IMPIANTI FOTOVOLTAICI E SICUREZZA ELETTRICA La Terra riceve dal Sole 1366 W/m2 (costante solare) Poiché la superficie della terra è sferica il valore riferito al piano orizzontale si del 75%. L'atmosfera filtra i raggi solari come ogni corpo provocando: – una riflessione dei raggi dovuta all'albedo – un assorbimento che ne provoca un aumento di temperatura, a seguito del quale riemette radiazioni (legge di Wien) RADIAZIONE SOLARE • IL VALORE DI RADIAZIONE SOLARE DIPENDE DALLA LATITUDINE E DALLE CONDIZIONI ATMOSFERICHE CENNI PRELIMINARI – GENERATORI ELETTRICI Un generatore elettrico è un dispositivo che converte una forma qualsiasi di energia (per esempio meccanica, termica, chimica, eolica, solare, etc.) in energia elettrica. L’energia che il generatore rende disponibile viene poi trasferita a carichi utilizzatori che potranno dissiparla in calore (stufe, forni elettrici), oppure convertirla in energia meccanica (motori elettrici). La trasmissione della potenza elettrica P generata avviene attraverso i parametri “differenza di potenziale” o “tensione” V e “corrente“ I: P=V•I CENNI PRELIMINARI – GENERATORI ELETTRICI La corrente erogata da una batteria (a parità di stato di carica) varia con il carico R nel modo illustrato dalla caratteristica I – V, dalla tensione V0 (tensione a vuoto con corrente nulla) alla corrente Icc (tensione nulla, con corrente di corto circuito). CARATTERISTICA TENSIONE CORRENTE DELLA CELLA FOTOVOLTAICA La cella fotovoltaica elementare sottoposta alla radiazione solare, se collegata a un resistore variabile da zero (corto circuito) fino a infinito (corto aperto), si potranno misurare per ogni condizione di resistenza un valore di tensione e uno di corrente. CARATTERISTICA DEL GENERATORE TEMPERATURA COSTANTE - IRRAGGIAMENTO VARIABILE la corrente di corto circuito risulta proporzionale all’irraggiamento la tensione a vuoto varia di molto poco (da 0.5 a 0.6V per variazioni dell’irraggiamento da 100 a 1000W/m2). CARATTERISTICA DEL GENERATORE IRRAGGIAMENTO COSTANTE - TEMPERATURA VARIABILE La corrente di corto circuito non è influenzata dalla temperatura, mentre la tensione a vuoto si riduce considerevolmente con l’aumentare della temperatura. Per il silicio cristallino la tensione si riduce del 4 % per 10 °C di aumento della temperatura. CARATTERISTICA DEL GENERATORE FOTOVOLTAICO L’IRRAGGIAMENTO DETERMINA LA CORRENTE. LA TEMPERATURA INFLUENZA LA TENSIONE CONDIZIONI STECHEOMETRICHE UNIFICATE IRRAGGIAMENTO 1000 W/m2 TEMPERATURA 25°C PROCESSO PRODUTTIVO DELLE CELLE DOPO LA FUSIONE ED IL RAFFREDDAMENTO SI OTTIENE IL LINGOTTO DALLA CARATTERISTICA FORMA DI PARALLELEPIPEDO CON GLI ANGOLI SMUSSATI PROCESSO PRODUTTIVO DELLE CELLE IL PROCESSO DI FUSIONE DEL CRISTALLO DI SILICIO GREZZO, ORIGINA IL MATERIALE DEFINITO “MONOCRISTALLINO” LA CUI QUALITA’ E’ CONSEGUENTE ALLA TEMPERATURA DI FUSIONE ED ALLA QUALITA’ DEL PROCESSO DI RAFFREDDAMENTO DOPO LA FUSIONE ED IL RAFFREDDAMENTO SI OTTIENE IL LINGOTTO DALLA CARATTERISTICA FORMA DI PARALLELEPIPEDO CON GLI ANGOLI