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NELLA CODA DEL DRAGO: IL RITORNO DI NIBIRU
Quando mi è giunta all’orecchio quest’ANSA, quasi non ci volevo credere: la rivista britannica New Scientist ha pubblicato un articolo e dedicato la
copertina alla notizia che un gruppo di scienziati argentini e britannici ha scoperto un decimo corpo celeste “di considerevoli dimensioni, che gravita oltre l’orbita di Plutone, battezzandolo Pianeta X”.
Tale pianeta, di dimensioni simili a quelle della Terra, si trova ai confini della fascia di Kuiper, regione periferica del sistema solare, composta principalmente di asteroidi e frammenti di materiale interstellare.
Poiché in questa zona sono stati individuati ghiaccio e complesse molecole di tipo organico, si ipotizza che “anche sul pianeta appena individuato possano esserci molecole simili, e con queste le basi chimiche per qualche forma di vita”.
Mario Melita, dell’unità astronomica dell’Università di Londra Queen Mary, trova curioso che un corpo di dimensioni tanto grandi non sia stato visto prima, poiché “si può osservare con i telescopi”. (Ma guarda un po’...)
Il comunicato prosegue poi spiegando che gli scienziati concordano nel ritenere che vi sia una grande attività nella fascia di Kuiper, una zona di formazione planetaria entro la quale si sarebbe a suo tempo formato lo stesso Plutone, pianeta sinora ritenuto il più esterno del sistema solare. Curiosamente, si sofferma a sottolineare l’eccentricità
dell’orbita di quest’ultimo...
Be’, che ne pensate? Alla fine, tutte le polemiche che in questi ultimi mesi sono divampate attorno alla questione dell’esistenza o meno del Pianeta X e ad un suo possibile “rientro” all’interno del nostro sistema solare, sono destinate a terminare una volta per tutte: questo corpo celeste esiste davvero. Punto.
Adesso forse possiamo aspettarci di vedere foto migliori di quelle amatoriali reperibili in alcuni siti che si occupano da diverso tempo di quest’argomento...
Devo dire che vi si trovano notizie piuttosto precise, per quanto impossibili da confermare (http://www.detailshere.com/niburu.htm): ormai mancherebbero meno di sei mesi al passaggio del Pianeta X, che il 5 maggio dell’anno prossimo, ad una velocità di circa 553.571 miglia orarie, passerà al di sotto dell’attuale posizione del polo sud; il 13
maggio passerà sotto il Sole, intercettandone l’eclittica il giorno 16, mentre passerà sopra il nostro piano orbitale a 180° dalla sua attuale posizione verso il giorno 19. Nel momento del suo massimo avvicinamento alla Terra, si troverà ad una distanza di 42 milioni di miglia. Tutto sommato abbastanza lontano, direte voi. Già, ma c’è un
particolare: la sua “coda”. La cosiddetta “Coda del Drago”, già visibile ai telescopi, passerà molto, molto più vicino alla Terra, tempestandola di meteoriti, idrocarburi (immaginate la gioia delle compagnie petrolifere...) e polveri. E a noi tutto sommato andrà meglio che al povero Mercurio, che si vedrà passare il Pianeta X ad appena 8-10
milioni di miglia dal suo polo sud. Speriamo non venga colpito da una delle sue lune oppure attratto gravitazionalmente nella sua scia, altrimenti saranno guai...
Comunque, chi di ANSA ferisce, di ANSA perisce. Sentite questa: il 2002 si avvia a diventare il secondo anno più caldo dal 1880, dopo il 1998. La temperatura media della Terra, nei primi 11 mesi dell’anno, è stata di 14,65 gradi, ovvero 0,51 gradi in più della media secolare. Nell’anno del record, il ‘98, il termometro aveva fatto segnare
14,69 gradi. Le zone che hanno esibito le maggiori anomalie termiche sono state la Siberia e l’Artico. L’annuncio arriva dal Goddard Institute for Space Studies della NASA, che fa rilevare come l’aumento delle temperature stia crescendo, e che questo potrebbe avere serie conseguenze per il pianeta e i suoi abitanti: i 15 anni più caldi si
sono verificati tutti dopo il 1980 ed i tre anni più caldi in assoluto sono stati registrati negli ultimi 5.
Dal novembre 2001 ogni mese è stato almeno di mezzo grado più caldo rispetto alla media secolare, e il gennaio e il marzo scorso le temperature hanno raggiunto il massimo mai registrato per quei mesi.
La crescita delle temperature registrata negli ultimi anni rispecchia l’aumento dei livelli delle emissioni di anidride carbonica negli ultimi 50 anni: dal 1950 al 2001, le concentrazioni atmosferiche di CO2 sono cresciute da 311,26 a 370,89 parti per milione. Nello stesso periodo, la temperatura media della Terra è passata da 13,83 a 14,53
gradi.
Vi lascio immaginare le possibili, future conseguenze che si prospettano: ondate di calore, declino della produzione agricola, scioglimento dei ghiacciai e quant’altro.
E, pensate un po’, proprio lo scioglimento dei ghiacci polari sta rendendo il pianeta “obeso”, dato che il suo girovita, cioè l’equatore, sta diventando sempre più ampio. Alcuni scienziati definiscono questo fenomeno “obesità equatoriale”...
E dalle parti del Sole, che sta succedendo? Osservate queste due foto della corona solare: non riscontrate anche voi qualche presenza anomala?
Cosa sono quegli oggetti? Enormi astronavi o semplici anomalie ottiche? Certo, un’anomalia ottica così strana, come quella a forma di uccello che si vede nella foto a sfondo blu, non l’avevo mai vista...
Per finire con una nota davvero divertente, chi conosce un minimo di inglese vada a vedersi questa pagina web: <http://www.dubyadubyadubya.com/>
Per oggi basta: tutto sommato ho ancora davanti più di cinque mesi per rallegrarvi con buone notizie...
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