Mauro Caprarelli IL SOPRALLUOGO Stabilito con la definizione delle Procedure “chi deve fare cosa” il passo successivo e importante per l’avvio della fase operativa è il sopralluogo, possibilmente congiunto, tra funzionari VV.F, funzionari BB.CC. e organi di Protezione Civile interessati e/o coinvolti (es. Lega Ambiente settore BB.CC.) per stabilire la strategia dell’intervento. Molteplici sono stati i sopralluoghi effettuali, molti verbalizzati e tanti altri no, relativi al recupero di opere importanti (beni culturali immobili e/o mobili) messe poi all’attenzione dei mass media e di opere cosi dette minori che magari non hanno trovato la giusta considerazione. Una di queste è la chiesa di S.Stefano e S.Silvestro presso Castelnuovo frazione di S.Pio delle Camere, dove a seguito di sopralluogo si sono presentate contemporaneamente sullo stesso sito tutte le “tipologie” di interventi di recupero da poter effettuare: recupero dell’organo, recupero delle tele, messa in sicurezza dell’ambiente del coro per il recupero del coro ligneo. IL SOPRALLUOGO Mauro Caprarelli SOPRALLUOGO PRESSO LA CHIESA DI “S.STEFANO E S.SILVESTRO” IN “CASTELNUOVO” FRAZIONE DI S.PIO DELLE CAMERE (AQ) CHIESA: VISTA AEREA PRE-TERREMOTO Mauro Caprarelli IL SOPRALLUOGO CHIESA E ANNESSI: VISTA PLANIMETRICA PRE-TERREMOTO IL SOPRALLUOGO CHIESA: FACCIATA E LATO PIAZZALE CON CAMPANILE Mauro Caprarelli Mauro Caprarelli IL SOPRALLUOGO CHIESA: FACCIATA E LATO PIAZZALE CON CAMPANILE Mauro Caprarelli IL SOPRALLUOGO CHIESA: VISTA AEREA POST-TERREMOTO Mauro Caprarelli IL SOPRALLUOGO CHIESA: VISTA PANORAMICA POST-TERREMOTO IL SOPRALLUOGO In data 20 novembre 2009 è stato effettuato un sopralluogo congiunto con i funzionari dei MIBAC, dott.sse xxxxx e xxxxx, presso la chiesa in oggetto al fine di verificare lo stato dei luoghi per organizzare l’eventuale recupero dei beni rimasti coinvolti dal crollo della chiesa. CHIESA ANGOLO TRA LA FACCIATA ED IL LATO PIAZZALE Mauro Caprarelli Mauro Caprarelli IL SOPRALLUOGO PIAZZALE LATO CAMPANILE Mauro Caprarelli IL SOPRALLUOGO L’edificio della chiesa ed il campanile risultano quasi completamente crollati; gli elementi murari perimetrali rimangono per un’altezza di circa 3 mt mentre l’interno della chiesa è completamente riempito dalle macerie della copertura e delle murature crollate. CHIESA: VISTA DELLA FACCIATA DALL’INTERNO CHIESA: VISTA DELL’ABSIDE DALL’INTERNO IL SOPRALLUOGO Mauro Caprarelli Tra il campanile e l’abside della chiesa è presente un corpo di fabbrica, all’interno del quale è situato un coro ligneo di pregevole fattura rimasto quasi illeso dal crollo parziale della copertura. Tale ambiente presenta solo 2 paramenti murari ancora in piedi, uno dei quali con sensibili segni di spanciamento verso l’interno del coro; la copertura lignea superiormente e latero-cementizia inferiormente, in parte crollata, è ancora parzialmente appoggiata sui due predetti muri pur presentando delle parti in condizioni di instabilità. IL SOPRALLUOGO EDIFICIO DEL CORO: LATO ANTERIORE Mauro Caprarelli IL SOPRALLUOGO EDIFICIO DEL CORO: INTERNO E LATO POSTERIORE Mauro Caprarelli IL SOPRALLUOGO Mauro Caprarelli Gli interventi richiesti da parte del MIBAC e concordati in ordine temporale, sono: 1^operazione: Recupero dell’organo in posizione facilmente accessibile, nella zona frontale della chiesa 2^operazione: Recupero di quadri e statue all’interno della chiesa sotto le macerie 3^operazione: Recupero del coro ligneo nel corpo di fabbrica adiacente alla chiesa Mauro Caprarelli IL SOPRALLUOGO La prima