ANALISI OPPORTUNITA’ STATI UNITI SETTORE TESSILE dott.ssa Giuseppa Costa -1- Malgrado il settore tessile-abbigliamento rappresenti uno dei settori di punta delle esportazioni italiane, con un elevato potenziale di internazionalizzazione e presenza di aziende di grandi dimensioni, la Sicilia non sembra confermare le stesse performances. Il settore tessile-abbigliamento siciliano presenta le seguenti difficoltà strutturali: - parcellizzazione e carenza di nuovi investimenti che ne limitano la capacità di penetrazione sui mercati stranieri; - assenza di una tradizione imprenditoriale solida nel settore; - concorrenza dei paesi emergenti contrassegnati da costi di produzione e manodopera fortemente competitivi - basso tasso di innovazione - prevalenza di lavorazioni c/terzi - bassa percentuale di internazionalizzazione. La bassa concentrazione rende ancor più difficile il quadro del settore tessileabbigliamento isolano, considerando la sua già bassa propensione all’export. Il settore è costituito da una rete di piccole e medie imprese tessili: un vero e proprio polo produttivo è localizzato ad Enna (area di Valguarnera), esperienze significative sono presenti anche a Brolo e Capo d’Orlando (area di Messina), produzioni artigianali, rivolte soprattutto a mercati di nicchia, riguardano i ricami (zone di Caltanissetta, Trapani, Palermo), produzioni di accessori di qualità nell’area di Palermo e Trapani e una specializzazione nella jeanseria nell’area di Bronte. L’avvio di un processo di internazionalizzazione per le imprese del settore richiede determinati requisiti di prodotto, di processo, di capitale e azioni preventive mirate alla: - valorizzazione dei prodotti; - creazione di marchi propri; - promozione di forme di integrazione tra le imprese. -2- Numerose sono le difficoltà che le aziende tessili siciliane dovranno affrontare se decideranno di espandere il proprio giro d’affari oltreoceano. Il settore del retail americano ha incrementato i propri canali distributivi grazie all’avvento dello shopping on-line, al sorgere di nuovi negozi indipendenti, alla specializzazione dei department stores (quali ad es. Saks Fifth Avenue, Nordstrom, Federated e May & Co.) nella scelta dei prodotti messi in vendita ed al rafforzamento del potere di vendita dei colossi del retail come Wal-Mart. I consumatori americani sono diventati molto più esigenti nella domanda di articoli unici ed originali, fattore che spiega il boom che il mercato del lusso sta attraversando e che sembra destinato a salire almeno secondo il parere degli analisti finanziari che, per il prossimo anno, prevedono un incremento delle vendite del 10-15% in questo settore. I consumatori americani continuano ad acquistare voracemente i beni di lusso soprattutto nel settore moda dove aumenta la richiesta di prodotti di alta qualità e dal design originale. Da qui la necessità per le aziende siciliane di proporre articoli unici disegnati e concepiti per il mercato americano. Con l’abolizione il 1 gennaio 2005 delle quote d’importazione sul tessile proveniente dalla Cina e con il progressivo miglioramento della qualità dei prodotti cinesi, si anticipano tempi difficili per le aziende tessili siciliane che dovranno competere con la concorrenza cinese. Dunque come possono le aziende siciliane essere competitive in questo mercato? La risposta unanime sta nella necessità di studiare attentamente e conoscere in maniera approfondita il mercato a cui ci si rivolge. Il concetto di moda negli USA è ben diverso dall’Italia: data la vastità del territorio, il mercato americano dell’abbigliamento varia da regione in regione. Ad esempio i consumatori della costa est degli Stati Uniti sono più attenti alle ultime tendenze moda rispetto a quelli della zona del Mid-West che prediligono il comfor al look trendy, mentre in California vige uno stile più casual e fortemente influenzato dalla -3- moda streetstyle. Inoltre c’è da tenere in considerazione il differente profilo demografico della popolazione americana il cui 50% è soprappeso e quindi necessita capi d’abbigliamento dai tessuti confortevoli ma di alta vestibilità. DLS Outfitters, uno dei maggiori buying office di New York, enfatizza l’importanza per le industrie italiane