MODULO 9 – A I RAPPORTI TRA MICRORGANISMI E L`OSPITE

MODULO 9 – A
I RAPPORTI TRA MICRORGANISMI E L’OSPITE
In ogni momento il nostro organismo è esposto ad attacchi da parte di agenti
patogeni; per tale motivo è indispensabile il sistema di difesa dell’organismo,
ossia il SISTEMA IMMUNITARIO.
SISTEMA IMMUNITARIO
Protegge il corpo dall’ invasione di organismi o molecole (agenti
patogeni), chiamati ANTIGENE, che possono causare infezioni e
malattie. La difesa da organismi patogeni avviene in due tipi di
risposte:
- IMMUNITA’ INNATA o NATURALE: è la prima
risposta immunitaria e consiste in meccanismi preesistenti
all’infezione capaci di reagire con rapidità ma in maniera
aspecifica e ripetitiva contro i patogeni.
I componenti principali di questa prima risposta sono:
1) le barriere fisiche costituite dagli “epiteli”, le
“membrana mucose” che ricoprono le parti del corpo a
contatto con l’ambiente esterno, “le secrezioni” che
sono liquidi acidi per poter uccidere batteri.
2) le cellule a funzioni fagocitiche: NEUTROFILI e
MACROFAGI, che inglobano e distruggono agenti
estranei. Quando la prima linea di difesa viene superata
dai virus o batteri, interviene la seconda.
Quando qualche antigene riesce a superare le prime
barriere, i mastociti della zona colpita rilasciano alcune
sostanze chimiche, tra cui l’ ISTAMINA, che aumentano la
circolazione del sangue creando calore e rossore, per tale
motivo quell’ area viene definita infiammata; i
GRANULOCITI sono dei globuli bianchi che mangiano le
cellule morte e i microrganismi pericolosi per il corpo; la
febbre è un aumento della temperatura del corpo. Tale
processo facilità l’attività dei globuli bianchi.
- IMMUNITA’ SPECIFICA o ADATTIVA: costituiscono
la terza linea di difesa dell’organismo dagli antigeni.
Quando l’aggressione non si è fermata, l’organismo attacca
l’antigene in due modi:
-
-
RISPOSTA UMORALE: è attivata dai
LINFOCITI B che riconoscono l’antigene e si
trasformano in cellule effettrici e cellule della
memoria, detti ANTICORPI, prodotti dalle
plasmacellule delle cellule.
Il processo inizia quando un linfocita rileva un
agente esterno e produce le cellule clone che
saranno destinate alla memoria immunologica e
altri formeranno le plasmacellule. Questi ultimi
produrranno gli anticorpi che si legheranno al
corpo esterno bloccando i suoi siti attivi.
RISPOSTA CELLULARE: è svolta dai
LINFOCITI T, i quali distruggono un virus che ha
già infettato una cellula. I linfociti T si legano,
tramite i recettori specifici, all’ antigene della cellula
colpita e creano dei fori nella parete cellulare
mediante un enzima fornito da loro, la
PERFORINA. Portando la cellula alla lisi.
I linfociti sono delle cellule presenti nel sangue, che costituiscono
circa il 20%/40% dei globuli bianchi.
L’ ALLEGRIA è un caso in cui la difesa immunitaria causa dei
problemi al nostro corpo. Si può considerare una risposta
abnorme ad antigeni presenti nell’ambiente.
Il nostro organismo è sempre esposto ad infezioni che, se hanno il loro
risvolto, possono causare malattie.
Il primo contatto avviene durante il parto. Infatti, il feto durante
l’attraversamento del canale cervicale e della vagina, viene a contatto con
microrganismi.
Con il termine il INFEZIONE si intende la penetrazione e la moltiplicazione
di microrganismi.
I fattori che possono favorire una infezione sono: l’età (neonati, bambini e
anziani); malnutrizione; scarse condizioni igieniche; malattie metaboliche (ex:
diabete); ambienti affollati.
Un infezione dipende dal rapporto tra le capacità difensive dell’organismo e la
patogenicità dell’antigene:
· se la patogenicità è modesta, ma la capacità è minore ad essa, si avrà
un INFEZIONE OPPORTUNISTICA (ex: immunodepressi);
· se le capacità difensive sono uguali alla patogenicità, l’ospite viene
definito PORTATORE SANO.
Le infezioni possono essere distinti in due punti:
1. INFEZIONI ENDOGENE: gli antigeni provengono dalla superficie o
dall’interno del corpo;
2. INFEZIONI ESOGENE: gli antigeni provengono dall’esterno.
Abbiamo diverse infezioni a secondo di quale sia l’antigene:
1. BATTERICA;
2. VIRALE
3. FUNGINA
4. DEI PROTOZOI
5. DEGLI ELMINTI
L’ INFEZIONE BATTERICA è l’invasione e la successiva moltiplicazione
dei batteri nei tessuti e/o nel sangue. Affinché insorga una infezione
nell’uomo, la patogenicità del batterio deve superare le capacità difensive del
corpo.
Una grande proprietà dei batteri patogeni è rappresentata dalla loro capacità
di aderire specificamente e selettivamente alla superficie delle cellula di vari
epiteli mucosi. Le strutture superficiali del batterio che interagiscono con i
recettori delle cellule eucaristiche, prendono il nome di ADESINE. Esse
sono rappresentata da una varietà di polimeri complessi e da proteine,
polisaccaridi, acido lipoteicoico.