operazione risulta la meno difficoltosa in quanto l’organo si trova emerso dalle macerie ed in posizione perimetrale limitrofa alla via di accesso alla chiesa. Per il recupero necessiterà: a) disporre di un restauratore di organi presente sul posto per le indicazioni su come movimentare l’organo stesso; le funzionarie del MIBAC provvederanno a prendere accordi per la sua disponibilità; b) conseguentemente, ed in funzione delle modalità di prelevamento dettate dal restauratore, si dovrà predisporre ed effettuare il recupero con idonei mezzi dei VV.F. (camion con pianale e braccio gru) e di Legambiente (furgone) e relativo personale Mauro Caprarelli IL SOPRALLUOGO La seconda operazione consiste nello “svuotamento” del catino della chiesa dalle macerie, fino al ritrovamento dei reperti (tele e statue): tale operazione si può fare in sicurezza considerato che il crollo è stato quasi totale, e necessiterà: a) disporre di un archeologo (dott. xxxxx) presente sul posto per le indicazioni circa la valutazione della posizione originaria degli elementi lapidei diffusi nelle macerie e provenienti dal crollo congiunto del campanile e della chiesa (probabilmente la dinamica del crollo è stata tale che il campanile nella caduta ha contribuito al crollo della copertura della chiesa); i funzionari del MIBAC provvederanno a prendere accordi per la sua disponibilità; b) conseguentemente, ed in funzione delle modalità di prelevamento dettate dall’archeologo, si dovrà predisporre ed effettuare il recupero con idonei mezzi dei VV.F. (escavatore cingolato per movimentazione e sollevamento, ragno o gru per rimuovere parti di copertura lignea, camion trasporto materiali) e di Legambiente (furgone) e relativo personale. E’ intenzione della cittadinanza locale contribuire alla rimozione della macerie; in tal senso i funzionari del MIBAC hanno dato indicazioni affinchè tale collaborazione avvenga previo inserimento di codeste persone in associazione di volontariato di protezione civile (soprattutto per copertura assicurativa). IL SOPRALLUOGO Mauro Caprarelli La terza operazione consiste nella messa in sicurezza dell’ambiente dove è presente il coro ligneo per il relativo recupero; per tale operazione necessiterà mettere preventivamente in sicurezza le murature laterali e la copertura del corpo di fabbrica. Le fasi di intervento per la terza operazione possono essere individuate nei seguenti punti: a) rimozione delle parti pericolanti della copertura; b) puntellamento di contrasto orizzontale delle due pareti contrapposte mediante tubi giunto; c) realizzazione di una testuggine/tunnel da parete a parete appoggiata e fissata alla puntellatura di contrasto orizzontale, sotto la copertura esistente, a protezione degli operatori durante il recupero; d) smontaggio del coro alla presenza di un restauratore individuato dal MIBAC con personale VV.F. ed eventualmente di volontari di Protezione civile. IL SOPRALLUOGO In conclusione, si rappresenta che tutte le operazioni sopra descritte sono condizionate dalla disponibilità dei restauratori e dell’archeologo a seguito di interessamento da parte di MIBAC e conseguentemente dalla possibilità di reperire i mezzi idonei e gli uomini VV.F. qualificati necessari. Mauro Caprarelli L’Aquila, 20 novembre 2009 Il funzionario VV.F. DI.COMA.C. di coordinamento con i BB.CC. (Ing. Mauro CAPRARELLI) Mauro Caprarelli IL SOPRALLUOGO A tale sopralluogo, risulta che non è stato dato seguito, per motivi varia natura, e ad oggi la situazione purtroppo è ancora quella di novembre 2009.