SMUSSATI PROCESSO PRODUTTIVO DELLE CELLE Celle Monocristalline: vengono prodotte tagliando una barra monocristallina. Il pregio principale è l’alto rendimento delle celle che è del 24%, mentre l’efficienze del modulo è del 13÷17%. Questo tipo di celle è però molto costoso a causa del complicato processo di produzione. dischetti. PROCESSO PRODUTTIVO DELLE CELLE Celle Policristalline: La produzione viene fatta attraverso la colata in blocchi e poi tagliati a dischetti. Il rendimento delle celle sono del 18%, mentre l’efficienza del modulo è del 11÷14%, ma minore è anche il prezzo. PROCESSO PRODUTTIVO DELLE CELLE Con un irraggiamento solare di circa 1.000 W/m2, una cella di 10 x 10 cm è interessata da un irraggiamento di circa 10 Watt, generando potenza: Fino a 2,4 W se in monocristallino Fino a 1,8 W se in policristallino FORMAZIONE DEL MODULO FOTOVOLTAICO L’INSIEME DELLE PARTI E’ DEFINITA MODULO FORMAZIONE DEL MODULO FOTOVOLTAICO IL MODULO CABLATO HA GRADO DI PROTEZIONE ≥ IP 65 STAGNO ALLA PENETRAZIONE DELLA POLVERE PROTETTO CONTRO I GETTI D’ ACQUA Modulo monocristallino LUNGHEZZA 1580,00 mm LARGHEZZA 808,00 mm SPESSORE 35,00 mm PESO 15,00 Kg SCATOLA DI CONNESSIONE 1 scatola con diodi di bypass CAVI 900,00 mm VETRO 3,20 mm CELLA IN SILICIO MONOCRISTALLINO 72 pezzi, misura 125,00 x 125,00 mm LAMINATO con EVA (etil-vinil-acetato) RETROMODULO TPT CORNICE alluminio anodizzato Dati Elettrici: Pmax (±5%) 185,00 W Vmp 37,50 V Imp 4,95 A Voc 44,500 V Isc 5,40 A Max system voltage 1000,00 V Temperatura d'esercizio: Temperatura d'esercizio -40° C to 85° C Coefficiente di temperatura: αPm -0,485 %/°C αIsc 0,053 %/°C αVoc -156,000 mV/°C Modulo policristallino LUNGHEZZA 1600,00 mm LARGHEZZA 1047,00 mm SPESSORE 35,00 mm PESO 18.5,00 Kg SCATOLA DI CONNESSIONE 1 scatola con diodi di bypass CAVI 900,00 mm VETRO 3,20 mm CELLA IN SILICIO MONOCRISTALLINO 96 pezzi, misura 125,00 x 125,00 mm LAMINATO con EVA (etil-vinil-acetato) RETROMODULO TPT CORNICE alluminio anodizzato Dati Elettrici: Pmax (±5%) 230,00 W Vmp 47,950 V Imp 4,80 A Voc 59,100 V Isc 5,23 A Max system voltage 1000,00 V Temperatura d'esercizio: Temperatura d'esercizio -40° C to 85° C Coefficiente di temperatura: αPm -0,485 %/°C αIsc 0,053 %/°C αVoc -156,000 mV/°C DALLA CELLA AL GENERATORE FOTOVOLTAICO CELLA fino a: 1.5 V – 4.7A MODULO ≅ PANNELLO fino a: 50 V – 10 A STRINGA (moduli serie) Fino a 1000 V – 10 A CAMPO (stringhe parallelo) Fino a 1000V – 1000 A * valori approssimativi di riferimento NELLA STRINGA AUMENTA LA TENSIONE NEL CAMPO AUMENTA CORRENTE - POTENZA SISTEMA DI CABLAGGIO MODULI - CONNETTORI L’APERTURA MANUALE DEI CONNETTORI E’ IDONEA AI FINI DEL SEZIONAMENTO DELL’IMPIANTO DC (CEI 64-8 537.2.4) INVERTER – CONVERTITORE DC / AC PER IMPIANTI CIVILI PnAC = 1,5 – 6 KW / 230 VAC PnFV = 2 – 6.7 KW / 530VDC CAMPO FOTOVOLTAICO DA 10 - 33 MODULI (es.200wp) INVERTER – CONVERTITORE DC / AC PER IMPIANTI DI POTENZA INVERTER PnAC = 500 KW / 400V INVERTER PnAC = 160 KW / 400V POTENZA FV 575 KW / 850V POTENZA FV 184 KW / 800 V