di partecipare ai trade shows americani per stabilire contatti con i buyers, trovare un buon agente ed effettuare attente ricerche di marketing sul tipo di merce venduta dai maggiori retailers. A questo scopo suggerisce agli operatori italiani di visitare i department stores americani e di parlare con il personale alla vendita per cercare di capire la tipologia di prodotto più richiesto dai consumatori. L’apprezzamento per il “made in Italy” esercita ancora un forte potere evocativo nell’immaginario dei consumatori americani facendosi depositario di valori, quali l’alta qualità associata ad una lunga tradizione artigianale che affonda le sue radici nella cultura e nella storia italiana. Le aziende siciliane dovrebbero essere in grado di “incantare” i retailers americani offrendo degli articoli esclusivi ed originali e promuovendoli attraverso specifiche strategie di marketing. Dovrebbero inoltre presentare un’ampia gamma di campioni ai buyers alle fiere del settore ed offrire siti Internet commerciali del tipo B2B con dettagliate informazioni sui prodotti e su tutte le fasi della produzione e dell’esportazione. Un altro fattore determinante per sviluppare buoni rapporti commerciali con gli USA è costituito dall’importanza per le aziende siciliane di investire molto nell’immagine per guadagnarsi la fiducia dei retailers e la fedeltà dei consumatori. Nonostante l’ottimismo nei confronti dei prodotti “Made in Italy”, che sono da sempre considerati alla stregua di status symbol di eleganza e di prestigio negli USA, le aziende siciliane devono essere consapevoli della necessità di penetrare in questo mercato attraverso un approccio più mirato alle esigenze dei consumatori americani. Per convincere le aziende tessili siciliane a guardare con fiducia alla loro penetrazione nel mercato americano potremmo utilizzare la teoria del “lovemark” -4- e promuovere il marchio “Sicilia” come “lovemark”, vale a dire quel marchio che riesce a stabilire un forte legame a livello emotivo (per tutto ciò che rappresenta) con i propri consumatori, e che, essendo depositario di un sistema di valori che parlano al “cuore” dell’audience a cui si rivolgono, ispirano fiducia e conquistano la fedeltà del pubblico quale ad esempio quello rappresentato dai “siciliani d’America”. Le brand che raggiungono lo status di “lovemarks” evocano un sentimento di “fedeltà oltre la ragione” nella sfera emotiva dei consumatori che sviluppano un sentimento esclusivo nei confronti del loro marchio preferito di cui acquistano i prodotti. OPPORTUNITA’ DI INTERNAZIONALIZZAZIONE NEGLI STATI UNITI Le opportunità sono state identificate in funzione dello scenario complesso che è rappresentato da una produzione frammentata e fatta di piccole realtà tessili sul nostro territorio. La presenza e l’affiancamento dello Sprint consentirà alle imprese tessili siciliane di beneficiare di una funzione che altrimenti non potrebbero concedersi in forma singola ossia realizzare un processo graduale, assistito e coordinato di apertura ai mercati esteri che passi attraverso le seguenti fasi: - valorizzare la produzione locale di qualità e personalizzare l’offerta; - instaurare rapporti d’affari solidi e duraturi per garantire continuità alla presenza sul mercato estero; - attrarre l’interesse degli operatori americani per le nostre produzioni, quindi promuovere efficacemente ed in forma innovativa il “concept prodotto siciliano”. -5- Di seguito si elencano le opportunità che le pmi tessili siciliane avrebbero nel portare avanti un programma di internazionalizzazione negli Stati Uniti e precisamente: - partecipare alla missione per stabilire contatti con i buyers, trovare un buon agente ed effettuare attente ricerche di marketing sul tipo di merce venduta dai maggiori retailers; - possibilità di visitare, durante la missione, i department stores americani e di parlare con il personale alla vendita per cercare di capire la tipologia di prodotto più richiesto dai consumatori; - possibilità di presentare campionari ai buyers; - possibilità di intraprendere collaborazioni con le scuole di moda quali il FIT (Fashion Institute of Technology) e la Parsons School of Design per incoraggiare l’uso di specifiche produzioni