Carlo V d’Asburgo. Il nuovo sogno di un impero universale Nel 1496, l’imperatore Massimiliano I d'Asburgo organizza il matrimonio del figlio Filippo, detto "il Bello", con Giovanna di Castiglia, passata alla storia come "la Pazza", figlia dei sovrani di Spagna Ferdinando d'Aragona e Isabella di Castiglia Da questa unione nasce Carlo, che, grazie alle eredità delle due famiglie, si trova a capo di un impero grandissimo Le eredità di Carlo V d’Asburgo Borgogna Asburgo Maria di Borgogna Massimiliano I di Asburgo Spagna Imperatore (†1519) (†1482) Ferdinando di Aragona Isabella di Castiglia (†1516) (†1504) Filippo Giovanna detto “Il bello” (†1506) detta “La pazza” (†1555) Carlo V Ferdinando I Imperatore (†1558) Imperatore (†1564) Carlo V prende il potere Nel 1506, quando Carlo ha appena 6 anni, muore il padre, Filippo il Bello. Nell'anno 1516, muore anche il nonno materno Ferdinando d'Aragona e Carlo, che ha appena sedici anni, diventa re di Spagna. Nel 1519 muore anche il nonno paterno, Massimiliano, lasciando a Carlo l’eredità dei domini asburgici in Austria. La morte di Massimiliano lascia libero anche il titolo imperiale Il titolo imperiale, però, non era ereditario: in base alla Bolla d’oro la scelta dell’imperatore spettava ai Sette Grandi Elettori Carlo si candida per essere scelto imperatore, scontrandosi con altri importanti contendenti: Enrico VIII d’Inghilterra Francesco I di Francia Federico di Sassonia Viene eletto Carlo, anche grazie al sostegno economico dei potenti banchieri tedeschi Fugger. Carlo viene incoronato Imperatore nell'autunno del 1520 nella cattedrale di Aquisgrana e prende il nome di Carlo V Egli si trova a capo di un impero immenso, che comprende anche le colonie spagnole in America e i territori italiani della Spagna. Carlo V cerca di governare il suo enorme impero in prima persona, con l’aiuto di pochi uomini fidati e spostandosi continuamente tra i suoi vari regni Questo impero, però, è continuamente minacciato da più parti 1 La politica di Carlo V Per tutta la durata del suo regno, Carlo V deve combattere: 1. Contro la Francia di Francesco I 2. Contro i principi tedeschi che cercavano di diventare autonomi dall’imperatore 3. Contro i Turchi Ottomani di Solimano il Magnifico, che arrivano a minacciare Vienna (capitale dell’Austria) e attaccano con navi pirata i porti spagnoli nel Mediterraneo I problemi della Spagna Il problema più grave in Spagna è la mancanza di denaro per le spese delle continue guerre. Carlo è continuamente costretto a ricorrere ai prestiti delle banche (soprattutto tedesche), portando il Paese ad un grave indebitamento Il debito sarebbe stato ancora maggiore senza le risorse delle colonie americane L’argento americano I conquistadores Pizarro e Cortés avevano aggiunto ai territori spagnoli i vicereami del Messico (Nuova Spagna) e del Perù Da queste terre arrivavano in Spagna grandi quantità di metalli preziosi L’argento delle colonie permette a Carlo V di ripagare parte dei debiti spagnoli, ma ha anche altre conseguenze: •L’aumento dell’argento in circolazione provoca una grave inflazione in tutta Europa (aumento dei prezzi e diminuzione del valore del denaro) 2 •La Spagna non si preoccupa di far sviluppare l’economia, non produce, ma compra prodotti dall’estero anche da rivendere alle colonie. Le guerre con la Francia Il maggiore nemico di Carlo V è stato il re Francesco I, perché la Francia era quasi interamente circondata dai possedimenti degli Asburgo Gli scontri tra l’esercito di Carlo V e quello francese sono avvenuti soprattutto in Italia Prima fase (1522-1526) Le guerre tra Carlo V e Francesco I in Italia iniziano nel 1522. L’esercito dell’imperatore si mostra subito più forte. Nel 1525, a Pavia, Francesco I viene catturato e portato prigioniero in Spagna, dove firma il trattato di Madrid (1526) con cui rinuncia ai territori italiani. Seconda Fase Tornato in Francia, Francesco I dice di essere stato costretto a firmare il trattato di Madrid e riprende la guerra, anche se, per avere la libertà, aveva dovuto lasciare in ostaggio i suoi figli in Spagna. Altri stati temono la forza di Carlo V e si uniscono a Francesco I nella Lega di Cognac Ne fanno parte Francesco I, Enrico VIII d’Inghilterra, molti stati italiani, il papa. L’esercito di Carlo V però non incontra grandi resistenze. Il sacco di Roma (1527) Una parte dell’esercito di Carlo V, composta da mercenari (= soldati pagati per combattere) tedeschi, i Lanzichenecchi, arriva a Roma e per nove mesi occupa la città, rubando, uccidendo e distruggendo. La pace delle due dame La guerra è vinta da Carlo V. Nel 1529 a Cambrais viene firmata la pace detta delle due dame, perché negoziata da Luisa di Savoia, madre di Francesco I, e Margherita d’Austria, zia di Carlo V. Carlo V ottiene il controllo di molti territori italiani La guerra contro i Turchi Carlo V può occuparsi del pericolo turco solo nel 1532, dopo aver sconfitto la Francia e aver trovato un accordo con i principi tedeschi I soldati di Carlo V riescono a fermare i Turchi a 60 chilometri di distanza da Vienna Nel Mediterraneo, Carlo V non riesce ad eliminare il pericolo turco. La fine di Carlo V Ne 1556 Carlo V lascia il potere (= abdica) e si ritira in un monastero, dove muore nel 1558, all’età di 58 anni Prima di ritirarsi, divide il suo impero in due parti: •Al fratello Ferdinando lascia i domini degli Asburgo d’Austria •La Spagna, con i suoi territori americani e italiani e le Fiandre passano al figlio di Carlo: Filippo II Nel 1559 Filippo II firma con la Francia la pace di Cateau-Cambresis: l’Italia cade sotto la dominazione spagnola 3 4