CAMPO 2300 MODULI (ES 250Wp) CAMPO 736 MODULI (ES 250Wp) TIPOLOGIE DI INSTALLAZIONE INVERTER INVERTER DI STRINGA INVERTER DI MODULO A Modulo A Modulo B Interruttore lato CC B inverter C inverter C Rete D Rete E Altri inverter provenienti da altre eventuali stringhe INVERTER – PRINCIPIO FUNZIONALE DELL’MPPT Graficamente, il punto di massima potenza, corrisponde al punto di tangenza tra la caratteristica del generatore fotovoltaico per un certo valore della radiazione solare e l’iperbole di equazione VxI= costante corrispondente. Come abbiamo visto, il punto di tangenza varia istantaneamente in funzione delle condizioni di irraggiamento solare e al variare della temperatura. Il compito dell’MPPT è proprio quello di individuare istante per istante tale punto di massima efficienza energetica SICUREZZA COMPATIBILITA’ TRA INVERTER E CAMPO FOTOVOLTAICO TIPOLOGIE DI CONNESSIONE ALLA RETE NEGLI IMPIANTI CON POTENZA ≤ 20 Kw (CEI 11-20 art. 5.4.1) NON È RICHIESTO IL TRASFORMATORE D’ISOLAMENTO PERTANTO TUTTO IL SISTEMA AC / CD E’ DA CONSIDERARSI COME SISTEMA DISTRIBUTIVO DI TIPO TT O TN IN FUNZIONE DELLE CARATTERISTICHE DEL SISTEMA ELETTRICO IN ALTERNATA TIPOLOGIE DI CONNESSIONE ALLA RETE NEGLI IMPIANTI CON POTENZA > 20 Kw (CEI 11-20 art. 5.4.1) È RICHIESTO IL TRASFORMATORE D’ISOLAMENTO PERTANTO IL SISTEMA AC / CD E’ DA CONSIDERARSI COME SISTEMA DISTRIBUTIVO DI TIPO TT O TN MENTRE IL SISTEMA DC E’ CONSIDERATO DI TIPO IT SCHEMA D’IMPIANTO CONNESSO ALLA RETE - PROTEZIONI La protezione dalle sovracorrenti del campo fotovoltaico viene realizzata con fusibili extrarapidi In fuse = 1.5 x Iscmax Il fusibile è interessato da valori di corrente relativamente bassi, pertanto assicura adeguata garanzia alle stringhe dalle controalimentazioni dal campo, ma essendo i tempi d’intervento relativamente lunghi non è garantita la sicurezza contro i contatti diretti ed indiretti degli operatori La protezione dalle sovracorrenti lato AC è garantita dall’interruttore generatore che assicura l’intervento dal sovraccarico ma non dal corto circuito essendo la corrente generata dall’inverter pari a c.a. 1,5 x In inveretr Classificazione dei sistemi in base alla tensione nominale TENSIONE NOMINALE CATEGORIA in corrente alternata in corrente continua 0 minore o uguale a 50V minore o uguale a 120V I oltre 50V fino a 1.000V oltre 120V fino a 1.500V II oltre 1.000V fino a 30.000V oltre 1.500V fino a 30.000V III oltre 30.000V oltre 30.000V CLASSIFICAZIONE DEI COMPONENTI ELETTRICI SECONDO IL LORO MODO DI PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI CLAS DESCRIZIONE 0 Componenti con isolamento principale e non provvisti di alcun dispositivo per il collegamento delle masse a un conduttore di protezione; in caso di guasto dell'isolamento la protezione è affidata alle caratteristiche dell'ambiente in cui è posto il componente I Componenti con isolamento principale e provvisti di un dispositivo per il collegamento delle masse a un conduttore di protezione II Componenti con un doppio isolamento o isolamento