Capitolo 1 La scienza economica e l’economia d Approfondimento 1.1 L’importanza crescente dei servizi Al principio del ventunesimo secolo, il settore agricolo rappresenta circa l’1% del prodotto (o reddito) nazionale dei Paesi avanzati e l’industria è inferiore al 25%. La restante produzione è costituita dai servizi: servizi finanziari, trasporti, cultura, comunicazioni, turismo e pubblici servizi, ovvero: difesa, ordine pubblico, istruzione ecc. In Paesi come la Cina e l’India l’agricoltura rappresenta ancora il settore produttivo prevalente e il settore dei servizi è alla fase di avvio del ciclo di vita. Il processo di terziarizzazione delle attività produttive – ossia di crescita del peso dei servizi rispetto all’agricoltura e all’industria – è più avanzato negli Stati Uniti che nei Paesi dell’area dell’euro: nei primi il terziario realizza 3/4 del PIL (Prodotto Interno Lordo), mentre nei secondi è intorno ai 2/3. La crescita del macrosettore dei servizi ha effetti positivi sull’occupazione e sulla bilancia dei pagamenti. La produzione di servizi è infatti basata su tecnologie ad alta intensità di lavoro. La leadership nei servizi finanziari, nei prodotti di intrattenimento (film e musica) e nell’istruzione superiore consentono a Paesi come gli Stati Uniti e il Regno Unito di occupare le prime posizioni nella classifica mondiale dei Paesi esportatori. Il commercio internazionale è stato sinora soprattutto un commercio di beni. Internet sta cambiando le categorie merceologiche del commercio internazionale. Le funzioni aziendali relative alla contabilità possono essere date in outsourcing a consulenti indiani e una qualsiasi consulenza può essere trasmessa dall’India al Regno Unito via e-mail. La dimensione, ancora comparativamente modesta, dei servizi in Italia è dovuta a precise scelte politiche che hanno sottratto al mercato e alla concorrenza gran parte del settore. L’università, la medicina, i trasporti, i servizi di pubblica utilità (per esempio, l’elettricità) sono ancora in gran parte controllati dallo Stato e protetti da barriere all’entrata. La terziarizzazione dell’economia italiana trova un riscontro nell’analisi della spesa degli italiani: la spesa interna è composta nel 2006 per il 48,4% da servizi (alberghi, ristoranti, comunicazioni, servizi ricreativi e culturali ecc.), per il 30,4% da beni non durevoli (alimentari e bevande ecc.), per l’11,0% da beni semidurevoli (vestiario e calzature ecc.) e per il 10,2% da beni durevoli (elettrodomestici, mezzi di trasporto ecc.). Peso percentuale dei macrosettori del PIL (Prodotto Interno Lordo) Agricoltura Industria Servizi Regno Unito USA Francia Italia India Cina Giappone 1 26 73 1 22 77 2 22 76 2 30 68 19 28 54 13 46 41 2 33 65 Fonte: rielaborazione su dati World Bank, World Development Indicators (http://devdata.worldbank.org). Economia 4/ed David Begg, Gianluigi Vernasca, Stanley Fischer, Rudiger Dornbusch © 2011, McGraw-Hill