AMD Fusion Brazos: risposta concreta ad Atom

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AMD Fusion Brazos: risposta concreta ad Atom. CPU e GPU, autonomia di 10 ore
Scritto da Administrator
Mercoledì 05 Gennaio 2011 08:00
Le divisioni "CPU" e "ATI GPU" di AMD sembrano aver unito i propri sforzi e dar vita ad un
esempio un po' più concreto della tanto pubblicizzata tecnologia Fusion. Al CES 2011 i primi
AMD Fusion Brazos
, gli
anti-Atom
per definizione.
GPU all'interno
e
10 ore di autonomia
per i netbook.
Intel Atom ha rappresentato una importante svolta nel mondo dei computer portatili, più o meno
netbook. Ad un prezzo accessibile, si tratta di CPU in grado di garantire prestazioni più che
modeste contestualizzate, in uno scenario più recente, persino in due core fisici.
Fino ad ora, AMD è praticamente rimasta a guardare. Nessuna controproposta degna di essere
chiamata tale per contrastare l'atomo pulsante della stragrande maggioranza dei computer
ultraportatili del momento.
Per fortuna la vicenda si chiude qua: AMD è finalmente pronta ad offrire una validissima
alternativa che punta molto in alto e vuole evidenziare, senza scendere a compromessi, una
superiorità che, almeno su carta, promette davvero bene.
La risposta ad Intel Atom è qui, l'annuncio ufficiale si concretizza proprio mentre Intel è al lavoro
per la presentazione all'imminente CES 2011 di Las Vegas della nuova lineup di CPU Core
i-Series di seconda generazione basata sulla nuova architettura di silicio Sandy Bridge. AMD,
infatti, ha una risposta pronta perlomeno relativa ad una controproposta ad Atom ed i Sandy
Bridge low-end. Il brand è sempre Fusion, una fusione che finalmente diventa realtà a livello di
microarchitettura iniziando ad assumere le sfumature di significato che AMD si era preposta in
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partenza durante la fase di progettazione.
Si tratta, in particolare, dei primi esemplari di CPU Fusion denominate Brazos. Rick Bergman,
figura di spicco del dipartimento AMD Products Group, non si limita a mezzi termi in un
comunicato stampa ufficiale: <<le CPU Fusion sono, semplicemente, il più grande risultato dal
lancio dell'architettura x86 più di 40 anni fa>>.
I modelli in dirittura d'arrivo sono diversi. Si inizia con la linea Ontario, ufficialmente denominata
"C-Series". Il modello C-30 è caratterizzato da un nucleo elaborativo cloccato ad 1,2 GHz. Due
core, invece, per il C-20 funzionante però ad 1 GHz tondo. In entrambi i casi, il TDP dichiarato è
pari a 9 watt.
Salendo di fascia si incontra Zacate, ovvero la "E-Series". La CPU E-240 integra un singolo
core da 1,5 GHz, mentre il modello E-250 conta su due core da 1,6 GHz.
La novità in sè non è questa. C'è ben altro che bolle in pentola e che rende il titolo ancora più
eloquente: i netbook integranti le nuove CPU AMD saranno in grado, secondo l'Azienda, di
assicurare almeno 10 ore di autonomia a batteria offrendo, al contempo, qualcosa in più delle
funzionalità promesse da una semplice CPU.
Di cosa parliamo? Del progetto Fusion, appunto. Ovvero dell'integrazione di una GPU che AMD
ha affiancato al die del chip, nel medesimo package. Tuttavia, a differenza della controparte
Intel, l'offerta AMD è stavolta più meritevole: una tecnologia più avanzata, infatti, grazie al pieno
supporto alle Direct X 11. Promessa che invece Intel manterrà non prima del prossimo anno.
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AMD fornisce maggiori dettagli in merito: <<l'esplorazione Web è un'esperienza più veloce delle
classiche applicazioni offline. Sarete in grado di gestire video playback HD a 1080p, convertire
contenuto 2D in 3D stereoscopico. Persino i siti web intensamente ricchi di grafica si
caricheranno rapidamente. Manipolare contenuto HD è facile e veloce, il gaming 3D a
risoluzioni HD sarà veloce e realistico come la vita reale>>.
Affermazioni di grande effetto, considerando che le ricerche di AMD hanno avuto diversi fronti,
tutti confluenti nel medesimo: l'ambito netbook. Ottimizzare la grafica, integrarla in un
processore, assicurare al contempo buonissime prestazioni visive e progettare il tutto nell'ottica
di utilizzo in accoppiata ad un dispositivo, il netbook appunto, che nasce con la concezione
web-oriented. Anche l'autonomia di utilizzo, dunque, diventa cruciale. Altro punto su cui AMD
non ha evitato di investire in ricerca.
I primi modelli netbook basati sul nuovo Fusion sono già stati annunciati: in prima linea Lenovo
con il suo X120e ed HP con il Pavilion dm1; altri a venire. AMD ha infatti ottenuto riscontri
positivi circa l'integrazione di Brazos in netbook prodotti da Acer, Asus, Dell, Fujitsu, HP,
Lenovo, MSI, Samsung, Sony e Toshiba. In tutti i casi, promette Advanced Micro Devices, si
tratta di sistemi basati su architettura Fusion APU caratterizzate da un prezzo ragionevolmente
mainstream.
La sfida intanto non finisce qui. AMD ha ancora tanto da vuotare dal sacco. Il CES 2011 attende
infatti anche la "A-Series", CPU Fusion Llano di prima classe con GPU integrata più prestante
in grado di garantire, in un chip, 500 GFlops di potenza elaborativa. Nulla di superlativo, ma
sicuramente un buon punto per iniziare a competere con i Sandy Bridge low-end di Intel.
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