rinforzato e non provvisti di alcun dispositivo per il collegamento a un conduttore di protezione III Componenti a isolamento ridotto poichè destinati ad essere alimentati esclusivamente da un sistema a bassissima tensione di sicurezza (BTS) Classificazione dei sistemi elettrici utilizzati per gli impianti Fotovoltaici E' possibile riferire la zona di un impianto fotovoltaico in corrente continua ad uno dei seguenti sistemi : - TN o TT, in quei casi in cui l’inverter non riesce a garantire la separazione galvanica tra lato cc e lato ca. Il lato in cc viene considerato quindi come se fosse un estensione del circuito, ovvero del sistema a cui l’impianto stesso è connesso cosi come espresso dalla norma CEI 64-8/4. - IT, in qui casi in cui l’inverter riesce a garantire la separazione galvanica tra lato cc (flottante e di categoria I) e lato ca essendo dotato di trasformatore d’isolamento. Classificazione dei sistemi elettrici utilizzati per gli impianti Fotovoltaici E' possibile riferire la zona di un impianto fotovoltaico in corrente continua ad uno dei seguenti sistemi : - Categoria I in cc con punto a terra in quei casi in cui l’inverter è dotato trasformatore d’isolamento e le stringhe sono vincolate al potenziale di terra nel loro punto centrale. - Bassissima tensione di sicurezza (SELV) in quei casi in cui la tensione lato cc non è superiore a 120 V (tensione a circuito aperto, STC), che non si siano punti connessi a massa e che la separazione tra lato cc e lato ca sia del tipo a doppio isolamento o isolamento rinforzato. - Bassissima tensione funzionale (FELV), in quei casi in cui l’inverter è dotato di trasformatore di isolamento, la tensione lato cc non è superiore ia 120 V (tensione a circuito aperto, STC) e che la separazione tra lato cc e lato ca abbia solo l’isolamento principale. Per quanto concerne il lato in cc esso può essere messa a terra in un punto. SICUREZZA ELETTRICA NELL’IMPIANTO FOTOVOLTAICO CONTATTI DIRETTI Nei lavori sulla stringa il sezionamento di una connettore garantisce la sicurezza all’operatore A ma non a quelli B e C LA CORRENTE E’ LIMITATA DALLA SOLA RESISTENZA DEL CORPO SICUREZZA ELETTRICA NELL’IMPIANTO FOTOVOLTAICO CONTATTI INDIRETTI Nei lavori sull’impianto guasto per il cedimento dell’isolamento di una parte del sistema determina in caso di contatto con le masse una circolazione di corrente LA CORRENTE E’ LIMITATA DALLA RESISTENZA D’ISLAMENTO E DALLA RESISTENZA DEL CORPO ZONE DI PERICOLOSITÀ DELLA CORRENTE CONTINUA Fibrillazione ventricolare Nessun effetto fisiologico periocoloso Nessun effeto fino alla soglia di perceezione C2 = 5% C3=50% Contrazioni muscolari problematiche di trasmissione impulsi elettrici al cuore CARATTERISTICHE TEMPO (mS) – CORRENTE (mA) ZONE DI PERICOLOSITÀ DELLA CORRENTE CONTINUA Ai fini della sicurezza in corrente continua assume significato anche il verso a) Corrente discendente (meno pericolosa) b) Corrente ascendente più pericolosa Se necessario connettere un polo a terra è preferibile quello negativo