CORSO MAGISTRALE DI SCIENZE INFERMIERISTICHE CORSO INTEGRATO ETICA E BIOETICA D3 INSEGNAMENTO DI FILOSOFIA MORALE (CFU 1) ANNO ACCADEMICO 2005-2006 Prof. Francesco Paolo Ciglia Materiale didattico Titolo del Corso di Filosofia morale: Immagini dell’uomo e questioni di etica fra antichità e post-modernità Programma: Il Corso prevede una prima, breve sezione introduttiva, che fornirà una definizione generale e sintetica dell’oggetto, dei contenuti, dei metodi e degli obiettivi della Filosofia morale. La seconda sezione, molto più ampia, fornirà invece una ricostruzione panoramica di alcune immagini fondamentali dell’essere umano, che furono elaborate nelle diverse tappe storiche della riflessione filosofica occidentale. Si tenterà, infatti, di esaminare alcune risposte, che furono fornite dal pensiero filosofico nell’età antica, medioevale, moderna e contemporanea, alle domande fondamentali: «chi è l’uomo? qual è il suo valore? qual è il suo significato e il suo posto all’interno dell’universo?». In una terza sezione, di carattere conclusivo, si esamineranno alcune importanti questioni etiche venute alla ribalta nel dibattito contemporaneo, non solo filosofico. Esse verranno affrontate alla luce dei risultati dell’indagine sulle immagini dell’uomo, che sarà stata articolata nella seconda sezione del Corso. Bibliografia: Si fornisce qui di seguito uno schema dei temi trattati. A chi volesse approfondire ulteriormente le questioni affrontate, anche al di là di quanto è richiesto strettamente ai fini dell’esame, si consiglia il seguente testo: M. Buber, Il problema dell’uomo, Marietti, Genova, 2004. Sommario schematico dei contenuti trattati I Lezione (lunedì 23/01/2006; h 17-18) • Presentazione del programma del Corso. • Sezione Prima: presentazione della disciplina denominata «Filosofia morale». Che cosa è la Filosofia morale? Di che cosa si occupa? Con quali metodi? Con quali obiettivi? La «Filosofia morale» o «Etica filosofica» come una delle articolazioni fondamentali tradizionali della ricerca filosofica. Profilo generale, caratteri salienti, metodi e procedure principali della ricerca filosofica. Gli atteggiamenti fondamentali dei «non addetti ai lavori» nei confronti della filosofia (timore, diffidenza e sospetto, fastidio, curiosità). Senso lato del termine «filosofia» (esso può indicare qualsiasi interpretazione del senso complessivo dell’esistenza 1 umana o qualsiasi sistema di valori o di principi etici direttivi). Senso più ristretto o «tecnico» del termine «filosofia». Definizione generale della ricerca filosofica, intesa in senso tecnico (da prendere con la necessaria ironia e nella chiara consapevolezza dei limiti di qualsiasi definizione univoca di essa): «La ricerca filosofica si presenta storicamente come un insieme o come una serie di tentativi, reciprocamente anche molto differenziati, miranti all’elaborazione di una visione o di un’interpretazione complessiva della realtà in tutti i suoi molteplici aspetti. I tentativi in questione vengono esperiti di regola servendosi di strumenti, di metodi o di procedure di carattere rigorosamente razionale, cioè argomentativo o dimostrativo». Illustrazione dettagliata della definizione proposta (la costitutiva molteplicità delle filosofie; la tensione verso la totalità; il confronto imprescindibile con la realtà; il carattere tentativo e propositivo e perciò mai conclusivo della filosofia, riflesso dall’etimologia del termine [amore della sapienza e non sapienza tout court]). Affinità e differenze fra filosofia e religione (anche la religione mira alla totalità della realtà, ma il suo discorso non ha un carattere argomentativo, bensì, via via, mitologico, narrativo, rivelativo, o comunque autoritativo). Affinità e differenze fra filosofia e scienza (anche la scienza utilizza procedure argomentative, ma non mira alla totalità del reale, bensì, di volta in volta, ad un settore di essa chiaramente delimitato). Scopi e obiettivi della filosofia: soddisfazione di un bisogno basilare dell’uomo; proposta di un orientamento nella vita. II Lezione (lunedì 23/01/2006; h 18-19) • La Filosofia morale come quell’articolazione specifica della ricerca filosofica che si interroga criticamente sulla condotta umana o sulla prassi. I diversi livelli dell’indagine filosoficomorale: l’indagine e la valutazione critica sui comportamenti effettivi degli uomini (sulle singole azioni di individui, gruppi, o società; o sulle linee generali dei comportamenti degli individui, dei gruppi e delle società); l’indagine e la valutazione critica sui comportamenti umani ritenuti auspicabili o sui valori etici; l’indagine e la valutazione critica sui principi etici più ampi e universali (il concetto del bene e del male; la virtù e il vizio) e sullo statuto epistemologico di fondo del sapere etico. III Lezione (martedì 24/01/2006; h 15-16) • Sezione seconda: immagini dell’uomo nella tradizione filosofica occidentale. • L’Antropologia filosofica (ben distinta