E. Klimova: “La Sapienza” – aprile 2017 – L1 Verbo 1 L - e

E. Klimova: “La Sapienza” – aprile 2017 – L1 Verbo
L1
VERBO – DALLA FORMA ALLA FUNZIONE
A.
INTRODUZIONE
1
Il verbo è la parte variabile del discorso che, dal punto di vista morfologico, presenta il
maggior numero di informazioni. Se volessimo, però, rimanere solo al livello morfologico e
occuparci esclusivamente delle forme del verbo, cioè solo della sua flessione, finiremmo alle
tabelle di forme verbali, senza sapere, però, come usarle nella frase. La flessione verbale fa sì
che il verbo è considerabile come centro della frase già a tre livelli: A livello sintattico, la
funzione centrale del verbo deriva dalla sua funzione del predicato: per mezzo delle categorie
predicative di tempo e di modo, di cui esso è il portatore, viene compiuto l’atto predicativo,
ovvero l’atto della costituzione della frase.1 A livello semantico, il ruolo centrale del verbo
predicativo è legato alle valenze di esso: è il significato del verbo a determinare il numero e il
tipo di argomenti e quindi la struttura sintattica della frase. (Cfr. la lezione dell’anno scorso
Sintassi a tre livelli). A livello pragmatico la funzione centrale del verbo è legata alla
funzione del modo verbale per cui si distinguono diversi tipi di frase nell’ambito della
modalità dell’enunciato e alla sua funzione dell’unità communicativa della transizione
propria dell’enunciato a livello della struttura informativa dell’enunciato (cfr una delle
prossime lezione sul valore communicativo del verbo).
B.
FORMA DEL VERBO: Categorie grammaticali e le loro funzioni
Le categorie di PERSONA e di NUMERO fanno riferimento al soggetto grammaticale
della frase:
Es. 1: Mluvím/Mluvíš/Mluví o Marii.
Parlo/Parli/Parla di Maria.
•
Motivi della presenza del soggetto pronominale nella frase ceca e in quella italiana:
Es. 2: “Perché sorridi?” ella domandò. – “Perché sorrido?” egli ripeté.
“Proč se usmíváš?” zeptala se. – “Proč se usmívám?” zopakoval.
Es. 3: E che ci posso fare io?
A co s tím můžu dělat já?/ A co já s tím můžu dělat?
Cfr. La categoria di persona e la funzione communicativa di queste frasi:
Es. 4: a. Slibuji, že přijdu. / Prometto di venire.
b. Slibuje, že přijde. / Promette di venire.
Es. 5: Pavel musí studovat. / Paolo deve studiare.
Pavle, musíš studovat. / Paolo, devi studiare.
• La categoria di TEMPO è una categoria verbale che
a)
indica la relazione temporale tra l’azione espressa dal verbo e il momento “in cui si
parla” (= momento dell’enunciazione), o la relazione tra l’azione e un momento di
riferimento (un altro evento, un’altra azione). Tale relazione può essere contemporaneità,
anteriorità e posteriorità. In ceco, per la forma si distinguono il presente, il preterito e il
futuro del verbo imperfettivo, e il futuro e il preterito del verbo perfettivo.
• Il presente indica l’azione come contemporanea con il momento dell’enunciazione:
Es. 6: Říkám, že jsem unavený. / Dico che sono stanco.
• Il passato indica l’azione come anteriore al momento in cui si parla:
Es. 7: Marie říká: „Přišla jsem ve tři.“ / Maria dice: “Sono venuta alle tre.”
1
Cfr. Bauer, Grepl 1975, p. 55.
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• Il futuro indica l’azione come posteriore rispetto al momento dell’enunciazione:
Es. 8: Marie se ptá: „Kdy se vrátíš?“ / Maria chiede: “Quando tornerai?”
In italiano vigono le regole di consecutio temporum. In ceco, invece no:
Es. 9: Ha detto
Řekl,
Ha detto
Řekl,
Ha detto
Řekl,
che era stanco.
Contemporaneità nel passato
že je unavený.
che era venuto alle tre.
Anteriorità nel passato
že přišel ve tři.
che sarebbe venuto alle tre. Posteriorità nel passato
že přijde ve tři.
Esaminiamo il tempo verbale e la funzione comunicativa di queste frasi:
Es. 10: To neuděláš. / Non lo farai.
Es. 11: Udělal bys (Byl bys udělal) líp, kdybys mlčel.
Facevi (avresti fatto) meglio a stare zitto.
Es. 12: Taky nám to (byli) mohli říct dřív. (Byli by mohli …)
Potevano (avrebbero potuto) anche dircelo prima.
Es. 13: Kdybych to byl věděl, nebyl bych přišel.
Se lo sapevo (se l’avessi saputo) non venivo (non sarei venuto).