ZONE DI PERICOLOSITÀ DELLA CORRENTE CONTINUA Confronto tra curve C1 del grafico di sicurezza - - - corrente alternata corrente continua Per valori di tempo inferiori a 300 mS la corrente continua (ascendente) diventa più pericolosa della corrente alternata Il percorso trasversale mano mano (MM) è meno pericoloso del percorso longitudinale mani piedi(MP) Corrente di fibrillazione MM = 2,5 x MP SICUREZZA NEGLI IMPIANTI IN CORRENTE CONTINUA UNA STRINGA COMPOSTA DA 4 MODULI COLLEGATI IN SERIE DURANTE IL GIORNO GENERA UN POTENZIALE (c.a. 150 V) SUPERIORE AI LIMITI DI SICUREZZA CONSENTITI PER I CONTATTI DIRETTI E PER QUELLI INDIRETTI L’INTERVENTO SU UN SISTEMA FOTOVOLTAICO IN TENSIONE E’ IN PRATICA DA CONSIDERARSI SEMPRE UN LAVORO SOTTO TENSIONE, IN PROSSIMITA’ E/O A CONTATTO SECONDO QUANTO STABILITO DA CEI 11-27 PERTANTO RICHIEDE PERSONALE ESPERTO (PES) O AVVERTITO (PAV) SICUREZZA NEGLI IMPIANTI IN CORRENTE CONTINUA TUTTE LE PARTI DELL’IMPIANTO FOTOVOLTAICO POSTE A MONTE DEL PUNTO DI SEZIONAMENTO RIMANGONO IN TENSIONE (di giorno) PERTANTO DEVE ESSERE SEGNALATA LA PRESENZA DI TENSIONE IN OGNI QUADRO, SCATOLA DI DERIVAZIONE, PUNTO DI CONNESSIONE (CEI 64-8 712.536.2.2.5.1) DPI DPI ee attrezzature attrezzature per per lavori lavori elettrici elettrici DPI DPIper perlavori lavorisotto sottotensione tensionein inbassa bassatensione tensione GUANTI ISOLANTI Classe S Vp (mm) (kV) Impiego su impianti Vt con (kV) tensione fino a: Norme Dati Marcature Doppio triangolo 00 0,5 2,5 5 500 V Marcatura CE D. Lgs. 475/92 CEI EN 60903 0 1 5 10 1000 V Nome del costruttore Taglia e classe Data Nota informativa 41 DPI DPI ee attrezzature attrezzature per per lavori lavori elettrici elettrici DPI DPIper perlavori lavorisotto sottotensione tensionein inbassa bassatensione tensione VISIERA - OCCHIALI Impiego OCCHIALI VISIERA Protezione contro i raggi ultravioletti associati ad archi elettrici sprigionati a distanza Protezione contro le azioni dirette e indirette da arco elettrico durante i lavori sotto tensione in bassa tensione a contatto a distanza ravvicinata Norme Dati Marcature Marcatura CE D. Lgs. 475/92 UNI EN 166/ 168/ 170 Nome del costruttore Sigla del DPI Data Nota informativa 42 DPI DPI ee attrezzature attrezzature per per lavori lavori elettrici elettrici DPI DPIper perlavori lavorisotto sottotensione tensionein inbassa bassatensione tensione ELMETTO DIELETTRICO - VESTIARIO DI PROTEZIONE DALLE CONSEGUENZE DELL’ESPOSIZIONE AGLI ARCHI ELETTRICI Impiego ELMETTO DIELETTRICO VESTIARIO Protezione meccanica del capo e dai contatti diretti accidentali con parti in tensione dei sistemi di distribuzione normalizzati in BT Norme Dati Marcature D. Lgs. 475/92 CEI EN 50365 Protezione contro le azioni dirette e indirette da arco elettrico UNI EN 340 durante i lavori UNI EN 531 sotto tensione in bassa CEI ENV 50354 tensione a contatto e a distanza ravvicinata Marcatura CE Nome del costruttore Sigla del DPI Data Nota informativa 43 DPI DPI ee attrezzature attrezzature per per lavori lavori elettrici