Corso di Laurea Magistrale: Biologia Applicata alla Biomedicina (curriculum Neurobiologico) Nome del corso: Sviluppo e Differenziamento del Sistema Nervovo Responsabile del Corso Robert Vignali Altri docenti Dr Matteo Caleo (CNR) Numero CFU e tipologia 6 Obiettivo formativo generale del corso Il corso si propone di illustrare le modalità con cui si sviluppa il sistema nervoso centrale (SNC), con particolare riguardo ai vertebrati. Verranno studiate le interazioni tissutali e genetico-molecolari che progressivamente costruiscono la complessa organizzazione strutturale e funzionale del sistema nervoso, inclusi i meccanismi relativi al differenziamento delle cellule del SNC, alla crescita e navigazione degli assoni ed alla plasticità. Elenco degli argomenti trattati Fasi iniziali dello sviluppo del sistema nervoso: formazione della piastra neurale e del tubo neurale (la neurulazione). Formazione delle tre vescicole encefaliche (prosencefalo, mesencefalo, rombencefalo); stadio a cinque vescicole (telecefalo, diencefalo, mesencefalo, metencefalo, mielencefalo). Midollo spinale. Lamine fondamentali, lamine alari e solco di His. Definizioni e descrizione generale del sistema nervoso centrale e periferico dell'adulto: contributo generale di tubo neurale, creste neurali e placodi ectodermici alla formazione del sistema nervoso. Principali sistemi modello utilizzati nello studio dello sviluppo e differenziamento del sistema nervoso. Aspetti generali dello sviluppo del sistema nervoso. Mappe dei territori presuntivi e di specificazione; commitment, specificazione, determinazione (richiami). Induzione neurale: esperimento di Spemann e Mangold. Regionalizzazione dell'induzione: esperimenti di Otto Mangold. Induttori artificiali. Segnali verticali e planari nell'induzione neurale: saggi di coniugazione e induzione; esperimenti di esogastrulazione di Holtfreter. Esperimenti di Nieuwkoop e modello di attivazionetrasformazione. Esperimento di Eyal-Giladi e conferma del modello di attivazione-trasformazione. Revisione dell'esperimento di esogastrulazione di Holtfreter ed esperimenti con Keller sandwiches: evidenza per i segnali planari. Xenopus come sistema modello. Screening funzionale di attività genetiche dell'organizzatore: l'isolamento di noggin. Evidenza che segnali attivi inibiscono il differenziamento neurale: esperimenti di dissociazione di animal caps. Il blocco della via dell'activina, e la scoperta che fattori BMP inibiscono il destino neurale. Vie di trasduzione del segnale dei fattori TGF-beta. Antagonismo noggin/BMP e chordin/BMP. Meccanismo molecolare di azione di chordin e noggin. Altri inibitori di BMPs (cenni). Fattori posteriorizzanti nell'induzione del sistema nervoso. Ruolo di FGF come fattore posteriorizzante del sistema nervoso e/o come agente neuralizzante diretto. Wnts come fattori posteriorizzanti del sistema nervoso. Inibitori di wnt e induzione delle regioni rostrali dell'embrione e del SNC: Dikkopf e Freezbee. Cerberus ed il modello della tripla inibizione (anti wnt, anti BMP e anti nodal) per l'induzione delle regioni rostrali del SNC. Insulin-like growth factors nell'induzione delle regioni rostrali del SNC. Analisi genetica del ruolo di noggin o/e chordin nel topo: singoli e doppi knockout. Altri geni coinvolti nello sviluppo anteriore: inattivazione di Hesx1 e assenza dell'encefalo rostrale. Effetto della tripla inibizione di chordin, noggin e follistatin sull'induzione neurale in Xenopus. Effetto del knockout di Dkk-1: assenza di sviluppo delle regioni rostrali. Conservazione evolutiva della funzione Otx/otd; il gene otd di Drosophila recupera gli effetti del knock-out di Otx2. Controllo traduzionale della sintesi di proteina otx2 nel neuroectoderma. Organizzatori secondari e regionalizzazione del SNC: ruolo dell'"anterior neural ridge" nell'induzione del telencefalo in zebrafish e topo. Ruolo di FGF8 nella "anterior neural ridge" di topo. Le cellule del bordo anteriore ("row 1") di zebrafish: proprietà induttive. Ruolo di Tlc