amor (Dammi Amore), Dai-me Luz (Dammi Luce), etc. Proprio dalla cristianizzazione di questa bevanda ha preso il nome la Chiesa del Santo Daime, di cui Serra è, quindi, considerato il fondatore. È una dottrina religiosa basata sull'assunzione rituale di una bevanda di nome ayahuasca o Santo Daime, associata a preghiere rivolte a diverse divinità. Il culto nasce dalla fusione di diverse religioni e credenze indigene. Mestre Irineu è considerato santo da molte di queste associazioni religiose. Nel 1912 andò a Manaus, dove rimase per due anni, poi andò a lavorare nelle piantagioni di caucciù di Brasiléia per tre anni e poi a Sena Madureira, dove visse per altri tre anni. Tornato a Rio Branco, entrò nella Guarda territorial, fino a raggiungere la posizione di Cabo. successivamente vinse il concorso per entrare nella Comissão de Limites, ente del Governo Federale che delimitava le frontiere tra Acre, la Bolivia e il Perù, un organo comandato dal Maresciallo Rondon. Fu proprio Rondon a nominare Irineu tesoriere, un incarico di fiducia. In seguito Mestre Irineu tornò nella foresta a lavorare nelle piantagioni, e conobbe Antonio Costa, che diventò un suo grande amico. La dottrina della foresta Antônio Costa presentò Irineu allo sciamano peruviano Pisango, che eseguiva i suoi lavori con un tè chiamato ayahuasca. Raimundo Irineu partecipò alle sedute guidate dallo sciamano Pisango e, assumendo la bevanda, percepì una sensazione diversa, un sussulto interiore, una forza strana e vide una grande luce nella stanza. Mentre gli altri partecipanti avevano visioni di demoni, Irineu vide solo una croce in molte forme diverse, una croce che percorreva il mondo intero, e sentì che la bevanda lo metteva in contatto con Dio (Secondo lui….) Io dico col diavolo. Continua Alcuni anni dopo Raimundo Irineu si recò nella città di Rio Branco, dove cominciò a operare con un piccolo gruppi di discepoli. La sua fama di guaritore si diffuse nella città, a lui giungevano persone delle più diverse condizioni sociali e culturali. Ma ritorniamo alla bevanda che Raimundo Irineu:Gli effetti dell'ayahuasca vanno dall’inebriamento alla sbornia e a violente reazioni con malesseri dopo gli effetti., la danza domina per la maggior parte della cerimonia con ayahuasca in molte tribù. L'inebriamento termina con un profondo sonno e sogni. Un inebriamento da ayahuasca è difficile da descrivere. L'effetto dei principi attivi varia da persona a persona. In più, la preparazione della bevanda varia da una regione ad un'altra, e le piante aggiunte sono diverse, così cambiano gli effetti. Gli usi cerimoniali di ayahuasca sono di grande importanza nella vita degli indigeni del Sud America. Nel Perù orientale, gli stregoni assumono la droga per diagnosticare e secondo loro di curare le malattie. AYAHUASCA :In Colombia ed in Brasile, viene impiegata in profonde cerimonie religiose che sono la radice della mitologia tribale. Nella famosa cerimonia Yurupari degli indiani Tukanoan della Colombia Amazzonica - una cerimonia che inizia i ragazzi adolescenti all'età virile - la droga viene data per fortificare quelli che devono subire le severe e dolorose prove che formano parte del rito. L'inebriamento dell'ayahuasca o caapi tra questi indiani si pensa rappresentare un ritorno all'origine di tutte le cose: chi ne utilizza "vede" dei tribali e la creazione dell'universo, degli uomini e degli animali. Questa esperienza convince gli indiani della realtà delle loro credenze religiose, perché hanno visto ogni cosa che fa da fondamento a tutto. Per loro, la vita di ogni giorno è irreale, e la caapi porta alla realtà vera. Tra queste ci sono Datura suaveolens ed una specie di Brunfelsia) -entrambi appartenenti alla famiglia delle Solanaceae, ed entrambe, impiegati in un'ampia area da molte tribù. Le foglie (ma non la corteccia) di una terza specie di Banisteriopsis - B. rusbyana - viene spesso aggiunta alla preparazione per allungare e illuminare le visioni. Chiamata oco-yajè nella maggioranza delle regioni amazzoniche occidentali della Colombia e dell'Ecuador, la liana viene coltivata n una zona molto più vasta, che include il Brasile Amazzonico, la Colombia, l'Ecuador, ed il Perù, vengono aggiunte le foglie di diverse speci di Psychotria - specialmente P. viridis -. Questo albero della foresta alto 7 metri appartiene alla famiglia del caffè, Rubioceae. Come B. rusbyana, si è scoperto contenere un potente allucinogeno. UN ALTRO TIPO Di CAAPI si ricava dalla Tetrapteris methistica, un rampicante delle foreste appartenete anche lei alla famiglia delle Malpighioceae. Un gruppo degli indiani Maku della maggior parte delle zone nordoccidentali del Brasile amazzonico prepara una bevanda di acqua fredda dalla. corteccia della pianta Guardate il succo di questa liana CONTINUA FOTO Qui gli adepti della tribù Brasiliana ,tirano la liana per poi tagliarla e per preparare la bevanda ayahuasca CONTINUA FOTO Un loro maestro bolle questa liana dell’albero ayahuasca:ma stranamente getta dell’alcol sul fuoco. CONTINUA FOTO chiamato Riempiono dei bidoni della la bevanda ayahuasca e la fanno bere a tutta la loro congregazione. CONTINUA FOTO Il loro capo con un boccale di ayahuasca che lo darà a quelli della sua congregazione. AYAHUASCA Uno dei responsabili che divide COSA VEDREMO? Guarda la pagina che viene dopo. Continua Foto Sono seduti in un tavolo tutti ripieni di sicuramente visione allucinogene . Continua Foto AYAHUASCA: Hanno Il maestro seduto sulla sedia:Stranamente un grosso insetto si poggia sulla gamba Sinistra Continua Foto Questo maestro che inebria quei poveri brasiliani è amico del demonio. Fa parte di una organizzazione satanica(In brasile) dove danno a bere uno dei tanti frutti dell’albero del bene e del male che sono sulla terra. (Questa bevanda mette in contatto tra l’uomo e i demoni).La stella a 5 punte e la stella del caprone” satana” Caro lettore vedi nel Sito(www.laparoladidio.com (net) (info) ,cerca video documenti in basso a sinistra e apri ayahuasca è uno dei tanti frutti dell’albero del bene e del male che sono sulla terra) 1° Santo Daime setta satanica in Brasiliana ,bevono allucinogeno per contatto con demoni. wmv 2° Santo Daime bevono ayahuasca per contatto con i demoni . wmv UDV un’altra setta satanica Brasiliana .bevono allucinogeno per contatto con demoni.wmv Dio ci Benedica Vostro fratello in Cristo Vincenzo Scafidi