· Le adesine di natura proteica sono localizzate a livello della fimbrie
batteriche (Ex: Neisseria gonorrhoeae, Escherichia Coli).
· Le adesine si natura polisaccaridica sono fornite dalla matrice anionica
polisaccaridica del glicocalice batterico (Ex: Pseudomonas aeruginosa).
· Le adenine con acido lipoteicoico si lega invece alle cellule attraverso
un’interazione con un recettore per la fibronectina. (Ex: Streptococcus
mutans (denti)).
Sebbene alcuni batteri penetrino nell’organismo attraverso un artropode
vettore o nascono direttamente nei tessuti, la maggior parte delle infezioni si
verifica attraverso le membrane mucose e in particolare attraverso quelle
enterica e respiratoria.
Una volta penetrato nei tessuti dell’ospite, un batterio deve essere in grado di
metabolizzare e di moltiplicarsi, presentando due qualità:
1) possedere la capacità di metabolizzare nelle condizioni nutrizionali
fornite dai tessuti dell’ospite;
2) essere in grado di contrastare i meccanismi di difesa.
Una volta ancorata alla superficie di una mucosa, un batterio inizia a
moltiplicarsi. I batteri che ne derivano rimangono adesi uno all’altro ed alla
superficie mucosa dove formano una colonia, concentrando i loro prodotti
tossici in una zona limitata della mucosa il cui epitelio di rivestimento viene
cosi danneggiato, andando in contro a fenomeni degenerativi i necrotici
apprendo ai batteri un varco verso la sottomucosa ed in resto dei tessuti
profondi.
I fattori che influenzano la patogenicità dei batteri sono:
· il potere tossico: in alcuni casi la malattia infettiva può essere causata da
sostanze tossiche presenti nei batteri, ENDOTOSSINE, o liberate da
essi, ESOTOSSINE;
· il potere invasivo;
· la capacità di resistenza alle difese dell’ ospite: i meccanismi con cui i batteri
possono superare le barriere difensive sono:
- produzione di sostanze che ostacolano la fagocitosi;
- perdita di antigeni;
- liberazione di enzimi che favoriscono la diffusione
dell0infezione.
I batteri patogeni sono:
- COCCHI GRAM +: Stafilococchi e Streptococchi;
- BACILLI GRAM +: Clostridi;
- COCCHI GRAM -: Neisseria;
- BACILLI GRAM -;
- ENTEROBATTERI;
- BATTERI ATIPICI.
Per INFEZIONE VIRALE o MICROBICA si intende la penetrazione di
un microrganismo all’interno dell’ospite seguita da moltiplicazione attiva.
A differenza delle infezioni da altri microrganismi, le infezioni virali sono
intracellulari ed esitano, nella distribuzione della cellula infetta (malattia acuta)
e nella eliminazione completa del virus (guarigione).
Il virus entra in contatto con l’organismo, nella prima fase dell’infezione,
PRIMA INFEZIONE. Le superficie corporee possono essere superate nel
caso di ferite, punture d’insetto, ecc..
Il virus successivamente supera una serie di difese penetrando nell’organismo;
si moltiplica o a livello della zona di penetrazione o in altri sedi, che possono
essere raggiunti attraverso il sangue e i liquidi linfatici.
Il sistema difensivo dell’ospite reagisce alla presenza dei virus con la
produzione di interferoni, anticorpi, bloccando l’infezione in breve tempo (12 settimana).
Per tale motivo quasi tutte le infezioni virali sono ACUTE, cioè al termine
dell’infezione il virus viene eliminato (ex: raffreddore). Tuttavia, però, alcuni
virus riescono ad eludere la sorveglianza immunitaria, determinando una
infezione persistente, che può durare da qualche settimana a tutta la vita. La
persistenza virale mostra differenze a seconda del tipo di acido nucleico
posseduto dal virus:
- VIRUS A DNA: integrano il proprio genoma in quello cellulare o per
rottura della doppia elica del DNA o per stabilizzazione del DNA virale
(Ex: Papilloma virus);
- VIRUS A RNA: si ritiene che avvenga una replicazione a bassa
frequenza, con produzione di antigene insufficiente per attivare il
sistema immunitaria.
Le INFEZIONE FUNGINE o MICOSI rappresentano una tipologia di
infezioni provocati dai funghi. I funghi sono organismi ubiquitari
nell’ambiente, sono presenti in ogni zolla di terra e nell’aria che respiriamo.
Questo sostanze contatto tra i funghi e gli essere umani aumenta la possibilità
di sviluppare infezioni.
Possono manifestarsi ovunque sulla pelle, braccia, gambe, mani, .. provocano
una patina bianca che riveste l’interno della bocca, con la mucosa arrossata, si
parla di MONILIASI ORALE o MUGHETTO: la causa è un lievito di nome
CANDIDA.
Le infezioni fungine degli organi interni sono causate dall’invasione di
Aspergillus. Le spore di questo fungo invasivo si trovano ovunque. Vengono
inalate conferendo diverse sintomi: asma, ecc..