nella "row1" e nella induzione del telencefalo in zebrafish. L'organizzatore dell'istmo: proprietà induttive dell'istmo; ruolo di FGF8 nell'istmo. Posizionamento dell'istmo da parte di Gbx2 e Otx2: modificazione genetica dei domini di espressione di questi geni e conseguente spostamento dell'istmo. Modello prosomerico della organizzazione rostrale del SNC: prosomeri, neuromeri e segmentazione del SNC anteriore. Organizzazione segmentale e compartimentalizzazione del romboencefalo. Esperimenti di trapianto di rombomeri. Geni coinvolti nella segmentazione e nella specificazione dei rombomeri: Krox-20 e Kreisler. Effetti della inattivazione funzionale o della espressione ectopica dei geni Hox: esempio di Hoxb1. Ruolo di acido retinoico come fattore posteriorizzante del sistema nervoso. Azione di recettori dominanti negativi o costitutivi per l'acido retinoico sullo sviluppo embrionale. Ruolo di CYP26 e Raldh2 nel patterning del romboencefalo. Espressione delle efrine e loro recettori nel romboencefalo. Efrine e proprietà di miscibilità delle cellule di rombomeri adiacenti. Organizzazione dorso-ventrale del tubo neurale: lamina basale ed alare; lamina del pavimento (floor plate) e lamina del tetto (roof plate). La formazione del patterning dorso-ventrale e l'azione induttiva della notocorda e della floor plate: Sonic hedgehog e la sua azione ventralizzante. Nkx2.2 e Nkx6.1 come fattori effettori della azione di sonic hedgehog nella specificazione dei progenitori di neuroni ventrali. Azione dorsalizzante della "roof plate". Fattori TGFbeta prodotti dalla "roof plate". Ablazione genetica della "roof plate": conseguenze sul patterning dorsoventrale e sulla specificazione dei neuroni dorsali. Il mutante dreher ed il gene Lmx1a, i fattori Wnt1 e Wnt3a. Daam2 come potenziatore della via canonica di WNT/beta catenina. Organizzazione generale delle colonne dei motoneuroni spinali e loro targets. Ruolo dei geni Hox nella specificazione delle colonne motrici LMC (lateral motor column) e CT (colonna di Terni) del midollo spinale di pollo, e dei pool di motoneuroni. Istogenesi del sistema nervoso: divisioni cellulari e istogenesi nel midollo spinale. Organizzazione pseudostratificata del neuroepitelio, ciclo cellulare e migrazione dei nuclei nel neuroepitelio. Istogenesi della corteccia cerebrale. Esperimenti di "birthdating" dei neuroni corticali. Le cellule della glia radiale. Zona ventricolare e subventricolare. Migrazione tangenziale di neuroni corticali dalle porzioni basali del telencefalo. Organizzazione e istogenesi della corteccia cerebellare. Formazione dello strati esterno dei granuli e loro migrazione durante l'istogenesi della corteccia cerebellare. Fenomeni di neurogenesi secondaria. Conservazione dei meccanismi molecolari nello sviluppo del sistema nervoso: antagonismo chd/BMP e sog/dpp nei vertebrati e in Drosophila. Ectoderma neurogenico e clusters proneurali in Drosophila. La specificazione del destino neuronale. Fenomeni di inibizione laterale: Delta e Notch. Geni proneurali e neurogenici. Conservazione dei geni proneurali e neurogenici nei vertebrati. Neurogenesi primaria in Xenopus: esempi dell'attività proneurale di NeuroD e neurogenin in Xenopus. Azione inibitoria di Delta e Notch sulla neurogenesi primaria. Geni Sox di risposta immediata all'induzione neurale: SoxD. Sviluppo dell'occhio nella Drosophila e nei vertebrati: conservazione delle reti geniche coinvolte nella specificazione del campo oculare. eyeless, toy e altri geni coinvolti nello sviluppo dell'occhio di Drosophila, sono conservati nei vertebrati. Meccanismi molecolari di specificazione retinica: ath5 e lo sviluppo delle cellule gangliari. Knockout di Math5 in topo ed esperimenti di lipofezione in Xenopus. BH1 come fatttore homeobox nello sviluppo gangliare. Meccanismi molecolari di controllo del timing retinogenetico. Controllo della traduzione di mRNA chiave per lo sviluppo dei neuroni bipolari. Ruolo di specifici microRNA nella regolazione della traduzione di mRNA