elettrici DPI DPIper perlavori lavorisotto sottotensione tensionein inbassa bassatensione tensione TRONCHETTI ISOLANTI Impiego Norme Dati Marcature Marcatura CE Protezione contro i rischi da shock TRONCHETTO elettrico nei lavori sotto ISOLANTE tensione a contatto e a distanza D. Lgs. 475/92 UNI EN 344 UNI EN 347 ( Vp=10 kV; Vt=20 kV; Id=6mA) CEI EN 50321 Nome del costruttore Sigla del DPI Data Nota informativa 44 DPI DPI ee attrezzature attrezzature per per lavori lavori elettrici elettrici attrezzature attrezzatureper perlavori lavorisotto sottotensione tensionein inbassa bassatensione tensione Gli attrezzi per lavori sotto tensione devono riportare il simbolo del doppio triangolo, la tensione nominale e l’anno di costruzione ATTREZZI 1000 V 01 Pinza isolante Cesoia isolata Giravite isolato 45 DPI DPI ee attrezzature attrezzature per per lavori lavori elettrici elettrici attrezzature attrezzatureper perlavori lavorisotto sottotensione tensionein inbassa bassatensione tensione ATTREZZI Impiego Definizioni CESOIA PINZA ISOLATO ISOLATA ISOLANTE Lavori sotto tensione su impianti fino a 1000 volt Attrezzi costituiti da materiale conduttore ricoperti in tutto o in parte da materiale isolante (CEI EN 60743) Attrezzo costituito principalmente o totalmente da materiale isolante CEI EN 60900 Norme Marcature GIRAVITE (CEI EN 60743) CEI EN 60900 D. Lgs. 81/2008 artt. 70 e 71 • • • • • Doppio triangolo Tensione nominale Nome del costruttore Anno di costruzione Eventuali istruzioni per l’uso 1000 V 01 46 DPI DPI ee attrezzature attrezzature per per lavori lavori elettrici elettrici attrezzature attrezzatureper perlavori lavorisotto sottotensione tensionein inbassa bassatensione tensione RILEVATORE DI PRESENZA / ASSENZA DI TENSIONE 4433--33 2 1 6 N E 2 I 1 E 6 NNOORRM MAACCEsIioEnN eelalatotorri i iv R e iv R ne o ten io LLaavvoorri issootttto tenste iviveelalatotoriri R : 3 r a R P : ddi itetennssioionnee Partea3tensionnee io ss bbipipoolalarri iaabbaassa tens La presenza/assenza di tensione può essere, a determinate condizioni, rivelata anche con un adatto voltmetro 47 Lavori Lavori sotto sotto tensione tensione in in BT BT aa contatto contatto Sicurezza Sicurezzadell’operatore dell’operatore Nei lavori elettrici a contatto è sempre richiesta la doppia protezione, ottenuta mediante: a) guanti isolanti + attrezzi isolati b) guanti isolanti + tappeto isolante c) guanti isolanti + tronchetti isolanti Guanti isolati Attrezzo isolato a) Guanti isolati Guanti isolati Tappeto isolante Tronchetti isolanti b) c) 48 Lavori Lavori sotto sotto tensione tensione in in BT BT Zona Zonadi diintervento intervento && Le Leparti partiattive attivesu sucui cuisi siesegue esegueilil lavoro lavoroeele lerelative relativezone zonedi dilavoro lavorosotto sotto tensione, tensione,devono devonoessere essereristrette ristrettead ad una unazona, zona,definita definita“zona “zonadi diintervento” intervento” && L’estensione L’estensionedella dellazona zonadi diintervento intervento deve deveessere