dall’antropologia fisica e dall’antropologia culturale) come articolazione fondamentale della Filosofia morale. L’Antropologia filosofica come interrogazione critica sull’essere umano, come attore fondamentale della prassi, e, in particolare, sulla sua identità, sul suo senso, sul suo valore, sulla sua dignità, sulla sua collocazione all’interno dell’intera realtà. Analisi sintetica di alcune immagini fondamentali dell’uomo che sono state elaborate nelle tappe salienti della tradizione filosofica occidentale. Tratteggio generale dell’atmosfera problematica di fondo che domina la riflessione filosofica antica. Centralità del problema cosmologico. Diverse comprensioni del cosmo (il cosmo come physis, come polis, la distinzione fra cosmo fisico e cosmo metafisico, ecc.). La comprensione antica dell’uomo in termini di segmento o frammento del cosmo. Il posto dell’uomo nel cosmo e la fisionomia dell’essere umano, secondo la comprensione filosofica dell’antichità. L’antropologia dualistica di Platone. La svalutazione del corpo e la valorizzazione delle dimensioni intellettuali dell’uomo. La rivoluzione spirituale cristiana e il pensiero medioevale. Tratteggio generale dell’atmosfera problematica di fondo che domina il pensiero cristiano medioevale. Centralità del problema teologico. La nuova comprensione biblica del divino (monoteismo; carattere extracosmico del divino). La nuova comprensione biblica del mondo («desacralizzazione» del cosmo rispetto alla concezione sacrale greco-latina). La comprensione biblica dell’uomo come 2 «immagine di Dio». Il posto dell’uomo nel cosmo e la fisionomia dell’essere umano, secondo la comprensione biblica. L’uomo come signore del creato e luogotenente di Dio. Concezione unitaria o monistica dell’uomo. Il tema del peccato. Ricadute antropologiche della nozione cristiana dell’Incarnazione. IV Lezione (martedì 24/01/2006; h 16-17) • Tre rivoluzioni della modernità e loro ricadute antropologiche: rivoluzione umanisticorinascimentale (secc. XIV-XVI); rivoluzione scientifica (secc. XVII e seguenti); rivoluzione industriale (secc. XVIII e seguenti). Tratteggio generale dell’atmosfera problematica di fondo che domina la riflessione filosofica moderna. Centralità del problema antropologico. La comprensione dell’uomo in termini di «soggetto», in tutto lo spessore storico-filosofico del termine (hypokeimenon / substantia / subjectum). Il posto dell’uomo all’interno della realtà e la fisionomia complessiva dell’essere umano, secondo la comprensione moderna. V Lezione (mercoledì 25/01/2006; h 17-18) • Approfondimenti dell’antropologia moderna del «soggetto», Le tre componenti fondamentali dell’antropologia moderna del soggetto: l’uomo come fondamento dell’intera realtà; l’uomo come io e come identità; l’uomo come coscienza critica e come capacità di pensiero (ego cogito). Implicazioni e rischi dell’antropologia moderna. VI Lezione (mercoledì 25/01/2006; h 18-19) • Tratteggio generale dell’atmosfera problematica di fondo che domina la riflessione filosofica contemporanea. Le due linee fondamentali dell’antropologia filosofica contemporanea: la linea della continuità con il moderno e l’estremizzazione della comprensione dell’uomo in termini di «soggetto»; la linea della crisi, dello smantellamento e del crollo dell’antropologia moderna del soggetto. Umanismi e antiumanismi contemporanei. La critica marxiana, freudiana e nietzscheana all’antropologia moderna del «soggetto». Le filosofie della «morte dell’uomo». VII Lezione (giovedì 26/01/2006; 15-16) • Considerazioni critiche sulla vicenda dell’antropologia fra modernità e post-modernità. Proposta di un ripensamento in una chiave filosofica post-moderna della visione biblica dell’uomo come «immagine di Dio». Implicazioni della nozione dell’uomo come immagine di Dio: l’uomo come luogo e manifestazione di un mistero abissale, inafferrabile ed indisponibile; equilibrio e tensione fra vicinanza e distanza fra l’uomo e il divino. L’antropologia dell’icona di Dio e la sua efficacia a tutto campo nell’intera estensione dell’universo dell’umano (corporeità; differenza sessuale; affettività; eros; volontà; creatività artistica; pensiero; situazioni esistenziali particolari, come nascita, infanzia, adolescenza, giovinezza, maturità, vecchiaia, salute, malattia fisica e psichica, morte). L’antropologia dell’immagine di Dio e la ricerca scientifica. La ricerca scientifica come ascolto, articolazione e rispetto del mistero assoluto che abita l’uomo e non come sua negazione o violazione. Spunti di riflessione sulle ricadute della meditazione antropologica articolata nel Corso sulla professione infermieristica. VIII Lezione (giovedì 26/01/2006; 16-17) • Dibattito su questioni etiche particolari, alla luce dei temi trattati (la questione del senso della vita umana di fronte alla sofferenza, al dolore ed alla morte; le cure palliative; l’eutanasia; i problemi umani posti dalla medicalizzazione degli eventi della nascita e della morte, ecc.). 3