chiave (Xotx2, Xvsx1) per la specificazione dei neuroni bipolari. Altri esempi di neurogenesi: Neurogenin 1, Neurogenin 2 e Mash1 sono attivi in fenomeni di neurogenesi regionale nel telencefalo dei mammiferi. Meccanismi di estensione assonale. Struttura e avanzamento del cono di crescita. Fattori che influenzano l’estensione assonale. “Stepwise navigation” degli assoni in sviluppo. Le molecole di adesione: laminine, integrine, caderine, NCAM. Fattori diffusibili: le netrine. Esperimenti nei topi mutanti per netrin-1 e il suo recettore dcc. Inibitori della crescita assonale nel SNC di mammifero: implicazioni per la rigenerazione dopo lesione. L’esperimento di Sperry. Formazione di mappe topografiche nel tetto ottico. Esperimenti di “stripe-assay” ed estensione degli assoni retinici. Le efrine e i loro recettori. Proiezioni retino-collicolari in topi knockout per le efrine. La formazione della sinapsi neuromuscolare. Ruolo delle interazioni bidirezionali nervomuscolo. Accumulo di recettori nicotinici alla sinapsi: effetti dell’agrina. Signalling dell’agrina: Musk e Rapsyn. Neuregulin (ARIA) e la trascrizione dei geni per i recettori nicotinici. Attività elettrica e regolazione della sintesi di recettori per l’acetilcolina. Eliminazione delle sinapsi: ruolo dei fattori neurotrofici. Ultrastruttura delle sinapsi centrali. Recettori ionotropici e metabotropici. Formazione di sinapsi tra neuroni in coltura. Ancoraggio dei recettori post-sinaptici: ruolo di Narp, gefirina, PSD-95. I fattori neurotrofici: esperimenti di Levi-Montalcini e Hamburger. I gangli simpatici e la teoria neurotrofica. Meccanismi di morte cellulare dopo deprivazione di fattori neurotrofici. Signalling di NGF. Espressione ed azioni dei fattori neurotrofici a livello di sistema nervoso centrale. Esperimenti su topi transgenici overesprimenti Bcl-2. Possibili meccanismi di segnalazione retrograda delle neurotrofine nei neuroni simpatici. I fattori trofici anterogradi: esperimenti nel sistema visivo. Effetti anterogradi di BDNF. Ruolo dei fattori neurotrofici nelle patologie neurodegenerative. Segregazione occhio-specifica nel nucleo-genicolato laterale. Traccianti anterogradi. Attività spontanea delle cellule gangliari embrionali. Registrazione delle “retinal waves”: ruolo delle cellule amacrine colinergiche. Blocco dell’attività spontanea ed effetto sulla segregazione nel genicolato. Le colonne di dominanza oculare: sviluppo. Sviluppo funzionale della corteccia: effetto dell’allevamento all’oscuro e dell’arricchimento ambientale. Effetti dell’esperienza sull’organizzazione tonotopica della corteccia acustica. Effetti della deprivazione monoculare sulle colonne di dominanza e sulle arborizzazioni talamo-corticali. Le classi di dominanza oculare. Elettrofisiologia della corteccia visiva: effetti della deprivazione sensoriale. Il periodo critico. Meccanismi hebbiani nella plasticità: esperimenti di silenziamento della corteccia visiva con muscimolo. Ruolo delle neurotrofine nella plasticità: effetti sulle connessioni talamo-corticali e sui circuiti intracorticali. Esperimenti in topi transgenici overesprimenti BDNF. Meccanismi di regolazione del periodo critico nella corteccia visiva: ruolo dell’inibizione GABAergica e delle reti perineuronali. Plasticità nella “barrel cortex”: depressione sinaptica dopo whisker trimming. Esperimenti di glutamate uncaging. Plasticità nel tetto ottico del barbagianni: esperimenti di Knudsen. Modifica delle mappe nel collicolo inferiore del barbagianni. Effetti a lungo termine dell’esperienza precoce. Tracce dell’esperienza precoce nei circuiti neurali. Spine dendritiche e plasticità. Cure materne: effetti a lungo termine sullo stress e meccanismi epigenetici. Testi consigliati Sanes, Reh, Harris, Developmant of the nervous system, Academic Illustrazione di eventuali attività di laboratorio e/o esercitazioni Modalità di svolgimento delle prove d’esame Propedeuticità esame orale Conoscenze richieste Biologia dello sviluppo, Biologia molecolare, Anatomia