essereragionevolmente ragionevolmente contenuta, contenuta,ad ades. es.50 50cm cmxx50 50cm, cm,cioè cioè con conun uncampo campovisivo visivoche chepermetta permetta all’operatore all’operatoredi diavere averesotto sottocontrollo controllole le parti partiattive attivein intensione tensionesu sucui cuideve deve eseguire eseguireilillavoro lavoro && La Lazona zonadi diintervento interventodeve deveessere essere posta postadi difronte fronteall’operatore all’operatore 49 Lavori Lavori sotto sotto tensione tensione in in BT BT Zona Zonadi diintervento intervento Zona Zonadi diintervento intervento (CEI (CEI11-27 11-27art. art.3.17) 3.17) Spazio Spazioentro entroililquale qualesono sonocontenute contenute leleparti attive sulle quali l’operatore parti attive sulle quali l’operatore interviene intervieneper pereseguire eseguireun unlavoro lavoroaa contatto contatto DL Zona di lavoro sotto tensione Zona di intervento La Lazona zonadi diintervento interventodeve deveessere essereposta postadi difronte fronteall’operatore all’operatore 50 SICUREZZA – CONNESSIONE A TERRA DELLE MASSE PROVVEDIMENTI CONTRO I CONTATTI INDIRETTI a) IMPIANTO PV CON TRASFORMATORE b) B) IMPIANTO PV SENZA TRAFO PROVVEDIMENTI CONTRO I CONTATTI INDIRETTI IL GUASTO A MASSA NELL’INVERTER PROVOCA L’APERTURA DELL’INTERRUTTORE DIFFERENZIALE Id E LA MANCANZA DI TENSIONE DI RETE CONSEGUENTE PROVOCA LO STAND BY DELL’INVERTER PROVVEDIMENTI CONTRO I CONTATTI INDIRETTI IL GUASTO AL CAMPO FOTOVOLTAICO A MONTE DELL’INVERTER PROVOCA L’APERTURA DELL’INTERRUTTORE DIFFERENZIALE Id E LA MANCANZA DI TENSIONE DI RETE CONSEGUENTE PROVOCA LO STAND BY DELL’INVERTER PROVVEDIMENTI PER LA SICUREZZA DEGLI OPERATORI CONTRO I CONTATTI DIRETTI E INDIRETTI ATTIVITA’ VANTAGGI SVANTAGGI SEZIONAMENTO IMPIANTO E COPERTURA MODULI SPEGNIMENTO CAMPO – IMPIANTO Eliminazione di potenziali pericolosi DIFFICOLTA’ REALIZZATIVA Quale copertura durante l’incendio? SEZIONAMENTO STRINGHE Apertura manuale dei connettori – taglio dei cavi S≤6 mm2 INTERRUZZIONE CORRENTE Eliminazione di archi e scintille PERMANENZA DI PUNTI IN TENSIONE Connettori aperti terminale di cavi tagliati MESSA IN CORTO AZZERAMENTO CIRCUITO E A POTENZIALE TERRA IMPANTO DC Caratteristica PV CIRCOLAZIONE CORRENTI LATO DC Rischio archi scintille PROVVEDIMENTI PER LA SICUREZZA DEGLI OPERATORI CONTRO I CONTATTI DIRETTI E INDIRETTI Non usare acqua per spegnere incendi derivanti o coinvolgenti impianti elettrici. L’impianto fotovoltaico è un elemento estraneo alla struttura e si mantiene elettricamente attivo anche durante l’incendio E’ presente l’intero potenziale di stringa o potenziali parziali in caso d’interruzione della stringa I conduttori danneggiati (isolante fuso) toccandosi generano corti circuiti locali con formazione di archi persistenti (corrente continua). Estinzione dell’incendio con un agente elettricamente conduttivo (es. acqua) è equivalente ad un lavoro sotto tensione a contatto pertanto l’operatore deve essere protetto da due elementi isolanti (doppio isolamento equivalente)