Titolo del programma di ricerca dell’assegno richiesto Meccanica di proteine e filamenti mediante trappola ottica Responsabile Scientifico: Vincenzo Lombardi Programma di ricerca dettagliato Scopo di questo progetto di ricerca è lo sviluppo e l’applicazione di metodologie di meccanica con risoluzione del nanometro e del piconewton alla definizione delle proprietà meccaniche e cinetiche di molecole e di sistemi sopramolecolari quali le proteine e i filamenti dell’apparato contrattile e citoscheletrico della cellula muscolare e le proteine di membrana responsabili della sensibilità meccanica dei neuroni. A questo scopo viene impiegato un apparato nanotecnologico, la trappola ottica a doppio laser (Dual Laser Optical Tweezers, DLOT), che è capace di registrare variazioni di forza nell’ambito 0.5 - 200 pN e variazioni di lunghezza nell’ambito 1 – 100000 nm. Un primo obiettivo della ricerca è lo sviluppo e la definizione delle proprietà meccaniche di una bio-macchina sintetica basata sul motore miosinico, consistente in un singolo filamento di actina che interagisce con una schiera di motori miosinici disposti su una superficie inorganica nanostrutturata. Questo sistema, che noi chiamiamo “nanomuscolo”, permette di superare i diversi limiti propri dei metodi che usano singole cellule o singole molecole e fornirà una misura della forza isometrica e della dipendenza dal carico della potenza in una singola interazione della miosina II con il filamento di actina nell’unità funzionale integra. Un secondo obiettivo è applicare il DLOT alla caratterizzazione di neuroni nocicettivi, che sono costitutivamente sensibili alla stimolazione meccanica. In collaborazione con il Laboratorio di Farmacologia del Dipartimento dell’Area Critica Medico-Chirurgica saranno usato neuroni in coltura per controllare/registrare i parametri meccanici responsabili della sensibilità meccanica neuronale e la sua modulazione da parte di molecole bersaglio. La definizione ad alta risoluzione spaziale e temporale delle risposte di membrana e intracellulari evocate dalla stimolazione meccanica dei neuroni servirà a valutare in vitro e in vivo modelli di patologie caratterizzate da allodinia/iperalgesia meccanica per identificare nuovi bersagli molecolari per lo sviluppo di analgesici innovativi. Metodologia usata e compiti del titolare dell’assegno Il Dual Laser Optical Tweezers [1,2] permette di registrare forze fino a 200 pN e spostamenti fino a 100 µm e consente di usare una camera a flussi per il cambio rapido di soluzioni. Le forze sono misurate dalla posizione nella trappola della biglia, che in genere è connessa ad un estremo del sistema sotto esame. Gli spostamenti sono imposti con un nano-manipolatore piezoelettrico X-Y-Z servo controllato (PDQ375 Mad City Labs, ambito di movimento 1-75000nm), cui è attaccato, tramite una micropipetta od una fibra ottica assottigliata chimicamente, l’altro estremo del sistema. Nell’apparato sono stati recentemente introdotti un sistema di controllo della temperatura (intervallo 4-40°C) e un rapido controllo di forza che permette di imporre gradini di forza completi in meno di 2 ms [2]. 1. Nell’applicazione alla meccanica del nanomuscolo, le interazioni del filamento di actina con la schiera di miosine generano forza se il filamento di actina è attaccato alla biglia tramite la sua estremità + (che corrisponde alla linea Z nell’emisarcomero). Questo si ottiene usando il preparato Bead Tailed Actin (BTA) [3], sviluppato nel nostro laboratorio con il supporto di J. Sellers dei National Institutes of Health (Bethesda, USA). La produzione di molecole di miosina perfettamente funzionali dal muscolo di rana (opportuna perché i valori più attendibili dei parametri meccanici, cinetici ed energetici provengono da questo muscolo) è stata messa a punto con successo nel nostro laboratorio [4]. La costruzione della superficie inorganica nano strutturata per il controllo della geometria della schiera di motori, è fatta in collaborazione con D. Cojoc dell’Istituto Officina dei Materiali (IOM-CNR, Trieste) e sarà il fattore limitante per la realizzazione della bio-macchina sintetica. Con una versione semplificata del sistema, in cui una BTA lunga 7-12 µm viene portata a reagire, in condizioni di controllo di forza o di lunghezza, con un insieme di motori miosinici disposti a caso su una superficie piatta di 5 µm di diametro in soluzione priva di ATP, abbiamo già misurato la forza di un singolo evento di rottura del legame acto-miosinico [5] e il tempo di vita del legame in relazione al carico. L’esperimento può essere fatto anche con HMM di muscolo di mammifero e con ogni altra proteina motore e questo rende questo tipo di saggio il metodo più potente per la caratterizzazione in vitro di ogni tipo di miosina muscolare e non, nativa o modificata. 2. Per quanto riguarda la ricerca sulla meccano-sensibilità dei neuroni, per prima cosa verranno stabiliti protocolli per applicare stimoli meccanici, in controllo di lunghezza o forza, su un neurone selezionato della popolazione in coltura e su una zona selezionata del neurone (soma/neurite). I neuroni sono piastrati su vetrini, trattati con poli-lisina e laminina, fissati mediante colla ottica al pavimento di una camera a flusso appositamente concepita, posizionata tra gli obiettivi posti l’uno di fronte all'altro per focalizzare i due raggi laser del DLOT. La posizione della camera è controllata il mediante nano-posizionatore piezoelettrico servo-controllato. La biglia di polistirene utilizzata per lo stimolo meccanico viene intrappolata nel fuoco dei due laser che sviluppa forze nell’ambito 1-200 pN, un ambito dinamico sufficiente ad evocare la risposta dei meccanorecettori [6]. Le decine di millimetri di movimento necessari per spostarsi tra i vari neuroni si otterranno montando il modulo piezoelettrico su un micro-posizionatore X-Y automatizzato. Il disegno della camera di flusso permetterà di avere un flusso laminare che permetterà di cambiare la concentrazione dei vari agenti durante l'esperimento. In questo modo ogni neurone potrà essere caratterizzato per la relazione forza-deformazione sia istantanea (elastica) che dinamica (viscoelastica, che sottende plasticità del citoscheletro). Questi test ottimizzeranno il protocollo di stimolazione meccanica da utilizzare nella serie successiva di esperimenti in cui i neuroni verranno incubati con indicatori intracellulari di calcio per determinare le risposte intracellulari alla stimolazione meccanica in condizioni di controllo e in presenza di farmaci (agonisti e antagonisti per determinati recettori e/o canali). 1. Bianco P., Nagy A., Kengyel A., Szatmári D., Mártonfalvi Z., Huber T. Kellermayer M.S.Z. Biophys J 93:2102-2109, 2007 2. Bianco P., Bongini L., Melli L., Dolfi M., Lombardi V. Biophys J. 101:866-874, 2011 3. Suzuki N., Miyata H., Ishiwata S., Kinosita K. Biophys J 70:401-408, 1996 4. Elangovan R., Capitanio M., Melli L., Pavone F.S., Lombardi V., Piazzesi G. J Physiol. 590.5:1227–1242, 2012 5. Melli L., Bianco P., Pinato G., Maffei M., Salvi L., Bottinelli R. Cojoc D., Lombardi V. Biophys Soc 56th annual meeting, San Diego 25-29 Feb. 2012, Pos-L212 6. L. Ponce, A. Berquand, M. Petersen, and M. Hafner. Microscopy: Science, Technology, Applications and Education. A. Méndez-Vilas and J. Díaz Eds., 2010