• La categoria di MODO è una categoria verbale che indica l’atteggiamento del parlante nei
confronti del contenuto proposizionale dell’enunciato.
Terminologia: morfologia, forma, funzione, tipi di frase, atteggiamento, parlante, atti
illocutori, azione reale, possibile o irreale, azione desiderata o necessaria:
Tipo di frase x AI
Es. 14: Vengo. / Přijdu.
Es. 15: Mi daresti una mano? / Pomohl bys mi?
Tipo di frase x AI
Es. 16: Vieni qua. / Pojď sem.
Tipo di frase x AI
Es. 17: Venga, signore. / Pojďte dál (Vstupte), pane. Tipo di frase x AI
Es. 18: Che sia malato? / Že by byl nemocný?
Tipo di frase x AI
• Categoria morfologica di “VID”
In italiano abbiamo TEMPI imperfettivi e perfettivi, in ceco abbiamo VERBI imperfettivi
e perfettivi.
1. FORMA: Verbo imperfettivi (nedokonavá) e verbi perfettivi (dokonavá)
Es. 19: kupovat x koupit
dělat → udělat
(verbo imperfettivo x verbo perfettivo)
Es. 20:
pít
upít
opít se
dopít
zapít něco
bere
sorbire, bere a piccoli sorsi
ubriacarsi
finire di bere
berci sopra
Es. 21:
držet
dodržet slovo
vydržet námahu
zadržet slzy
zdržet někoho
tenere
mantenere la parola
resistere alla fatica
ritenere le lacrime
far perdere tempo a qu
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2. FUNZIONE della categoria di “VID” è esprimere diversi aspetti dello svolgimento
dell’azione:
a) I verbi imperfettivi esprimono l’aspetto imperfettivo, descrivono gli eventi (le azioni)
come non compiuti, descrivono gli eventi cioè nel loro svolgersi, nel loro ripetersi:
Es. 22: Jejich přátelství přerůstalo v lásku.
La loro amicizia cresceva in amore.
Es. 23: Dřevo hořelo v krbu.
Il legno ardeva nel caminetto.
Es. 24: Šel jsem po ulici, když jsem uviděl Jiřího.
Camminavo (Camminando) per la strada quando (ho visto) Giorgio.
Es. 25: Všichni se na nás dívali.
Tutti ci guardavano.
b)
I verbi perfettivi esprimono l’aspetto perfettivo, descrivendo gli eventi (le azioni)
come compiuti (cfr. perfetto composto, perfetto semplice in italiano):
Es. 25: Nemůžu řídit, ztratil jsem řidičský průkaz.
Non posso guidare: ho perso la patente.
Es. 26: Pavel snědl jídlo v několika minutách.
Paolo ha mangiato/mangiò il pasto in pochi minuti.
Es. 27: Nedověděl jsem se nikdy pravdu.
Non seppi mai la verità.
Es. 29:
Bylo pozdě, když jsem usnul/-la.
Era tardi quando mi addormentai.
Es. 30:
Podívali se jeden na druhého.
Si guardarono.
verbo perfettivo, inizio dell’azione
perfetto, inizio dell’azione
verbo perfettivo, inizio dell’azione
perfetto, inizio dell’azione
Esaminiamo la forma del verbo e la funzione delle frasi seguenti:
Frasi dichiarative:
V neděli pojedu do Prahy. – V neděli pojedeš do Prahy. – V neděli do Prahy nepojedeš. –
Nechci, abys jel v neděli do Prahy. – Nechci, abys jel do Prahy v neděli. – Nechci, abys
v neděli do Prahy jel, chci, abys tam letěl. – Přál bych si jet v neděli do Prahy.
Frasi interrogative:
V neděli pojedeš do Prahy? – Ty nepojedeš v neděli do Prahy? – Tak ty nepojedeš v neděli
do Prahy? – Nechcete se posadit? – Sedneš si, nebo ne(sedneš)?
Kdy jste se vrátili? – Kdo odjel do Prahy? Kam jel? – Proč jsi mi to neřekl? – Jak to víš? –
Proč se neposadíš?
Frasi iussive:
Zavolej mi zítra. – Zítra mi nevolej. – To okno raději zavři. – To okno raději nezavírej.
/vid!!/ Nezlom si nohu. /vid!!/ – Posaď se a mlč! – Posaď se, prosím. – Prosím tě, sedni si.
– Tak už si sedni, prosím tě.
Ať si nejdřív odpočine! – Ať si to vyřídí sám!
Poslyšte, a kdo vy vlastně jste? – Podívej, já nevím proč, ale ty mi připadáš jinej.
Frasi ottative:
Ať už raději prší! – Kéž už mám/ bych měl tu zkoušku už za sebou! – Kéž bych tam byl šel!
– Kéž přijeli včera večer!