artigianali siciliane come ad esempio la biancheria per la casa o i complementi d’arredo tra gli stilisti americani; - possibilità di intraprendere rapporti di collaborazione con gli operatori della distribuzione organizzata (department stores e catene specializzate) che adoperano politiche di “private label” e che possono avere interesse ad introdurre delle produzioni “made in Italy”. - piazzare il brand di alta qualità presso alcune tipologie di canali distributivi (prodotto moda); - offerta di un prodotto di qualità supportato dall’identità territoriale (progetto Sprint) che consente di scalzare la concorrenza di analoghi prodotti italiani nelle scelte dei buyers (es. produzioni artigianali quali i complementi d’arredo e la biancheria per la casa); - rapporti di partenariato produttivo e commerciale sulle lavorazioni artigianali ad alto valore aggiunto. Si riporta nella tavola che segue l’analisi SWOT in riferimento alla opportunità di internazionalizzazione del settore “tessile” negli Stati Uniti. -6- Punti di debolezza Punti di forza - Lavorazione a mano - Scarsa aggregazione dell’offerta - Lavorazione tradizionale - Prezzi poco competitivi - Disegno originale - Scarsa innovazione nel design - Aree - Scarsa intensità tecnologica produzione - Carenza di politiche di marchi - Qualità - - Buona riserva di manodopera specializzata territoriali altamente specializzate nella Sottocapitalizzazione delle imprese che limita le possibilità di investimenti in ricerca e marketing - Approvvigionamento materie prime all’esterno della Regione Sicilia Opportunità Limiti - partecipare alla missione per stabilire contatti con i - Elevata concorrenza di prodotti similari buyers, trovare un buon agente ed effettuare attente - Ulteriore rafforzamento della competizione ricerche di marketing sul tipo di merce venduta dai internazionale, soprattutto proveniente dai paesi a maggiori retailers; bassi costi di manodopera - possibilità di visitare, durante la missione, i department - Crisi congiunturale dovuta anche al valore dell’euro stores americani e di parlare con il personale alla vendita che comporta una diminuzione della competitività dei per cercare di capire la tipologia di prodotto più richiesto prodotti locali dai consumatori; - possibilità di presentare campionari ai buyers; - possibilità di intraprendere collaborazioni con le scuole di moda quali il FIT (Fashion Institute of Technology) e la Parsons School of Design per incoraggiare l’uso di specifiche produzioni artigianali siciliane come ad esempio la biancheria per la casa o i complementi d’arredo tra gli stilisti americani; - possibilità di intraprendere rapporti di collaborazione con gli operatori della distribuzione organizzata (department stores e catene specializzate) che adoperano politiche di “private label” e che possono avere interesse ad introdurre delle produzioni “made in Italy”. - piazzare il brand di alta qualità presso alcune tipologie di canali distributivi (prodotto moda); - offerta di un prodotto di qualità supportato dall’identità territoriale (progetto Sprint) che consente di scalzare la concorrenza di analoghi prodotti italiani nelle scelte dei buyers (es. produzioni artigianali quali i complementi d’arredo e la biancheria per la casa); - rapporti di partenariato produttivo e commerciale sulle lavorazioni artigianali ad alto valore aggiunto. -7- I requisiti che le aziende tessili siciliane dovrebbero avere per cogliere le opportunità di internazionalizzazione negli Stati Uniti dovrebbero essere: - affiancare alla produzione c/terzi una produzione con marchio proprio; - presentarsi sul mercato con campionario e cataloghi; - sito web per la promozione dell’immagine e dei prodotti aziendali; - riunirsi in aggregazioni (nella logica del distretto) che comprendano tutti i segmenti della filiera (dalla maglieria, alla jeanseria, camiceria, abbigliamento, prodotti moda, biancheria per la casa, accessori quali i complementi d’arredo, le lavorazioni artigianali, etc.) e presentarsi sul mercato con unica strategia di marketing mediante la creazione di sedi di rappresentanza e di uno show room rappresentativo del “concept prodotto Sicilia”; - possibilità di investimenti in innovazione tecnologica. -8-